2. • Tutte queste donne, per quanto siano
diverse hanno una cosa in comune… non
hanno paura di mettersi in mostra, si
presentano con tutte le loro imperfezioni.
• Si mostrano provocanti come per la
Venere di Botticelli e la Maya di Francisco
Goya.
• Si mostrano dirette e sfrontate come per
la Monnalisa di Da Vinci e “la donna
seduta” di Picasso.
• Infine si mostrano riflessive, affacciate alla
finestra pronte ad inseguire i propri sogni
chiudendosi nei loro pensieri o nelle loro
letture come per “le Galiziane alla
finestra” di Bartolomè, “la ragazza alla
finestra” di Dalì ed infne “tertulia del caffè
di piombo” di Solana
3. • Ho deciso di utilizzare come base i
quadri di Dalì e Bartolomè proprio
perché con essi avevo la possibilità di
disporre queste figure femminili in
modo più originale facendo
partecipare in questo incontro di
sguardi anche l’osservatore esterno.
• Si può avere la visione di due case
differenti che si affacciano l’una alla
finestra dell’altra creando una sorta di
visione circolare.
• L’osservatore osserva le donne della
prima stanza che a loro volta guardano
le donne nella seconda casa che
guardano anch’esse verso l’osservatore
4. • Ho voluto predere proprio queste
donne proprio perché mi ispirano
molta indipendenza e coraggio,
sembrano pronte a non farsi
sottomettere da nessuno.
• Infine le ho disposte all’interno
delle abitazioni per rappresentare
una situazione analoga alla nostra.
• Volevo condividere il coraggio
ovvero come queste donne,
rinchiusi nelle nostre abitazioni,
non dobbiamo mandare in frantumi
i nostri sogni e vivere nella paura
ma lottare e continuare a sperare
che un giorno tutto si risolverà al
meglio.