1. CRONISTORIA PIANO DI LOTTIZZAZIONE “ALANZI ED ALTRI”
Si riporta di seguito la cronistoria degli avvenimenti che hanno caratterizzato l’iter procedurale
in sede amministrativa sino alla sentenza del Giudice di primo grado di confisca dei terreni e di
condanna.
Con D.C.C. del 1999 il Comune di Gioia del Colle approvava il Piano di Lottizzazione a scopo
edilizio “Alanzi ed altri” in zona C/2 di P.R.G.
Sottoscritto il relativo atto di convenzione, la società Acquafresca presentava due richieste di
Permesso di Costruire per l’esecuzione del PdL.
Alla richiesta di rilascio dei permessi di costruire, venivano allegate tavole grafiche contenenti
affinamenti esecutivi al Piano di Lottizzazione originario e, per prassi consolidata presso il
Comune di Gioia del Colle, veniva approvata con determina dirigenziale dell’ing. Milella
dell’UTC la variante esecutiva al PdL e con essa i permessi di costruire.
Con i lavori ancora in corso a consuntivo degli stessi e delle variazioni apportate in corso
d’opera la Società Acquafresca presentava, in data 10/01/2007, prima della dichiarazione di
ultimazione dei lavori, una DIA finale per opere in variante al PdC.
A seguito di sopralluoghi effettuati in cantiere il dirigente dell’UTC, ing. Cirsella, segnalava alla
Procura di Bari le difformità rispetto ai permessi rilasciati.
La Società “Acquafresca” presentava all’UTC domande di accertamento di conformità, nel
frattempo in data 12/10/2007 la Procura della Repubblica disponeva il sequestro penale del
cantiere.
Senza alcun riscontro alle domande di accertamento di conformità presentate, la Società
Acquafresca in seguito all’incontro nel dicembre 2007, con il Commissario Prefettizio, un
esperto dello stesso in materia urbanistica, il dirigente dell’UTC ing. Cirsella e i propri tecnici,
presentava nel febbraio 2008 un “Progetto di Lottizzazione in Variante a sanatoria”.
Tale richiesta riceveva parere favorevole da parte del dirigente dell’UTC ing. Laruccia, nel
frattempo subentrato nella dirigenza dell’UTC, in forza di detto parere favorevole la variante al
Piano Alanzi veniva dunque posta all’attenzione del Consiglio Comunale nella seduta del
16/09/2008, fatto sta che in detta seduta, data l’ora tarda, non si arrivò a trattare l’argomento.
Senza rimettere all’O.d.g. la proposta di Variante al Piano avanzata dalla Società Acquafresca, il
Consiglio Comunale tornò ad occuparsi dell’intervento in questione nel successivo mese di
dicembre, nell’ambito della più ampia problematica, relativa ad altre lottizzazioni e dei rapporti
tra progetto del piano di lottizzazione originario approvato in sede consiliare e progetto di
variante esecutiva approvato con determina dirigenziale.
Infatti nella seduta del 18/12/2008, relativamente al PdL “Alanzi ed Altri” ed in quella
successiva del 30/12/2008 venivano approvate diverse Deliberazioni di Consiglio Comunale di
integrazione delle Norme tecniche di attuazione dei PdL.
In conseguenza di ciò il dirigente dell’UTC ing. Laruccia in esecuzione di tale Deliberazione,
comunicava alla Società Acquafresca che: “Preso atto dello stato dei luoghi della lottizzazione
di che trattasi, al fine di una immediata determinazione della stessa sotto l’aspetto
amministrativo, si invita codesta società, in considerazione della deliberazione consiliare di cui
innanzi, a porre in essere gli atti conseguenziali nel rispetto della normativa vigente”.
In adempimento a tale comunicazione la società Acquafresca avanzava nuova domanda di
sanatoria giurisprudenziale, con pratica edilizia n. 246/2009.
Essendo la richiesta rimasta priva di riscontro, ripresentava con pratica edilizia n. 12/2010,
un’ulteriore istanza, rimasta anch’essa inevasa ma questa volta la società richiedeva
espressamente di conoscere le ragioni per le quali la richiesta fosse “rimasta inspiegabilmente
priva di alcun riscontro” evidenziava come, in altre fattispecie sovrapponibili a quella della
società Acquafresca, fossero stati invece rilasciati i permessi di costruire, invitava il dirigente
dell’UTC ing. Laruccia a provvedere con cortese sollecitudine sull’istanza formulata il
12/1/2010, neppure tale richiesta riceveva alcun riscontro.
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2. Numerosi sono stati gli incontri allo scopo di sensibilizzare l’amministrazione comunale
sull’esercizio dei poteri ad essa spettanti, non sottraibili, sulle scelte generali di pianificazione
dell’uso del territorio e sull’evidente urgenza determinata tanto dalla sussistenza di un
provvedimento cautelare sulla lottizzazione quanto da un procedimento penale a carico della
società e dei propri tecnici. Fatto sta che le conseguenze degli accertamenti a suo tempo disposti
dall’Ufficio Tecnico Comunale sono ricadute esclusivamente sulla società “Acquafresca”.
Infine la società “Acquafresca” nel luglio 2011 trasmetteva un parere legale allo scopo di
sollecitare, per l’ennesima volta, la P.A. Comunale ad una più compiuta istruttoria della variante
al piano di lottizzazione “Alanzi ed altri” a dare corso all’istanza e di verificare la sussistenza dei
presupposti per l’adozione della variante al piano di lottizzazione sulla scorta del parere del
dirigente dell’UTC ing. Laruccia del 29/7/2008 e ciò prima che la situazione giuridica dei suoli
potesse mutare qualora, nell’ambito del procedimento penale pendente a carico della società
Acquafresca, fosse intervenuta la confisca dei suoli, disposta in sede giurisdizionale, quale
conseguenza del reato di lottizzazione abusiva contestato.
Evidenziando che ove la “confisca delle aree dovesse essere disposta in sede giurisdizionale, il
titolare dello jus edificandi ben potrebbe promuovere nei confronti del Comune di Gioia del
Colle azioni risarcitorie, con conseguenze patrimoniali a carico dell’intera comunità”.
Si ribadiva ulteriormente alla P.A. comunale il dovere di procedere all’avvio del percorso
giuridico e procedimentale volto alla soluzione della problematica de qua, prima
dell’emanazione di una decisione giurisdizionale di confisca.
La proposta di deliberazione con atto di indirizzo proposto dal dirigente dell’UTC ing. Laruccia
al consiglio comunale nella seduta del 02/08/2011 non fu discussa e non fu riproposta nelle
sedute successive, e quindi per l’amministrazione comunale fu rimossa.
In data 16/09/2011 si è celebrata l’udienza penale che ha disposto la confisca dei terreni
abusivamente lottizzati e delle opere abusivamente costruite, con acquisizione gratuita al
patrimonio del comune di Gioia del Colle, e la condanna degli imputati.
La società e i tecnici hanno promosso appello alla sentenza del giudice.
La società Acquafresca in data 01/02/2012 ha chiesto ed ottenuto un incontro di chiarimento
sull’intera vicenda, con il Commissario prefettizio, con il nuovo dirigente dell’UTC ing. Didonna
e con l’avvocato comunale Matarrese, ma al momento su qualsiasi ipotetico percorso aleggia
pesantemente la decisione del giudice di primo grado.
Tutto, proprio tutto, quello che poteva umanamente essere promosso dalla società Acquafresca
con proprie azioni è stato promosso.
Se solo l’amministrazione comunale nell’esercizio dei poteri spettanti, ad essa non sottraibili,
avesse provveduto a “correggere” il procedimento lottizzatorio attraverso l’approvazione del
Consiglio comunale (e non con una determina dirigenziale dell’UTC nel 2005 come di fatto è
avvenuto) della variante all’originario PdL “Alanzi” in conformità alle previsioni di PRG
riconoscendo “ex post” la conformità della lottizzazione agli strumenti urbanistici generali
vigenti sul territorio avrebbe inteso evidentemente lasciare il terreno lottizzato nella disponibilità
dei proprietari rinunciando implicitamente ad acquisirlo al patrimonio indisponibile del Comune,
e quindi il giudice penale non avrebbe potuto disporre la confisca dei terreni abusivamente
lottizzati.
Ma l’amministrazione quale obiettivo voleva conseguire? A questo punto tutto è chiaro.
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