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GUS VAN SANT
                                                      [FiLMakeR, ScRiTToRe]

                                         «iL ciNeMa MoDeRNo È uN coDice»

                                            come descrivere il cinema dalle lunghe sequenze:
                                                               Romanzesco
                                                              Esperienziale
                                                              Verisimigliante
                                                            Compassionevole




I
                                                                                     famosi, hanno di volta in volta portato Gus Van Sant agli Oscar e alla
           dodici film di Gus Van Sant sono lenti d’ingrandimento dai
                                                                                     fama. In questo periodo Van Sant si è cimentato anche in un romanzo:
           mille colori puntate sull’inquietudine, piacevoli indagini sulla
                                                                                     Pink, da molti considerato una riflessione sulla morte di River Phoe-
           morte. La carriera del regista, cominciata ventitré anni fa,
                                                                                     nix. Poi è stato il momento di gerry, un film fatto di lunghe sequenze
           comprende anche un romanzo, dei video musicali, un libro di
                                                                                     in tempo reale, che segna il ritorno di Van Sant al tema della morte.
           fotografie, un paio di cd e una serie di cortometraggi e si può
                                                                                     Matt Damon e Casey Affleck vagano per cento minuti attraverso il
dividere approssimativamente in tre periodi.
                                                                                     deserto, nella desolazione più totale, parlando a stento, finché uno
I primi film: Drugstore cowboy, Belli e Dannati, e Mala No-
                                                                                     dei due muore. Qui le cose più banali, come il silenzio, acquistano
che, fatto uscire di recente, sono dei ritratti coraggiosi e lirici di poveri
                                                                                     una valenza metafisica. I dettagli della quotidianità ricostruiscono quei
cristi drogati e vagabondi destinati a una morte precoce e insensata.
                                                                                     momenti che anticipano la morte, un tipo di percorso che Van Sant ha
Alla metà degli anni Novanta arriva una serie di film più commerciali:
                                                                                     continuato con elephant, Last Days, per finire con Paranoid Park,
cowgirls – il nuovo sesso, will Hunting – genio Ribelle, Da
                                                                                     tre elegie cariche di uno straordinario senso di compassione.
morire, Scoprendo Forrester, e il remake inquadratura per inqua-
                                                                                     In occasione di questa intervista Gus Van Sant stava partecipando
dratura di Psycho. Questi film, realizzati ad alto budget e con attori

                                                                                57
                                                                  Illustrazione di Tony Millionaire
quasi di più fare i sequel che fare gli originali, il che può essere
alla prima nordamericana di Paranoid Park, all’International Film
                                                                                visto come un altro esempio divertente del comma 22.
Festival di Toronto. Col suo stile sobrio e impeccabile, si è presentato
                                                                                    gli studios devono fare Bourne Identity prima di Bourne
in perfetto orario per l’intervista al Four Season Hotel Café, dove ha
                                                                                Ultimatum per questioni legali. Ma quello che vogliono fare
discusso della sua carriera assaporando dei waffle belgi.
                                                                                davvero è Bourne Ultimatum. e così mi è venuta questa idea,
                                                                                perché non si rimettono allora a fare i remake dei loro grandi
                                                                                successi?
                                                                                    È stato dopo Drugstore Cowboy. ero nell’ufficio del presi-
 È coN FRaNk cHe DeVi PaRLaRe
                                                                                dente della universal, e con lui c’erano altri vertici della major,
                                                                                e uno di loro era il responsabile dell’archivio. così mi hanno
the believer: Hai attraversato un periodo molto interessante
                                                                                guardato e mi hanno detto: questo è Frank. Si occupa dell’ar-
alla fine degli anni Novanta. Hai portato avanti due progetti
                                                                                chivio, e se ci sono dei vecchi film di cui vuoi fare il remake,
commerciali, Will Hunting – Genio ribelle e Scoprendo Forrester,
                                                                                è con Frank che devi parlare. Quello che intendevano dire
hai scritto un libro e hai rigirato scena per scena Psycho. Secon-
                                                                                – dandolo quasi per scontato – era che se avevo in mente dei
do me un artista, se rifà un film scena per scena, o ci sta facen-
                                                                                vecchi film che la gente non conosceva, potevo semplicemente
do fessi oppure forse si trova in un momento molto difficile. o
                                                                                appropriarmene, o renderli più appetibili.
forse tutte e due le cose. Ma sembrava che davvero tu volessi
                                                                                    Quindi prima, mentre ero a una proiezione di Drugstore
tornare a ragionare in qualche modo sul linguaggio fondamen-
                                                                                Cowboy, ho detto senza tanti peli sulla lingua – e bisogna ag-
tale del tuo medium. È così che ti sentivi in quel periodo?
                                                                                giungere che ero giovane, e che ero piuttosto arrabbiato dal
                                                                                modo in cui i capi delle major trattavano i film: be’ ragazzi,
gus van sant: a volte mi capita di leggere una sceneggiatura
                                                                                perché allora non sfruttate quello che piace alla gente e fate i
che per qualche motivo finisce per intrigarmi. a volte faccio
                                                                                remake dei vostri successi cercando di venderli proprio grazie
delle cose in parte perché non le ho ancora fatte. Nel caso di
                                                                                al fatto che sono stati i vostri maggiori successi? Non cercate
Will Hunting immagino che il motivo fosse non aver mai fatto
                                                                                di rifare quegli oscuri film polizieschi di cui nessuno ha mai
un film che aveva un eroe per protagonista. Nei miei film ci
                                                                                sentito parlare.
sono sempre stati degli antieroi, e allora mi sono detto: be’,
vediamo come me la cavo. Poi visto il successo di Will Hun-
                                                                                        Mi sembra piuttosto logico.
                                                                                blvr:
ting – grandi incassi al botteghino e svariate nomination per la
Miramax – per la prima volta una major ha cercato di fare affari
                                                                                gvs: c’erano altre cose simili in ballo in quel periodo. Si fa-
con me, lasciandomi carta bianca e pagandomi molti più soldi
                                                                                cevano dei film a partire da vecchie serie televisive, come per
di quanti ne avessi mai guadagnati.
                                                                                esempio La famiglia Addams, che è stato il primo. Quello di
    c’erano dei progetti che non avevo mai potuto realizzare,
                                                                                cui avevano veramente bisogno era una specie di marchio di
e uno di questi era Psycho. era un progetto che avevo proposto
                                                                                fabbrica. così se la gente andava al cinema, si andava a vedere
all’inizio degli anni Novanta, e quella era la prima volta che
                                                                                La famiglia Brady perché, avendolo già visto in tv, sapeva di che
mi trovavo nella condizione di realizzare un progetto da me
                                                                                si trattava. una cosa abbastanza simile a fare il remake di un
proposto. il motivo per cui avevo pensato a Psycho era in parte
                                                                                film di successo.
dettato da un desiderio di appropriazione artistica, e in parte
                                                                                    Ho scelto Psycho a caso. Sapevo soltanto che era un film del-
dalla mia consapevolezza, dopo anni passati nel business cine-
                                                                                la universal e che a suo tempo era stato un successo. Ho detto:
matografico, di quali fossero le reali aspettative dei capi. i film
                                                                                rifacciamo un film che vi piace – Psycho per esempio – senza
a cui sono più interessati gli studios sono i sequel. Preferiscono
                                                                           58
te sia uno stile chiaramente ispirato al movimento degli anni
cambiare assolutamente nulla. Lo copiamo pari pari. Lo si rifà
                                                                              Settanta, è anche un primo passo verso la ricerca di un nuovo
a colori, con un nuovo cast, con Jack Nicholson nel ruolo del
                                                                              linguaggio.
detective, e altri attori moderni, una versione aggiornata. Ma il
lato tecnico si lascia uguale: sembra funzionare, quindi perché
mai stravolgerlo? e loro si sono tipo messi a ridere e mi hanno                    Sì, penso che molto abbia a che fare con quello che hai
                                                                              gvs:
                                                                              detto tu, il linguaggio e poi aver visto il film Satantango di
detto: be’, non ci pare il caso. Ma poi ogni volta che ritornavo
lì, ripetevo la stessa cosa e loro si rimettevano a ridere.                   Béla Tarr.
    e poi è arrivato l’autunno 1998, la vigilia degli oscar, e
Will Hunting era in nomination come miglior film, miglior                     blvr: il suo film di otto ore ambientato nell’ungheria post-
regista, miglior attore, miglior sceneggiatura…nove categorie.                comunista. una pioggia senza tregua e gli abitanti del villaggio
gli agenti e i vertici dell’academy erano usciti fuori di testa.              che arrancano in mezzo alla fanghiglia, il tutto in lunghissime
avevano sei o sette film come potenziali grossi vincitori, e al               sequenze in tempo reale. ecco quello che mi ricordo del film.
telefono – non c’era nemmeno bisogno di incontrarli di per-                   Non succede molto, ma è un film bellissimo.
sona a quel punto – al telefono cercavano di farmi firmare un
accordo, tramite il mio agente, un accordo che probabilmente,                       Per me è stata una rivelazione, l’esempio di un diverso
                                                                              gvs:
se volevano, potevano anche cancellare.                                       tipo di linguaggio. io venivo dal cinema sperimentale. Sono
    così il mio agente mi fa: «Sta chiamando la universal. Vo-                stato un pittore all’inizio, ecco cosa ero. al liceo non si ha
gliono fare qualcosa. Qual è il tuo sogno nel cassetto? Qualsia-              una vera e propria identità, ma se proprio devo trovarne una
si cosa ti passi per la testa». e io gli rispondo: «ah, ce l’ho, digli        direi che facevo il pittore. Facevo anche qualcosa in campo
Psycho. Senza cambiare nulla. La copia esatta del film. a colori              cinematografico, ma era tutta roba sperimentale. Sono andato
e con un nuovo cast». e dopo cinque minuti mi richiama di-                    a New York per vedere i corti dell’antology Film archive, e
cendo che l’hanno trovata un’idea eccezionale. Dunque, prima                  quando sono andato a Providence [alla Rhode island School of
non era questa grande idea, ma adesso, visto che Will Hunting                 Design] ci facevano vedere corti sperimentali. Veniva a parlare
stava andando bene, era diventata un’idea eccezionale.                        Michael Snow e ci mostrava i suoi film, per esempio Wave-
                                                                              lenght. eravamo interessati al cinema espanso e al cinema di
        Dopo Psycho e i film commerciali arriva Gerry. ed è il                avanguardia.
blvr:
                                                                                  Quando poi arrivi a Los angeles, e cominci a lavorare den-
primo passo verso questa trilogia. io intravedo una certa pro-
gressione: prima Psycho, poi Gerry e poi la trilogia di Elphant,              tro al sistema, hai sempre in mente quel genere di cinema. il
Last Days e ora Paranoid Park. Nel momento in cui hai iniziato                cinema moderno è un codice che è stato inventato a un certo
a lavorare a Gerry hai cominciato a interessarti alla tradizione              punto. Le regole che impari – e immagino che funzioni alla
                                                                              stessa maniera con qualsiasi medium – sono regole che vengo-
del cinema anni Settanta con le lunghe riprese in tempo rea-
                                                                              no create, assorbite e ricreate. L’arte astratta è una specie di in-
le, ai lavori della regista belga chantal akerman, o di andrei
                                                                              venzione che viene assorbita e diventa uno stile a sé, quello che
Tarkovsky, o warhol prima di loro, e poi al maestro ungherese
                                                                              m’interessava era un cinema popolare che avesse quello stile.
Béla Tarr, che continua ancora a fare film.
    con Gerry hai allestito la cosa più semplice che un regista                   Ho letto anche McLuhan, la sua idea fondamentale di me-
                                                                              dium come messaggio, e allora è mi è diventato piuttosto chiaro
potrebbe immaginare: della gente nel deserto, un paesaggio
                                                                              come il cinema moderno usi i film semplicemente per presen-
desolato. e poi sembra che hai semplicemente piazzato la ci-
                                                                              tare un qualcosa che in origine apparteneva a un altro medium,
nepresa da qualche parte tra la polvere lasciando che gli attori
                                                                              come la letteratura o il teatro. il cinema non aveva ancora una
si muovessero all’interno dell’inquadratura. Quindi nonostan-

                                                                         59
sua autonomia e ha subito dei grossi sconvolgimenti con l’in-                    È un modo per creare un nuovo linguaggio. Forse non
                                                                           gvs:
venzione del close-up e del campo medio nella metà degli anni              servirà a tagliare i ponti con l’aspetto letterario, che è quello di
Dieci, dal 1910 al 1920. Si trattava di innovazioni stilistiche che        cui parla McLuhan e che è una cosa difficilissima da superare.
si sono poi trasformate in un linguaggio popolare.                         Non è così semplice, non è come dire: basta con le opere tea-
    Lo stesso vale per il modo di raccontare le storie, anche              trali o la letteratura, facciamo qualcosa di totalmente diverso.
quello deriva da media preesistenti. Quello che McLuhan cri-               e i filmaker veramente sperimentali, come kenneth anger o
tica, o che semplicemente constata, è che un nuovo medium                  Stan Brakage, ci provano davvero, rompono le regole, escono
saccheggia quelli vecchi fino a quando non acquista una sua                fuori dallo schema letterario, creano un cinema nuovo. Ma è
autonomia. Si può usare lo scrivere come mera trascrizione di              un cinema che non è ancora stato assorbito dal consumatore o
parole, ma a un certo punto il processo arriva a un suo stato di           dall’osservatore medio.
elaborazione mentale che lo fa confluire in un romanzo, che
è una cosa diversa dal ricopiare le parole di un oratore, alla
fine agisce come una narrazione psicologica. Quindi un film                             VeRiTà ciNeMaTica
prende da altri media fino a quando arriva dove deve arrivare.
Mentre guardavo Satantango, ho pensato: wow, questo tizio ha                      Mi piace come nei tuoi film più recenti riesci a creare un
                                                                           blvr:
demolito il sistema.                                                       universo personale all’interno degli spettatori. e credo che in
    una piccola regola del cinema è che non bisogna mai sca-               parte questo derivi dalle scene lunghe, o quanto meno sembra
valcare quella linea che unisce idealmente i due personaggi                che attraverso queste lunghe scene tu abbia cominciato a sco-
nella scena. Bisogna riprendere la scena rimanendo dalla stessa            prire il modo in cui farlo.
parte di questa linea, non si può passare dall’altra parte a pro-
prio piacimento, dato che una cinepresa non dovrebbe far altro             gvs: credo che questi siano in un certo senso dei film stili-
che imitare la presenza di un’altra persona nella stanza, di un            sticamente innovativi, anche se non infrangono veramente il
osservatore esterno.                                                       codice letterario. anzi vanno proprio nella direzione di un
    Mi è sempre interessato questo piccolo quesito, ossia: come            modello letterario. o quantomeno mi sembra che assomiglino
si fa a superare la linea? e guardando i film di Béla Tarr, ho             di più a qualcosa che potrebbe esistere dentro un romanzo.
pensato: ah, ecco, il modo per superare la linea è ovviamente              La presenza dello spazio in questi film è tale da restituire una
evitare di avercela. Lui ragionava mettendosi fuori dallo sche-            forte percezione del fluire del tempo. Quando in Elephant c’è
ma. Senza linee. La cinepresa così non fa avanti e indietro. e             qualcuno che passeggia nel corridoio per tre minuti, secondo
l’ho trovato geniale, perché, in fondo, a che serve creare una             me è romanzesco nel senso che anche uno scrittore potrebbe
linea? Perché bisogna fare campi e controcampi? un osserva-                descrivere per tre pagine la scena di qualcuno che cammina
tore non si comporterebbe così. gli occhi saettano di continuo             lungo un corridoio. gli scrittori usano pagine e pagine per
da un punto a un altro, il montaggio imita questo movimento,               descrivere le cose più semplici. Per dire, c’è un racconto di
ma alla fine non è veramente un montaggio, è più una pano-                 David Foster wallace in cui viene descritto un uomo steso sua
ramica velocissima.                                                        una chaise longue nel cortile sul retro di casa. una descrizione
                                                                           di dieci pagine, o una cosa del genere, da cui non riesci a stac-
     Le panoramiche veloci non mancano di certo nei film
blvr:
                                                                           carti, perché ti prende veramente.
contemporanei. Tutte le scene di inseguimento o di combat-
timento nella serie Bourne sembrano fatte per lo più con delle             blvr: in questo tempo che metti a disposizione degli spetta-
panoramiche svelte.                                                        tori, possiamo attivarci e immaginare i vari dettagli. Notiamo
                                                                      60
e non di fare soltanto una toccata e fuga. in Gerry è come
piccoli particolari, il colore delle pareti, un’alzata di spalle, la
                                                                            se attraversassi il deserto insieme ai protagonisti, non li vedi
trama del pavimento, gli sguardi degli altri ragazzini, le loro
                                                                            semplicemente iniziare e terminare il loro cammino, ma ne
diverse espressioni.
                                                                            diventi parte integrante.
                                                                                in Elephant non c’è stata una sceneggiatura nel senso clas-
      Di certo i film sono orientati verso un superamento del
gvs:
                                                                            sico del termine. Non c’era nessuna sceneggiatura. La prima
codice, ma l’impasse è grosso e il superamento non avviene.
                                                                            cosa che abbiamo fatto è stato un casting di gruppo dove ab-
Secondo me succederà qualcos’altro prima che il cinema riesca
                                                                            biamo incontrato i personaggi che sarebbero entrati nel film.
ad acquistare un suo linguaggio specifico. Per esempio l’in-
                                                                            Li abbiamo selezionati e accoppiati in modo da far lentamente
venzione di uno spazio tridimensionale, che dovrà attingere da
                                                                            venir fuori un gruppo di dieci personaggi che ci piacessero e
altri media prima di ottenere una sua autonomia. a quel punto
                                                                            che potessero funzionare come diverse tipologie di liceali: la
il cinema sarà diventato obsoleto, come il cinema muto. ci sarà
                                                                            ragazza della biblioteca, il ragazzo con i capelli biondi, il foto-
un nuovo tipo di cinema tridimensionale. Sarà come il vecchio
                                                                            grafo alto, i due assassini.
cinema ma non più piatto.
                                                                                avevamo questo gruppetto di ragazzi e Mali Finn, la diret-
                                                                            trice del casting, ci ha semplicemente parlato. Ma è riuscita a
blvr: una cosa dei tuoi film che trovo estremamente impor-
                                                                            parlarci con una tale intensità che sembrava quasi una seduta
tante è il loro senso di compassione. Faccio una distinzione
                                                                            di psicoterapia. Loro, grazie al tipo di interviste che faceva
tra questo genere di compassione e l’effetto tipico dei film
                                                                            Mali, le raccontavano degli episodi veramente forti della loro
hollywoodiani, dove ci sentiamo costretti a empatizzare sen-
                                                                            vita dopo neanche un minuto di conversazione. così ci siamo
timentalmente con un personaggio. i film sentimentali con-
                                                                            detti: ok, questi sono i personaggi, ora dobbiamo capire cosa
venzionali si basano su un precondizionamento emotivo già
                                                                            farne. al che ho cominciato a delineare una sceneggiatura co-
insito dentro di noi. Non ci fanno vedere niente di nuovo ma
                                                                            struita intorno a questi personaggi. in parte ho sfruttato degli
semplicemente uno schema che fa scaturire un tipo di rispo-
                                                                            elementi della loro vita reale, per esempio elias faceva davvero
sta già predefinita. Quello a cui sembri essere interessato tu è
                                                                            il fotografo, e in parte ho usato quello che mi ricordavo del-
invece un senso di compassione più profondo, che ci consenta
                                                                            la mia personale esperienza di liceale. Quindi è come se in
di stabilire una nostra personale relazione emotiva con il per-
                                                                            qualche modo la ricostruzione storica sia stata fatta a partire
sonaggio e con la storia.
                                                                            dai personaggi. e poi ci sono tutti quei tempi lunghi che lo
                                                                            spettatore si trova a condividere con loro. il processo di vero-
      Sono molti i film che mi innervosiscono, dove anche se ti
gvs:
                                                                            simiglianza diventa quasi una forzatura.
interessa un personaggio non hai nessuna possibilità di apprez-
                                                                                Ho appena visto Jesse James [L’assassinio di Jesse James per mano
zarlo perché staccano di continuo su altro, pure se si tratta di
                                                                            del codardo Robert Ford]. È un film tranquillo in cui sembra che
Brad Pitt o Meryl Streep. Magari nel film c’è un grande lavoro
                                                                            non succeda nulla. Ma poi quando i personaggi sono nel bosco
di recitazione, ma per gustarti davvero quello che viene fatto
                                                                            e chiacchierano ti viene da pensare: ah, mi fa proprio piacere
hai appena tre secondi, e poi via, e poi di nuovo sugli attori, e
                                                                            essere qui con questi tizi. e allora mi sono chiesto: «e perché?
poi via di nuovo. Sarebbe così semplice invece starsene seduti
                                                                            Di che si tratta?». La stessa cosa di quando leggi le prime pagine
lì a osservare questi tizi per un bel po’ di tempo.
                                                                            di un libro che ti prende veramente. Magari è semplicemente
    È proprio questo che mi piace nei lavori di Béla, o in altri
                                                                            la descrizione di un fiume e tu non sai bene perché ma sei pro-
film che ho visto come quelli di chantal akerman, è che li
                                                                            prio contento di essere lì a pagina tre.
guardi con la sensazione di essere davvero dentro quello che
                                                                                È un cosa che nemmeno un romanziere è ben consapevole
stai guardando. Hai tutto il tempo di partecipare all’evento

                                                                       61
tentativo sia quello di avvicinarsi a una verità trasmissibile.
di come fare, anche se l’ha fatta un sacco di volte. Si arriva a
questa specie di agevolezza totale nel proprio lavoro ed è una
cosa che il pubblico riconosce e apprezza. Dipende dal fatto di                   anche tu cerchi di avvicinarti a queste verità?
                                                                          blvr:
averci provato parecchio. Non si tratta tanto di regole, quan-
                                                                          gvs: Sì, certo. Di sicuro questi tre film [Elephant, Last Days,
to di sensazioni. Magari io vado avanti per tre pagine con la
                                                                          Paranoid Park] cercano di avvicinarsi a qualche tipo di verità
descrizione di un fiume, e a pagina tre il lettore pensa: vab-
be’, adesso però basta. Ma qualcun altro, tipo Nabokov, può               che non si vede da altre parti.
                                                                              in Last Days aleggia costantemente il mistero di cosa abbia
descrivere un fiume per tre pagine e a pagina tre ne vorresti
ancora. credo che ciò dipenda dalla familiarità che ha [un ar-            fatto [kurt cobain] nel periodo in cui si sono perse le sue trac-
tista] rispetto al proprio stile.                                         ce, come se fosse da trovare lì la vera ragione della sua morte.
                                                                          e io ho pensato che magari non c’era una risposta e quello era
                                                                          semplicemente un momento come un altro della sua vita. un
       Mi sembra che nel tuo romanzo a un certo punto Todd
blvr:
                                                                          periodo in cui probabilmente non è successo niente di straor-
Truelove, un regista sperimentale tedesco, dice di voler con-
                                                                          dinario, magari l’unica cosa che ha fatto era di aggirarsi per
trollare l’immagine in un modo che consenta al filmaker di
                                                                          quella casa. Magari non è la verità assoluta, però può essere la
avvicinarsi a una verità il più possibile rivelatoria e comuni-
                                                                          verità su quei giorni di sparizione, che per me restano un mi-
cabile.
                                                                          stero importante e interessante. e ci sono dei piccoli indizi per
                                                                          capire quello che è successo veramente. Dei brevi istanti in cui
      È una cosa che ho sentito dire da werner Herzog al nostro
gvs:
                                                                          qualcuno è riuscito a vedere kurt. Tutti questi piccoli puntini
museo di Portland, in occasione di una proiezione. Herzog è
                                                                          con cui riempire il vuoto. e io cercavo di arrivare alla verità
un oratore fantastico, nonché un pensatore straordinario ed
                                                                          di quei tre giorni, ma una verità che riguardasse in effetti gli
originale, come tutti sanno. Stava parlando di verità cinema-
                                                                          aspetti più quotidiani della sua vita.
tica, un argomento spesso affrontato da chi fa cinema in ma-
                                                                              Mentre in Elephant ci sono molte più verità che non ven-
niera molto diversa. e mi ricordo che ha detto alcune cose a
proposito del cinéma verité, che è stato un movimento francese            gono propriamente manifestate, sono soltanto suggerite. La
                                                                          prima è l’assenza del genitore, la responsabilità del genitore
degli anni Sessanta.
    Penso che l’idea del cinéma verité consista nel girare senza          di essere alcolizzato. e poi c’è l’ambiente del liceo, l’assen-
                                                                          za di un sistema, o la presenza di un sistema troppo limitato
operare nessun tipo di manipolazione. Fondamentalmente
                                                                          per poter controllare davvero i ragazzi. e i soliti sospetti che
non si fanno tagli, non si spegne mai la cinepresa, si continua
                                                                          entrano lentamente in scena innescando una tua riflessione
a girare, e a quel punto la verità affiora perché non c’è mani-
                                                                          sull’argomento, che poi si accelera mentre tu, nel tempo che
polazione, non ci sono close-up, non ci sono altri movimenti
                                                                          hai a disposizione, porti avanti i tuoi ragionamenti e le tue
di camera, perché sarebbero tutti falsi, perché il montaggio
                                                                          considerazioni personali. Per cui alla fine del film ti ritrovi
significa falsificazione. Herzog presenta le cose in questa ma-
                                                                          ad aver meditato autonomamente sull’argomento, sfruttando
niera fantastica, al limite del surreale, e a volte gira dei docu-
                                                                          le informazioni che avevi, senza che io ti abbia rivelato la veri-
mentari manipolando i suoi soggetti in uno stile anti-cinéma-
verité. Lì ci stava spiegando come il cinéma verité fosse stato           tà in proposito. Non c’è nessuna ipotesi che venga dichiarata.
                                                                          Non viene data una risposta, perché dare una risposta, o anche
un momento assolutamente irrilevante all’interno della storia
                                                                          cinque o sei risposte, lascerebbe comunque fuori le altre centi-
del cinema, perché non dice la verità assolutamente su nulla.
                                                                          naia di risposte che ci sono, che potrebbero essere date da noi,
Non so se essere o meno d’accordo con lui, ma penso che il
                                                                                                                                        vr
                                                                          dal pubblico e da ogni singolo spettatore. ✯
cinema di Herzog sia incredibilmente potente e che il suo

                                                                     62

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  • 1. GUS VAN SANT [FiLMakeR, ScRiTToRe] «iL ciNeMa MoDeRNo È uN coDice» come descrivere il cinema dalle lunghe sequenze: Romanzesco Esperienziale Verisimigliante Compassionevole I famosi, hanno di volta in volta portato Gus Van Sant agli Oscar e alla dodici film di Gus Van Sant sono lenti d’ingrandimento dai fama. In questo periodo Van Sant si è cimentato anche in un romanzo: mille colori puntate sull’inquietudine, piacevoli indagini sulla Pink, da molti considerato una riflessione sulla morte di River Phoe- morte. La carriera del regista, cominciata ventitré anni fa, nix. Poi è stato il momento di gerry, un film fatto di lunghe sequenze comprende anche un romanzo, dei video musicali, un libro di in tempo reale, che segna il ritorno di Van Sant al tema della morte. fotografie, un paio di cd e una serie di cortometraggi e si può Matt Damon e Casey Affleck vagano per cento minuti attraverso il dividere approssimativamente in tre periodi. deserto, nella desolazione più totale, parlando a stento, finché uno I primi film: Drugstore cowboy, Belli e Dannati, e Mala No- dei due muore. Qui le cose più banali, come il silenzio, acquistano che, fatto uscire di recente, sono dei ritratti coraggiosi e lirici di poveri una valenza metafisica. I dettagli della quotidianità ricostruiscono quei cristi drogati e vagabondi destinati a una morte precoce e insensata. momenti che anticipano la morte, un tipo di percorso che Van Sant ha Alla metà degli anni Novanta arriva una serie di film più commerciali: continuato con elephant, Last Days, per finire con Paranoid Park, cowgirls – il nuovo sesso, will Hunting – genio Ribelle, Da tre elegie cariche di uno straordinario senso di compassione. morire, Scoprendo Forrester, e il remake inquadratura per inqua- In occasione di questa intervista Gus Van Sant stava partecipando dratura di Psycho. Questi film, realizzati ad alto budget e con attori 57 Illustrazione di Tony Millionaire
  • 2. quasi di più fare i sequel che fare gli originali, il che può essere alla prima nordamericana di Paranoid Park, all’International Film visto come un altro esempio divertente del comma 22. Festival di Toronto. Col suo stile sobrio e impeccabile, si è presentato gli studios devono fare Bourne Identity prima di Bourne in perfetto orario per l’intervista al Four Season Hotel Café, dove ha Ultimatum per questioni legali. Ma quello che vogliono fare discusso della sua carriera assaporando dei waffle belgi. davvero è Bourne Ultimatum. e così mi è venuta questa idea, perché non si rimettono allora a fare i remake dei loro grandi successi? È stato dopo Drugstore Cowboy. ero nell’ufficio del presi- È coN FRaNk cHe DeVi PaRLaRe dente della universal, e con lui c’erano altri vertici della major, e uno di loro era il responsabile dell’archivio. così mi hanno the believer: Hai attraversato un periodo molto interessante guardato e mi hanno detto: questo è Frank. Si occupa dell’ar- alla fine degli anni Novanta. Hai portato avanti due progetti chivio, e se ci sono dei vecchi film di cui vuoi fare il remake, commerciali, Will Hunting – Genio ribelle e Scoprendo Forrester, è con Frank che devi parlare. Quello che intendevano dire hai scritto un libro e hai rigirato scena per scena Psycho. Secon- – dandolo quasi per scontato – era che se avevo in mente dei do me un artista, se rifà un film scena per scena, o ci sta facen- vecchi film che la gente non conosceva, potevo semplicemente do fessi oppure forse si trova in un momento molto difficile. o appropriarmene, o renderli più appetibili. forse tutte e due le cose. Ma sembrava che davvero tu volessi Quindi prima, mentre ero a una proiezione di Drugstore tornare a ragionare in qualche modo sul linguaggio fondamen- Cowboy, ho detto senza tanti peli sulla lingua – e bisogna ag- tale del tuo medium. È così che ti sentivi in quel periodo? giungere che ero giovane, e che ero piuttosto arrabbiato dal modo in cui i capi delle major trattavano i film: be’ ragazzi, gus van sant: a volte mi capita di leggere una sceneggiatura perché allora non sfruttate quello che piace alla gente e fate i che per qualche motivo finisce per intrigarmi. a volte faccio remake dei vostri successi cercando di venderli proprio grazie delle cose in parte perché non le ho ancora fatte. Nel caso di al fatto che sono stati i vostri maggiori successi? Non cercate Will Hunting immagino che il motivo fosse non aver mai fatto di rifare quegli oscuri film polizieschi di cui nessuno ha mai un film che aveva un eroe per protagonista. Nei miei film ci sentito parlare. sono sempre stati degli antieroi, e allora mi sono detto: be’, vediamo come me la cavo. Poi visto il successo di Will Hun- Mi sembra piuttosto logico. blvr: ting – grandi incassi al botteghino e svariate nomination per la Miramax – per la prima volta una major ha cercato di fare affari gvs: c’erano altre cose simili in ballo in quel periodo. Si fa- con me, lasciandomi carta bianca e pagandomi molti più soldi cevano dei film a partire da vecchie serie televisive, come per di quanti ne avessi mai guadagnati. esempio La famiglia Addams, che è stato il primo. Quello di c’erano dei progetti che non avevo mai potuto realizzare, cui avevano veramente bisogno era una specie di marchio di e uno di questi era Psycho. era un progetto che avevo proposto fabbrica. così se la gente andava al cinema, si andava a vedere all’inizio degli anni Novanta, e quella era la prima volta che La famiglia Brady perché, avendolo già visto in tv, sapeva di che mi trovavo nella condizione di realizzare un progetto da me si trattava. una cosa abbastanza simile a fare il remake di un proposto. il motivo per cui avevo pensato a Psycho era in parte film di successo. dettato da un desiderio di appropriazione artistica, e in parte Ho scelto Psycho a caso. Sapevo soltanto che era un film del- dalla mia consapevolezza, dopo anni passati nel business cine- la universal e che a suo tempo era stato un successo. Ho detto: matografico, di quali fossero le reali aspettative dei capi. i film rifacciamo un film che vi piace – Psycho per esempio – senza a cui sono più interessati gli studios sono i sequel. Preferiscono 58
  • 3. te sia uno stile chiaramente ispirato al movimento degli anni cambiare assolutamente nulla. Lo copiamo pari pari. Lo si rifà Settanta, è anche un primo passo verso la ricerca di un nuovo a colori, con un nuovo cast, con Jack Nicholson nel ruolo del linguaggio. detective, e altri attori moderni, una versione aggiornata. Ma il lato tecnico si lascia uguale: sembra funzionare, quindi perché mai stravolgerlo? e loro si sono tipo messi a ridere e mi hanno Sì, penso che molto abbia a che fare con quello che hai gvs: detto tu, il linguaggio e poi aver visto il film Satantango di detto: be’, non ci pare il caso. Ma poi ogni volta che ritornavo lì, ripetevo la stessa cosa e loro si rimettevano a ridere. Béla Tarr. e poi è arrivato l’autunno 1998, la vigilia degli oscar, e Will Hunting era in nomination come miglior film, miglior blvr: il suo film di otto ore ambientato nell’ungheria post- regista, miglior attore, miglior sceneggiatura…nove categorie. comunista. una pioggia senza tregua e gli abitanti del villaggio gli agenti e i vertici dell’academy erano usciti fuori di testa. che arrancano in mezzo alla fanghiglia, il tutto in lunghissime avevano sei o sette film come potenziali grossi vincitori, e al sequenze in tempo reale. ecco quello che mi ricordo del film. telefono – non c’era nemmeno bisogno di incontrarli di per- Non succede molto, ma è un film bellissimo. sona a quel punto – al telefono cercavano di farmi firmare un accordo, tramite il mio agente, un accordo che probabilmente, Per me è stata una rivelazione, l’esempio di un diverso gvs: se volevano, potevano anche cancellare. tipo di linguaggio. io venivo dal cinema sperimentale. Sono così il mio agente mi fa: «Sta chiamando la universal. Vo- stato un pittore all’inizio, ecco cosa ero. al liceo non si ha gliono fare qualcosa. Qual è il tuo sogno nel cassetto? Qualsia- una vera e propria identità, ma se proprio devo trovarne una si cosa ti passi per la testa». e io gli rispondo: «ah, ce l’ho, digli direi che facevo il pittore. Facevo anche qualcosa in campo Psycho. Senza cambiare nulla. La copia esatta del film. a colori cinematografico, ma era tutta roba sperimentale. Sono andato e con un nuovo cast». e dopo cinque minuti mi richiama di- a New York per vedere i corti dell’antology Film archive, e cendo che l’hanno trovata un’idea eccezionale. Dunque, prima quando sono andato a Providence [alla Rhode island School of non era questa grande idea, ma adesso, visto che Will Hunting Design] ci facevano vedere corti sperimentali. Veniva a parlare stava andando bene, era diventata un’idea eccezionale. Michael Snow e ci mostrava i suoi film, per esempio Wave- lenght. eravamo interessati al cinema espanso e al cinema di Dopo Psycho e i film commerciali arriva Gerry. ed è il avanguardia. blvr: Quando poi arrivi a Los angeles, e cominci a lavorare den- primo passo verso questa trilogia. io intravedo una certa pro- gressione: prima Psycho, poi Gerry e poi la trilogia di Elphant, tro al sistema, hai sempre in mente quel genere di cinema. il Last Days e ora Paranoid Park. Nel momento in cui hai iniziato cinema moderno è un codice che è stato inventato a un certo a lavorare a Gerry hai cominciato a interessarti alla tradizione punto. Le regole che impari – e immagino che funzioni alla stessa maniera con qualsiasi medium – sono regole che vengo- del cinema anni Settanta con le lunghe riprese in tempo rea- no create, assorbite e ricreate. L’arte astratta è una specie di in- le, ai lavori della regista belga chantal akerman, o di andrei venzione che viene assorbita e diventa uno stile a sé, quello che Tarkovsky, o warhol prima di loro, e poi al maestro ungherese m’interessava era un cinema popolare che avesse quello stile. Béla Tarr, che continua ancora a fare film. con Gerry hai allestito la cosa più semplice che un regista Ho letto anche McLuhan, la sua idea fondamentale di me- dium come messaggio, e allora è mi è diventato piuttosto chiaro potrebbe immaginare: della gente nel deserto, un paesaggio come il cinema moderno usi i film semplicemente per presen- desolato. e poi sembra che hai semplicemente piazzato la ci- tare un qualcosa che in origine apparteneva a un altro medium, nepresa da qualche parte tra la polvere lasciando che gli attori come la letteratura o il teatro. il cinema non aveva ancora una si muovessero all’interno dell’inquadratura. Quindi nonostan- 59
  • 4. sua autonomia e ha subito dei grossi sconvolgimenti con l’in- È un modo per creare un nuovo linguaggio. Forse non gvs: venzione del close-up e del campo medio nella metà degli anni servirà a tagliare i ponti con l’aspetto letterario, che è quello di Dieci, dal 1910 al 1920. Si trattava di innovazioni stilistiche che cui parla McLuhan e che è una cosa difficilissima da superare. si sono poi trasformate in un linguaggio popolare. Non è così semplice, non è come dire: basta con le opere tea- Lo stesso vale per il modo di raccontare le storie, anche trali o la letteratura, facciamo qualcosa di totalmente diverso. quello deriva da media preesistenti. Quello che McLuhan cri- e i filmaker veramente sperimentali, come kenneth anger o tica, o che semplicemente constata, è che un nuovo medium Stan Brakage, ci provano davvero, rompono le regole, escono saccheggia quelli vecchi fino a quando non acquista una sua fuori dallo schema letterario, creano un cinema nuovo. Ma è autonomia. Si può usare lo scrivere come mera trascrizione di un cinema che non è ancora stato assorbito dal consumatore o parole, ma a un certo punto il processo arriva a un suo stato di dall’osservatore medio. elaborazione mentale che lo fa confluire in un romanzo, che è una cosa diversa dal ricopiare le parole di un oratore, alla fine agisce come una narrazione psicologica. Quindi un film VeRiTà ciNeMaTica prende da altri media fino a quando arriva dove deve arrivare. Mentre guardavo Satantango, ho pensato: wow, questo tizio ha Mi piace come nei tuoi film più recenti riesci a creare un blvr: demolito il sistema. universo personale all’interno degli spettatori. e credo che in una piccola regola del cinema è che non bisogna mai sca- parte questo derivi dalle scene lunghe, o quanto meno sembra valcare quella linea che unisce idealmente i due personaggi che attraverso queste lunghe scene tu abbia cominciato a sco- nella scena. Bisogna riprendere la scena rimanendo dalla stessa prire il modo in cui farlo. parte di questa linea, non si può passare dall’altra parte a pro- prio piacimento, dato che una cinepresa non dovrebbe far altro gvs: credo che questi siano in un certo senso dei film stili- che imitare la presenza di un’altra persona nella stanza, di un sticamente innovativi, anche se non infrangono veramente il osservatore esterno. codice letterario. anzi vanno proprio nella direzione di un Mi è sempre interessato questo piccolo quesito, ossia: come modello letterario. o quantomeno mi sembra che assomiglino si fa a superare la linea? e guardando i film di Béla Tarr, ho di più a qualcosa che potrebbe esistere dentro un romanzo. pensato: ah, ecco, il modo per superare la linea è ovviamente La presenza dello spazio in questi film è tale da restituire una evitare di avercela. Lui ragionava mettendosi fuori dallo sche- forte percezione del fluire del tempo. Quando in Elephant c’è ma. Senza linee. La cinepresa così non fa avanti e indietro. e qualcuno che passeggia nel corridoio per tre minuti, secondo l’ho trovato geniale, perché, in fondo, a che serve creare una me è romanzesco nel senso che anche uno scrittore potrebbe linea? Perché bisogna fare campi e controcampi? un osserva- descrivere per tre pagine la scena di qualcuno che cammina tore non si comporterebbe così. gli occhi saettano di continuo lungo un corridoio. gli scrittori usano pagine e pagine per da un punto a un altro, il montaggio imita questo movimento, descrivere le cose più semplici. Per dire, c’è un racconto di ma alla fine non è veramente un montaggio, è più una pano- David Foster wallace in cui viene descritto un uomo steso sua ramica velocissima. una chaise longue nel cortile sul retro di casa. una descrizione di dieci pagine, o una cosa del genere, da cui non riesci a stac- Le panoramiche veloci non mancano di certo nei film blvr: carti, perché ti prende veramente. contemporanei. Tutte le scene di inseguimento o di combat- timento nella serie Bourne sembrano fatte per lo più con delle blvr: in questo tempo che metti a disposizione degli spetta- panoramiche svelte. tori, possiamo attivarci e immaginare i vari dettagli. Notiamo 60
  • 5. e non di fare soltanto una toccata e fuga. in Gerry è come piccoli particolari, il colore delle pareti, un’alzata di spalle, la se attraversassi il deserto insieme ai protagonisti, non li vedi trama del pavimento, gli sguardi degli altri ragazzini, le loro semplicemente iniziare e terminare il loro cammino, ma ne diverse espressioni. diventi parte integrante. in Elephant non c’è stata una sceneggiatura nel senso clas- Di certo i film sono orientati verso un superamento del gvs: sico del termine. Non c’era nessuna sceneggiatura. La prima codice, ma l’impasse è grosso e il superamento non avviene. cosa che abbiamo fatto è stato un casting di gruppo dove ab- Secondo me succederà qualcos’altro prima che il cinema riesca biamo incontrato i personaggi che sarebbero entrati nel film. ad acquistare un suo linguaggio specifico. Per esempio l’in- Li abbiamo selezionati e accoppiati in modo da far lentamente venzione di uno spazio tridimensionale, che dovrà attingere da venir fuori un gruppo di dieci personaggi che ci piacessero e altri media prima di ottenere una sua autonomia. a quel punto che potessero funzionare come diverse tipologie di liceali: la il cinema sarà diventato obsoleto, come il cinema muto. ci sarà ragazza della biblioteca, il ragazzo con i capelli biondi, il foto- un nuovo tipo di cinema tridimensionale. Sarà come il vecchio grafo alto, i due assassini. cinema ma non più piatto. avevamo questo gruppetto di ragazzi e Mali Finn, la diret- trice del casting, ci ha semplicemente parlato. Ma è riuscita a blvr: una cosa dei tuoi film che trovo estremamente impor- parlarci con una tale intensità che sembrava quasi una seduta tante è il loro senso di compassione. Faccio una distinzione di psicoterapia. Loro, grazie al tipo di interviste che faceva tra questo genere di compassione e l’effetto tipico dei film Mali, le raccontavano degli episodi veramente forti della loro hollywoodiani, dove ci sentiamo costretti a empatizzare sen- vita dopo neanche un minuto di conversazione. così ci siamo timentalmente con un personaggio. i film sentimentali con- detti: ok, questi sono i personaggi, ora dobbiamo capire cosa venzionali si basano su un precondizionamento emotivo già farne. al che ho cominciato a delineare una sceneggiatura co- insito dentro di noi. Non ci fanno vedere niente di nuovo ma struita intorno a questi personaggi. in parte ho sfruttato degli semplicemente uno schema che fa scaturire un tipo di rispo- elementi della loro vita reale, per esempio elias faceva davvero sta già predefinita. Quello a cui sembri essere interessato tu è il fotografo, e in parte ho usato quello che mi ricordavo del- invece un senso di compassione più profondo, che ci consenta la mia personale esperienza di liceale. Quindi è come se in di stabilire una nostra personale relazione emotiva con il per- qualche modo la ricostruzione storica sia stata fatta a partire sonaggio e con la storia. dai personaggi. e poi ci sono tutti quei tempi lunghi che lo spettatore si trova a condividere con loro. il processo di vero- Sono molti i film che mi innervosiscono, dove anche se ti gvs: simiglianza diventa quasi una forzatura. interessa un personaggio non hai nessuna possibilità di apprez- Ho appena visto Jesse James [L’assassinio di Jesse James per mano zarlo perché staccano di continuo su altro, pure se si tratta di del codardo Robert Ford]. È un film tranquillo in cui sembra che Brad Pitt o Meryl Streep. Magari nel film c’è un grande lavoro non succeda nulla. Ma poi quando i personaggi sono nel bosco di recitazione, ma per gustarti davvero quello che viene fatto e chiacchierano ti viene da pensare: ah, mi fa proprio piacere hai appena tre secondi, e poi via, e poi di nuovo sugli attori, e essere qui con questi tizi. e allora mi sono chiesto: «e perché? poi via di nuovo. Sarebbe così semplice invece starsene seduti Di che si tratta?». La stessa cosa di quando leggi le prime pagine lì a osservare questi tizi per un bel po’ di tempo. di un libro che ti prende veramente. Magari è semplicemente È proprio questo che mi piace nei lavori di Béla, o in altri la descrizione di un fiume e tu non sai bene perché ma sei pro- film che ho visto come quelli di chantal akerman, è che li prio contento di essere lì a pagina tre. guardi con la sensazione di essere davvero dentro quello che È un cosa che nemmeno un romanziere è ben consapevole stai guardando. Hai tutto il tempo di partecipare all’evento 61
  • 6. tentativo sia quello di avvicinarsi a una verità trasmissibile. di come fare, anche se l’ha fatta un sacco di volte. Si arriva a questa specie di agevolezza totale nel proprio lavoro ed è una cosa che il pubblico riconosce e apprezza. Dipende dal fatto di anche tu cerchi di avvicinarti a queste verità? blvr: averci provato parecchio. Non si tratta tanto di regole, quan- gvs: Sì, certo. Di sicuro questi tre film [Elephant, Last Days, to di sensazioni. Magari io vado avanti per tre pagine con la Paranoid Park] cercano di avvicinarsi a qualche tipo di verità descrizione di un fiume, e a pagina tre il lettore pensa: vab- be’, adesso però basta. Ma qualcun altro, tipo Nabokov, può che non si vede da altre parti. in Last Days aleggia costantemente il mistero di cosa abbia descrivere un fiume per tre pagine e a pagina tre ne vorresti ancora. credo che ciò dipenda dalla familiarità che ha [un ar- fatto [kurt cobain] nel periodo in cui si sono perse le sue trac- tista] rispetto al proprio stile. ce, come se fosse da trovare lì la vera ragione della sua morte. e io ho pensato che magari non c’era una risposta e quello era semplicemente un momento come un altro della sua vita. un Mi sembra che nel tuo romanzo a un certo punto Todd blvr: periodo in cui probabilmente non è successo niente di straor- Truelove, un regista sperimentale tedesco, dice di voler con- dinario, magari l’unica cosa che ha fatto era di aggirarsi per trollare l’immagine in un modo che consenta al filmaker di quella casa. Magari non è la verità assoluta, però può essere la avvicinarsi a una verità il più possibile rivelatoria e comuni- verità su quei giorni di sparizione, che per me restano un mi- cabile. stero importante e interessante. e ci sono dei piccoli indizi per capire quello che è successo veramente. Dei brevi istanti in cui È una cosa che ho sentito dire da werner Herzog al nostro gvs: qualcuno è riuscito a vedere kurt. Tutti questi piccoli puntini museo di Portland, in occasione di una proiezione. Herzog è con cui riempire il vuoto. e io cercavo di arrivare alla verità un oratore fantastico, nonché un pensatore straordinario ed di quei tre giorni, ma una verità che riguardasse in effetti gli originale, come tutti sanno. Stava parlando di verità cinema- aspetti più quotidiani della sua vita. tica, un argomento spesso affrontato da chi fa cinema in ma- Mentre in Elephant ci sono molte più verità che non ven- niera molto diversa. e mi ricordo che ha detto alcune cose a proposito del cinéma verité, che è stato un movimento francese gono propriamente manifestate, sono soltanto suggerite. La prima è l’assenza del genitore, la responsabilità del genitore degli anni Sessanta. Penso che l’idea del cinéma verité consista nel girare senza di essere alcolizzato. e poi c’è l’ambiente del liceo, l’assen- za di un sistema, o la presenza di un sistema troppo limitato operare nessun tipo di manipolazione. Fondamentalmente per poter controllare davvero i ragazzi. e i soliti sospetti che non si fanno tagli, non si spegne mai la cinepresa, si continua entrano lentamente in scena innescando una tua riflessione a girare, e a quel punto la verità affiora perché non c’è mani- sull’argomento, che poi si accelera mentre tu, nel tempo che polazione, non ci sono close-up, non ci sono altri movimenti hai a disposizione, porti avanti i tuoi ragionamenti e le tue di camera, perché sarebbero tutti falsi, perché il montaggio considerazioni personali. Per cui alla fine del film ti ritrovi significa falsificazione. Herzog presenta le cose in questa ma- ad aver meditato autonomamente sull’argomento, sfruttando niera fantastica, al limite del surreale, e a volte gira dei docu- le informazioni che avevi, senza che io ti abbia rivelato la veri- mentari manipolando i suoi soggetti in uno stile anti-cinéma- verité. Lì ci stava spiegando come il cinéma verité fosse stato tà in proposito. Non c’è nessuna ipotesi che venga dichiarata. Non viene data una risposta, perché dare una risposta, o anche un momento assolutamente irrilevante all’interno della storia cinque o sei risposte, lascerebbe comunque fuori le altre centi- del cinema, perché non dice la verità assolutamente su nulla. naia di risposte che ci sono, che potrebbero essere date da noi, Non so se essere o meno d’accordo con lui, ma penso che il vr dal pubblico e da ogni singolo spettatore. ✯ cinema di Herzog sia incredibilmente potente e che il suo 62