1. un film sul fumetto, fatto come se fosse un
fumetto...
American Splendor
Shari Springer Berman & Robert Pulcini
Elena Paris - Teoria e Analisi dell’audiovisivo
2. Un film sul fumetto fatto come se fosse un fumetto
3. Un film sul fumetto fatto come se fosse un fumetto
Nessun supereroe, nessun muscolo, nessuna
storia avvincente.
Solo realismo, senza la minima ricerca di
qualcosa che vada oltre la noiosissima vita
nella cittadina di Cleveland.
Harvey Pekar è un annoiato e rassegnato
archivista di un ospedale.
L’incontro con Robert Crump, fumettista, farà
capire ad Harvey che la sua vita così
insoddisfacente avrebbe potuto riempire
qualche vignetta
4. il discreto fascino della quotidianità
Shari Sprinter Berman e Robert Pulcini, scelgono di ritrarre questo antieroe.
La storia del film è infatti quella delle vicissitudini di Peckar stesso, uno
scrittore sincero, cinico e brutale, che ha attraversato i comuni problemi di
tutti, fino ad arrivare alla lotta con la malattia.
“Squallide solitudini di provincia incrociano le loro deprimenti esistenze
creando un affresco – o sarebbe meglio dire, un fumetto - di vita vera, dai
tratti amari e malinconici, che riesce a far sorridere e commuovere allo
stesso tempo. Perché racconta ciò che siamo, e lo fa con acume e ironia,
senza patetismi, sentimentalismo o retorica.”
5.
6. ...fatto come fosse un fumetto
layout titoli di testa che introducono alla storia
7. ...fatto come fosse un fumetto
come in un volume a fumetti le strisce di
vita ambientate sono inframezzate da
interventi contemporanei dello stesso
Peckar, che introduce ogni capitolo con i
disegni e gli schizzi preparatori del
fumetto.
qui l’ambientazione è suggerita solo da
oggetti, come spesso accade nelle vignette
del fumetto...
... Tali oggetti introducono alla scena reale
successiva.
la voce narrante fuori campo è doppia:
quella del vero Harvey e la striscetta in uno
degli angoli dell’inquadratura, vignetta.
8. ...fatto come fosse un fumetto
Inquadrature. Nelle parti del film
successive agli interventi di Harvey, le
scene appaiono molto lente mentre a
poco a poco si dinamizzano
sensibilmente..
Come se lo spettatore dovesse calarsi
piano piano nella storia, dimenticando
l’aspetto formale...
Un po’ quello che succede quando si
legge un fumetto: ad un certo punto
l’immaginazione ha il sopravvento e
parole e immagini si fondono in un film
proiettato nella mente.