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L'appuntamento con un nuovo lavoro di Laurie Anderson
SU UNA CORDA TESA                          arriva sempre come un gradito salvagente di poesia,
                                           offrendo molteplici spunti di riflessione e creando
Laurie Anderson                            una complessità di stimoli sorprendente, di carattere
                                           sia intellettuale che emotivo.
o della tecnologia solubile                Siamo all'interno di quel mistero rappresentato dalla
                                           cultura musicale americana contemporanea, sorta
in un litro di poesia                      dal furore del jazz ed entrata in fibrillazione negli
                                           anni 60, con e per mano della beat generation. Il
                                           suono americano, attraverso pionieri come La Monte
"Prendi l'ultima brace della benedizione   Young o Terry Riley, incontra la via dell'elettronica.
dall'oscuro focolare dell'essere
                                           Sono gli anni di Reich, Glass e successivamente di
affinché essa accenda la risposta:
divino e umano sono in Uno."               “Sextant” di Herbie Hancock. Il jukebox all'idrogeno
(Martin Heidegger – Cenni)                 urla la sua rabbia e Ginsberg, Corso e Ferlinghetti
                                           cantano una prospettiva a venire, mentre il cuore
                                           nero di Mr. Burroughs vaga già nelle cupe strade di
                                           quella città della morte rossa, a cui rimanda
                                           drammaticamente anche la metropoli contemporanea.
                                           Il pentolone è pieno.
                                           Buttiamo allora la graziosa spugna Laurie Anderson
                                           dentro questo ribollente brodo intellettuale. Non
     enrico marani                         vogliamo qui ricostruirne nei dettagli la biografia o
                                           il percorso artistico, ma tentare qualche spunto per
      Victor Schrager
sempre e comunque una narrazione,
                                                                                                             un'opera concettuale, una "macchina"
                                                                                                             volta a suscitare specifiche emozioni,
                                                                                                             lungo le pagine di un racconto che è a
                                                                                                             sua volta progetto secondo un sistema di
                                                                                                             scatole cinesi, dove ogni attimo è gesto
                                                                                                             estetico.
                                                                                                             A metà degli anni 80, 1986 per l'esattezza,
                                                                                                             la parola multimediale si accompagnava
                                                                                                             in terra italica come il ragù ai maccheroni.
                                                                                                             Laurie, come nei dischi precedenti insieme
                                                                                                             a Roma Baran, prepara la colonna sonora
                                                                                                             del film “Home of the brave”, diretto
                                                                                                             da lei stessa, seguendo le orme di una
                                                                                                             multimedialità autentica che
                                                                                                             l'accompagna fin dagli esordi ed in tutte
                                                                                                             le sue esibizioni. Il film illustra le gioiose
                                                                                                             peripezie musicali di questa artista e
                                                                                                             sviluppa in chiave più chiaramente pop
                                                                                                             (lo zampino di Nile Rodgers è qui più
                                                                                                             evidente) la sua vena creativa. Malgrado


     allan tannennbaum

un approccio emotivo al suo lavoro.

La spugna è annegata nel pentolone e fin dalla quadrilogia “United States I-IV”, di cui l'album
“Big Science” rappresenta il "succo", possiamo definire alcuni degli elementi basilari della
disarmante (e per questo efficace) poetica di Laurie. Si tratta di una poetica intrisa di quella
corrosiva ingenuità beat, colma di stupore per il mondo e per il suo manifestarsi, che è ora, come
vent'anni fa, la sua più autentica cifra stilistica. Alcuni episodi contenuti in “Big Science” come
"From the Air" e soprattutto "Oh Superman" (dedicato al compositore francese J. Massenet da cui
è tratta l'ossatura musicale e l'ispirazione per il testo), indicano alcune ossessioni che fin dall'inizio
accompagnano il delinearsi di questo percorso artistico. L'attenzione per le avanguardie musicali
americane, con particolare riferimento al minimalismo, attraverso la lezione di John Cage,
unitamente alle influenze date dalle composizioni per il teatro d'avanguardia ed alla pop music,
evidenziano un approccio genuinamente americano che non distingue mai, fin dai primordi del
proprio farsi, fra cultura "alta" e "bassa". Particolare attenzione deve essere posta ai testi che
accompagnano le composizioni, in cui serpeggiano alcuni temi di fondo: la finitezza della nostra
condizione, la guerra, la tecnica erroneamente intesa come significato e non come medium, la
fragilità dell'amore e dei rapporti umani, il divino che abita nelle cose...Il tutto scritto con rara
leggerezza e declamato con una chiarezza d'animo che veicola una sincerità a tratti commovente.

Al bell'esordio scolpito in compagnia di collaboratori quali Peter Gordon al sax tenore e David              i giudizi caustici di alcuni critici nostrani,
Van Tieghem alle percussioni segue l'anno seguente (1984) “Mister Heartbreak”. Di Laurie si                  dediti all'integralismo intellettualoide
sono accorti i cervelli raffinati di qua e di là dall'oceano. Et voilà le portate di questo capolavoro       dell' underground, che continua (pur in
sono servite in salsa di Bill Laswell, con portate chitarristiche a cura di Adrian Belew e Nile Rodgers,     forma mascherata) in quella sterile
antipasti percussivi del fido Van Tieghem e di Anton Fier, una bottiglia di Peter Gabriel tanto per          distinzione fra cultura "alta" e "bassa",
gradire e la straordinaria partecipazione del gran ciambellano William S. Burroughs. L'atmosfera             “Home of the brave” è un'operazione
gelida e metallica di “Big Science”, che illuminava la condizione dell'uomo moderno in balia                 riuscita che, se non raggiunge i vertici
dell'oblio generato da una tecnica omnipervasiva, si scalda al fuoco di episodi che raccontano               dei due precedenti capolavori, contiene
d'amore e più in generale dell'incontro fra umani, come in “Langue d'Amour”, con i suoi riferimenti          però chicche quali “White Lily”, in cui
alla Genesi Biblica (un'altra delle fonti abituali d'ispirazione della Anderson). “Gravity's Angel”          testo e musica ci prendono alla gola con
(dedicata allo scrittore Thomas Pynchon) e “Ko Ko Ko Ku” si bagnano in suoni che rimandano alla              la solita densità poetica.
musica di tradizioni "altre", Giappone, Indonesia e più genericamente quella World Music che Mr              Nell'89 esce l'opera meno riuscita.
Gabriel andava progettando con la sua Real World. Dal giorno alla notte la giornata di Sharkey               "Strange Angels" cerca spasmodicamente
(ci riferiamo ai due brani “Sharkey's day” e “Sharkey's night”) si chiude con la voce di Burroughs           un'identità sonora all'interno della
a rinsaldare quei legami culturali cui abbiamo già accennato. Ogni disco dell’artista americana è                   Victor Schrager
Les Fincer
                 struttura canzone e fatica a ritrovare quella direzione intermodale che infetta poesia, suono,
                 performance e messaggio visuale. L'acquisto del disco è giustificato anche solo per le bellissime
                 foto della Anderson realizzate da Robert Mapplethorphe, a cui è dedicato uno script nel libretto
                 e di cui UT prima o poi dovrà occuparsi.

                 Passano cinque lunghi anni. Sono anni duri: l'A.I.D.S. si porta via molti amici di Laurie (fra cui
                 appunto Robert Mapplethorphe) e dalla crisi del golfo riemerge lo spettro della guerra, in cui anche
                 ora siamo orribilmente immersi. “Love among the sailors” e “Night in Baghdad” affronteranno con
                 rara intensità questi due temi nel nuovo album. Laurie con l'abilità dell'artista intelligente rileva
                 tutte le ambiguità del precedente “Strange Angels”. Si affida in fase di produzione ad un Brian Eno
                 in grande forma (coautore di 4 brani) e firma un nuovo capolavoro costituito da 14 composizioni
                 equamente divise in due progetti contenuti nello stesso cd: “Bright Red” e “Tighrope”. Il fior fiore
                 della intellighenzia musicale newyorchese partecipa alla realizzazione del disco, da Joey Baron a
                 Cyro Baptista (rispettivamente batterista e percussionista di John Zorn) fino a Lou Reed - compagno
                 anche nella vita della Anderson - Arto Lindsay, Adrian Belew e molti altri che rendono particolarmente
                 ricca e stratificata la materia musicale dell'opera. Solo maldestramente possiamo solo accennare
                 al brano “Tighrope”, dove musica e parole, ad ogni ascolto, ci accompagnano sull'orlo della
                 commozione. Si parla qui di un sogno (il sonno e le situazioni oniriche collegate sono una sua costante
                 fonte ispirativa) in cui risuonano le percussioni lontane di Cyro Baptista, i synth ovattati di Eno e
                 le inusuali chitarre del crimsoniano Belew. Si cammina su una corda tesa cercando di mantenere
                 quell'equilibrio precario che è, a voler aguzzare lo sguardo, la condizione data al nostro essere
                 nell'esistenza. Nel 1995 esce il readings “The ugly one with the jewels”, cd parallelo al bellissimo
Monika Ritterh   libro “Stories from the Nerve Bible” pubblicato l’anno precedente. Quest'ultimo si presenta come
                 una autobiografia artistica con assemblaggio di foto, saggi, installazioni, racconti e performance
di grande interesse (memorabili le immagini del 1975 che documentano le                               STATUA DELLA LIBERTA’
esibizioni per le strade di Genova, dove la Anderson suona il violino su una lastra
                                                                                                      La luna che nasce e tramonta in un mondo reale
di ghiaccio!). Il libro ripercorre con chiarezza i poliedrici ambiti in cui si affrontano             Isole e uragani
i temi del fare creativo secondo un modus operandi che altre figure femminili                         Il vento spira dal Jersey
ripercorrono attualmente, sia pur con identità distinte. Pensiamo ad esempio                          Attraversa la baia e va verso l’oceano aperto
a Björk, altra artista con la medesima consapevolezza: fare della propria esistenza                   E’ un buon giorno per fuggire
                                                                                                      La libertà spaventa e non tutti la cercano
un progetto artistico. Su questo piano il lavoro di Laurie Anderson deve essere
ancora compreso a fondo.                                                                              Ed io, tengo le distanze, sono sempre in partenza
                                                                                                      Questo è il mio modo d’essere
Dopo ben sei anni d'attesa, in cui Laurie ha calcato le scene elaborando un
                                                                                                      Acqua fresca
progetto teatrale sul Moby Dick di Melville, ci si aspettava un nuovo lavoro
                                                                                                      Ora sei solamente un altro frammento all’orizzonte
legato alle vicende del capitano Achab e della balena bianca. "Life on a String"                      Solo un altro granello nel mare
include invece solo pochi episodi musicali tratti dallo spettacolo e spazia con                       Acqua fresca, rinfrescami
maggior libertà fra diverse tematiche. L’artista americana riesce là dove aveva
parzialmente fallito con "Strange Angels": coniugare la struttura canzone con                         La Statua della Libertà s’erge là nel porto
                                                                                                      Tenendo alta la sua torcia
l'identità musicale ed artistica già sedimentatasi nei lavori precedenti.
Attraverso la produzione dell'eclettico Hal Willner, con la presenza dei soliti                       Un benvenuto ed un arrivederci a tutti gli uomini e le donne
collaboratori d'alto lignaggio, Laurie spazia dall'ammirevole gelo tecnologico di                     Che sono passati attraverso il suo porto verso l’oceano
episodi come "My Compensation" alla orchestrazione hollywoodiana di "Dark                             aperto
Angel" (curata dall'ottimo Van Dyke Parks). Fra continue sorprese, la scaletta
                                                                                                      Ora sei solamente un altro frammento all’orizzonte
procede convergendo inesorabilmente in oceani di profonda poesia. "Statue of                          Solo un altro granello nel mare
Liberty" (da brivido), "One Evening" e soprattutto "Life on String" con il suo finale                 Acqua fresca, rinfrescami
sospeso, chiudono in sequenza quest'opera che si guadagna senza affanno alcuno
i cinque pomodori.                                                                                    La libertà spaventa, e non tutti la ricercano
La poesia che evidentemente è il medium attraverso cui si veicola la femminile
creatività dell’artista in questione, chiede imperativamente un ascolto attento.
Ma purtroppo, per comprendere questo suono, si rende necessaria anche un'affinità
elettiva ed un abbandono che evidentemente (e qui è lecito dissentire da questa                       ANGELO NERO
nostra convinzione) non sono dati in dosi eguali agli umani.                                          Un angelo nero si paracaduta in una città abbandonata
Infine vogliamo ricordare la curiosità ed il perenne stupore spesso dipinti con                       E dice: Oh, sto cercando un certo clown bianco
costanza fra le parole della Anderson, che ha delineato, non solo alcune strategie                    Ma non sembri tu.. eppure sei l’unico qui attorno
                                                                                                      E perciò immagino che sia proprio tu, dice
sonore di grande influenza, ma anche un metodo di approccio al fare artistico
                                                                                                      Comunque, come va?
coincidente con un percorso esistenziale.
Ai giorni nostri non accade frequentemente.                                                           Dico, in verità non sopporto tutte queste nuove macchine
Some people know exactly where                                                                        Dovrebbero essere la novità ma in realtà sembrano
they're going                                                                                         sempre la stessa roba
                                                                                                      Dice “Oh sembra che tu sia annoiato,
The pilgrims to Mecca
                                                                                                      sembra proprio che tu sia annoiato
The climbers to the mountain top                                                                      E allora ascolta qua, mi dice
But i'm looking
                                                                                      Mitchell Baum




For just a single moment                                                                              Perché non ti procuri un bel basco
So i can slip through time                                                                            E non trovi un bel caffè vecchia maniera
                                                                                                      E ti siedi ad un tavolo e scrivi qualcosa di nuovo
(tratto da "Life on a string")
                                                                                                      Che non si sia mai sentito prima
                                                                                                      O scrivi il tuo manifesto personale
                                                                                                      Funziona, sai…
                                                                                                      Ma attento ad usare sempre la matita…
                                                                                                      Sai, per farlo bene…
DISCOGRAFIA ESSENZIALE
Big Science                           Warner Bros. records 1982                                       Guarda tutte le cose che ho comperato
Mr Heartbreak                         Warner Bros. records 1983                                       Non posso crederci quanto mi sono costate
Language is a virus                   Warner Bros. records 1986                                       Un sacco di numeri di plastica sulla mia carta di credito
Strange Angels                        Warner Bros. records 1989                                       Mi sembra di essermi un po’ perso
Bright red-Tighrope                   Warner Bros. records 1994                                       Il mondo che sembrava essere tanto piccolo
The ugly one with the jewels          Warner Bros 1995                                                Da poterlo abbracciare in un colpo solo
Life on a string                      Nonesuch records 2001
                                                                                                      Ora mi pare veramente grande
                                                                                                      E lui disse: Oh dalle foto mi pareva tu fossi più alto, invece…
LIBRO CONSIGLIATO
                                                                                                      Ok adesso devo proprio andare…
Stories from the Nerve Bible          1972 - 1992 a retrospective
                                      (1994 HarperPerennial Publishers)
                                                                                                      E’ un piccolo mondo pieno di luce
                                                                                                      E’ un piccolo mondo pieno di luce
                                                                                                      Ma non vorrei averlo dipinto io.

                                                                                                      TRADUZIONE: LETIZIA RUSTICHELLI
Björk: Dalla Maniera al Manierismo
Parlare di Björk è una delle cose più facili e difficili allo stesso tempo.     manierismo invece, come nelle opere pittoriche di eccentrici
Facile perché il folletto Björk rientra in tutti i crismi della star            artisti del 500 (Pontormo, Rosso Fiorentino, Parmigianino…) dà
d’avanguardia, tra pop e sperimentazione, figura perfetta per video             origine ad una bizzarra innovazione nell’arte espressiva. Il
arditi, amata dagli alternativi chic di tutto il globo.                                          manierismo segna la nascita dell’intellettuale
Cantante poderosa, islandese e quindi esotica quanto                                             moderno e si caratterizza per la estrema
basta, tratti somatici che fanno impazzire stilisti,                                             stilizzazione, per una certa artificiosità ed
fotografi, registi, esteti dell’immagine. Ma anche                                               artificialità nel descrivere la realtà e la tipologia
difficile perché di lei è stato detto praticamente                                               umana. E’ una nuova forma di astrazione e di
tutto, è stata beatificata come icona della modernità,                                           soluzioni timbrico-cromatiche, una nuova
un riuscito esperimento genetico di multiculturalità                                             naturalità. Björk è l’artista manierista del nuovo
e interdisciplinarità. Lo stile “alla bjork” è diventato                                         millennio che illumina artificialmente le cromate
un branding invasivo che ha influenzato modi di                                                  superfici delle macchine, deformando ed
cantare, di vestire e di approccio alla materia                                                  allungando prospettive, spigoli ed angolature.
musicale.                                                                                        E’ una esasperazione che ci riconsegna un
Björk ha dato vita ad una maniera.                                                               quotidiano mutato, non più traducibile secondo
Non tanto il personaggio in sé, che anzi, continua                                               i criteri e le categorie che sino a poco tempo fa
a mettersi in gioco, ma piuttosto è diventata maniera                                            erano certezze. Björk è l’Alice del 2000 che ci
la lunga serie di imitazioni più o meno riuscite.                                                conduce stupefatta nel paese delle meraviglie
Maniera creata dall’adorazione, dall’alone, dall’aura che certi ambienti        tecnologiche, è la protettrice dei viaggi che attraversano le fibre
trendy gli hanno costruito intorno.                                             ottiche. Come un conduttore d’elettricità, veicola i messaggi in
Ma ancora una volta Miss Gudmundsdöttir supera questa maniera per               una precisa direzione: la sua importanza è nel comunicare ad un
creare un nuovo manierismo. Se infatti maniera sta ad indicare qualcosa         pubblico più vasto quello che succede nel panorama ermetico
di scolastico, ripetitivo, imitativo, convenzionale, privo di originalità, il   della ricerca elettronica.
In questo disco i glitches, i click’n’blips, i drills,
i neologismi legati alla cosiddetta microwave
vengono applicati alla canzone. Sono frammenti,
rumori, incidenti, elementi sonori informali che
vengono ricondotti, attraverso una solitaria
programmazione, ad una struttura. Già, perché,
come la cantante ha precisato, questo è un
lavoro nato nella intimità del ritiro casalingo.
Un concepimento sviluppato nel proprio bozzolo
in dolce compagnia di un lap-top che si è
dimostrato ben servizievole ed addestrato ad
assemblare e dare ordine a files sonori che
venivano inviati via e-mail da amici e
collaboratori. Una trasmissione di dati che
coinvolge alcuni dei nomi più caldi della scena
elettronica: Herbert, Matmos, Oval, Knach e
l’abituale supervisore Mark Bell. Un disco che
si nutre di distanze che si riducono, Kilometri
che si accorciano tra musicisti, differenze che
svaniscono tra uomo e macchina.
Vespertine è un album estatico, proseguendo
nel suo ascolto il tutto si fa sempre più sospeso,
etereo, immateriale. Siamo ai titoli di coda
della vicenda umana che scorre davanti ai nostri
occhi ed alla nostra immaginazione. E’ il presagio
della dissoluzione dei beni, delle cose, del
tempo, del corpo umano. Il prossimo sequel
sarà il silenzio dei deserti interrotto da qualche
minimale laptop bleeps: i nuovi funzionali
abitanti del pianeta terra. Vespertine è
sognante, ma sono i sogni delle intelligenze
artificiali a cui abbiamo dato il compito di
immaginare altre dimensioni fantastiche. E non
c’è tristezza in questo nostro svanire: intorno
risuona musica celestiale ricca di cori angelici,
archi, arpe e beate sinfonie. Sono ambienti per
il paradiso, per un aldilà che trova riparo nella
Matrice, sono nuovi habitat in cui la natura è
laboratorio d’anime. Gli angeli hanno già vegliato
su di noi, ora si apprestano a custodire i nostri
personal computer. Nell’aria echi di campane
sintetiche, sopra le nuvole danzano neutrini,
positroni, quanti e quasar.
Sboccia l’amore in vitro, putti alati bio-meccanici
scoccano virus informatici, ovunque è un fiorire
di connessioni. “All is full of love”.
Nuovo sentimentalismo androide.
Aurora del post-umano.
Manierismo.




Bjork “Vespertine” Universal

       Fabrizio Tavernelli

       Du Preez & Thornton Jones
Bibliografia Essenziale
 Douglas Coupland                                                                                                Narrativa
                                                                                                                 Generation X (1991)
 All Families Are Psychotic                                                                                      Shampoo Planet (1992)
                                                                                                                 Life After God (1994)
                                                                                                                 Microserfs (1995)
 “Life is boring. People are vengeful. Good things always end.                                                   Polaroids from the Dead (1996)
                                                                                                                 Girlfriend in a Coma (1998)
 We do so many things and we don’t know why, and if we do find
                                                                                                                 Miss Wyoming (1999)
 out why, it’s decades later and knowing why doesn’t matter any                                                  All Families Are Psychotic (2001)
 more”                                                                                                           Saggistica
 (p. 51)                                                                                                         Lara's Book: Lara Croft and the Tomb Raider
                                                                                                                 Phenomenon (1998)
                                                                                                                 City of Glass (2000)
      matteo bittanti
                                                                              La copertina americana del libro. L’immagine è del fotografo californiano Larry Sultan.

Signore e signori, vi presentiamo la famiglia Drummond. Una                   Chuck Palahniuk, il cui ultimo, deludente romanzo, Choke è stato recensito su
combriccola atipica. Giudicate voi. Tanto per cominciare, la madre            UT#11. Temi ricorrenti: l’ossessione per i medicinali, con riferimenti spesso tecnici,
sessantacinquenne Janet ed il figlio Wade soffrono di AIDS. La prima,         i parchi a tema come simbolo della follia contemporanea, tendenze auto-distruttive
ha contratto la malattia dall’ex-marito, Ted, un uomo violento e              ed entropia a go-go. Numerose le frecciate alla pseudo-cultura europea. Parlando
dispotico, affetto da cancro alla prostata (si sa che, oggi, se non hai       dell’Italia, Wade ad un certo punto si domanda “Esiste niente di peggio in Europa?
il cancro alla prostata non sei nessuno). Fatto sta che Ted ha sparato        Dove diavolo è tutta questa Storia di cui tutti parlano?” Per quanto le osservazioni
a Wade alla scoperta che il discolo ha avuto un rapporto sessuale con         di Coupland siano profondamente giuste – in quanto a materialismo, consumismo
la sua seconda moglie, Nickie, sieropositiva. Ma non è tutto: il proiettile   e superficialità gli italiani battono di gran lunga gli americani, per non parlare dei
ha attraversato Wade ed è finito nel corpo di Janet, infettandola. A          canadesi – preferivamo nettamente l’ironia ed il disincanto di Shampoo Planet. A
completare il simpatico quadretto ci pensano Bryan e Sarah. Il primo          pagina 83, un cameriere descrive l’arrivo di un gruppo di turisti francesi nel ristorante
è un musicista depresso dalle tendenze suicide, follemente innamorato         come “il peggiore degli incubi che diventa realtà.” Segue una scena in cui il ketchup
di Shw, anarchica anti-global (i due si sono incontrati mentre davano         lascia il posto al sangue, speculare a quella della rapina alla banca di Killing Zoe
fuoco ad un negozio della catena Gap). Sarah con l’acca, invece, è            (Roger Avary)…
scienziata ed astronauta che ha saputo superare una malformazione             È difficile appassionarsi per una storia sorprendentemente moscia nonostante i
congenita con una “grande forza di volontà”, come si dice nei talk            continui “colpi di scena”. I personaggi, insipidi e vacui, sembrano figure da trasferelli,
show. Ah, poi Shw è in dolce attesa, ma ha già pianificato la vendita         immagini sovraimposte a scenari già stilizzati e bidimensionali. C’è chi ha definito
del figlio ad una coppia della Florida, Lloyd e Gale. Ci siete ancora?        i Drummonds, con le loro idiosincrasie post-moderne, una famiglia Glass versione
Bene. Allora aggiungiamo che Sarah si appresta a partire per una              due punto zero. Ma per favore: Coupland
missione nello spazio e per celebrare l’evento, i membri della famiglia       non è Salinger. Ma questo già lo                Dalla Carta Allo Schermo
Drummond hanno deciso di ritrovarsi in quel di Orlando. Ah,                   sapevamo.                                       En passant vi dico che l’enfant
dimenticavo: Sarah ha una relazione amorosa con Gordon Brunswick,             È triste assistere impotenti all’involuzione    prodige Spike Jonze avrebbe
il comandante della missione spaziale, mentre il marito Howie, ironia         artistica ed espressiva di un autore come       mostrato un certo interesse a
della sorte, se la fa con la moglie Alanna Brunswick. E non                   Douglas Coupland, passato dal ruolo di          trasformare quest’ultimo romanzo
dimentichiamo Norm, il quale non-si-sa-come è venuto in mano della            “portavoce di una generazione” (per             di Coupland in un film. Coupland ha
lettera lasciata dal principe William sulla bara della principessa Diana.     usare un’altra espressione da talk show)        già venduto i diritti cinematografici
Il documento finirà per causare una serie di guai, anche perché Norm          a quella di mero gregario. Dopo averci          a Single Cell, la compagnia di
vorrebbe che Wade e Ted lo consegnassero ad un miliardario che                regalato una serie di splendidi romanzi         produzione di Michael Stipe che ha
risiede alle Bahamas. E poi c’è Florian…                                      - Shampoo Planet (tradotto in Italia con        già finanziato Essere John Malkovich.
Se ancora non fosse chiaro, il settimo romanzo di Coupland, All               l’ignobile titolo di Generazione                Stipe e Coupland, entrambi
Families Are Psychotic è una soap opera, una parodia delle famiglie           Shampoo), Generazione X, ma                     Capricorno, sono amici di vecchia
disfunzionali che popolano i pomeriggi televisivi di Jerry Springer e         soprattutto Microserfs (Microservi), senza      data. Jonze, dopo aver fatto incetta
soci.                                                                                                                         di premi e riconoscimenti per il video
                                                                              dimenticare opere solo all’apparenza
La domanda sorge spontanea. Ce n’era bisogno?                                                                                 di Weapon of Choice, ha appena finito
                                                                              minori, tra cui l’apocalittico Life After
La risposta è: beh, dunque… No.                                                                                               di girare il suo secondo lavoro,
                                                                              God (La Vita Dopo Dio) - Coupland ha
Beninteso, il libro possiede tutte, ma proprio tutte, le marche di                                                            Adaptation. I diritti di Generation X,
                                                                              iniziato una terribile parabola                 il libro-manifesto di Coupland, sono
riconoscimento del quarantenne scrittore e artista canadese:                  discendente con Girlfriend in a Coma
innumerevoli commenti sardonici sullo stato della cultura                                                                     invece andati a Bob e Roberta Hanley,
                                                                              (Fidanzata in Coma), seguito                    che hanno già prodotto Il Giardino
nordamericana, sulla religione, sui rapporti tra genitori e figli.            dall’imbarazzante Miss Wyoming,                 (memorabile il soundtrack di Air,
Ritroviamo i personaggi confusi e disorientanti, in perenne crisi di          recentemente pubblicato in lingua               “Playground Love” uber alles). Ma non
identità che abbiamo imparato ad amare sin dai tempi di Generation            italiana.                                       è tutto, perché l’ultimo show artistico
X.                                                                            A differenza dello space shuttle, il            di Coupland – esposto al Totem Gallery
Il problema è che, come dire, cominciamo ad averne un po’ piene le            romanzo di Coupland non prende mai              di New York – si intitola Spike. Per farla
palle.                                                                        veramente quota. La storia non coinvolge        breve, la cosa è sospetta. Un altro film
La prosa couplandiana non vibra più come in passato. Il libro si lascia       e si dimentica prima ancora di aver             tratto da un romanzo di Coupland che
leggere, ma non scalda il cuore, non indurisce il pinguino, non titilla       terminato la lettura (sindrome Memento).        arriverà presto sul grande schermo è
il velopendulo. È freddo come uno steccalecca e per di più non ti             Morale della favola: se piglio chi ha           Microserfs. Questa sì, una buona ragione
resta nemmeno il bastoncino di liquirizia da ciucciare alla fine.             inventato la famiglia (Drummond) io lo          per emozionarsi. Concludiamo
In compenso, ha un bel segnalibro di seta verde, come quelli di una           faccio blu.                                     osservando che una sceneggiatura di
volta.                                                                                                                        Coupland, Scratch and Win,
Coupland si muove un po’ a tentoni negli stessi territori malsani di                                                          letteralmente, “Gratta e Vinci”, diventerà
                                                                                                                              presto un film.
AREA 51: estetiche di crisi




                              Attacco al cuore dell’impero                                         Nella stessa collana di Fanucci, Collezione
                                                                                                   Immaginario, troviamo un altro autore assai
                              La Dreamland e l’Home of the brave sedute sulle rovine della         interessante, Bruce Sterling, con il saggio Lo
                              caosmosi urbana di Manhattan.                                        spirito dei tempi. Dello scrittore americano
                                                                                                   vorrei invece proporre un altro libro, edito nel
                                                                                                   1999 da Fanucci nella collana “Il libro d’oro”. Si
                              “Also begann Zarathustras Untergang.”                                tratta di Caos USA, una satira fanta-politica dove
                               Nietzche (1883)                                                     il nostro Sterling, già frontista cyberpunk con
                                                                                                   William Gibson, s’immagina un fosco futuro
                                                                                                   americano dove tra guerriglieri anti-global, derive
                                                                                                   militari e tecnologie in decadenza, gli Stati Uniti
                                                                                                   sono al collasso politico e sociale. Sterling è
                              Il Generale Inverno                                                  abilissimo nel descrivere questa deriva autoritaria
                              Così cominciò il tramonto di Zarathustra. E nel bagliore del         e claustrofobica della propria nazione. Il fanta-
                              tramonto ecco arrivare i tempi del Generale Inverno, i peggiori      thriller è orchestrato in maniera avvicente e
                              forse della nostra vita. Le Twin Towers che si siedono, esauste      credibile tanto da sembrare, letto oggi, una
                              di morte e orrore, su se stesse, in una nube di polvere e            cronaca quotidiana dei giorni nostri, senza
                              acciaio, è la più grande sfida del terrorismo globalitario           quell’Hannibal Lector di Emilio Fede, of course.
                              all’impero statunitense. Osama Bin Laden, il malvagio becchino,      Oscar Valparaiso, l’eroe del libro, è il classico
                              ha definitivamente sepolto gli anni Novanta che, alla distanza       “dreamer” americano, combattuto tra l’ansia di
                              di un pugno di mesi, paiono già inghiottiti in un trapassato         Rivoluzione e l’idealistica America dei Padri
                              quanto mai remoto. E la Propaganda di Big Brother presto li          Fondatori. Caos USA è il cyberpunk in versione
                              farà ricordare come un decennio di presunta emancipazione            fantarisiko: narra la fantascienza che si realizzerà
                              prospettica e di progressivo allargamento di felicità e ricchezze,   tra quindici giorni.
                              di un’alba di pace e libertà da assaggiare teneramente davanti
                              al dominio mediatico occidentale. Gli anni Novanta verranno          Quando l’alieno è fumatore di hashish e diventa
                              forse ricordati - a Occidente!- come il decennio innocente: i        assassino (l’Area 51 in Iran)
                              Ruggenti anni Novanta che creano un miliardario al giorno,           Altro post-it per gli audaci lettori è Hashisheen.
                              come hanno chiosato i novelli Fitzgerald del Nasdaq Times.           The End of Law, uno zibaldone chez Laswell.
                              Ora, come un pauroso e ubriaco convoglio, arrivano gli anni          Ovvero quando il mito della zona proibita vola
                              freddi e cavi del nuovo secolo mentre all’orizzonte si profila       dal deserto del Nevada alle catene montuose
                              uno scontro tra opposti fondamentalismi. Eppure nel mondo            persiane. Il disco narra di Hassan-I-Sabbah, il
                              occidentale scrittori, artisti e filosofi ci avevano messo in        Vecchio della Montagna – per intenderci, siamo
                              guardia dai pericoli incombenti con la loro prosa e le loro          dalle parti del Milione di Marco Polo - e dell’orda
                              visioni. Area 51 sarà la mappa che cartograferà i punti di crisi     terroristica dei suoi seguaci, i temibili Hashisheen
                              degli immaginari deviati prodotti dall’apocalisse contemporanea.     cioè gli Assassini, guerrieri eretici sfracellati
                                                                                                   dalla droga – l’hashish - da cui deriva l’etimo
                              Imperialismo magico                                                  della parola assassino. L’unica legge a cui
                              Iniziamo la mappa con il recentissimo libro Dreamland. Un            rispondevano era il motto “Nulla è vero, tutto
                              reportage dall’Area 51 del giornalista americano Phil Patton         è permesso” ed ecco motivato l’allegro titolo
                              (Fanucci, 2001). Come recita il titolo stesso, il libro è una        dell’opera: “Assassini. La fine della legge”. Il
                              guida veloce e assai documentata su quella mitica – e mai            disco riunisce un bel mazzo di intellighenzia
                              aggettivo è stato così calzante – zona desertica del Nevada in       urbana e deviante, da William Burroughs ad
                              cui sorge Dreamland, la cosiddetta Area 51. Reportage e              Hakim Bey per finire a Sussan Deyhim e Jah
                              avventura di viaggio allo stesso tempo, il libro esplora uno dei     Wobble, come dire Gli Eroi dei Due Mondi. Non
                              più suggestivi topos dell’immaginario occidentale della seconda      si toccano qui i picchi delle terre pangeatiche o
                              metà del Novecento. L’Area 51 è il simbolo stesso della Guerra       le profondità oceaniche delle luci divine, ma tra
                              Fredda e della paranoia da Red Scare. Su Dreamland si è              pregevoli tessuti dub persiani e readings eretico-
                              rovesciata dal 1940 in poi una delle maggiori macchine               sufi su sabbie industriali – da brivido quando
                              mediatiche della storia, utilizzata dal potere americano come        William Burrough scandisce “For the Western
                              uno specchio potentissimo su cui proiettare le fobie                 middle classes, danger is a rarity and erupts
                              dell’americano medio. Qui, Ufo e bomba atomica, Cia e                only with a sudden, random, shock” – il risultato
                              Aeronautica, complesso militare-industriale e quarto potere,         è raggiunto. Il Paradiso annunciato dal Vecchio
                              hanno pranzato a sazietà. Phil Patton imbastisce un illuminante      della Montagna è conquistato: l’Eden è un vigneto
                              racconto sulla base segreta che ha pasciuto e accudito armi          da cui sgorga un vino prezioso, una terra divina
                              micidiali come gli aerei spia U2 o i caccia invisibili Stealth e     di delizie sempre verdi. “Volete guadagnarvi il
                              dove è stata testata nei suoi laboratori sotterranei la bomba        Paradiso?” diceva Hassan-I-Sabbah ai suoi
                              atomica. Dreamland è un tuffo nella zona oscura del Novecento        Hashisheen mentre mostrava loro i piaceri del
                              americano.                                                           Giardino delle Erbe Sacre prima delle sanguinose
                              Da leggere assolutamente (anche in fotocopia!).                      scorrerie a valle...
                                                                                                   Elegie newyorchesi. Arrivano gli aeroplani. La
                              Lo Zeitgest e le sue eccedenze caotiche                              solitudine del Superuomo.
                                                                                 Paolo Davoli
Laurie Anderson è una storyteller d’avanguardia, un’artista       è la registrazione del momento...
che sa attivare le intelligenze degli ascoltatori in maniera      Che Laurie Anderson continui così, continui a
garbata e sorprendente. La sua ironia sconfina sovente            raccontarci la sua America dei disastri aerei, degli
nel Grottesco, calandosi in profondità nelle nevrosi dell’        incubi a occhi aperti, delle bizzarre nevrosi della
americano medio. Fin dal suo esordio a fine anni Settanta         classe media e della sua New York amatissima, ora
indovina la chiave per narrare storie attraverso spettacoli       ferita a morte. Che continui a narrarci delle sue
multimediali di rara efficacia al confine tra arte                paure con la levità che tutto il mondo le riconosce.
concettuale, cinema, elettronica e teatro. Il suo Ep di
debutto a cui deve la notorietà internazionale è O                More to come next issue: Bill Burroughs & Bill Laswell,
Superman del 1981, un’invocazione d’aiuto dell’uomo               Thomas Pynchon, James Ballard etc...
contemporaneo che si confronta con una tecnologia
sottilmente minacciosa. Così recita la preghiera: O
Superuomo/O giudice/O mamma e papà…Poi la prece
prende una piega sinistra, scatta una segreteria telefonica,
si odono alcuni messaggi, poi arriva una Voce che in tono
pacato e falsamente rassicurante dice: Tu non mi conosci
ma io conosco te/Ho un messaggio da darti/Arrivano
gli aeroplani/E’ meglio che ti prepari ad andare/Esci
come sei/.... Di chi è questa voce e questa annunciazione?
Di un angelo messaggero? Forse la Polizia Segreta o Dio?
Una spia dei servizi segreti? L’ Io nascosto? A questo punto
nel testo inizia un dialogo con la Voce registrata. Chi sei
veramente? E la Voce risponde: Sono la mano/La mano
che prende/Arrivano gli aeroplani/Sono aerei
americani/Costruiti in America/.../Nè la neve nè la
pioggia o il buio della notte potrà mai fermare questi
corrieri dal concludere la loro rotta prestabilita/...
La coincidenza con l’attacco, vent’anni dopo, alle Twin
Towers è veramente sinistra. Il testo originario, ripreso
da una preghiera a Dio musicata da Massenet, corre su
binari a più livelli di lettura. L’attacco imminente di aerei
americani, in teoria quindi amici, non smorza l’effetto
panico e straniante all’intimazione di fuggire velocemente.
La voce al vocoder potrebbe essere di un Dio tecnologico
o forse celeste, ma in realtà pare essere la Voce del            Laurie Anderson
Destino. Il giudice dell’invocazione iniziale non è più Dio      DALL’ARIA (From The Air)
ma il Superuomo, colui che ha invocato il potere della
Tecnica, la tecnica delle armi, degli aerei, dell’elettronica,   Buonasera. E’ il vostro capitano che vi parla.
delle braccia automatiche in cui alla fine si rifugia il         Stiamo per effettuare un atterraggio d’emergenza.
                                                                 Per favore spegnete le sigarette.
Superuomo tutto sommato ancora familista – e qui sta il          Richiudete i tavoli reclinabili.
registro ironico della Anderson, sempre pronta a spiazzare
l’ascoltatore. Ma il bersaglio principale del testo, oltre       Il vostro capitano dice: mettete la testa tra le gambe.
a un certo familismo americano e all’immagine di solitudine      Il vostro capitano dice: prendetevi la testa fra le mani.
dell’uomo contemporaneo, è l’America di Reagan.                  Il capitano dice: mettete le mani sulla testa.
                                                                 Mettete la testa sulle anche Heh Heh
L’attacco degli aerei, di una Tecnica quindi nemica, il
citare alla fine del testo le braccia petrolchimiche,            E’ il vostro capitano che parla: stiamo andando giù.
militari, elettroniche, della propria Madre sembra fare          Stiamo andando giù tutti… tutti insieme.
riferimento al mood propagandistico e patriottico della          E disse: Ah, oh. Questo sarà un giorno memorabile.
Home of the Brave – la Casa dei Coraggiosi americana -           Ecco, questo è il momento.
                                                                 E questa è la registrazione del momento.
nell’epoca dello scudo spaziale reaganiano. La paranoia          Questo è il momento.
da Guerra Fredda durante gli anni Ottanta ha inciso              E questa è la registrazione del momento.
moltissimo sull’immaginario artistico dell’ala più radicale
della scena intellettuale. O Superman ma anche il brano          Ah - E’ ancora il vostro capitano che parla.
From The Air tratto dall’album di debutto Big Science            Sapete. Ho una strana sensazione. Ho già visto tutto ciò.
                                                                 Perché? Perché io sono un cavernicolo.
– guarda caso un altro beffardo titolo: La grande scienza        Perché? Perché ho gli occhi anche dietro la testa.
– ne risente in modo decisivo. Di nuovo immagini di              Perché? Ecco il momento. Attenzione.
catastrofi imminenti vengono giocate su un registro al           Questo è il momento. E questa è la registrazione del momento.
limite del grottesco. Il brano narra di un disastro aereo        Questo è il momento. E questa è la registrazione del momento.
e il pilota di volo è l’io narrante.
                                                                 Mettete le mani sulla testa. Buttatevi dall’aereo.
Il testo nella sua algida ironia funebre recita: E’ il vostro    Non c’è pilota. Non siete soli. Attenzione.
capitano che vi parla/Stiamo andando giù/Stiamo                  Questo è il momento. E questa è la registrazione del momento.
andando giù tutti/Tutti insieme/Ah Oh/Questo sarà un             Questo è il momento. E questa è la registrazione del momento.
giorno memorabile/Ecco, questo è il momento/E questa
                                                                 TRADUZIONE: LETIZIA RUSTICHELLI
FUN-DA-MENTAL:
       Una “strumentale”
       fusione di pace, amore,
       confusione ed
       estremismo
TERRE MOBILI




                                                                                                                                                                    Dave Watts
               paolo davoli                                                                                                                roberto ugolotti



        A ritroso nel tempo, una notte francese... Crepuscolo dell’anno 1980          e tortuose. Un’estasi liberatrice, tra inni di rivolta ed estetismi etnico-
        o aurora dell’anno1981, chissà. Da qualche parte nel labirinto urbano         tribali: un circo anarchico in tempo reale.
        di Parigi un locale anonimo, il Gibus, era il sancta sanctorum della
        sotterraneità parigina. Quella sera si esibiva un gruppo londinese,           Dietro ogni grande uomo c’è una grande donna/Ma poichè i gelsomini
        sconosciuto ai più, che veniva seguito con un’attenzione crescente.           non fioriscono nell’ombra/Così la potenzialità delle donne potrebbe
        Il culto della morte del Sud, Southern Death Cult, questo era il              sfiorire/Restare irrisolta se lasciata all’ombra di un uomo/Ancora
        nome del gruppo. I componenti, sul palco striminzito del Gibus,               oggi le donne dell’Est si alzano e lottano contro il loro tempo/Con
        erano attori tragici di un teatro barocco già oltre il punk. La memoria       la forza determinata ed intelligente che si leva dalle loro interiorità
        di quell’impatto visivo fu estremamente forte: abituati                       verso l’esterno. (Mother India – Fundamental)
        dall’immaginario europeo dell’epoca, ci si aspettava o dissidenti
        urbani in divisa d’ordinanza blouson noir oppure il tetro esistenzialismo     Vent’anni più tardi, Londra, inverno 1999. Siamo in un ristorante
        new wave. E invece...ecco salire sul palco agguerriti comanche                marocchino in Regent Street. Il luogo è bellissimo: avvolto in un color
        metropolitani in bluse da Giubbe Rosse, piume tra i capelli, fascia           terroso, tenue, il ristorante unisce l’eleganza orientale con l’esotismo
        da apache in fronte a tenere capelli elettrici, metà corvini, metà            africano. Mi viene in mente Borges quando nella sua Biblioteca di
        bianchi, lunghi sulle spalle. E quei visi, ossuti, non europei, certamente    Babele scrive che il nostro Oriente inizia in Marocco...Siamo invitati
        non albionici. Erano dei mezzosangue, metà bianchi, metà pellirosse,          all’album launch di Tj Rehmi, giovane indiano in odor di drum and
        metà indiani. Il cantante, un Geronimo ebbro, figlio spiritato del Dio        bass, esordiente per l’etichetta Nation. Raggiungiamo il club nel
        del Tuono, nato nelle praterie del Saskatchewan. Un bassista giovane,         basement giusto sotto il ristorante: entriamo e siamo in un affollatissimo
        capelli lunghi asimmetrici, neri, lucidissimi, volto appuntito brown          suq di Damasco o di Bagdad. In languidi sofà, sta mollemente adagiata
        e poi orecchini, ancora piume tra i capelli. Non hippy, no, qualcosa          l’intellighentzia asian underground di Londra. Sui tavoli imbanditi,
        a metà tra il pellirosse e il guerriero tribale: un pashtun punk              argentei narghilè fumanti si stagliano tra vasi di frutta secca. Un
        aristocratico. E la musica era una celebrazione di un rito dionisiaco:        gruppo di musicisti irakeni ha appena finito di suonare, l’atmosfera
        tamburi tribali in rullate continue, bassi roteanti in cavalcate orientali,   è allegra. Inizia il dj set, Tj Rehmi è buon ultimo, Dave Watts il
        vocalizzi epici e tragici, invocazioni al Dio del Caos, chitarre affannate    secondo. Al loro fianco, un giovane appena un pò sfiorito, vestito di
nero, dai capelli corvini lunghi, piume                                                                     la battuta di caccia che si trasforma
come orecchini. Veniamo presentati al                                                                       in un giubilante maelstrom tribale di
dj asiatico: è Aki Nawwaz, il patron                                                                        forza e vitalità ( Liberating Gold
dell’etichetta di techno nomade, la                                                                         Burger). Tutto l’opera è comunque
Nation. Gli stringo la mano e sorrido: è                                                                    giocata su un registro vitale ed
lo stesso pashtun punk di vent’anni                                                                         energetico elevatissimo. “With the
prima, solo leggermente appesantito                                                                         intent to pervert the cause of
dall’età.                                                                                                   injustice” è la pietra miliare del
Il nostro è un pianeta piccolo piccolo.                                                                     suono terzomondista sotto il giogo
“Creative, innovative, uncompromising”                                                                      del Nuovo Ordine Mondiale.
(slogan dell’etichetta Nation).
                                                                                                            Fratelli, non potete controllare
Il tam tam del suono apolide                                                                                coloro che amate/come non potete
rieccheggiava già da alcuni anni a                                                                          controllare i sentieri
Londra, prima che i Fundamental si                                                                          dell’amore/Rispettate le vostre
affermassero con “Sister India”, singolo                                                                    madri, sorelle, amanti e figlie per
del 1993. L’etichetta di Aki era nata nel                                                                   tutto ciò che sono e per tutto ciò
1988 con la precisa volontà di operare                                                                      che vi danno/E’ sotto i piedi di vostra
sul confine di suoni tradizionali etnici                                                                    Madre che sta il Paradiso.
e ritmiche elettroniche contemporanee.                                                                      (Mother India – Fundamental)
Nation Records fu il beffardo nome per
chi operava sul crinale di musiche senza                                                                    Saltando il secondo episodio di
confini e senza compromessi.                                                                                “Erotic Terrorism”, una copia più
I Fundamental, la sua creatura,                                                                             rumorosa e belligerante di “Seize the
nacquero qualche anno più tardi,                                                                            time”, i Fundamental licenziano ora
nell’estate del 1991. Giusto per gradire,                                                                   il quarto album della loro attività –
Fun-da-mental, si situarono subito in                                                                       non contando la summa di remix
un terreno minato tra Sex Pistols, Mark                                                                     “Why America will go to Hell” –
Stewart & Maffia e i Public Enemy.                                                                          intitolato “There shall be love” (Ci
Consapevolezza politica, furore punk,                                                                       dovrebbe essere amore). Si tratta di
beats, techno terzomondista, bass                                                                           un album che smorza, in parte, certi
culture giamaicana. Il sound system di                                                                      esasperati picchi politici e sonori per
Sir Coxone offerto ai pasdaran                                                                              giungere a una sintesi musicale ed
metropoliti di etnia asiatica. Ecco a voi                                                                   espressiva più matura e consapevole.
i terroristi erotici, i Fundamental.                                                                        Nell’album sono presenti episodi
                                            un anno dopo: “With Intent to pervert the cause of              molto più lirici che in passato grazie
E ancora le donne sono sfruttate ed         injustice!”. Un album di puro delirio tribale: raggiunge        anche alla collaborazione dei cantanti
oppresse in tutto il mondo , da est a       l’altezza immacolata dell’esordio di Mark Stewart & Maffia,     Rizwan e Muazzam Qawal – pakistani
ovest/eppure amano fino all’ultimo          “Learning to cope with cowardice”. Basta probabilmente il       – e al sudafricano Zamo Mbuto.
spasimo/donano fino all’ultimo briciolo     primo brano a chiarire la dimensione apocalittica del suono:    Registrazioni quindi che volano da
di forza, generosamente/Un dono, non        un canto devozionale catturato da una moschea di Lahore         Bradford – un ghetto asiatico vicino
un legame/Libertà, non possessività         alle quattro di mattina (Allah uh akbar, Allah è grande) su     a Londra – a Rawalpindi, da
(Mother India – Fundamental)                una base techno drammatica e vorticista. L’invocazione a        Johannesburg alla Siberia per
                                            Dio attraverso l’apocalisse digitale ai suoi massimi livelli.   giungere all’India del sud. “There
“Seize the time” – Usa il tempo – come      Oppure il coro gioioso dei cacciatori etiopi in partenza per    shall be love” si situa a ridosso del
rimava Bobby Seale delle Pantere Nere                                                                       secondo “With Intent...” per
americane. Così il titolo del primo lp                                                                      profondità espressiva e spiritualità.
di Aki & Dave Watts: ogni brano uno                                                                         Rimane un album imperfetto – quale
schiaffo al potere dell’uomo bianco, un                                                                     opera non lo è? - ma che racconta la
inno alla rivolta. Da “Seize the time”                                                                      realtà di un mondo dove manca
si levano canzoni memorabili come                                                                           l’amore e la giustizia. La resa
Mother India, Mr Bubbleman, New                                                                             musicale è spesso all’altezza delle
World Order, la title track omonima.                                                                        accuse che lancia come in “All seeing
Pura cronaca del 1994, il testamento                                                                        Heart”, “Sunday School” e “There
sonoro di un’epoca: i Sex Pistols di                                                                        Shall Be Love”.
Islamabad o i Public Enemy di Bombay,                                                                       Questi episodi fanno sì che l’opera
a scelta. Ma se l’album d’esordio è il                                                                      risulti essere una delle prove più
pugno vibrante, lo sberleffo anti-                                                                          convincenti del “world sound” che si
autoritario, l’audioshrapnel devastante                                                                     sta diffondendo nel nostro pianeta.
è la versione remix “ethno-techno” di
INTERVISTA                                                      dell’Inghilterra, ma in realtà è difficile pensare alla loro nascita al di
                                                                fuori della stessa U.K. Dopo tutto siete figli di un preciso meltin’ pot
                                                                europeo. Vi sentite europei? E se sì, cosa significa per voi?
Intervista di Letizia Rustichelli e Paolo Davoli                Personalmente ho lottato per identificarmi con una precisa identità, per
a Dave Watts (dj fun>da>mental)                                 anni. I miei genitori vengono dalle Barbados, io sono nato e cresciuto a
                                                                Londra. A 12-13 anni i miei si sono trasferiti a Toronto, in Canada, e là ho
                                                                trascorso 12 anni prima di far ritorno a Londra. Cosa ha determinato in me
Dopo 10 anni di attività, i Fun>da>mental sono ancora           questa “migrazione”? Mia madre dice che io sono “English”, eppure io non
sulla scena. Avete anticipato buona parte della musica          mi sento tale, non so cosa determini “chimicamente” il sentirsi inglese.
di oggi: dalla contaminazione tra beats e suoni etnici,         Sono un Afropeo o un Eurozulu? Non lo so. Mi piace vivere in Europa, il clima
all’Asian Underground, ecc. Siete soddisfatti delle             potrebbe essere più clemente in Inghilterra, ma non si può avere tutto! Ho
produzioni di questi 10 anni? E quale pensiate sia, oggi,       sempre vissuto contornato da gente che proveniva da tutto il mondo e ne
il vostro pubblico di riferimento?                              sono felice… hanno reso la mia vita più ricca e completa. Alcuni dicono “Non
Innanzitutto, siamo assolutamente contenti delle nostre
produzioni. D’altra parte non abbiamo scelta… Per quanto
riguarda il nostro pubblico, beh, diciamo che dovrebbe
essere numeroso, poiché cerchiamo di proporre sempre
qualcosa di nuovo. Ci rivolgiamo a tutti eccetto quelli che
si ostinano a non voler sapere. Ciò che diciamo dovrebbe
avere un senso per, che so, anti global, vegetariani,
onnivori, capitalisti, giardinieri, skaters, contadini, ecc…

I Fun>da>mental sono i figli illegittimi di un certo suono
punk alla Sex Pistols, alla hip hop stile Pubblic Enemy…
o cos’altro suggerite?
Avevo una cassetta con il primo album di Public Enemy da
un lato e l’album di Mark Stewart and the Maffia, dall’altra
('As The Veneer of Democracy Starts to Fade'). C’erano
anche pezzi di Parliament/Funkadelic, The Clash, Bad
Brains, 23 Skidoo, 400 Blows, Fishbone e William Burroughs.
Ecco qui. Aki invece aveva altri materiali come Nusrat
Fateh Ali Khan, Miriam Makeba, Dead Kennedys…

Il suono di “There Shall Be Love” è un mix di diverse
culture. Il concetto di melting pot è una delle idee
portanti della Nation?
La Nation ci ha reso la vita dura in questi ultimi mesi. Ci
ha espressamente richiesto di proporre qualcosa di nuovo,
o meglio, di fresco e di produrre la miglior musica che
potessimo. Aki aveva ricevuto delle lettere quasi di minaccia
dalla Nation! E, cavolo, alla fine ce l’ha fatta… è stata
dura ma ce l’ha proprio fatta. Mi aveva persino dato
l’indirizzo sbagliato dello studio nel quale era andato a
lavorare, per tagliarmi fuori all’inizio, poiché sapeva che
insistendo lo avrei convinto ad inserire campionamenti
politici, che ora – retrospettivamente – mi rendo conto
sarebbero stati un grave errore, perché avrebbero reso
l’album solamente un “altro” FDM album. Sono davvero            c’è il colore nero nella bandiera inglese, la Union Jack”, beh a loro io
orgoglioso di far parte di questo progetto: è semplicemente     dico “leccami la carrozzeria, sono inglese come te!” e questo li manda
brillante!                                                      in bestia. Ma dove vuole andare l’inglese medio? Non molto lontano…
                                                                basta un posto con fish and chips ed una bella birra…
Nella vostra ultima produzione sperimentate una                 Di solito quando la gente mi chiede chi sono, io rispondo Io Sono che
collaborazione con i cantanti qawwali. Non temete che           significa che non mi interessa come gli altri mi vogliono/devono definire,
il suono “world+beats” possa essere abusato e sfruttato         io sono qui, adesso, sono vivo, prendimi per quello che sono o non
da prodotti commerciali tipo le compilation stile Buddha        prendermi per niente… nessun problema… Se qualcuno vuole pensare a
Bar?                                                            me come a una persona di colore, si accomodi, è un suo diritto. Cosa
Non so molto di queste compilation, ma lo sfruttamento          vuol dire “essere di colore” per una persona che lo domanda? Vuol dire
della cosiddetta “world-music” non è nulla di nuovo… gli        che ascolto “Soul Music”? Io ascolto musica piena di sentimento, di soul.
abusi ci sono ovunque, perché non dovrebbero esserci            Altrettanto non ho alcun problema se qualcuno mi considera un Europeo.
anche nella musica?                                             Io vivo in Europa e vorrei conoscere un'altra lingua per poter comunicare
                                                                con altre culture… senza dover per forza utilizzare sempre e solo l’inglese…
I Fun>da>mental spesso hanno puntualizzato i difetti            So di essere parte del problema del mono-linguismo…
                                    Glyn Roberts
Com’è la società giovanile oggi in Inghilterra e in Europa, secondo voi?
Torno giusto da una presentazione di MTV. Hanno condotto un sondaggio su          di un movimento non violento per i diritti civili di tutti. Ha
cosa oggi i ragazzi pensano faccia moda, cosa sia trendy, ecc… Il sentore         incoraggiato le persone a muoversi nella direzione dell’amore.
generale che si è sempre avuto dei ragazzi inglesi, è che fossero un po’          Ora cosa può aver spinto il Sig. King a scrivere un tal titolo
troppo “insulari”, un po’ cattivi e despoti come i peggiori Gringos e che         sapendo che milioni di persone gli credevano e lo ascoltavano?
non sapessero accettare molto le influenze esterne. Purtroppo questo è            Cosa vi dice tutto ciò?
proprio il modo in cui vedo andare le cose in questo paese. Prendi la musica,     Ora, questa è la stessa cosa che si dovrebbe chiedere il governo
per esempio, molti guardano all’Inghilterra come la terra dell’influenza          americano. “Cosa può aver spinto un gruppo di persone a
musicale e culturale, eppure l’Inghilterra continua a passare solo ed             svegliarsi un mattino ed uccidere 5.000 persone, inclusi loro
esclusivamente roba inglese e a proporre musica di altri paesi (a parte le        stessi?” In realtà non lo sanno. Sono un DJ ed occasionalmente
schifezze mainstream americane) solamente ad orari tardi, dopo mezzanotte.        un cantante, non un esperto di affari stranieri, ma ritengo che
Le radio rispondono che è sono gli ascoltatori che dettano i gusti e le scelte,   la politica estera degli Stati Uniti degli ultimi 50 anni abbia
                                                                                  qualcosa a che fare con una eventuale risposta a tale domanda.
                                                                                  Che strada sta prendendo l’America? Sicuramente non quella
                                                                                  corretta, stanno nuovamente ferendo quel paese, ed è uno
                                                                                  dei paesi più poveri del mondo. John Wayne Bush è salito a
                                                                                  bordo del suo cavallo d’acciaio B-52 e dispensa bombe, come
                                                                                  se non ci fosse un domani. Il mondo lo ammirerebbe se dicesse:
                                                                                  Okay, andiamo alla base del problema, concentriamoci su
                                                                                  questo, seriamente. Chi ha spalleggiato e sostenuto la sua
                                                                                  campagna elettorale? Le grandi multinazionali. E l’industria
                                                                                  militare è una delle maggiori fonti di reddito di tutti gli Stati
                                                                                  Uniti.
                                                                                  Non sono un musulmano, ma mi pongo delle domande. Quanti
                                                                                  bambini sono morti dalla Guerra nel Golfo? Da 500.000 a un
                                                                                  milione. E che cifra raggiungeremmo se tenessimo in
                                                                                  considerazione tutti gli altri paesi (almeno 20) che gli Stati
                                                                                  Uniti hanno bombardato dalla fine della Seconda Guerra
                                                                                  Mondiale in poi? E quanti governi legittimi sono stati soverchiati
                                                                                  e schiacciati da Stati Uniti e Gran Bretagna perché accusati di
                                                                                  ricercare una loro pericolosa pace, tramite servizi di intelligence
                                                                                  segreta o piani logistici informatizzati? Scegliamo qualche
                                                                                  esempio: Indonesia, East Timor, Cile, Nicaragua, Panama,
                                                                                  Cuba,Colombia, Messico... Poche settimane prima dell’11
                                                                                  settembre, gli Stati Uniti hanno abbandonato la sala della
                                                                                  Conferenza Internazionale sul Razzismo organizzata dall’ONU
                                                                                  a Durban in Sud Africa. Inoltre non hanno voluto firmare
                                                                                  l’accordo che avrebbe visto la formazione di una Corte
                                                                                  Internazionale, poiché non volevano correre il rischio di essere
                                                                                  perseguiti per il loro coinvolgimento in Cile, Vietnam, ecc. Ora
                                                                                  vogliono formare una Coalizione Internazionale per combattere
                                                                                  il terrorismo. E’ uno scherzo! Ma la gente che muore… non è
                                                                                  uno scherzo. Che se la giochino da soli la partita! E’ terribile
                                                                                  che gente innocente muoia… ma di nuovo, si è già visto…
                                                                                  Potremmo davvero cambiare qualcosa a questo punto. Ma lo
                                                                                  faremo?

ma informare significa anche educare. Ascoltare gli altri educa e aiuta a         Credi che ci sia una visione distorta del mondo islamico o
capire. Ecco perché paesi quali il Canada o la Francia danno sovvenzioni          pakistano, formatasi principalmente tramite i media? La
alle radio che promuovono suoni e musica locale e nazionale. Se così non          società asiatica, è veramente così radicale e monolitica?
fosse, avrebbero ancor più roba anglo-americana di quanta non ne abbiano          Come già ribadito non sono un musulmano, ma ho vissuto
già ogni giorno. Questo influenza positivamente i produttori di quelle            l’assalto al mondo islamico in maniera fastidiosa. I metodi
zone: vogliono sì andare su MTV ma sentono di dover dire qualcosa di loro,        usati contro gli islamici sono gli stessi che già sono stati usati
di personale, che non sia solo legato al mercato musicale.                        contro gli africani, i comunisti – e altri - negli anni. E questo
                                                                                  giustifica i loro miliardi spesi in armamenti. Nonostante questo,
Avete fatto un disco che si intitola “Perché l’America andrà all’inferno”;        gli Stati Uniti sono a tutt’oggi la terra dove un cittadino non
pensi che questo “statement”, dopo ciò che è successo alle Twin                   può ottenere decente assistenza medica se non a fronte di un
Towers, possa crearvi problemi? Perché pensate che gli Stati Uniti                cospicuo assegno mentre non mancano le forze economiche
dovrebbero fare visita a Satana?                                                  per spazzare via in un attimo intere etnie.
Il titolo viene da un discorso di Martin Luther King Jr. Lo doveva presentare     E’ questa la civiltà moderna?
ma poi, come ben sappiamo, un proiettile spezzò la sua vita. Fu un uomo           Per quel che riguarda poi la società asiatica, ritengo che sia
che molti ammirarono per la sua capacità di parlare e lottare nel nome            radicale e monolitica tanto quanto quella europea.
LA RIVINCITA DI
GOTAN

  michele sotgiu

   press office




                                                               Io credo che noi tutti siamo soffi di un vento
                                                               più grande. E io sento che questo vento più
                                                               grande non ha niente a che fare con il colore
                                                               della pelle, il luogo di nascita e altre sciocchezze,
                        Lo aspettavamo da due anni.
                                                               ma con la volontà di giustizia e bellezza.
                      Finalmente “La revancha del
                                                               (Eduardo Galeano – Memoria del Fuoco)
                    Tango” è uscito. Ed è bellissimo
                  come pensavamo. Unisce la cultura
                dei bassi dub di King Tubby ai tanghi
              di Santos Discepolo, pensieri tristi che si
             possono ballare. La chiaccherata con il
           tanghista elettronico, Philippe Cohen Solal,
          approfondisce il pensiero Gotan Project.

        Da dove nasce la tua grande passione per la musica
                                                               P. C. S.: Innanzitutto tango è una parola
      latina?
                                                               africana, del dialetto africano, che significa
    Philippe Cohen Solal: La mia passione per la musica
                                                               muoversi, danzare. Nel diciannovesimo secolo,
   latina comincia dalla musica brasiliana, perché è quella
                                                               il tango era la musica delle feste organizzate
  che ero solito ascoltare da bambino, grazie ai miei
                                                               dai neri in Argentina. Le origini del tango quindi
 genitori. Poi, più tardi diventando teenager, ho scoperto
                                                               sono nere. Successivamente, nel ventesimo secolo,
l’Argentina, quindi il tango e soprattutto Astor Piazzolla.
                                                               si è contaminato con la musica europea. Molti
Attualmente ascolto tantissima musica argentina, anche
                                                               strumenti musicali provenienti da questo continente
perché Eduardo Makaroff, la terza entità dei Gotan Project,
                                                               hanno cominciato a trovare spazio nelle sue partiture:
è argentino. All’inizio abbiamo ascoltato insieme a lui una
                                                               il bandoneon, la fisarmonica della comunità argentina
mole enorme di dischi dopodiché abbiamo deciso di lavorare
                                                               che vive in Germania, la chitarra acustica, che viene
 insieme, senza sapere con esattezza dove volessimo
                                                               soprattutto dall’Italia, il violino, lo strumento delle
  arrivare. Avevamo solo intenzione di creare qualcosa a
                                                               comunità ebraiche dell’Europa del est, Russia e Polonia.
   metà strada tra l’elettronica e la musica argentina. Così
                                                               Come è capitato a molti altri generi musicali, anche
    dopo avere scoperto tutti questi vinili pieni di
                                                               il tango è nato come musica da ballo per poi trasformarsi
     percussioni, molto groovy, è iniziato il vero e proprio
                                                               in qualcosa di più classico. Inoltre si tratta di una
       lavoro di progettazione. Però si è trattato di un
                                                               musica con una storia tormentata alle spalle, nata
         processo molto naturale, non siamo partiti con la
                                                               in Argentina e arrivata in seguito a Parigi per poi
           certezza di comporre un disco intero. Da quelle
                                                               migrare nuovamente verso Buenos Aires. All’inizio
             session sono nate El Capitalismo Foraneo e
                                                               tra l’altro non era neanche così famosa in
               Vuelvo al Sur di Astor Piazzolla, il nucleo
                                                               patria. Le cose sono cominciate a cambiare,
                  embrionale dell’album.
                                                               e a crescere, solo dopo l’ottima
                                                               accoglienza ricevuta in Europa negli
                        Ma cosa evoca in te il tango?
                                                               anni Venti.
rapporto abbastanza
                                                                      stretto tra Parigi e
                                                                      Buenos Aires, molte
                                                                      canzoni di tango parlano di
                                                                      Parigi e francese è anche un
                                                                      mito del tango come Carlos
                                                                      Gardel.
                                                                      musica radicale, come il jazz.
                                                                      Mi sento molto vicino al modo di
                                                                      interpretare il tango di Astor
                                                                      Piazzolla, al suo approccio nuovo
                                                                      e personale, quasi funky. Anche noi
                                                                      abbiamo dovuto cambiare tutte le
                                                                      ritmiche, le armonie e le melodie,
                                                                      ciononostante la nostra musica resta
                                                                      tango. Abbiamo semplicemente provato
                                                                      a ringiovanirlo. Non è facile da spiegare,
                                                                      si tratta di portare il tango verso altri
                                                                      luoghi, ma contemporaneamente di
                                                                      portare anche l’elettronica verso altri
                                                                      luoghi, contaminandola con musica
                                                                      diversa, proiettandola così nel futuro.




Cosa vi aspettate da La Revancha del Tango?
P. C. S.: La nostra speranza è che non siano solo gli appassionati di elettronica ad ascoltare questo album,
ma anche coloro che non hanno mai sentito un disco di elettronica perché non la ritengono interessante o
hanno idee sbagliate su di essa. Ad esempio abbiamo scoperto che molti estimatori di Buena Vista Social
Club amano anche i Gotan Project e perfino che la nostra musica è apprezzata sia dai diciassettenni che
dai sessantenni. Si tratta di persone con mentalità molto aperta interessate alle contaminazioni. Insomma
speriamo di incontrare il consenso degli appassionati di elettronica, ma anche di quelli abituati solo
alla musica che impropriamente potremmo definire “acustica”. Ci piacerebbe molto portare questo
pubblico verso l’elettronica

E’ questo quello che intendete quando parlate di musica elettro-autentica? Voi almeno definite
tale la vostra musica
P. C. S.: Proprio così. Si tratta di uno scherzo ideato anche per ironizzare sulle parole di Ry
Cooder, che tiene molto a definire la sua musica “autentica”. Il nostro scopo, invece, è
esattamente quello di riuscire a creare qualcosa che sia esattamente a metà strada tra la
musica elettronica e la musica “autentica”.

Quali sono le differenze tra i vostri due progetti: The Boyz From Brazil e Gotan
Project?
P. C. S.: Nel 1995, quando abbiamo cominciato con i Boyz From Brazil non c’erano
in giro molti produttori che contaminavano l’house con la musica brasiliana.
Purtroppo abbiamo impiegato tantissimo tempo per realizzare l’album dei Boyz
From Brazil e quando è uscito tutti stavano avvicinando la musica brasiliana
all’elettronica. Non è stato certo piacevole per noi. Con i Gotan Project
invece il discorso è diverso, perché siamo gli unici ad avventurarci in
questo tipo di sperimentazioni, mi riferisco naturalmente al tango e
alla musica argentina. E’ qualcosa di nuovo. Qualcuno adesso sta
cominciando ad emularci, ma è molto meglio essere copiati che
copiare. Si tratta comunque di un album molto curato. Siamo
stati attenti ad ogni singola traccia e abbiamo escluso tutte
le altre che non ci convincevano fino in fondo. E’ un disco
di cui siamo molto orgogliosi, capace di resistere
all’erosione del tempo.
Quando siete venuti in Italia per la prima volta, con il live di Boyz From
   Brazil, avete parlato di un viaggio in Argentina per registrare alcune
  session con un musicista che ha vissuto esperienze terribili sotto la
dittatura dei generali, durante gli anni Settanta. Me ne puoi parlare?
   P. C. S.: Gran parte dei musicisti argentini che vivono a Parigi sono
 scappati dalla dittatura. Per esempio Gustavo Beytelmann che è un
    pianista davvero eccezionale. E’ lui a suonare il piano nel disco.
     Gustavo era molto famoso in Argentina, era anche il presidente
del sindacato dei musicisti, e proprio a causa di questo suo impegno
      in politica è stato costretto all’esilio, in un solo giorno. “Devi
  abbandonare il Paese oggi stesso altrimenti ti ammazziamo”, gli
hanno detto. Gustavo era indeciso tra New York e Parigi e alla fine
ha optato per Parigi. Questo è il motivo per cui abbiamo arricchito
 l’album di risvolti politici. Non potevamo fare un disco di musica
argentina senza raccontare quello che è successo sotto la dittatura.
 Lo abbiamo fatto in modo velato, evitando di appesantire troppo
 l’album. Per esempio, Epoca, la seconda traccia del disco, è una
canzone d’amore ma che parla anche della vita che ricomincia dopo
    la dittatura, delle donne con lo scialle bianco che hanno perso i
                                                                                             Gotan Project           La revancha del tango
       loro figli. Poi ci sono canzoni come El Capitalismo Foraneo o
                                                                                             Ya Basta!
                                                          Queremos Paz.
Volevamo che la nostra musica contenesse anche un messaggio etico
       e sentivamo la necessità di provare a cambiare l’atteggiamento
edonistico adottato dalla stragrande maggioranza dei produttori degli
             anni Novanta, quello di una vita spensierata e disimpegnata.




                                                                              josé muÑoz                                                     15
                                                                              (Tango y milonga, futuropolis, 1986)
Herbert:
                l'etica
dell'elettronica trova
 il suo fondamento




    Dany Siciliano
Matthew Herbert è un musicista per                                                                                      Da cosa nasce il tuo bisogno di
molti versi emblematico perché, se da                                                                                   scrivere un manifesto etico/estetico?
un lato rappresenta molto bene la scena                                                                                 Sto lavorando a questo progetto da circa
elettronica che si è creata sull'asse                                                                                   un anno, anche se penso al Manifesto da
Londra-Berlino in questi anni, dall'altro                                                                               almeno dieci anni. E' legato soprattutto
va considerato come un caso                                                                                             ad una questione etica nella musica
completamente a sè stante.                                                                                              elettronica; in questo settore la gente usa
Artisticamente non è assimilabile a                                                                                     in maniera strumentale la musica di altri
nessuna corrente in particolare; con lui                                                                                senza farsi scrupoli. I campionamenti molto
la musica concreta francese trova nuova                                                                                 spesso arrivano da pezzi funk di seconda
vita, viene rigenerata in stile jazzy e                                                                                 categoria ai cui autori non vengono pagate
house, sempre a tinte calde, soulfull si                                                                                le royalties. Credo che sia importante
direbbe. Orientati in chiave dance, i                                                                                   trovare delle regole in questo settore. E'
suoi progetti a prima vista appaiono                                                                                    una dimensione etica e anche politica.
come camaleontici quadri con infinite
prospettive interne. Nonostante la                                                                                      Che importanza ha nella musica che
pulizia dei suoni, in realtà rispecchiano                                                                               fai, lavorare con una etichetta
un disegno per scatole cinesi di cui                                                                                    discografica di tua proprietà?
Herbert controlla ogni deriva di                                                                                        E' importante soprattutto nella misura in
significato. Herbert ha lanciato diverse                                                                                cui l'etichetta oltre a seguire
sfide a se stesso e al mondo.                                                                                           l'amministrazione cura anche i diritti
Emanciparsi, rendersi totalmente                                                                                        d'autore. Poi mi consente di avere un
autonomo dal mondo della discografia                                                                                    controllo diretto sulla mia musica e molto
delle major, produrre la propria musica,                                                                                spesso, componendo musica per il cinema
registrarla e metterla in giro riuscendo                                                                                e il teatro, mi devo confrontare con aziende
a vivere e lavorare scendendo a                                                                                         molto strutturate. In questi casi é
compromessi solo quando non se ne può         Matthew Herbert                                                           importante per la propria sopravvivenza
fare a meno. La ricerca di Herbert vuole                                                                                confrontarsi con queste strutture con un
trovare un punto di appoggio, un sistema                                                                                proprio marchio.
di regole per la musica creata con il
campionatore, da lui considerato come        Herbert. Perché utilizzi questi nickname per produrre la tua               Come ti sei trovato con la K7?
lo strumento più importante di sempre.       musica?                                                                    Ho dovuto trovare dei compromessi,
Così, in un modo che ricorda parecchio       Questa scelta mi consente di adottare più personaggi e di                  perché essendo abituato a controllare tutto
la necessità di Lars Von Trier, Thomas       interpretare più parti. Non voglio essere famoso, non mi interessa         ciò che riguarda il mio lavoro non è stato
Winterberg e gli aderenti al Dogma 95,       essere riconosciuto con il mio nome. Ogni nome che utilizzo è              così semplice. Ma ho speso un sacco di
Matthew Herbert ha scritto un Manifesto      funzionale ad una parte o ad un personaggio, interprete di un              soldi e di tempo per registrate questo
etico della musica elettronica.              differente progetto.                                                       disco e per un investimento di questo tipo
"Controllo" diventa la parola d'ordine                                                                                  mi sono affidato alla K7 per la distribuzione.
per vincere queste sfide. Herbert é un       "Oggi stiamo lottando per l'emancipazione. Domani, con la
musicista e un intellettuale a tutto         musica elettronica nelle nostre orecchie, sentiremo la libertà".           Da che aree della cultura provengono
tondo e le liriche del suo Bodily            Sei d'accordo con queste parole di John Cage?                              i tuoi principali referenti artistici?
Functions (K7) arrivano dritte da letture    Amo John Cage, il suo "Silenzio" è un libro fondamentale.                  Le mie performance trovano la loro fonte
come Noam Chomsky, il libro censurato        Comunque penso che il problema della libertà sia legato alla               di ispirazione dal teatro. Circa 15 anni fa
lo scorso anno in Inghilterra di Pierre      capacità di immaginazione della gente. E' sempre più ridotta               quando ho lasciato l'Università, sono stato
Bourdieu, "In televisione", "Il processo     e più oscura, questo fenomeno è dovuto principalmente alla                 segnato da quel periodo e dalla letteratura
di Henry Kissinger" di Christopher           far sapere alla gente quello che succede. Gli americani non immaginano     che ho studiato. Il mio lavoro è impregnato
Hitchens e "Il cibo che mangiamo" di         neanche quello che è successo in Iraq, conoscono però molto bene           di immagini letterarie di tipo fantastico.
Joanna Blytheman.                            ciò che è successo alle Twin Towers perché lo hanno visto in TV.           Mi concentro sulla società, sulla coscienza
Herbert è in Italia per la sua unica data                                                                               e la morale della società occidentale.
italiana al Maffia; amante della buona       So che per lo show di questa sera al Maffia hai chiesto alcune             Scrivo di cosa riteniamo giusto o sbagliato.
cucina e del buon vino, sorseggia Chianti    bottiglie vuote, che tipo di lavoro farai sui campionamenti?               Rifletto sull'ineguaglianza e sui pericoli che
mentre rilascia amabilmente questa           Il live che sto portando in giro in Italia è un tentativo che faccio per   la nostra società affronta.
intervista.                                  mostrare alla gente che tipo di processo segue la creazione dei            Da circa 5 anni a questa parte le riflessioni
                                             brani. Voglio mostrare da dove viene il suono, come creo la musica         che intervengono nella mia musica sono
R a d i o B o y, D o c t o r R o c k i t ,   e il suo legame con l'ambiente.                                            sempre più di tipo profetico.
Wishmountain e poi il tuo vero nome

                                                  vincenzo cavallarin intervista realizzata                                  lorenzo fontanesi
                                                  con la collaborazione di Michele Sotgiu
UT Numero 12
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  • 1. L'appuntamento con un nuovo lavoro di Laurie Anderson SU UNA CORDA TESA arriva sempre come un gradito salvagente di poesia, offrendo molteplici spunti di riflessione e creando Laurie Anderson una complessità di stimoli sorprendente, di carattere sia intellettuale che emotivo. o della tecnologia solubile Siamo all'interno di quel mistero rappresentato dalla cultura musicale americana contemporanea, sorta in un litro di poesia dal furore del jazz ed entrata in fibrillazione negli anni 60, con e per mano della beat generation. Il suono americano, attraverso pionieri come La Monte "Prendi l'ultima brace della benedizione Young o Terry Riley, incontra la via dell'elettronica. dall'oscuro focolare dell'essere Sono gli anni di Reich, Glass e successivamente di affinché essa accenda la risposta: divino e umano sono in Uno." “Sextant” di Herbie Hancock. Il jukebox all'idrogeno (Martin Heidegger – Cenni) urla la sua rabbia e Ginsberg, Corso e Ferlinghetti cantano una prospettiva a venire, mentre il cuore nero di Mr. Burroughs vaga già nelle cupe strade di quella città della morte rossa, a cui rimanda drammaticamente anche la metropoli contemporanea. Il pentolone è pieno. Buttiamo allora la graziosa spugna Laurie Anderson dentro questo ribollente brodo intellettuale. Non enrico marani vogliamo qui ricostruirne nei dettagli la biografia o il percorso artistico, ma tentare qualche spunto per Victor Schrager
  • 2. sempre e comunque una narrazione, un'opera concettuale, una "macchina" volta a suscitare specifiche emozioni, lungo le pagine di un racconto che è a sua volta progetto secondo un sistema di scatole cinesi, dove ogni attimo è gesto estetico. A metà degli anni 80, 1986 per l'esattezza, la parola multimediale si accompagnava in terra italica come il ragù ai maccheroni. Laurie, come nei dischi precedenti insieme a Roma Baran, prepara la colonna sonora del film “Home of the brave”, diretto da lei stessa, seguendo le orme di una multimedialità autentica che l'accompagna fin dagli esordi ed in tutte le sue esibizioni. Il film illustra le gioiose peripezie musicali di questa artista e sviluppa in chiave più chiaramente pop (lo zampino di Nile Rodgers è qui più evidente) la sua vena creativa. Malgrado allan tannennbaum un approccio emotivo al suo lavoro. La spugna è annegata nel pentolone e fin dalla quadrilogia “United States I-IV”, di cui l'album “Big Science” rappresenta il "succo", possiamo definire alcuni degli elementi basilari della disarmante (e per questo efficace) poetica di Laurie. Si tratta di una poetica intrisa di quella corrosiva ingenuità beat, colma di stupore per il mondo e per il suo manifestarsi, che è ora, come vent'anni fa, la sua più autentica cifra stilistica. Alcuni episodi contenuti in “Big Science” come "From the Air" e soprattutto "Oh Superman" (dedicato al compositore francese J. Massenet da cui è tratta l'ossatura musicale e l'ispirazione per il testo), indicano alcune ossessioni che fin dall'inizio accompagnano il delinearsi di questo percorso artistico. L'attenzione per le avanguardie musicali americane, con particolare riferimento al minimalismo, attraverso la lezione di John Cage, unitamente alle influenze date dalle composizioni per il teatro d'avanguardia ed alla pop music, evidenziano un approccio genuinamente americano che non distingue mai, fin dai primordi del proprio farsi, fra cultura "alta" e "bassa". Particolare attenzione deve essere posta ai testi che accompagnano le composizioni, in cui serpeggiano alcuni temi di fondo: la finitezza della nostra condizione, la guerra, la tecnica erroneamente intesa come significato e non come medium, la fragilità dell'amore e dei rapporti umani, il divino che abita nelle cose...Il tutto scritto con rara leggerezza e declamato con una chiarezza d'animo che veicola una sincerità a tratti commovente. Al bell'esordio scolpito in compagnia di collaboratori quali Peter Gordon al sax tenore e David i giudizi caustici di alcuni critici nostrani, Van Tieghem alle percussioni segue l'anno seguente (1984) “Mister Heartbreak”. Di Laurie si dediti all'integralismo intellettualoide sono accorti i cervelli raffinati di qua e di là dall'oceano. Et voilà le portate di questo capolavoro dell' underground, che continua (pur in sono servite in salsa di Bill Laswell, con portate chitarristiche a cura di Adrian Belew e Nile Rodgers, forma mascherata) in quella sterile antipasti percussivi del fido Van Tieghem e di Anton Fier, una bottiglia di Peter Gabriel tanto per distinzione fra cultura "alta" e "bassa", gradire e la straordinaria partecipazione del gran ciambellano William S. Burroughs. L'atmosfera “Home of the brave” è un'operazione gelida e metallica di “Big Science”, che illuminava la condizione dell'uomo moderno in balia riuscita che, se non raggiunge i vertici dell'oblio generato da una tecnica omnipervasiva, si scalda al fuoco di episodi che raccontano dei due precedenti capolavori, contiene d'amore e più in generale dell'incontro fra umani, come in “Langue d'Amour”, con i suoi riferimenti però chicche quali “White Lily”, in cui alla Genesi Biblica (un'altra delle fonti abituali d'ispirazione della Anderson). “Gravity's Angel” testo e musica ci prendono alla gola con (dedicata allo scrittore Thomas Pynchon) e “Ko Ko Ko Ku” si bagnano in suoni che rimandano alla la solita densità poetica. musica di tradizioni "altre", Giappone, Indonesia e più genericamente quella World Music che Mr Nell'89 esce l'opera meno riuscita. Gabriel andava progettando con la sua Real World. Dal giorno alla notte la giornata di Sharkey "Strange Angels" cerca spasmodicamente (ci riferiamo ai due brani “Sharkey's day” e “Sharkey's night”) si chiude con la voce di Burroughs un'identità sonora all'interno della a rinsaldare quei legami culturali cui abbiamo già accennato. Ogni disco dell’artista americana è Victor Schrager
  • 3. Les Fincer struttura canzone e fatica a ritrovare quella direzione intermodale che infetta poesia, suono, performance e messaggio visuale. L'acquisto del disco è giustificato anche solo per le bellissime foto della Anderson realizzate da Robert Mapplethorphe, a cui è dedicato uno script nel libretto e di cui UT prima o poi dovrà occuparsi. Passano cinque lunghi anni. Sono anni duri: l'A.I.D.S. si porta via molti amici di Laurie (fra cui appunto Robert Mapplethorphe) e dalla crisi del golfo riemerge lo spettro della guerra, in cui anche ora siamo orribilmente immersi. “Love among the sailors” e “Night in Baghdad” affronteranno con rara intensità questi due temi nel nuovo album. Laurie con l'abilità dell'artista intelligente rileva tutte le ambiguità del precedente “Strange Angels”. Si affida in fase di produzione ad un Brian Eno in grande forma (coautore di 4 brani) e firma un nuovo capolavoro costituito da 14 composizioni equamente divise in due progetti contenuti nello stesso cd: “Bright Red” e “Tighrope”. Il fior fiore della intellighenzia musicale newyorchese partecipa alla realizzazione del disco, da Joey Baron a Cyro Baptista (rispettivamente batterista e percussionista di John Zorn) fino a Lou Reed - compagno anche nella vita della Anderson - Arto Lindsay, Adrian Belew e molti altri che rendono particolarmente ricca e stratificata la materia musicale dell'opera. Solo maldestramente possiamo solo accennare al brano “Tighrope”, dove musica e parole, ad ogni ascolto, ci accompagnano sull'orlo della commozione. Si parla qui di un sogno (il sonno e le situazioni oniriche collegate sono una sua costante fonte ispirativa) in cui risuonano le percussioni lontane di Cyro Baptista, i synth ovattati di Eno e le inusuali chitarre del crimsoniano Belew. Si cammina su una corda tesa cercando di mantenere quell'equilibrio precario che è, a voler aguzzare lo sguardo, la condizione data al nostro essere nell'esistenza. Nel 1995 esce il readings “The ugly one with the jewels”, cd parallelo al bellissimo Monika Ritterh libro “Stories from the Nerve Bible” pubblicato l’anno precedente. Quest'ultimo si presenta come una autobiografia artistica con assemblaggio di foto, saggi, installazioni, racconti e performance
  • 4. di grande interesse (memorabili le immagini del 1975 che documentano le STATUA DELLA LIBERTA’ esibizioni per le strade di Genova, dove la Anderson suona il violino su una lastra La luna che nasce e tramonta in un mondo reale di ghiaccio!). Il libro ripercorre con chiarezza i poliedrici ambiti in cui si affrontano Isole e uragani i temi del fare creativo secondo un modus operandi che altre figure femminili Il vento spira dal Jersey ripercorrono attualmente, sia pur con identità distinte. Pensiamo ad esempio Attraversa la baia e va verso l’oceano aperto a Björk, altra artista con la medesima consapevolezza: fare della propria esistenza E’ un buon giorno per fuggire La libertà spaventa e non tutti la cercano un progetto artistico. Su questo piano il lavoro di Laurie Anderson deve essere ancora compreso a fondo. Ed io, tengo le distanze, sono sempre in partenza Questo è il mio modo d’essere Dopo ben sei anni d'attesa, in cui Laurie ha calcato le scene elaborando un Acqua fresca progetto teatrale sul Moby Dick di Melville, ci si aspettava un nuovo lavoro Ora sei solamente un altro frammento all’orizzonte legato alle vicende del capitano Achab e della balena bianca. "Life on a String" Solo un altro granello nel mare include invece solo pochi episodi musicali tratti dallo spettacolo e spazia con Acqua fresca, rinfrescami maggior libertà fra diverse tematiche. L’artista americana riesce là dove aveva parzialmente fallito con "Strange Angels": coniugare la struttura canzone con La Statua della Libertà s’erge là nel porto Tenendo alta la sua torcia l'identità musicale ed artistica già sedimentatasi nei lavori precedenti. Attraverso la produzione dell'eclettico Hal Willner, con la presenza dei soliti Un benvenuto ed un arrivederci a tutti gli uomini e le donne collaboratori d'alto lignaggio, Laurie spazia dall'ammirevole gelo tecnologico di Che sono passati attraverso il suo porto verso l’oceano episodi come "My Compensation" alla orchestrazione hollywoodiana di "Dark aperto Angel" (curata dall'ottimo Van Dyke Parks). Fra continue sorprese, la scaletta Ora sei solamente un altro frammento all’orizzonte procede convergendo inesorabilmente in oceani di profonda poesia. "Statue of Solo un altro granello nel mare Liberty" (da brivido), "One Evening" e soprattutto "Life on String" con il suo finale Acqua fresca, rinfrescami sospeso, chiudono in sequenza quest'opera che si guadagna senza affanno alcuno i cinque pomodori. La libertà spaventa, e non tutti la ricercano La poesia che evidentemente è il medium attraverso cui si veicola la femminile creatività dell’artista in questione, chiede imperativamente un ascolto attento. Ma purtroppo, per comprendere questo suono, si rende necessaria anche un'affinità elettiva ed un abbandono che evidentemente (e qui è lecito dissentire da questa ANGELO NERO nostra convinzione) non sono dati in dosi eguali agli umani. Un angelo nero si paracaduta in una città abbandonata Infine vogliamo ricordare la curiosità ed il perenne stupore spesso dipinti con E dice: Oh, sto cercando un certo clown bianco costanza fra le parole della Anderson, che ha delineato, non solo alcune strategie Ma non sembri tu.. eppure sei l’unico qui attorno E perciò immagino che sia proprio tu, dice sonore di grande influenza, ma anche un metodo di approccio al fare artistico Comunque, come va? coincidente con un percorso esistenziale. Ai giorni nostri non accade frequentemente. Dico, in verità non sopporto tutte queste nuove macchine Some people know exactly where Dovrebbero essere la novità ma in realtà sembrano they're going sempre la stessa roba Dice “Oh sembra che tu sia annoiato, The pilgrims to Mecca sembra proprio che tu sia annoiato The climbers to the mountain top E allora ascolta qua, mi dice But i'm looking Mitchell Baum For just a single moment Perché non ti procuri un bel basco So i can slip through time E non trovi un bel caffè vecchia maniera E ti siedi ad un tavolo e scrivi qualcosa di nuovo (tratto da "Life on a string") Che non si sia mai sentito prima O scrivi il tuo manifesto personale Funziona, sai… Ma attento ad usare sempre la matita… Sai, per farlo bene… DISCOGRAFIA ESSENZIALE Big Science Warner Bros. records 1982 Guarda tutte le cose che ho comperato Mr Heartbreak Warner Bros. records 1983 Non posso crederci quanto mi sono costate Language is a virus Warner Bros. records 1986 Un sacco di numeri di plastica sulla mia carta di credito Strange Angels Warner Bros. records 1989 Mi sembra di essermi un po’ perso Bright red-Tighrope Warner Bros. records 1994 Il mondo che sembrava essere tanto piccolo The ugly one with the jewels Warner Bros 1995 Da poterlo abbracciare in un colpo solo Life on a string Nonesuch records 2001 Ora mi pare veramente grande E lui disse: Oh dalle foto mi pareva tu fossi più alto, invece… LIBRO CONSIGLIATO Ok adesso devo proprio andare… Stories from the Nerve Bible 1972 - 1992 a retrospective (1994 HarperPerennial Publishers) E’ un piccolo mondo pieno di luce E’ un piccolo mondo pieno di luce Ma non vorrei averlo dipinto io. TRADUZIONE: LETIZIA RUSTICHELLI
  • 5. Björk: Dalla Maniera al Manierismo Parlare di Björk è una delle cose più facili e difficili allo stesso tempo. manierismo invece, come nelle opere pittoriche di eccentrici Facile perché il folletto Björk rientra in tutti i crismi della star artisti del 500 (Pontormo, Rosso Fiorentino, Parmigianino…) dà d’avanguardia, tra pop e sperimentazione, figura perfetta per video origine ad una bizzarra innovazione nell’arte espressiva. Il arditi, amata dagli alternativi chic di tutto il globo. manierismo segna la nascita dell’intellettuale Cantante poderosa, islandese e quindi esotica quanto moderno e si caratterizza per la estrema basta, tratti somatici che fanno impazzire stilisti, stilizzazione, per una certa artificiosità ed fotografi, registi, esteti dell’immagine. Ma anche artificialità nel descrivere la realtà e la tipologia difficile perché di lei è stato detto praticamente umana. E’ una nuova forma di astrazione e di tutto, è stata beatificata come icona della modernità, soluzioni timbrico-cromatiche, una nuova un riuscito esperimento genetico di multiculturalità naturalità. Björk è l’artista manierista del nuovo e interdisciplinarità. Lo stile “alla bjork” è diventato millennio che illumina artificialmente le cromate un branding invasivo che ha influenzato modi di superfici delle macchine, deformando ed cantare, di vestire e di approccio alla materia allungando prospettive, spigoli ed angolature. musicale. E’ una esasperazione che ci riconsegna un Björk ha dato vita ad una maniera. quotidiano mutato, non più traducibile secondo Non tanto il personaggio in sé, che anzi, continua i criteri e le categorie che sino a poco tempo fa a mettersi in gioco, ma piuttosto è diventata maniera erano certezze. Björk è l’Alice del 2000 che ci la lunga serie di imitazioni più o meno riuscite. conduce stupefatta nel paese delle meraviglie Maniera creata dall’adorazione, dall’alone, dall’aura che certi ambienti tecnologiche, è la protettrice dei viaggi che attraversano le fibre trendy gli hanno costruito intorno. ottiche. Come un conduttore d’elettricità, veicola i messaggi in Ma ancora una volta Miss Gudmundsdöttir supera questa maniera per una precisa direzione: la sua importanza è nel comunicare ad un creare un nuovo manierismo. Se infatti maniera sta ad indicare qualcosa pubblico più vasto quello che succede nel panorama ermetico di scolastico, ripetitivo, imitativo, convenzionale, privo di originalità, il della ricerca elettronica.
  • 6. In questo disco i glitches, i click’n’blips, i drills, i neologismi legati alla cosiddetta microwave vengono applicati alla canzone. Sono frammenti, rumori, incidenti, elementi sonori informali che vengono ricondotti, attraverso una solitaria programmazione, ad una struttura. Già, perché, come la cantante ha precisato, questo è un lavoro nato nella intimità del ritiro casalingo. Un concepimento sviluppato nel proprio bozzolo in dolce compagnia di un lap-top che si è dimostrato ben servizievole ed addestrato ad assemblare e dare ordine a files sonori che venivano inviati via e-mail da amici e collaboratori. Una trasmissione di dati che coinvolge alcuni dei nomi più caldi della scena elettronica: Herbert, Matmos, Oval, Knach e l’abituale supervisore Mark Bell. Un disco che si nutre di distanze che si riducono, Kilometri che si accorciano tra musicisti, differenze che svaniscono tra uomo e macchina. Vespertine è un album estatico, proseguendo nel suo ascolto il tutto si fa sempre più sospeso, etereo, immateriale. Siamo ai titoli di coda della vicenda umana che scorre davanti ai nostri occhi ed alla nostra immaginazione. E’ il presagio della dissoluzione dei beni, delle cose, del tempo, del corpo umano. Il prossimo sequel sarà il silenzio dei deserti interrotto da qualche minimale laptop bleeps: i nuovi funzionali abitanti del pianeta terra. Vespertine è sognante, ma sono i sogni delle intelligenze artificiali a cui abbiamo dato il compito di immaginare altre dimensioni fantastiche. E non c’è tristezza in questo nostro svanire: intorno risuona musica celestiale ricca di cori angelici, archi, arpe e beate sinfonie. Sono ambienti per il paradiso, per un aldilà che trova riparo nella Matrice, sono nuovi habitat in cui la natura è laboratorio d’anime. Gli angeli hanno già vegliato su di noi, ora si apprestano a custodire i nostri personal computer. Nell’aria echi di campane sintetiche, sopra le nuvole danzano neutrini, positroni, quanti e quasar. Sboccia l’amore in vitro, putti alati bio-meccanici scoccano virus informatici, ovunque è un fiorire di connessioni. “All is full of love”. Nuovo sentimentalismo androide. Aurora del post-umano. Manierismo. Bjork “Vespertine” Universal Fabrizio Tavernelli Du Preez & Thornton Jones
  • 7. Bibliografia Essenziale Douglas Coupland Narrativa Generation X (1991) All Families Are Psychotic Shampoo Planet (1992) Life After God (1994) Microserfs (1995) “Life is boring. People are vengeful. Good things always end. Polaroids from the Dead (1996) Girlfriend in a Coma (1998) We do so many things and we don’t know why, and if we do find Miss Wyoming (1999) out why, it’s decades later and knowing why doesn’t matter any All Families Are Psychotic (2001) more” Saggistica (p. 51) Lara's Book: Lara Croft and the Tomb Raider Phenomenon (1998) City of Glass (2000) matteo bittanti La copertina americana del libro. L’immagine è del fotografo californiano Larry Sultan. Signore e signori, vi presentiamo la famiglia Drummond. Una Chuck Palahniuk, il cui ultimo, deludente romanzo, Choke è stato recensito su combriccola atipica. Giudicate voi. Tanto per cominciare, la madre UT#11. Temi ricorrenti: l’ossessione per i medicinali, con riferimenti spesso tecnici, sessantacinquenne Janet ed il figlio Wade soffrono di AIDS. La prima, i parchi a tema come simbolo della follia contemporanea, tendenze auto-distruttive ha contratto la malattia dall’ex-marito, Ted, un uomo violento e ed entropia a go-go. Numerose le frecciate alla pseudo-cultura europea. Parlando dispotico, affetto da cancro alla prostata (si sa che, oggi, se non hai dell’Italia, Wade ad un certo punto si domanda “Esiste niente di peggio in Europa? il cancro alla prostata non sei nessuno). Fatto sta che Ted ha sparato Dove diavolo è tutta questa Storia di cui tutti parlano?” Per quanto le osservazioni a Wade alla scoperta che il discolo ha avuto un rapporto sessuale con di Coupland siano profondamente giuste – in quanto a materialismo, consumismo la sua seconda moglie, Nickie, sieropositiva. Ma non è tutto: il proiettile e superficialità gli italiani battono di gran lunga gli americani, per non parlare dei ha attraversato Wade ed è finito nel corpo di Janet, infettandola. A canadesi – preferivamo nettamente l’ironia ed il disincanto di Shampoo Planet. A completare il simpatico quadretto ci pensano Bryan e Sarah. Il primo pagina 83, un cameriere descrive l’arrivo di un gruppo di turisti francesi nel ristorante è un musicista depresso dalle tendenze suicide, follemente innamorato come “il peggiore degli incubi che diventa realtà.” Segue una scena in cui il ketchup di Shw, anarchica anti-global (i due si sono incontrati mentre davano lascia il posto al sangue, speculare a quella della rapina alla banca di Killing Zoe fuoco ad un negozio della catena Gap). Sarah con l’acca, invece, è (Roger Avary)… scienziata ed astronauta che ha saputo superare una malformazione È difficile appassionarsi per una storia sorprendentemente moscia nonostante i congenita con una “grande forza di volontà”, come si dice nei talk continui “colpi di scena”. I personaggi, insipidi e vacui, sembrano figure da trasferelli, show. Ah, poi Shw è in dolce attesa, ma ha già pianificato la vendita immagini sovraimposte a scenari già stilizzati e bidimensionali. C’è chi ha definito del figlio ad una coppia della Florida, Lloyd e Gale. Ci siete ancora? i Drummonds, con le loro idiosincrasie post-moderne, una famiglia Glass versione Bene. Allora aggiungiamo che Sarah si appresta a partire per una due punto zero. Ma per favore: Coupland missione nello spazio e per celebrare l’evento, i membri della famiglia non è Salinger. Ma questo già lo Dalla Carta Allo Schermo Drummond hanno deciso di ritrovarsi in quel di Orlando. Ah, sapevamo. En passant vi dico che l’enfant dimenticavo: Sarah ha una relazione amorosa con Gordon Brunswick, È triste assistere impotenti all’involuzione prodige Spike Jonze avrebbe il comandante della missione spaziale, mentre il marito Howie, ironia artistica ed espressiva di un autore come mostrato un certo interesse a della sorte, se la fa con la moglie Alanna Brunswick. E non Douglas Coupland, passato dal ruolo di trasformare quest’ultimo romanzo dimentichiamo Norm, il quale non-si-sa-come è venuto in mano della “portavoce di una generazione” (per di Coupland in un film. Coupland ha lettera lasciata dal principe William sulla bara della principessa Diana. usare un’altra espressione da talk show) già venduto i diritti cinematografici Il documento finirà per causare una serie di guai, anche perché Norm a quella di mero gregario. Dopo averci a Single Cell, la compagnia di vorrebbe che Wade e Ted lo consegnassero ad un miliardario che regalato una serie di splendidi romanzi produzione di Michael Stipe che ha risiede alle Bahamas. E poi c’è Florian… - Shampoo Planet (tradotto in Italia con già finanziato Essere John Malkovich. Se ancora non fosse chiaro, il settimo romanzo di Coupland, All l’ignobile titolo di Generazione Stipe e Coupland, entrambi Families Are Psychotic è una soap opera, una parodia delle famiglie Shampoo), Generazione X, ma Capricorno, sono amici di vecchia disfunzionali che popolano i pomeriggi televisivi di Jerry Springer e soprattutto Microserfs (Microservi), senza data. Jonze, dopo aver fatto incetta soci. di premi e riconoscimenti per il video dimenticare opere solo all’apparenza La domanda sorge spontanea. Ce n’era bisogno? di Weapon of Choice, ha appena finito minori, tra cui l’apocalittico Life After La risposta è: beh, dunque… No. di girare il suo secondo lavoro, God (La Vita Dopo Dio) - Coupland ha Beninteso, il libro possiede tutte, ma proprio tutte, le marche di Adaptation. I diritti di Generation X, iniziato una terribile parabola il libro-manifesto di Coupland, sono riconoscimento del quarantenne scrittore e artista canadese: discendente con Girlfriend in a Coma innumerevoli commenti sardonici sullo stato della cultura invece andati a Bob e Roberta Hanley, (Fidanzata in Coma), seguito che hanno già prodotto Il Giardino nordamericana, sulla religione, sui rapporti tra genitori e figli. dall’imbarazzante Miss Wyoming, (memorabile il soundtrack di Air, Ritroviamo i personaggi confusi e disorientanti, in perenne crisi di recentemente pubblicato in lingua “Playground Love” uber alles). Ma non identità che abbiamo imparato ad amare sin dai tempi di Generation italiana. è tutto, perché l’ultimo show artistico X. A differenza dello space shuttle, il di Coupland – esposto al Totem Gallery Il problema è che, come dire, cominciamo ad averne un po’ piene le romanzo di Coupland non prende mai di New York – si intitola Spike. Per farla palle. veramente quota. La storia non coinvolge breve, la cosa è sospetta. Un altro film La prosa couplandiana non vibra più come in passato. Il libro si lascia e si dimentica prima ancora di aver tratto da un romanzo di Coupland che leggere, ma non scalda il cuore, non indurisce il pinguino, non titilla terminato la lettura (sindrome Memento). arriverà presto sul grande schermo è il velopendulo. È freddo come uno steccalecca e per di più non ti Morale della favola: se piglio chi ha Microserfs. Questa sì, una buona ragione resta nemmeno il bastoncino di liquirizia da ciucciare alla fine. inventato la famiglia (Drummond) io lo per emozionarsi. Concludiamo In compenso, ha un bel segnalibro di seta verde, come quelli di una faccio blu. osservando che una sceneggiatura di volta. Coupland, Scratch and Win, Coupland si muove un po’ a tentoni negli stessi territori malsani di letteralmente, “Gratta e Vinci”, diventerà presto un film.
  • 8. AREA 51: estetiche di crisi Attacco al cuore dell’impero Nella stessa collana di Fanucci, Collezione Immaginario, troviamo un altro autore assai La Dreamland e l’Home of the brave sedute sulle rovine della interessante, Bruce Sterling, con il saggio Lo caosmosi urbana di Manhattan. spirito dei tempi. Dello scrittore americano vorrei invece proporre un altro libro, edito nel 1999 da Fanucci nella collana “Il libro d’oro”. Si “Also begann Zarathustras Untergang.” tratta di Caos USA, una satira fanta-politica dove Nietzche (1883) il nostro Sterling, già frontista cyberpunk con William Gibson, s’immagina un fosco futuro americano dove tra guerriglieri anti-global, derive militari e tecnologie in decadenza, gli Stati Uniti sono al collasso politico e sociale. Sterling è Il Generale Inverno abilissimo nel descrivere questa deriva autoritaria Così cominciò il tramonto di Zarathustra. E nel bagliore del e claustrofobica della propria nazione. Il fanta- tramonto ecco arrivare i tempi del Generale Inverno, i peggiori thriller è orchestrato in maniera avvicente e forse della nostra vita. Le Twin Towers che si siedono, esauste credibile tanto da sembrare, letto oggi, una di morte e orrore, su se stesse, in una nube di polvere e cronaca quotidiana dei giorni nostri, senza acciaio, è la più grande sfida del terrorismo globalitario quell’Hannibal Lector di Emilio Fede, of course. all’impero statunitense. Osama Bin Laden, il malvagio becchino, Oscar Valparaiso, l’eroe del libro, è il classico ha definitivamente sepolto gli anni Novanta che, alla distanza “dreamer” americano, combattuto tra l’ansia di di un pugno di mesi, paiono già inghiottiti in un trapassato Rivoluzione e l’idealistica America dei Padri quanto mai remoto. E la Propaganda di Big Brother presto li Fondatori. Caos USA è il cyberpunk in versione farà ricordare come un decennio di presunta emancipazione fantarisiko: narra la fantascienza che si realizzerà prospettica e di progressivo allargamento di felicità e ricchezze, tra quindici giorni. di un’alba di pace e libertà da assaggiare teneramente davanti al dominio mediatico occidentale. Gli anni Novanta verranno Quando l’alieno è fumatore di hashish e diventa forse ricordati - a Occidente!- come il decennio innocente: i assassino (l’Area 51 in Iran) Ruggenti anni Novanta che creano un miliardario al giorno, Altro post-it per gli audaci lettori è Hashisheen. come hanno chiosato i novelli Fitzgerald del Nasdaq Times. The End of Law, uno zibaldone chez Laswell. Ora, come un pauroso e ubriaco convoglio, arrivano gli anni Ovvero quando il mito della zona proibita vola freddi e cavi del nuovo secolo mentre all’orizzonte si profila dal deserto del Nevada alle catene montuose uno scontro tra opposti fondamentalismi. Eppure nel mondo persiane. Il disco narra di Hassan-I-Sabbah, il occidentale scrittori, artisti e filosofi ci avevano messo in Vecchio della Montagna – per intenderci, siamo guardia dai pericoli incombenti con la loro prosa e le loro dalle parti del Milione di Marco Polo - e dell’orda visioni. Area 51 sarà la mappa che cartograferà i punti di crisi terroristica dei suoi seguaci, i temibili Hashisheen degli immaginari deviati prodotti dall’apocalisse contemporanea. cioè gli Assassini, guerrieri eretici sfracellati dalla droga – l’hashish - da cui deriva l’etimo Imperialismo magico della parola assassino. L’unica legge a cui Iniziamo la mappa con il recentissimo libro Dreamland. Un rispondevano era il motto “Nulla è vero, tutto reportage dall’Area 51 del giornalista americano Phil Patton è permesso” ed ecco motivato l’allegro titolo (Fanucci, 2001). Come recita il titolo stesso, il libro è una dell’opera: “Assassini. La fine della legge”. Il guida veloce e assai documentata su quella mitica – e mai disco riunisce un bel mazzo di intellighenzia aggettivo è stato così calzante – zona desertica del Nevada in urbana e deviante, da William Burroughs ad cui sorge Dreamland, la cosiddetta Area 51. Reportage e Hakim Bey per finire a Sussan Deyhim e Jah avventura di viaggio allo stesso tempo, il libro esplora uno dei Wobble, come dire Gli Eroi dei Due Mondi. Non più suggestivi topos dell’immaginario occidentale della seconda si toccano qui i picchi delle terre pangeatiche o metà del Novecento. L’Area 51 è il simbolo stesso della Guerra le profondità oceaniche delle luci divine, ma tra Fredda e della paranoia da Red Scare. Su Dreamland si è pregevoli tessuti dub persiani e readings eretico- rovesciata dal 1940 in poi una delle maggiori macchine sufi su sabbie industriali – da brivido quando mediatiche della storia, utilizzata dal potere americano come William Burrough scandisce “For the Western uno specchio potentissimo su cui proiettare le fobie middle classes, danger is a rarity and erupts dell’americano medio. Qui, Ufo e bomba atomica, Cia e only with a sudden, random, shock” – il risultato Aeronautica, complesso militare-industriale e quarto potere, è raggiunto. Il Paradiso annunciato dal Vecchio hanno pranzato a sazietà. Phil Patton imbastisce un illuminante della Montagna è conquistato: l’Eden è un vigneto racconto sulla base segreta che ha pasciuto e accudito armi da cui sgorga un vino prezioso, una terra divina micidiali come gli aerei spia U2 o i caccia invisibili Stealth e di delizie sempre verdi. “Volete guadagnarvi il dove è stata testata nei suoi laboratori sotterranei la bomba Paradiso?” diceva Hassan-I-Sabbah ai suoi atomica. Dreamland è un tuffo nella zona oscura del Novecento Hashisheen mentre mostrava loro i piaceri del americano. Giardino delle Erbe Sacre prima delle sanguinose Da leggere assolutamente (anche in fotocopia!). scorrerie a valle... Elegie newyorchesi. Arrivano gli aeroplani. La Lo Zeitgest e le sue eccedenze caotiche solitudine del Superuomo. Paolo Davoli
  • 9. Laurie Anderson è una storyteller d’avanguardia, un’artista è la registrazione del momento... che sa attivare le intelligenze degli ascoltatori in maniera Che Laurie Anderson continui così, continui a garbata e sorprendente. La sua ironia sconfina sovente raccontarci la sua America dei disastri aerei, degli nel Grottesco, calandosi in profondità nelle nevrosi dell’ incubi a occhi aperti, delle bizzarre nevrosi della americano medio. Fin dal suo esordio a fine anni Settanta classe media e della sua New York amatissima, ora indovina la chiave per narrare storie attraverso spettacoli ferita a morte. Che continui a narrarci delle sue multimediali di rara efficacia al confine tra arte paure con la levità che tutto il mondo le riconosce. concettuale, cinema, elettronica e teatro. Il suo Ep di debutto a cui deve la notorietà internazionale è O More to come next issue: Bill Burroughs & Bill Laswell, Superman del 1981, un’invocazione d’aiuto dell’uomo Thomas Pynchon, James Ballard etc... contemporaneo che si confronta con una tecnologia sottilmente minacciosa. Così recita la preghiera: O Superuomo/O giudice/O mamma e papà…Poi la prece prende una piega sinistra, scatta una segreteria telefonica, si odono alcuni messaggi, poi arriva una Voce che in tono pacato e falsamente rassicurante dice: Tu non mi conosci ma io conosco te/Ho un messaggio da darti/Arrivano gli aeroplani/E’ meglio che ti prepari ad andare/Esci come sei/.... Di chi è questa voce e questa annunciazione? Di un angelo messaggero? Forse la Polizia Segreta o Dio? Una spia dei servizi segreti? L’ Io nascosto? A questo punto nel testo inizia un dialogo con la Voce registrata. Chi sei veramente? E la Voce risponde: Sono la mano/La mano che prende/Arrivano gli aeroplani/Sono aerei americani/Costruiti in America/.../Nè la neve nè la pioggia o il buio della notte potrà mai fermare questi corrieri dal concludere la loro rotta prestabilita/... La coincidenza con l’attacco, vent’anni dopo, alle Twin Towers è veramente sinistra. Il testo originario, ripreso da una preghiera a Dio musicata da Massenet, corre su binari a più livelli di lettura. L’attacco imminente di aerei americani, in teoria quindi amici, non smorza l’effetto panico e straniante all’intimazione di fuggire velocemente. La voce al vocoder potrebbe essere di un Dio tecnologico o forse celeste, ma in realtà pare essere la Voce del Laurie Anderson Destino. Il giudice dell’invocazione iniziale non è più Dio DALL’ARIA (From The Air) ma il Superuomo, colui che ha invocato il potere della Tecnica, la tecnica delle armi, degli aerei, dell’elettronica, Buonasera. E’ il vostro capitano che vi parla. delle braccia automatiche in cui alla fine si rifugia il Stiamo per effettuare un atterraggio d’emergenza. Per favore spegnete le sigarette. Superuomo tutto sommato ancora familista – e qui sta il Richiudete i tavoli reclinabili. registro ironico della Anderson, sempre pronta a spiazzare l’ascoltatore. Ma il bersaglio principale del testo, oltre Il vostro capitano dice: mettete la testa tra le gambe. a un certo familismo americano e all’immagine di solitudine Il vostro capitano dice: prendetevi la testa fra le mani. dell’uomo contemporaneo, è l’America di Reagan. Il capitano dice: mettete le mani sulla testa. Mettete la testa sulle anche Heh Heh L’attacco degli aerei, di una Tecnica quindi nemica, il citare alla fine del testo le braccia petrolchimiche, E’ il vostro capitano che parla: stiamo andando giù. militari, elettroniche, della propria Madre sembra fare Stiamo andando giù tutti… tutti insieme. riferimento al mood propagandistico e patriottico della E disse: Ah, oh. Questo sarà un giorno memorabile. Home of the Brave – la Casa dei Coraggiosi americana - Ecco, questo è il momento. E questa è la registrazione del momento. nell’epoca dello scudo spaziale reaganiano. La paranoia Questo è il momento. da Guerra Fredda durante gli anni Ottanta ha inciso E questa è la registrazione del momento. moltissimo sull’immaginario artistico dell’ala più radicale della scena intellettuale. O Superman ma anche il brano Ah - E’ ancora il vostro capitano che parla. From The Air tratto dall’album di debutto Big Science Sapete. Ho una strana sensazione. Ho già visto tutto ciò. Perché? Perché io sono un cavernicolo. – guarda caso un altro beffardo titolo: La grande scienza Perché? Perché ho gli occhi anche dietro la testa. – ne risente in modo decisivo. Di nuovo immagini di Perché? Ecco il momento. Attenzione. catastrofi imminenti vengono giocate su un registro al Questo è il momento. E questa è la registrazione del momento. limite del grottesco. Il brano narra di un disastro aereo Questo è il momento. E questa è la registrazione del momento. e il pilota di volo è l’io narrante. Mettete le mani sulla testa. Buttatevi dall’aereo. Il testo nella sua algida ironia funebre recita: E’ il vostro Non c’è pilota. Non siete soli. Attenzione. capitano che vi parla/Stiamo andando giù/Stiamo Questo è il momento. E questa è la registrazione del momento. andando giù tutti/Tutti insieme/Ah Oh/Questo sarà un Questo è il momento. E questa è la registrazione del momento. giorno memorabile/Ecco, questo è il momento/E questa TRADUZIONE: LETIZIA RUSTICHELLI
  • 10. FUN-DA-MENTAL: Una “strumentale” fusione di pace, amore, confusione ed estremismo TERRE MOBILI Dave Watts paolo davoli roberto ugolotti A ritroso nel tempo, una notte francese... Crepuscolo dell’anno 1980 e tortuose. Un’estasi liberatrice, tra inni di rivolta ed estetismi etnico- o aurora dell’anno1981, chissà. Da qualche parte nel labirinto urbano tribali: un circo anarchico in tempo reale. di Parigi un locale anonimo, il Gibus, era il sancta sanctorum della sotterraneità parigina. Quella sera si esibiva un gruppo londinese, Dietro ogni grande uomo c’è una grande donna/Ma poichè i gelsomini sconosciuto ai più, che veniva seguito con un’attenzione crescente. non fioriscono nell’ombra/Così la potenzialità delle donne potrebbe Il culto della morte del Sud, Southern Death Cult, questo era il sfiorire/Restare irrisolta se lasciata all’ombra di un uomo/Ancora nome del gruppo. I componenti, sul palco striminzito del Gibus, oggi le donne dell’Est si alzano e lottano contro il loro tempo/Con erano attori tragici di un teatro barocco già oltre il punk. La memoria la forza determinata ed intelligente che si leva dalle loro interiorità di quell’impatto visivo fu estremamente forte: abituati verso l’esterno. (Mother India – Fundamental) dall’immaginario europeo dell’epoca, ci si aspettava o dissidenti urbani in divisa d’ordinanza blouson noir oppure il tetro esistenzialismo Vent’anni più tardi, Londra, inverno 1999. Siamo in un ristorante new wave. E invece...ecco salire sul palco agguerriti comanche marocchino in Regent Street. Il luogo è bellissimo: avvolto in un color metropolitani in bluse da Giubbe Rosse, piume tra i capelli, fascia terroso, tenue, il ristorante unisce l’eleganza orientale con l’esotismo da apache in fronte a tenere capelli elettrici, metà corvini, metà africano. Mi viene in mente Borges quando nella sua Biblioteca di bianchi, lunghi sulle spalle. E quei visi, ossuti, non europei, certamente Babele scrive che il nostro Oriente inizia in Marocco...Siamo invitati non albionici. Erano dei mezzosangue, metà bianchi, metà pellirosse, all’album launch di Tj Rehmi, giovane indiano in odor di drum and metà indiani. Il cantante, un Geronimo ebbro, figlio spiritato del Dio bass, esordiente per l’etichetta Nation. Raggiungiamo il club nel del Tuono, nato nelle praterie del Saskatchewan. Un bassista giovane, basement giusto sotto il ristorante: entriamo e siamo in un affollatissimo capelli lunghi asimmetrici, neri, lucidissimi, volto appuntito brown suq di Damasco o di Bagdad. In languidi sofà, sta mollemente adagiata e poi orecchini, ancora piume tra i capelli. Non hippy, no, qualcosa l’intellighentzia asian underground di Londra. Sui tavoli imbanditi, a metà tra il pellirosse e il guerriero tribale: un pashtun punk argentei narghilè fumanti si stagliano tra vasi di frutta secca. Un aristocratico. E la musica era una celebrazione di un rito dionisiaco: gruppo di musicisti irakeni ha appena finito di suonare, l’atmosfera tamburi tribali in rullate continue, bassi roteanti in cavalcate orientali, è allegra. Inizia il dj set, Tj Rehmi è buon ultimo, Dave Watts il vocalizzi epici e tragici, invocazioni al Dio del Caos, chitarre affannate secondo. Al loro fianco, un giovane appena un pò sfiorito, vestito di
  • 11. nero, dai capelli corvini lunghi, piume la battuta di caccia che si trasforma come orecchini. Veniamo presentati al in un giubilante maelstrom tribale di dj asiatico: è Aki Nawwaz, il patron forza e vitalità ( Liberating Gold dell’etichetta di techno nomade, la Burger). Tutto l’opera è comunque Nation. Gli stringo la mano e sorrido: è giocata su un registro vitale ed lo stesso pashtun punk di vent’anni energetico elevatissimo. “With the prima, solo leggermente appesantito intent to pervert the cause of dall’età. injustice” è la pietra miliare del Il nostro è un pianeta piccolo piccolo. suono terzomondista sotto il giogo “Creative, innovative, uncompromising” del Nuovo Ordine Mondiale. (slogan dell’etichetta Nation). Fratelli, non potete controllare Il tam tam del suono apolide coloro che amate/come non potete rieccheggiava già da alcuni anni a controllare i sentieri Londra, prima che i Fundamental si dell’amore/Rispettate le vostre affermassero con “Sister India”, singolo madri, sorelle, amanti e figlie per del 1993. L’etichetta di Aki era nata nel tutto ciò che sono e per tutto ciò 1988 con la precisa volontà di operare che vi danno/E’ sotto i piedi di vostra sul confine di suoni tradizionali etnici Madre che sta il Paradiso. e ritmiche elettroniche contemporanee. (Mother India – Fundamental) Nation Records fu il beffardo nome per chi operava sul crinale di musiche senza Saltando il secondo episodio di confini e senza compromessi. “Erotic Terrorism”, una copia più I Fundamental, la sua creatura, rumorosa e belligerante di “Seize the nacquero qualche anno più tardi, time”, i Fundamental licenziano ora nell’estate del 1991. Giusto per gradire, il quarto album della loro attività – Fun-da-mental, si situarono subito in non contando la summa di remix un terreno minato tra Sex Pistols, Mark “Why America will go to Hell” – Stewart & Maffia e i Public Enemy. intitolato “There shall be love” (Ci Consapevolezza politica, furore punk, dovrebbe essere amore). Si tratta di beats, techno terzomondista, bass un album che smorza, in parte, certi culture giamaicana. Il sound system di esasperati picchi politici e sonori per Sir Coxone offerto ai pasdaran giungere a una sintesi musicale ed metropoliti di etnia asiatica. Ecco a voi espressiva più matura e consapevole. i terroristi erotici, i Fundamental. Nell’album sono presenti episodi un anno dopo: “With Intent to pervert the cause of molto più lirici che in passato grazie E ancora le donne sono sfruttate ed injustice!”. Un album di puro delirio tribale: raggiunge anche alla collaborazione dei cantanti oppresse in tutto il mondo , da est a l’altezza immacolata dell’esordio di Mark Stewart & Maffia, Rizwan e Muazzam Qawal – pakistani ovest/eppure amano fino all’ultimo “Learning to cope with cowardice”. Basta probabilmente il – e al sudafricano Zamo Mbuto. spasimo/donano fino all’ultimo briciolo primo brano a chiarire la dimensione apocalittica del suono: Registrazioni quindi che volano da di forza, generosamente/Un dono, non un canto devozionale catturato da una moschea di Lahore Bradford – un ghetto asiatico vicino un legame/Libertà, non possessività alle quattro di mattina (Allah uh akbar, Allah è grande) su a Londra – a Rawalpindi, da (Mother India – Fundamental) una base techno drammatica e vorticista. L’invocazione a Johannesburg alla Siberia per Dio attraverso l’apocalisse digitale ai suoi massimi livelli. giungere all’India del sud. “There “Seize the time” – Usa il tempo – come Oppure il coro gioioso dei cacciatori etiopi in partenza per shall be love” si situa a ridosso del rimava Bobby Seale delle Pantere Nere secondo “With Intent...” per americane. Così il titolo del primo lp profondità espressiva e spiritualità. di Aki & Dave Watts: ogni brano uno Rimane un album imperfetto – quale schiaffo al potere dell’uomo bianco, un opera non lo è? - ma che racconta la inno alla rivolta. Da “Seize the time” realtà di un mondo dove manca si levano canzoni memorabili come l’amore e la giustizia. La resa Mother India, Mr Bubbleman, New musicale è spesso all’altezza delle World Order, la title track omonima. accuse che lancia come in “All seeing Pura cronaca del 1994, il testamento Heart”, “Sunday School” e “There sonoro di un’epoca: i Sex Pistols di Shall Be Love”. Islamabad o i Public Enemy di Bombay, Questi episodi fanno sì che l’opera a scelta. Ma se l’album d’esordio è il risulti essere una delle prove più pugno vibrante, lo sberleffo anti- convincenti del “world sound” che si autoritario, l’audioshrapnel devastante sta diffondendo nel nostro pianeta. è la versione remix “ethno-techno” di
  • 12. INTERVISTA dell’Inghilterra, ma in realtà è difficile pensare alla loro nascita al di fuori della stessa U.K. Dopo tutto siete figli di un preciso meltin’ pot europeo. Vi sentite europei? E se sì, cosa significa per voi? Intervista di Letizia Rustichelli e Paolo Davoli Personalmente ho lottato per identificarmi con una precisa identità, per a Dave Watts (dj fun>da>mental) anni. I miei genitori vengono dalle Barbados, io sono nato e cresciuto a Londra. A 12-13 anni i miei si sono trasferiti a Toronto, in Canada, e là ho trascorso 12 anni prima di far ritorno a Londra. Cosa ha determinato in me Dopo 10 anni di attività, i Fun>da>mental sono ancora questa “migrazione”? Mia madre dice che io sono “English”, eppure io non sulla scena. Avete anticipato buona parte della musica mi sento tale, non so cosa determini “chimicamente” il sentirsi inglese. di oggi: dalla contaminazione tra beats e suoni etnici, Sono un Afropeo o un Eurozulu? Non lo so. Mi piace vivere in Europa, il clima all’Asian Underground, ecc. Siete soddisfatti delle potrebbe essere più clemente in Inghilterra, ma non si può avere tutto! Ho produzioni di questi 10 anni? E quale pensiate sia, oggi, sempre vissuto contornato da gente che proveniva da tutto il mondo e ne il vostro pubblico di riferimento? sono felice… hanno reso la mia vita più ricca e completa. Alcuni dicono “Non Innanzitutto, siamo assolutamente contenti delle nostre produzioni. D’altra parte non abbiamo scelta… Per quanto riguarda il nostro pubblico, beh, diciamo che dovrebbe essere numeroso, poiché cerchiamo di proporre sempre qualcosa di nuovo. Ci rivolgiamo a tutti eccetto quelli che si ostinano a non voler sapere. Ciò che diciamo dovrebbe avere un senso per, che so, anti global, vegetariani, onnivori, capitalisti, giardinieri, skaters, contadini, ecc… I Fun>da>mental sono i figli illegittimi di un certo suono punk alla Sex Pistols, alla hip hop stile Pubblic Enemy… o cos’altro suggerite? Avevo una cassetta con il primo album di Public Enemy da un lato e l’album di Mark Stewart and the Maffia, dall’altra ('As The Veneer of Democracy Starts to Fade'). C’erano anche pezzi di Parliament/Funkadelic, The Clash, Bad Brains, 23 Skidoo, 400 Blows, Fishbone e William Burroughs. Ecco qui. Aki invece aveva altri materiali come Nusrat Fateh Ali Khan, Miriam Makeba, Dead Kennedys… Il suono di “There Shall Be Love” è un mix di diverse culture. Il concetto di melting pot è una delle idee portanti della Nation? La Nation ci ha reso la vita dura in questi ultimi mesi. Ci ha espressamente richiesto di proporre qualcosa di nuovo, o meglio, di fresco e di produrre la miglior musica che potessimo. Aki aveva ricevuto delle lettere quasi di minaccia dalla Nation! E, cavolo, alla fine ce l’ha fatta… è stata dura ma ce l’ha proprio fatta. Mi aveva persino dato l’indirizzo sbagliato dello studio nel quale era andato a lavorare, per tagliarmi fuori all’inizio, poiché sapeva che insistendo lo avrei convinto ad inserire campionamenti politici, che ora – retrospettivamente – mi rendo conto sarebbero stati un grave errore, perché avrebbero reso l’album solamente un “altro” FDM album. Sono davvero c’è il colore nero nella bandiera inglese, la Union Jack”, beh a loro io orgoglioso di far parte di questo progetto: è semplicemente dico “leccami la carrozzeria, sono inglese come te!” e questo li manda brillante! in bestia. Ma dove vuole andare l’inglese medio? Non molto lontano… basta un posto con fish and chips ed una bella birra… Nella vostra ultima produzione sperimentate una Di solito quando la gente mi chiede chi sono, io rispondo Io Sono che collaborazione con i cantanti qawwali. Non temete che significa che non mi interessa come gli altri mi vogliono/devono definire, il suono “world+beats” possa essere abusato e sfruttato io sono qui, adesso, sono vivo, prendimi per quello che sono o non da prodotti commerciali tipo le compilation stile Buddha prendermi per niente… nessun problema… Se qualcuno vuole pensare a Bar? me come a una persona di colore, si accomodi, è un suo diritto. Cosa Non so molto di queste compilation, ma lo sfruttamento vuol dire “essere di colore” per una persona che lo domanda? Vuol dire della cosiddetta “world-music” non è nulla di nuovo… gli che ascolto “Soul Music”? Io ascolto musica piena di sentimento, di soul. abusi ci sono ovunque, perché non dovrebbero esserci Altrettanto non ho alcun problema se qualcuno mi considera un Europeo. anche nella musica? Io vivo in Europa e vorrei conoscere un'altra lingua per poter comunicare con altre culture… senza dover per forza utilizzare sempre e solo l’inglese… I Fun>da>mental spesso hanno puntualizzato i difetti So di essere parte del problema del mono-linguismo… Glyn Roberts
  • 13. Com’è la società giovanile oggi in Inghilterra e in Europa, secondo voi? Torno giusto da una presentazione di MTV. Hanno condotto un sondaggio su di un movimento non violento per i diritti civili di tutti. Ha cosa oggi i ragazzi pensano faccia moda, cosa sia trendy, ecc… Il sentore incoraggiato le persone a muoversi nella direzione dell’amore. generale che si è sempre avuto dei ragazzi inglesi, è che fossero un po’ Ora cosa può aver spinto il Sig. King a scrivere un tal titolo troppo “insulari”, un po’ cattivi e despoti come i peggiori Gringos e che sapendo che milioni di persone gli credevano e lo ascoltavano? non sapessero accettare molto le influenze esterne. Purtroppo questo è Cosa vi dice tutto ciò? proprio il modo in cui vedo andare le cose in questo paese. Prendi la musica, Ora, questa è la stessa cosa che si dovrebbe chiedere il governo per esempio, molti guardano all’Inghilterra come la terra dell’influenza americano. “Cosa può aver spinto un gruppo di persone a musicale e culturale, eppure l’Inghilterra continua a passare solo ed svegliarsi un mattino ed uccidere 5.000 persone, inclusi loro esclusivamente roba inglese e a proporre musica di altri paesi (a parte le stessi?” In realtà non lo sanno. Sono un DJ ed occasionalmente schifezze mainstream americane) solamente ad orari tardi, dopo mezzanotte. un cantante, non un esperto di affari stranieri, ma ritengo che Le radio rispondono che è sono gli ascoltatori che dettano i gusti e le scelte, la politica estera degli Stati Uniti degli ultimi 50 anni abbia qualcosa a che fare con una eventuale risposta a tale domanda. Che strada sta prendendo l’America? Sicuramente non quella corretta, stanno nuovamente ferendo quel paese, ed è uno dei paesi più poveri del mondo. John Wayne Bush è salito a bordo del suo cavallo d’acciaio B-52 e dispensa bombe, come se non ci fosse un domani. Il mondo lo ammirerebbe se dicesse: Okay, andiamo alla base del problema, concentriamoci su questo, seriamente. Chi ha spalleggiato e sostenuto la sua campagna elettorale? Le grandi multinazionali. E l’industria militare è una delle maggiori fonti di reddito di tutti gli Stati Uniti. Non sono un musulmano, ma mi pongo delle domande. Quanti bambini sono morti dalla Guerra nel Golfo? Da 500.000 a un milione. E che cifra raggiungeremmo se tenessimo in considerazione tutti gli altri paesi (almeno 20) che gli Stati Uniti hanno bombardato dalla fine della Seconda Guerra Mondiale in poi? E quanti governi legittimi sono stati soverchiati e schiacciati da Stati Uniti e Gran Bretagna perché accusati di ricercare una loro pericolosa pace, tramite servizi di intelligence segreta o piani logistici informatizzati? Scegliamo qualche esempio: Indonesia, East Timor, Cile, Nicaragua, Panama, Cuba,Colombia, Messico... Poche settimane prima dell’11 settembre, gli Stati Uniti hanno abbandonato la sala della Conferenza Internazionale sul Razzismo organizzata dall’ONU a Durban in Sud Africa. Inoltre non hanno voluto firmare l’accordo che avrebbe visto la formazione di una Corte Internazionale, poiché non volevano correre il rischio di essere perseguiti per il loro coinvolgimento in Cile, Vietnam, ecc. Ora vogliono formare una Coalizione Internazionale per combattere il terrorismo. E’ uno scherzo! Ma la gente che muore… non è uno scherzo. Che se la giochino da soli la partita! E’ terribile che gente innocente muoia… ma di nuovo, si è già visto… Potremmo davvero cambiare qualcosa a questo punto. Ma lo faremo? ma informare significa anche educare. Ascoltare gli altri educa e aiuta a Credi che ci sia una visione distorta del mondo islamico o capire. Ecco perché paesi quali il Canada o la Francia danno sovvenzioni pakistano, formatasi principalmente tramite i media? La alle radio che promuovono suoni e musica locale e nazionale. Se così non società asiatica, è veramente così radicale e monolitica? fosse, avrebbero ancor più roba anglo-americana di quanta non ne abbiano Come già ribadito non sono un musulmano, ma ho vissuto già ogni giorno. Questo influenza positivamente i produttori di quelle l’assalto al mondo islamico in maniera fastidiosa. I metodi zone: vogliono sì andare su MTV ma sentono di dover dire qualcosa di loro, usati contro gli islamici sono gli stessi che già sono stati usati di personale, che non sia solo legato al mercato musicale. contro gli africani, i comunisti – e altri - negli anni. E questo giustifica i loro miliardi spesi in armamenti. Nonostante questo, Avete fatto un disco che si intitola “Perché l’America andrà all’inferno”; gli Stati Uniti sono a tutt’oggi la terra dove un cittadino non pensi che questo “statement”, dopo ciò che è successo alle Twin può ottenere decente assistenza medica se non a fronte di un Towers, possa crearvi problemi? Perché pensate che gli Stati Uniti cospicuo assegno mentre non mancano le forze economiche dovrebbero fare visita a Satana? per spazzare via in un attimo intere etnie. Il titolo viene da un discorso di Martin Luther King Jr. Lo doveva presentare E’ questa la civiltà moderna? ma poi, come ben sappiamo, un proiettile spezzò la sua vita. Fu un uomo Per quel che riguarda poi la società asiatica, ritengo che sia che molti ammirarono per la sua capacità di parlare e lottare nel nome radicale e monolitica tanto quanto quella europea.
  • 14. LA RIVINCITA DI GOTAN michele sotgiu press office Io credo che noi tutti siamo soffi di un vento più grande. E io sento che questo vento più grande non ha niente a che fare con il colore della pelle, il luogo di nascita e altre sciocchezze, Lo aspettavamo da due anni. ma con la volontà di giustizia e bellezza. Finalmente “La revancha del (Eduardo Galeano – Memoria del Fuoco) Tango” è uscito. Ed è bellissimo come pensavamo. Unisce la cultura dei bassi dub di King Tubby ai tanghi di Santos Discepolo, pensieri tristi che si possono ballare. La chiaccherata con il tanghista elettronico, Philippe Cohen Solal, approfondisce il pensiero Gotan Project. Da dove nasce la tua grande passione per la musica P. C. S.: Innanzitutto tango è una parola latina? africana, del dialetto africano, che significa Philippe Cohen Solal: La mia passione per la musica muoversi, danzare. Nel diciannovesimo secolo, latina comincia dalla musica brasiliana, perché è quella il tango era la musica delle feste organizzate che ero solito ascoltare da bambino, grazie ai miei dai neri in Argentina. Le origini del tango quindi genitori. Poi, più tardi diventando teenager, ho scoperto sono nere. Successivamente, nel ventesimo secolo, l’Argentina, quindi il tango e soprattutto Astor Piazzolla. si è contaminato con la musica europea. Molti Attualmente ascolto tantissima musica argentina, anche strumenti musicali provenienti da questo continente perché Eduardo Makaroff, la terza entità dei Gotan Project, hanno cominciato a trovare spazio nelle sue partiture: è argentino. All’inizio abbiamo ascoltato insieme a lui una il bandoneon, la fisarmonica della comunità argentina mole enorme di dischi dopodiché abbiamo deciso di lavorare che vive in Germania, la chitarra acustica, che viene insieme, senza sapere con esattezza dove volessimo soprattutto dall’Italia, il violino, lo strumento delle arrivare. Avevamo solo intenzione di creare qualcosa a comunità ebraiche dell’Europa del est, Russia e Polonia. metà strada tra l’elettronica e la musica argentina. Così Come è capitato a molti altri generi musicali, anche dopo avere scoperto tutti questi vinili pieni di il tango è nato come musica da ballo per poi trasformarsi percussioni, molto groovy, è iniziato il vero e proprio in qualcosa di più classico. Inoltre si tratta di una lavoro di progettazione. Però si è trattato di un musica con una storia tormentata alle spalle, nata processo molto naturale, non siamo partiti con la in Argentina e arrivata in seguito a Parigi per poi certezza di comporre un disco intero. Da quelle migrare nuovamente verso Buenos Aires. All’inizio session sono nate El Capitalismo Foraneo e tra l’altro non era neanche così famosa in Vuelvo al Sur di Astor Piazzolla, il nucleo patria. Le cose sono cominciate a cambiare, embrionale dell’album. e a crescere, solo dopo l’ottima accoglienza ricevuta in Europa negli Ma cosa evoca in te il tango? anni Venti.
  • 15. rapporto abbastanza stretto tra Parigi e Buenos Aires, molte canzoni di tango parlano di Parigi e francese è anche un mito del tango come Carlos Gardel. musica radicale, come il jazz. Mi sento molto vicino al modo di interpretare il tango di Astor Piazzolla, al suo approccio nuovo e personale, quasi funky. Anche noi abbiamo dovuto cambiare tutte le ritmiche, le armonie e le melodie, ciononostante la nostra musica resta tango. Abbiamo semplicemente provato a ringiovanirlo. Non è facile da spiegare, si tratta di portare il tango verso altri luoghi, ma contemporaneamente di portare anche l’elettronica verso altri luoghi, contaminandola con musica diversa, proiettandola così nel futuro. Cosa vi aspettate da La Revancha del Tango? P. C. S.: La nostra speranza è che non siano solo gli appassionati di elettronica ad ascoltare questo album, ma anche coloro che non hanno mai sentito un disco di elettronica perché non la ritengono interessante o hanno idee sbagliate su di essa. Ad esempio abbiamo scoperto che molti estimatori di Buena Vista Social Club amano anche i Gotan Project e perfino che la nostra musica è apprezzata sia dai diciassettenni che dai sessantenni. Si tratta di persone con mentalità molto aperta interessate alle contaminazioni. Insomma speriamo di incontrare il consenso degli appassionati di elettronica, ma anche di quelli abituati solo alla musica che impropriamente potremmo definire “acustica”. Ci piacerebbe molto portare questo pubblico verso l’elettronica E’ questo quello che intendete quando parlate di musica elettro-autentica? Voi almeno definite tale la vostra musica P. C. S.: Proprio così. Si tratta di uno scherzo ideato anche per ironizzare sulle parole di Ry Cooder, che tiene molto a definire la sua musica “autentica”. Il nostro scopo, invece, è esattamente quello di riuscire a creare qualcosa che sia esattamente a metà strada tra la musica elettronica e la musica “autentica”. Quali sono le differenze tra i vostri due progetti: The Boyz From Brazil e Gotan Project? P. C. S.: Nel 1995, quando abbiamo cominciato con i Boyz From Brazil non c’erano in giro molti produttori che contaminavano l’house con la musica brasiliana. Purtroppo abbiamo impiegato tantissimo tempo per realizzare l’album dei Boyz From Brazil e quando è uscito tutti stavano avvicinando la musica brasiliana all’elettronica. Non è stato certo piacevole per noi. Con i Gotan Project invece il discorso è diverso, perché siamo gli unici ad avventurarci in questo tipo di sperimentazioni, mi riferisco naturalmente al tango e alla musica argentina. E’ qualcosa di nuovo. Qualcuno adesso sta cominciando ad emularci, ma è molto meglio essere copiati che copiare. Si tratta comunque di un album molto curato. Siamo stati attenti ad ogni singola traccia e abbiamo escluso tutte le altre che non ci convincevano fino in fondo. E’ un disco di cui siamo molto orgogliosi, capace di resistere all’erosione del tempo.
  • 16. Quando siete venuti in Italia per la prima volta, con il live di Boyz From Brazil, avete parlato di un viaggio in Argentina per registrare alcune session con un musicista che ha vissuto esperienze terribili sotto la dittatura dei generali, durante gli anni Settanta. Me ne puoi parlare? P. C. S.: Gran parte dei musicisti argentini che vivono a Parigi sono scappati dalla dittatura. Per esempio Gustavo Beytelmann che è un pianista davvero eccezionale. E’ lui a suonare il piano nel disco. Gustavo era molto famoso in Argentina, era anche il presidente del sindacato dei musicisti, e proprio a causa di questo suo impegno in politica è stato costretto all’esilio, in un solo giorno. “Devi abbandonare il Paese oggi stesso altrimenti ti ammazziamo”, gli hanno detto. Gustavo era indeciso tra New York e Parigi e alla fine ha optato per Parigi. Questo è il motivo per cui abbiamo arricchito l’album di risvolti politici. Non potevamo fare un disco di musica argentina senza raccontare quello che è successo sotto la dittatura. Lo abbiamo fatto in modo velato, evitando di appesantire troppo l’album. Per esempio, Epoca, la seconda traccia del disco, è una canzone d’amore ma che parla anche della vita che ricomincia dopo la dittatura, delle donne con lo scialle bianco che hanno perso i Gotan Project La revancha del tango loro figli. Poi ci sono canzoni come El Capitalismo Foraneo o Ya Basta! Queremos Paz. Volevamo che la nostra musica contenesse anche un messaggio etico e sentivamo la necessità di provare a cambiare l’atteggiamento edonistico adottato dalla stragrande maggioranza dei produttori degli anni Novanta, quello di una vita spensierata e disimpegnata. josé muÑoz 15 (Tango y milonga, futuropolis, 1986)
  • 17. Herbert: l'etica dell'elettronica trova il suo fondamento Dany Siciliano
  • 18. Matthew Herbert è un musicista per Da cosa nasce il tuo bisogno di molti versi emblematico perché, se da scrivere un manifesto etico/estetico? un lato rappresenta molto bene la scena Sto lavorando a questo progetto da circa elettronica che si è creata sull'asse un anno, anche se penso al Manifesto da Londra-Berlino in questi anni, dall'altro almeno dieci anni. E' legato soprattutto va considerato come un caso ad una questione etica nella musica completamente a sè stante. elettronica; in questo settore la gente usa Artisticamente non è assimilabile a in maniera strumentale la musica di altri nessuna corrente in particolare; con lui senza farsi scrupoli. I campionamenti molto la musica concreta francese trova nuova spesso arrivano da pezzi funk di seconda vita, viene rigenerata in stile jazzy e categoria ai cui autori non vengono pagate house, sempre a tinte calde, soulfull si le royalties. Credo che sia importante direbbe. Orientati in chiave dance, i trovare delle regole in questo settore. E' suoi progetti a prima vista appaiono una dimensione etica e anche politica. come camaleontici quadri con infinite prospettive interne. Nonostante la Che importanza ha nella musica che pulizia dei suoni, in realtà rispecchiano fai, lavorare con una etichetta un disegno per scatole cinesi di cui discografica di tua proprietà? Herbert controlla ogni deriva di E' importante soprattutto nella misura in significato. Herbert ha lanciato diverse cui l'etichetta oltre a seguire sfide a se stesso e al mondo. l'amministrazione cura anche i diritti Emanciparsi, rendersi totalmente d'autore. Poi mi consente di avere un autonomo dal mondo della discografia controllo diretto sulla mia musica e molto delle major, produrre la propria musica, spesso, componendo musica per il cinema registrarla e metterla in giro riuscendo e il teatro, mi devo confrontare con aziende a vivere e lavorare scendendo a molto strutturate. In questi casi é compromessi solo quando non se ne può Matthew Herbert importante per la propria sopravvivenza fare a meno. La ricerca di Herbert vuole confrontarsi con queste strutture con un trovare un punto di appoggio, un sistema proprio marchio. di regole per la musica creata con il campionatore, da lui considerato come Herbert. Perché utilizzi questi nickname per produrre la tua Come ti sei trovato con la K7? lo strumento più importante di sempre. musica? Ho dovuto trovare dei compromessi, Così, in un modo che ricorda parecchio Questa scelta mi consente di adottare più personaggi e di perché essendo abituato a controllare tutto la necessità di Lars Von Trier, Thomas interpretare più parti. Non voglio essere famoso, non mi interessa ciò che riguarda il mio lavoro non è stato Winterberg e gli aderenti al Dogma 95, essere riconosciuto con il mio nome. Ogni nome che utilizzo è così semplice. Ma ho speso un sacco di Matthew Herbert ha scritto un Manifesto funzionale ad una parte o ad un personaggio, interprete di un soldi e di tempo per registrate questo etico della musica elettronica. differente progetto. disco e per un investimento di questo tipo "Controllo" diventa la parola d'ordine mi sono affidato alla K7 per la distribuzione. per vincere queste sfide. Herbert é un "Oggi stiamo lottando per l'emancipazione. Domani, con la musicista e un intellettuale a tutto musica elettronica nelle nostre orecchie, sentiremo la libertà". Da che aree della cultura provengono tondo e le liriche del suo Bodily Sei d'accordo con queste parole di John Cage? i tuoi principali referenti artistici? Functions (K7) arrivano dritte da letture Amo John Cage, il suo "Silenzio" è un libro fondamentale. Le mie performance trovano la loro fonte come Noam Chomsky, il libro censurato Comunque penso che il problema della libertà sia legato alla di ispirazione dal teatro. Circa 15 anni fa lo scorso anno in Inghilterra di Pierre capacità di immaginazione della gente. E' sempre più ridotta quando ho lasciato l'Università, sono stato Bourdieu, "In televisione", "Il processo e più oscura, questo fenomeno è dovuto principalmente alla segnato da quel periodo e dalla letteratura di Henry Kissinger" di Christopher far sapere alla gente quello che succede. Gli americani non immaginano che ho studiato. Il mio lavoro è impregnato Hitchens e "Il cibo che mangiamo" di neanche quello che è successo in Iraq, conoscono però molto bene di immagini letterarie di tipo fantastico. Joanna Blytheman. ciò che è successo alle Twin Towers perché lo hanno visto in TV. Mi concentro sulla società, sulla coscienza Herbert è in Italia per la sua unica data e la morale della società occidentale. italiana al Maffia; amante della buona So che per lo show di questa sera al Maffia hai chiesto alcune Scrivo di cosa riteniamo giusto o sbagliato. cucina e del buon vino, sorseggia Chianti bottiglie vuote, che tipo di lavoro farai sui campionamenti? Rifletto sull'ineguaglianza e sui pericoli che mentre rilascia amabilmente questa Il live che sto portando in giro in Italia è un tentativo che faccio per la nostra società affronta. intervista. mostrare alla gente che tipo di processo segue la creazione dei Da circa 5 anni a questa parte le riflessioni brani. Voglio mostrare da dove viene il suono, come creo la musica che intervengono nella mia musica sono R a d i o B o y, D o c t o r R o c k i t , e il suo legame con l'ambiente. sempre più di tipo profetico. Wishmountain e poi il tuo vero nome vincenzo cavallarin intervista realizzata lorenzo fontanesi con la collaborazione di Michele Sotgiu