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“Comprensione      del testo
    e attività di studio.
              Non solo DSA”
          Terzo incontro di Alta Formazione
 Protocollo d’intesa MIUR – Fondazione Telecom Italia
         AID (Associazione Italiana Dislessia)


                 Relatori GISCEL:
                 Paola Marinetto
                  Paola Iannacci

            Regione EMILIA ROMAGNA
                          Ferrara
            Martedì 16 novembre 2010


                  Ferrara- Iannacci - Marinetto         1
La comprensione dei testi
                     (non solo DSA)
                                               Ferrara, 16.11.2010
0.   Premessa
a)   Una didattica inclusiva
b)   Decifrazione e comprensione
c)   Alcuni problemi specifici dei DSA
1.   La comprensione
a)   Analisi complessiva di un brano
b)   Livelli della (in)comprensione
2.   Che fare?
3.   Problemi specifici dei DSA
4.   Dalla lettura alla scrittura per lo studio
                       Ferrara- Iannacci - Marinetto                 2
DIDATTICA DELLA LETTURA E DELLA
   COMPRENSIONE DEL TESTO

  FINALITA’




Cittadinanza
    attiva
                                               Adult Literacy
                                               and
per la VITA                                    Life skills
               Ferrara- Iannacci - Marinetto                    3
Il COMPRENDERE:
                 una PREMESSA

• Il “problema” non sono solo i DSA: didattica
  inclusiva
• La centralità delle competenze linguistiche nella
  vita e nella crescita sociale
• Funzione sociale dell’Educazione Linguistica
  fatta dalla scuola


                    Ferrara- Iannacci - Marinetto   4
Le competenze di comprensione di giovani
 adulti italiani nelle indagini internazionali e
                     nazionali
          Indagine ALL 2003-05 (Adult Literacy and Life skills)
                             fascia 16-25

               Liv. 1 %        Liv. 2%                    Liv. 3%    Liv. 4/5%


Maschi         38.9                    38.7                   19.6       2.8



Femmine        31.6                    38.4                   24.9       5.1


                              Ferrara- Iannacci - Marinetto                      5
DOVE, QUANDO e COME IMPARA A
         FARE CIO’ CHE
     ANCORA NON SA FARE?


CASA                                EXTRA-SCUOLA


        SCUOLA
           Ferrara- Iannacci - Marinetto           6
DIDATTICA DELLA LETTURA E DELLA
   COMPRENSIONE DEL TESTO

               A CHI SPETTA?




La SCUOLA è l’unica agenzia, ad oggi, in
   grado di affrontare tale COMPITO

  OSSERVAZIONE: la scolarità dei genitori
                         Ferrara- Iannacci - Marinetto   7
La COMPRENSIONE si insegna,
   nella consapevolezza che:
è un apprendimento di lungo periodo, da curare
almeno fino al biennio superiore;
non è un processo “tutto o nulla”;
vi contribuiscono in modo interattivo processi top -
down e bottom – up;
è una competenza trasversale e riguarda tutte le
discipline che prevedono l’uso del manuale di
studio;
è fondamentale il ruolo del docente di italiano, ma
sono coinvolti tutti i docenti.
                   Ferrara- Iannacci - Marinetto   8
Processi top-down,
                                                                                   dall’alto, di
                                                                           anticipazione/previsione:
                                                                                  via lessicale

                                                                       -competenze lessicali
                                                                        (semantiche - morfologiche
                                                                         grammaticali)
                                                                       - competenze sintattiche (frase..)
                                                                       - competenze testuali

                                                                                  ESPERIENZE


     Processi bottom-up
 dal basso, di decifrazione
       e associazione:
via fonologica o segmentale

Lettera, sillaba, porzione di parola
    Lettura sublessicale
                                       Ferrara- Iannacci - Marinetto                                   9
Processo di
               LETTURA




DECIFRAZIONE                           COMPRENSIONE

               Ferrara- Iannacci - Marinetto          10
DECIFRAZIONE
  Accesso fonologico                            Accesso lessicale

Elaborazione percettiva               Accesso a repertori mentali
                                      Attribuzione/previsione di
Fissazioni
                                      significato per le parole
Transcodifica (conversione            Elaborazione morfologica e
sistema grafico                       sintattica
/articolazione in suono)              Orientamento tra elementi
Regressioni                           testuali e paratestuali

Assemblaggio (a diversi
livelli)

                     Ferrara- Iannacci - Marinetto                  11
DECIFRAZIONE RAPIDA
 UTILE e NECESSARIA
 AUTOMATISMO
 AUTONOMIA
 SPAZI di ELABORAZIONE
 VANTAGGIO PER LA COMPRENSIONE

                  MA
NON E’ GARANZIA di COMPRENSIONE
           Ferrara- Iannacci - Marinetto   12
LETTURA


          ad
                                                         SILENZIOSA
       ALTA VOCE



Utile e doveroso                                            per lo STUDENTE

testarle entrambe:
                     CONSAPEVOLEZZA
                                                             per il DOCENTE

                         Ferrara- Iannacci - Marinetto                        13
Cosa vuol dire concretamente
             “APPROCCIO LESSICALE”?
Secnodo un pfrosseore dlel'Unviesrita‘ di Cmabrdige,
non imorpta in che oridne apapaino le letetre in una
paolra, l'uinca csoa imnorptate e' che la pimra e la
ulimta letetra sinao nel ptoso gituso. Il riustlato puo'
serbmare mloto cnofsuo e noonstatne ttuto si puo'
legerge sezna mloti prleobmi. Qesuto si dvee al ftato
che la mtene uanma non lgege ongi ltetera una ad
una, ma la paolra nel suo isineme. Cuorsio, no?



      Questo è tanto più vero se chi legge è un
                 “LETTORE ESPERTO”
                     Ferrara- Iannacci - Marinetto         14
Come può essere invece il modo di leggere
            di un dislessico
          (soprattutto in fase di apprendimento della lettura)?

Prodaqi nlente risulte r pivvicile gere puetse
qoce rige. Palcuno siddelerà algi erori pi standa.
Evettinfanemete appiano sotsiito dueicele tera,
noeso pa l cosa, agiutno atlro a suvo palche
palaro. Inraltà tsate drofando artivicialnete
buelo ce aqituanlente drovano i ragaziqislesici nl
lerege.
                           Ferrara- Iannacci - Marinetto          15
DECIFRAZIONE: UN PROBLEMA
              PER I DSA
lettura lenta                                               difficoltà a tener conto
                                                            della funzione sintattica
anticipazioni scorrette (cattiva                            della punteggiatura
integrazione tra accesso
lessicale e fonologico) lessico                             difficoltà di movimento
nuovo vs lessico noto                                       spaziale per individuare
                                                            parole o parti di testo
lunghezza testi e affaticamento
                                                            difficoltà a muoversi nel
difficoltà in automatismi                                   testo per riprenderne
                                                            parole o frasi
difficoltà a conservare in
memoria parole appena lette o                               interferenza disturbante
porzioni di testo: sovraccarico                             degli elementi
di ML e MLT poco efficiente                                 paratestuali
                            Ferrara- Iannacci - Marinetto                          16
Che fare?
• lettura dell’insegnante
                             • riduzione quantità di
•   tempi di lettura ed        testo da leggere,
    elaborazione adeguati      selezione di ciò che è
•   lavoro assieme ed          fondamentale
    attivo sul lessico       • individuazione di
    nuovo                      elementi testuali e
•   lavoro su porzioni di      paratestuali, in base a
    testo                      scopi di lettura e stile
                               cognitivo
•   sintesi vocali, testi
    digitali e registrazioni • … BASTA con logopedia


                      Ferrara- Iannacci - Marinetto   17
COMPRENSIONE
                                         Breve lavoro su un testo
4.1 Acqua: risorsa infinita o finita?
  Per millenni l’umanità ha utilizzato l’acqua nella
  consapevolezza che, trattandosi di una risorsa rinnovabile
  per eccellenza, non sarebbe mai finita. Negli ultimi
  decenni, invece, ci si è cominciati a chiedere quale potrà
  essere la disponibilità idrica quando, alla metà di questo
  secolo, la popolazione mondiale sfiorerà i 9 miliardi di
  persone, il 50% in più rispetto a oggi. Attualmente il
  consumo mondiale dì acqua dolce intacca solo un sesto
  delle riserve disponibili, ma nel secolo scorso il consumo
  mondiale è aumentato del 700%, come conseguenza della
  triplicazione della popolazione.
                                              Ferrara- Iannacci - Marinetto
  (Boschetti, Fedrizzi “Ecosistema Terra” , Minerva Scuola, 2008)             18
COMPRENSIONE
      A: Il livello LESSICALE
Esempio 1
(dalla ricerca Lumbelli – IRRSAE E.R., in Colombo, Leggere capire non capire, Zanichelli 2002)

Furio Colombo E’ scoppiata la guerra dell’età
(«La stampa», 19.7.1993, rubrica «Intanto in America»).

Dagli archivi degli ospedali «è venuta fuori questa regola,
praticata sui pazienti anziani: nessun intervento chirurgico
importante viene eseguito su pazienti che hanno più di 75
anni. Naturalmente vi sono eccezioni, ed è probabile che le
eccezioni siano più frequenti con i malati più abbienti. Ma la
regola esiste».         Ferrara- Iannacci - Marinetto       19
1° INTERVISTA
1. A: [...] ma più spesso vengono fatti degli interventi a quelli
     che sono dei malati più benestanti, che, come si dice,
     stanno meglio rispetto a quelli di 75 anni.
I: I malati più abbienti sono quelli...
A: ...che sono meno malati.



2° INTERVISTA
2. A: [...] Cioè, naturalmente ci saranno dei casi che si potrà
    operare con i malati più abbienti, ma la regola esiste.
I: Ci saranno dei casi in cui si potrà operare, hai detto.
A: Sì, sono i malati più abbienti, cioè penso quelli che hanno
    dei problemi che se non vengono curati si potranno avere
    delle gravi conseguenze

                         Ferrara- Iannacci - Marinetto              20
A: Il livello LESSICALE

Esempio 2
  Il biossido di carbonio (o anidride carbonica, C02),
  prodotto dalle combustioni e dai processi re-spiratori, è un
  componente normale dell’aria, di cui rappresenta circa lo
  0,03%. La sua concentrazione è controllata dalla
  fotosintesi, svolta dalla componente vegetale del
  geosistema, e dalla soluzione nelle acque marine, ma
  queste due azioni sembrano oggi incapaci di frenare le
  emissioni crescenti).
                        (Boschetti, Fedrizzi “Ecosistema Terra” , Minerva Scuola, 2008)


                         Ferrara- Iannacci - Marinetto                             21
GLI INDICI di
   LEGGIBILITA’
Scala di riferimento




      Ferrara- Iannacci - Marinetto   22
B: Il livello SINTATTICO
  • complessità dei periodi

Esempio 3
  «...c’è nel mondo greco un’altra novità fondamentale. Se negli
  imperi antichi gli schiavi appartenevano soprattutto ai sovrani e
  ai grandi signori, trattandosi dei loro prigionieri di guerra o dei
  loro debitori insolventi, in Grecia lo schiavo è una merce che
  chiunque può facilmente procurarsi sul mercato, a un prezzo
  assai conveniente. Lo schiavo non appartiene più dunque allo
  Stato, ma direttamente al cittadino privato...»
                                         (M. Vegetti, Dalla preistoria alla società feudale, Zanichelli).


                        Fraintendimento (riesposizione orale):
            "in Grecia gli schiavi appartenevano ai sovrani e ai grandi signori".
                                   Ferrara- Iannacci - Marinetto                                            23
B: Il livello SINTATTICO
  • nominalizzazioni

Esempio 4

   L’evaporazione avviene tanto più rapidamente quanto
   maggiore è la superficie esposta all’aria.
                                                        (Progetto Scienze, La Scuola, vol. unico)


Esempio 5

   La fertilità dei suoli vulcanici, oggi anche un largo uso
   di concimi chimici e di macchine da parte degli
   agricoltori, permettono rendimenti per ettaro tra i più
   alti del mondo.

                        Ferrara- Iannacci - Marinetto                                        24
C: La COESIONE
Esempio 6


   Una forza di intensità F, applicata a un corpo, ne
   provoca lo spostamento s dalla posizione iniziale.
            (Manuale di Scienze per la scuola media, in La rete e i nodi, a cura di L. Zambelli, La Nuova Italia 1994)




   domanda: A che cosa si riferisce ne?

   risposte:
                   corpo 23%                                              forza 40%
                                          Ferrara- Iannacci - Marinetto                                        25
D: Le INFERENZE e l’IMPLICITO
Esempio 7

Occhiello Lo studioso che ha collaborato con l’attore nella
   lettura televisiva del XXXIII° canto del ‘Paradiso’ parla del
   progetto di un film
Titolo Sermonti: il Dante di Benigni sarà popolare e
   misterioso
Articolo Fare una vita di Dante tra il notarile e il
   leggendario? A Vittorio Sermonti piace l’idea di Roberto
   Benigni: ricostruire la vita del Divin poeta, per un film
   televisivo in tre - quattro puntate, attraverso i pochi
   documenti che ne riportano il nome e le tante leggende
   fiorite per secoli …
La sequenza è l’attacco di un articolo tratto dal ‘Corriere della Sera’ a firma di P. Di Stefano (20. 1. 2003, p. 27).


                                                                      Ferrara- Iannacci - Marinetto                      26
CHE FARE ?
                    CAPIRE è DIFFICILE
• non dare per scontata la comprensione
      l’arte di porre domande
• spiegare il testo, non solo il contenuto
• non risolvere direttamente tutte le difficoltà

In tutti gli insegnamenti disciplinari:
   – legare le spiegazioni alla comprensione del libro di testo
     (verso l’autonomia)
   – decidere quali punti essenziali devono essere ricavati
   – fornire schemi anticipatori
   – lavorare sui libri di testo

                          Ferrara- Iannacci - Marinetto           27
SPECIFICITA’ LINGUISTICA
DEGLI STUDENTI DSA



nella scuola secondaria di primo e di secondo
grado




               Ferrara- Iannacci - Marinetto   28
Difficoltà linguistiche nei DSA
• Persistenza di difficoltà varie nella comprensione
  (ATTRAVERSO LETTURA) del testo scritto

• Priorità dell’oralità sulla scrittura e sulla lettura da
  testo scritto
• Accesso difficoltoso ad un uso formale del
  linguaggio
• Difficile apprendimento di lingue straniere
• Scarsa capacità di operare su categorie
  grammaticali (anche se note)
• Produzione scritta povera e poco articolata
                     Ferrara- Iannacci - Marinetto       29
Caratteristiche linguistiche dei DSA
     relativamente alla lettura
• Persistenza di difficoltà a superare la fase della
  lettura fonologica o fonologica-intermedia e
  difficoltà a pervenire alla lettura lessicale
• Lentezza

• Difficoltà nella comprensione della lettura

        Errori semantici

                    Ferrara- Iannacci - Marinetto   30
•COMPRENSIONE
• Livello lessicale

• Livello sintattico

• Livello testuale

• Livello «cognitivo»

• Livello legato al tipo di testo
                       Ferrara- Iannacci - Marinetto   31
Difficoltà lessicali (di fronte a…)
•Lessico ignoto
•Lessico a bassa frequenza
•Lessico polisemico/ambiguo
•Linguaggio metaforico e retorico in genere
•Espressioni idiomatiche
•Iperonimi/iponimi
•Funzione di morfemi (prefissi, suffissi), clitici

                  Ferrara- Iannacci - Marinetto   32
Difficoltà sintattiche (di fronte a…)

•Lunghezza e complessità dei periodi
•Presenza di incisi
•Nominalizzazioni
•Funzione della punteggiatura
•Rapporto ipotassi/paratassi
•Subordinate implicite


                Ferrara- Iannacci - Marinetto   33
Difficoltà testuali (di fronte a…)
• Riprese anaforiche (nominali, pronominali,
  ellissi)

     Identificazione degli individui

• Connettivi e segnali discorsivi

• Elementi ‘deboli’ di coesione (ne, ci…)

                    Ferrara- Iannacci - Marinetto   34
Difficoltà «cognitive»

• Inferenze-implicito
• Ricorso a repertori concettuali

• Selezione delle informazioni
• Gerarchizzazione delle informazioni
• Difficoltà a mantenere in memoria il
  microtesto scrittura per lo studio
                 Ferrara- Iannacci - Marinetto   35
Come insegnare a capire ciò che si
            legge
          R. C. Shank, Il lettore che capisce, La Nuova Italia 1992

   Insegnare a prevedere
   Insegnare a contare sulla propria conoscenza
precedente
   Insegnare nuovi script (conoscenza
‘incarnata’, socializzata)
   Insegnare a capire se qualcosa non funziona
   Insegnare parole nuove, ma nel contesto

                     Ferrara- Iannacci - Marinetto                    36
La SCRITTURA per lo STUDIO
Dario Corno               (Corno D., 1999, Scrivere e capire, in: La scrittura.
                          Scrivere, riscrivere, sapere di sapere, Catanzaro, Rubbettino)

SCRITTURA:
                funzioni…
                 riepilogativa/di sintesi

                      “scrittura per capire”:                                     • Sintesi/Riassunti
              posta al servizio della comprensione e                              • Schemi
                          della memoria
                                                                                  • Appunti
                                                                                  • Note
              Muove competenze alte                                               • Commenti
                                  Ferrara- Iannacci - Marinetto                                  37
E i DSA?
        Come “maneggiano” la SCRITTURA?
                       COMORBILITA’
          Problema troppo ampio in questo contesto
                                  MA
•   Supporti pre organizzati per appunti
•   Schemi incompleti o vuoti
•   Lavoro in coppie con funzioni diverse
•   Software di mappe: C-Maps Tools, Compendium, XMind
    (free), Supermappe (Anastasis)…
• un OCCHIO in classe…

                         Ferrara- Iannacci - Marinetto   38
La COMPRENSIONE
       DEL TESTO di STORIA


Un esempio di percorso



                     TESTO:
           Medio Evo. La vita in città




                 Ferrara- Iannacci - Marinetto   39
Fasi del procedimento:
    Pre–lettura/lettura orientativa


    Lettura (o sintesi vocale)
    •   Categorizzazione
                                           SOTTOLINEATURA
    •   Gerarchizzazione



    Scrittura per lo studio:
    • Schematizzazione – creazione mappe

    • Sintesi diverse



    Rielaborazione orale

                               Ferrara- Iannacci - Marinetto   40
PRELETTURA
Selezionare gli indici paratestuali:

•   Immagini
•   Tabelle, grafici, schemi, linee del tempo, tavole
•   Titoli e sottotitoli
•   Parole chiave evidenziate
•   Box con eventuali domande
•   Glossari

Interrogare tali indici per formulare
ipotesi di significato o possibili gerarchie
                      Ferrara- Iannacci - Marinetto     41
LETTURA
• Lettura:
    – dell’insegnante
    – con sintesi vocale
• Discussione/problematizzazione: ORALE
• Sottolineatura
• Note e richiami sul testo
• Conferma di ipotesi (fase di pre – lettura)
• Ritorno su porzioni di testo particolarmente difficili –
  Rilettura
• Completamento di griglie già predisposte
• Proposta di diversi tipi di scrittura di sintesi:
    – collettiva e guidata/di gruppo o coppia/individuale
    – + o – vincolata
    – individuale
                             Ferrara- Iannacci - Marinetto   42
Medio Evo. La vita in città.
                                                                    Organizzazione
Le città italiane sperimentarono modelli di organizzazione
interna particolarmente sofisticati.
I funzionari regolavano l’edificazione delle case,
l’accumulo dei rifiuti, gli intralci alla circolazione: avevano
cura      della   pavimentazione        delle    strade,    della
                                                                    Compiti dei funzionari
manutenzione degli scoli delle acque piovane e delle
fognature. Vietavano la circolazione in centro di maiali e
capre (non così delle meno moleste oche, anitre, e dei
polli), limitavano ad alcune zone le attività maleodoranti
o rumorose.
Frequenti erano le zone di verde: tra una casa e l’altra si
                                                                    Verde
sviluppavano orti e giardini.
Particolare attenzione si prestava alla prevenzione degli
incendi. Il legname era impiegato in quasi tutte le
                                                                    Materiale da costruzione
costruzioni, dai pilastri ai solai, alle scale e ai balconi.
Molti tetti erano in paglia e in tutti i cortili c’erano
depositi di fieno per i cavalli.
                                                                    Tipologia edifici: signorili
Nel cuore della città si raccoglievano i palazzi signorili:
tutt’intorno vi erano case più modeste.
Le case di artigiani e mercanti erano composte da
                                                                    Tipologia edifici: modesti
bottega e magazzini a pian terreno e abitazione nei piani
soprastanti.
Chiese, cappelle, oratori, monasteri e conventi sorgevano
in ogni quartiere, quasi sempre stretti tra le case. Solo
                                                                    Tipologia edifici: religiosi
alla cattedrale era riservato un po’ più di spazio, benché
quasi sempre vi si addossassero banchi di vendita e
mercato.
Le piazze erano il fulcro della vita cittadina, vi si
                                                                    Le piazze
tenevano mercati e fiere periodiche, vi si affacciavano
botteghe e magazzini. Erano il luogo di incontro per
eccellenza, in cui si tenevano gli affollatissimi sermoni dei
predicatori e in cui si innalzava il patibolo.
Anche l’aspetto delle città quattrocentesche, dunque,
                                                                    Aspetti
rifletteva il fermento e la vivacità che contraddistinsero il
secolo.
                                                     Ferrara- Iannacci - Marinetto                 43
Città medievale




  organizzazione

                            verde                                      edifici            piazze


 Compiti
             Prevenzione                    Case               Case artigiani
   dei                                                                           Chiese
               incendi                    signorili                  e
funzionari
                                                               commercianti




                                                                    Rif. a Xmind
                   perché


                               Ferrara- Iannacci - Marinetto                                44
IN SINTESI
Proposte metodologico pratiche per il docente mediatore:
•Atteggiamento empatico
•Individuare i ‘bisogni’ personali e lavorare specificamente su di essi

•Esercizi linguistici ‘mirati’
•Curare l’aspetto ludico
•Utilizzare più canali sensoriali
•Utilizzare immagini (purché siano funzionali alla comprensione)
•Privilegiare l’aspetto uditivo
•Tecnologie a supporto dello studio




                                      Ferrara- Iannacci - Marinetto       45
•   Inserire in gruppi nei quali vengano utilizzate competenze diverse (vedi cooperative
                                              learning)
•   TEMPI, PARTIZIONE e GRADUALITA’
•   Anticipazioni/Sintesi finali (anche registrate)
•   Visualizzazione (sul e del testo): sottolineature/mappe
•   Parole chiave
•   Domande (es: leggerle prima)
•   MEMORIA
•   Conoscenza ‘incarnata’/socializzata
•   Verbalizzare (metacognizione)
•   Scrittura funzionale/di sintesi




                                       Ferrara- Iannacci - Marinetto                     46
Grazie per l’attenzione.




       Ferrara- Iannacci - Marinetto   47

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Comprensione del testo e attività di studio, emilia romagna, Eulogos, Iannacci

  • 1. “Comprensione del testo e attività di studio. Non solo DSA” Terzo incontro di Alta Formazione Protocollo d’intesa MIUR – Fondazione Telecom Italia AID (Associazione Italiana Dislessia) Relatori GISCEL: Paola Marinetto Paola Iannacci Regione EMILIA ROMAGNA Ferrara Martedì 16 novembre 2010 Ferrara- Iannacci - Marinetto 1
  • 2. La comprensione dei testi (non solo DSA) Ferrara, 16.11.2010 0. Premessa a) Una didattica inclusiva b) Decifrazione e comprensione c) Alcuni problemi specifici dei DSA 1. La comprensione a) Analisi complessiva di un brano b) Livelli della (in)comprensione 2. Che fare? 3. Problemi specifici dei DSA 4. Dalla lettura alla scrittura per lo studio Ferrara- Iannacci - Marinetto 2
  • 3. DIDATTICA DELLA LETTURA E DELLA COMPRENSIONE DEL TESTO FINALITA’ Cittadinanza attiva Adult Literacy and per la VITA Life skills Ferrara- Iannacci - Marinetto 3
  • 4. Il COMPRENDERE: una PREMESSA • Il “problema” non sono solo i DSA: didattica inclusiva • La centralità delle competenze linguistiche nella vita e nella crescita sociale • Funzione sociale dell’Educazione Linguistica fatta dalla scuola Ferrara- Iannacci - Marinetto 4
  • 5. Le competenze di comprensione di giovani adulti italiani nelle indagini internazionali e nazionali Indagine ALL 2003-05 (Adult Literacy and Life skills) fascia 16-25 Liv. 1 % Liv. 2% Liv. 3% Liv. 4/5% Maschi 38.9 38.7 19.6 2.8 Femmine 31.6 38.4 24.9 5.1 Ferrara- Iannacci - Marinetto 5
  • 6. DOVE, QUANDO e COME IMPARA A FARE CIO’ CHE ANCORA NON SA FARE? CASA EXTRA-SCUOLA SCUOLA Ferrara- Iannacci - Marinetto 6
  • 7. DIDATTICA DELLA LETTURA E DELLA COMPRENSIONE DEL TESTO A CHI SPETTA? La SCUOLA è l’unica agenzia, ad oggi, in grado di affrontare tale COMPITO OSSERVAZIONE: la scolarità dei genitori Ferrara- Iannacci - Marinetto 7
  • 8. La COMPRENSIONE si insegna, nella consapevolezza che: è un apprendimento di lungo periodo, da curare almeno fino al biennio superiore; non è un processo “tutto o nulla”; vi contribuiscono in modo interattivo processi top - down e bottom – up; è una competenza trasversale e riguarda tutte le discipline che prevedono l’uso del manuale di studio; è fondamentale il ruolo del docente di italiano, ma sono coinvolti tutti i docenti. Ferrara- Iannacci - Marinetto 8
  • 9. Processi top-down, dall’alto, di anticipazione/previsione: via lessicale -competenze lessicali (semantiche - morfologiche grammaticali) - competenze sintattiche (frase..) - competenze testuali ESPERIENZE Processi bottom-up dal basso, di decifrazione e associazione: via fonologica o segmentale Lettera, sillaba, porzione di parola Lettura sublessicale Ferrara- Iannacci - Marinetto 9
  • 10. Processo di LETTURA DECIFRAZIONE COMPRENSIONE Ferrara- Iannacci - Marinetto 10
  • 11. DECIFRAZIONE Accesso fonologico Accesso lessicale Elaborazione percettiva Accesso a repertori mentali Attribuzione/previsione di Fissazioni significato per le parole Transcodifica (conversione Elaborazione morfologica e sistema grafico sintattica /articolazione in suono) Orientamento tra elementi Regressioni testuali e paratestuali Assemblaggio (a diversi livelli) Ferrara- Iannacci - Marinetto 11
  • 12. DECIFRAZIONE RAPIDA UTILE e NECESSARIA AUTOMATISMO AUTONOMIA SPAZI di ELABORAZIONE VANTAGGIO PER LA COMPRENSIONE MA NON E’ GARANZIA di COMPRENSIONE Ferrara- Iannacci - Marinetto 12
  • 13. LETTURA ad SILENZIOSA ALTA VOCE Utile e doveroso per lo STUDENTE testarle entrambe: CONSAPEVOLEZZA per il DOCENTE Ferrara- Iannacci - Marinetto 13
  • 14. Cosa vuol dire concretamente “APPROCCIO LESSICALE”? Secnodo un pfrosseore dlel'Unviesrita‘ di Cmabrdige, non imorpta in che oridne apapaino le letetre in una paolra, l'uinca csoa imnorptate e' che la pimra e la ulimta letetra sinao nel ptoso gituso. Il riustlato puo' serbmare mloto cnofsuo e noonstatne ttuto si puo' legerge sezna mloti prleobmi. Qesuto si dvee al ftato che la mtene uanma non lgege ongi ltetera una ad una, ma la paolra nel suo isineme. Cuorsio, no? Questo è tanto più vero se chi legge è un “LETTORE ESPERTO” Ferrara- Iannacci - Marinetto 14
  • 15. Come può essere invece il modo di leggere di un dislessico (soprattutto in fase di apprendimento della lettura)? Prodaqi nlente risulte r pivvicile gere puetse qoce rige. Palcuno siddelerà algi erori pi standa. Evettinfanemete appiano sotsiito dueicele tera, noeso pa l cosa, agiutno atlro a suvo palche palaro. Inraltà tsate drofando artivicialnete buelo ce aqituanlente drovano i ragaziqislesici nl lerege. Ferrara- Iannacci - Marinetto 15
  • 16. DECIFRAZIONE: UN PROBLEMA PER I DSA lettura lenta difficoltà a tener conto della funzione sintattica anticipazioni scorrette (cattiva della punteggiatura integrazione tra accesso lessicale e fonologico) lessico difficoltà di movimento nuovo vs lessico noto spaziale per individuare parole o parti di testo lunghezza testi e affaticamento difficoltà a muoversi nel difficoltà in automatismi testo per riprenderne parole o frasi difficoltà a conservare in memoria parole appena lette o interferenza disturbante porzioni di testo: sovraccarico degli elementi di ML e MLT poco efficiente paratestuali Ferrara- Iannacci - Marinetto 16
  • 17. Che fare? • lettura dell’insegnante • riduzione quantità di • tempi di lettura ed testo da leggere, elaborazione adeguati selezione di ciò che è • lavoro assieme ed fondamentale attivo sul lessico • individuazione di nuovo elementi testuali e • lavoro su porzioni di paratestuali, in base a testo scopi di lettura e stile cognitivo • sintesi vocali, testi digitali e registrazioni • … BASTA con logopedia Ferrara- Iannacci - Marinetto 17
  • 18. COMPRENSIONE Breve lavoro su un testo 4.1 Acqua: risorsa infinita o finita? Per millenni l’umanità ha utilizzato l’acqua nella consapevolezza che, trattandosi di una risorsa rinnovabile per eccellenza, non sarebbe mai finita. Negli ultimi decenni, invece, ci si è cominciati a chiedere quale potrà essere la disponibilità idrica quando, alla metà di questo secolo, la popolazione mondiale sfiorerà i 9 miliardi di persone, il 50% in più rispetto a oggi. Attualmente il consumo mondiale dì acqua dolce intacca solo un sesto delle riserve disponibili, ma nel secolo scorso il consumo mondiale è aumentato del 700%, come conseguenza della triplicazione della popolazione. Ferrara- Iannacci - Marinetto (Boschetti, Fedrizzi “Ecosistema Terra” , Minerva Scuola, 2008) 18
  • 19. COMPRENSIONE A: Il livello LESSICALE Esempio 1 (dalla ricerca Lumbelli – IRRSAE E.R., in Colombo, Leggere capire non capire, Zanichelli 2002) Furio Colombo E’ scoppiata la guerra dell’età («La stampa», 19.7.1993, rubrica «Intanto in America»). Dagli archivi degli ospedali «è venuta fuori questa regola, praticata sui pazienti anziani: nessun intervento chirurgico importante viene eseguito su pazienti che hanno più di 75 anni. Naturalmente vi sono eccezioni, ed è probabile che le eccezioni siano più frequenti con i malati più abbienti. Ma la regola esiste». Ferrara- Iannacci - Marinetto 19
  • 20. 1° INTERVISTA 1. A: [...] ma più spesso vengono fatti degli interventi a quelli che sono dei malati più benestanti, che, come si dice, stanno meglio rispetto a quelli di 75 anni. I: I malati più abbienti sono quelli... A: ...che sono meno malati. 2° INTERVISTA 2. A: [...] Cioè, naturalmente ci saranno dei casi che si potrà operare con i malati più abbienti, ma la regola esiste. I: Ci saranno dei casi in cui si potrà operare, hai detto. A: Sì, sono i malati più abbienti, cioè penso quelli che hanno dei problemi che se non vengono curati si potranno avere delle gravi conseguenze Ferrara- Iannacci - Marinetto 20
  • 21. A: Il livello LESSICALE Esempio 2 Il biossido di carbonio (o anidride carbonica, C02), prodotto dalle combustioni e dai processi re-spiratori, è un componente normale dell’aria, di cui rappresenta circa lo 0,03%. La sua concentrazione è controllata dalla fotosintesi, svolta dalla componente vegetale del geosistema, e dalla soluzione nelle acque marine, ma queste due azioni sembrano oggi incapaci di frenare le emissioni crescenti). (Boschetti, Fedrizzi “Ecosistema Terra” , Minerva Scuola, 2008) Ferrara- Iannacci - Marinetto 21
  • 22. GLI INDICI di LEGGIBILITA’ Scala di riferimento Ferrara- Iannacci - Marinetto 22
  • 23. B: Il livello SINTATTICO • complessità dei periodi Esempio 3 «...c’è nel mondo greco un’altra novità fondamentale. Se negli imperi antichi gli schiavi appartenevano soprattutto ai sovrani e ai grandi signori, trattandosi dei loro prigionieri di guerra o dei loro debitori insolventi, in Grecia lo schiavo è una merce che chiunque può facilmente procurarsi sul mercato, a un prezzo assai conveniente. Lo schiavo non appartiene più dunque allo Stato, ma direttamente al cittadino privato...» (M. Vegetti, Dalla preistoria alla società feudale, Zanichelli). Fraintendimento (riesposizione orale): "in Grecia gli schiavi appartenevano ai sovrani e ai grandi signori". Ferrara- Iannacci - Marinetto 23
  • 24. B: Il livello SINTATTICO • nominalizzazioni Esempio 4 L’evaporazione avviene tanto più rapidamente quanto maggiore è la superficie esposta all’aria. (Progetto Scienze, La Scuola, vol. unico) Esempio 5 La fertilità dei suoli vulcanici, oggi anche un largo uso di concimi chimici e di macchine da parte degli agricoltori, permettono rendimenti per ettaro tra i più alti del mondo. Ferrara- Iannacci - Marinetto 24
  • 25. C: La COESIONE Esempio 6 Una forza di intensità F, applicata a un corpo, ne provoca lo spostamento s dalla posizione iniziale. (Manuale di Scienze per la scuola media, in La rete e i nodi, a cura di L. Zambelli, La Nuova Italia 1994) domanda: A che cosa si riferisce ne? risposte: corpo 23% forza 40% Ferrara- Iannacci - Marinetto 25
  • 26. D: Le INFERENZE e l’IMPLICITO Esempio 7 Occhiello Lo studioso che ha collaborato con l’attore nella lettura televisiva del XXXIII° canto del ‘Paradiso’ parla del progetto di un film Titolo Sermonti: il Dante di Benigni sarà popolare e misterioso Articolo Fare una vita di Dante tra il notarile e il leggendario? A Vittorio Sermonti piace l’idea di Roberto Benigni: ricostruire la vita del Divin poeta, per un film televisivo in tre - quattro puntate, attraverso i pochi documenti che ne riportano il nome e le tante leggende fiorite per secoli … La sequenza è l’attacco di un articolo tratto dal ‘Corriere della Sera’ a firma di P. Di Stefano (20. 1. 2003, p. 27). Ferrara- Iannacci - Marinetto 26
  • 27. CHE FARE ? CAPIRE è DIFFICILE • non dare per scontata la comprensione l’arte di porre domande • spiegare il testo, non solo il contenuto • non risolvere direttamente tutte le difficoltà In tutti gli insegnamenti disciplinari: – legare le spiegazioni alla comprensione del libro di testo (verso l’autonomia) – decidere quali punti essenziali devono essere ricavati – fornire schemi anticipatori – lavorare sui libri di testo Ferrara- Iannacci - Marinetto 27
  • 28. SPECIFICITA’ LINGUISTICA DEGLI STUDENTI DSA nella scuola secondaria di primo e di secondo grado Ferrara- Iannacci - Marinetto 28
  • 29. Difficoltà linguistiche nei DSA • Persistenza di difficoltà varie nella comprensione (ATTRAVERSO LETTURA) del testo scritto • Priorità dell’oralità sulla scrittura e sulla lettura da testo scritto • Accesso difficoltoso ad un uso formale del linguaggio • Difficile apprendimento di lingue straniere • Scarsa capacità di operare su categorie grammaticali (anche se note) • Produzione scritta povera e poco articolata Ferrara- Iannacci - Marinetto 29
  • 30. Caratteristiche linguistiche dei DSA relativamente alla lettura • Persistenza di difficoltà a superare la fase della lettura fonologica o fonologica-intermedia e difficoltà a pervenire alla lettura lessicale • Lentezza • Difficoltà nella comprensione della lettura Errori semantici Ferrara- Iannacci - Marinetto 30
  • 31. •COMPRENSIONE • Livello lessicale • Livello sintattico • Livello testuale • Livello «cognitivo» • Livello legato al tipo di testo Ferrara- Iannacci - Marinetto 31
  • 32. Difficoltà lessicali (di fronte a…) •Lessico ignoto •Lessico a bassa frequenza •Lessico polisemico/ambiguo •Linguaggio metaforico e retorico in genere •Espressioni idiomatiche •Iperonimi/iponimi •Funzione di morfemi (prefissi, suffissi), clitici Ferrara- Iannacci - Marinetto 32
  • 33. Difficoltà sintattiche (di fronte a…) •Lunghezza e complessità dei periodi •Presenza di incisi •Nominalizzazioni •Funzione della punteggiatura •Rapporto ipotassi/paratassi •Subordinate implicite Ferrara- Iannacci - Marinetto 33
  • 34. Difficoltà testuali (di fronte a…) • Riprese anaforiche (nominali, pronominali, ellissi) Identificazione degli individui • Connettivi e segnali discorsivi • Elementi ‘deboli’ di coesione (ne, ci…) Ferrara- Iannacci - Marinetto 34
  • 35. Difficoltà «cognitive» • Inferenze-implicito • Ricorso a repertori concettuali • Selezione delle informazioni • Gerarchizzazione delle informazioni • Difficoltà a mantenere in memoria il microtesto scrittura per lo studio Ferrara- Iannacci - Marinetto 35
  • 36. Come insegnare a capire ciò che si legge R. C. Shank, Il lettore che capisce, La Nuova Italia 1992 Insegnare a prevedere Insegnare a contare sulla propria conoscenza precedente Insegnare nuovi script (conoscenza ‘incarnata’, socializzata) Insegnare a capire se qualcosa non funziona Insegnare parole nuove, ma nel contesto Ferrara- Iannacci - Marinetto 36
  • 37. La SCRITTURA per lo STUDIO Dario Corno (Corno D., 1999, Scrivere e capire, in: La scrittura. Scrivere, riscrivere, sapere di sapere, Catanzaro, Rubbettino) SCRITTURA: funzioni… riepilogativa/di sintesi “scrittura per capire”: • Sintesi/Riassunti posta al servizio della comprensione e • Schemi della memoria • Appunti • Note Muove competenze alte • Commenti Ferrara- Iannacci - Marinetto 37
  • 38. E i DSA? Come “maneggiano” la SCRITTURA? COMORBILITA’ Problema troppo ampio in questo contesto MA • Supporti pre organizzati per appunti • Schemi incompleti o vuoti • Lavoro in coppie con funzioni diverse • Software di mappe: C-Maps Tools, Compendium, XMind (free), Supermappe (Anastasis)… • un OCCHIO in classe… Ferrara- Iannacci - Marinetto 38
  • 39. La COMPRENSIONE DEL TESTO di STORIA Un esempio di percorso TESTO: Medio Evo. La vita in città Ferrara- Iannacci - Marinetto 39
  • 40. Fasi del procedimento: Pre–lettura/lettura orientativa Lettura (o sintesi vocale) • Categorizzazione SOTTOLINEATURA • Gerarchizzazione Scrittura per lo studio: • Schematizzazione – creazione mappe • Sintesi diverse Rielaborazione orale Ferrara- Iannacci - Marinetto 40
  • 41. PRELETTURA Selezionare gli indici paratestuali: • Immagini • Tabelle, grafici, schemi, linee del tempo, tavole • Titoli e sottotitoli • Parole chiave evidenziate • Box con eventuali domande • Glossari Interrogare tali indici per formulare ipotesi di significato o possibili gerarchie Ferrara- Iannacci - Marinetto 41
  • 42. LETTURA • Lettura: – dell’insegnante – con sintesi vocale • Discussione/problematizzazione: ORALE • Sottolineatura • Note e richiami sul testo • Conferma di ipotesi (fase di pre – lettura) • Ritorno su porzioni di testo particolarmente difficili – Rilettura • Completamento di griglie già predisposte • Proposta di diversi tipi di scrittura di sintesi: – collettiva e guidata/di gruppo o coppia/individuale – + o – vincolata – individuale Ferrara- Iannacci - Marinetto 42
  • 43. Medio Evo. La vita in città. Organizzazione Le città italiane sperimentarono modelli di organizzazione interna particolarmente sofisticati. I funzionari regolavano l’edificazione delle case, l’accumulo dei rifiuti, gli intralci alla circolazione: avevano cura della pavimentazione delle strade, della Compiti dei funzionari manutenzione degli scoli delle acque piovane e delle fognature. Vietavano la circolazione in centro di maiali e capre (non così delle meno moleste oche, anitre, e dei polli), limitavano ad alcune zone le attività maleodoranti o rumorose. Frequenti erano le zone di verde: tra una casa e l’altra si Verde sviluppavano orti e giardini. Particolare attenzione si prestava alla prevenzione degli incendi. Il legname era impiegato in quasi tutte le Materiale da costruzione costruzioni, dai pilastri ai solai, alle scale e ai balconi. Molti tetti erano in paglia e in tutti i cortili c’erano depositi di fieno per i cavalli. Tipologia edifici: signorili Nel cuore della città si raccoglievano i palazzi signorili: tutt’intorno vi erano case più modeste. Le case di artigiani e mercanti erano composte da Tipologia edifici: modesti bottega e magazzini a pian terreno e abitazione nei piani soprastanti. Chiese, cappelle, oratori, monasteri e conventi sorgevano in ogni quartiere, quasi sempre stretti tra le case. Solo Tipologia edifici: religiosi alla cattedrale era riservato un po’ più di spazio, benché quasi sempre vi si addossassero banchi di vendita e mercato. Le piazze erano il fulcro della vita cittadina, vi si Le piazze tenevano mercati e fiere periodiche, vi si affacciavano botteghe e magazzini. Erano il luogo di incontro per eccellenza, in cui si tenevano gli affollatissimi sermoni dei predicatori e in cui si innalzava il patibolo. Anche l’aspetto delle città quattrocentesche, dunque, Aspetti rifletteva il fermento e la vivacità che contraddistinsero il secolo. Ferrara- Iannacci - Marinetto 43
  • 44. Città medievale organizzazione verde edifici piazze Compiti Prevenzione Case Case artigiani dei Chiese incendi signorili e funzionari commercianti Rif. a Xmind perché Ferrara- Iannacci - Marinetto 44
  • 45. IN SINTESI Proposte metodologico pratiche per il docente mediatore: •Atteggiamento empatico •Individuare i ‘bisogni’ personali e lavorare specificamente su di essi •Esercizi linguistici ‘mirati’ •Curare l’aspetto ludico •Utilizzare più canali sensoriali •Utilizzare immagini (purché siano funzionali alla comprensione) •Privilegiare l’aspetto uditivo •Tecnologie a supporto dello studio Ferrara- Iannacci - Marinetto 45
  • 46. Inserire in gruppi nei quali vengano utilizzate competenze diverse (vedi cooperative learning) • TEMPI, PARTIZIONE e GRADUALITA’ • Anticipazioni/Sintesi finali (anche registrate) • Visualizzazione (sul e del testo): sottolineature/mappe • Parole chiave • Domande (es: leggerle prima) • MEMORIA • Conoscenza ‘incarnata’/socializzata • Verbalizzare (metacognizione) • Scrittura funzionale/di sintesi Ferrara- Iannacci - Marinetto 46
  • 47. Grazie per l’attenzione. Ferrara- Iannacci - Marinetto 47