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LA LETTURA 
Corso di laurea in 
Scienze della formazione primaria 
IV anno di corso 
A.A. 2011- 2012 
II semestre 
Dott.ssa Lia Daniela Sasanelli
MODULO 2
IN OGNI AMBITO… 
 Occorre conoscere la fisiologia della funzione per 
comprenderne la patologia
COMPETENZE - REQUISITI - 
PROCESSI 
PREMESSA 
• Conoscere la fisiologia di una funzione per 
comprendere lo stato disfunzionale di quella 
stessa funzione. 
• Indagine sul processo di apprendimento della 
lettura (svincolato dalla elaborazione e dalla 
cultura). 
• La lettura è un processo molto complesso che 
coinvolge una pluralità di azioni. 
• Attiene alla cognizione.
COMPETENZE - REQUISITI - 
PROCESSI 
PREMESSA 
• Natura mentale delle funzioni lettorie e 
scrittorie. 
• Attivazione di processi in sinergia 
• Elevato automatismo. 
• E’ impossibile non leggere.
CHI LEGGE È LA MENTE 
 La lettura è un processo molto complesso che 
coinvolge una pluralità di azioni, da quelle 
percettive, alle simboliche ed intellettive: il loro 
coordinato svolgimento attiene infatti alla 
funzione trasversale che si individua come 
cognizione.
COMPETENZE - REQUISITI - 
PROCESSI 
3 sono le competenze compositive della lettura: 
- DECIFRAZIONE DEI SEGNI 
- DECODIFICA DELLA SCRITTURA 
- LA COMPETENZA NEUROPSICOLOGICA
COMPETENZE - REQUISITI - 
PROCESSI 
1. La decifrazione dei segni: riconoscimento dei segni, 
in sequenza da sinistra a destra e loro associazione 
ai suoni corrispondenti (strumentalità). 
2. La decodifica della scrittura: comprensione del 
messaggio o significato consistente nella 
elaborazione cognitiva degli indizi percettivi in una 
realizzazione significativa del testo, sulla base dei 
processi di anticipazione o di predizione. (I processi 
sottostanti la comprensione sono parzialmente 
indipendenti da quelli sottostanti la decodifica. Sono 
eventi diversi).
3. La competenza neuropsicologica: organizza e 
coordina le azioni complesse e i coordinamenti 
psichici che nell’insieme consentono al meglio le 
funzioni esecutive o cognitive.
PROBLEMA TECNICO: LA 
DECODIFICA 
 Quale modalità segue il soggetto lettore per 
tradurre in significato la parola scritta? 
DUE ORIENTAMENTI ESSENZIALI 
ANALITICO SINTETICO
un processo fonetico-sillabico: 
progressiva 
associazione di segni a 
suoni e quindi a 
significati, secondo una 
biunivoca corrispondenza 
tra lettere e suoni fino 
alla sintesi nella parola. 
un processo che parte 
dalla parola intera: la 
lettura ha inizio da un 
pattern visivo unitario, 
quindi dall’approccio 
alla parola intera, da cui 
procede verso momenti 
più analitici, ai grafemi.. 
ANALITICO 
SINTETICO
LA LETTURA COME AUTOMATISMO 
RICHIEDE 
 orientamento visuo-motorio fisso, da sinistra 
a destra e dall'alto in basso 
 percezione orientata delle lettere, nella giusta 
direzione, es.d-b, p-b 
 comprensione del significato di parole e 
strutture più ampie 
 corrispondenza suono-significato 
 interdipendenza tra analisi e sintesi.
REQUISITI ORGANICI E 
PSICHICI 
AMBITI DI REQUISITI 
Funzione neurologica 
Funzione sensoriale 
Funzione psicomotoria 
Funzione intellettiva 
Funzione cognitiva 
Funzione emotivo - affettiva 
Funzione linguistica
 Funzione neurologicaMinimali neurologici 
•vista, discriminazione 
visiva, sintesi visiva 
•udito, discriminazione 
uditiva, sintesi uditiva 
•integrazione sensoriale 
•sufficiente span visivo 
•percezione sinistra-destra 
•percezione analitica 
•percezione di successioni 
nello spazio 
 FFuunnzziioonnee sseennssoorriiaallee
Funzione psicomotoria stabilizzazione lateralità 
organizzazione spazio-temporale 
regola l’intelligenza 
indicatore generale e’ la logica 
inerisce l’elaborazione delle 
informazioni 
effetti sull’efficacia del 
comportamento 
e’ parzialmente misurabile 
Funzione intellettiva
Funzione emotivo - affettiva motivazione 
interesse 
controllo fonologico 
sufficiente sviluppo linguistico 
associazione grafema - fonema 
Funzione linguistica
Nelle prestazioni ottimali le funzioni sono 
efficienti e operano in regime di coordinamento, 
simultaneità e reciprocità. 
La corteccia viene impegnata: 
 in parallelo tra i due emisferi, 
 con processi inter-emisferici congiunti , 
 in velocità, 
 con interessamento integrale del cervello e 
della corteccia cerebrale a livello inter-emisferico.
SI COMINCIA DALLA PAROLA: 
IL PRIMATO DEL GLOBALE 
singole lettere sono percepite ed 
identificate più accuratamente 
se organizzate all’interno di 
una parola, piuttosto che 
presentate isolatamente o 
all’interno di una pseudo-parola. 
12/10/14 
ANALITICO 
parola intera 
come unità base 
del processo di 
decodifica 
La maggior efficacia della parola SINTETICO 
intera è solo apparente. Dipende 
soprattutto dalla relativa 
costanza con cui le lettere si 
posizionano e si succedono 
nelle sequenze che definiscono 
le parole. 
unità base: singole 
lettere o gruppi di 
lettere (unità 
ortografiche), o 
sillabe
EFFETTO DI SUPERIORITÀ DELLA 
PAROLA RISPETTO AI GRAFEMI O 
ALTRI GRUPPI DI SEGNI 
 Per Baron le singole lettere vengono 
meglio percepite ed identificate se 
inserite all’interno di parole. 
 Mc Clelland individua 2 processi che 
consentono la lettura fluente: 
1. PROCESSO LESSICALE 
2. PROCESSO SEMANTICO O DI 
COMPRENSIONE 
In entrambi i casi, piattaforma del lavoro 
mentale è la parola, in quanto stringa di 
lettere dotata di significato.
GIÀ PIAGET… 
…sosteneva che la lettura tende all’insieme. 
Più precisamente il primo approccio è 
SINCRETICO, massivo, indistinto alla 
parola o all’enunciato; fa seguito la 
capacità del bambino di smontare il tutto 
in parti (ANALISI) rimontarlo avendo 
compreso le relazioni tra le lettere e le 
parole (SINTESI)
LA PAROLA INTERA COME UNITÀ BASE S.PERINI 1994 
La configurazione globale della parola rappresenta una 
caratteristica sufficientemente discriminante, 
capace, cioè, di guidare il suo riconoscimento e la sua 
decodifica. 
Ma è soprattutto l’alto livello di controllo cui la parola 
intera si presta a farne l’unità base ottimale. 
Sulla parola più che sulle singole lettere sono, infatti, 
agevolmente applicabili sia procedure di controllo 
strutturale dello stimolo, che procedure istruzionali 
capaci di ridurre gli errori che normalmente hanno 
luogo nei momenti iniziali del processo di 
apprendimento. 
12/10/14
PAROLA - 
SIGNIFICATO... 
Attività apprenditiva 
12/10/14 
FFuunnzziioonnii ppeerrcceettttiivvee 
FFuunnzziioonnii iinntteelllleettttiivvee 
FFuunnzziioonnii aaffffeettttiivvoo -- rreellaazziioonnaallii
...NELLA PERCEZIONE 
ʮ movimento oculare nello span percettivo 
ʮ span occhio-voce 
ʮ presenza nella parola di lettere “dominanti” 
ʮ velocità di lettura 
ʮ presenza di sub-vocalizzazioni nella lettura silenziosa 
Span: campata, tratto, intervallo, 
distanza tra due estremità,ecc.
Si è rilevato infatti che... 
 Nella parola è maggiore il numero degli elementi discriminanti 
(stimoli percettivi), i segni grafici. 
 La discriminazione fra due parole è più facile che fra due 
lettere. 
 Più difficilmente le parole sono simili come molte coppie di 
lettere. 
 Parole brevi vengono riconosciute meglio e più rapidamente 
rispetto a parole lunghe, parole bisillabe (cane) meglio di 
parole polisillabe (tavolo)”.
...inoltre... 
Parole che rispettano l’alternanza di vocale e 
consonante (mela, camera), sono riconosciute meglio 
di parole in cui tale sequenza sia: 
- alterata (fiore, treno) 
- complicata dalla presenza di doppie 
- complicata dalla presenza di due vocali (binomi) 
- complicata dalla presenza di due o più consonanti 
contigue (digrammi) 
Digramma: 
gruppo 
di due lettere 
che rappresenta 
un solo suono: 
es. ch in pochi 
sc - gn - gl
...NELL’INTELLETTIVITÀ... 
Procedure istruzionali 
(di apprendimento e correzione dell’errore) 
facilmente applicabili nei confronti 
della parola più che delle lettere 
maggiore 
presenza 
cognitiva = 
casa, mela,tavolo 
Parole di significato noto 
tipo, cromo,codice 
Parole ignare 
intervento 
della 
correzione 
esterna 
immediata presenza della comprensione del significato
...NELLA 
MOTIVAZIONE... 
indotta 
immediata sensazione di saper leggere 
favorisce i processi di apprendimento e di 
analisi.
AZIONI COGNITIVE 
TEORIE 
 Javal: Durante la lettura i movimenti oculari 
non procedono in modo lineare e continuo ma 
alternano movimenti rapidissimi (saccadi o salti 
saccadici) e pause (fissazioni) durante le quali si 
fissa l’immagine sulla retina. La mente 
percepisce i grafemi ed elabora l’informazione 
operando anche l’attribuzione di significato. 
 Buzan: Nel leggere gli occhi si spostano con una 
serie di pause e di rapidi salti. L’azione del 
leggere consiste in un alternarsi di fissazioni e di 
salti in avanti e talvolta di regressioni.
AZIONI COGNITIVE 
TEORIE 
 Baccino: I movimenti degli occhi non 
corrispondono esclusivamente alla funzione 
oculomotrice ma sono orientati anche da 
processi cognitivi inerenti le caratteristiche 
linguistiche del testo da leggere. 
 Indagini con immagini filmate: Testimoniano 
che l’azione del leggere consiste in un 
alternarsi di salti in avanti, fissazioni e 
talvolta di regressioni.
LE 3 AZIONI COGNITIVO-LETTORIE 
L’azione del leggere consiste in un 
alternarsi di 
- fissazioni, 
- salti in avanti 
- regressioni.
SALTI IN AVANTI O SACCADES O SALTI 
SACCADICI 
 …..sono gli spostamenti verso destra che l’occhio 
e la mente compiono tra due fissazioni (campo 
saccadico) e sono regolati da diversi fattori di 
natura visiva e cognitiva. 
momento visivo momento cognitivo 
salto in avanti tra 
due fissazioni 
abilità predittiva 
I 
salti saccadici permettono la lettura in posizione foveale, non essendo sufficiente solo . 
Tanto più è esteso il campo saccadico, quanto più si riduce il numero 
delle fissazioni ed aumenta la velocità lettoria.
DUE MOVIMENTI 
1. Movimento visivo: regolato da sinistra a destra, dall’estensione del 
campo di fissazione e da quella del potenziale campo visivo del lettore, 
sempre in direzione sinistra-destra. 
Se il campo visivo è superiore al salto in avanti tra due fissazioni, 
l’occhio si spinge troppo in avanti e deve dar luogo a un lavoro di 
compensazione o di conferma o verifica del testo letto/intuito, attivando 
una serie di compensazioni di diverso segno strategico: la regressione 
percettiva per polarizzare una lettera o un gruppo, oppure la invenzione 
cognitiva con cui il lettore ipotizza rapidamente cosa ritiene ci sia scritto 
nella parola non percepita.
2. Movimento cognitivo: azione combinata di apprendimento e conoscenza 
che consente alla mente di spingere l’intuizione del testo verso destra, 
l’ipotetica decodifica del messaggio scritto. E’una azione cognitiva di 
diversa estensione (campo cognitivo), dipende dall’abilità predittiva del 
pensiero sulla base di funzioni psichiche: la conoscenza del contesto, la 
comprensione della parte già letta, l’autostima e l’abitudine a formulare 
ipotesi, la reversibilità del pensiero, la competenza lessicale e sintattica, la 
simbolizzazione ecc. 
Se il campo cognitivo è inferiore al salto in avanti tra due fissazioni (campo 
saccadico), la lettura rallenta e si fa incerta per insufficiente comprensione. 
Se invece è superiore, il lettore può far ricorso alla diade funzionale della 
regressione percettiva o della invenzione cognitiva.
LE FISSAZIONI 
 Sono i movimenti in cui l’occhio sospende il nistagmo 
(inibizione saccadica), fissa una posizione e si ferma 
un attimo per registrare una o più lettere attorno a 
tale punto (polarizzazione), quindi procede verso un 
altro punto più avanti verso destra, o nella riga 
sottostante. 
 In questa fase avviene le lettura nel senso di 
decifrazione delle lettere, gruppi di lettere o parole 
che compongono il campo di fissazione o span 
percettivo.
CCeennttrroo SSttuuddii IITTAARRDD 
Lettore abile o non abile? 
CAMPO 
DI 
FISSAZIONE 
ampiezza, tempo e linearità da sinistra a destra
NEL LETTORE ABILE … 
• Alla parola viene dato immediato significato 
sulla base degli elementi grafici percepiti durante 
la brevissima pausa per annotare qualche lettera, 
in un arco del continuo grafico che è detto campo 
di fissazione. 
• Si fanno salti e fissazioni lungo la linea scritta 
entro la quale si sintetizzano i segni e le parole. 
• I movimenti oculari procedono con ritmo regolare 
da sinistra a destra, sviluppando successivi atti 
di fissazione e spostamenti, in leggero anticipo 
rispetto al testo da leggere, così da cogliere 
globalmente le parole e il testo.
Lettore abile 
ricezione visiva 
non sull’intero campo 
sezione di 2 o 3 grafemi 
tratti pilota 
processi anticipatori o predittivi 
sul senso delle parole.
L’ESPLORAZIONE OCULARE SEGUE 
UNA PARTICOLARE STRATEGIA 
SELETTIVA. 
Quali elementi grafici (lettere) sono 
percepite? 
Opinioni diverse: 
Prima sillaba della parola 
Prime 3 lettere 
Prima si percepiscono le forme chiuse (es. 
O, D, Q) poi quelle aperte, oppure si 
percepiscono più facilmente le forme che 
presentano spigoli ( es. Z, R, K, X)
INOLTRE… 
… l’esplorazione lettoria segue solitamente alcune tendenze: 
- Le parole dotate di contenuto più di quelle funzionali 
- Le parole più lunghe di quelle corte 
- Le parole inconsuete più di quelle consuete 
- Le parole non ripetute nel testo, più di quelle ripetute 
- Le parole non prevedibili, più di quelle prevedibili 
Incide anche una forte variabilità individuale da far risalire a : 
- Condizioni soggettive ( cultura, possesso lessicale, abilità 
predittiva e autostima) 
- Condizioni contestuali( caratteri grafici, posizione spaziale, 
colore, ecc.)
PER RIASSUMERE SULLE 
FISSAZIONI… 
 Un lettore abile: procede ordinatamente da 
sinistra a destra e con tempi omogenei di 
fissazione. 
 Un lettore non abile: procede disordinatamente 
da una fissazione all’altra e con tempi più 
lunghi, ritorna spesso indietro,senza riuscire a 
decifrare adeguatamente il testo. 
 La fissazione determina la qualità del processo 
percettivo e cognitivo essenziale per la lettura. 
Più ampi risultano i momenti di fissità (estensione 
del campo di fissazione), quindi meno numerosi, 
più veloce è la lettura .
LE REGRESSIONI CCeennttrroo SSttuuddii IITTAARRDD 
…. si determinano all’interno della stessa riga da destra 
verso sinistra o verso la riga precedente. 
Si dividono in : 
•regressioni intenzionali: il lettore si vuole sincerare di 
quanto percepito o letto; 
•regressioni inintenzionali: abitudini o automatismi che 
contrastano il procedere in avanti e che inducono a 
ripetere parti di parole o parole, ovvero ad inciampi o 
interruzioni.
MOVIMENTO DEGLI OCCHI DURANTE 
LA LETTURA 
Cornoldi: il soggetto che legge compie dei movimenti oculari 
spostandosi da un punto all’altro del testo e fissando solo 
alcuni punti che gli servono come indizi da cui inferire il 
resto del testo scritto. 
Il lettore in difficoltà non è in grado di compiere 
spostamenti regolari, spesso l’occhio perde la direzionalità, 
si sposta troppo in avanti e è costretto a tornare indietro. 
Nel frattempo quanto era stato rilevato e conservato in 
memoria a breve termine può essere andato perduto e 
quindi il lettore è costretto a riesaminare nuovamente 
tutto il testo. 
La fissazione, l’ampiezza, il tempo e la sua linearità, 
dunque rappresentano il processo percettivo e cognitivo 
essenziale per la lettura e ne determinano la qualità.
MOVIMENTO DEGLI OCCHI 
DURANTE LA LETTURA 
L’esplorazione lettoria non considera tutte le parole ma 
alcune, secondo queste tendenze: 
– le parole più dotate di contenuto più di quelle 
funzionali, 
– le parole lunghe più di quelle corte, 
– le parole con particolari caratteri grafici più delle altre, 
– le parole inconsuete più di quelle consuete, 
– le parole non ripetute nel testo, più di quelle ripetute, 
– le parole non prevedibili, più di quelle prevedibili. 
Permane una forte variabilità individuale nella lettura. 
Vi incidono anche condizioni soggettive (cultura, 
possesso lessicale, abilità predittiva, autostima) e 
contestuali (caratteri grafici, posizione spaziale, colore)
IL SENSO DEI MOVIMENTI 
OCULARI 
Le teorie che affermano un’interazione tra motorio e cognitivo sono: 
1. MODELLO DELL’IPOTESI OCCHIO-MENTE di Just e Carpenter; 
2. MODELLO ATTENZIONALE DEL MECCANISMO DI GUIDA 
DELLO SGUARDO di Morrison; 
3. MODELLI DI STRATEGY & TACTIS di O’ Regan; 
Dunque … la motilità oculare non è riducibile a dinamiche neuro- muscolari, 
ma sembra coinvolgere l’attività cognitiva più diffusa , l’attenzione 
intenzionale del soggetto e la tendenza a scorrere in avanti.
IL SENSO DEI MOVIMENTI OCULARI 
• Modello dell’ipotesi occhio-mente di Just e Carpenter: 
associazione dell’attenzione al procedere sequenziale dello 
sguardo, con spostamento alla parola successiva solo al 
termine del trattamento della precedente. 
• Modello dell’attenzione del meccanismo di guida dello 
sguardo di Morrison: dissociazione dell’attenzione dalla 
posizione dello sguardo, poichè la prima procede in 
direzione para-foveale a un pre-trattamento della parola 
seguente orientando così i salti saccadici e se la parola 
para-foveale è rapidamente identificata, l’attenzione passa 
alla successiva, allungando così i saccadi.
IL SENSO DEI MOVIMENTI OCULARI 
Modello di Strategy & Tactis di O’Regan: 
• il procedere oculomotorio verso destra può essere modificato da 
tattiche locali. 
• tendenza è verso il centro della parola e nel caso di caduta non 
centrale, la parola viene rifissata più volte, determinando un 
allungamento del tempo di fissazione. 
• scorretti meccanismi oculomotori danno luogo a reiterate 
fissazioni della parola. 
• La motilità oculare coinvolgere l’attività cognitiva più diffusa, 
l’attenzione intenzionale del soggetto e la tendenza a scorrere in 
avanti. 
• La lettura è costituita in gran parte dal lavoro mentale ma è 
inseparabile dai movimenti del corpo che riguardano i muscoli 
che comandano la motilità oculare e quelli che regolano 
l’adattamento alla distanza dell’oggetto. La loro corretta fisiologia 
è essenziale per la lettura razionale.
I BUONI LETTORI : 
 percepiscono con un solo colpo d’occhio larghe parti del testo e 
riescono a leggere una riga scritta a macchina in tre momenti di 
fissità visiva. 
 godono di un vasto campo visivo che permette loro di ridurre al 
minimo i momenti di fissità dello sguardo per ogni riga. 
Il tempo di fissità è variabile in relazione sia al lettore che al 
tipo di testo ed è migliorabile. 
Capienza, numero e tempo delle fissazioni sono all’origine della 
velocità nel leggere. 
Per alcuni si percepisce la prima sillaba della parola, per altri le 
prime tre lettere, per altri ancora la selezione percettiva è 
regolata dai principi gestaltici della forma quindi si percepiscono 
le forme chiuse invece che quelle aperte, le forme che presentano 
spigoli.
MINIMALI NEUROLOGICI 
 Orientamento visuo- motorio da sinistra a destra 
e dall’alto in basso; 
 Schemi visuo- motori crociati; 
 Corretto funzionamento del reticolo corticale; 
 Corretto scambio inter-emisferico.
FOVEA: Posizione centrale della retina, 
che permette nella lettura una visione più 
discriminata 
PARA-FOVEA: Posizione laterale della 
retina che dà luogo alla discriminazione 
visiva non centrale. Nella lettura 
parafoveale l’occhio è direzionato alle 
sezioni di destra o di sinistra della parola 
o della riga, sollecitando principalmente il 
lavoro dell’emisfero controlaterale.
DINAMICITA’ E MOTRICITA 
Lettura come processo: 
• Dinamico 
• Foveale e parafoveale 
• Predittivo
Dinamico perché: 
– Dinamicità tra percezione e predizione. 
– Dinamicità e reciprocità tra azioni percettive e 
cognitive. 
• Comprensione del linguaggio mediata dai 
neuroni specchio come per il comportamento 
motorio. 
• Componente motoria mediatrice di quella 
semantica. 
• Prossimità tra motricità e linguaggio.
Foveale e parafoveale perché: 
• LETTURA FOVEALE (nella parte centrale della retina): lettura della parte 
centrale della parola o della riga. 
Lavorano entrambi gli occhi e entrambi gli emisferi. 
• LETTURA PARAFOVEALE (laterale). 
Lavora l’emisfero controlaterale. 
– Connessione tra lettura foveale e parafoveale. 
– Azione cognitiva indietro (retroattiva) e in avanti (proattiva). 
– Intreccio tra percezione e predizione.
Predittivo perché: 
Si susseguono queste fasi in successione: 
• Percezione 
• Ipotesi sul significato 
• Verifica sul testo 
• Comprensione del testo
LA LETTURA PREDITTIVA 
LETTURA DINAMICA FRA FOVEA- PARA-FOVEA 
L’unità di lavoro della lettura è dunque LA 
PAROLA. 
La parola scritta non viene discriminata nella sua 
interezza ma in una parte: 
- A carico della porzione centrale della retina , si 
ha la lettura foveale, che privilegia la parte 
centrale della parola o della riga, in cui lavorano 
entrambi gli occhi e che richiede un 
coordinamento sinergico tra i 2 emisferi; 
- La lettura foveale antagonizza la lettura 
parafoveale, laterale in cui lavora invece 
principalmente l’emisfero controlaterale
CONNESSIONE TRA LETTURA FOVEALE 
E PARAFOVEALE CHE CONSENTE: 
- un’azione cognitiva in dietro, retroattiva (che ha 
la funzione di confermare la correttezza della 
parte letta) 
- ed un’azione cognitiva in avanti, proattiva (che 
ha lo scopo di anticipare ipotesi sulla parte da 
leggere)
LETTURA, MOTRICITA’ E 
NEURONI SPECCHIO 
Le zone del linguaggio sono interessate da 
un’ampia diffusione dei neuroni specchio o 
neuroni dell’empatia, che permettono di 
percepire le intenzioni e sensazioni. 
Si tratta infatti di un SISTEMA 
NEUROLOGICO che attiva gli stessi 
codici sia nel compiere un’azione che 
nell’osservare la stessa azione in altri 
soggetti, pertanto lavora in relazione a sé 
ed all’altro da sé.
LA DINAMICA PREDITTIVA 
Il duplice processo percettivo e cognitivo si realizza 
con seguente successione di atti che va a 
configurarsi come Metodo inferenziale: 
PERCEZIONE 
IPOTESI SUL SIGNIFICATO 
VERIFICA SUL TESTO.
PROVE DELLA LETTURA 
PREDITTIVA 
 Velocità- rapidità 
 Lapsus/ Errori morfologici 
 Invenzioni 
 Cecità ai refusi 
 Perdita di comprensione nella lettura analitica 
 Capacità di leggere enunciati incompleti o scorretti 
 La pre- conoscenza del testo migliora la lettura 
 Un efficiente lessico migliora la lettura.
PROVA DI PREDITTIVITÀ CON 
ENUNCIATI INCOMPLETI E 
SCORRETTI 
“Secondo un pfrosseore dlel’Unviesrità di 
Cmabrdige, non imorpta in che oridne 
apapaino le lettere in una paolra, l’uinca 
csoa inorpate è che la pimra e la ulimta 
letetra siano nel ptoso gituso. Il riustlato 
può serbmare cnofsuo e noonstatne ttuto si 
può leggere sezna mloti prleobmi. Qesuto si 
dvee al ftato che la mtene uanma non lgege 
ongi lettera una ad una, ma la paolra nel 
suo isineme. Cuorsio, no?”
PInR cOonVcluEs iDonEe:LLA LETTURA PREDITTIVA 
-La fisiologia normale della lettura è globale e 
predittiva. 
Chi legge è la mente. 
La lettura è un processo reticolare. 
La lettura è predittiva. 
La lettura sintetica o fusionale è patologica.
IN CONDIZIONI NORMALI… 
1. L’occhio getta uno sguardo più o meno rapido 
sulla linea della scrittura, durante il quale 
isola alcuni segni; 
2. Sulla scorta dei segni percepiti, il lettore lancia 
ipotesi, formula congetture, su ciò che ritiene ci 
sia scritto, pertanto procede per via induttiva , 
a salti ipotetici, lungo il testo; 
3. Proseguendo nella linea di scrittura verso 
destra, il lettore raccoglie visivamente altri 
grafemi che gli consentono di confermare o 
meno la giustezza di ciò che ha appena letto/ 
ipotizzato, e quindi di lanciare atre predizioni 
sul testo che legge, e così legge.
DUNQUE…. 
 Nel lettore abile lettura strumentale 
(decifrazione, lettura in senso stretto) e lettura 
come comprensione coincidono… si compie cioè 
una giusta SEGMENTAZIONE … il lettore non 
abile legge isolatamente le lettere e procede per 
successive fusioni, quindi cade nella sillabazione.
LA SEGMENTAZIONE 
 Capacità umana di percepire visivamente, e ad 
un tempo di decodificare , l’insieme e la sua 
componente elementare ( il tutto e la parte). 
 Si suddivide in: 
- SEGMENTAZIONE FONETICA (percepire e 
tradurre i singoli segni grafici e coniugarli 
simultaneamente con gli altri segni nelle parole 
… dunque è la capacità di comprendere ed 
utilizzare i fonemi nelle parole); 
- SEGMENTAZIONE LESSICALE (cogliere le 
singole parole entro gruppi di parole …. che si 
traduce nella capacità di comprendere ed 
utilizzare i lessemi in enunciati)
LETTURA RAZIONALE (ZIELKE) 
• Lettura regolata dal pensiero. 
• Correlazione tra la comprensione di ciò che si 
legge e la velocità. 
• La comprensione del testo fa leggere meglio. 
• La velocità di lettura incrementa la 
comprensione.
LETTURA RAZIONALE (ZIELKE) 
• La lettura è azione del pensiero 
• Si legge per gruppi di lettere 
• Si legge per salti, fissazioni e regressioni, 
• Indicatore della lettura è la velocità 
• Diversità di tecniche di lettura nei diversi tipi di testi 
• La velocità di lettura dipende dal tipo di testo, dal 
contenuto, dallo scopo del testo. 
• La velocità è funzionale alla comprensione 
• La comprensione è funzionale alla velocità 
• Comprensione e velocità procedono in parallelo 
• L’esercizio può raddoppiare la velocità di lettura 
• Non esiste un ritmo ottimale di velocità 
• La velocità può raggiungere livelli elevati

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Fisiologia della lettura

  • 1. LA LETTURA Corso di laurea in Scienze della formazione primaria IV anno di corso A.A. 2011- 2012 II semestre Dott.ssa Lia Daniela Sasanelli
  • 3. IN OGNI AMBITO…  Occorre conoscere la fisiologia della funzione per comprenderne la patologia
  • 4. COMPETENZE - REQUISITI - PROCESSI PREMESSA • Conoscere la fisiologia di una funzione per comprendere lo stato disfunzionale di quella stessa funzione. • Indagine sul processo di apprendimento della lettura (svincolato dalla elaborazione e dalla cultura). • La lettura è un processo molto complesso che coinvolge una pluralità di azioni. • Attiene alla cognizione.
  • 5. COMPETENZE - REQUISITI - PROCESSI PREMESSA • Natura mentale delle funzioni lettorie e scrittorie. • Attivazione di processi in sinergia • Elevato automatismo. • E’ impossibile non leggere.
  • 6. CHI LEGGE È LA MENTE  La lettura è un processo molto complesso che coinvolge una pluralità di azioni, da quelle percettive, alle simboliche ed intellettive: il loro coordinato svolgimento attiene infatti alla funzione trasversale che si individua come cognizione.
  • 7. COMPETENZE - REQUISITI - PROCESSI 3 sono le competenze compositive della lettura: - DECIFRAZIONE DEI SEGNI - DECODIFICA DELLA SCRITTURA - LA COMPETENZA NEUROPSICOLOGICA
  • 8. COMPETENZE - REQUISITI - PROCESSI 1. La decifrazione dei segni: riconoscimento dei segni, in sequenza da sinistra a destra e loro associazione ai suoni corrispondenti (strumentalità). 2. La decodifica della scrittura: comprensione del messaggio o significato consistente nella elaborazione cognitiva degli indizi percettivi in una realizzazione significativa del testo, sulla base dei processi di anticipazione o di predizione. (I processi sottostanti la comprensione sono parzialmente indipendenti da quelli sottostanti la decodifica. Sono eventi diversi).
  • 9. 3. La competenza neuropsicologica: organizza e coordina le azioni complesse e i coordinamenti psichici che nell’insieme consentono al meglio le funzioni esecutive o cognitive.
  • 10. PROBLEMA TECNICO: LA DECODIFICA  Quale modalità segue il soggetto lettore per tradurre in significato la parola scritta? DUE ORIENTAMENTI ESSENZIALI ANALITICO SINTETICO
  • 11. un processo fonetico-sillabico: progressiva associazione di segni a suoni e quindi a significati, secondo una biunivoca corrispondenza tra lettere e suoni fino alla sintesi nella parola. un processo che parte dalla parola intera: la lettura ha inizio da un pattern visivo unitario, quindi dall’approccio alla parola intera, da cui procede verso momenti più analitici, ai grafemi.. ANALITICO SINTETICO
  • 12. LA LETTURA COME AUTOMATISMO RICHIEDE  orientamento visuo-motorio fisso, da sinistra a destra e dall'alto in basso  percezione orientata delle lettere, nella giusta direzione, es.d-b, p-b  comprensione del significato di parole e strutture più ampie  corrispondenza suono-significato  interdipendenza tra analisi e sintesi.
  • 13. REQUISITI ORGANICI E PSICHICI AMBITI DI REQUISITI Funzione neurologica Funzione sensoriale Funzione psicomotoria Funzione intellettiva Funzione cognitiva Funzione emotivo - affettiva Funzione linguistica
  • 14.  Funzione neurologicaMinimali neurologici •vista, discriminazione visiva, sintesi visiva •udito, discriminazione uditiva, sintesi uditiva •integrazione sensoriale •sufficiente span visivo •percezione sinistra-destra •percezione analitica •percezione di successioni nello spazio  FFuunnzziioonnee sseennssoorriiaallee
  • 15. Funzione psicomotoria stabilizzazione lateralità organizzazione spazio-temporale regola l’intelligenza indicatore generale e’ la logica inerisce l’elaborazione delle informazioni effetti sull’efficacia del comportamento e’ parzialmente misurabile Funzione intellettiva
  • 16. Funzione emotivo - affettiva motivazione interesse controllo fonologico sufficiente sviluppo linguistico associazione grafema - fonema Funzione linguistica
  • 17. Nelle prestazioni ottimali le funzioni sono efficienti e operano in regime di coordinamento, simultaneità e reciprocità. La corteccia viene impegnata:  in parallelo tra i due emisferi,  con processi inter-emisferici congiunti ,  in velocità,  con interessamento integrale del cervello e della corteccia cerebrale a livello inter-emisferico.
  • 18. SI COMINCIA DALLA PAROLA: IL PRIMATO DEL GLOBALE singole lettere sono percepite ed identificate più accuratamente se organizzate all’interno di una parola, piuttosto che presentate isolatamente o all’interno di una pseudo-parola. 12/10/14 ANALITICO parola intera come unità base del processo di decodifica La maggior efficacia della parola SINTETICO intera è solo apparente. Dipende soprattutto dalla relativa costanza con cui le lettere si posizionano e si succedono nelle sequenze che definiscono le parole. unità base: singole lettere o gruppi di lettere (unità ortografiche), o sillabe
  • 19. EFFETTO DI SUPERIORITÀ DELLA PAROLA RISPETTO AI GRAFEMI O ALTRI GRUPPI DI SEGNI  Per Baron le singole lettere vengono meglio percepite ed identificate se inserite all’interno di parole.  Mc Clelland individua 2 processi che consentono la lettura fluente: 1. PROCESSO LESSICALE 2. PROCESSO SEMANTICO O DI COMPRENSIONE In entrambi i casi, piattaforma del lavoro mentale è la parola, in quanto stringa di lettere dotata di significato.
  • 20. GIÀ PIAGET… …sosteneva che la lettura tende all’insieme. Più precisamente il primo approccio è SINCRETICO, massivo, indistinto alla parola o all’enunciato; fa seguito la capacità del bambino di smontare il tutto in parti (ANALISI) rimontarlo avendo compreso le relazioni tra le lettere e le parole (SINTESI)
  • 21. LA PAROLA INTERA COME UNITÀ BASE S.PERINI 1994 La configurazione globale della parola rappresenta una caratteristica sufficientemente discriminante, capace, cioè, di guidare il suo riconoscimento e la sua decodifica. Ma è soprattutto l’alto livello di controllo cui la parola intera si presta a farne l’unità base ottimale. Sulla parola più che sulle singole lettere sono, infatti, agevolmente applicabili sia procedure di controllo strutturale dello stimolo, che procedure istruzionali capaci di ridurre gli errori che normalmente hanno luogo nei momenti iniziali del processo di apprendimento. 12/10/14
  • 22. PAROLA - SIGNIFICATO... Attività apprenditiva 12/10/14 FFuunnzziioonnii ppeerrcceettttiivvee FFuunnzziioonnii iinntteelllleettttiivvee FFuunnzziioonnii aaffffeettttiivvoo -- rreellaazziioonnaallii
  • 23. ...NELLA PERCEZIONE ʮ movimento oculare nello span percettivo ʮ span occhio-voce ʮ presenza nella parola di lettere “dominanti” ʮ velocità di lettura ʮ presenza di sub-vocalizzazioni nella lettura silenziosa Span: campata, tratto, intervallo, distanza tra due estremità,ecc.
  • 24. Si è rilevato infatti che...  Nella parola è maggiore il numero degli elementi discriminanti (stimoli percettivi), i segni grafici.  La discriminazione fra due parole è più facile che fra due lettere.  Più difficilmente le parole sono simili come molte coppie di lettere.  Parole brevi vengono riconosciute meglio e più rapidamente rispetto a parole lunghe, parole bisillabe (cane) meglio di parole polisillabe (tavolo)”.
  • 25. ...inoltre... Parole che rispettano l’alternanza di vocale e consonante (mela, camera), sono riconosciute meglio di parole in cui tale sequenza sia: - alterata (fiore, treno) - complicata dalla presenza di doppie - complicata dalla presenza di due vocali (binomi) - complicata dalla presenza di due o più consonanti contigue (digrammi) Digramma: gruppo di due lettere che rappresenta un solo suono: es. ch in pochi sc - gn - gl
  • 26. ...NELL’INTELLETTIVITÀ... Procedure istruzionali (di apprendimento e correzione dell’errore) facilmente applicabili nei confronti della parola più che delle lettere maggiore presenza cognitiva = casa, mela,tavolo Parole di significato noto tipo, cromo,codice Parole ignare intervento della correzione esterna immediata presenza della comprensione del significato
  • 27. ...NELLA MOTIVAZIONE... indotta immediata sensazione di saper leggere favorisce i processi di apprendimento e di analisi.
  • 28. AZIONI COGNITIVE TEORIE  Javal: Durante la lettura i movimenti oculari non procedono in modo lineare e continuo ma alternano movimenti rapidissimi (saccadi o salti saccadici) e pause (fissazioni) durante le quali si fissa l’immagine sulla retina. La mente percepisce i grafemi ed elabora l’informazione operando anche l’attribuzione di significato.  Buzan: Nel leggere gli occhi si spostano con una serie di pause e di rapidi salti. L’azione del leggere consiste in un alternarsi di fissazioni e di salti in avanti e talvolta di regressioni.
  • 29. AZIONI COGNITIVE TEORIE  Baccino: I movimenti degli occhi non corrispondono esclusivamente alla funzione oculomotrice ma sono orientati anche da processi cognitivi inerenti le caratteristiche linguistiche del testo da leggere.  Indagini con immagini filmate: Testimoniano che l’azione del leggere consiste in un alternarsi di salti in avanti, fissazioni e talvolta di regressioni.
  • 30. LE 3 AZIONI COGNITIVO-LETTORIE L’azione del leggere consiste in un alternarsi di - fissazioni, - salti in avanti - regressioni.
  • 31. SALTI IN AVANTI O SACCADES O SALTI SACCADICI  …..sono gli spostamenti verso destra che l’occhio e la mente compiono tra due fissazioni (campo saccadico) e sono regolati da diversi fattori di natura visiva e cognitiva. momento visivo momento cognitivo salto in avanti tra due fissazioni abilità predittiva I salti saccadici permettono la lettura in posizione foveale, non essendo sufficiente solo . Tanto più è esteso il campo saccadico, quanto più si riduce il numero delle fissazioni ed aumenta la velocità lettoria.
  • 32. DUE MOVIMENTI 1. Movimento visivo: regolato da sinistra a destra, dall’estensione del campo di fissazione e da quella del potenziale campo visivo del lettore, sempre in direzione sinistra-destra. Se il campo visivo è superiore al salto in avanti tra due fissazioni, l’occhio si spinge troppo in avanti e deve dar luogo a un lavoro di compensazione o di conferma o verifica del testo letto/intuito, attivando una serie di compensazioni di diverso segno strategico: la regressione percettiva per polarizzare una lettera o un gruppo, oppure la invenzione cognitiva con cui il lettore ipotizza rapidamente cosa ritiene ci sia scritto nella parola non percepita.
  • 33. 2. Movimento cognitivo: azione combinata di apprendimento e conoscenza che consente alla mente di spingere l’intuizione del testo verso destra, l’ipotetica decodifica del messaggio scritto. E’una azione cognitiva di diversa estensione (campo cognitivo), dipende dall’abilità predittiva del pensiero sulla base di funzioni psichiche: la conoscenza del contesto, la comprensione della parte già letta, l’autostima e l’abitudine a formulare ipotesi, la reversibilità del pensiero, la competenza lessicale e sintattica, la simbolizzazione ecc. Se il campo cognitivo è inferiore al salto in avanti tra due fissazioni (campo saccadico), la lettura rallenta e si fa incerta per insufficiente comprensione. Se invece è superiore, il lettore può far ricorso alla diade funzionale della regressione percettiva o della invenzione cognitiva.
  • 34. LE FISSAZIONI  Sono i movimenti in cui l’occhio sospende il nistagmo (inibizione saccadica), fissa una posizione e si ferma un attimo per registrare una o più lettere attorno a tale punto (polarizzazione), quindi procede verso un altro punto più avanti verso destra, o nella riga sottostante.  In questa fase avviene le lettura nel senso di decifrazione delle lettere, gruppi di lettere o parole che compongono il campo di fissazione o span percettivo.
  • 35. CCeennttrroo SSttuuddii IITTAARRDD Lettore abile o non abile? CAMPO DI FISSAZIONE ampiezza, tempo e linearità da sinistra a destra
  • 36. NEL LETTORE ABILE … • Alla parola viene dato immediato significato sulla base degli elementi grafici percepiti durante la brevissima pausa per annotare qualche lettera, in un arco del continuo grafico che è detto campo di fissazione. • Si fanno salti e fissazioni lungo la linea scritta entro la quale si sintetizzano i segni e le parole. • I movimenti oculari procedono con ritmo regolare da sinistra a destra, sviluppando successivi atti di fissazione e spostamenti, in leggero anticipo rispetto al testo da leggere, così da cogliere globalmente le parole e il testo.
  • 37. Lettore abile ricezione visiva non sull’intero campo sezione di 2 o 3 grafemi tratti pilota processi anticipatori o predittivi sul senso delle parole.
  • 38. L’ESPLORAZIONE OCULARE SEGUE UNA PARTICOLARE STRATEGIA SELETTIVA. Quali elementi grafici (lettere) sono percepite? Opinioni diverse: Prima sillaba della parola Prime 3 lettere Prima si percepiscono le forme chiuse (es. O, D, Q) poi quelle aperte, oppure si percepiscono più facilmente le forme che presentano spigoli ( es. Z, R, K, X)
  • 39. INOLTRE… … l’esplorazione lettoria segue solitamente alcune tendenze: - Le parole dotate di contenuto più di quelle funzionali - Le parole più lunghe di quelle corte - Le parole inconsuete più di quelle consuete - Le parole non ripetute nel testo, più di quelle ripetute - Le parole non prevedibili, più di quelle prevedibili Incide anche una forte variabilità individuale da far risalire a : - Condizioni soggettive ( cultura, possesso lessicale, abilità predittiva e autostima) - Condizioni contestuali( caratteri grafici, posizione spaziale, colore, ecc.)
  • 40. PER RIASSUMERE SULLE FISSAZIONI…  Un lettore abile: procede ordinatamente da sinistra a destra e con tempi omogenei di fissazione.  Un lettore non abile: procede disordinatamente da una fissazione all’altra e con tempi più lunghi, ritorna spesso indietro,senza riuscire a decifrare adeguatamente il testo.  La fissazione determina la qualità del processo percettivo e cognitivo essenziale per la lettura. Più ampi risultano i momenti di fissità (estensione del campo di fissazione), quindi meno numerosi, più veloce è la lettura .
  • 41. LE REGRESSIONI CCeennttrroo SSttuuddii IITTAARRDD …. si determinano all’interno della stessa riga da destra verso sinistra o verso la riga precedente. Si dividono in : •regressioni intenzionali: il lettore si vuole sincerare di quanto percepito o letto; •regressioni inintenzionali: abitudini o automatismi che contrastano il procedere in avanti e che inducono a ripetere parti di parole o parole, ovvero ad inciampi o interruzioni.
  • 42. MOVIMENTO DEGLI OCCHI DURANTE LA LETTURA Cornoldi: il soggetto che legge compie dei movimenti oculari spostandosi da un punto all’altro del testo e fissando solo alcuni punti che gli servono come indizi da cui inferire il resto del testo scritto. Il lettore in difficoltà non è in grado di compiere spostamenti regolari, spesso l’occhio perde la direzionalità, si sposta troppo in avanti e è costretto a tornare indietro. Nel frattempo quanto era stato rilevato e conservato in memoria a breve termine può essere andato perduto e quindi il lettore è costretto a riesaminare nuovamente tutto il testo. La fissazione, l’ampiezza, il tempo e la sua linearità, dunque rappresentano il processo percettivo e cognitivo essenziale per la lettura e ne determinano la qualità.
  • 43. MOVIMENTO DEGLI OCCHI DURANTE LA LETTURA L’esplorazione lettoria non considera tutte le parole ma alcune, secondo queste tendenze: – le parole più dotate di contenuto più di quelle funzionali, – le parole lunghe più di quelle corte, – le parole con particolari caratteri grafici più delle altre, – le parole inconsuete più di quelle consuete, – le parole non ripetute nel testo, più di quelle ripetute, – le parole non prevedibili, più di quelle prevedibili. Permane una forte variabilità individuale nella lettura. Vi incidono anche condizioni soggettive (cultura, possesso lessicale, abilità predittiva, autostima) e contestuali (caratteri grafici, posizione spaziale, colore)
  • 44. IL SENSO DEI MOVIMENTI OCULARI Le teorie che affermano un’interazione tra motorio e cognitivo sono: 1. MODELLO DELL’IPOTESI OCCHIO-MENTE di Just e Carpenter; 2. MODELLO ATTENZIONALE DEL MECCANISMO DI GUIDA DELLO SGUARDO di Morrison; 3. MODELLI DI STRATEGY & TACTIS di O’ Regan; Dunque … la motilità oculare non è riducibile a dinamiche neuro- muscolari, ma sembra coinvolgere l’attività cognitiva più diffusa , l’attenzione intenzionale del soggetto e la tendenza a scorrere in avanti.
  • 45. IL SENSO DEI MOVIMENTI OCULARI • Modello dell’ipotesi occhio-mente di Just e Carpenter: associazione dell’attenzione al procedere sequenziale dello sguardo, con spostamento alla parola successiva solo al termine del trattamento della precedente. • Modello dell’attenzione del meccanismo di guida dello sguardo di Morrison: dissociazione dell’attenzione dalla posizione dello sguardo, poichè la prima procede in direzione para-foveale a un pre-trattamento della parola seguente orientando così i salti saccadici e se la parola para-foveale è rapidamente identificata, l’attenzione passa alla successiva, allungando così i saccadi.
  • 46. IL SENSO DEI MOVIMENTI OCULARI Modello di Strategy & Tactis di O’Regan: • il procedere oculomotorio verso destra può essere modificato da tattiche locali. • tendenza è verso il centro della parola e nel caso di caduta non centrale, la parola viene rifissata più volte, determinando un allungamento del tempo di fissazione. • scorretti meccanismi oculomotori danno luogo a reiterate fissazioni della parola. • La motilità oculare coinvolgere l’attività cognitiva più diffusa, l’attenzione intenzionale del soggetto e la tendenza a scorrere in avanti. • La lettura è costituita in gran parte dal lavoro mentale ma è inseparabile dai movimenti del corpo che riguardano i muscoli che comandano la motilità oculare e quelli che regolano l’adattamento alla distanza dell’oggetto. La loro corretta fisiologia è essenziale per la lettura razionale.
  • 47. I BUONI LETTORI :  percepiscono con un solo colpo d’occhio larghe parti del testo e riescono a leggere una riga scritta a macchina in tre momenti di fissità visiva.  godono di un vasto campo visivo che permette loro di ridurre al minimo i momenti di fissità dello sguardo per ogni riga. Il tempo di fissità è variabile in relazione sia al lettore che al tipo di testo ed è migliorabile. Capienza, numero e tempo delle fissazioni sono all’origine della velocità nel leggere. Per alcuni si percepisce la prima sillaba della parola, per altri le prime tre lettere, per altri ancora la selezione percettiva è regolata dai principi gestaltici della forma quindi si percepiscono le forme chiuse invece che quelle aperte, le forme che presentano spigoli.
  • 48. MINIMALI NEUROLOGICI  Orientamento visuo- motorio da sinistra a destra e dall’alto in basso;  Schemi visuo- motori crociati;  Corretto funzionamento del reticolo corticale;  Corretto scambio inter-emisferico.
  • 49. FOVEA: Posizione centrale della retina, che permette nella lettura una visione più discriminata PARA-FOVEA: Posizione laterale della retina che dà luogo alla discriminazione visiva non centrale. Nella lettura parafoveale l’occhio è direzionato alle sezioni di destra o di sinistra della parola o della riga, sollecitando principalmente il lavoro dell’emisfero controlaterale.
  • 50. DINAMICITA’ E MOTRICITA Lettura come processo: • Dinamico • Foveale e parafoveale • Predittivo
  • 51. Dinamico perché: – Dinamicità tra percezione e predizione. – Dinamicità e reciprocità tra azioni percettive e cognitive. • Comprensione del linguaggio mediata dai neuroni specchio come per il comportamento motorio. • Componente motoria mediatrice di quella semantica. • Prossimità tra motricità e linguaggio.
  • 52. Foveale e parafoveale perché: • LETTURA FOVEALE (nella parte centrale della retina): lettura della parte centrale della parola o della riga. Lavorano entrambi gli occhi e entrambi gli emisferi. • LETTURA PARAFOVEALE (laterale). Lavora l’emisfero controlaterale. – Connessione tra lettura foveale e parafoveale. – Azione cognitiva indietro (retroattiva) e in avanti (proattiva). – Intreccio tra percezione e predizione.
  • 53. Predittivo perché: Si susseguono queste fasi in successione: • Percezione • Ipotesi sul significato • Verifica sul testo • Comprensione del testo
  • 54. LA LETTURA PREDITTIVA LETTURA DINAMICA FRA FOVEA- PARA-FOVEA L’unità di lavoro della lettura è dunque LA PAROLA. La parola scritta non viene discriminata nella sua interezza ma in una parte: - A carico della porzione centrale della retina , si ha la lettura foveale, che privilegia la parte centrale della parola o della riga, in cui lavorano entrambi gli occhi e che richiede un coordinamento sinergico tra i 2 emisferi; - La lettura foveale antagonizza la lettura parafoveale, laterale in cui lavora invece principalmente l’emisfero controlaterale
  • 55. CONNESSIONE TRA LETTURA FOVEALE E PARAFOVEALE CHE CONSENTE: - un’azione cognitiva in dietro, retroattiva (che ha la funzione di confermare la correttezza della parte letta) - ed un’azione cognitiva in avanti, proattiva (che ha lo scopo di anticipare ipotesi sulla parte da leggere)
  • 56. LETTURA, MOTRICITA’ E NEURONI SPECCHIO Le zone del linguaggio sono interessate da un’ampia diffusione dei neuroni specchio o neuroni dell’empatia, che permettono di percepire le intenzioni e sensazioni. Si tratta infatti di un SISTEMA NEUROLOGICO che attiva gli stessi codici sia nel compiere un’azione che nell’osservare la stessa azione in altri soggetti, pertanto lavora in relazione a sé ed all’altro da sé.
  • 57. LA DINAMICA PREDITTIVA Il duplice processo percettivo e cognitivo si realizza con seguente successione di atti che va a configurarsi come Metodo inferenziale: PERCEZIONE IPOTESI SUL SIGNIFICATO VERIFICA SUL TESTO.
  • 58. PROVE DELLA LETTURA PREDITTIVA  Velocità- rapidità  Lapsus/ Errori morfologici  Invenzioni  Cecità ai refusi  Perdita di comprensione nella lettura analitica  Capacità di leggere enunciati incompleti o scorretti  La pre- conoscenza del testo migliora la lettura  Un efficiente lessico migliora la lettura.
  • 59. PROVA DI PREDITTIVITÀ CON ENUNCIATI INCOMPLETI E SCORRETTI “Secondo un pfrosseore dlel’Unviesrità di Cmabrdige, non imorpta in che oridne apapaino le lettere in una paolra, l’uinca csoa inorpate è che la pimra e la ulimta letetra siano nel ptoso gituso. Il riustlato può serbmare cnofsuo e noonstatne ttuto si può leggere sezna mloti prleobmi. Qesuto si dvee al ftato che la mtene uanma non lgege ongi lettera una ad una, ma la paolra nel suo isineme. Cuorsio, no?”
  • 60. PInR cOonVcluEs iDonEe:LLA LETTURA PREDITTIVA -La fisiologia normale della lettura è globale e predittiva. Chi legge è la mente. La lettura è un processo reticolare. La lettura è predittiva. La lettura sintetica o fusionale è patologica.
  • 61. IN CONDIZIONI NORMALI… 1. L’occhio getta uno sguardo più o meno rapido sulla linea della scrittura, durante il quale isola alcuni segni; 2. Sulla scorta dei segni percepiti, il lettore lancia ipotesi, formula congetture, su ciò che ritiene ci sia scritto, pertanto procede per via induttiva , a salti ipotetici, lungo il testo; 3. Proseguendo nella linea di scrittura verso destra, il lettore raccoglie visivamente altri grafemi che gli consentono di confermare o meno la giustezza di ciò che ha appena letto/ ipotizzato, e quindi di lanciare atre predizioni sul testo che legge, e così legge.
  • 62. DUNQUE….  Nel lettore abile lettura strumentale (decifrazione, lettura in senso stretto) e lettura come comprensione coincidono… si compie cioè una giusta SEGMENTAZIONE … il lettore non abile legge isolatamente le lettere e procede per successive fusioni, quindi cade nella sillabazione.
  • 63. LA SEGMENTAZIONE  Capacità umana di percepire visivamente, e ad un tempo di decodificare , l’insieme e la sua componente elementare ( il tutto e la parte).  Si suddivide in: - SEGMENTAZIONE FONETICA (percepire e tradurre i singoli segni grafici e coniugarli simultaneamente con gli altri segni nelle parole … dunque è la capacità di comprendere ed utilizzare i fonemi nelle parole); - SEGMENTAZIONE LESSICALE (cogliere le singole parole entro gruppi di parole …. che si traduce nella capacità di comprendere ed utilizzare i lessemi in enunciati)
  • 64. LETTURA RAZIONALE (ZIELKE) • Lettura regolata dal pensiero. • Correlazione tra la comprensione di ciò che si legge e la velocità. • La comprensione del testo fa leggere meglio. • La velocità di lettura incrementa la comprensione.
  • 65. LETTURA RAZIONALE (ZIELKE) • La lettura è azione del pensiero • Si legge per gruppi di lettere • Si legge per salti, fissazioni e regressioni, • Indicatore della lettura è la velocità • Diversità di tecniche di lettura nei diversi tipi di testi • La velocità di lettura dipende dal tipo di testo, dal contenuto, dallo scopo del testo. • La velocità è funzionale alla comprensione • La comprensione è funzionale alla velocità • Comprensione e velocità procedono in parallelo • L’esercizio può raddoppiare la velocità di lettura • Non esiste un ritmo ottimale di velocità • La velocità può raggiungere livelli elevati