1. 9/5/2018 Blog - Wikipedia
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Blog
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Nel Web 2.0 e nel gergo di Internet, un blog /blɔg/ è un particolare tipo di sito web in cui i contenuti vengono visualizzati in forma anti-cronologica (dal più recente al più lontano
nel tempo). In genere il blog è gestito da uno o più blogger, o blogghista, che pubblicano, più o meno periodicamente, contenuti multimediali, in forma testuale o in forma di post,
concetto assimilabile o avvicinabile a un articolo di giornale.
Storia
Descrizione
Significato del termine
Caratteristiche
Classificazione
Blog diario
Blog tematico
Blog letterario
Linguaggio utilizzato
Diffusione
Aspetti normativi e legali
Creare un blog
Piattaforme blog
Confronto tra i principali blog hosting gratuiti
Note
Bibliografia
Voci correlate
Altri progetti
Collegamenti esterni
Il fenomeno ha incominciato a prendere piede nel 1997 in America; il 18 luglio 1997, è stato scelto come data di nascita simbolica del blog, riferendosi allo sviluppo, da parte dello
statunitense Dave Winer, del software che ne permette la pubblicazione (si parla di proto-blog). Il primo blog è stato effettivamente pubblicato il 23 dicembre dello stesso anno,
grazie a Jorn Barger, un commerciante americano appassionato di caccia, che decise di aprire una propria pagina personale RobotWisdom per condividere i risultati delle sue
ricerche sul web riguardo al suo hobby; coniò la parola weblog per descrivere la lista di link del suo sito. Nella primavera del 1999 invece Peter Merholz propose l'abbreviazione
blog sul suo sito Peterme.com.
Giocando con la parola WebLog, ha creato la frase We Blog (o anche Wee Blog).[1].
In questa fase veniva utilizzato il termine weblog o blog con cui ci si riferiva esclusivamente a liste di link, o meglio a commenti a liste di link (un tipo di informazione molto utile
per gli utenti prima della diffusione dei motori di ricerca); oggi siti di questo tipo sono praticamente quasi tutti inattivi. Nel 2001 è divenuto di moda anche in Italia, con la nascita
dei primi servizi gratuiti dedicati alla gestione di blog; tra i più utilizzati: Blogger, AlterVista, wordpress.com, blogsome, Il Cannocchiale, Io Bloggo, Blogdrops, Noiblogger, Libero,
LiveJournal, Windows Live Spaces, MySpace, Skyrock.
Tra il 2002 e il 2007 i blog godono di un periodo di grande fortuna comunicativa, addirittura di sopravvalutazione perché ritenuti fortemente rivoluzionari dal punto di vista della
comunicazione e dei rapporti sociali: Giuseppe Granieri addirittura parla di Generation blog (generazione blog) intitolando così un suo libro. Nel 2004 in Italia viene pubblicato il
libro La notte dei blogger - la prima antologia dei nuovi narratori della rete (Lipperini) però è un caso isolato in quanto i post di blog trovano spazio quasi esclusivamente sul web
e non vengono riproposti su prodotti cartacei.
Tra il 2009 e il 2010 si avverte o comunque si teme una crisi dei blog, questo soprattutto a causa dell'immenso successo dei nuovi social network; anche se si ritiene che,
soprattutto per quanto riguarda i blog tematici, i social network come Facebook e Twitter non siano adatti a rispondere all'esigenza del lettore dei blog in quanto certi tipi di post,
caratterizzati da una particolare lunghezza, necessitano di un particolare formato di lettura. Il motivo per cui i blog si sono così diffusi è da ricercare in più fattori: dall'esibizione
pubblica della propria vita privata alla creazione di testi complessi e specifici; alla base della diffusione c'è a ogni modo la caratteristica della condivisione. Al 16 febbraio 2011 ci
sono più di 156 milioni di blog pubblici in essere.[2].
Il termine blog è la contrazione di web-log, ovvero «diario in rete».[3]
La parola straniera blog viene pronunciata in italiano /ˈblɔg/, usando la «g dura» [g] come nella pronuncia originale inglese /ˈblɒg/, la quale viene mantenuta nel parlato anche per
tutte le parole derivate italianizzate:
Verbo: /blogˈgare/ - blog[ging] (= scrivere su un blog)
Nome: /blogˈgista/ - blogger (= l'autore di un blog)
Aggettivo: /blogˈgistico/ (= relativo ai blog)
La g dura viene mantenuta e raddoppiata e, se questo non crea problemi di trascrizione quando la doppia g è seguita dalle vocali a, o e u (bloggare viene infatti scritto il verbo),
alcuni problemi di coerenza ortografica sorgono quando la g precede le vocali e e i. Nei dizionari più aggiornati infatti si trovano registrate forme quali bloggista e bloggistico,
frequenti anche nella rete, ma incongruenti con le regole di pronuncia delle parole italiane, in quanto in quella forma andrebbero pronunciate /bloʤˈʤista/ e /bloʤˈʤistiko/;
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