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CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN
INFORMATICA UMANISTICA
Linguistica Italiana II
ANALISI DEL FENOMENO DEI BLOG ITALIANI
Mariagiovanna Scarale
(matricola 423062)
Prof. Mirko Tavosanis
ANNO ACCADEMICO 2012/2013
2
INDICE
1. Introduzione p. 3;
2. Stato attuale delle conoscenze p. 5;
3. Classificazione in generi p. 7;
4. Analisi di un campione di blog italiani p. 10;
4.1 I dati p. 12;
5. Analisi del tipo di linguaggio p. 13;
5.1 Post diario p. 15;
5.2 Post tematici p. 19;
5.3 Post letterari p. 22;
6. Conclusioni e considerazioni sul fenomeno p. 24;
7. Bibliografia e Sitografia p. 26;
7.1 Per approfondire p. 27;
7.2 La lista dei blog esaminati p. 28;
7.2.1 Post diario p. 28;
7.2.2 Post tematici p. 30;
7.2.3 Post Letterari p. 34.
3
1. Introduzione
Nonostante la rete sia vista come un mezzo comunicativo di grande innovazione, presenta
tutte le variazioni dell’italiano scritto tradizionale, adattate al mezzo, secondo i diversi assi:
- Diacronico, in quanto vengono pubblicati anche testi non recenti;
- Diatopico, dato che emergono variazioni locali dettate dalla regione di
provenienza dello scrivente;
- Diastratico, in quanto tutti gli strati sociali possono accedere al web e produrre
conoscenza, e tutti gli strati sociali producono conoscenza usando il proprio
livello di lingua;
- Diamesico, dato che sono presenti più canali di comunicazione (posta
elettronica, chat, ecc.);
- Diafasico, in quanto è possibile riscontrate testi appartenenti a registri linguistici
molto diversi;
La rete1
costituisce un mezzo importantissimo, da cui è ormai impossibile prescindere,
all’interno della società contemporanea. È anche grazie ad essa se la scrittura tradizionale
sta ricevendo un nuovo impulso. Essa, infatti, si sta evolvendo e si sta emancipando
sempre più dai contesti formali e burocratici per trovare un nuovo spazio di vita, anche tra i
più giovani. La condivisione di conoscenze e di informazioni si pone come base
indispensabile anche al mantenimento dei rapporti sociali (e sentimentali), che ora, anche
tramite i social network, percorrono fasi2
in cui, molto spesso, la mediazione del Web è
indispensabile3
. Attraverso i nuovi media la scrittura diventa più flessibile e snella, perde la
solennità e la rigidità delle forme a cui era legata in passato e si apre a nuovi utilizzi (basti
pensare ai forum e alle reti sociali). Inoltre, diventa un tipo aperto di scrittura, che può
1 Internet è una piattaforma tecnologica, un’infrastruttura sulla quale si appoggiano centinaia di
servizi ed applicazioni. Tra queste c’è il Web, al pari del servizio di posta elettronica. Il Web è un
servizio che permette tramite un browser di raggiungere, salvare, condividere una grandissima varietà di
contenuti e di informazioni.
2 Si fa riferimento a Ito, Baumer et al., Hanging Out, Messing Around and Geeking Out, cap. 3.
L’intimità e i rapporti amorosi tramite i social network superano, molto spesso delle fasi, come ad
esempio: lo status di “fidanzato ufficiale”, la condivisione delle password o, in alcuni casi, la
condivisione del profilo.
3 Ivi, pp. 79-194.
4
essere modificato o essere messo in discussione da altri utenti in qualsiasi momento,
aprendo un dialogo che, nonostante sembra avvicinarsi al parlato, manifesta tutti i tratti
tipici dello scritto.
Rispetto agli innumerevoli strumenti e servizi che internet offre, il blog presenta dei tratti
peculiari, perché da un lato riprende uno dei generi più tradizionali della scrittura (il diario
personale)4
, dall’altro trasforma l’individualismo in condivisione, aprendolo ad un pubblico
potenzialmente indeterminato ed esponendolo al confronto, al dibattito, alla riscrittura.
La “rivoluzione dei blog”, inoltre, ha fatto evolvere la concezione di giornalismo
tradizionale. L’idea di essere sempre connessi5
e di poter condividere e fruire
dell’informazione in ogni momento (tipico tratto del Web 2.0) ha portato all’ampliamento
del ventaglio di servizi che, ad esempio, i quotidiani tradizionali erano in grado di offrire
fino a qualche anno fa. Da qualche anno, infatti, le più importanti testate giornalistiche
affiancano blog e forum alla loro produzione tradizionale (trasposta in rete) e questo lascia
emergere, in alcuni casi, un nuovo modo di comunicare. Molti giornalisti, inoltre,
conducono spontaneamente dei blog per esercitare un tipo di scrittura diversa e
complementare rispetto a quella istituzionale realizzata per i giornali (anche se poi, tutto
sommato, quella dei loro blog resta spesso una scrittura di tipo giornalistico).
4 Anche se poi, vedremo successivamente, dal diario personale nasceranno altri generi testuali di
blog, molto diversi da esso.
5 Cfr, Baron, Always on.
5
2. Stato attuale delle conoscenze
Per molti anni i blog sono stati erroneamente considerati raccolte di testi poco sorvegliati
dal punto di vista linguistico.
Una ricerca del 2007 di Stubbe, Ringlstetter e Schulz6
ritiene che i blog, insieme ai forum,
rappresentino il genere testuale con più alto numero di errori – 6,5 errori circa ogni mille
parole. Questa analisi risulta però non realistica se si considera la scelta degli autori di
classificare errore tutto ciò che non compare nel dizionario.
La concezione di “cosa è errore”, infatti, è molto più importante per l’analisi del fenomeno
della scrittura nei forum e nei social network, piuttosto che nei blog, in quanto un
elemento caratterizzante della comunicazione in questi contesti, è proprio l’elasticità.
I blog, che convivono e coesistono con questi altri prodotti del Web, i forum e i social
network, ospitano un tipo di scrittura coerente e non particolarmente incline a variazioni –
elementi di espressività linguistica, lettura endofasica, abbreviazioni e netspeak – presenti,
invece, in grossa percentuale, nei forum e nei social network.
La visione del fenomeno blog di Stubbe, Ringlstetter e Schulz, è stata sovvertita nel tempo,
soprattutto grazie a studi, come quello condotto da Tavosanis7
, che si basa sull’analisi
numerica degli “errori più frequenti” dell’italiano scritto ritrovati nel web, nei blog e nei
quotidiani online. La prima fase dello studio è consistita nel recupero del campione di
analisi, e quindi delle parole erronee da analizzare nel contesto del web. La lista di parole
scelte (esattamente 103 parole) è stata tratta dalla voce “errore” del vocabolario Zingarelli,
dopo varie fasi di filtraggio.
Il passo successivo è consistito nella ricerca di queste parole nel Web, attraverso Google, su
un gruppo di siti che ospitavano blog (blog.excite.it, clarence.it, splinder.it, splinder.com) e
su un gruppo di quotidiani online (corriere.it, repubblica.it, ilmattino.caltanet.it, unita.it).
Successivamente, per ciascuno dei tre gruppi è stato calcolato il rapporto fra la forma errata
e la corrispondente forma corretta. Dopo aver scartato errori di pronuncia non utilizzabili
6 Stubbe, Ringlstetter, Schulz, Genre as Noise - Noise in Genre.
7 Tavosanis, L’italiano del web, pp. 149-51. Sebbene la metodologia applicata non permetta, a causa
della scarsità e dell’imprecisione degli strumenti disponibili, di fornire dei dati certi, è interessante
scoprire, in linea generale, l’andamento di un fenomeno di notevole importanza, come quello
analizzato.
6
per l’analisi, che riguardava il linguaggio scritto, parole esposte a problemi di codifica e
omografi, il numero di errori finale si è ridotto a 19 parole.
Il risultato ha messo in luce come la percentuale totale di errori risulti nei blog leggermente
superiore rispetto a quella dei quotidiani online, ma,, allo stesso tempo, fortemente
inferiore rispetto a quella del web nel suo complesso; dunque, effettivamente il linguaggio
blog non è da considerarsi, come invece sosteneva la ricerca di
Stubbe, Ringlstetter e Schulz, così poco revisionato, anche se può rientrare, comunque, in
tutte e quattro le categorie di qualità e tempo di scrittura:
- scrittura rapida e non revisionata: testi senza nessun tipo di pianificazione o
revisione;
- scrittura rapida e revisionata: testi scritti rapidamente, senza progettazione
preliminare ma con un qualche grado di revisione;
- scrittura convenzionale: testi scritti all’interno di un processo pianificato con
revisione accurata;
- scrittura progettata per altri tipi di pubblicazione: testi scritti per altri mezzi
(tipicamente, per la diffusione a stampa) e copiati o pubblicati meccanicamente sul
Web.
7
3. Classificazione in generi
I blog non sempre rientrano in un unico genere testuale e comunicativo, anche se tendono
a mantenere nel tempo una forma di coerenza strutturale e organicità. Per questo motivo si
è deciso di analizzare non i blog in sé, bensì i post al loro interno. Per fornire risultati chiari
e non falsati, sono stati esaminati 100 post tratti da 100 blog, selezionati in modo random (i
meccanismi precisi e le tecniche adottate per la selezione saranno descritti nella sezione
successiva), e si è analizzato il linguaggio, il tipo di scrittura, l’utilizzo o meno di
abbreviazioni, emoticon, espressività grafica e la presenza o meno di errori (di forma, di
battitura, di sintassi).
Dato che una suddivisione dei generi in sottocategorie molto specifiche non sembra avere
senso ai fini degli obiettivi prefissati, si prenderanno in considerazione tre macro generi8
,
nei quali sarà possibile collocare i singoli post analizzati:
- Genere diaristico;
- Genere tematico (che include i blog giornalistici);
- Genere letterario (che include i blog “inclassificabili”);
Blog diario
Il blog diario si serve di una scrittura molto libera, che molto spesso può sfociare nel
letterario. Rispetto agli altri tipi di blog, può presentare tratti molto simili al parlato e
fenomeni di compensazione – dell’intonazione, dei segni paralinguistici e dei tratti indicali –
mediante l’imitazione delle spezzature del parlato, i puntini di sospensione e la
punteggiatura creativa.
Dal punto di vista linguistico i blog diario risultano quelli in cui si concentra maggiormente
l’espressività grafica. Questo è sostenuto anche da Canobbio, nell’articolo tratto da LId’O
Lingua Italiana d’oggi in cui analizza un corpus di 50 post (pubblicati da novembre 2002 ad
aprile 2005) presi dal sottogenere “diario personale”.
8 Tavosanis, L’italiano del web, p. 155.
8
Con espressività grafica si intende quell’insieme di deviazioni dall’ortografia italiana
standard che è riconducibile principalmente a tre meccanismi di alterazione:
- lettura endofasica, in cui un simbolo viene inserito in modo che il lettore lo
interpreti in base al suo nome (es. ‘6’ per sei, seconda persona dell’indicativo
presente del verbo essere; oppure ‘x’ per per);
- abbreviazioni, solitamente non utilizzate nella lingua parlata (es. ‘nn’ per non,
‘gg’ per giorno, ‘cmq’ per comunque);
- variazioni grafiche vere e proprie (es. ‘k’ per indicare /k/ quando l’ortografia
italiana richiede ‘ch’).
La motivazione principale dell’espressività grafica è, oltre alla manifestazione della creatività
dello scrivente (che può essere riconosciuta positivamente all’interno del gruppo dei pari) il
risparmio di tempo nella scrittura. Altri tipi di deviazioni non riguardano la grafia, ma
l’espressività, come, ad esempio, l’uso di emoticons, l’uso di maiuscole e minuscole in modi
diversi dallo standard e l’uso non convenzionale della punteggiatura.
Blog tematico
Il blog tematico è un tipo di blog dedicato ad un argomento specifico. Molto spesso esso
presenta un tipo di scrittura che si può definire “giornalistica”. Sebbene, infatti, in alcuni
casi non siano presenti eccessivi segni di revisione, è possibile riscontrare l’utilizzo di un
italiano neostandard9
.
Molti di questi blog sono in effetti realizzati da giornalisti. La lingua usata, in questi casi, è
quindi esattamente quella usata dai giornali, con l’eccezione, in alcuni casi, dell’utilizzo di
espressioni confidenziali e di un tono più rilassato.
9 Si fa riferimento all’accezione proposta da Tavoni nel 2005. Rispetto a quanto affermato da
Berruto nel 1987 in Sociolinguistica dell’italiano contemporaneo, Tavoni propone di restringere la definizione
di "neostandard" riservandola ai tratti diffusi anche nello scritto di media formalità (come per esempio
quello dei giornali). Secondo questa distinzione è neostandard, per esempio, l'uso di gli per a loro,
mentre è substandard un tratto comune nel parlato ma evitato nello scritto come, per esempio, l'uso
di gli per a lei.
9
Blog letterario
I blog letterari ospitano testi con ambizioni letterarie, come poesie, racconti e prosa di vario
genere. Negli ultimi anni sta prendendo piede anche un tipo nuovo di scrittura letteraria: la
scrittura collaborativa, che prevede la creazione di vere e proprie community di appassionati,
che mettono insieme i loro sforzi creativi per creare, insieme, uno scritto (solitamente in
prosa).Genericamente i post dei blog letterari sono caratterizzati dalla presenza, al loro
interno, del lessico letterario che si manifesta in quantità maggiori rispetto ai quotidiani.
Quindi, saranno presenti poche espressioni colloquiali (e alle volte nessuna).
A tal proposito è rilevante lo studio condotto da Tavosanis nel 2006. In esso sono stati
presi in esame gli infiniti presenti di 72 verbi identificati come “letterari” nel vocabolario di
De Mauro. Queste parole vennero poi ricercate sul sito di “La Repubblica” e all’interno dei
blog. Il risultato di tale ricerca ha portato alla predominanza dei blog, in ambito letterario,
rispetto al quotidiano online, perché le parole letterarie si sono rivelate quattro volte più
frequenti, proprio nei blog10
.
10 Tale ricerca è stata tratta da Tavosanis, Linguistic Features of Italian Blogs: Literary Language.
10
4. Analisi di un campione di blog italiani
Lo scopo dell’analisi condotta è stato quello di dimostrare l’esistenza o meno di un
linguaggio tipico dei blog fornendo, allo stesso tempo, una visione complessiva dei generi
testuali più presenti attualmente nel panorama italiano dei blog. L’idea è stata quella di
verificare l’andamento della situazione dei blog italiani nel corso di 6 anni, in quanto le
ricerche precedentemente svolte da Tavosanis in questo ambito risalgono al 2007.
L’analisi si è articolata in diversi punti. Prima di tutto si è individuato un campione di
riferimento11
. Per tale scopo è stato usato Google Blog Search12
. Usando come chiave di
ricerca una parola appartenente al lessico di base dell'italiano (si è usato "questo") si sono
ottenuti 32.300.000 risultati.
Il passo successivo è stato quello della scelta, dalla SERP 20 in poi, dell'ultimo link di ogni
SERP. Si sono individuati, così, 100 blog. Di ognuno di questi, si è poi esaminato il post
più recente, per un totale, quindi, di 100 post (pubblicati tra il 01/01/2013 e il
26/06/2013).
Facendo riferimento ai tre macro-generi già citati in precedenza, si è cercato, in alcuni casi
con qualche difficoltà, di categorizzare i post individuati. I criteri utilizzati per la
categorizzazione saranno spiegati in seguito, quando si tratteranno nello specifico i generi
individuati.
Il risultato dell’analisi è stato il seguente:
- Post diaristici: 20;
- Post tematici: 71;
- Post letterari: 9;
La prima cosa che è emersa è stata che tutti i post sono scritti in italiano. Alcuni presentano
diversi contenuti multimediali, come immagini, video e animazioni, altri, (come ad esempio
http://fotoforfake.wordpress.com) sono interamente fotografici.
I post diaristici si sono rivelati i più ricchi di variazioni grafiche ed espressività linguistica ed
anche i meno accurati dal punto di vista redazionale. Inoltre, nella maggior parte dei casi,
11 Il campione dei post è stato raccolto tra il 06/06/2013 e il 26/06/2013.
12 http://www.google.com/blogsearch.
11
sono stati scritti da donne. Basti pensare che, su 20 post individuati, ben 15 (il 75%)
risultano scritti da donne, e solo 5 (il 25%) da uomini.
I post tematici, che sono anche la maggior parte dei post analizzati, si sono rivelati molto
variegati. Accanto a post sul cinema, sui videogames, su libri, su ricette, sul make-up, sulla
moda, si è riscontrata una notevole presenza di post legati alla politica e di post che
riportavano notizie. In questi ultimi casi, e nei post tematici in genere, si è assistito ad un
uso della lingua più consapevole, quasi giornalistico. La maggior parte dei testi,
probabilmente, è stata revisionata, ma, nonostante questo, moltissimi sono gli errori
stilistici legati ad esempio all’utilizzo di una tastiera straniera (o di uno smartphone di
vecchia generazione) che non riporta le lettere accentate, oppure alla mancanza di
determinati caratteri su alcuni dispositivi.
Per discriminare meglio il peso del sottogenere “notizie” è stato calcolato il suo peso
all’interno dei post tematici. Allo stesso modo, è stato calcolato il peso del sottogenere
“citazione” all’interno dei post letterari.
I risultati hanno portato a includere nella sottosezione “notizie” 28 post – 45,2% rispetto
alla sezione “post tematico” – appartenenti al genere “post tematico” e 2 post – 22,2%
rispetto alla sezione “post letterario” – nella sottosezione “citazione”, nel genere più ampio,
definito “post letterario”.
12
4.1 I dati
SCARALE (2013) POST
TOTALI
POST
NOTIZIE
POST
CITAZIONE
POST TEMATICO 71 28 0
POST DIARIO 20 0 0
POST LETTERARIO 9 0 2
Fig. 1. Esiti delle ricerche condotte da me, relative all’anno 2013.
TAVOSANIS (2007) POST
TOTALI
POST
NOTIZIE
POST
CITAZIONE
POST TEMATICO 132 39 0
POST DIARIO 229 0 0
POST LETTERARIO 39 0 13
Fig. 2. Esiti delle ricerche condotte da Tavosanis, relative all’anno 2007.
SCARALE (2013) POST
TOTALI
POST
NOTIZIE
POST
CITAZIONE
POST TEMATICO 71,00% 45,2% 0,00%
POST DIARIO 20,00% 0,00% 0,00%
POST LETTERARIO 9,00% 0,00% 22,2%
Fig. 3. Esiti delle ricerche condotte da Scarale, relative all’anno 2013, in percentuale.
TAVOSANIS (2007) POST
TOTALI
POST
NOTIZIE
POST
CITAZIONE
POST TEMATICO 33,00% 29,54% 0,00%
POST DIARIO 57,25% 0,00% 0,00%
POST LETTERARIO 9,75% 0,00% 33,3%
Fig. 4. Esiti delle ricerche condotte da Tavosanis, relative all’anno 2007, in percentuale.
13
5. Analisi del tipo di linguaggio
I blog non hanno un linguaggio specifico, ma esistono delle caratteristiche comuni a quasi
tutti i blog. Innanzitutto esiste un range accettabile di lunghezza dei post. I post, inoltre,
sono posti in un contesto dinamico, in quanto dopo un certo numero vengono archiviati
per lasciare posto a quelli più recenti. La conseguenza è lo sviluppo di un senso di
immediatezza tipico del parlato, ma allo stesso tempo, molto vicino ad un uso della lingua
standard (tipico dello scritto).
A differenza del tradizionale scritto pubblicato che tende ad essere accuratamente riletto e
controllato, i post dei blog, a volte, possono presentare testi poco revisionati con una
scrittura meno formale e, in alcuni casi, di tipo colloquiale e dialogico. La presenza della
possibilità di commentare, inoltre, lascia aperto un vero e proprio dialogo tra utenti (ma qui
si sfocia nel genere testuale tipico del forum e ci si allontana dal genere “blog”).
Quello dei blog è un linguaggio diversificato che può varia notevolmente a seconda del
genere testuale di riferimento, del livello di formalità, del tipo di destinatario ecc. Questa
diversificazione che coinvolge tutto il Web, non può essere definita propriamente
“Linguaggio del Web”. Piuttosto si può parlare, in questo caso, di tipi di italiano diversi a
seconda del genere testuale. Ecco perché in un post diaristico troveremo probabilmente un
tipo di linguaggio colloquiale e perché in un post tematico che parla, ad esempio,
dell’ultimo software in commercio, oppure di una notizia politica o di cronaca, troveremo
invece un linguaggio più asciutto e molto diverso rispetto a quello a cui si è accennato
precedentemente.
Per creare le fondamenta di un’analisi della lingua dei blog è, quindi, necessario servirsi di
sei parametri13
:
- Tempo di scrittura;
- Strumento di scrittura;
- Supporto di scrittura;
- Genere testuale;
- Lettore previsto;
13 Tavosanis, L’italiano del web, p. 46.
14
I primi quattro parametri sono prettamente collegati al processo della scrittura, mentre gli
altri sono legati più che altro all’atteggiamento di chi scrive. Sebbene, come è stato visto
anche da Tavosanis14
, sui blog l’espressività grafica sia notevolmente inferiore rispetto ai
prodotti testuali dei social network o dei forum, è importante rilevarne la presenza per
poter caratterizzare meglio i diversi generi testuali e gli “scriventi” che si accingono a
condividere l’informazione.
I post analizzati, sebbene si collochino, come tutti i blog, all’interno di questo cocktail
linguistico, hanno fatto emergere delle caratteristiche linguistiche comuni.
Nello specifico, saranno analizzati alcuni esempi significativi appartenenti al campione.
14 Ivi, p. 76.
15
5.1 Post diario
I criteri secondo cui si è deciso di incorporare i post in questo “genere” sono stati i
seguenti:
- Scrittura in prima persona;
- Racconti personali;
- Scrittura dialogica;
- Segni di espressività grafica, come l’utilizzo della punteggiatura in modo
espressivo;
- Errori, come il mancato spazio dopo un segno di punteggiatura.
Inizialmente si era pensato di inserire nei criteri di selezione anche l’uso di netspeak, ma
questo criterio è stato poi eliminato in corso d’indagine, perché non si è riscontrato nessun
elemento di netspeak all’interno del campione analizzato.
I testi che presentavano tutti, o la maggior parte dei criteri individuati, sono stati inseriti
nella sezione corrispondente ai post diaristici. Quelli che, invece, ne presentavano uno solo,
oppure due, non sono stati ammessi in questa sezione.
I post diaristici hanno fatto emergere un tipo di scrittura che oscilla tra un tratto rapido e
non revisionato (testi scritti di getto senza nessun tipo di pianificazione) ed uno rapido, ma
revisionato (testi scritti rapidamente, senza progettazione preliminare, ma con un qualche
grado di revisione).
Di seguito saranno analizzati alcuni esempi.
“A tutte le persone che capitano su questo blog innanzi tutto benvenute!
La comunicazione di servizio invece riguarda l'aspetto del blog...a chi cercasse colori e
lustrini...siete capitati male!
Ma forse non era necessario scriverlo...dunque a chi decidesse di non fuggire
all'istante, auguro che tra queste umili pagine possa trovare almeno qualche contenuto
di valore!
Grazie di cuore a tutti i visitatori!
Amo molto parlare di niente. E' l'unico argomento che conosco!”
(tratto da http://blog.libero.it/1A7G13O16R1A/12133257.html)
16
venerdì 7 giugno 2013
Giugno.
Quando ero piccola a scuola mi portava papà.
Passavamo all'alimentari di Adriano, mi comprava il panino all'olio col prosciutto
cotto e la barretta Galak con il delfino sopra, io ero contenta, odiavo il grembiule ma
ero bravissima a fare le cornici sul quaderno a quadretti, quindi tutto sotto controllo.
Poi sono cresciuta, a scuola andavo da sola, poi prendevo l'autobus, facevo colazione
al bar, poi la vita da adulta arrivata quasi subito, poi la vita da adulta che non se ne
andrà mai più.
E il Galak, per dire, non lo fanno mica buono come un tempo.
Giugno era la rinascita, la nullafacenza, i programmi tv del mattino, mille lire di pizza
bianca e giocare in terrazza, la domenica al mare e la settimana dilatata, soldi non miei,
case non mie, ospitalità scontata e nessuna responsabilità, il libro delle vacanze da
aprire solo dopo il compleanno.
Mi sforzo di raccontare cose che non abbiano nulla a che fare con il qui e ora, che è
un'ecatombe di confusione e singhiozzi, perché tra le mille cose che non ho capito, c'è
quella di non sapere se sia giusto dire (e con quali parole e a chi soprattutto) di una
rottura che non è solo mia e che non so cosa sarà, quanto sarà, come sarà.
Ma qui io ci vengo per me e forse allora ogni tanto succederà che, in mezzo a tutto il
resto, ci sia anche tu. E se non vuoi, non leggere e se non vorrai, non scriverò.
Che al di là di tutta la merda che penso e ho pensato, c'è una gratitudine sacra verso
chi il cioccolato bianco ha continuato a comprartelo negli anni, a forma di uovo di
pasqua che è ancora in un frigo che non è più il mio, a forma di biancorì in comode
scatole da trenta pezzi comprate alla Metro quando ancora ci divertivamo a
assecondarci l'un l'altro nelle manie, a forma di mousse venute male con frutti di
bosco mille anni fa e cheesecake che sapevano di poco, ma che chissà perché, a un
certo punto ti sono silenziosamente mancate.
C'è una gratitudine sacra verso chi ha accettato di essere, a fasi alterne, un albero e un
bambino, e ha ancora, nonostante tutto, la forza di ridere di un aspirabriciole che non
funziona più.
Ma è giugno, e io rinasco, e forse rinascono tutti, forse anche tu.
Io lo spero forte che anche tu.
(tratto da http://www.stazzitta.it)
Nell’esempio appena riportato è possibile notare una struttura precisa del discorso, che si
dispiega in modo fluido e pianificato. Sono presenti più capoversi, la punteggiatura è
inserita correttamente e non è usata in modo espressivo. La scrittura è quasi letteraria,
indice di un’alta conoscenza della lingua da parte di chi sta scrivendo. Non ci sono errori
grammaticali, né segni di espressività linguistica (probabilmente anche perché chi scrive è
una donna adulta, non un’adolescente). Sicuramente, quindi, siamo di fronte a un tipo di
scrittura pianificata e controllata e la scrivente dimostra di saper padroneggiare lo
strumento che usa per la condivisione.
17
Ero li ieri sera, al tavolo di un bar con 2 amici davanti ad una birra, e si discorreva del
piu' e del meno e ad un certo punto, arrivati al discorso di persone ultra ottantenni, di
fibre forti mi e' venuto in mente un ricordo, tanto intenso che..... Vi e' mai capitato di
avere un ricordo tanto intenso da sentirne l'odore, il sapore, il tocco? Ecco, a me e'
successo esattamente questo, come fossi rimandato indietro nel tempo!
Ho vissuto poco i miei nonni materni, ma quelli paterni sono vivi nel ricordo di
quando ero bambino. Tutti e due i nonni maschi hanno avuto un tragico destino, per
cancrena hanno subito l'amputazione degli arti inferiori, quello materno per la calce
che ha corroso la carne (faceva il muratore), l'altro per via di un'unghia incarnita.... Ma
torniamo a noi, da piccolo andavamo a trovare spesso i nonni al circo, (i miei in quel
periodo si erano distaccati dal mestiere e stavamo a Genova) e quando arrivavamo la'
mia nonna ci accoglieva a braccia aperte e ci stringeva forte al petto, quell'"odore di
nonna", di pelle raggrinzita e saggiamente invecchiata, il petto con al centro quel
medaglione aprendo il quale c'era la foto loro, del nonno e di lei, quell'atmosfera
speciale, il sapore e l'aroma dei suoi caffellatte al mattino, il suo parlare veneto e dare
ordini li ricordo come fossero adesso....
(tratto da http://primodisette.over-blog.it)
Nell’esempio sopra riportato siamo di fronte a un tipo di scrittura meno letteraria (e lo si
deduce anche dai moltissimi colori, immagini e animazioni presenti nella pagina). Lo
scrivente è un uomo. Sebbene possegga una conoscenza di base della lingua italiana, non
mancano degli errori. È possibile notare, infatti, l’uso del singolo apice come accento (che
può essere segno caratteristico dell’utilizzo di una tastiera inadatta al compito), l’uso dei
puntini di sospensione e della punteggiatura in modo espressivo ed è presente un caso di
lettura endofasica (caso non molto significativo, perché è quasi entrato nell’uso standard
della lingua), “2” per “due”, unico caso, peraltro, riscontrato nell’intero campione
analizzato.
Con molta probabilità, lo scrivente pubblica usando una tastiera straniera che non possiede
i caratteri accentati. Sono presenti tratti puramente colloquiali e dialogici. Il testo non
presenta segni di revisione. La punteggiatura è usata in modo espressivo per ricalcare le
pause tipiche del parlato.
MERCOLEDÌ, 26 GIUGNO 2013
Quelle cose che capitano solo se capisci poco
ho mangiato due maritozzi con gocce di cioccolato.
E non avevo nemmeno fame.
Saranno gia’ finiti sul culo.
Avevo scritto Saranno gia’ finiti sul culo, Porca Troia, pero’ poi l’ho cancellato.
Mi pareva brutto.
18
(tratto da http://valeriascrive.blog.kataweb.it)
Nell’esempio sopra riportato emerge tutto il carattere spontaneo ed espressivo di questo
genere di post. È possibile notare, infatti, espressioni colloquiali (“mi pareva brutto”) e
l’utilizzo non corretto della punteggiatura.
Ciao a tutti!!! Vorrei portarvi a riflettere sull'essenza di questo periodo, sul suo
significato e soprattutto perche' il mondo e' diviso in quelli che fanno il cenone
perche' ne hanno le possibilita', ci si abbuffa fino a star male e dall'altra parte invece
c'e' un poveraccio che vive per strada e che per tentare di scaldarsi muore perche' la
sua coperta prende fuoco.
Bambini a cui i genitori non fanno mancare nulla ma proprio nulla addirittura dandogli
il volantino dei giocattoli e facendogli scegliere liberamente quello che vogliono?
Tanto Babbo natale puo' tutto!
[…]
un po' di me
chi sono: mi chiamo xeni e vi do' il benvenuto nel mio blog dedicato alla positivita',
sperando che vi faccia riflettere sul senso della vita e, perche' no, vi porti fortuna
e....vibrazioni positive, ovvio!!! di me dicono che ho una grande tenacia e costanza
specie per le cause che per loro sono perse!
(tratto da http://xeni.myblog.it)
Questo esempio fa emergere come prima cosa una forte espressività grafica (data dalla
ripetizione dei punti esclamativi e dai puntini di sospensione). Anche in questo caso si tratta
di una scrittura femminile. Sebbene ci sia una conoscenza base della lingua non mancano
piccole sviste nella punteggiatura. Per esempio, in alcuni casi non c’è lo spazio dopo il segno
di punteggiatura, è possibile, inoltre, assistere a un uso espressivo dei puntini di sospensione
e dei punti esclamativi, che rendono il testo quasi “conversazionale” (sebbene si tratti di un
uso scritto della lingua, e non parlato)15
. Probabilmente, anche in questo caso non si è di
fronte a un tipo di scritto revisionato e, anche in questo caso, è stata usata una tastiera
inadatta al compito (al posto degli accenti è usato il singolo apice).
15 Si fa riferimento agli espedienti comunicativi messi in atto per compensare la mancanza fisica
dell’interlocutore, individuati da Halliday. Egli sostiene infatti che, nel passaggio dal parlato allo scritto tendono a
perdersi l’intonazione, i segni paralinguistici e i tratti indicali, che quindi sono poi rimpiazzati dall’uso creativo
della punteggiatura (volta ad imitare le pause del parlato), dalle emoticon (non nel caso dei blog, ma per i forum e
i social network) e da firme elaborate che usano caratteri poco diffusi (di solito usate nei giochi online per i nomi
utente, non usate nei blog).
19
5.2 Post tematici
I post che sono stati collocati in questa sezione hanno manifestato le seguenti
caratteristiche:
- Post che trattano argomenti specifici;
- Scrittura specialistica o pseudo specialistica in un settore specifico;
- Post che trattano temi di attualità, politica e che riportano notizie;
- Recensioni, opinioni, cucina, musica, cinema, ecc.
- Livello di lingua neostandard;
- Assenza di espressioni colloquiali;
- Assenza di prima persona e di scrittura dialogica;
I testi che presentavano tutti, o la maggior parte dei criteri individuati, sono stati inseriti
nella sezione corrispondente ai post tematici. Quelli che, invece, ne presentavano uno solo,
oppure due, non sono stati ammessi in questa sezione.
I post tematici presi in esame hanno portato alla luce una caratteristica, già evidenziata da
Tavosanis16
, ovvero la presenza di una scrittura molto giornalistica, revisionata (come si
può notare dalla struttura delle frasi e dall’utilizzo di grassetto) e corretta, anche se non
mancano, nel 70% dei casi (valore approssimativo), elementi (come il singolo apice al posto
delle lettere accentate) che lasciano pensare a una cura minore della forma rispetto a quella
che si ha nei veri e propri giornali.
FUORI MAZINGA DALL’UNIVERSITA’
Posted on 5 giugno 2013
Pubblichiamo l’appello dei ricercatori contro la partecipazione dell’università alle
ricerche di cyber-guerra
per adesioni scrivete all’indirizzo scienziati@insiberia.net
16 Ivi, p. 161.
20
Fare ricerca tra le rovine dell’accademia è attività spesso frustrante. A seguito di
un’infinita serie di tagli, la mansione principale cui si dedicano le istituzioni di ricerca è
la captazione e la gestione dei fondi. Il lavoro del ricercatore è totalmente subordinato
alla capacità di attrarre finanziamenti pubblici o privati. Fare ricerca in tempo di crisi
vuol dire sopratutto essere capaci di piegare il proprio progetto a programmi quadro,
con buona pace di antichi orpelli come la libertà e l’autonomia.
Non ci interessa analizzare i processi che hanno ridotto il ricercatore al ruolo di bassa
manovalanza tecnica del sistema economico, ci limitiamo a prenderne atto.
Questo però non vuol dire che sia giustificabile disinteressarsi totalmente alla finalità
del lavoro che si compie, delle tecniche che si contribuisce a sviluppare.
La lettura della notizia su un blog di studenti di Fisica de La Sapienza della nascita,
all’interno delle università di Firenze e Roma, di centri di ricerca specializzati in guerra
cybernetica ci provoca un sentimento di profonda indignazione.
Questi centri di ricerca, rispettivamente il CSSII ed il CIIS, si inseriscono all’interno di
un progetto quadro militare sviluppato dalla Maglan, azienda privata israeliana leader
nello sviluppo di tecniche di cyber-guerra , in collaborazione con Finmeccanica, primo
produttore di armi in Italia, ed ELT, azienda produttrice di software per la guida di
aerei militari.
(tratto da http://officinafisica.noblogs.org)
L’esempio appena riportato ci permette di notare un linguaggio forbito in italiano corretto,
periodi lunghi ed articolati, ma nel titolo è presente una “A” accentata con un singolo apice,
espediente frequentemente usato anche nei giornali online.
E’ donna, dicono alcune, e dunque ce l’hanno con lei per questo. Perché ha fatto un
sacco di cose da donna, ha pensato da donna e ha agito da donna. Dunque sarebbe
stata incastrata e dimissionata in quanto donna. Un femminicidio istituzionale, così lo
si potrebbe definire. Perché se una donna che riveste una alta carica rappresentativa
dello Stato viene screditata trovando, forse, un neo che riguarda questioni d’edilizia
c’entra la donna, quel che stava facendo in senso istituzionale e non il fatto che, se
proprio vogliamo credere alla teoria di complottiste che stanno delirando in giro per il
web (un po’ di senso della misura non guasterebbe…), eventualmente si volesse
screditare il partito o il governo di cui faceva parte.
(tratto da http://femminismo-a-sud.noblogs.org)
Bravi, ma le politiche sono un’altra cosa
Il risultato delle elezioni amministrative è positivo oltre ogni aspettativa per il
centrosinistra ed è negativo oltre ogni aspettativa per il Movimento 5 Stelle, mentre il
centrodestra è in affanno anche in posti dove è sempre andato forte: di fatto è il
21
ribaltamento del risultato delle elezioni politiche dello scorso febbraio. E uno dice:
com’è possibile? I problemi del centrosinistra sono risolti? Il M5S perde valanghe di
voti perché la politica non fa più schifo e la crisi economica è finita? L’imperiosa
resurrezione politica di Berlusconi era un miraggio?
(tratto da http://www.francescocosta.net)
Il testo degli ultimi due frammenti è un chiaro esempio di uso del neostandard giornalistico.
La sintassi è complessa e c’è una notevole padronanza della lingua e correttezza ortografica
(da notare “anziché” e “perché” scritti correttamente con l’accento acuto)17
.
Rilasciato Marinelli 3 per Drupal 7
Da oggi è possibile scaricare su drupal.org la prima versione di Marinelli 3 per
Drupal7. E' stato un lavoraccio ma sono soddisfatto del risultato ottenuto. Il tema è
radicalmente cambiato rispetto alla seconda versione. Tutte le configurazioni,
compresa quella dei banner avvengono da theme-settings. La principale novità è il
megadropdown menu per i primary links. Modificando l'albero del menu dal backend
è possibile creare automaticamente un menu a pannelli diviso in colonne. Trovo
questo genere di menu molto più usabile dei classici menu a tendina, visto che evitano
all'utente di muovere il mouse attraverso gerachie più o meno complesse. Per quanto
riguarda i banner ora possono essere caricati direttamente dalla UI; ogni banner può
essere associato ad un link per mettere in evidenza un particolare contenuto del sito. I
banner ruotano grazie al plugin cycle di jquery i cui parametri sono direttamente
configurabili dal tema.
Colgo l'occasione per ringraziare Mavimo per il prezioso aiuto.
(tratto da http://www.signalkuppe.com)
Nell’ultimo esempio si può notare invece, da un lato, una buona padronanza della lingua, nessun
tipo di espressività linguistica e ortografica e utilizzo corretto della punteggiatura (anche se per la
“È” è usato il singolo apice al posto dell’accento) , dall’altro la presenza di elementi di disturbo
per un eventuale revisore, come i già citati apici singoli al posto degli accenti, oppure errori
ortografici, o di battitura, come “gerachie” per “gerarchie”.
17 L’utilizzo degli accenti corretti potrebbe essere, però, anche una conseguenza di uno scritto
pianificato e non composto di getto, direttamente sulla piattaforma del blog, ma studiato
preventivamente e composto servendosi di un text editor (come Word) che possiede la funzione di
correzione ortografica automatica.
22
5.3 Post letterari
I criteri per identificare i post letterari sono stati i seguenti:
- Uso elegante della lingua;
- Utilizzo di parole ricercate;
- Presenza di similitudini, metafore, figure retoriche in generale;
- Assenza di espressività grafica;
- Presenza di discorsi diretti;
- Poesie, racconti ecc.
I testi che presentavano tutti, o la maggior parte dei criteri individuati, sono stati inseriti
nella sezione corrispondente ai post letterari. Quelli che, invece, ne presentavano uno solo,
oppure due, non sono stati ammessi in questa sezione. Inoltre, i testi che riportavano, tra
virgolette, citazioni di altri testi, sono stati inseriti nella sottosezione “citazione”.
I post letterari lasciano emergere un tipo di scrittura che negli ultimi anni sta avendo molto
successo sul Web. Di questi se ne trovano diversi tipi. Da un lato abbiamo post revisionati,
corretti, che usano un linguaggio letterario e ricercato, controllati nell’ortografia e nella
punteggiatura, come è il caso dell’esempio seguente, dall’altro troviamo, invece, casi di
ambizioni letterarie, ovvero post che presentano degli errori di battitura, di grammatica e di
punteggiatura, molto spesso legati non solo al mezzo usato per la diffusione, ma anche all’età
e al livello culturale di chi li sta scrivendo.
Questo cielo azzurro è pieno di nebbia
Posted on maggio 4, 2013 di lamentepersa
University College London, 4 gennaio 1889. Sezione di Anatomia.
Cortile esterno.
Tod buttò le interiora ai gatti randagi e li guardò sfamarsi. Uno grosso e tigrato iniziò
una contesa con un giovane nero per un pezzo di fegato. Un balzo repentino con fuga
assicurò il bottino al felino magro.
Tod sorrise. Si toccò la tasca destra, il libro era al suo posto. Voltò i tacchi e tornò
nella sala creativa. La cera era pronta.
“Mmm… Questo cielo azzurro è pieno di nebbia.“, disse osservando un occhio di
vetro controluce. Lo specchio dell’anima era opaco. Alzò le spalle, se il risultato non lo
23
compiaceva l’avrebbe sostuito in un secondo momento. Prese uno straccio, infilò un
fil di ferro nel retro della fascia bulbare e, dopo aver spalmato un leggero collante,
agganciò la sclera, con la delicatezza di una ricamatrice, nei muscoli estrinseci inferiori
e superiori della cavità oculare. Era finita, dalla testa ai piedi!
Il cuore di Tod batteva all’impazzata. Lei era perfetta. Fece scorrere le sue dita sul
profilo del naso e ripensò all’autopsia di Lucy. Peccato, il suo dramma era perito con
la sua carne. La casa di prostitute sarebbe andata avanti ugualmente ma con maggiore
paura.
Prese del lucido trasparente e iniziò a dipingerle gli occhi. La vista era sempre l’ultimo
innesto delle sue ceature.
Mise giù gli attrezzi e prese posto alla scrivania, voleva godere del suo capolavoro. Tre
mesi di impegno. Quanto poteva valere? 100 sterline, anche il doppio.
Un lavoro degno della scuola bolognese del Lelli. Gli aveva persino disegnato il neo
sopra le labbra e messo gli orecchini da due soldi, ritrovati dalla polizia, addossso al
cadavere.
Tirò fuori dalla tasca della giacca ‘L’uomo Deliquente’ e ricopiò l’indirizzo del Prof.
Lombroso su una busta bianca.
“Egregio Cesare,
Ti mando i disegni tridimensionali del mio modellino anatomico. Era una prostituta, vittima di Jack
the Ripper. Spero di studiare al più presto la calotta cranica dell’assassino… Ho raccolto interessanti
appunti sul suo modus operandi, avremo modo di parlarne assieme.
Il modellino anatomico è in cera. Ho tiprodotto l’intero apparato digerente e i polmoni. Stavolta potrò
aver maggiore credito quando chiederò i fondi all’Università!
I miei più ossequiosi saluti,
Tod White”
(tratto da http://lamentepersa.wordpress.com)
24
6. Conclusioni e considerazioni sul fenomeno
È interessante notare i cambiamenti in atto nel mondo dei blog. Rispetto alla ricerca svolta da
Tavosanis nel 2007, si nota la notevole predominanza di post di tipo tematico e la diminuzione di
post diaristici.
TIPI DI POST TAVOSANIS (2007) SCARALE (2013)
DIARISTICI 57,25% 20,00%
TEMATICI 33,00% 71,00%
LETTERARI 9,75% 9,00%
Fig. 5. Trasposizione dei dati complessivi delle due ricerche condotte.
Va comunque considerato che Tavosanis nella sua ricerca prende in esame un campione di 400
post, invece, nel nostro caso, ne sono stati presi in esame 100.
Dal 2007 ad oggi sembra aumentata, in modo quasi esponenziale, la percentuale riguardante i
post tematici e diminuita quella dei post diaristici. Una cosa notevolmente interessante è che i
post diaristici, sebbene siano in calo, non sono scomparsi dal Web. Quindi, nonostante le nuove
modalità di condivisione “pseudo-diaristica” messe in atto dai social network, c’è sempre una
buona percentuale di italiani che preferisce affidarsi alla “tradizione”. Tra i post tematici, è
interessante notare la presenza massiccia di post “notizie”, che ricoprono il 45,2% dei post di
questa sezione18
. Tra i post letterari, invece, solo il 22,2% sono definiti post “citazione”19
. I post
diaristici, invece, sebbene siano in notevole diminuzione rispetto al 2007, dimostrano confermata
la predominanza di una scrittura tipicamente femminile, infatti il 75% risulta scritto da donne e
solo il 25% da uomini. Stabile, invece, è il livello dei post letterari, anche se nel 2007 il loro livello
si dimostrava leggermente più alto.
Per quanto riguarda l’analisi della lingua invece, alla luce degli studi effettuati è possibile ritenere
che non esista un vero e proprio linguaggio dei blog, ma piuttosto esistono livelli di lingua diversi,
18 Nelle analisi del 2007 i post “notizie” ricoprivano solo il 29,54% dei post tematici.
19 Nelle analisi del 2007 i post “citazione” ricoprivano, invece, il 33,3% dei post letterari.
25
dati dalla formalità, dal destinatario del messaggio e soprattutto dal genere testuale che si sta
prendendo in considerazione.
A differenza di altri settori del Web, dediti alla condivisione di conoscenza, o di “testo”, i blog
restano in un’area piuttosto élitaria. Non sono toccati più di tanto dai fenomeni di espressività
ortografica e linguistica e non presentano tutte le caratteristiche del linguaggio creativo dei
giovani che si ritrova, invece, in modo più massiccio, nei forum e negli aggiornamenti di stato dei
social network. Non è presente, infatti, un vero e proprio netspeak. Basti pensare che, nell’analisi
condotta, si è riscontrato un solo caso di lettura endofasica (cfr. frammento di testo a p. 16, tratto
da http://primodisette.over-blog.it) e si è dimostrato del tutto assente l’uso di emoticon e
abbreviazioni (che ricoprivano il 5% nelle analisi condotte da Tavosanis nel 2007) tipiche del
linguaggio usato nei forum, negli sms e nelle chat.
Questo probabilmente è dovuto anche al fatto che i blog rappresentano un tipo di piattaforma
più adulta, rispetto ai social network, e quindi si presume, in linea di massima, che non accolgano
bambini e/o troppi adolescenti.
Soprattutto per i post di tipo tematico, è importante evidenziare la conformità con l’italiano
neostandard dei giornali cartacei, ovviamente tenendo conto che, molto spesso, sul Web il tono è
più rilassato e meno formale, quindi il linguaggio giornalistico tradizionale viene “contaminato”
da espressioni colloquiali e confidenziali.
26
7. Bibliografia e Sitografia
- ANONIMO, The Evolving Blogosphere: An Empire Gives Way, in “The Economist”, June 24,
http://www.economist.com/node/16432794?story_id=16432794;
- BARON N., Always On: Language in an Online and Mobile World, Oxford University Press, Oxford-
New York , 2008;
- BONOMI I., L’italiano giornalistico: dall’inizio del ’900 ai quotidiani in rete, Cesati, Firenze, 2002;
- CANOBBIO A. T., Blog: la lingua che uccide, in “LID’O – Lingua Italiana d’Oggi”, 2, pp. 307-18;
- CRYSTAL D., Language and the Internet, Cambridge University, Cambridge, 2001;
- DI FRAIA G., Blog-grafie. Identità narrative in rete, Guerini ed Associati, Milano, 2007;
- LENHART A., FOX S., Bloggers: A Portrait of Internet’s New Storytellers, rapporto del Pew Internet &
American Life Project, in http://www.pewinternet.org/Reports/2006/Bloggers/01-Summary-
of-Findings.aspx;
- ITO M., BAUMER S., BITTANTI M. et al, Hanging Out, Messing Around and Geeking Out, MIT Press,
Cambridge, 2010.
- PISTOLESI E., Il parlar spedito. L'italiano di chat, e-mail e sms, Esedra, Padova, 2004;
- STUBBE A., RINGLSTETTER C., SCHULZ K. U., Genre as Noise - Noise in Genre, (IJCAI-2007
Workshop on Analytics for Noisy Unstructured Text Data): distribuzione degli errori per
genere;
- TAVOSANIS M., L’italiano del web, Carocci, Roma, 2011;
- TAVOSANIS M., Linguistic Features of Italian Blogs: Literary Language, in Proceedings of the Workshop
on NEW TEXT: Wikis and Blogs and Other Dynamic Text Sources, EACL, East Stroudsburg, pp.
11-5.
27
7.1 Per approfondire
- BOLTER J. D., Lo spazio dello scrivere. Computer, ipertesti e storia della scrittura, Vita e
Pensiero, Milano, 1993;
- CARLINI F., Lo stile del web. Parole e immagini della comunicazione di rete, Einaudi, Torino,
1998;
- DOVIGI M., Weblog personal publishing, Apogeo, Milano, 2003;
- EUGENI R., Dall’alba del testo all’ipertesto;
www.mediamente.rai.it/biblioteca/biblio.asp?id=134&tab=int;
- FITZPATRICK M., Losing controls: Writers, Readers, and Hypertext;
http://english.ttu.edu/kairos/6.1/coverweb/fitzpatrick;
- LASICA J. D., Participatory Journalism Puts the Reader in the Driver’s Seat;
www.ojr.org/ojr/workplace/1060218311.php;
- MURRAY J. H., Hamlet on the Holodeck: The Future of Narrative in Cyberspace, MA: MIT
Press, Cambridge, 1997;
- RONCAGLIA G., Weblog: una introduzione;
www.merzweb.com/testi/saggi/weblog.htm;
- ZOPPETTI A., Blog. Per Queneau? La scrittura cambia con internet, Luca Sassella Editore,
Roma, 2003;
28
7.2 La lista dei blog esaminati:
7.2.1 Post Diaristici
Scritti da donne
http://danordasudparliamone.wordpress.com
http://www.stazzitta.it
http://blog.libero.it/1A7G13O16R1A/12133257.html
http://valeriascrive.blog.kataweb.it
http://xeni.myblog.it
http://blog.libero.it/punksenzadyo/6464624.html
http://gidibao.net/index.php/2006/12/11/intervista-ad-artemisia/
http://nonleggerlo.blogspot.it
http://www.lapupachasonno.com
http://blog.lamiaombra.it
http://conigliodellamoda.blogspot.it/
http://sonoiosandra.blogspot.it
http://tomaso-passatoepresente.blogspot.it
http://blog.libero.it/AngoloPensatoio/12114229.html
http://lalignegraphique.blogspot.it
29
Scritti da uomini
http://remobassini.wordpress.com/
http://primodisette.over-blog.it
http://zerocold.wordpress.com
http://pensieroso.blog.deejay.it/
http://bocca.blogautore.espresso.repubblica.it/
30
7.2.2 Post Tematici
Sottogenere “notizia”
http://www.viniesapori.net
http://blog-micromega.blogautore.espresso.repubblica.it
http://www.estense.com
http://www.inchiostroverde.it
http://partecinesepartenopeo.wordpress.com
http://www.infiltrato.it
http://www.iljournal.it
http://www.luigiboschi.it
http://gisrael.blogspot.it
http://www.libertaepersona.org
http://richiamo-della-foresta.blogautore.repubblica.it
http://lacuocadilenin.noblogs.org
http://www.papalepapale.com
http://blog.bookrepublic.it
http://officinafisica.noblogs.org
http://assurdita5stelle.blogspot.it
http://palermo.blogsicilia.it
http://www.loschermo.it
http://www.womenews.net
http://blog.quintarelli.it
http://www3.varesenews.it
http://www.gennarocarotenuto.it
31
http://www.blogdem.it
http://paniscus.org
http://www.loccidentale.it
http://www.ilsussidiario.net
http://www.satisfiction.me
http://blog.panorama.it/politicamentescorretta
Generici
http://femminismo-a-sud.noblogs.org
http://www.lucasartoni.com
http://www.nazioneindiana.com
http://www.raccontopostmoderno.com
http://www.ilpastonudo.it
http://buoneletture.wordpress.com
http://leortola.wordpress.com
http://www.lffl.org
http://bondeno.blogspot.it
http://ecologiadelverso.wordpress.com
http://andreasegre.blogspot.it/2010/03/in-viaggio-nellitalia-viva.html
http://sursumcorda-dominum.blogspot.it
http://nonbibliofili.wordpress.com
http://chitarraedintorni.blogspot.it
http://creazionisemplici.blogspot.it
http://lafabricadeisogni.blogspot.it
32
http://esposito.blogautore.espresso.repubblica.it
http://blog.ilgiornale.it
http://blog.ilmanifesto.it/quintostato
http://nonunacosaseria.blogspot.it
http://minimacademica.wordpress.com
http://ecarta.ilcannocchiale.it
http://politicafemminile-puglia.blogspot.it
http://www.lucamascaro.info
http://blog-it.become.eu
http://www.signalkuppe.com
http://iltradingpost.wordpress.com
http://www.luigiaccattoli.it
http://yeswetech.altervista.org
http://www.francescocosta.net
http://blog.progamma.com
http://www.rivistainutile.it
http://www.aviopress.com
http://www.macchianera.net
http://strategieevolutive.wordpress.com
http://www.fashionisthenewblog.com
http://www.chiccheinformatiche.com
http://marteldaguera.blogspot.it
http://www.prevalentementeanimemanga.net
http://atbbs.wordpress.com
33
http://www.azionetradizionale.com
http://rossanoscaccini.blogspot.it
34
7.2.3 Post Letterari
Sottogenere “citazione”
http://www.lamentemente.com (citazione)
http://cedocsv.blogspot.it (citazione)
Generici
http://fotoforfake.wordpress.com (fotografico)
http://lamentepersa.wordpress.com
http://stark.diludovico.it
http://sensodellavita.com
http://terpress.blogspot.it/2008/07/la-terza-stanza.html
http://www.fabrizioulisse.com
http://lapoesiaelospirito.wordpress.com
http://sempreunpoadisagio.blogspot.it

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Analisi del fenomeno dei blog

  • 1. CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN INFORMATICA UMANISTICA Linguistica Italiana II ANALISI DEL FENOMENO DEI BLOG ITALIANI Mariagiovanna Scarale (matricola 423062) Prof. Mirko Tavosanis ANNO ACCADEMICO 2012/2013
  • 2. 2 INDICE 1. Introduzione p. 3; 2. Stato attuale delle conoscenze p. 5; 3. Classificazione in generi p. 7; 4. Analisi di un campione di blog italiani p. 10; 4.1 I dati p. 12; 5. Analisi del tipo di linguaggio p. 13; 5.1 Post diario p. 15; 5.2 Post tematici p. 19; 5.3 Post letterari p. 22; 6. Conclusioni e considerazioni sul fenomeno p. 24; 7. Bibliografia e Sitografia p. 26; 7.1 Per approfondire p. 27; 7.2 La lista dei blog esaminati p. 28; 7.2.1 Post diario p. 28; 7.2.2 Post tematici p. 30; 7.2.3 Post Letterari p. 34.
  • 3. 3 1. Introduzione Nonostante la rete sia vista come un mezzo comunicativo di grande innovazione, presenta tutte le variazioni dell’italiano scritto tradizionale, adattate al mezzo, secondo i diversi assi: - Diacronico, in quanto vengono pubblicati anche testi non recenti; - Diatopico, dato che emergono variazioni locali dettate dalla regione di provenienza dello scrivente; - Diastratico, in quanto tutti gli strati sociali possono accedere al web e produrre conoscenza, e tutti gli strati sociali producono conoscenza usando il proprio livello di lingua; - Diamesico, dato che sono presenti più canali di comunicazione (posta elettronica, chat, ecc.); - Diafasico, in quanto è possibile riscontrate testi appartenenti a registri linguistici molto diversi; La rete1 costituisce un mezzo importantissimo, da cui è ormai impossibile prescindere, all’interno della società contemporanea. È anche grazie ad essa se la scrittura tradizionale sta ricevendo un nuovo impulso. Essa, infatti, si sta evolvendo e si sta emancipando sempre più dai contesti formali e burocratici per trovare un nuovo spazio di vita, anche tra i più giovani. La condivisione di conoscenze e di informazioni si pone come base indispensabile anche al mantenimento dei rapporti sociali (e sentimentali), che ora, anche tramite i social network, percorrono fasi2 in cui, molto spesso, la mediazione del Web è indispensabile3 . Attraverso i nuovi media la scrittura diventa più flessibile e snella, perde la solennità e la rigidità delle forme a cui era legata in passato e si apre a nuovi utilizzi (basti pensare ai forum e alle reti sociali). Inoltre, diventa un tipo aperto di scrittura, che può 1 Internet è una piattaforma tecnologica, un’infrastruttura sulla quale si appoggiano centinaia di servizi ed applicazioni. Tra queste c’è il Web, al pari del servizio di posta elettronica. Il Web è un servizio che permette tramite un browser di raggiungere, salvare, condividere una grandissima varietà di contenuti e di informazioni. 2 Si fa riferimento a Ito, Baumer et al., Hanging Out, Messing Around and Geeking Out, cap. 3. L’intimità e i rapporti amorosi tramite i social network superano, molto spesso delle fasi, come ad esempio: lo status di “fidanzato ufficiale”, la condivisione delle password o, in alcuni casi, la condivisione del profilo. 3 Ivi, pp. 79-194.
  • 4. 4 essere modificato o essere messo in discussione da altri utenti in qualsiasi momento, aprendo un dialogo che, nonostante sembra avvicinarsi al parlato, manifesta tutti i tratti tipici dello scritto. Rispetto agli innumerevoli strumenti e servizi che internet offre, il blog presenta dei tratti peculiari, perché da un lato riprende uno dei generi più tradizionali della scrittura (il diario personale)4 , dall’altro trasforma l’individualismo in condivisione, aprendolo ad un pubblico potenzialmente indeterminato ed esponendolo al confronto, al dibattito, alla riscrittura. La “rivoluzione dei blog”, inoltre, ha fatto evolvere la concezione di giornalismo tradizionale. L’idea di essere sempre connessi5 e di poter condividere e fruire dell’informazione in ogni momento (tipico tratto del Web 2.0) ha portato all’ampliamento del ventaglio di servizi che, ad esempio, i quotidiani tradizionali erano in grado di offrire fino a qualche anno fa. Da qualche anno, infatti, le più importanti testate giornalistiche affiancano blog e forum alla loro produzione tradizionale (trasposta in rete) e questo lascia emergere, in alcuni casi, un nuovo modo di comunicare. Molti giornalisti, inoltre, conducono spontaneamente dei blog per esercitare un tipo di scrittura diversa e complementare rispetto a quella istituzionale realizzata per i giornali (anche se poi, tutto sommato, quella dei loro blog resta spesso una scrittura di tipo giornalistico). 4 Anche se poi, vedremo successivamente, dal diario personale nasceranno altri generi testuali di blog, molto diversi da esso. 5 Cfr, Baron, Always on.
  • 5. 5 2. Stato attuale delle conoscenze Per molti anni i blog sono stati erroneamente considerati raccolte di testi poco sorvegliati dal punto di vista linguistico. Una ricerca del 2007 di Stubbe, Ringlstetter e Schulz6 ritiene che i blog, insieme ai forum, rappresentino il genere testuale con più alto numero di errori – 6,5 errori circa ogni mille parole. Questa analisi risulta però non realistica se si considera la scelta degli autori di classificare errore tutto ciò che non compare nel dizionario. La concezione di “cosa è errore”, infatti, è molto più importante per l’analisi del fenomeno della scrittura nei forum e nei social network, piuttosto che nei blog, in quanto un elemento caratterizzante della comunicazione in questi contesti, è proprio l’elasticità. I blog, che convivono e coesistono con questi altri prodotti del Web, i forum e i social network, ospitano un tipo di scrittura coerente e non particolarmente incline a variazioni – elementi di espressività linguistica, lettura endofasica, abbreviazioni e netspeak – presenti, invece, in grossa percentuale, nei forum e nei social network. La visione del fenomeno blog di Stubbe, Ringlstetter e Schulz, è stata sovvertita nel tempo, soprattutto grazie a studi, come quello condotto da Tavosanis7 , che si basa sull’analisi numerica degli “errori più frequenti” dell’italiano scritto ritrovati nel web, nei blog e nei quotidiani online. La prima fase dello studio è consistita nel recupero del campione di analisi, e quindi delle parole erronee da analizzare nel contesto del web. La lista di parole scelte (esattamente 103 parole) è stata tratta dalla voce “errore” del vocabolario Zingarelli, dopo varie fasi di filtraggio. Il passo successivo è consistito nella ricerca di queste parole nel Web, attraverso Google, su un gruppo di siti che ospitavano blog (blog.excite.it, clarence.it, splinder.it, splinder.com) e su un gruppo di quotidiani online (corriere.it, repubblica.it, ilmattino.caltanet.it, unita.it). Successivamente, per ciascuno dei tre gruppi è stato calcolato il rapporto fra la forma errata e la corrispondente forma corretta. Dopo aver scartato errori di pronuncia non utilizzabili 6 Stubbe, Ringlstetter, Schulz, Genre as Noise - Noise in Genre. 7 Tavosanis, L’italiano del web, pp. 149-51. Sebbene la metodologia applicata non permetta, a causa della scarsità e dell’imprecisione degli strumenti disponibili, di fornire dei dati certi, è interessante scoprire, in linea generale, l’andamento di un fenomeno di notevole importanza, come quello analizzato.
  • 6. 6 per l’analisi, che riguardava il linguaggio scritto, parole esposte a problemi di codifica e omografi, il numero di errori finale si è ridotto a 19 parole. Il risultato ha messo in luce come la percentuale totale di errori risulti nei blog leggermente superiore rispetto a quella dei quotidiani online, ma,, allo stesso tempo, fortemente inferiore rispetto a quella del web nel suo complesso; dunque, effettivamente il linguaggio blog non è da considerarsi, come invece sosteneva la ricerca di Stubbe, Ringlstetter e Schulz, così poco revisionato, anche se può rientrare, comunque, in tutte e quattro le categorie di qualità e tempo di scrittura: - scrittura rapida e non revisionata: testi senza nessun tipo di pianificazione o revisione; - scrittura rapida e revisionata: testi scritti rapidamente, senza progettazione preliminare ma con un qualche grado di revisione; - scrittura convenzionale: testi scritti all’interno di un processo pianificato con revisione accurata; - scrittura progettata per altri tipi di pubblicazione: testi scritti per altri mezzi (tipicamente, per la diffusione a stampa) e copiati o pubblicati meccanicamente sul Web.
  • 7. 7 3. Classificazione in generi I blog non sempre rientrano in un unico genere testuale e comunicativo, anche se tendono a mantenere nel tempo una forma di coerenza strutturale e organicità. Per questo motivo si è deciso di analizzare non i blog in sé, bensì i post al loro interno. Per fornire risultati chiari e non falsati, sono stati esaminati 100 post tratti da 100 blog, selezionati in modo random (i meccanismi precisi e le tecniche adottate per la selezione saranno descritti nella sezione successiva), e si è analizzato il linguaggio, il tipo di scrittura, l’utilizzo o meno di abbreviazioni, emoticon, espressività grafica e la presenza o meno di errori (di forma, di battitura, di sintassi). Dato che una suddivisione dei generi in sottocategorie molto specifiche non sembra avere senso ai fini degli obiettivi prefissati, si prenderanno in considerazione tre macro generi8 , nei quali sarà possibile collocare i singoli post analizzati: - Genere diaristico; - Genere tematico (che include i blog giornalistici); - Genere letterario (che include i blog “inclassificabili”); Blog diario Il blog diario si serve di una scrittura molto libera, che molto spesso può sfociare nel letterario. Rispetto agli altri tipi di blog, può presentare tratti molto simili al parlato e fenomeni di compensazione – dell’intonazione, dei segni paralinguistici e dei tratti indicali – mediante l’imitazione delle spezzature del parlato, i puntini di sospensione e la punteggiatura creativa. Dal punto di vista linguistico i blog diario risultano quelli in cui si concentra maggiormente l’espressività grafica. Questo è sostenuto anche da Canobbio, nell’articolo tratto da LId’O Lingua Italiana d’oggi in cui analizza un corpus di 50 post (pubblicati da novembre 2002 ad aprile 2005) presi dal sottogenere “diario personale”. 8 Tavosanis, L’italiano del web, p. 155.
  • 8. 8 Con espressività grafica si intende quell’insieme di deviazioni dall’ortografia italiana standard che è riconducibile principalmente a tre meccanismi di alterazione: - lettura endofasica, in cui un simbolo viene inserito in modo che il lettore lo interpreti in base al suo nome (es. ‘6’ per sei, seconda persona dell’indicativo presente del verbo essere; oppure ‘x’ per per); - abbreviazioni, solitamente non utilizzate nella lingua parlata (es. ‘nn’ per non, ‘gg’ per giorno, ‘cmq’ per comunque); - variazioni grafiche vere e proprie (es. ‘k’ per indicare /k/ quando l’ortografia italiana richiede ‘ch’). La motivazione principale dell’espressività grafica è, oltre alla manifestazione della creatività dello scrivente (che può essere riconosciuta positivamente all’interno del gruppo dei pari) il risparmio di tempo nella scrittura. Altri tipi di deviazioni non riguardano la grafia, ma l’espressività, come, ad esempio, l’uso di emoticons, l’uso di maiuscole e minuscole in modi diversi dallo standard e l’uso non convenzionale della punteggiatura. Blog tematico Il blog tematico è un tipo di blog dedicato ad un argomento specifico. Molto spesso esso presenta un tipo di scrittura che si può definire “giornalistica”. Sebbene, infatti, in alcuni casi non siano presenti eccessivi segni di revisione, è possibile riscontrare l’utilizzo di un italiano neostandard9 . Molti di questi blog sono in effetti realizzati da giornalisti. La lingua usata, in questi casi, è quindi esattamente quella usata dai giornali, con l’eccezione, in alcuni casi, dell’utilizzo di espressioni confidenziali e di un tono più rilassato. 9 Si fa riferimento all’accezione proposta da Tavoni nel 2005. Rispetto a quanto affermato da Berruto nel 1987 in Sociolinguistica dell’italiano contemporaneo, Tavoni propone di restringere la definizione di "neostandard" riservandola ai tratti diffusi anche nello scritto di media formalità (come per esempio quello dei giornali). Secondo questa distinzione è neostandard, per esempio, l'uso di gli per a loro, mentre è substandard un tratto comune nel parlato ma evitato nello scritto come, per esempio, l'uso di gli per a lei.
  • 9. 9 Blog letterario I blog letterari ospitano testi con ambizioni letterarie, come poesie, racconti e prosa di vario genere. Negli ultimi anni sta prendendo piede anche un tipo nuovo di scrittura letteraria: la scrittura collaborativa, che prevede la creazione di vere e proprie community di appassionati, che mettono insieme i loro sforzi creativi per creare, insieme, uno scritto (solitamente in prosa).Genericamente i post dei blog letterari sono caratterizzati dalla presenza, al loro interno, del lessico letterario che si manifesta in quantità maggiori rispetto ai quotidiani. Quindi, saranno presenti poche espressioni colloquiali (e alle volte nessuna). A tal proposito è rilevante lo studio condotto da Tavosanis nel 2006. In esso sono stati presi in esame gli infiniti presenti di 72 verbi identificati come “letterari” nel vocabolario di De Mauro. Queste parole vennero poi ricercate sul sito di “La Repubblica” e all’interno dei blog. Il risultato di tale ricerca ha portato alla predominanza dei blog, in ambito letterario, rispetto al quotidiano online, perché le parole letterarie si sono rivelate quattro volte più frequenti, proprio nei blog10 . 10 Tale ricerca è stata tratta da Tavosanis, Linguistic Features of Italian Blogs: Literary Language.
  • 10. 10 4. Analisi di un campione di blog italiani Lo scopo dell’analisi condotta è stato quello di dimostrare l’esistenza o meno di un linguaggio tipico dei blog fornendo, allo stesso tempo, una visione complessiva dei generi testuali più presenti attualmente nel panorama italiano dei blog. L’idea è stata quella di verificare l’andamento della situazione dei blog italiani nel corso di 6 anni, in quanto le ricerche precedentemente svolte da Tavosanis in questo ambito risalgono al 2007. L’analisi si è articolata in diversi punti. Prima di tutto si è individuato un campione di riferimento11 . Per tale scopo è stato usato Google Blog Search12 . Usando come chiave di ricerca una parola appartenente al lessico di base dell'italiano (si è usato "questo") si sono ottenuti 32.300.000 risultati. Il passo successivo è stato quello della scelta, dalla SERP 20 in poi, dell'ultimo link di ogni SERP. Si sono individuati, così, 100 blog. Di ognuno di questi, si è poi esaminato il post più recente, per un totale, quindi, di 100 post (pubblicati tra il 01/01/2013 e il 26/06/2013). Facendo riferimento ai tre macro-generi già citati in precedenza, si è cercato, in alcuni casi con qualche difficoltà, di categorizzare i post individuati. I criteri utilizzati per la categorizzazione saranno spiegati in seguito, quando si tratteranno nello specifico i generi individuati. Il risultato dell’analisi è stato il seguente: - Post diaristici: 20; - Post tematici: 71; - Post letterari: 9; La prima cosa che è emersa è stata che tutti i post sono scritti in italiano. Alcuni presentano diversi contenuti multimediali, come immagini, video e animazioni, altri, (come ad esempio http://fotoforfake.wordpress.com) sono interamente fotografici. I post diaristici si sono rivelati i più ricchi di variazioni grafiche ed espressività linguistica ed anche i meno accurati dal punto di vista redazionale. Inoltre, nella maggior parte dei casi, 11 Il campione dei post è stato raccolto tra il 06/06/2013 e il 26/06/2013. 12 http://www.google.com/blogsearch.
  • 11. 11 sono stati scritti da donne. Basti pensare che, su 20 post individuati, ben 15 (il 75%) risultano scritti da donne, e solo 5 (il 25%) da uomini. I post tematici, che sono anche la maggior parte dei post analizzati, si sono rivelati molto variegati. Accanto a post sul cinema, sui videogames, su libri, su ricette, sul make-up, sulla moda, si è riscontrata una notevole presenza di post legati alla politica e di post che riportavano notizie. In questi ultimi casi, e nei post tematici in genere, si è assistito ad un uso della lingua più consapevole, quasi giornalistico. La maggior parte dei testi, probabilmente, è stata revisionata, ma, nonostante questo, moltissimi sono gli errori stilistici legati ad esempio all’utilizzo di una tastiera straniera (o di uno smartphone di vecchia generazione) che non riporta le lettere accentate, oppure alla mancanza di determinati caratteri su alcuni dispositivi. Per discriminare meglio il peso del sottogenere “notizie” è stato calcolato il suo peso all’interno dei post tematici. Allo stesso modo, è stato calcolato il peso del sottogenere “citazione” all’interno dei post letterari. I risultati hanno portato a includere nella sottosezione “notizie” 28 post – 45,2% rispetto alla sezione “post tematico” – appartenenti al genere “post tematico” e 2 post – 22,2% rispetto alla sezione “post letterario” – nella sottosezione “citazione”, nel genere più ampio, definito “post letterario”.
  • 12. 12 4.1 I dati SCARALE (2013) POST TOTALI POST NOTIZIE POST CITAZIONE POST TEMATICO 71 28 0 POST DIARIO 20 0 0 POST LETTERARIO 9 0 2 Fig. 1. Esiti delle ricerche condotte da me, relative all’anno 2013. TAVOSANIS (2007) POST TOTALI POST NOTIZIE POST CITAZIONE POST TEMATICO 132 39 0 POST DIARIO 229 0 0 POST LETTERARIO 39 0 13 Fig. 2. Esiti delle ricerche condotte da Tavosanis, relative all’anno 2007. SCARALE (2013) POST TOTALI POST NOTIZIE POST CITAZIONE POST TEMATICO 71,00% 45,2% 0,00% POST DIARIO 20,00% 0,00% 0,00% POST LETTERARIO 9,00% 0,00% 22,2% Fig. 3. Esiti delle ricerche condotte da Scarale, relative all’anno 2013, in percentuale. TAVOSANIS (2007) POST TOTALI POST NOTIZIE POST CITAZIONE POST TEMATICO 33,00% 29,54% 0,00% POST DIARIO 57,25% 0,00% 0,00% POST LETTERARIO 9,75% 0,00% 33,3% Fig. 4. Esiti delle ricerche condotte da Tavosanis, relative all’anno 2007, in percentuale.
  • 13. 13 5. Analisi del tipo di linguaggio I blog non hanno un linguaggio specifico, ma esistono delle caratteristiche comuni a quasi tutti i blog. Innanzitutto esiste un range accettabile di lunghezza dei post. I post, inoltre, sono posti in un contesto dinamico, in quanto dopo un certo numero vengono archiviati per lasciare posto a quelli più recenti. La conseguenza è lo sviluppo di un senso di immediatezza tipico del parlato, ma allo stesso tempo, molto vicino ad un uso della lingua standard (tipico dello scritto). A differenza del tradizionale scritto pubblicato che tende ad essere accuratamente riletto e controllato, i post dei blog, a volte, possono presentare testi poco revisionati con una scrittura meno formale e, in alcuni casi, di tipo colloquiale e dialogico. La presenza della possibilità di commentare, inoltre, lascia aperto un vero e proprio dialogo tra utenti (ma qui si sfocia nel genere testuale tipico del forum e ci si allontana dal genere “blog”). Quello dei blog è un linguaggio diversificato che può varia notevolmente a seconda del genere testuale di riferimento, del livello di formalità, del tipo di destinatario ecc. Questa diversificazione che coinvolge tutto il Web, non può essere definita propriamente “Linguaggio del Web”. Piuttosto si può parlare, in questo caso, di tipi di italiano diversi a seconda del genere testuale. Ecco perché in un post diaristico troveremo probabilmente un tipo di linguaggio colloquiale e perché in un post tematico che parla, ad esempio, dell’ultimo software in commercio, oppure di una notizia politica o di cronaca, troveremo invece un linguaggio più asciutto e molto diverso rispetto a quello a cui si è accennato precedentemente. Per creare le fondamenta di un’analisi della lingua dei blog è, quindi, necessario servirsi di sei parametri13 : - Tempo di scrittura; - Strumento di scrittura; - Supporto di scrittura; - Genere testuale; - Lettore previsto; 13 Tavosanis, L’italiano del web, p. 46.
  • 14. 14 I primi quattro parametri sono prettamente collegati al processo della scrittura, mentre gli altri sono legati più che altro all’atteggiamento di chi scrive. Sebbene, come è stato visto anche da Tavosanis14 , sui blog l’espressività grafica sia notevolmente inferiore rispetto ai prodotti testuali dei social network o dei forum, è importante rilevarne la presenza per poter caratterizzare meglio i diversi generi testuali e gli “scriventi” che si accingono a condividere l’informazione. I post analizzati, sebbene si collochino, come tutti i blog, all’interno di questo cocktail linguistico, hanno fatto emergere delle caratteristiche linguistiche comuni. Nello specifico, saranno analizzati alcuni esempi significativi appartenenti al campione. 14 Ivi, p. 76.
  • 15. 15 5.1 Post diario I criteri secondo cui si è deciso di incorporare i post in questo “genere” sono stati i seguenti: - Scrittura in prima persona; - Racconti personali; - Scrittura dialogica; - Segni di espressività grafica, come l’utilizzo della punteggiatura in modo espressivo; - Errori, come il mancato spazio dopo un segno di punteggiatura. Inizialmente si era pensato di inserire nei criteri di selezione anche l’uso di netspeak, ma questo criterio è stato poi eliminato in corso d’indagine, perché non si è riscontrato nessun elemento di netspeak all’interno del campione analizzato. I testi che presentavano tutti, o la maggior parte dei criteri individuati, sono stati inseriti nella sezione corrispondente ai post diaristici. Quelli che, invece, ne presentavano uno solo, oppure due, non sono stati ammessi in questa sezione. I post diaristici hanno fatto emergere un tipo di scrittura che oscilla tra un tratto rapido e non revisionato (testi scritti di getto senza nessun tipo di pianificazione) ed uno rapido, ma revisionato (testi scritti rapidamente, senza progettazione preliminare, ma con un qualche grado di revisione). Di seguito saranno analizzati alcuni esempi. “A tutte le persone che capitano su questo blog innanzi tutto benvenute! La comunicazione di servizio invece riguarda l'aspetto del blog...a chi cercasse colori e lustrini...siete capitati male! Ma forse non era necessario scriverlo...dunque a chi decidesse di non fuggire all'istante, auguro che tra queste umili pagine possa trovare almeno qualche contenuto di valore! Grazie di cuore a tutti i visitatori! Amo molto parlare di niente. E' l'unico argomento che conosco!” (tratto da http://blog.libero.it/1A7G13O16R1A/12133257.html)
  • 16. 16 venerdì 7 giugno 2013 Giugno. Quando ero piccola a scuola mi portava papà. Passavamo all'alimentari di Adriano, mi comprava il panino all'olio col prosciutto cotto e la barretta Galak con il delfino sopra, io ero contenta, odiavo il grembiule ma ero bravissima a fare le cornici sul quaderno a quadretti, quindi tutto sotto controllo. Poi sono cresciuta, a scuola andavo da sola, poi prendevo l'autobus, facevo colazione al bar, poi la vita da adulta arrivata quasi subito, poi la vita da adulta che non se ne andrà mai più. E il Galak, per dire, non lo fanno mica buono come un tempo. Giugno era la rinascita, la nullafacenza, i programmi tv del mattino, mille lire di pizza bianca e giocare in terrazza, la domenica al mare e la settimana dilatata, soldi non miei, case non mie, ospitalità scontata e nessuna responsabilità, il libro delle vacanze da aprire solo dopo il compleanno. Mi sforzo di raccontare cose che non abbiano nulla a che fare con il qui e ora, che è un'ecatombe di confusione e singhiozzi, perché tra le mille cose che non ho capito, c'è quella di non sapere se sia giusto dire (e con quali parole e a chi soprattutto) di una rottura che non è solo mia e che non so cosa sarà, quanto sarà, come sarà. Ma qui io ci vengo per me e forse allora ogni tanto succederà che, in mezzo a tutto il resto, ci sia anche tu. E se non vuoi, non leggere e se non vorrai, non scriverò. Che al di là di tutta la merda che penso e ho pensato, c'è una gratitudine sacra verso chi il cioccolato bianco ha continuato a comprartelo negli anni, a forma di uovo di pasqua che è ancora in un frigo che non è più il mio, a forma di biancorì in comode scatole da trenta pezzi comprate alla Metro quando ancora ci divertivamo a assecondarci l'un l'altro nelle manie, a forma di mousse venute male con frutti di bosco mille anni fa e cheesecake che sapevano di poco, ma che chissà perché, a un certo punto ti sono silenziosamente mancate. C'è una gratitudine sacra verso chi ha accettato di essere, a fasi alterne, un albero e un bambino, e ha ancora, nonostante tutto, la forza di ridere di un aspirabriciole che non funziona più. Ma è giugno, e io rinasco, e forse rinascono tutti, forse anche tu. Io lo spero forte che anche tu. (tratto da http://www.stazzitta.it) Nell’esempio appena riportato è possibile notare una struttura precisa del discorso, che si dispiega in modo fluido e pianificato. Sono presenti più capoversi, la punteggiatura è inserita correttamente e non è usata in modo espressivo. La scrittura è quasi letteraria, indice di un’alta conoscenza della lingua da parte di chi sta scrivendo. Non ci sono errori grammaticali, né segni di espressività linguistica (probabilmente anche perché chi scrive è una donna adulta, non un’adolescente). Sicuramente, quindi, siamo di fronte a un tipo di scrittura pianificata e controllata e la scrivente dimostra di saper padroneggiare lo strumento che usa per la condivisione.
  • 17. 17 Ero li ieri sera, al tavolo di un bar con 2 amici davanti ad una birra, e si discorreva del piu' e del meno e ad un certo punto, arrivati al discorso di persone ultra ottantenni, di fibre forti mi e' venuto in mente un ricordo, tanto intenso che..... Vi e' mai capitato di avere un ricordo tanto intenso da sentirne l'odore, il sapore, il tocco? Ecco, a me e' successo esattamente questo, come fossi rimandato indietro nel tempo! Ho vissuto poco i miei nonni materni, ma quelli paterni sono vivi nel ricordo di quando ero bambino. Tutti e due i nonni maschi hanno avuto un tragico destino, per cancrena hanno subito l'amputazione degli arti inferiori, quello materno per la calce che ha corroso la carne (faceva il muratore), l'altro per via di un'unghia incarnita.... Ma torniamo a noi, da piccolo andavamo a trovare spesso i nonni al circo, (i miei in quel periodo si erano distaccati dal mestiere e stavamo a Genova) e quando arrivavamo la' mia nonna ci accoglieva a braccia aperte e ci stringeva forte al petto, quell'"odore di nonna", di pelle raggrinzita e saggiamente invecchiata, il petto con al centro quel medaglione aprendo il quale c'era la foto loro, del nonno e di lei, quell'atmosfera speciale, il sapore e l'aroma dei suoi caffellatte al mattino, il suo parlare veneto e dare ordini li ricordo come fossero adesso.... (tratto da http://primodisette.over-blog.it) Nell’esempio sopra riportato siamo di fronte a un tipo di scrittura meno letteraria (e lo si deduce anche dai moltissimi colori, immagini e animazioni presenti nella pagina). Lo scrivente è un uomo. Sebbene possegga una conoscenza di base della lingua italiana, non mancano degli errori. È possibile notare, infatti, l’uso del singolo apice come accento (che può essere segno caratteristico dell’utilizzo di una tastiera inadatta al compito), l’uso dei puntini di sospensione e della punteggiatura in modo espressivo ed è presente un caso di lettura endofasica (caso non molto significativo, perché è quasi entrato nell’uso standard della lingua), “2” per “due”, unico caso, peraltro, riscontrato nell’intero campione analizzato. Con molta probabilità, lo scrivente pubblica usando una tastiera straniera che non possiede i caratteri accentati. Sono presenti tratti puramente colloquiali e dialogici. Il testo non presenta segni di revisione. La punteggiatura è usata in modo espressivo per ricalcare le pause tipiche del parlato. MERCOLEDÌ, 26 GIUGNO 2013 Quelle cose che capitano solo se capisci poco ho mangiato due maritozzi con gocce di cioccolato. E non avevo nemmeno fame. Saranno gia’ finiti sul culo. Avevo scritto Saranno gia’ finiti sul culo, Porca Troia, pero’ poi l’ho cancellato. Mi pareva brutto.
  • 18. 18 (tratto da http://valeriascrive.blog.kataweb.it) Nell’esempio sopra riportato emerge tutto il carattere spontaneo ed espressivo di questo genere di post. È possibile notare, infatti, espressioni colloquiali (“mi pareva brutto”) e l’utilizzo non corretto della punteggiatura. Ciao a tutti!!! Vorrei portarvi a riflettere sull'essenza di questo periodo, sul suo significato e soprattutto perche' il mondo e' diviso in quelli che fanno il cenone perche' ne hanno le possibilita', ci si abbuffa fino a star male e dall'altra parte invece c'e' un poveraccio che vive per strada e che per tentare di scaldarsi muore perche' la sua coperta prende fuoco. Bambini a cui i genitori non fanno mancare nulla ma proprio nulla addirittura dandogli il volantino dei giocattoli e facendogli scegliere liberamente quello che vogliono? Tanto Babbo natale puo' tutto! […] un po' di me chi sono: mi chiamo xeni e vi do' il benvenuto nel mio blog dedicato alla positivita', sperando che vi faccia riflettere sul senso della vita e, perche' no, vi porti fortuna e....vibrazioni positive, ovvio!!! di me dicono che ho una grande tenacia e costanza specie per le cause che per loro sono perse! (tratto da http://xeni.myblog.it) Questo esempio fa emergere come prima cosa una forte espressività grafica (data dalla ripetizione dei punti esclamativi e dai puntini di sospensione). Anche in questo caso si tratta di una scrittura femminile. Sebbene ci sia una conoscenza base della lingua non mancano piccole sviste nella punteggiatura. Per esempio, in alcuni casi non c’è lo spazio dopo il segno di punteggiatura, è possibile, inoltre, assistere a un uso espressivo dei puntini di sospensione e dei punti esclamativi, che rendono il testo quasi “conversazionale” (sebbene si tratti di un uso scritto della lingua, e non parlato)15 . Probabilmente, anche in questo caso non si è di fronte a un tipo di scritto revisionato e, anche in questo caso, è stata usata una tastiera inadatta al compito (al posto degli accenti è usato il singolo apice). 15 Si fa riferimento agli espedienti comunicativi messi in atto per compensare la mancanza fisica dell’interlocutore, individuati da Halliday. Egli sostiene infatti che, nel passaggio dal parlato allo scritto tendono a perdersi l’intonazione, i segni paralinguistici e i tratti indicali, che quindi sono poi rimpiazzati dall’uso creativo della punteggiatura (volta ad imitare le pause del parlato), dalle emoticon (non nel caso dei blog, ma per i forum e i social network) e da firme elaborate che usano caratteri poco diffusi (di solito usate nei giochi online per i nomi utente, non usate nei blog).
  • 19. 19 5.2 Post tematici I post che sono stati collocati in questa sezione hanno manifestato le seguenti caratteristiche: - Post che trattano argomenti specifici; - Scrittura specialistica o pseudo specialistica in un settore specifico; - Post che trattano temi di attualità, politica e che riportano notizie; - Recensioni, opinioni, cucina, musica, cinema, ecc. - Livello di lingua neostandard; - Assenza di espressioni colloquiali; - Assenza di prima persona e di scrittura dialogica; I testi che presentavano tutti, o la maggior parte dei criteri individuati, sono stati inseriti nella sezione corrispondente ai post tematici. Quelli che, invece, ne presentavano uno solo, oppure due, non sono stati ammessi in questa sezione. I post tematici presi in esame hanno portato alla luce una caratteristica, già evidenziata da Tavosanis16 , ovvero la presenza di una scrittura molto giornalistica, revisionata (come si può notare dalla struttura delle frasi e dall’utilizzo di grassetto) e corretta, anche se non mancano, nel 70% dei casi (valore approssimativo), elementi (come il singolo apice al posto delle lettere accentate) che lasciano pensare a una cura minore della forma rispetto a quella che si ha nei veri e propri giornali. FUORI MAZINGA DALL’UNIVERSITA’ Posted on 5 giugno 2013 Pubblichiamo l’appello dei ricercatori contro la partecipazione dell’università alle ricerche di cyber-guerra per adesioni scrivete all’indirizzo scienziati@insiberia.net 16 Ivi, p. 161.
  • 20. 20 Fare ricerca tra le rovine dell’accademia è attività spesso frustrante. A seguito di un’infinita serie di tagli, la mansione principale cui si dedicano le istituzioni di ricerca è la captazione e la gestione dei fondi. Il lavoro del ricercatore è totalmente subordinato alla capacità di attrarre finanziamenti pubblici o privati. Fare ricerca in tempo di crisi vuol dire sopratutto essere capaci di piegare il proprio progetto a programmi quadro, con buona pace di antichi orpelli come la libertà e l’autonomia. Non ci interessa analizzare i processi che hanno ridotto il ricercatore al ruolo di bassa manovalanza tecnica del sistema economico, ci limitiamo a prenderne atto. Questo però non vuol dire che sia giustificabile disinteressarsi totalmente alla finalità del lavoro che si compie, delle tecniche che si contribuisce a sviluppare. La lettura della notizia su un blog di studenti di Fisica de La Sapienza della nascita, all’interno delle università di Firenze e Roma, di centri di ricerca specializzati in guerra cybernetica ci provoca un sentimento di profonda indignazione. Questi centri di ricerca, rispettivamente il CSSII ed il CIIS, si inseriscono all’interno di un progetto quadro militare sviluppato dalla Maglan, azienda privata israeliana leader nello sviluppo di tecniche di cyber-guerra , in collaborazione con Finmeccanica, primo produttore di armi in Italia, ed ELT, azienda produttrice di software per la guida di aerei militari. (tratto da http://officinafisica.noblogs.org) L’esempio appena riportato ci permette di notare un linguaggio forbito in italiano corretto, periodi lunghi ed articolati, ma nel titolo è presente una “A” accentata con un singolo apice, espediente frequentemente usato anche nei giornali online. E’ donna, dicono alcune, e dunque ce l’hanno con lei per questo. Perché ha fatto un sacco di cose da donna, ha pensato da donna e ha agito da donna. Dunque sarebbe stata incastrata e dimissionata in quanto donna. Un femminicidio istituzionale, così lo si potrebbe definire. Perché se una donna che riveste una alta carica rappresentativa dello Stato viene screditata trovando, forse, un neo che riguarda questioni d’edilizia c’entra la donna, quel che stava facendo in senso istituzionale e non il fatto che, se proprio vogliamo credere alla teoria di complottiste che stanno delirando in giro per il web (un po’ di senso della misura non guasterebbe…), eventualmente si volesse screditare il partito o il governo di cui faceva parte. (tratto da http://femminismo-a-sud.noblogs.org) Bravi, ma le politiche sono un’altra cosa Il risultato delle elezioni amministrative è positivo oltre ogni aspettativa per il centrosinistra ed è negativo oltre ogni aspettativa per il Movimento 5 Stelle, mentre il centrodestra è in affanno anche in posti dove è sempre andato forte: di fatto è il
  • 21. 21 ribaltamento del risultato delle elezioni politiche dello scorso febbraio. E uno dice: com’è possibile? I problemi del centrosinistra sono risolti? Il M5S perde valanghe di voti perché la politica non fa più schifo e la crisi economica è finita? L’imperiosa resurrezione politica di Berlusconi era un miraggio? (tratto da http://www.francescocosta.net) Il testo degli ultimi due frammenti è un chiaro esempio di uso del neostandard giornalistico. La sintassi è complessa e c’è una notevole padronanza della lingua e correttezza ortografica (da notare “anziché” e “perché” scritti correttamente con l’accento acuto)17 . Rilasciato Marinelli 3 per Drupal 7 Da oggi è possibile scaricare su drupal.org la prima versione di Marinelli 3 per Drupal7. E' stato un lavoraccio ma sono soddisfatto del risultato ottenuto. Il tema è radicalmente cambiato rispetto alla seconda versione. Tutte le configurazioni, compresa quella dei banner avvengono da theme-settings. La principale novità è il megadropdown menu per i primary links. Modificando l'albero del menu dal backend è possibile creare automaticamente un menu a pannelli diviso in colonne. Trovo questo genere di menu molto più usabile dei classici menu a tendina, visto che evitano all'utente di muovere il mouse attraverso gerachie più o meno complesse. Per quanto riguarda i banner ora possono essere caricati direttamente dalla UI; ogni banner può essere associato ad un link per mettere in evidenza un particolare contenuto del sito. I banner ruotano grazie al plugin cycle di jquery i cui parametri sono direttamente configurabili dal tema. Colgo l'occasione per ringraziare Mavimo per il prezioso aiuto. (tratto da http://www.signalkuppe.com) Nell’ultimo esempio si può notare invece, da un lato, una buona padronanza della lingua, nessun tipo di espressività linguistica e ortografica e utilizzo corretto della punteggiatura (anche se per la “È” è usato il singolo apice al posto dell’accento) , dall’altro la presenza di elementi di disturbo per un eventuale revisore, come i già citati apici singoli al posto degli accenti, oppure errori ortografici, o di battitura, come “gerachie” per “gerarchie”. 17 L’utilizzo degli accenti corretti potrebbe essere, però, anche una conseguenza di uno scritto pianificato e non composto di getto, direttamente sulla piattaforma del blog, ma studiato preventivamente e composto servendosi di un text editor (come Word) che possiede la funzione di correzione ortografica automatica.
  • 22. 22 5.3 Post letterari I criteri per identificare i post letterari sono stati i seguenti: - Uso elegante della lingua; - Utilizzo di parole ricercate; - Presenza di similitudini, metafore, figure retoriche in generale; - Assenza di espressività grafica; - Presenza di discorsi diretti; - Poesie, racconti ecc. I testi che presentavano tutti, o la maggior parte dei criteri individuati, sono stati inseriti nella sezione corrispondente ai post letterari. Quelli che, invece, ne presentavano uno solo, oppure due, non sono stati ammessi in questa sezione. Inoltre, i testi che riportavano, tra virgolette, citazioni di altri testi, sono stati inseriti nella sottosezione “citazione”. I post letterari lasciano emergere un tipo di scrittura che negli ultimi anni sta avendo molto successo sul Web. Di questi se ne trovano diversi tipi. Da un lato abbiamo post revisionati, corretti, che usano un linguaggio letterario e ricercato, controllati nell’ortografia e nella punteggiatura, come è il caso dell’esempio seguente, dall’altro troviamo, invece, casi di ambizioni letterarie, ovvero post che presentano degli errori di battitura, di grammatica e di punteggiatura, molto spesso legati non solo al mezzo usato per la diffusione, ma anche all’età e al livello culturale di chi li sta scrivendo. Questo cielo azzurro è pieno di nebbia Posted on maggio 4, 2013 di lamentepersa University College London, 4 gennaio 1889. Sezione di Anatomia. Cortile esterno. Tod buttò le interiora ai gatti randagi e li guardò sfamarsi. Uno grosso e tigrato iniziò una contesa con un giovane nero per un pezzo di fegato. Un balzo repentino con fuga assicurò il bottino al felino magro. Tod sorrise. Si toccò la tasca destra, il libro era al suo posto. Voltò i tacchi e tornò nella sala creativa. La cera era pronta. “Mmm… Questo cielo azzurro è pieno di nebbia.“, disse osservando un occhio di vetro controluce. Lo specchio dell’anima era opaco. Alzò le spalle, se il risultato non lo
  • 23. 23 compiaceva l’avrebbe sostuito in un secondo momento. Prese uno straccio, infilò un fil di ferro nel retro della fascia bulbare e, dopo aver spalmato un leggero collante, agganciò la sclera, con la delicatezza di una ricamatrice, nei muscoli estrinseci inferiori e superiori della cavità oculare. Era finita, dalla testa ai piedi! Il cuore di Tod batteva all’impazzata. Lei era perfetta. Fece scorrere le sue dita sul profilo del naso e ripensò all’autopsia di Lucy. Peccato, il suo dramma era perito con la sua carne. La casa di prostitute sarebbe andata avanti ugualmente ma con maggiore paura. Prese del lucido trasparente e iniziò a dipingerle gli occhi. La vista era sempre l’ultimo innesto delle sue ceature. Mise giù gli attrezzi e prese posto alla scrivania, voleva godere del suo capolavoro. Tre mesi di impegno. Quanto poteva valere? 100 sterline, anche il doppio. Un lavoro degno della scuola bolognese del Lelli. Gli aveva persino disegnato il neo sopra le labbra e messo gli orecchini da due soldi, ritrovati dalla polizia, addossso al cadavere. Tirò fuori dalla tasca della giacca ‘L’uomo Deliquente’ e ricopiò l’indirizzo del Prof. Lombroso su una busta bianca. “Egregio Cesare, Ti mando i disegni tridimensionali del mio modellino anatomico. Era una prostituta, vittima di Jack the Ripper. Spero di studiare al più presto la calotta cranica dell’assassino… Ho raccolto interessanti appunti sul suo modus operandi, avremo modo di parlarne assieme. Il modellino anatomico è in cera. Ho tiprodotto l’intero apparato digerente e i polmoni. Stavolta potrò aver maggiore credito quando chiederò i fondi all’Università! I miei più ossequiosi saluti, Tod White” (tratto da http://lamentepersa.wordpress.com)
  • 24. 24 6. Conclusioni e considerazioni sul fenomeno È interessante notare i cambiamenti in atto nel mondo dei blog. Rispetto alla ricerca svolta da Tavosanis nel 2007, si nota la notevole predominanza di post di tipo tematico e la diminuzione di post diaristici. TIPI DI POST TAVOSANIS (2007) SCARALE (2013) DIARISTICI 57,25% 20,00% TEMATICI 33,00% 71,00% LETTERARI 9,75% 9,00% Fig. 5. Trasposizione dei dati complessivi delle due ricerche condotte. Va comunque considerato che Tavosanis nella sua ricerca prende in esame un campione di 400 post, invece, nel nostro caso, ne sono stati presi in esame 100. Dal 2007 ad oggi sembra aumentata, in modo quasi esponenziale, la percentuale riguardante i post tematici e diminuita quella dei post diaristici. Una cosa notevolmente interessante è che i post diaristici, sebbene siano in calo, non sono scomparsi dal Web. Quindi, nonostante le nuove modalità di condivisione “pseudo-diaristica” messe in atto dai social network, c’è sempre una buona percentuale di italiani che preferisce affidarsi alla “tradizione”. Tra i post tematici, è interessante notare la presenza massiccia di post “notizie”, che ricoprono il 45,2% dei post di questa sezione18 . Tra i post letterari, invece, solo il 22,2% sono definiti post “citazione”19 . I post diaristici, invece, sebbene siano in notevole diminuzione rispetto al 2007, dimostrano confermata la predominanza di una scrittura tipicamente femminile, infatti il 75% risulta scritto da donne e solo il 25% da uomini. Stabile, invece, è il livello dei post letterari, anche se nel 2007 il loro livello si dimostrava leggermente più alto. Per quanto riguarda l’analisi della lingua invece, alla luce degli studi effettuati è possibile ritenere che non esista un vero e proprio linguaggio dei blog, ma piuttosto esistono livelli di lingua diversi, 18 Nelle analisi del 2007 i post “notizie” ricoprivano solo il 29,54% dei post tematici. 19 Nelle analisi del 2007 i post “citazione” ricoprivano, invece, il 33,3% dei post letterari.
  • 25. 25 dati dalla formalità, dal destinatario del messaggio e soprattutto dal genere testuale che si sta prendendo in considerazione. A differenza di altri settori del Web, dediti alla condivisione di conoscenza, o di “testo”, i blog restano in un’area piuttosto élitaria. Non sono toccati più di tanto dai fenomeni di espressività ortografica e linguistica e non presentano tutte le caratteristiche del linguaggio creativo dei giovani che si ritrova, invece, in modo più massiccio, nei forum e negli aggiornamenti di stato dei social network. Non è presente, infatti, un vero e proprio netspeak. Basti pensare che, nell’analisi condotta, si è riscontrato un solo caso di lettura endofasica (cfr. frammento di testo a p. 16, tratto da http://primodisette.over-blog.it) e si è dimostrato del tutto assente l’uso di emoticon e abbreviazioni (che ricoprivano il 5% nelle analisi condotte da Tavosanis nel 2007) tipiche del linguaggio usato nei forum, negli sms e nelle chat. Questo probabilmente è dovuto anche al fatto che i blog rappresentano un tipo di piattaforma più adulta, rispetto ai social network, e quindi si presume, in linea di massima, che non accolgano bambini e/o troppi adolescenti. Soprattutto per i post di tipo tematico, è importante evidenziare la conformità con l’italiano neostandard dei giornali cartacei, ovviamente tenendo conto che, molto spesso, sul Web il tono è più rilassato e meno formale, quindi il linguaggio giornalistico tradizionale viene “contaminato” da espressioni colloquiali e confidenziali.
  • 26. 26 7. Bibliografia e Sitografia - ANONIMO, The Evolving Blogosphere: An Empire Gives Way, in “The Economist”, June 24, http://www.economist.com/node/16432794?story_id=16432794; - BARON N., Always On: Language in an Online and Mobile World, Oxford University Press, Oxford- New York , 2008; - BONOMI I., L’italiano giornalistico: dall’inizio del ’900 ai quotidiani in rete, Cesati, Firenze, 2002; - CANOBBIO A. T., Blog: la lingua che uccide, in “LID’O – Lingua Italiana d’Oggi”, 2, pp. 307-18; - CRYSTAL D., Language and the Internet, Cambridge University, Cambridge, 2001; - DI FRAIA G., Blog-grafie. Identità narrative in rete, Guerini ed Associati, Milano, 2007; - LENHART A., FOX S., Bloggers: A Portrait of Internet’s New Storytellers, rapporto del Pew Internet & American Life Project, in http://www.pewinternet.org/Reports/2006/Bloggers/01-Summary- of-Findings.aspx; - ITO M., BAUMER S., BITTANTI M. et al, Hanging Out, Messing Around and Geeking Out, MIT Press, Cambridge, 2010. - PISTOLESI E., Il parlar spedito. L'italiano di chat, e-mail e sms, Esedra, Padova, 2004; - STUBBE A., RINGLSTETTER C., SCHULZ K. U., Genre as Noise - Noise in Genre, (IJCAI-2007 Workshop on Analytics for Noisy Unstructured Text Data): distribuzione degli errori per genere; - TAVOSANIS M., L’italiano del web, Carocci, Roma, 2011; - TAVOSANIS M., Linguistic Features of Italian Blogs: Literary Language, in Proceedings of the Workshop on NEW TEXT: Wikis and Blogs and Other Dynamic Text Sources, EACL, East Stroudsburg, pp. 11-5.
  • 27. 27 7.1 Per approfondire - BOLTER J. D., Lo spazio dello scrivere. Computer, ipertesti e storia della scrittura, Vita e Pensiero, Milano, 1993; - CARLINI F., Lo stile del web. Parole e immagini della comunicazione di rete, Einaudi, Torino, 1998; - DOVIGI M., Weblog personal publishing, Apogeo, Milano, 2003; - EUGENI R., Dall’alba del testo all’ipertesto; www.mediamente.rai.it/biblioteca/biblio.asp?id=134&tab=int; - FITZPATRICK M., Losing controls: Writers, Readers, and Hypertext; http://english.ttu.edu/kairos/6.1/coverweb/fitzpatrick; - LASICA J. D., Participatory Journalism Puts the Reader in the Driver’s Seat; www.ojr.org/ojr/workplace/1060218311.php; - MURRAY J. H., Hamlet on the Holodeck: The Future of Narrative in Cyberspace, MA: MIT Press, Cambridge, 1997; - RONCAGLIA G., Weblog: una introduzione; www.merzweb.com/testi/saggi/weblog.htm; - ZOPPETTI A., Blog. Per Queneau? La scrittura cambia con internet, Luca Sassella Editore, Roma, 2003;
  • 28. 28 7.2 La lista dei blog esaminati: 7.2.1 Post Diaristici Scritti da donne http://danordasudparliamone.wordpress.com http://www.stazzitta.it http://blog.libero.it/1A7G13O16R1A/12133257.html http://valeriascrive.blog.kataweb.it http://xeni.myblog.it http://blog.libero.it/punksenzadyo/6464624.html http://gidibao.net/index.php/2006/12/11/intervista-ad-artemisia/ http://nonleggerlo.blogspot.it http://www.lapupachasonno.com http://blog.lamiaombra.it http://conigliodellamoda.blogspot.it/ http://sonoiosandra.blogspot.it http://tomaso-passatoepresente.blogspot.it http://blog.libero.it/AngoloPensatoio/12114229.html http://lalignegraphique.blogspot.it
  • 30. 30 7.2.2 Post Tematici Sottogenere “notizia” http://www.viniesapori.net http://blog-micromega.blogautore.espresso.repubblica.it http://www.estense.com http://www.inchiostroverde.it http://partecinesepartenopeo.wordpress.com http://www.infiltrato.it http://www.iljournal.it http://www.luigiboschi.it http://gisrael.blogspot.it http://www.libertaepersona.org http://richiamo-della-foresta.blogautore.repubblica.it http://lacuocadilenin.noblogs.org http://www.papalepapale.com http://blog.bookrepublic.it http://officinafisica.noblogs.org http://assurdita5stelle.blogspot.it http://palermo.blogsicilia.it http://www.loschermo.it http://www.womenews.net http://blog.quintarelli.it http://www3.varesenews.it http://www.gennarocarotenuto.it
  • 34. 34 7.2.3 Post Letterari Sottogenere “citazione” http://www.lamentemente.com (citazione) http://cedocsv.blogspot.it (citazione) Generici http://fotoforfake.wordpress.com (fotografico) http://lamentepersa.wordpress.com http://stark.diludovico.it http://sensodellavita.com http://terpress.blogspot.it/2008/07/la-terza-stanza.html http://www.fabrizioulisse.com http://lapoesiaelospirito.wordpress.com http://sempreunpoadisagio.blogspot.it