2. Un paesaggio di sentimenti…
I teorici accademici erano convinti che la pittura di paesaggio fosse solo una fonte di svago. Nel
XIX secolo diviene finalmente un genere indipendente e acquista la stessa dignità della pittura
storica.
Nel corso dell’Ottocento i paesaggi conquistano nell’affetto popolare un posto più sicuro di ogni
altra forma d’arte. Ora si era d’accordo nel giudicare bella una tranquilla veduta, che trasmettesse
pace e serenità. Un bel panorama era un piacere che accomunava uomini di ogni estrazione
sociale.
Ma come nasce nell’artista questa nuova sensibilità?
Le radici del cambiamento sono rintracciabili già nelle correnti che si diffondono nel Settecento:
sette filosofiche parlano di una rivelazione interiore, di un misterioso legame di tutte le cose, di un
intimo rapporto fra la vita dello spirito e quella della natura.
Rousseau, come gli altri illuministi, esalta la natura e pone l’Io umano al centro dell’universo. Per
lo scrittore francese natura significa sentimento, e il suo Io non è intelletto riflettente ma un grumo
di sensibilità.
Dal movimento dello Sturm und Drang, sorto in Germania intorno al 1770, avrà origine il
Romanticismo nordeuropeo, la prima corrente artistica che vedrà nel paesaggio il veicolo
preferenziale per l’espressione del proprio Io.
3. Giorgione
■ Giorgione apprese l’attento uso
dei colori e della fusione dei
toni, che nelle sue opere
assumono un ruolo chiave,
grazie all’uso che l’artista fa
dello sfumato. Questa tecnica
gli permetteva di dipingere
contorni soffusi attorno alle
figure, col risultato di ottenere
un armonico equilibrio tra i
diversi elementi presenti sulla
tela.
■ L’attenzione ai
paesaggi è uno degli elementi
più riusciti dei suoi dipinti. In
Giorgione questi giocano un
ruolo chiave nel definire
atmosfere e aiutare
l’osservatore
nell’interpretazione dell’opera.
Questo dettaglio è evidente in
4. Vedutismo – confronto tra due maggiori esponenti
A Venezia, nel XVIII secolo, si affermò il genere pittorico del vedutismo, nato già nel corso del Seicento, quando si
iniziarono a realizzare dipinti, disegni o incisioni capaci di rappresentare con fedeltà, in forma prospettica, luoghi, edifici,
scorci di città. Fu nel Settecento, tuttavia, che questo cosiddetto vedutismo si trasformò in un filone molto fortunato; per
il loro carattere documentario, infatti, le vedute furono grandemente richieste dai viaggiatori stranieri che giungevano in
Italia per il cosiddetto grand tour , il viaggio compiuto da giovani aristocratici per le principali città d’Italia allo scopo di
completare la propria formazione culturale. Questi, richiedevano rappresentazioni dei monumenti antichi e moderni,
nonché scorci di luoghi significativi
Canaletto
■ rifiuto per la prospettiva scenografica
teatrale, basata unicamente
sull’illusionismo;
■ riproduzione fedele del paesaggio
naturale e urbano;
■ predilezione di colori luminosi, atmosfere
mattutine;
■ Linea d’orizzonte bassa;
■ Minuziosità dei particolari (architetture,
macchiette)
Guardi
■ Prospettiva interpretata dai
sentimenti;
■ Soggettività;
■ Colori cupi, spenti;
■ Personaggi caricaturali.
5. Friedrich
■ La grande intensità di Friedrich consiste nella capacità di
trascendere il dato naturalistico con le convenzioni
simboliche, sollecitando nell’osservatore identificazione e
risonanza. Ciò che rende le sue opere incredibilmente
moderne è la loro capacità di rispecchiare le tensioni del
soggetto nel mondo, e sottomettere proporzioni e
gerarchie solo a criteri espressivi, nonché quella singolare
luminescenza che dilata il dilemma esistenziale del
Romanticismo nella nuova e tragica aura dell’esperienza
moderna post-cristiana, sospesa tra l’Essere e il Nulla.
■ Mentre l’arte di Friedrich non avrà molti seguaci
nell’Ottocento, venendo poi riscoperta dalle avanguardie
del secolo successivo, nello stesso periodo in Inghilterra si
fanno strada paesaggisti che avranno un impatto profondo
su tutta l’arte europea.
6. Constable
■ È un importante esponente della pittura di paesaggio inglese;
grazie alle atmosfere serene ed equilibrate dei suoi dipinti si
può considerare un artista romantico. Le sue opere
rappresentano quasi esclusivamente paesaggi. I dipinti sono
caratterizzati da alberi con grandi e ombrose fronde, ampi
cieli nuvolosi e corsi d’acqua. Diversamente dal suo
contemporaneo W. Turner le composizioni sono più pacate e
serene.
■ Constable affrontò lo studio e la rappresentazione del
paesaggio con metodo scientifico. Nonostante ciò non si
limitò a copiare semplicemente dal vero la natura. Tentò,
infatti, di cogliere e rappresentare l’essenza del paesaggio.
■ La sua indagine si concentrò particolarmente nello studio
delle nuvole. Furono soprattutto gli ampi cieli nuvolosi a
determinare la natura romantica dei suoi dipinti.
■ I suoi paesaggi sono spesso attraversati da corsi d’acqua.
Questi particolari, insieme al terreno bagnato, permettevano
a Constable di ottenere interessanti riflessi luminosi. L’artista
creò il termine di “chiaroscuro naturale” per indicare l’uso di
forti contrasti fra luce ed ombra nei suoi paesaggi.
7. Turner
■ Pur essendo principalmente un pittore del
Nord Europa, del sole di mezzanotte e
dell’aurora boreale, Turner è fortemente
influenzato dai paesaggi meridionali, perché
solo lì riesce a trovare quel delirio di luce che
scatena i suoi sentimenti.
■ Turner esalta tutte le possibilità del colore, così
le sue opere non solo rappresentano la luce,
ma ne simboleggiano la natura.
Straordinariamente precoce, si fa un nome
adattando lo stile di altri famosi paesaggisti al
nuovo gusto romantico. Questa aperta
emulazione lo contraddistingue dalla pacata
assimilazione che caratterizza il suo
conterraneo John Constable. L’artista è anche
molto apprezzato dai suoi contemporanei per
le opere di carattere classico, che in realtà
appaiono artificiali, rispetto ai risultati che
otterrà successivamente.
8. MONET
■ L’opera raffigura uno scorcio del porto di Le Havre in Normandia, dove Monet ha
trascorso la sua infanzia.
■ Lontano dai dettami della rappresentazione – che avrebbe imposto una restituzione
fedele e naturalistica della realtà – Monet proietta sulla tela le impressioni da lui
suscitate dalla vista mattutina del porto, mettendo in risalto l’impalpabilità della
nebbia che avvolge e rende sfocate le figure e le imbarcazioni presenti nella scena.
■ MANIFESTO IMPRESSIONISMO
- la luce che svolge un ruolo predominante;
- l’uso del colore steso a tocchi e macchie e la
sensazione visiva che regala una nuova idea di
definizione degli oggetti e delle forme.
- da un lato i colori caldi come rosso-arancio e
dall’altro quelli denominati più freddi come verde-
azzurro