2. Qualsiasi attrezzatura destinata ad essere indossata e
tenuta dal lavoratore allo scopo di proteggerlo contro
uno o più rischi suscettibili di minacciarne la sicurezza o
la salute durante il lavoro, nonché ogni complemento o
accessorio destinato a tale scopo.
CHE COSA SI INTENDE PER DPI?
3. E’ possibile suddividere i DPI in tre categorie
1^ categoria:
DPI di progettazione semplice, destinati a proteggere da
azioni lesive di lieve entità (es.: occhiali da sole ecc.)
2^ categoria:
DPI che non rientrano nelle altre due categorie (quasi tutti i DPI
per la protezione durante il lavoro)
rientrano nella 3^ categoria i DPI di progettazione complessa destinati
a salvaguardare da:
rischi di morte o di lesioni gravi e di carattere permanente;
rischi in cui la persona che usa i DPI non abbia la possibilità di
percepire tempestivamente la verifica istantanea degli effetti lesivi.
I DPI
4. Obbligo di uso
I DPI devono essere impiegati quando i rischi non possono essere
evitati o sufficientemente ridotti da misure tecniche di prevenzione, da
mezzi di protezione collettiva, da misure, metodi o procedimenti di
riorganizzazione del lavoro.
I DPI
I DPI devono:
• essere adeguati ai rischi da prevenire, senza comportare di per sé un rischio
maggiore;
• essere adeguati alle condizioni esistenti sul luogo di lavoro;
• tenere conto delle esigenze ergonomiche o di salute del lavoratore;
• poter essere adattati all’utilizzatore secondo le sue necessità.
5. Obblighi del datore di lavoro
Il Direttore Generale ha l’obbligo di:
• fornire ai lavoratori i necessari e idonei DPI e richiederne
l’osservanza di utilizzo,
• assicurare una formazione adeguata e organizzare, se necessario,
uno specifico addestramento circa l’uso corretto e l’utilizzo pratico
dei DPI, indispensabile per quelli di terza categoria e per i
dispositivi di protezione dell’udito
• rendere disponibile in ogni U.O. informazioni adeguate sui DPI
(scheda tecnica e Prontuario DPI)
I DPI
6. IL PREPOSTO
Obblighi del preposto nei confronti dei DPI
Il preposto deve:
• Sovraintendere e vigilare sulla osservanza da parte
dei singoli lavoratori dell’uso dei DPI messi a loro
disposizione e, in caso di persistenza
dell’inosservanza, informare i loro superiori diretti;
• Segnalare tempestivamente al datore di lavoro o al
dirigente le eventuali deficienze dei DPI delle quali
venga a conoscenza.
7. OBBLIGHI DEI LAVORATORI (Art. 78 D.Lgs. 81/08)
1. I lavoratori si sottopongono al programma di
FORMAZIONE e ADDESTRAMENTO organizzato dal Datore di
Lavoro nei casi ritenuti necessari ai sensi dell’art. 77, commi 4,
lettera h), e 5.
2. I lavoratori UTILIZZANO i DPI messi a loro disposizione
conformemente all’ INFORMAZIONE e alla FORMAZIONE
ricevute e all’ADDESTRAMENTO eventualmente organizzato.
8. OBBLIGHI DEI LAVORATORI (Art. 78 D.Lgs. 81/08)
3. I lavoratori provvedono alla cura dei DPI messi a loro
disposizione e NON vi apportano modifiche di loro iniziativa.
4. I lavoratori SEGNALANO IMMEDIATAMENTE al Datore di Lavoro
o al Dirigente o al Preposto qualsiasi DIFETTO o INCONVENIENTE
da essi rilevato nei DPI messi a loro disposizione.
9. SCELTA ED ADOZIONE DEI DPI
I DPI sono scelti ed adottati a seguito ed in conformità con la
valutazione dei rischi
Il datore di lavoro il collaborazione con il RSPP e il Medico
Competente individua le tipologie di DPI più idonee e valuta le
caratteristiche dei DPI disponibili sul mercato
I DPI vengono scelti oltre che per le loro caratteristiche specifiche
di natura protettiva, anche prendendo in considerazione il comfort
per l’operatore (sperimentazioni)
I DPI
10. SCELTA ED ADOZIONE DEI DPI
La scelta dei DPI viene aggiornata ogniqualvolta intervenga una
variazione significativa negli elementi di valutazione
Il SPP predispone, aggiorna e diffonde il prontuario dei DPI al fine di
fornire uno strumento valido per una scelta congrua ed agevole dei
DPI
I DPI
11. IL PRONTUARIO DEI DPI
Obiettivo della stesura del PRONTUARIO dei DPI, da parte del
Servizio di Prevenzione e Protezione (SPP),:
fornire uno strumento valido per una scelta congrua ed
agevole dei DPI il cui utilizzo, oltre a rappresentare un
obbligo legislativo, è di notevole rilevanza per la tutela
della sicurezza e salute dei lavoratori
12. STRUTTURA DEL PRONTUARIO
Premessa
elenco dei DPI,
codificati in base alla parte del corpo da proteggere,
e relativi requisiti normativi e caratteristiche tecniche
+
elenco dei Dispositivi Medici (DM)
elenco delle attività ospedaliere e
relativi
DPI e DM codificati
elenco delle attività ospedaliere
che NON
comportano l’uso di DPI e DM
13. STRUTTURA DEL PRONTUARIO
Modulistica
Moduli di richiesta e modalità di richiesta di
DPI e DM
Verbale di consegna dei DPI
Modulo per suggerimenti o reclami relativi a
DPI e DM
14. Attività area degenze DPI o DM per singola attività Cod. per singolo DPI o DM
Attività U.O. Chirurgia DPI o DM per singola attività Cod. per singolo DPI o DM
Attività U.O.
Medicina/Geriatria/ Day
Hospital
“ “ “ “
Attività U.O. O.R.L. Oculistica “ “ “ “
Attività U.O. Ortopedia “ “ “ “
Attività U.O. Ostetricia/
Ginecologia
“ “ “ “
Attività U.O. Pediatria “ “ “ “
Attività U.O. Pneumologia “ “ “ “
Attività U.O. R.R.F. “ “ “ “
Attività U.O. R.S.A. “ “ “ “
Attività U.O. S.P.D.C. “ “ “ “
Attività U.O. Urologia “ “ “ “
STRUTTURA DEL PRONTUARIO (esempio)
16. Hanno lo scopo di vietare comportamenti che potrebbero causare pericolo
(forma rotonda - pittogramma nero su fondo bianco, bordo e banda rossa).
Vietato fumare o
usare fiamme
libere
Vietato ai pedoni Divieto di
spegnere con
acqua
Divieto di accesso alle
persone non
autorizzate
Vietato fumare Acqua non
potabile
CARTELLI DI DIVIETO
17. Hanno lo scopo di avvertire di un rischio o di un pericolo le persone esposte (forma
triangolare - pittogramma nero su fondo giallo, bordo nero)
Carichi sospesi Carrelli di
movimentazione
Rischio
biologico
Materiali
radioattivi
Pericolo generico
Sostanze
velenose
Raggi LASER
Materiale
infiammabile o alta
temperatura (1)
CARTELLI DI AVVERTIMENTO
18. Hanno lo scopo di prescrivere determinati comportamenti necessari ai fini della sicurezza
(forma rotonda -pittogramma bianco su fondo azzurro).
Protezione
obbligatoria degli
occhi
Protezione
obbligatoria del viso
Calzature di
sicurezza
obbligatoria
Protezione
obbligatoria delle vie
respiratorie
Guanti di protezione
obbligatoria
Obbligo generico (con
eventuale cartello
supplementare)
Casco di
protezione
obbligatoria
Protezione obbligatoria
dell'udito
CARTELLI DI PRESCRIZIONE
19. Hanno lo scopo di fornire indicazioni relative ai mezzi di soccorso o di salvataggio (forma
quadrata o rettangolare - pittogramma bianco su fondo rosso).
Lancia antincendio
Estintore
Direzione da seguire
(cartelli da aggiungere a
quelli che precedono)
Scala
Telefono per gli
interventi antincendio
Direzione da seguire
(cartelli da aggiungere a
quelli che precedono)
Direzione da seguire (cartelli
da aggiungere a quelli che
precedono)
Direzione da seguire
(cartelli da aggiungere a
quelli che precedono)
CARTELLI PER LE ATTREZZATURE ANTINCENDIO
20. Hanno lo scopo di fornire indicazioni relative alle uscite di sicurezza (forma quadrata o
rettangolare - pittogramma bianco su fondo verde).
Percorso/uscita di
emergenza Percorso/uscita di
emergenza
Percorso/uscita di
emergenza
Percorso/uscita di emergenza Percorso/uscita di
emergenza
Direzione da seguire (segnali di
informazione addizionali ai
pannelli che seguono)
Direzione da seguire (segnali di
informazione addizionali ai
pannelli che seguono)
Direzione da seguire (segnali di
informazione addizionali ai
pannelli che seguono)
CARTELLI DI SALVATAGGIO
22. Cos’è un Piano di Emergenza?
E' un documento organico che definisce e stabilisce compiti e comportamenti
che devono essere adottati da ognuno per fronteggiare una situazione di
emergenza.
Ognuno deve sapere cosa fare se c'è un'emergenza.
23. Piano di Emergenza
Documento redatto allo scopo di
diffondere le procedure comportamentali
che i lavoratori devono attuare in caso di
emergenza, ognuno secondo le proprie
competenze.
24. Il Piano di Emergenza dovrà contenere :
- Le caratteristiche dei luoghi con particolare riferimento
alle vie di esodo;
- Il sistema di rivelazione e di allarme incendio;
- Il numero di persone presenti e la loro ubicazione;
- I lavoratori esposti a rischi particolari;
- Il numero di addetti all’attuazione e al controllo del piano
nonché all’assistenza per l’evacuazione (addetti alla
gestione delle emergenze, evacuazione, lotta antincendio,
pronto soccorso);
- Il livello di informazione e formazione fornito ai lavoratori.
25. Piano di Emergenza
Da attuare anche in caso di:
• Terremoto;
• Esplosioni / Crollo dell’edificio;
• Presenza di ordigni esplosivi;
• Aggressioni etc.
26. Il livello di informazione e formazione
D. M. 10 marzo 1998 definisce i contenuti per
dare al lavoratore l’informazione e la formazione
in materia di prevenzione e lotta all’ incendio.
Allegato IX riporta i contenuti minimi per addetti
alla prevenzione incendi, alla lotta antincendio e
alla gestione delle emergenze in relazione al
livello di rischio derivante dall’attività svolta.
27. Contenuti dei corsi
• Corso A: addetti antincendio in attività a
rischio di incendio Basso (durata 4h);
• Corso B: addetti antincendio in attività a
rischio di incendio Medio (durata 8h);
• Corso C: addetti antincendio in attività a
rischio di incendio Elevato (durata 16h).
28. Formazione del personale nell’ ULSS 22
• Squadre di Emergenza (Corso 16h) in quanto
attività a rischio di incendio elevato;
• Tutto il personale (corso 4h);
Con le edizioni programmate per il 2013
circa 80% del personale formato