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DISPOSITIVI
DI PROTEZIONE
INDIVIDUALE
Qualsiasi attrezzatura destinata ad essere indossata e
tenuta dal lavoratore allo scopo di proteggerlo contro
uno o più rischi suscettibili di minacciarne la sicurezza o
la salute durante il lavoro, nonché ogni complemento o
accessorio destinato a tale scopo.
CHE COSA SI INTENDE PER DPI?
E’ possibile suddividere i DPI in tre categorie
1^ categoria:
DPI di progettazione semplice, destinati a proteggere da
azioni lesive di lieve entità (es.: occhiali da sole ecc.)
2^ categoria:
DPI che non rientrano nelle altre due categorie (quasi tutti i DPI
per la protezione durante il lavoro)
rientrano nella 3^ categoria i DPI di progettazione complessa destinati
a salvaguardare da:
 rischi di morte o di lesioni gravi e di carattere permanente;
 rischi in cui la persona che usa i DPI non abbia la possibilità di
percepire tempestivamente la verifica istantanea degli effetti lesivi.
I DPI
Obbligo di uso
I DPI devono essere impiegati quando i rischi non possono essere
evitati o sufficientemente ridotti da misure tecniche di prevenzione, da
mezzi di protezione collettiva, da misure, metodi o procedimenti di
riorganizzazione del lavoro.
I DPI
I DPI devono:
• essere adeguati ai rischi da prevenire, senza comportare di per sé un rischio
maggiore;
• essere adeguati alle condizioni esistenti sul luogo di lavoro;
• tenere conto delle esigenze ergonomiche o di salute del lavoratore;
• poter essere adattati all’utilizzatore secondo le sue necessità.
Obblighi del datore di lavoro
Il Direttore Generale ha l’obbligo di:
• fornire ai lavoratori i necessari e idonei DPI e richiederne
l’osservanza di utilizzo,
• assicurare una formazione adeguata e organizzare, se necessario,
uno specifico addestramento circa l’uso corretto e l’utilizzo pratico
dei DPI, indispensabile per quelli di terza categoria e per i
dispositivi di protezione dell’udito
• rendere disponibile in ogni U.O. informazioni adeguate sui DPI
(scheda tecnica e Prontuario DPI)
I DPI
IL PREPOSTO
Obblighi del preposto nei confronti dei DPI
Il preposto deve:
• Sovraintendere e vigilare sulla osservanza da parte
dei singoli lavoratori dell’uso dei DPI messi a loro
disposizione e, in caso di persistenza
dell’inosservanza, informare i loro superiori diretti;
• Segnalare tempestivamente al datore di lavoro o al
dirigente le eventuali deficienze dei DPI delle quali
venga a conoscenza.
OBBLIGHI DEI LAVORATORI (Art. 78 D.Lgs. 81/08)
1. I lavoratori si sottopongono al programma di
FORMAZIONE e ADDESTRAMENTO organizzato dal Datore di
Lavoro nei casi ritenuti necessari ai sensi dell’art. 77, commi 4,
lettera h), e 5.
2. I lavoratori UTILIZZANO i DPI messi a loro disposizione
conformemente all’ INFORMAZIONE e alla FORMAZIONE
ricevute e all’ADDESTRAMENTO eventualmente organizzato.
OBBLIGHI DEI LAVORATORI (Art. 78 D.Lgs. 81/08)
3. I lavoratori provvedono alla cura dei DPI messi a loro
disposizione e NON vi apportano modifiche di loro iniziativa.
4. I lavoratori SEGNALANO IMMEDIATAMENTE al Datore di Lavoro
o al Dirigente o al Preposto qualsiasi DIFETTO o INCONVENIENTE
da essi rilevato nei DPI messi a loro disposizione.
SCELTA ED ADOZIONE DEI DPI
I DPI sono scelti ed adottati a seguito ed in conformità con la
valutazione dei rischi
Il datore di lavoro il collaborazione con il RSPP e il Medico
Competente individua le tipologie di DPI più idonee e valuta le
caratteristiche dei DPI disponibili sul mercato
I DPI vengono scelti oltre che per le loro caratteristiche specifiche
di natura protettiva, anche prendendo in considerazione il comfort
per l’operatore (sperimentazioni)
I DPI
SCELTA ED ADOZIONE DEI DPI
La scelta dei DPI viene aggiornata ogniqualvolta intervenga una
variazione significativa negli elementi di valutazione
Il SPP predispone, aggiorna e diffonde il prontuario dei DPI al fine di
fornire uno strumento valido per una scelta congrua ed agevole dei
DPI
I DPI
IL PRONTUARIO DEI DPI
Obiettivo della stesura del PRONTUARIO dei DPI, da parte del
Servizio di Prevenzione e Protezione (SPP),:
fornire uno strumento valido per una scelta congrua ed
agevole dei DPI il cui utilizzo, oltre a rappresentare un
obbligo legislativo, è di notevole rilevanza per la tutela
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STRUTTURA DEL PRONTUARIO
Premessa
elenco dei DPI,
codificati in base alla parte del corpo da proteggere,
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elenco delle attività ospedaliere
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comportano l’uso di DPI e DM
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Moduli di richiesta e modalità di richiesta di
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Attività U.O. Chirurgia DPI o DM per singola attività Cod. per singolo DPI o DM
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“ “ “ “
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- Il numero di addetti all’attuazione e al controllo del piano
nonché all’assistenza per l’evacuazione (addetti alla
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Piano di Emergenza
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D. M. 10 marzo 1998 definisce i contenuti per
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alla prevenzione incendi, alla lotta antincendio e
alla gestione delle emergenze in relazione al
livello di rischio derivante dall’attività svolta.
Contenuti dei corsi
• Corso A: addetti antincendio in attività a
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• Squadre di Emergenza (Corso 16h) in quanto
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4. la protezione dei lavoratori

  • 2. Qualsiasi attrezzatura destinata ad essere indossata e tenuta dal lavoratore allo scopo di proteggerlo contro uno o più rischi suscettibili di minacciarne la sicurezza o la salute durante il lavoro, nonché ogni complemento o accessorio destinato a tale scopo. CHE COSA SI INTENDE PER DPI?
  • 3. E’ possibile suddividere i DPI in tre categorie 1^ categoria: DPI di progettazione semplice, destinati a proteggere da azioni lesive di lieve entità (es.: occhiali da sole ecc.) 2^ categoria: DPI che non rientrano nelle altre due categorie (quasi tutti i DPI per la protezione durante il lavoro) rientrano nella 3^ categoria i DPI di progettazione complessa destinati a salvaguardare da:  rischi di morte o di lesioni gravi e di carattere permanente;  rischi in cui la persona che usa i DPI non abbia la possibilità di percepire tempestivamente la verifica istantanea degli effetti lesivi. I DPI
  • 4. Obbligo di uso I DPI devono essere impiegati quando i rischi non possono essere evitati o sufficientemente ridotti da misure tecniche di prevenzione, da mezzi di protezione collettiva, da misure, metodi o procedimenti di riorganizzazione del lavoro. I DPI I DPI devono: • essere adeguati ai rischi da prevenire, senza comportare di per sé un rischio maggiore; • essere adeguati alle condizioni esistenti sul luogo di lavoro; • tenere conto delle esigenze ergonomiche o di salute del lavoratore; • poter essere adattati all’utilizzatore secondo le sue necessità.
  • 5. Obblighi del datore di lavoro Il Direttore Generale ha l’obbligo di: • fornire ai lavoratori i necessari e idonei DPI e richiederne l’osservanza di utilizzo, • assicurare una formazione adeguata e organizzare, se necessario, uno specifico addestramento circa l’uso corretto e l’utilizzo pratico dei DPI, indispensabile per quelli di terza categoria e per i dispositivi di protezione dell’udito • rendere disponibile in ogni U.O. informazioni adeguate sui DPI (scheda tecnica e Prontuario DPI) I DPI
  • 6. IL PREPOSTO Obblighi del preposto nei confronti dei DPI Il preposto deve: • Sovraintendere e vigilare sulla osservanza da parte dei singoli lavoratori dell’uso dei DPI messi a loro disposizione e, in caso di persistenza dell’inosservanza, informare i loro superiori diretti; • Segnalare tempestivamente al datore di lavoro o al dirigente le eventuali deficienze dei DPI delle quali venga a conoscenza.
  • 7. OBBLIGHI DEI LAVORATORI (Art. 78 D.Lgs. 81/08) 1. I lavoratori si sottopongono al programma di FORMAZIONE e ADDESTRAMENTO organizzato dal Datore di Lavoro nei casi ritenuti necessari ai sensi dell’art. 77, commi 4, lettera h), e 5. 2. I lavoratori UTILIZZANO i DPI messi a loro disposizione conformemente all’ INFORMAZIONE e alla FORMAZIONE ricevute e all’ADDESTRAMENTO eventualmente organizzato.
  • 8. OBBLIGHI DEI LAVORATORI (Art. 78 D.Lgs. 81/08) 3. I lavoratori provvedono alla cura dei DPI messi a loro disposizione e NON vi apportano modifiche di loro iniziativa. 4. I lavoratori SEGNALANO IMMEDIATAMENTE al Datore di Lavoro o al Dirigente o al Preposto qualsiasi DIFETTO o INCONVENIENTE da essi rilevato nei DPI messi a loro disposizione.
  • 9. SCELTA ED ADOZIONE DEI DPI I DPI sono scelti ed adottati a seguito ed in conformità con la valutazione dei rischi Il datore di lavoro il collaborazione con il RSPP e il Medico Competente individua le tipologie di DPI più idonee e valuta le caratteristiche dei DPI disponibili sul mercato I DPI vengono scelti oltre che per le loro caratteristiche specifiche di natura protettiva, anche prendendo in considerazione il comfort per l’operatore (sperimentazioni) I DPI
  • 10. SCELTA ED ADOZIONE DEI DPI La scelta dei DPI viene aggiornata ogniqualvolta intervenga una variazione significativa negli elementi di valutazione Il SPP predispone, aggiorna e diffonde il prontuario dei DPI al fine di fornire uno strumento valido per una scelta congrua ed agevole dei DPI I DPI
  • 11. IL PRONTUARIO DEI DPI Obiettivo della stesura del PRONTUARIO dei DPI, da parte del Servizio di Prevenzione e Protezione (SPP),: fornire uno strumento valido per una scelta congrua ed agevole dei DPI il cui utilizzo, oltre a rappresentare un obbligo legislativo, è di notevole rilevanza per la tutela della sicurezza e salute dei lavoratori
  • 12. STRUTTURA DEL PRONTUARIO Premessa elenco dei DPI, codificati in base alla parte del corpo da proteggere, e relativi requisiti normativi e caratteristiche tecniche + elenco dei Dispositivi Medici (DM) elenco delle attività ospedaliere e relativi DPI e DM codificati elenco delle attività ospedaliere che NON comportano l’uso di DPI e DM
  • 13. STRUTTURA DEL PRONTUARIO Modulistica Moduli di richiesta e modalità di richiesta di DPI e DM Verbale di consegna dei DPI Modulo per suggerimenti o reclami relativi a DPI e DM
  • 14. Attività area degenze DPI o DM per singola attività Cod. per singolo DPI o DM Attività U.O. Chirurgia DPI o DM per singola attività Cod. per singolo DPI o DM Attività U.O. Medicina/Geriatria/ Day Hospital “ “ “ “ Attività U.O. O.R.L. Oculistica “ “ “ “ Attività U.O. Ortopedia “ “ “ “ Attività U.O. Ostetricia/ Ginecologia “ “ “ “ Attività U.O. Pediatria “ “ “ “ Attività U.O. Pneumologia “ “ “ “ Attività U.O. R.R.F. “ “ “ “ Attività U.O. R.S.A. “ “ “ “ Attività U.O. S.P.D.C. “ “ “ “ Attività U.O. Urologia “ “ “ “ STRUTTURA DEL PRONTUARIO (esempio)
  • 16. Hanno lo scopo di vietare comportamenti che potrebbero causare pericolo (forma rotonda - pittogramma nero su fondo bianco, bordo e banda rossa). Vietato fumare o usare fiamme libere Vietato ai pedoni Divieto di spegnere con acqua Divieto di accesso alle persone non autorizzate Vietato fumare Acqua non potabile CARTELLI DI DIVIETO
  • 17. Hanno lo scopo di avvertire di un rischio o di un pericolo le persone esposte (forma triangolare - pittogramma nero su fondo giallo, bordo nero) Carichi sospesi Carrelli di movimentazione Rischio biologico Materiali radioattivi Pericolo generico Sostanze velenose Raggi LASER Materiale infiammabile o alta temperatura (1) CARTELLI DI AVVERTIMENTO
  • 18. Hanno lo scopo di prescrivere determinati comportamenti necessari ai fini della sicurezza (forma rotonda -pittogramma bianco su fondo azzurro). Protezione obbligatoria degli occhi Protezione obbligatoria del viso Calzature di sicurezza obbligatoria Protezione obbligatoria delle vie respiratorie Guanti di protezione obbligatoria Obbligo generico (con eventuale cartello supplementare) Casco di protezione obbligatoria Protezione obbligatoria dell'udito CARTELLI DI PRESCRIZIONE
  • 19. Hanno lo scopo di fornire indicazioni relative ai mezzi di soccorso o di salvataggio (forma quadrata o rettangolare - pittogramma bianco su fondo rosso). Lancia antincendio Estintore Direzione da seguire (cartelli da aggiungere a quelli che precedono) Scala Telefono per gli interventi antincendio Direzione da seguire (cartelli da aggiungere a quelli che precedono) Direzione da seguire (cartelli da aggiungere a quelli che precedono) Direzione da seguire (cartelli da aggiungere a quelli che precedono) CARTELLI PER LE ATTREZZATURE ANTINCENDIO
  • 20. Hanno lo scopo di fornire indicazioni relative alle uscite di sicurezza (forma quadrata o rettangolare - pittogramma bianco su fondo verde). Percorso/uscita di emergenza Percorso/uscita di emergenza Percorso/uscita di emergenza Percorso/uscita di emergenza Percorso/uscita di emergenza Direzione da seguire (segnali di informazione addizionali ai pannelli che seguono) Direzione da seguire (segnali di informazione addizionali ai pannelli che seguono) Direzione da seguire (segnali di informazione addizionali ai pannelli che seguono) CARTELLI DI SALVATAGGIO
  • 22. Cos’è un Piano di Emergenza? E' un documento organico che definisce e stabilisce compiti e comportamenti che devono essere adottati da ognuno per fronteggiare una situazione di emergenza. Ognuno deve sapere cosa fare se c'è un'emergenza.
  • 23. Piano di Emergenza Documento redatto allo scopo di diffondere le procedure comportamentali che i lavoratori devono attuare in caso di emergenza, ognuno secondo le proprie competenze.
  • 24. Il Piano di Emergenza dovrà contenere : - Le caratteristiche dei luoghi con particolare riferimento alle vie di esodo; - Il sistema di rivelazione e di allarme incendio; - Il numero di persone presenti e la loro ubicazione; - I lavoratori esposti a rischi particolari; - Il numero di addetti all’attuazione e al controllo del piano nonché all’assistenza per l’evacuazione (addetti alla gestione delle emergenze, evacuazione, lotta antincendio, pronto soccorso); - Il livello di informazione e formazione fornito ai lavoratori.
  • 25. Piano di Emergenza Da attuare anche in caso di: • Terremoto; • Esplosioni / Crollo dell’edificio; • Presenza di ordigni esplosivi; • Aggressioni etc.
  • 26. Il livello di informazione e formazione D. M. 10 marzo 1998 definisce i contenuti per dare al lavoratore l’informazione e la formazione in materia di prevenzione e lotta all’ incendio. Allegato IX riporta i contenuti minimi per addetti alla prevenzione incendi, alla lotta antincendio e alla gestione delle emergenze in relazione al livello di rischio derivante dall’attività svolta.
  • 27. Contenuti dei corsi • Corso A: addetti antincendio in attività a rischio di incendio Basso (durata 4h); • Corso B: addetti antincendio in attività a rischio di incendio Medio (durata 8h); • Corso C: addetti antincendio in attività a rischio di incendio Elevato (durata 16h).
  • 28. Formazione del personale nell’ ULSS 22 • Squadre di Emergenza (Corso 16h) in quanto attività a rischio di incendio elevato; • Tutto il personale (corso 4h); Con le edizioni programmate per il 2013 circa 80% del personale formato