1. DALLA VETRINA ALLA RELAZIONE
Nel
corso
degli
ultimi
2
anni,
l’avvento
dei
social
network
ha
enormemente
ampliato
la
platea
del
pubblico
digitale e definitivamente
sancito
l’affermazione
del
web
e
del
mondo
digital
come
media
di
massa.
A differenza degli
altri
media
di
massa
dove
il
pubblico
si
limita
a
“consumare”
contenuti,
sulla
rete
il
pubblico ha assunto un ruolo da vero protagonista anche nella produzione di
contenuti.
In particolare:
·
contenuti in senso classico, come video, testi e immagini sui più svariati argomenti
·
partecipazione alle conversazioni e quindi contributo alla definizione delle opinioni e, tra
queste,
alle opinioni sui prodotti da acquistare.
In questo nuovo scenario i brand non possono più limitarsi ad essere presenti con un sito
vetrina (o di pdt) o comunque finalizzato alla sola vendita o al btob. Diventa invece
fondamentale dotarsi degli strumenti necessari per UTILIZZARE LA RETE COME UN
AMBIENTE DI RELAZIONE TRA BRAND E TARGET.
MERITARE L’ATTENZIONE
DEL
TARGET
Diversamente
da
quanto
accade
sui
media
tradizionali,
sulla
rete
l’attenzione
non
si
può
semplicemente
rubare interrompendo la navigazione su un sito come se fossimo in
televisione o su una rivista.
Sulla rete l’attenzione
bisogna
meritarsela
contribuendo, con le proprie attività di
marketing, a rendere più interessante,
appassionante
e
vantaggiosa
l’esperienza
on
line
del
nostro
target.
Solo su queste basi è possibile creare una relazione privilegiata, duratura e il più possibile al
riparo dagli
attacchi della concorrenza.
SCEGLIERE IL TERRENO DELLA RELAZIONE
Il primo e più strategico passo da compiere è capire su quale terreno costruire la relazione tra
il brand e i suoi prospect e clienti. Ad una prima analisi, nel caso di un brand come Makita,
caratterizzato da una forte attribuzione di qualità e prestazioni superiori, il terreno naturale
della relazione
sembra
essere
quello
della
“PERFORMANCE”.
Resta da capire come
riempire di significato questo concetto in modo unico ed esclusivo, in relazione ai diversi
interlocutori (professionisti e faidateisti) e alle diverse fasi che caratterizzano la relazione
(pre-vendita, vendita, post-vendita).
RICOMPENSARE ATTENZIONE E INTERAZIONE
Basta osservare i siti dei brand che hanno già iniziato a intrattenere relazioni digitali con il
proprio target
per
accorgersi
come
l’attenzione
e
le
interazioni
più
significative
(profilazione, acquisto, endorsement) vengano ricompensate.
·
Concorsi che premiano il semplice like sulla pagina faceboook
·
Coupon sconto o campioni omaggi per chi si profila sul sito e si iscrive alla newsletter
·
Veri
e
propri
programmi
di
loyalty
che
rewardano
non
solo
gli
atti
d’acquisto
ma
anche
comportamenti virtuosi come la frequentazione regolare del sito o la condivisione dei
contenuti
del sito tramite i social network.
Una strategia di rewarding, sistematica e continuativa, consolida le relazioni e crea nel tempo
un
valore aggiunto relazionale al quale il pubblico di prospect e clienti non vorrà più rinunciare.
2. COINVOLGERE IL PUBBLICO NELLA RAPPRESENTAZIONE DEL BRAND
Il terzo passo da compiere ha a che fare con il mantra che per anni abbiamo ripetuto tutti
quanti:
mettere il consumatore al centro. Se questo approccio è fondamentale per vendere lo è a
maggior ragione
per
meritare
l’attenzione
di
cui,
per
vendere,
abbiamo
bisogno.
Mettere il sito e la pagina facebook a disposizione del target coinvolgendolo direttamente
nella produzione di contenuti è una tecnica dalla quale non si può più prescindere.
Un sito coprodotto dal suo pubblico è inevitabilmente più interessante, ottiene più visite,
intercetta più efficacemente le ricerche effettuate sui motori: tutto questo ad un costo e in
tempi inferiori rispetto a quelli che richiederebbe
l’attività
di
un’agenzia
di
comunicazione.