SlideShare a Scribd company logo
1 of 28
Il punto sulle manovre finanziarie
e le ricadute sui bilanci degli Enti
locali
Antonio Misiani
Deputato - Commissione bicamerale per il federalismo fiscale
Torino, 30 gennaio 2012
1. La situazione1. La situazione
dell’economia e della finanzadell’economia e della finanza
pubblicapubblica
Cosa sta accadendo?Cosa sta accadendo?
La Zona Euro dopo la Grande Recessione del 2008-2009:
 Ripresa debole e differenziata nel 2010-11. Allargamento del
divario di competitività tra la Germania e i Paesi PIIGS
(Portogallo, Irlanda, Italia, Grecia, Spagna)
 Più disoccupazione (da 7,6% nel 2007 a 10% nel 2010)
 Più deficit (da 0,7% nel 2007 a 6,2% nel 2010) e debito pubblico
(da 66,3% nel 2007 a 85,6% nel 2010)
Governance carente (unione monetaria ma non fiscale),
debolezza politica, ritardi e incertezze sulla crisi greca
Nel 2010-2011 politiche restrittive simultanee. Risultato: dalla
crescita alla recessione (+1,6% nel 2011 a -0,5% nel 2012)
Allargamento del “contagio” fino all'Italia. I mercati
scommettono sulla fine dell'Euro nel 2012 (?)
L'Italia nell'occhio del cicloneL'Italia nell'occhio del ciclone
L'Italia soffre una “crisi di sistema”:
Economia: stagnazione produttiva (crescita media
annua PIL 2001-2011: +0,1% Italia e +1,6% Zona
Euro), scarsa competitività
Società: elevata disoccupazione (nel 2010: 2,1m
disoccupati + 2,9m forza lavoro potenziale + 0,4m
sottoccupati), disuguaglianze in aumento
Finanza pubblica: enorme debito (121,4% nel
2011, il 4°del mondo in valore assoluto)
Politica: crisi del centrodestra, collasso del
Governo Berlusconi, nascita del governo tecnico
“di impegno nazionale”
Il termometro della crisi:Il termometro della crisi:
lo spread Bund-Btplo spread Bund-Btp
2. La manovra Monti2. La manovra Monti
e il decreto-legge prorogae il decreto-legge proroga
terminitermini
Perché una nuova manovraPerché una nuova manovra
Variabili (% PIL) 2012 2013 2014
Vecchia stima* deficit 1,6 0,1 -0,2
Δ interessi passivi 0,5 0,6 0,7
Δ deficit primario 0,4 0,6 0,6
Nuova stima** deficit 2,5 1,3 1,1
Manovra Monti (DL 201/2011) -1,3 -1,3 -1,3
Nuova stima** deficit + Manovra Monti 1,3 0,0 -0,2
Memo: Var. % PIL vecchia stima* 0,6 0,9 1,2
Memo: Var. % PIL nuova stima** -0,4 0,3 1,0
NB: * Nota di aggiornamento DEF, settembre 2011; ** Relazione al Parlamento, dicembre 2011
La nuova manovra è necessaria a causa del deterioramento dei conti pubblici, appesantiti da interessi
passivi e deficit primario più elevati rispetto alle previsioni di settembre. E' l'effetto dell'aumento dei
rendimenti dei titoli di Stato e del peggioramento della congiuntura economica
La composizione della manovraLa composizione della manovra
Decreto Monti – Composizione
Effetto su indebitamento netto (milioni)
2012 2013 2014
Maggiori entrate 26.590 26.046 25.841
Minori spese 4.573 6.848 9.043
Totale risorse (manovra lorda) 31.163 32.894 34.884
Minori entrate 4.316 3.609 3.645
Maggiori spese 6.603 7.966 9.806
Totale impieghi 10.919 11.575 13.451
Manovra netta 20.244 21.319 21.433
% PIL 1,3 1,3 1,3
La manovra netta è pari all'1,3% PIL ed è composta per gran parte da maggiori entrate. Per la prima
volta dal 2008, una quota significativa della manovra (10,9 md nel 2012; 11,6 md nel 2013; 13,5 md nel
2013) è destinata allo sviluppo
La manovra e le autonomie localiLa manovra e le autonomie locali
Decreto Monti – Amministrazioni locali
Effetto su indebitamento netto (milioni)
2012 2013 2014
IMU e rivalutaz. rendite catastali 1.627 1.762 2.162
TARES 1.000 1.000
Addizionale regionale IRPEF 2.215 2.215 2.215
Altre maggiori entrate 157 1.771 1.068
Totale maggiori entrate 3.999 6.748 6.445
Riduzione fondo di riequilibrio 1.865 1.865 1.865
Riduzione spese Regioni speciali 920 920 920
Totale minori spese 2.785 2.785 2.785
TOTALE RISORSE (manovra lorda) 6.784 9.533 9.230
Riduzione fondo di riequilibrio (IMU e TARES) 1.627 2.762 3.162
Riduzione compartecipazione IVA Regioni ordinarie 2.215 2.215 2.215
Riduzione compartecipazioni Regioni speciali 920 920 920
Altre minori entrate 1.806 4.594 4.273
Totale minori entrate 4.941 7.729 7.408
Trasporto pubblico locale 800 800 800
Totale maggiori spese 800 800 800
TOTALE IMPIEGHI 5.741 8.529 8.208
TOTALE MANOVRA NETTA 1.043 1.004 1.022
% manovra netta complessiva 5,2 4,7 4,8
La quota della manovra netta a carico delle Amministrazioni locali (1 miliardo nel 2014, pari al 4,8%
della correzione totale) va ad aggiungersi alla pesante correzione prevista dalla manovra estiva 2011
(11,5 miliardi nel 2014, pari al 19,3% della manovra netta complessiva)
Art. 13 – Anticipazione IMU (1)Art. 13 – Anticipazione IMU (1)
 L’entrata in vigore dell’IMU (Imposta municipale propria) è anticipata in via
sperimentale dal 2012. L’applicazione a regime è fissata al 2015
 L’IMU ha per presupposto il possesso di immobili, compresa l’abitazione
principale e le pertinenze della stessa. La base imponibile è costituita dal valore
dell’immobile determinato ai fini ICI calcolato in base ai nuovi moltiplicatori
 L’aliquota base è pari al 7,6‰ (modificabile sino a ±3‰). L’aliquota è ridotta al
4‰ per l’abitazione principale (modificabile sino a ±2‰); al 2‰ per i fabbricati
rurali ad uso industriale (modificabile sino a ±1‰). I comuni possono ridurre
l’aliquota fino al 4‰ per gli immobili non produttivi di reddito fondiario, per gli
immobili posseduti dai soggetti passivi IRES e per gli immobili locati
 La detrazione applicabile alle abitazioni principali è pari a 200 euro. Per il 2012-
2013 si detraggono ulteriori 50 euro per ogni figlio ≤26 anni (fino ad un
massimo di 400 euro). I comuni possono aumentare la detrazione fino a
concorrenza dell’imposta dovuta. La detrazione si applica anche alle
cooperative edilizie a proprietà indivisa e agli alloggi IACP. L’aliquota ridotta e
la detrazione si applicano anche al soggetto passivo separato o divorziato non
assegnatario della casa coniugale. I comuni possono applicare le stesse
agevolazioni anche ad anziani o disabili residenti in istituti di ricovero o sanitari
Art. 13 – Anticipazione IMU (2)Art. 13 – Anticipazione IMU (2)
 La metà del gettito dell’imposta sugli immobili diversi dall’abitazione
principale calcolato ad aliquota di base (7,6‰) è attribuita allo Stato. Le
eventuali detrazioni e riduzioni di aliquota deliberate dai comuni non si
applicano alla quota di imposta riservata allo Stato
 Dal 2011 è consolidata la riduzione dei trasferimenti erariali derivanti
dai maggiori gettiti ex DL 262/2006
 Le risorse assegnate ai comuni (Fondo sperimentale di
riequilibrio/Fondo perequativo) variano in ragione delle differenze tra il
gettito IMU stimato ad aliquota di base e il gettito ICI. Il FSR/FP è
ulteriormente ridotto di 1.450 milioni dal 2012 (riduzione da ripartire in
proporzione al gettito IMU di ciascun comune)
 La compartecipazione comunale al gettito IVA dal 2012 viene
ricompresa nel Fondo sperimentale di riequilibrio (con ripartizione sulla
base dei criteri di riequilibrio/perequativi del Fondo, superando la
territorializzazione del gettito)
IMU: luci e ombreIMU: luci e ombre
 L’anticipo al 2012 dell’introduzione dell’IMU, manovrabile dai comuni, è
una scelta condivisibile così come la sua applicazione anche alle
abitazioni principali, che corregge il limite più evidente del decreto
legislativo sul federalismo municipale
 L’aliquota base per gli immobili diversi dalle abitazioni principali (7,6‰)
è con tutta probabilità sottostimata: secondo ANCI dovrebbe collocarsi
intorno all’8,5‰ per garantire parità di risorse
 La previsione di una compartecipazione statale al gettito di un tributo
comunale come l’IMU è una evidente anomalia
 Rimangono aperti una serie di nodi importanti:
– non è previsto, se non come facoltà dei comuni, un regime
agevolato per gli immobili locali;
– non sono previste (a differenza dell'ICI) agevolazioni per le
abitazioni principali degli italiani all'estero iscritti all'AIRE;
– va affrontata la questione delle esenzioni ai soggetti “no profit”;
– le ulteriori detrazioni per le abitazioni principali andrebbero
parametrate con l’ISEE
Art. 14 – Istituzione TARES (1)Art. 14 – Istituzione TARES (1)
 Il tributo comunale sui rifiuti e sui servizi (TARES) è istituito dal 2013 (con la
soppressione dei vigenti prelievi relativi alla gestione dei rifiuti urbani)
 La TARES è dovuta al comune nel quale insiste la superficie degli immobili
assoggettabili al tributo. Soggetto passivo è chiunque possieda, occupi o
detenga locali o aree scoperte suscettibili di produrre rifiuti urbani. Sono
escluse le aree scoperte pertinenziali o accessorie e le aree comuni
condominiali non detenute/occupate in via esclusiva
 Il pagamento del tributo è a carico del possessore a titolo di proprietà, usufrutto,
uso, abitazione o superficie. Nel caso di locali in multiproprietà o centri
commerciali il soggetto che gestisce i servizi comuni è responsabile del
versamento del tributo
 I criteri di determinazione della tariffa sono individuati con regolamento da
emanarsi entro il 31-10-2012. La tariffa va commisurata alle quantità e qualità
medie ordinarie di rifiuti prodotti per unità di superficie, in relazione agli usi e
alla tipologia di attività svolte. La tariffa deve coprire integralmente i costi del
servizio. E’ prevista una maggiorazione di 0,30 euro/mq per coprire i costi dei
servizi indivisibili dei comuni, modificabile in aumento fino a 0,40 euro/mq
 Il FSR/FP è ridotto dal 2013 di 1.000 milioni annui
Art. 14 – Istituzione TARES (2)Art. 14 – Istituzione TARES (2)
 Il comune può stabilire riduzioni fino al 30% per: abitazioni con unico
occupante; abitazioni tenute a disposizione per uso stagionale o discontinuo;
locali ed aree scoperte ad uso stagionale/discontinuo; abitazioni occupate da
soggetti residenti/dimoranti all’estero per più di 6 mesi/anno; fabbricati rurali ad
uso abitativo
 Nelle zone in cui non è effettuata la raccolta la TARES è dovuta in misura
≤40% della tariffa. In caso di mancato svolgimento del servizio la TARES è
dovuta in misura ≤20%. Resta ferma la disciplina del tributo dovuto per il
servizio di gestione rifiuti delle istituzioni scolastiche
 Sono previste riduzioni per la raccolta differenziata nelle utenze domestiche. Il
comune può decidere ulteriori riduzioni o esenzioni.
 Il comune determina la disciplina per l’applicazione del tributo. L’obbligo di
presentazione della dichiarazione è assolto con il pagamento del tributo. Il
tributo viene versato in 4 rate trimestrali ovvero in un’unica soluzione annuale
 I comuni che hanno realizzato sistemi di misurazione puntuale della quantita' di
rifiuti conferiti possono prevedere l'applicazione al posto del tributo di una
tariffa avente natura corrispettiva, applicata e riscossa dal soggetto affidatario
del servizio di gestione dei rifiuti urbani
Il nuovo quadro delle entrate nei comuni delleIl nuovo quadro delle entrate nei comuni delle
regioni a statuto ordinario (RSO)regioni a statuto ordinario (RSO)
Comuni RSO
Effetto su indebitamento netto (milioni)
2011 2012 Differenza Manovrabilità
ICI/IMU abitazione principale 0 2.960 2.960 ±1.479
ICI/IMU altri immobili 8.000 15.710 7.710 ±6.202
ICI/IMU spettante ai comuni 8.000 10.815 2.815 ±7.681
Addizionale ENEL 610 0 -610
Compartecipazione IVA 2.890 0 -2.890
Fondo sperimentale di riequilibrio 8.380 11.880 3.500
Riduzione FSR (DL 78/2010) -870 -870
Riduzione FSR (maggior gettito IMU) -2.815 -2.815
Riduzione FSR (DL 201/2011) -1.330 -1.330
TOTALE 19.880 17.680 -2.200 ±7.681
di cui: FSR (comprese riduzioni) 8.380 6.865 -1.515
Fonte IFEL
L’introduzione dell’IMU è a saldo zero per i comuni. I comuni delle regioni a statuto ordinario (RSO), per
effetto dei tagli dei trasferimenti erariali disposti dalla manovra 2010 (DL 78/2010: -870 milioni) e dalla
manovra Monti (DL 201/2010: -1.330 milioni), subiranno una riduzione delle entrate pari a 2.200 milioni.
A tutto ciò va aggiunto l’inasprimento del patto interno di stabilità deciso con la manovra estiva 2011
Art. 23 – La revisione delle provinceArt. 23 – La revisione delle province
 Spettano alle province esclusivamente le funzioni di indirizzo e di coordinamento delle
attività dei comuni
 Le province diventano enti di secondo livello. Organi di governo sono il Consiglio
provinciale (composto da non più di 10 membri eletti dai consigli comunali; modalità di
elezione stabilite con legge statale entro fine 2012) e il Presidente (eletto dal Consiglio
provinciale tra i suoi componenti), il cui mandato dura 5 anni
 Stato e regioni trasferiscono ai comuni, entro fine 2012, le attuali funzioni conferite alle
province (nonché delle relative risorse umane, finanziarie e strumentali), salvo quelle
acquisite dalle regioni per assicurarne l'esercizio unitario. In caso di mancato
trasferimento, si provvede in via sostitutiva con legge statale
 Le 8 province che andavano al voto entro fine 2012 verranno commissariate, per poi
procedere alle elezioni con le nuove norme. Gli organi provinciali in scadenza dal 2013
in avanti rimarranno in carica fino a scadenza naturale
 Le regioni a statuto speciale adeguano i propri ordinamenti entro 6 mesi dall'entrata in
vigore del DL 201/2011. Le nuove norme non si applicano a Trento e Bolzano
 I comuni possono istituire unioni o non meglio specificati “organi di raccordo” per
l'esercizio di specifici compiti o funzioni amministrativi (ad invarianza di spesa)
Gli enti locali in EuropaGli enti locali in Europa
Enti locali in Europa 1° livello 2° livello 3° livello 4° livello
Italia 20 regioni 107 province 8.094 comuni
Francia
Germania
Inghilterra
Spagna
337 unioni di comuni,
264 comunità montane
27 régions 101 départements 342 arrondissements 36.781 communes
16 länder 22 regierungsbezirke 412 kreise 11.442 gemeinden
9 regions
27 counties + Greater
London
32 London boroughs +
201 non-metropolitan
districts + 36
metropolitan districts +
56 unitary authorities
7.618 electoral
wards/divisions
17 comunidades
autόnomas + 2
ciudades autόnomas +
3 plazas menores de
soberania
50 provincias 8.116 municipios
Il numero dei comuni italiani non è superiore a quello degli altri grandi Paesi europei, dove però sono
generalmente più sviluppate le forme di cooperazione intercomunale. Enti intermedi tra i comuni e le
regioni esistono in tutti i grandi Paesi europei. In Italia sono però più numerosi
Altre norme riguardanti le autonomie locali (1)Altre norme riguardanti le autonomie locali (1)
 Art. 3: Fondi strutturali, esclusione dal patto di stabilità regionale delle spese a
valere sui cofinanziamenti nazionali dei fondi strutturali comunitari (1 miliardo
annuo per il triennio 2012-2014)
 Art. 5: revisione delle modalità di determinazione e dei campi di applicazione
dell’ISEE (con DPCM da emanarsi entro il 31-5-2012)
 Art. 10, commi 13-septies e 13-octies: proroga al 1-1-2013 dell’avvio delle
disposizioni di cui alla lettera gg-ter dell’art. 7, comma 2 del DL 70/2011
(riforma della riscossione con cessazione delle attività a supporto dei comuni
svolte da Equitalia). Viene prorogato al 31-12-2012 il termine del periodo
transitorio della riforma della riscossione del 2005 (DL 203/2005)
 Art. 11, comma 1: chi, a seguito delle richieste derivanti dall’esercizio dei poteri
comunali di accertamento delle imposte, esibisce o trasmette atti, documenti o
notizie falsi è punito ai sensi del codice penale
Altre norme riguardanti le autonomie locali (2)Altre norme riguardanti le autonomie locali (2)
 Art. 11, commi 8,9 e 10: eliminati i riferimenti ai consigli tributari per la
partecipazione dei comuni all’accertamento; aboliti i commi 2, 2-bis e 3 dell’art.
18 del DL 78/2010 che obbligavano i comuni a partecipare all’accertamento
attraverso il consiglio tributario; l’aumento al 100% della quota delle entrate
erariali recuperate con il concorso del comune destinata al comune stesso nel
triennio 2012-2014 non è più condizionato alla costituzione del consiglio
tributario
 Art. 28, comma 1: a decorrere dal 2011 l’addizionale regionale IRPEF aumenta
dallo 0,9% all’1,23%
 Art. 28, commi 3-10: riduzione dal 2012 dei trasferimenti erariali destinati alle
regioni a statuto speciale (-920 milioni, proporzionalmente alla media 2007-
2009 degli impegni finali), ai comuni (-1.450 milioni, proporzionalmente al
gettito IMU) e alle province (-415 milioni, proporzionalmente)
 Art. 28, comma 11-ter: avvio dela ridefinizione del patto di stabilità interno
 Art. 30: incremento di 800 milioni, a decorrere dal 2012, del fondo per il
finanziamento del trasporto pubblico locale
Il DL 216/2011 (proroga termini)Il DL 216/2011 (proroga termini)
 Il DL 216/2011, approvato dalla Camera in prima lettura, è in discussione al Senato
 Art. 1, comma 6-bis: l’entrata in vigore dei limiti alle assunzioni di personale a tempo
determinato stabiliti dall’art. 9, comma 28 del DL 78/2010 è prorogata al 2013 per il
personale educativo, scolastico e della polizia locale
 Art. 15, comma 3: proroga a tutto il 2012 l’attribuzione al prefetto del potere d’impulso e di
quello sostitutivo in caso di inadempimento degli enti locali agli obblighi di approvazione
del bilancio di previsione e dei provvedimenti necessari al riequilibrio di bilancio
 Art. 29, comma 1: proroga al 30-4-2012 del termine per la determinazione dei fabbisogni
standard di alcune funzioni fondamentali di comuni e province
 Art. 29, comma 11: proroga al 30-9-2012 del termine per avviare l’esercizio in forma
associata di almeno 2 funzioni fondamentali dei comuni tra 1.000 e 5.000 abitanti e al 30-
9-2013 con riguardo a tutte e 6 le funzioni fondamentali
 Art. 29, comma 11-bis: proroga al 30-9-2012 dell’obbligo di esercitare in forma associata
mediante unione le funzioni amministrative e i servizi pubblici dei comuni ≤1.000 abitanti;
dell’obbligo di scegliere i revisori dei conti degli enti locali ad estrazione; dell’applicazione
del divieto per i comuni ≤30.000 di costituire società
 Art. 29, comma 16-quinquies: proroga al 30-6-2012 del termine per la deliberazione del
bilancio di previsione degli enti locali
3. Dal DL 78/2010 al3. Dal DL 78/2010 al
decreto Monti:decreto Monti:
un primo bilancioun primo bilancio
I conti pubblici negli anni della crisiI conti pubblici negli anni della crisi
2007 2010
Indebitamento netto – Totale AP -23,5 -71,2 100,0% -47,7 100,0%
Enti di previdenza 10,4 5,7 -8,0% -4,7 9,9%
Amministrazioni centrali -31,8 -69,3 97,4% -37,6 78,8%
Amministrazioni locali -2,2 -7,6 10,6% -5,4 11,3%
Comuni -2,0 -2,1 2,9% -0,1 0,2%
Province -0,5 -1,0 1,4% -0,4 0,9%
Regioni 1,7 2,4 -3,4% 0,7 -1,5%
Debito pubblico – Totale AP 1599,6 1843,0 100,0% 243,4 100,0%
Enti di previdenza 0,6 0,0 0,0% -0,5 -0,2%
Amministrazioni centrali 1489,0 1732,0 94,0% 243,0 99,8%
Amministrazioni locali 110,0 111,0 6,0% 1,0 0,4%
Comuni 46,6 48,9 2,7% 2,4 1,0%
Province 8,8 9,1 0,5% 0,3 0,1%
Indebitamento netto e debito
pubblico (miliardi)
2010 (quota
%)
Δ 2007-10
(miliardi)
Δ 2007-10
(quota %)
Il peso delle amministrazioni locali sul deficit (10,6%) e sul debito (6%) pubblico è rimasto molto
contenuto. Negli anni della crisi quasi tutto il deficit e il debito aggiuntivo è stato generato dalle
amministrazioni centrali e dagli enti di previdenza
Le manovre 2010-2011Le manovre 2010-2011
Manovre 2010-2011 e AL Effetti su indebitamento netto (milioni)
2011 2012 2013 2014
Manovra netta Amministrazioni Locali 5.330 14.150 18.685 21.007
Manovra 2010 (DL 78 + legge di stabilità) 5.785 8.428 8.491 8.491
Regioni ordinarie 4.000 4.500 4.500 4.500
Regioni speciali 500 1.000 1.000 1.000
Province 300 500 500 500
Comuni 1.500 2.500 2.500 2.500
Manovra 2011 (DL 98 + DL 138) -455 4.679 9.190 11.494
Regioni ordinarie 0 840 1.600 1.600
Regioni speciali 0 1.630 2.000 2.000
Province 0 650 800 800
Comuni 0 1.480 2.000 2.000
Manovra 2011 (DL 201) 1.043 1.004 1.022
Regioni ordinarie
Regioni speciali 920 920 920
Province 415 415 415
Comuni 0 1.450 1.450 1.450
Manovra netta totale 14.972 73.573 100.618 106.262
Manovra 2010 (DL 78 + legge di stabilità) 12.131 25.070 25.034 25.034
Manovra 2011 (DL 98 + DL 138) 2.841 28.277 54.265 59.795
Manovra 2011 (DL 201 + legge di stabilità) 20.226 21.319 21.433
% manovra netta AL 35,6 19,2 18,6 19,8
Con le manovre finanziarie del 2010-2011 è stata attuata una correzione dei conti pubblici senza
precedenti: 106,3 md a regime nel 2014 (6,3% PIL). Ben il 19,8% dello sforzo di riequilibrio è stato
caricato sulle autonomie locali. Le manovre del governo Berlusconi hanno imposto a comuni, province e
regioni una correzione particolarmente rilevante (8,5 md la manovra 2010 e 11,5 md la manovra estiva
2011). Molto più contenuto il peso sulle autonomie locali della manovra Monti: 1 md
Le manovre 2010-2011:Le manovre 2010-2011:
un primo bilancio (1)un primo bilancio (1)
Lo sforzo di riequilibrio è sproporzionato in rapporto al deficit e al
debito generato da comuni, province e regioni ed è concentrato
sugli enti meno virtuosi, la cui individuazione dipende però da
parametri di difficile quantificazione
Lo sblocco dell’autonomia impositiva dei comuni (dal 2012:
addizionale IRPEF e IMU; dal 2013: TARES) e il ripristino
dell’imposta sulle abitazioni principali è positivo, ma avviene
contestualmente ad un pesante taglio delle entrate
Le riforme ordinamentali sono piuttosto discutibili. L’obbligo di
gestione associata dei servizi nei piccoli comuni è condivisibile ma
è delineato in modo approssimativo e in tempi troppo ristretti. La
trasformazione delle province in enti di secondo livello appare a
forte rischio di incostituzionalità
Le manovre 2010-2011:Le manovre 2010-2011:
un primo bilancio (2)un primo bilancio (2)
Nel complesso le manovre 2010-2011 peggiorano fortemente la
condizione finanziaria delle amministrazioni locali. I comuni dal 2012
diventeranno finanziatori netti dei deficit degli altri comparti della PA
Rimangono del tutto aperti i nodi del patto interno di stabilità (che
dal 2013 si applicherà anche ai comuni con popolazione compresa tra
1.000 e 5.000 abitanti)
Le principali conseguenze delle manovre saranno:

Inasprimento della pressione tariffaria e fiscale;

Blocco dei pagamenti in c/capitale e ulteriore crollo degli
investimenti locali (nel 2010: -16,9% nei comuni e -15,5% nelle
province);

Taglio di alcuni servizi pubblici
Su comuni e province si scaricheranno anche buona parte dei
pesanti tagli ai bilanci regionali e l’azzeramento dei fondi statali per le
politiche sociali
Che fine fa il federalismo fiscale?Che fine fa il federalismo fiscale?
 Nonostante l’approvazione dal maggio 2010 al luglio 2011 di 8 decreti
legislativi l’attuazione del federalismo fiscale è stata fortemente indebolita
dalle politiche di bilancio restrittive e dal mancato varo della carta delle
autonomie locali
 Le manovre 2010-2011 sono state decise senza alcuna concertazione con
gli enti territoriali, contrariamente allo spirito e alle previsioni della legge
delega sul federalismo fiscale
 Le manovre mutano radicalmente il quadro delle risorse degli enti
territoriali, incidendo sul processo di fiscalizzazione dei trasferimenti
erariali (fortemente ridotti, con la conferma dei tagli anche a regime) e
compromettendo la garanzia dell'integrale finanziamento dei servizi
essenziali e delle funzioni fondamentali
 Buona parte degli spazi di autonomia impositiva faticosamente
riconquistati dagli enti territoriali verranno subito bruciati per fare fronte
ai tagli del fondo di riequilibrio e all’inasprimento degli obiettivi del patto
di stabilità
Alcune proposteAlcune proposte
La ripartizione dello sforzo di aggiustamento dei conti pubblici va
riequilibrata verso le amministrazioni centrali
Il patto interno di stabilità va radicalmente riformato,
introducendo flessibilità sulla spesa per investimenti
E' necessario rivedere ulteriormente i decreti attuativi del
federalismo fiscale, con particolare riferimento all’IMU e alla
ripartizione del fondo sperimentale di riequilibrio
E' necessario cambiare il meccanismo di applicazione degli indici di
virtuosità
Bisogna ripensare le modalità di attuazione dell'obbligo di gestione
associata nei piccoli comuni, prevedendo una tempistica più
realistica e premi/sanzioni in relazione all'adempimento
Le province vanno ridotte di numero e riorganizzate dal punto di
vista delle funzioni attribuite, ma non svuotate
ConclusioniConclusioni
 Il peso sproporzionato della correzione imposta alle amministrazioni
locali accresce l’effetto recessivo e l’iniquità sociale delle manovre 2010-
2011 e incrina l’attuazione del federalismo fiscale
 Una buona parte dell’aggiustamento dei conti, in un contesto di
recuperata autonomia impositiva, sarà compiuto attraverso
l’inasprimento della pressione fiscale locale
 In assenza di una revisione del patto interno di stabilità, le manovre
provocheranno un ulteriore crollo degli investimenti locali. Sarà
inevitabile l’indebolimento anche di alcuni importanti servizi pubblici
 Le riforme ordinamentali inserite nelle manovre sono scollegate da un
ridisegno organico del sistema delle autonomie.
 L'obbligo di gestione associata nei piccoli comuni e l'eventuale abolizione
delle province comporterà nel prossimo biennio una radicale
riorganizzazione dei servizi di molti enti locali, con esiti non prevedibili
sotto il profilo dell’efficienza, efficacia ed economicità

More Related Content

What's hot

Via l'IMU sulla prima casa!
Via l'IMU sulla prima casa!Via l'IMU sulla prima casa!
Via l'IMU sulla prima casa!Adele Vairo PDL
 
Lucidi su manovra correttiva
Lucidi su manovra correttivaLucidi su manovra correttiva
Lucidi su manovra correttivaUgl Penitenziaria
 
Note udc federalismo fiscale
Note udc federalismo fiscaleNote udc federalismo fiscale
Note udc federalismo fiscalefabioami
 
Vi spieghiamo l'Imu e come si può eliminare
Vi spieghiamo l'Imu e come si può eliminareVi spieghiamo l'Imu e come si può eliminare
Vi spieghiamo l'Imu e come si può eliminarepdl-approfondimenti
 
Effetti del federalismo sulle politiche sociali dei comuni
Effetti del federalismo sulle politiche sociali dei comuniEffetti del federalismo sulle politiche sociali dei comuni
Effetti del federalismo sulle politiche sociali dei comuniFranco Pesaresi
 
Bilancio preventivo 2016
Bilancio preventivo 2016Bilancio preventivo 2016
Bilancio preventivo 2016Andrea Rozzoni
 
2015 11-30 Disegno di legge di stabilità 2016 - enti locali
2015 11-30 Disegno di legge di stabilità 2016 - enti locali2015 11-30 Disegno di legge di stabilità 2016 - enti locali
2015 11-30 Disegno di legge di stabilità 2016 - enti localiAntonio Misiani
 
Manovra finanziaria 2011 note udc
Manovra finanziaria 2011   note udcManovra finanziaria 2011   note udc
Manovra finanziaria 2011 note udcudc-italia
 
CONTI PUBBLICI, IL GOVERNO CORREGGE IL TIRO
CONTI PUBBLICI, IL GOVERNO CORREGGE IL TIROCONTI PUBBLICI, IL GOVERNO CORREGGE IL TIRO
CONTI PUBBLICI, IL GOVERNO CORREGGE IL TIROtelosaes
 
L'IMU Monti e l'IMU di Berlusconi
L'IMU Monti e l'IMU di BerlusconiL'IMU Monti e l'IMU di Berlusconi
L'IMU Monti e l'IMU di Berlusconipdl-approfondimenti
 
2014 05-12 la spending review - presentazione
2014 05-12 la spending review - presentazione2014 05-12 la spending review - presentazione
2014 05-12 la spending review - presentazioneAntonio Misiani
 
Federalismo fiscale e welfare comunale
Federalismo fiscale e welfare comunaleFederalismo fiscale e welfare comunale
Federalismo fiscale e welfare comunaleFranco Pesaresi
 
Bilancio consuntivo 2014 Comune di Busnago
Bilancio consuntivo 2014 Comune di BusnagoBilancio consuntivo 2014 Comune di Busnago
Bilancio consuntivo 2014 Comune di BusnagoAlessandro Fumagalli
 
Convegno 14 marzo Idealceramiche italia
Convegno 14 marzo Idealceramiche italiaConvegno 14 marzo Idealceramiche italia
Convegno 14 marzo Idealceramiche italiaidealceramichesrl
 

What's hot (20)

Via l'IMU sulla prima casa!
Via l'IMU sulla prima casa!Via l'IMU sulla prima casa!
Via l'IMU sulla prima casa!
 
Lucidi su manovra correttiva
Lucidi su manovra correttivaLucidi su manovra correttiva
Lucidi su manovra correttiva
 
Note udc federalismo fiscale
Note udc federalismo fiscaleNote udc federalismo fiscale
Note udc federalismo fiscale
 
398 imu-dossier-2
398 imu-dossier-2398 imu-dossier-2
398 imu-dossier-2
 
Vi spieghiamo l'Imu e come si può eliminare
Vi spieghiamo l'Imu e come si può eliminareVi spieghiamo l'Imu e come si può eliminare
Vi spieghiamo l'Imu e come si può eliminare
 
Presentazione el
Presentazione elPresentazione el
Presentazione el
 
Effetti del federalismo sulle politiche sociali dei comuni
Effetti del federalismo sulle politiche sociali dei comuniEffetti del federalismo sulle politiche sociali dei comuni
Effetti del federalismo sulle politiche sociali dei comuni
 
Bilancio preventivo 2016
Bilancio preventivo 2016Bilancio preventivo 2016
Bilancio preventivo 2016
 
2015 11-30 Disegno di legge di stabilità 2016 - enti locali
2015 11-30 Disegno di legge di stabilità 2016 - enti locali2015 11-30 Disegno di legge di stabilità 2016 - enti locali
2015 11-30 Disegno di legge di stabilità 2016 - enti locali
 
Manovra finanziaria 2011 note udc
Manovra finanziaria 2011   note udcManovra finanziaria 2011   note udc
Manovra finanziaria 2011 note udc
 
CONTI PUBBLICI, IL GOVERNO CORREGGE IL TIRO
CONTI PUBBLICI, IL GOVERNO CORREGGE IL TIROCONTI PUBBLICI, IL GOVERNO CORREGGE IL TIRO
CONTI PUBBLICI, IL GOVERNO CORREGGE IL TIRO
 
L'IMU Monti e l'IMU di Berlusconi
L'IMU Monti e l'IMU di BerlusconiL'IMU Monti e l'IMU di Berlusconi
L'IMU Monti e l'IMU di Berlusconi
 
Il grande imbroglio dell'IMU
Il grande imbroglio dell'IMUIl grande imbroglio dell'IMU
Il grande imbroglio dell'IMU
 
2014 05-12 la spending review - presentazione
2014 05-12 la spending review - presentazione2014 05-12 la spending review - presentazione
2014 05-12 la spending review - presentazione
 
Attualità
AttualitàAttualità
Attualità
 
Federalismo fiscale e welfare comunale
Federalismo fiscale e welfare comunaleFederalismo fiscale e welfare comunale
Federalismo fiscale e welfare comunale
 
Bilancio consuntivo 2014 Comune di Busnago
Bilancio consuntivo 2014 Comune di BusnagoBilancio consuntivo 2014 Comune di Busnago
Bilancio consuntivo 2014 Comune di Busnago
 
Saldoimu
SaldoimuSaldoimu
Saldoimu
 
Convegno 14 marzo Idealceramiche italia
Convegno 14 marzo Idealceramiche italiaConvegno 14 marzo Idealceramiche italia
Convegno 14 marzo Idealceramiche italia
 
Debiti P.A.: 16,3 miliardi pagati ai creditori
Debiti P.A.: 16,3 miliardi pagati ai creditoriDebiti P.A.: 16,3 miliardi pagati ai creditori
Debiti P.A.: 16,3 miliardi pagati ai creditori
 

Viewers also liked

2015 02-13 Legautonomie - Legge di stabilità 2015 e patto interno di stabilità
2015 02-13 Legautonomie - Legge di stabilità 2015 e patto interno di stabilità2015 02-13 Legautonomie - Legge di stabilità 2015 e patto interno di stabilità
2015 02-13 Legautonomie - Legge di stabilità 2015 e patto interno di stabilitàAntonio Misiani
 
2016-03-16 Lavoro in corso - Attuazione del Jobs Act e mercato del lavoro in ...
2016-03-16 Lavoro in corso - Attuazione del Jobs Act e mercato del lavoro in ...2016-03-16 Lavoro in corso - Attuazione del Jobs Act e mercato del lavoro in ...
2016-03-16 Lavoro in corso - Attuazione del Jobs Act e mercato del lavoro in ...Antonio Misiani
 
2016 02 15 legge di stabilità 2016 presentazione
2016 02 15 legge di stabilità 2016   presentazione2016 02 15 legge di stabilità 2016   presentazione
2016 02 15 legge di stabilità 2016 presentazioneAntonio Misiani
 
Psychopharmacology.knk
Psychopharmacology.knkPsychopharmacology.knk
Psychopharmacology.knkKamal Kalita
 
Carne jassd
Carne jassdCarne jassd
Carne jassdjassd9a
 
SELECCION DE IMAGENES
SELECCION DE IMAGENESSELECCION DE IMAGENES
SELECCION DE IMAGENESparrochito
 
Os meninos da periferia
Os meninos da periferiaOs meninos da periferia
Os meninos da periferianucleariun
 
2 muraro decreto-17_dicembre_2009
2 muraro decreto-17_dicembre_20092 muraro decreto-17_dicembre_2009
2 muraro decreto-17_dicembre_2009ANAPIA FSE 2010
 
Enterprise 2.0 + social media marketing = social business?
Enterprise 2.0 + social media marketing = social business?Enterprise 2.0 + social media marketing = social business?
Enterprise 2.0 + social media marketing = social business?Fabrizio Martire
 
Ecuacionesdiferencialesyproblemasconvaloresenlafronteraboycediprima 130820145...
Ecuacionesdiferencialesyproblemasconvaloresenlafronteraboycediprima 130820145...Ecuacionesdiferencialesyproblemasconvaloresenlafronteraboycediprima 130820145...
Ecuacionesdiferencialesyproblemasconvaloresenlafronteraboycediprima 130820145...ggggggggggg
 
En el dia de la madre
En el dia de la madreEn el dia de la madre
En el dia de la madregomita29e
 
Capitulo 4
Capitulo 4Capitulo 4
Capitulo 4gil92ful
 

Viewers also liked (20)

Fisco casa 27_11_14
Fisco casa 27_11_14Fisco casa 27_11_14
Fisco casa 27_11_14
 
2015 02-13 Legautonomie - Legge di stabilità 2015 e patto interno di stabilità
2015 02-13 Legautonomie - Legge di stabilità 2015 e patto interno di stabilità2015 02-13 Legautonomie - Legge di stabilità 2015 e patto interno di stabilità
2015 02-13 Legautonomie - Legge di stabilità 2015 e patto interno di stabilità
 
2016-03-16 Lavoro in corso - Attuazione del Jobs Act e mercato del lavoro in ...
2016-03-16 Lavoro in corso - Attuazione del Jobs Act e mercato del lavoro in ...2016-03-16 Lavoro in corso - Attuazione del Jobs Act e mercato del lavoro in ...
2016-03-16 Lavoro in corso - Attuazione del Jobs Act e mercato del lavoro in ...
 
2016 02 15 legge di stabilità 2016 presentazione
2016 02 15 legge di stabilità 2016   presentazione2016 02 15 legge di stabilità 2016   presentazione
2016 02 15 legge di stabilità 2016 presentazione
 
Psychopharmacology.knk
Psychopharmacology.knkPsychopharmacology.knk
Psychopharmacology.knk
 
Hipaa guide 2010
Hipaa guide 2010Hipaa guide 2010
Hipaa guide 2010
 
Paola 9e
Paola 9ePaola 9e
Paola 9e
 
Carne jassd
Carne jassdCarne jassd
Carne jassd
 
SELECCION DE IMAGENES
SELECCION DE IMAGENESSELECCION DE IMAGENES
SELECCION DE IMAGENES
 
Os meninos da periferia
Os meninos da periferiaOs meninos da periferia
Os meninos da periferia
 
Power poin
Power poinPower poin
Power poin
 
Emprenedors Socials 3
Emprenedors Socials 3Emprenedors Socials 3
Emprenedors Socials 3
 
O relevo e o clima (2)
O relevo e o clima (2)O relevo e o clima (2)
O relevo e o clima (2)
 
George vi
George viGeorge vi
George vi
 
2 muraro decreto-17_dicembre_2009
2 muraro decreto-17_dicembre_20092 muraro decreto-17_dicembre_2009
2 muraro decreto-17_dicembre_2009
 
Enterprise 2.0 + social media marketing = social business?
Enterprise 2.0 + social media marketing = social business?Enterprise 2.0 + social media marketing = social business?
Enterprise 2.0 + social media marketing = social business?
 
Ecuacionesdiferencialesyproblemasconvaloresenlafronteraboycediprima 130820145...
Ecuacionesdiferencialesyproblemasconvaloresenlafronteraboycediprima 130820145...Ecuacionesdiferencialesyproblemasconvaloresenlafronteraboycediprima 130820145...
Ecuacionesdiferencialesyproblemasconvaloresenlafronteraboycediprima 130820145...
 
En el dia de la madre
En el dia de la madreEn el dia de la madre
En el dia de la madre
 
The_Pot
The_PotThe_Pot
The_Pot
 
Capitulo 4
Capitulo 4Capitulo 4
Capitulo 4
 

Similar to 2012 01-30 manovra monti e enti locali

Il contributo delle province piemontesi al risanamento della finanza pubblica
Il contributo delle province piemontesi al risanamento della finanza pubblicaIl contributo delle province piemontesi al risanamento della finanza pubblica
Il contributo delle province piemontesi al risanamento della finanza pubblicacittametro
 
Presentazione bilancio 2013 - Comune di Napoli
Presentazione bilancio 2013 - Comune di NapoliPresentazione bilancio 2013 - Comune di Napoli
Presentazione bilancio 2013 - Comune di NapoliLuigi de Magistris
 
Slides presentazione bilancio2012 consiglio 21052012
Slides presentazione bilancio2012 consiglio 21052012Slides presentazione bilancio2012 consiglio 21052012
Slides presentazione bilancio2012 consiglio 21052012Alessandro Bellosi
 
Editoriale - Ecco come rendere la tassa e salvare i conti dello Stato
Editoriale - Ecco come rendere la tassa e salvare i conti dello StatoEditoriale - Ecco come rendere la tassa e salvare i conti dello Stato
Editoriale - Ecco come rendere la tassa e salvare i conti dello Statopdl-approfondimenti
 
Tasse per la crescita, di Monica Montella
Tasse per la crescita, di Monica MontellaTasse per la crescita, di Monica Montella
Tasse per la crescita, di Monica Montellailfattoquotidiano.it
 
Imposta Unica Comunale (c.d. IUC) - DATEV KOINOS
Imposta Unica Comunale (c.d. IUC) - DATEV KOINOSImposta Unica Comunale (c.d. IUC) - DATEV KOINOS
Imposta Unica Comunale (c.d. IUC) - DATEV KOINOSDATEV KOINOS
 
Bilancio 2012 Napoli Realfonzo
Bilancio 2012 Napoli RealfonzoBilancio 2012 Napoli Realfonzo
Bilancio 2012 Napoli RealfonzoDanislide
 
Relazione realfonzo bilancio_2012
Relazione realfonzo  bilancio_2012Relazione realfonzo  bilancio_2012
Relazione realfonzo bilancio_2012mimmoannunziata
 
Aboliremo l'IMU sulla prima casa e restituiremo quella versata nel 2012
Aboliremo l'IMU sulla prima casa e restituiremo quella versata nel 2012Aboliremo l'IMU sulla prima casa e restituiremo quella versata nel 2012
Aboliremo l'IMU sulla prima casa e restituiremo quella versata nel 2012pdl-approfondimenti
 
Bortoletti, La gestione della cosa pubblica, efficienza, imparzialità e buon...
Bortoletti, La gestione della cosa pubblica, efficienza, imparzialità e buon...Bortoletti, La gestione della cosa pubblica, efficienza, imparzialità e buon...
Bortoletti, La gestione della cosa pubblica, efficienza, imparzialità e buon...Maurizio Bortoletti
 
Relazione al bilancio 2012
Relazione al bilancio 2012Relazione al bilancio 2012
Relazione al bilancio 2012Valleditria News
 
Dichiarazioni a confronto
Dichiarazioni a confrontoDichiarazioni a confronto
Dichiarazioni a confrontosinapsi_1
 
Ed io pago! - Incontro pubblico sul bilancio
Ed io pago! - Incontro pubblico sul bilancioEd io pago! - Incontro pubblico sul bilancio
Ed io pago! - Incontro pubblico sul bilanciobiccaricambia
 
Presentazione Bilancio Comune di Manciano
Presentazione Bilancio Comune di MancianoPresentazione Bilancio Comune di Manciano
Presentazione Bilancio Comune di MancianoGiulio Detti
 
Ddl Bilancio: le principali novità per le imprese
Ddl Bilancio: le principali novità per le impreseDdl Bilancio: le principali novità per le imprese
Ddl Bilancio: le principali novità per le impreseLaura Alese Mogliani
 
Romano di Lombardia bilancio di previsione 2016
Romano di Lombardia  bilancio di previsione 2016Romano di Lombardia  bilancio di previsione 2016
Romano di Lombardia bilancio di previsione 2016Marco Seghezzi
 
Spesa pubblica (locale) e fiscalità: spazi di manovra
Spesa pubblica (locale) e fiscalità: spazi di manovraSpesa pubblica (locale) e fiscalità: spazi di manovra
Spesa pubblica (locale) e fiscalità: spazi di manovraCommerce Commercio
 

Similar to 2012 01-30 manovra monti e enti locali (20)

Il contributo delle province piemontesi al risanamento della finanza pubblica
Il contributo delle province piemontesi al risanamento della finanza pubblicaIl contributo delle province piemontesi al risanamento della finanza pubblica
Il contributo delle province piemontesi al risanamento della finanza pubblica
 
Presentazione bilancio 2013 - Comune di Napoli
Presentazione bilancio 2013 - Comune di NapoliPresentazione bilancio 2013 - Comune di Napoli
Presentazione bilancio 2013 - Comune di Napoli
 
Slides presentazione bilancio2012 consiglio 21052012
Slides presentazione bilancio2012 consiglio 21052012Slides presentazione bilancio2012 consiglio 21052012
Slides presentazione bilancio2012 consiglio 21052012
 
Editoriale - Ecco come rendere la tassa e salvare i conti dello Stato
Editoriale - Ecco come rendere la tassa e salvare i conti dello StatoEditoriale - Ecco come rendere la tassa e salvare i conti dello Stato
Editoriale - Ecco come rendere la tassa e salvare i conti dello Stato
 
Tasse per la crescita, di Monica Montella
Tasse per la crescita, di Monica MontellaTasse per la crescita, di Monica Montella
Tasse per la crescita, di Monica Montella
 
Bilancio 13-def
Bilancio 13-defBilancio 13-def
Bilancio 13-def
 
Imposta Unica Comunale (c.d. IUC) - DATEV KOINOS
Imposta Unica Comunale (c.d. IUC) - DATEV KOINOSImposta Unica Comunale (c.d. IUC) - DATEV KOINOS
Imposta Unica Comunale (c.d. IUC) - DATEV KOINOS
 
Bilancio 2012 Napoli Realfonzo
Bilancio 2012 Napoli RealfonzoBilancio 2012 Napoli Realfonzo
Bilancio 2012 Napoli Realfonzo
 
Relazione realfonzo bilancio_2012
Relazione realfonzo  bilancio_2012Relazione realfonzo  bilancio_2012
Relazione realfonzo bilancio_2012
 
Aboliremo l'IMU sulla prima casa e restituiremo quella versata nel 2012
Aboliremo l'IMU sulla prima casa e restituiremo quella versata nel 2012Aboliremo l'IMU sulla prima casa e restituiremo quella versata nel 2012
Aboliremo l'IMU sulla prima casa e restituiremo quella versata nel 2012
 
Bortoletti, La gestione della cosa pubblica, efficienza, imparzialità e buon...
Bortoletti, La gestione della cosa pubblica, efficienza, imparzialità e buon...Bortoletti, La gestione della cosa pubblica, efficienza, imparzialità e buon...
Bortoletti, La gestione della cosa pubblica, efficienza, imparzialità e buon...
 
Guida alla Manovra Monti
Guida alla Manovra MontiGuida alla Manovra Monti
Guida alla Manovra Monti
 
Relazione al bilancio 2012
Relazione al bilancio 2012Relazione al bilancio 2012
Relazione al bilancio 2012
 
Dichiarazioni a confronto
Dichiarazioni a confrontoDichiarazioni a confronto
Dichiarazioni a confronto
 
Ed io pago! - Incontro pubblico sul bilancio
Ed io pago! - Incontro pubblico sul bilancioEd io pago! - Incontro pubblico sul bilancio
Ed io pago! - Incontro pubblico sul bilancio
 
Presentazione Bilancio Comune di Manciano
Presentazione Bilancio Comune di MancianoPresentazione Bilancio Comune di Manciano
Presentazione Bilancio Comune di Manciano
 
Ddl Bilancio: le principali novità per le imprese
Ddl Bilancio: le principali novità per le impreseDdl Bilancio: le principali novità per le imprese
Ddl Bilancio: le principali novità per le imprese
 
Basta tasse sulla casa
Basta tasse sulla casaBasta tasse sulla casa
Basta tasse sulla casa
 
Romano di Lombardia bilancio di previsione 2016
Romano di Lombardia  bilancio di previsione 2016Romano di Lombardia  bilancio di previsione 2016
Romano di Lombardia bilancio di previsione 2016
 
Spesa pubblica (locale) e fiscalità: spazi di manovra
Spesa pubblica (locale) e fiscalità: spazi di manovraSpesa pubblica (locale) e fiscalità: spazi di manovra
Spesa pubblica (locale) e fiscalità: spazi di manovra
 

More from Antonio Misiani

2017 02-02 legge di bilancio 2017
2017 02-02 legge di bilancio 2017 2017 02-02 legge di bilancio 2017
2017 02-02 legge di bilancio 2017 Antonio Misiani
 
2017 01-21 Tavernola - piccoli comuni
2017 01-21 Tavernola - piccoli comuni2017 01-21 Tavernola - piccoli comuni
2017 01-21 Tavernola - piccoli comuniAntonio Misiani
 
Referendum presentazione 2016-11-08
Referendum   presentazione 2016-11-08Referendum   presentazione 2016-11-08
Referendum presentazione 2016-11-08Antonio Misiani
 
2016 09-30 diritti acquisiti e negati
2016 09-30 diritti acquisiti e negati2016 09-30 diritti acquisiti e negati
2016 09-30 diritti acquisiti e negatiAntonio Misiani
 
2016-05-02 La proposta di legge #ComuneSemplice
2016-05-02 La proposta di legge #ComuneSemplice2016-05-02 La proposta di legge #ComuneSemplice
2016-05-02 La proposta di legge #ComuneSempliceAntonio Misiani
 
2016 02-15 legge di stabilità 2016 ed enti locali sintesi
2016 02-15 legge di stabilità 2016 ed enti locali sintesi2016 02-15 legge di stabilità 2016 ed enti locali sintesi
2016 02-15 legge di stabilità 2016 ed enti locali sintesiAntonio Misiani
 
2015 11-21 jobs act bergamo
2015 11-21 jobs act bergamo2015 11-21 jobs act bergamo
2015 11-21 jobs act bergamoAntonio Misiani
 
2015 12-04 mercato-stato
2015 12-04 mercato-stato 2015 12-04 mercato-stato
2015 12-04 mercato-stato Antonio Misiani
 
Legge causi misiani - presentazione
Legge causi misiani - presentazioneLegge causi misiani - presentazione
Legge causi misiani - presentazioneAntonio Misiani
 
Pdl #decisionitrasparenti presentazione def
Pdl #decisionitrasparenti   presentazione defPdl #decisionitrasparenti   presentazione def
Pdl #decisionitrasparenti presentazione defAntonio Misiani
 
2014-11-27 Pdl prestito ipotecario vitalizio presentazione
2014-11-27 Pdl prestito ipotecario vitalizio   presentazione2014-11-27 Pdl prestito ipotecario vitalizio   presentazione
2014-11-27 Pdl prestito ipotecario vitalizio presentazioneAntonio Misiani
 
2015 01-08 legge di stabilità 2015 - presentazione
2015 01-08 legge di stabilità 2015 - presentazione2015 01-08 legge di stabilità 2015 - presentazione
2015 01-08 legge di stabilità 2015 - presentazioneAntonio Misiani
 
2014 12-01 milano - armonizzazione contabile
2014 12-01 milano - armonizzazione contabile2014 12-01 milano - armonizzazione contabile
2014 12-01 milano - armonizzazione contabileAntonio Misiani
 
Federalismo fiscale presentazione 04-04-11
Federalismo fiscale   presentazione 04-04-11Federalismo fiscale   presentazione 04-04-11
Federalismo fiscale presentazione 04-04-11Antonio Misiani
 

More from Antonio Misiani (14)

2017 02-02 legge di bilancio 2017
2017 02-02 legge di bilancio 2017 2017 02-02 legge di bilancio 2017
2017 02-02 legge di bilancio 2017
 
2017 01-21 Tavernola - piccoli comuni
2017 01-21 Tavernola - piccoli comuni2017 01-21 Tavernola - piccoli comuni
2017 01-21 Tavernola - piccoli comuni
 
Referendum presentazione 2016-11-08
Referendum   presentazione 2016-11-08Referendum   presentazione 2016-11-08
Referendum presentazione 2016-11-08
 
2016 09-30 diritti acquisiti e negati
2016 09-30 diritti acquisiti e negati2016 09-30 diritti acquisiti e negati
2016 09-30 diritti acquisiti e negati
 
2016-05-02 La proposta di legge #ComuneSemplice
2016-05-02 La proposta di legge #ComuneSemplice2016-05-02 La proposta di legge #ComuneSemplice
2016-05-02 La proposta di legge #ComuneSemplice
 
2016 02-15 legge di stabilità 2016 ed enti locali sintesi
2016 02-15 legge di stabilità 2016 ed enti locali sintesi2016 02-15 legge di stabilità 2016 ed enti locali sintesi
2016 02-15 legge di stabilità 2016 ed enti locali sintesi
 
2015 11-21 jobs act bergamo
2015 11-21 jobs act bergamo2015 11-21 jobs act bergamo
2015 11-21 jobs act bergamo
 
2015 12-04 mercato-stato
2015 12-04 mercato-stato 2015 12-04 mercato-stato
2015 12-04 mercato-stato
 
Legge causi misiani - presentazione
Legge causi misiani - presentazioneLegge causi misiani - presentazione
Legge causi misiani - presentazione
 
Pdl #decisionitrasparenti presentazione def
Pdl #decisionitrasparenti   presentazione defPdl #decisionitrasparenti   presentazione def
Pdl #decisionitrasparenti presentazione def
 
2014-11-27 Pdl prestito ipotecario vitalizio presentazione
2014-11-27 Pdl prestito ipotecario vitalizio   presentazione2014-11-27 Pdl prestito ipotecario vitalizio   presentazione
2014-11-27 Pdl prestito ipotecario vitalizio presentazione
 
2015 01-08 legge di stabilità 2015 - presentazione
2015 01-08 legge di stabilità 2015 - presentazione2015 01-08 legge di stabilità 2015 - presentazione
2015 01-08 legge di stabilità 2015 - presentazione
 
2014 12-01 milano - armonizzazione contabile
2014 12-01 milano - armonizzazione contabile2014 12-01 milano - armonizzazione contabile
2014 12-01 milano - armonizzazione contabile
 
Federalismo fiscale presentazione 04-04-11
Federalismo fiscale   presentazione 04-04-11Federalismo fiscale   presentazione 04-04-11
Federalismo fiscale presentazione 04-04-11
 

2012 01-30 manovra monti e enti locali

  • 1. Il punto sulle manovre finanziarie e le ricadute sui bilanci degli Enti locali Antonio Misiani Deputato - Commissione bicamerale per il federalismo fiscale Torino, 30 gennaio 2012
  • 2. 1. La situazione1. La situazione dell’economia e della finanzadell’economia e della finanza pubblicapubblica
  • 3. Cosa sta accadendo?Cosa sta accadendo? La Zona Euro dopo la Grande Recessione del 2008-2009:  Ripresa debole e differenziata nel 2010-11. Allargamento del divario di competitività tra la Germania e i Paesi PIIGS (Portogallo, Irlanda, Italia, Grecia, Spagna)  Più disoccupazione (da 7,6% nel 2007 a 10% nel 2010)  Più deficit (da 0,7% nel 2007 a 6,2% nel 2010) e debito pubblico (da 66,3% nel 2007 a 85,6% nel 2010) Governance carente (unione monetaria ma non fiscale), debolezza politica, ritardi e incertezze sulla crisi greca Nel 2010-2011 politiche restrittive simultanee. Risultato: dalla crescita alla recessione (+1,6% nel 2011 a -0,5% nel 2012) Allargamento del “contagio” fino all'Italia. I mercati scommettono sulla fine dell'Euro nel 2012 (?)
  • 4. L'Italia nell'occhio del cicloneL'Italia nell'occhio del ciclone L'Italia soffre una “crisi di sistema”: Economia: stagnazione produttiva (crescita media annua PIL 2001-2011: +0,1% Italia e +1,6% Zona Euro), scarsa competitività Società: elevata disoccupazione (nel 2010: 2,1m disoccupati + 2,9m forza lavoro potenziale + 0,4m sottoccupati), disuguaglianze in aumento Finanza pubblica: enorme debito (121,4% nel 2011, il 4°del mondo in valore assoluto) Politica: crisi del centrodestra, collasso del Governo Berlusconi, nascita del governo tecnico “di impegno nazionale”
  • 5. Il termometro della crisi:Il termometro della crisi: lo spread Bund-Btplo spread Bund-Btp
  • 6. 2. La manovra Monti2. La manovra Monti e il decreto-legge prorogae il decreto-legge proroga terminitermini
  • 7. Perché una nuova manovraPerché una nuova manovra Variabili (% PIL) 2012 2013 2014 Vecchia stima* deficit 1,6 0,1 -0,2 Δ interessi passivi 0,5 0,6 0,7 Δ deficit primario 0,4 0,6 0,6 Nuova stima** deficit 2,5 1,3 1,1 Manovra Monti (DL 201/2011) -1,3 -1,3 -1,3 Nuova stima** deficit + Manovra Monti 1,3 0,0 -0,2 Memo: Var. % PIL vecchia stima* 0,6 0,9 1,2 Memo: Var. % PIL nuova stima** -0,4 0,3 1,0 NB: * Nota di aggiornamento DEF, settembre 2011; ** Relazione al Parlamento, dicembre 2011 La nuova manovra è necessaria a causa del deterioramento dei conti pubblici, appesantiti da interessi passivi e deficit primario più elevati rispetto alle previsioni di settembre. E' l'effetto dell'aumento dei rendimenti dei titoli di Stato e del peggioramento della congiuntura economica
  • 8. La composizione della manovraLa composizione della manovra Decreto Monti – Composizione Effetto su indebitamento netto (milioni) 2012 2013 2014 Maggiori entrate 26.590 26.046 25.841 Minori spese 4.573 6.848 9.043 Totale risorse (manovra lorda) 31.163 32.894 34.884 Minori entrate 4.316 3.609 3.645 Maggiori spese 6.603 7.966 9.806 Totale impieghi 10.919 11.575 13.451 Manovra netta 20.244 21.319 21.433 % PIL 1,3 1,3 1,3 La manovra netta è pari all'1,3% PIL ed è composta per gran parte da maggiori entrate. Per la prima volta dal 2008, una quota significativa della manovra (10,9 md nel 2012; 11,6 md nel 2013; 13,5 md nel 2013) è destinata allo sviluppo
  • 9. La manovra e le autonomie localiLa manovra e le autonomie locali Decreto Monti – Amministrazioni locali Effetto su indebitamento netto (milioni) 2012 2013 2014 IMU e rivalutaz. rendite catastali 1.627 1.762 2.162 TARES 1.000 1.000 Addizionale regionale IRPEF 2.215 2.215 2.215 Altre maggiori entrate 157 1.771 1.068 Totale maggiori entrate 3.999 6.748 6.445 Riduzione fondo di riequilibrio 1.865 1.865 1.865 Riduzione spese Regioni speciali 920 920 920 Totale minori spese 2.785 2.785 2.785 TOTALE RISORSE (manovra lorda) 6.784 9.533 9.230 Riduzione fondo di riequilibrio (IMU e TARES) 1.627 2.762 3.162 Riduzione compartecipazione IVA Regioni ordinarie 2.215 2.215 2.215 Riduzione compartecipazioni Regioni speciali 920 920 920 Altre minori entrate 1.806 4.594 4.273 Totale minori entrate 4.941 7.729 7.408 Trasporto pubblico locale 800 800 800 Totale maggiori spese 800 800 800 TOTALE IMPIEGHI 5.741 8.529 8.208 TOTALE MANOVRA NETTA 1.043 1.004 1.022 % manovra netta complessiva 5,2 4,7 4,8 La quota della manovra netta a carico delle Amministrazioni locali (1 miliardo nel 2014, pari al 4,8% della correzione totale) va ad aggiungersi alla pesante correzione prevista dalla manovra estiva 2011 (11,5 miliardi nel 2014, pari al 19,3% della manovra netta complessiva)
  • 10. Art. 13 – Anticipazione IMU (1)Art. 13 – Anticipazione IMU (1)  L’entrata in vigore dell’IMU (Imposta municipale propria) è anticipata in via sperimentale dal 2012. L’applicazione a regime è fissata al 2015  L’IMU ha per presupposto il possesso di immobili, compresa l’abitazione principale e le pertinenze della stessa. La base imponibile è costituita dal valore dell’immobile determinato ai fini ICI calcolato in base ai nuovi moltiplicatori  L’aliquota base è pari al 7,6‰ (modificabile sino a ±3‰). L’aliquota è ridotta al 4‰ per l’abitazione principale (modificabile sino a ±2‰); al 2‰ per i fabbricati rurali ad uso industriale (modificabile sino a ±1‰). I comuni possono ridurre l’aliquota fino al 4‰ per gli immobili non produttivi di reddito fondiario, per gli immobili posseduti dai soggetti passivi IRES e per gli immobili locati  La detrazione applicabile alle abitazioni principali è pari a 200 euro. Per il 2012- 2013 si detraggono ulteriori 50 euro per ogni figlio ≤26 anni (fino ad un massimo di 400 euro). I comuni possono aumentare la detrazione fino a concorrenza dell’imposta dovuta. La detrazione si applica anche alle cooperative edilizie a proprietà indivisa e agli alloggi IACP. L’aliquota ridotta e la detrazione si applicano anche al soggetto passivo separato o divorziato non assegnatario della casa coniugale. I comuni possono applicare le stesse agevolazioni anche ad anziani o disabili residenti in istituti di ricovero o sanitari
  • 11. Art. 13 – Anticipazione IMU (2)Art. 13 – Anticipazione IMU (2)  La metà del gettito dell’imposta sugli immobili diversi dall’abitazione principale calcolato ad aliquota di base (7,6‰) è attribuita allo Stato. Le eventuali detrazioni e riduzioni di aliquota deliberate dai comuni non si applicano alla quota di imposta riservata allo Stato  Dal 2011 è consolidata la riduzione dei trasferimenti erariali derivanti dai maggiori gettiti ex DL 262/2006  Le risorse assegnate ai comuni (Fondo sperimentale di riequilibrio/Fondo perequativo) variano in ragione delle differenze tra il gettito IMU stimato ad aliquota di base e il gettito ICI. Il FSR/FP è ulteriormente ridotto di 1.450 milioni dal 2012 (riduzione da ripartire in proporzione al gettito IMU di ciascun comune)  La compartecipazione comunale al gettito IVA dal 2012 viene ricompresa nel Fondo sperimentale di riequilibrio (con ripartizione sulla base dei criteri di riequilibrio/perequativi del Fondo, superando la territorializzazione del gettito)
  • 12. IMU: luci e ombreIMU: luci e ombre  L’anticipo al 2012 dell’introduzione dell’IMU, manovrabile dai comuni, è una scelta condivisibile così come la sua applicazione anche alle abitazioni principali, che corregge il limite più evidente del decreto legislativo sul federalismo municipale  L’aliquota base per gli immobili diversi dalle abitazioni principali (7,6‰) è con tutta probabilità sottostimata: secondo ANCI dovrebbe collocarsi intorno all’8,5‰ per garantire parità di risorse  La previsione di una compartecipazione statale al gettito di un tributo comunale come l’IMU è una evidente anomalia  Rimangono aperti una serie di nodi importanti: – non è previsto, se non come facoltà dei comuni, un regime agevolato per gli immobili locali; – non sono previste (a differenza dell'ICI) agevolazioni per le abitazioni principali degli italiani all'estero iscritti all'AIRE; – va affrontata la questione delle esenzioni ai soggetti “no profit”; – le ulteriori detrazioni per le abitazioni principali andrebbero parametrate con l’ISEE
  • 13. Art. 14 – Istituzione TARES (1)Art. 14 – Istituzione TARES (1)  Il tributo comunale sui rifiuti e sui servizi (TARES) è istituito dal 2013 (con la soppressione dei vigenti prelievi relativi alla gestione dei rifiuti urbani)  La TARES è dovuta al comune nel quale insiste la superficie degli immobili assoggettabili al tributo. Soggetto passivo è chiunque possieda, occupi o detenga locali o aree scoperte suscettibili di produrre rifiuti urbani. Sono escluse le aree scoperte pertinenziali o accessorie e le aree comuni condominiali non detenute/occupate in via esclusiva  Il pagamento del tributo è a carico del possessore a titolo di proprietà, usufrutto, uso, abitazione o superficie. Nel caso di locali in multiproprietà o centri commerciali il soggetto che gestisce i servizi comuni è responsabile del versamento del tributo  I criteri di determinazione della tariffa sono individuati con regolamento da emanarsi entro il 31-10-2012. La tariffa va commisurata alle quantità e qualità medie ordinarie di rifiuti prodotti per unità di superficie, in relazione agli usi e alla tipologia di attività svolte. La tariffa deve coprire integralmente i costi del servizio. E’ prevista una maggiorazione di 0,30 euro/mq per coprire i costi dei servizi indivisibili dei comuni, modificabile in aumento fino a 0,40 euro/mq  Il FSR/FP è ridotto dal 2013 di 1.000 milioni annui
  • 14. Art. 14 – Istituzione TARES (2)Art. 14 – Istituzione TARES (2)  Il comune può stabilire riduzioni fino al 30% per: abitazioni con unico occupante; abitazioni tenute a disposizione per uso stagionale o discontinuo; locali ed aree scoperte ad uso stagionale/discontinuo; abitazioni occupate da soggetti residenti/dimoranti all’estero per più di 6 mesi/anno; fabbricati rurali ad uso abitativo  Nelle zone in cui non è effettuata la raccolta la TARES è dovuta in misura ≤40% della tariffa. In caso di mancato svolgimento del servizio la TARES è dovuta in misura ≤20%. Resta ferma la disciplina del tributo dovuto per il servizio di gestione rifiuti delle istituzioni scolastiche  Sono previste riduzioni per la raccolta differenziata nelle utenze domestiche. Il comune può decidere ulteriori riduzioni o esenzioni.  Il comune determina la disciplina per l’applicazione del tributo. L’obbligo di presentazione della dichiarazione è assolto con il pagamento del tributo. Il tributo viene versato in 4 rate trimestrali ovvero in un’unica soluzione annuale  I comuni che hanno realizzato sistemi di misurazione puntuale della quantita' di rifiuti conferiti possono prevedere l'applicazione al posto del tributo di una tariffa avente natura corrispettiva, applicata e riscossa dal soggetto affidatario del servizio di gestione dei rifiuti urbani
  • 15. Il nuovo quadro delle entrate nei comuni delleIl nuovo quadro delle entrate nei comuni delle regioni a statuto ordinario (RSO)regioni a statuto ordinario (RSO) Comuni RSO Effetto su indebitamento netto (milioni) 2011 2012 Differenza Manovrabilità ICI/IMU abitazione principale 0 2.960 2.960 ±1.479 ICI/IMU altri immobili 8.000 15.710 7.710 ±6.202 ICI/IMU spettante ai comuni 8.000 10.815 2.815 ±7.681 Addizionale ENEL 610 0 -610 Compartecipazione IVA 2.890 0 -2.890 Fondo sperimentale di riequilibrio 8.380 11.880 3.500 Riduzione FSR (DL 78/2010) -870 -870 Riduzione FSR (maggior gettito IMU) -2.815 -2.815 Riduzione FSR (DL 201/2011) -1.330 -1.330 TOTALE 19.880 17.680 -2.200 ±7.681 di cui: FSR (comprese riduzioni) 8.380 6.865 -1.515 Fonte IFEL L’introduzione dell’IMU è a saldo zero per i comuni. I comuni delle regioni a statuto ordinario (RSO), per effetto dei tagli dei trasferimenti erariali disposti dalla manovra 2010 (DL 78/2010: -870 milioni) e dalla manovra Monti (DL 201/2010: -1.330 milioni), subiranno una riduzione delle entrate pari a 2.200 milioni. A tutto ciò va aggiunto l’inasprimento del patto interno di stabilità deciso con la manovra estiva 2011
  • 16. Art. 23 – La revisione delle provinceArt. 23 – La revisione delle province  Spettano alle province esclusivamente le funzioni di indirizzo e di coordinamento delle attività dei comuni  Le province diventano enti di secondo livello. Organi di governo sono il Consiglio provinciale (composto da non più di 10 membri eletti dai consigli comunali; modalità di elezione stabilite con legge statale entro fine 2012) e il Presidente (eletto dal Consiglio provinciale tra i suoi componenti), il cui mandato dura 5 anni  Stato e regioni trasferiscono ai comuni, entro fine 2012, le attuali funzioni conferite alle province (nonché delle relative risorse umane, finanziarie e strumentali), salvo quelle acquisite dalle regioni per assicurarne l'esercizio unitario. In caso di mancato trasferimento, si provvede in via sostitutiva con legge statale  Le 8 province che andavano al voto entro fine 2012 verranno commissariate, per poi procedere alle elezioni con le nuove norme. Gli organi provinciali in scadenza dal 2013 in avanti rimarranno in carica fino a scadenza naturale  Le regioni a statuto speciale adeguano i propri ordinamenti entro 6 mesi dall'entrata in vigore del DL 201/2011. Le nuove norme non si applicano a Trento e Bolzano  I comuni possono istituire unioni o non meglio specificati “organi di raccordo” per l'esercizio di specifici compiti o funzioni amministrativi (ad invarianza di spesa)
  • 17. Gli enti locali in EuropaGli enti locali in Europa Enti locali in Europa 1° livello 2° livello 3° livello 4° livello Italia 20 regioni 107 province 8.094 comuni Francia Germania Inghilterra Spagna 337 unioni di comuni, 264 comunità montane 27 régions 101 départements 342 arrondissements 36.781 communes 16 länder 22 regierungsbezirke 412 kreise 11.442 gemeinden 9 regions 27 counties + Greater London 32 London boroughs + 201 non-metropolitan districts + 36 metropolitan districts + 56 unitary authorities 7.618 electoral wards/divisions 17 comunidades autόnomas + 2 ciudades autόnomas + 3 plazas menores de soberania 50 provincias 8.116 municipios Il numero dei comuni italiani non è superiore a quello degli altri grandi Paesi europei, dove però sono generalmente più sviluppate le forme di cooperazione intercomunale. Enti intermedi tra i comuni e le regioni esistono in tutti i grandi Paesi europei. In Italia sono però più numerosi
  • 18. Altre norme riguardanti le autonomie locali (1)Altre norme riguardanti le autonomie locali (1)  Art. 3: Fondi strutturali, esclusione dal patto di stabilità regionale delle spese a valere sui cofinanziamenti nazionali dei fondi strutturali comunitari (1 miliardo annuo per il triennio 2012-2014)  Art. 5: revisione delle modalità di determinazione e dei campi di applicazione dell’ISEE (con DPCM da emanarsi entro il 31-5-2012)  Art. 10, commi 13-septies e 13-octies: proroga al 1-1-2013 dell’avvio delle disposizioni di cui alla lettera gg-ter dell’art. 7, comma 2 del DL 70/2011 (riforma della riscossione con cessazione delle attività a supporto dei comuni svolte da Equitalia). Viene prorogato al 31-12-2012 il termine del periodo transitorio della riforma della riscossione del 2005 (DL 203/2005)  Art. 11, comma 1: chi, a seguito delle richieste derivanti dall’esercizio dei poteri comunali di accertamento delle imposte, esibisce o trasmette atti, documenti o notizie falsi è punito ai sensi del codice penale
  • 19. Altre norme riguardanti le autonomie locali (2)Altre norme riguardanti le autonomie locali (2)  Art. 11, commi 8,9 e 10: eliminati i riferimenti ai consigli tributari per la partecipazione dei comuni all’accertamento; aboliti i commi 2, 2-bis e 3 dell’art. 18 del DL 78/2010 che obbligavano i comuni a partecipare all’accertamento attraverso il consiglio tributario; l’aumento al 100% della quota delle entrate erariali recuperate con il concorso del comune destinata al comune stesso nel triennio 2012-2014 non è più condizionato alla costituzione del consiglio tributario  Art. 28, comma 1: a decorrere dal 2011 l’addizionale regionale IRPEF aumenta dallo 0,9% all’1,23%  Art. 28, commi 3-10: riduzione dal 2012 dei trasferimenti erariali destinati alle regioni a statuto speciale (-920 milioni, proporzionalmente alla media 2007- 2009 degli impegni finali), ai comuni (-1.450 milioni, proporzionalmente al gettito IMU) e alle province (-415 milioni, proporzionalmente)  Art. 28, comma 11-ter: avvio dela ridefinizione del patto di stabilità interno  Art. 30: incremento di 800 milioni, a decorrere dal 2012, del fondo per il finanziamento del trasporto pubblico locale
  • 20. Il DL 216/2011 (proroga termini)Il DL 216/2011 (proroga termini)  Il DL 216/2011, approvato dalla Camera in prima lettura, è in discussione al Senato  Art. 1, comma 6-bis: l’entrata in vigore dei limiti alle assunzioni di personale a tempo determinato stabiliti dall’art. 9, comma 28 del DL 78/2010 è prorogata al 2013 per il personale educativo, scolastico e della polizia locale  Art. 15, comma 3: proroga a tutto il 2012 l’attribuzione al prefetto del potere d’impulso e di quello sostitutivo in caso di inadempimento degli enti locali agli obblighi di approvazione del bilancio di previsione e dei provvedimenti necessari al riequilibrio di bilancio  Art. 29, comma 1: proroga al 30-4-2012 del termine per la determinazione dei fabbisogni standard di alcune funzioni fondamentali di comuni e province  Art. 29, comma 11: proroga al 30-9-2012 del termine per avviare l’esercizio in forma associata di almeno 2 funzioni fondamentali dei comuni tra 1.000 e 5.000 abitanti e al 30- 9-2013 con riguardo a tutte e 6 le funzioni fondamentali  Art. 29, comma 11-bis: proroga al 30-9-2012 dell’obbligo di esercitare in forma associata mediante unione le funzioni amministrative e i servizi pubblici dei comuni ≤1.000 abitanti; dell’obbligo di scegliere i revisori dei conti degli enti locali ad estrazione; dell’applicazione del divieto per i comuni ≤30.000 di costituire società  Art. 29, comma 16-quinquies: proroga al 30-6-2012 del termine per la deliberazione del bilancio di previsione degli enti locali
  • 21. 3. Dal DL 78/2010 al3. Dal DL 78/2010 al decreto Monti:decreto Monti: un primo bilancioun primo bilancio
  • 22. I conti pubblici negli anni della crisiI conti pubblici negli anni della crisi 2007 2010 Indebitamento netto – Totale AP -23,5 -71,2 100,0% -47,7 100,0% Enti di previdenza 10,4 5,7 -8,0% -4,7 9,9% Amministrazioni centrali -31,8 -69,3 97,4% -37,6 78,8% Amministrazioni locali -2,2 -7,6 10,6% -5,4 11,3% Comuni -2,0 -2,1 2,9% -0,1 0,2% Province -0,5 -1,0 1,4% -0,4 0,9% Regioni 1,7 2,4 -3,4% 0,7 -1,5% Debito pubblico – Totale AP 1599,6 1843,0 100,0% 243,4 100,0% Enti di previdenza 0,6 0,0 0,0% -0,5 -0,2% Amministrazioni centrali 1489,0 1732,0 94,0% 243,0 99,8% Amministrazioni locali 110,0 111,0 6,0% 1,0 0,4% Comuni 46,6 48,9 2,7% 2,4 1,0% Province 8,8 9,1 0,5% 0,3 0,1% Indebitamento netto e debito pubblico (miliardi) 2010 (quota %) Δ 2007-10 (miliardi) Δ 2007-10 (quota %) Il peso delle amministrazioni locali sul deficit (10,6%) e sul debito (6%) pubblico è rimasto molto contenuto. Negli anni della crisi quasi tutto il deficit e il debito aggiuntivo è stato generato dalle amministrazioni centrali e dagli enti di previdenza
  • 23. Le manovre 2010-2011Le manovre 2010-2011 Manovre 2010-2011 e AL Effetti su indebitamento netto (milioni) 2011 2012 2013 2014 Manovra netta Amministrazioni Locali 5.330 14.150 18.685 21.007 Manovra 2010 (DL 78 + legge di stabilità) 5.785 8.428 8.491 8.491 Regioni ordinarie 4.000 4.500 4.500 4.500 Regioni speciali 500 1.000 1.000 1.000 Province 300 500 500 500 Comuni 1.500 2.500 2.500 2.500 Manovra 2011 (DL 98 + DL 138) -455 4.679 9.190 11.494 Regioni ordinarie 0 840 1.600 1.600 Regioni speciali 0 1.630 2.000 2.000 Province 0 650 800 800 Comuni 0 1.480 2.000 2.000 Manovra 2011 (DL 201) 1.043 1.004 1.022 Regioni ordinarie Regioni speciali 920 920 920 Province 415 415 415 Comuni 0 1.450 1.450 1.450 Manovra netta totale 14.972 73.573 100.618 106.262 Manovra 2010 (DL 78 + legge di stabilità) 12.131 25.070 25.034 25.034 Manovra 2011 (DL 98 + DL 138) 2.841 28.277 54.265 59.795 Manovra 2011 (DL 201 + legge di stabilità) 20.226 21.319 21.433 % manovra netta AL 35,6 19,2 18,6 19,8 Con le manovre finanziarie del 2010-2011 è stata attuata una correzione dei conti pubblici senza precedenti: 106,3 md a regime nel 2014 (6,3% PIL). Ben il 19,8% dello sforzo di riequilibrio è stato caricato sulle autonomie locali. Le manovre del governo Berlusconi hanno imposto a comuni, province e regioni una correzione particolarmente rilevante (8,5 md la manovra 2010 e 11,5 md la manovra estiva 2011). Molto più contenuto il peso sulle autonomie locali della manovra Monti: 1 md
  • 24. Le manovre 2010-2011:Le manovre 2010-2011: un primo bilancio (1)un primo bilancio (1) Lo sforzo di riequilibrio è sproporzionato in rapporto al deficit e al debito generato da comuni, province e regioni ed è concentrato sugli enti meno virtuosi, la cui individuazione dipende però da parametri di difficile quantificazione Lo sblocco dell’autonomia impositiva dei comuni (dal 2012: addizionale IRPEF e IMU; dal 2013: TARES) e il ripristino dell’imposta sulle abitazioni principali è positivo, ma avviene contestualmente ad un pesante taglio delle entrate Le riforme ordinamentali sono piuttosto discutibili. L’obbligo di gestione associata dei servizi nei piccoli comuni è condivisibile ma è delineato in modo approssimativo e in tempi troppo ristretti. La trasformazione delle province in enti di secondo livello appare a forte rischio di incostituzionalità
  • 25. Le manovre 2010-2011:Le manovre 2010-2011: un primo bilancio (2)un primo bilancio (2) Nel complesso le manovre 2010-2011 peggiorano fortemente la condizione finanziaria delle amministrazioni locali. I comuni dal 2012 diventeranno finanziatori netti dei deficit degli altri comparti della PA Rimangono del tutto aperti i nodi del patto interno di stabilità (che dal 2013 si applicherà anche ai comuni con popolazione compresa tra 1.000 e 5.000 abitanti) Le principali conseguenze delle manovre saranno:  Inasprimento della pressione tariffaria e fiscale;  Blocco dei pagamenti in c/capitale e ulteriore crollo degli investimenti locali (nel 2010: -16,9% nei comuni e -15,5% nelle province);  Taglio di alcuni servizi pubblici Su comuni e province si scaricheranno anche buona parte dei pesanti tagli ai bilanci regionali e l’azzeramento dei fondi statali per le politiche sociali
  • 26. Che fine fa il federalismo fiscale?Che fine fa il federalismo fiscale?  Nonostante l’approvazione dal maggio 2010 al luglio 2011 di 8 decreti legislativi l’attuazione del federalismo fiscale è stata fortemente indebolita dalle politiche di bilancio restrittive e dal mancato varo della carta delle autonomie locali  Le manovre 2010-2011 sono state decise senza alcuna concertazione con gli enti territoriali, contrariamente allo spirito e alle previsioni della legge delega sul federalismo fiscale  Le manovre mutano radicalmente il quadro delle risorse degli enti territoriali, incidendo sul processo di fiscalizzazione dei trasferimenti erariali (fortemente ridotti, con la conferma dei tagli anche a regime) e compromettendo la garanzia dell'integrale finanziamento dei servizi essenziali e delle funzioni fondamentali  Buona parte degli spazi di autonomia impositiva faticosamente riconquistati dagli enti territoriali verranno subito bruciati per fare fronte ai tagli del fondo di riequilibrio e all’inasprimento degli obiettivi del patto di stabilità
  • 27. Alcune proposteAlcune proposte La ripartizione dello sforzo di aggiustamento dei conti pubblici va riequilibrata verso le amministrazioni centrali Il patto interno di stabilità va radicalmente riformato, introducendo flessibilità sulla spesa per investimenti E' necessario rivedere ulteriormente i decreti attuativi del federalismo fiscale, con particolare riferimento all’IMU e alla ripartizione del fondo sperimentale di riequilibrio E' necessario cambiare il meccanismo di applicazione degli indici di virtuosità Bisogna ripensare le modalità di attuazione dell'obbligo di gestione associata nei piccoli comuni, prevedendo una tempistica più realistica e premi/sanzioni in relazione all'adempimento Le province vanno ridotte di numero e riorganizzate dal punto di vista delle funzioni attribuite, ma non svuotate
  • 28. ConclusioniConclusioni  Il peso sproporzionato della correzione imposta alle amministrazioni locali accresce l’effetto recessivo e l’iniquità sociale delle manovre 2010- 2011 e incrina l’attuazione del federalismo fiscale  Una buona parte dell’aggiustamento dei conti, in un contesto di recuperata autonomia impositiva, sarà compiuto attraverso l’inasprimento della pressione fiscale locale  In assenza di una revisione del patto interno di stabilità, le manovre provocheranno un ulteriore crollo degli investimenti locali. Sarà inevitabile l’indebolimento anche di alcuni importanti servizi pubblici  Le riforme ordinamentali inserite nelle manovre sono scollegate da un ridisegno organico del sistema delle autonomie.  L'obbligo di gestione associata nei piccoli comuni e l'eventuale abolizione delle province comporterà nel prossimo biennio una radicale riorganizzazione dei servizi di molti enti locali, con esiti non prevedibili sotto il profilo dell’efficienza, efficacia ed economicità