1. Safety at sea
Sicurezza attiva!!!
Cattivo tempo.
Uomo a mare.
Falla e o allagamento.
Incendio.
Abbandono nave.
2. Cattivo tempo
LA METEO :
• DALLE
OSSERVA
ZIONI A
BORDO:
pressione,
vento,
nubi.
• DA FONTI
ESTERNE:
vhf,
navfax,
gribfiles e
programmi.
3. METEO A BORDO pressione
LE MASSE DI ARIA CHE CI CIRCONDANO SONO DI VARIA
PROVENIENZA. E QUALITA’.
L’ARIA SECCA E FREDDA E’ PIU’ DENSA DELL’ARIA CALDA E
UMIDA PER CUI LA PRIMA SCENDE MENTRE LA
SECONDA SALE.
L’ ARIA IN MOVIMENTO GENERA IL VENTO E LA MAGGIOR
PARTE DEI FENOMENI ATMOSFERICI.
IL BAROMETRO CI DICE SE LA PRESSIONE, CIOE’ IL PESO
DELLA COLONNA D’ARIA SOPRA AL BAROMETRO, SALE
O SCENDE. LA SALITA INDICA CHE LA PERTURBAZIONE
SI ALLONTANA, LA DISCESA CHE SI AVVICINA. SE I
MOVIMENTI DEL BAROMETRO SONO BRUSCHI ALLORA
CI SARA’ VENTO.
UN MOVIMENTO DEL BAROMETRO DI 1 MB ALL’ORA E’
SEGNO DI VENTO FORTE IN ARRIVO.
IL VENTO: POSTI CON LE SPALLE AL VENTO LA BASSA
PRESSIONE SARA’ A DESTRA E L’ALTA A SINISTRA
QUESTO CI CONSENTE DI DIRIGERCI DALLA PARTE
CHE VOGLIAMO. RISPETTO ALLA PERTURBAZIONE.
I VENTI RUOTANO IN SENSO ANTIORARIO NELLE BASSE
PRESSIONI E IN SENSO ORARIO NELLE ALTE.
UNA ROTAZIONE DEL VENTO INDICA UN MOVIMENTO DELLA
MASSA D’ARIA CHE LO HA GENERATO.
LE NUBI : QUELLE DI BELTEMPO ESTIVE POSSONO
EVOLVORE IN NEMBI PERICOLOSI PER GLI
ACCQUAZZONI, MENTRE QUELLE STRATIFICATE, DI
SOLITO ANNUNCIANO CON +DI 12 ORE DI ANTICIPO,UN
FRONTE IN ARRIVO.E’ IN PROSSIMITÀ DEL FRONTE
FREDDO CHE DI SOLITO I FENOMENI SONO PIU’
VIOLENTI.
RACCOGLIAMO NEL GIORNALE DI BORDO UN ESTRATTO
LEGGE DI DEGLI EVENTI ATMOSFERICI CHE VEDIAMO E LE
LETTURE DEGLI STRUMENTI DI BORDO (BAROMETRO
BUY IGROMETRO TERMOMETRO) TENIAMO A BORDO UN
MANUALE DI METEOROLOGIA.
BALLOT vento
4. FORUNO NX 300
METEO CON INFORMAZIONI ESTERNE
Numerose agenzie meteo ci consentono di scaricare i “grib files”: freccette
che, messe su una carta, ci danno l’intensità dei fenomeni in quel’area:
onde,pressione,vento,precipitazioni. Per la attività nautica la
determinazione del vento è di fondamentale importanza.
Attraverso la radio o, se
abbiamo una connessione,
via internet possiamo avere
una descrizione dettagliata
delle condizioni meteo
nell’area di mare che
vogliamo attraversare. I
programmi di weather
ruteing * mettono in
relazioni le prestazioni della
Dall’incrocio tra polare e barca con la meteo
cartina dei grib relativi
al vento al suolo si
consentendoci di scegliere
ricavano le la rotta più veloce o altre
isocrone:dove queste
linee sono ravvicinate opzioni.
la barca va più lenta e
viceversa dove sono
più distanziate.Il gioco MAX SEA, NOBELTECH,
diventa raggiungere
la destinazione
SEA CLEAR, ADRENA
POLARE DELLA
attraversando le PREDICT WIND.COM.
isocrone più lontane.
VELOCITA’ BARCA
5. CATTIVO TEMPO
Attenti all’albero: tra gli incidenti più
frequenti con cattivo tempo ci
sono i danni all’alberatura!!
• purtroppo il cattivo tempo non si può evitare prima o poi una
buona burrasca ci rimette in riga.
• Le onde sono usualmente il problema più grosso. In mare
aperto le onde sono più lunghe mentre quando incontrano un
bassofondo corrente o vento contrari diventano più ripide e
pericolose. Per una piccola barca a vela è difficile fare strada
contro il mare. Può quindi capitare che si sia portati a poggiare
cercando di arrivare ad un porto situato sottovento.
ERRORE!! A meno che il porto non disponga di un grande
ingresso ben protettto è meglio rimanere al largo e affrontare il
mare.
• Le svariate tattiche di navigazione quando la burrasca dura a
lungo, in proporzione alla resistenza dell’equipaggio, si
riducono in buona sostanza a 4 :
• La cappa con le vele a riva,.probabilmente con randa di
cappa e tormentina o trinchetta.a 40/45 nodi.
• La cappa a secco di tela quando il vento è sufficiente a
sbandare la barca solo con la pressione sull’albero e sul
sartiame sopra ai 50 nodi.
• La fuga in poppa a secco di tela è una ottima soluzione
soprattutto quando si deve andare nella direzione in cui soffia il
vento. Ha il vantaggio che si corre nella direzione giusta,ha lo
svantaggio che si continua a timonare.
• Traino della spera. Se anche a secco di tela la barca va
troppo forte si traina una spera che ne rallenti la corsa.
6. Alla jeck line ci si aggancia con uno stroppo che di solito ha ad
una estremità un moschettone di sicurezza e dall’altra uno
sgancio rapido. Ovviamente bisogna portare un imbrago
dotato di aggancio.
Uomo a mare
• Uno degli incubi del marinaio è quello di
cadere in mare. L’atteggiamento
psicologico giusto a questo proposito è
che non si deve per nessun motivo
cadere dalla barca. Una mano per te ed
una per la barca è la regola dei bei
tempi. Oggi si preferisce un regolamento
più prescrittivo che preveda:
• Life lines, guardrail,toe rail , tientibene.
• TUTTAVIA
• Sulla maggior parte delle barche
moderne il numero dei tientibene è
scarso, l’altezza dei candelieri è
modesta così come la loro robustezza
generale . La falchetta, che deve essere
“al minimo” 25 mm, non è mai più alta,
Come ultima difesa rimangono le
lifelines o jackline che debbono essere
sempre rizzate quando si intraprende
una navigazione di un qualche impegno.
7. fig2 CI SONO TRE FASI BEN DEFINITE
MAN NELLE PROCEDURE DI RECUPERO
DI UOMO A MARE
OVERBOARD La prima fase è quella dell’avvistamento e
controllo. Appena successo l’incidente
si da l’allarme a tutto l’equipaggio.Il
RECOVERY navigatore attiva il tasto MOB sul
gps.Di notte un razzo a paracadute
bianco può essere utile ad illuminare
fig1 un ampia zona di mare. Il
salvagente con la boetta luminosa e la
boa con la bandiera( fig 4) debbono
essere subito lanciati.
La seconda è la manovra di accosto
brevemente illustrata nella fig 3
La terza è il sollevamento dell’infortunato.
Senza il lifesling
fig3 fig 1-2 il
sollevamento
a bordo
diventa
difficoltoso
Fig 4
8. Falla o allagamento
E’ interessante leggere
Pompa per giardinaggio Honda da 160 litri/min come fece…… in
navigazione in solitario
a tappare una falla
dovuta ad alcuni
comenti che
perdevano. Si buttò in
mare ed inchiodò una
lamiera di rame
spalmata di mastice
alla carena nel punto
dove passava l’acqua.
Stagnò poi il perimetro
ribadendone i lembi
contro la carena.
Intanto bisognava tenere la
barca sbandata per
avere meno pressione
possibile.
Quindi barca sbandata
,corda attorno alla
vita ,attrezzi nel
secchio e via!
Certo un lavoro non facile
ma che illustra bene a
che punto si arriva
spinti dal terrore
quando si vede l’acqua
che entra nello scafo.
Tutti debbono sapere dove si trovano le valvole di presa o scarico a mare ed i cunei per tapparle.
Tutti debbono sapere azionare le pompe di sentina (tutti i componenti dell’equipaggio)
Quasi tutte le pompe che troviamo sulle barche non riuscirebbero a contrastare una falla.
9. Incendio a bordo
• In una barca abbiamo diversi punti in cui si può
sviluppare un incendio: motore,cucina,impianto
elettrico,serbatoi di liquidi infiammabili,deposito
razzi di segnalazione. Preventivamente è
necessario controllare questi materiali pericolosi;
avere a bordo un gas detector è utile per chi ha il
fornello a gas.
• Le strategie per spegnere gli incendi sono: togliere
l’aria,togliere il combustibile,circoscrivere,
raffreddare.
• Con gli estintori bisogna agire alla base delle
fiamme.
• Tipi di incendio: A:materiali generici come carta
legno ecc. B:materiali infiammabili come vernici o
combustibili. C: impianti elettrici sotto tensione.
• Gli estintori previsti dal regolamento di sicurezza
sono di minima dimensione (normalmente a
polvere)sono ottimali per incendi di classe B e C
mentre per la classe A l’acqua è preferibile.
• Non molti sanno che le temperature superiori ai
60° deteriorano gli estintori.
• Dato che in caso di incendio agire in fretta è di
primaria importanza l’equipaggio deve sapere cosa
fare,chiudere o no le porte aprire o no i boccaporti
andare in pozzetto oppure andare a prua,dove è il
secchio,dove sono gli estintori ,quali sono i punti
pericolosi per la vicinazza di combustibile,dei razzi
o di altri materiali pericolosi.
10. RICORDIAMO CHE SPESSO LE BARCHE SI SALVANO E
Abbandonare la nave L’EQUIPAGGIO NO. COMUNQUE AL COMANDO L’EQUIPAGGIO
ABBANDONA LA NAVE PER TRASFERIRSI SULLA ZATTERA.
1 e 2 sono i tubi galleggianti in gomma
3 tenda gialla ad alta visibilità
4 60 l x 4 zavorre liquide per la stabilità
5 nastro riflettente per migliorare la
visibilità notturna
6 luce stroboscopica notturna
7 zip stagne
8 lifelines
9 aperture per migliorare la visibilità
Dispositivo di salita dall’acqua.
GRAB BAG
L'ORC raccomanda che un "grab bag" accompagni ogni zattera di salvataggio.
due apriscatole di sicurezza; VHF impermeabile portatile; EPIRB;un kit di primo soccorso
un recipiente di plastica per bere;"Cyalume due" o due lampade a tenuta stagna galleggianti
uno specchio,una luce di segnalazione e fischio di segnalazione
due razzi a paracadute rossi e tre fuochi a mano rossi.
Almeno mezzo litro per persona di acqua potabile in un apposito contenitore e sigillato+ razioni e zucchero d'orzo o equivalente.
una copia della tabella illustrata dei segnali salvavita.
filo di nylon, buste di polietilene, compresse mal di mare
11. EPIRB
IL PEGGIO E’ SUCCESSO MA ABBIAMO
ANCORA QUALCHE CHANCHES. SE
ABBIAMO UN BUON
EQUIPAGGIAMENTO POSSIAMO
SPERARE CHE IN ALCUNE ORE
QUALCUNO VENGA A SALVARCI
SOPRATTUTTO SE SIAMO VICINI AD
UNA ROTTA COMMERCIALE .