2. INTRODUZIONE
Mattina di giovedì 9
novembre 1628
flash-back di circa
trent’anni sugli
avvenimenti di fra
Cristoforo
La strada fra il convento di
Pescarenico e il paese dei
promessi sposi, la città
della giovinezza di fra
Cristoforo
(strada,chiesa,casa
signorile),casa di Lucia
Fra Cristoforo (Ludovico),
il domestico Cristoforo, il
cavaliere nemico, il
fratello del cavaliere, il
padre cappuccino, Lucia
e Agnese
3. TRAMA
Padre Cristoforo, avvertito da Lucia, esce dal
suo convento di Pescarenico e si reca alla
casa delle due donne. Il capitolo inizia con
una ampia descrizione della natura: è
mattina presto di una giornata autunnale, la
descrizione è di una campagna lieta luminosa
alla quale si contrappone una umanità
sofferente di mendicanti, di lavoratori
stanchi. Padre Cristoforo è un uomo più
vicino ai sessanta che ai cinquant'anni, ha il
capo raso, salvo la piccola corona di capelli,
che vi girava intorno, secondo il rito
cappuccinesco aveva uno sguardo altero e
inquieto che subito s'abbassava, per
riflessione d'umiltà.
4. STRUTTURA
Il capitolo ha una struttura circolare:
comincia con fra Cristoforo in cammino verso
casa di Lucia, prosegue con la sua biografia,
per tornare nel finale all’arrivo del frate
dalle donne.
È costituito quasi per intero dal racconto
della vita di padre Cristoforo, organizzato in
precise sequenze narrative:
1) le origini familiari;
2) la gioventù;
3) II duello e la conversione.
4) la visita del perdono;
5) la vita di predicazione e assistenza
5. SPAZIO E TEMPO
Per quasi tutto II capitolo ci troviamo sbalzati In
un tempo e in uno spazio diversi da quello della
storia mentre fra Cristoforo si reca dal convento
alla casa di Lucia. l'Autore ne racconta la vita, e la
narrazione occupa appunto II tempo necessario al
frate per compiere II suo tragitto, come viene
detto nelle ultime righe. In generale si tratta del
periodo che va dagli anni maturi del padre di fra
Cristoforo fino appunto al momento presente, in
una città imprecisata dello Stato di Milano
(probabilmente Cremona); ma in effetti la storia si
concentra In un periodo preciso, quando Ira
Cristoforo, che ancora si chiama Lodovico, ha
trent’anni: siamo dunque intorno ai primissimi
anni del 1600.
6. L'ANALISI PSICOLOGICA
Passando all'analisi del personaggio, notiamo che
egli ci viene innanzitutto presentato attraverso un
ritratto fisico che allude però esplicitamente al
suo temperamento: sembra che in lui convivano
due anime, una fiera e focosa, eredità dell'uomo
vecchio, ed un'altra, animata da un grande ardore
di carità e propria dell'uomo nuovo. È evidente che
quest'ultimo aspetto può essere compreso solo a
partire dal primo e che, in altri termini, il nuovo si
spiega col vecchio: per questo motivo, la gioventù
burrascosa di Lodovico e la sua conversione sono al
centro della narrazione.
7. LA SCRITTURA
Due sono le principali caratteristiche compositive
del capitolo:
appartenenza al genere della “biografia", e più in
particolare a quello della “agiografia"
tecnica del flash-back (o analessi). Era già
accaduto, sia pure In termini molto ridotti,
all'inizio del capitolo III, quando Lucia aveva
raccontato a Renzo e alla madre gli Incontri con
don Rodrigo.
Prevale II racconto esterno del narratore, su cui
intervengono però tre dialoghi (fra Lodovico e il
suo rivale, il padre guardiano e il fratello
dell'ucciso, quest'ultimo e Lodovico) che
sintetizzano la vicenda e i valori principali del
capitolo: la violenza, la diplomazia tipica nei
rapporti sociali del tempo e il sentimento religioso
8. I TEMI
Intorno alla figura di Fra Cristoforo si articolano i tre
temi dominanti del capitolo.
1. La violenza dei rapporti sociali nella società
del Seicento. SI tratta di una violenza che si
manifesta In molli modi nello scontro fisico (Il
duello e l'assassinio), nella prepotenza e arroganza
sociale (I privilegi e le esclusioni di classe patite
da Lodovico.
2. II sentimento religioso. Accanto, al di sopra della
violenza agisce però nella società la forza
superiore della fede, sia pure negli inevitabili
compromessi con la società laica.
3. La natura umana. Nella figura di fra Cristoforo si
manifesta in misura speciale l'attenzione
dell'Autore alla natura umana, alle sue debolezze
e alle sue virtù, alle sue varie componenti
psicologiche.