Intervento di geologia legato al terremoto. Serata divulgativa per il terremoto e la situazione immobiliare italiana. Organizzato da Risoluzione Immobiliare, società di investimenti immobiliari ad alto rendimento.
Marco Stoppa - Terremoto - Thomas Serra - RiSoluzione Immobiliare
1.
2. In geofisica i terremoti (terrae motus - "movimento della terra"), detti
anche sismi o scosse telluriche (dal latino Tellus, dea romana della
Terra), sono vibrazioni o assestamenti improvvisi della crosta terrestre,
provocati dallo spostamento improvviso di una massa rocciosa nel
sottosuolo.
3. Ogni giorno sulla Terra si verificano migliaia di terremoti; solo qualche
decina sono percepiti dalla popolazione e la maggior parte di questi
ultimi causano poco o nessun danno. La durata media di una scossa è
molto al di sotto dei 30 secondi; per i terremoti più forti può però arrivare
fino a qualche minuto.
4. La superficie terrestre è in lento,
ma costante movimento e i
terremoti si verificano quando
la tensione risultante
accumulata da stress
meccanici eccede la capacità
o resistenza del materiale
roccioso di sopportarla, cioè
supera il cosiddetto carico di
rottura.
Questa condizione si verifica
molto spesso ai confini
delle placche tettoniche.
5. Onde sismiche
Onde di compressione o
longitudinali (P) o onde primarie
5,5-6,5 Km/sec nella crosta
terrestre
Onde di taglio o trasversali (S) o
onde secondarie
3,5-3,7 Km/sec nella crosta
terrestre
Onde superficiali (R e L)
Onde Love
Onde Rayleight
(sono quelle che causano i
maggiori danni)
3,5-3,9 Km/sec sotto i continenti
4-4,6 Km/sec sotto i fondi oceanici
Tutte le onde sismiche sono soggette ad attenuazione con
la distanza in funzione delle caratteristiche del mezzo di
propagazione.
6. CAUSE LOCALI NATURALI
il 90% circa dei terremoti ha origine tettonica (faglie o piegamenti delle
masse rocciose) -TETTONICA A PLACCHE -
Il 7% circa dei sismi avrebbe origine vulcanica (eruzioni, degassazioni,
ecc.)
Il 3% circa dei sismi sarebbe dovuto a cause locali connesse a fenomeni
chimico-fisici (idratazione anidrite/gesso, crolli, frane, urti)
CAUSE LOCALI ARTIFICIALI (sismicità indotta)
Esplosioni convenzionali o nucleari sotterranee
Immissione di fluidi nel sottosuolo (pompaggio di fanghi di perforazione
e riempimento di invasi artificiali)
7. La storia dei sismi italiani attraverso la normativa antisismica
Sisma di Messina del 1908 Regio Decreto 193/1909
Primo esempio di Legge italiana antisismica
8. La storia dei sismi italiani attraverso la normativa antisismica
Sisma di Messina del 1908 Regio Decreto 542/1909
Prima classificazione sismica
9. La storia dei sismi italiani attraverso la normativa antisismica
Evoluzione della zonizzazione
1927
1930
1962
10. La storia dei sismi italiani attraverso la normativa antisismica
11. La storia dei sismi italiani attraverso la normativa antisismica
12. La storia dei sismi italiani attraverso la normativa antisismica
13. È la combinazione di
# pericolosità
# vulnerabilità
# esposizione
Ed è la misura dei danni attesi in un dato intervallo di tempo, in base al tipo
di sismicità, di resistenza delle costruzioni e di antropizzazione (natura,
qualità e quantità dei beni esposti).
L’Italia ha una
pericolosità sismica medio-alta (per frequenza e intensità dei fenomeni),
una vulnerabilità molto elevata (per fragilità del patrimonio edilizio,
infrastrutturale, industriale, produttivo e dei servizi) e
un’esposizione altissima (per densità abitativa e presenza di un patrimonio
storico, artistico e monumentale unico al mondo).
14. Pericolosità sismica
La pericolosità sismica di un
territorio è rappresentata
dalla frequenza e dalla
forza dei terremoti che lo
interessano, ovvero dalla
sua sismicità. Viene definita
come la probabilità che in
una data area ed in un
certo intervallo di tempo si
verifichi un terremoto che
superi una soglia di
intensità, magnitudo o
accelerazione di picco di
nostro interesse.
18. Vulnerabilità sismica
La vulnerabilità sismica è la propensione di una struttura a subire un danno di un
determinato livello, a fronte di un evento sismico di una data intensità.
Una delle cause principali di morte durante un terremoto è il crollo degli edifici.
Per ridurre la perdita di vite umane, è necessario rendere sicure le strutture
edilizie. Oggi, le norme per le costruzioni in zone sismiche prevedono che gli
edifici non si danneggino per terremoti di bassa intensità, non abbiano danni
strutturali per terremoti di media intensità e non crollino in occasione di
terremoti forti, pur potendo subire gravi danni.
19. Alta densità abitativa e presenza di un patrimonio storico,
artistico e monumentale unico al mondo
20. Da RISCHIO AMBIENTALE
VALUTAZIONE DELLA CONVIVENZA
CON UN POTENZIALE RISCHIO
Non è possibile normare per legge ciò che deve fare l’ambiente
La norma deve avere dei principi seguiti da contributi tecnici specifici
PROBLEMA DA ELIMINARE