2. LE FORZE ENDOGENE
Le differenze di temperatura e di pressione fra la
crosta e gli strati più profondi generano
all’interno dellaTerra, forze di intensità
elevatissima, dette FORZE ENDOGENE
Le forze endogene causano i FENOMENI
ENGOGENI: FENOMENIVULCANICI e i
TERREMOTI
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3. FORZE ENDOGENE: si originano
all’interno dellaTerra
FORZE ESOGENE: si originano
all’esterno dellaTerra (agenti
atmosferici)
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4. IVULCANI
Il VULCANISMO comprende tutti i fenomeni dovuti all’attività del magma
all’interno della crosta terrestre o in superficie ( vulcani e fenomeni di vulcanismo
secondario).
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5. CRATERE : la frattura della crosta terrestre
da cui fuoriesce il magma.
CONDOTTO o CAMINOVULCANICO: collega il
serbatoio magmatico con il cratere.
BACINO o SERBATOIO MAGMATICO : cavità
nella crosta terrestre nella quale si accumula il
magma.
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6. MAGMA : è costruito da roccia fusa,
prevalentemente silicati, ricca di gas disciolti.
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8. ATTIVITA’ DEIVULCANI
I fattori che determinano l’attività dei vulcani sono:
La struttura del condotto vulcanico Il tipo di magma eruttato
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9. ERUZIONI IN BASE ALLA STRUTTURA DEL
CONDOTTOVULCANICO
ERUZIONE LINEARE: avvengono lungo
fratture della crosta strette e lunghe anche
alcuni km.
ERUZIONE CENTRALE: il magma fuoriesce dal
cratere principale e si accumula formando
l’edificio vulcanico dalla caratteristica forma
conica.
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10. ERUZIONI IN BASE ALLAVISCOSITA’ DEL
MAGMA
EFFUSIVA: se il magma è molto fluido,
caratterizzata da colate di lava che scorrono
come ’’fiumi’’ ricoprendo zone molto estese
ESPLOSIVA: se il magma è molto viscoso,
caratterizzata da violente emissioni di gas e
prodotti piroclastici
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11. FENOMENI CONNESSIALL’ATTIVITA’
ESPLOSIVA
NUBI ARDENTI: materiali gassosi, acqua e
ceneri ad alta temperatura che scorrono lungo
i fianchi, distruggendo tutto ciò che incontra
Se l’attività esplosiva è particolarmente
violenta, una parte dell’edificio vulcanico può
sprofondare e sulla sommità del vulcanico si
apre un’enorme cavità, detta CALDERA
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12. IVULCANI IN ITALIA
ETNA: in Sicilia, è il più
alto e grande vulcano d’
Europa; attività
prevalentemente effusiva.
VESUVIO: è situato a sud-
est di Napoli, in Campania.
Tenuto sotto sorveglianza
si teme un’eruzione
esplosiva come in passato.
VULCANI DELLE ISOLE
EOLIE
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13. VULCANISMO SECONDARIO
FUMAROLE: emissioni di gas,
prevalentemente vapore acqueo,
che fuoriesce dalle spaccature del
terreno.
Provocate dall’infiltrazione
dell’acqua nella frattura delle
rocce; questa, per effetto del
calore proveniente dal magma, si
riscalda, diventa vapore e si
mescola con altri gas.
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14. VULCANISMO SECONDARIO
SOLFATARE: sono emissioni di
vapore d’acqueo misto ad anidride
carbonica e acido solfidico;
quest’ultimo, a contatto con l’aria,
libera zolfo nell’aria.
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15. VULCANISMO SECONDARIO
SORGENTI TERMALI: si formano
quando le acque della falda
acquifera sotterranea vengono a
contatto con una massa
magmatica che possiede ancora
calore: esse allora si riscaldano e
scaturiscono in superficie.
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17. ITERREMOTI
TERREMOTO o SISMA: brusco
movimento del suolo, dovuto all’
improvvisa liberazione di energia
elastica accumulata nelle rocce
profonde.
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18. TEORIA DEL RIMBALZO ELASTICO
Le rocce che formano le placche, in
movimento, in profondità sono
sottoposte a forti sollecitazioni che
provocano la loro deformazione.
All’interno delle rocce si accumula così
energia, che aumenta sempre più;
quando raggiungono il loro limite di
rottura, le rocce si rompono lungo un
piano, detto piano di faglia, e i due
blocchi scivolano improvvisamente,
liberando l’energia accumulata con
rapide e violente oscillazioni.
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19. IPOCENTRO: il punto,
in profondità, in cui
genera la rottura delle
rocce e da cui si
propaga il movimento
EPICENTRO: punto
sulla superficie
terrestre,
perpendicolare
all’ipocentro.
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20. COME SI PROPAGANO
ONDE P: onde longitudinali, esse si
generano quando le particelle oscillano
nella stessa direzione di propagazione
dell’onda.
L’energia liberata in un terremoto si propaga dall’ipocentro per mezzo delle
ONDE SISMICHE.
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21. COME SI PROPAGANO
ONDE S: onde trasversali, esse si
generano quando le particelle oscillano
perpendicolarmente alla direzione di
propagazione dell’onda.
ONDE L: onde P + onde S
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22. COME SI REGISTRANO
SISMOGRAFO: strumento che
registra le caratteristiche di un
terremoto.
SISMOGRAMMA: grafico derivante
dal sismografo, ci permette di
determinare i tipi di onde sismiche,
l’intensità del terremoto, la durata, la
profondità.
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23. COME SI MISURANO
MAGNITUDO
(misurazione oggettiva) :
grandezza che esprime la
forza di un terremoto.
INTENSITA’ (misurazione
non oggettiva): misura gli
effetti del terremoto sulle
persone e sulle cose.Prof.ssa Eliana Ermocida IC Chiuduno
26. RISCHIO SISMICO ITALIA
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RISCHIO SISMICO: in una certa zona è
una misura di danni (vittime, danni
all’economia e alle costruzioni) che un
terremoto può provocare in relazione
alle caratteristiche del territorio. Il
rischio non dipende solo dalla forza del
terremoto, ma anche dalle
caratteristiche del territorio (presenza
di aree urbana, edifici ecc).
27. Prof.ssa Eliana Ermocida IC Chiuduno
Fenomeni che potrebbero avvenire
come conseguenza di un terremoto
sono:
• Tsunami
• Frane
• Incendi (dovuti alla fuoriuscita di gas
o per la rottura delle linee elettriche)
28. RISCHIO SISMICO ITALIA
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Il territorio italiano è stato classificato
in 4 zone, a diversi livelli di rischio
sismico. In base alla classificazione
variano le norme a cui ci si deve
attenere nella progettazione e
costruzione di edifici pubblici e privati.
29. DOMANDE PER RIEPILOGARE IL CAPITOLO
1. Di quali fenomeni sono responsabili le forze endogene?
2. Dall’azione di quali forze dipende l’aspetto della superficie terrestre?
3. Quali fenomeni vengono indicati con il termine vulcanismo?
4. Cos’è un vulcano? E quali sono le sue parti?
5. Da cosa è formato il magma?
6. Cosa sono i prodotti piroclastici?
7. Da quali fattori dipende il tipo di attività del vulcano?
8. Spiega la differenza fra eruzioni lineari ed eruzioni centrali
9. Spiega la differenza fra eruzione effusiva ed eruzione esplosiva
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30. DOMANDE PER RIEPILOGARE IL CAPITOLO
10. Elenca e descrivi i fenomeni di vulcanismo secondario
11. Cos’è un terremoto?
12. Spiega l’origine dei terremoti secondo la teoria del rimbalzo elastico
13. Definisci i termini ipocentro ed epicentro
14. Come si propaga un terremoto? Descrivi i vari tipi di onde sismiche
15. Come si chiama la scienza che studia i terremoti? Com’è fatto e a cosa serve un
sismografo?
16. Come si misurano i terremoti? Spiega la differenza tra magnitudo e intensità
17. Quali scale vengono utilizzate per classificare i terremoti?
18. Cosa si intende per rischio sismico?
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