SlideShare a Scribd company logo
1 of 6
Download to read offline
Masaccio
Leonardo Corneli
Trinità
Non era presente grazia delicata come in molte delle sue opere, ma figure
massicce e pesanti
è ritenuta una delle opere fondamentali per la nascita del Rinascimento italiano
nella storia dell'arte. In essa si trovano tutti i principali contenuti della cultura
umanistica e si ha una perfetta sintesi tra pittura, scultura e architettura. Si tratta
dell'ultima opera conosciuta dell'artista, morto a soli 27 anni.
Personaggi
presenti
nell'opera
Sulla parete di fondo è collocata una piattaforma orizzontale sulla quale si erge
in piedi la figura di Dio Padre. Indossa una tunica rossa ed un mantello blu, ha
la sembianza di un uomo maturo ed un'espressione ieratica; le braccia sono
leggermente aperte per reggere il braccio orizzontale della croce. L'aureola che
ne incornicia il capo tocca la volta della cappella facendo apparire gigantesca la
sua figura, l'aureola a differenza di prima è raffigurata in scorcio prospettico,
segno di irradiazione divina. In realtà la sua statura è strettamente
proporzionata con quella del Figlio in croce la cui figura risalta nell'affresco
per il pallore delle sue carni. La posizione arcuata delle gambe inchiodate sulla
croce e il panno bianco che sembra scivolare lungo i fianchi.
Padre e Figlio sono gli unici personaggi dell'opera a essere sottratti alle regole
prospettiche, venendo implicitamente dichiarati come entità immutabili che
non sottostanno alle leggi fisiche del mondo umano. L'effetto derivante è
quello della percezione di un'inclinazione che le rende quasi precipitanti sullo
spettatore.
La raffigurazione della Trinità è completata dalla colomba dello spirito santo:
le sue ali sembrano disporsi attorno al collo di Dio Padre, tanto da rendere
problematico, a prima vista, il suo riconoscimento.
Su di un piano inferiore e, nell'illusione prospettica, più prossime allo
spettatore stanno le figure statuarie di San Giovanni e della Madonna. Il santo
evangelista è avvolto in un mantello rosso, sta a mani giunte con lo sguardo
rivolto alla croce, nel tipico atteggiamento del "dolente".
Maria nel
dipinto
Maria è stranamente distaccata e si volge verso
chi guarda il dipinto, è raffigurata come donna
ormai avanti con gli anni con uno sguardo
impassibile e coperta con un manto blu, con il
gesto della mano invita colui che guarda l'opera a
contemplare la crocifissione del figlio
Immagine dell'
opera
Grazie a questa immagine
possiamo vedere bene tutti I
dettagli e I personaggi
precendentemente elencati
Tratti storici
Nessun documento scritto attesta la data esatta di esecuzione del
dipinto e l'identità del committente, nonostante sia raffigurato,
con la moglie, ai piedi del dipinto; a proposito di quest'ultimo è
stata formulata anche l'ipotesi si tratti di un priore domenicano
presente in quegli anni nel convento, Frà Benedetto di
Domenico di Lenzo, e che l'opera sia stata eseguita in onoranza
di un suo congiunto defunto in quegli anni, forse Berto di
Bartolomeo del Banderaio, fatto ritrarre nell'affresco assieme a
sua moglie Sandra. L'affresco si trova in posizione asimmetrica
nella campata, esattamente davanti alla porta che conduceva al
cimitero della Basilica. Il dogma della Trinità era dopotutto un
tema di importanza fondamentale per i domenicani, proprietari
della chiesa, come testimonia la posizione di rilievo dell'affresco
all'interno della navata. Alla complessa creazione tematica del
dipinto dovette sicuramente partecipare un teologo del
convento, che Berti (1988) ha ipotizzato potesse essere Fra'
Alessio Strozzi, religioso, umanista e matematico che
frequentava artisti come Lorenzo Ghiberti e Filippo
Brunelleschi.

More Related Content

Similar to ppt Masaccio Leonardo Corneli .pdf

Similar to ppt Masaccio Leonardo Corneli .pdf (20)

Questa è una presentazione di Arte riguardo Cimabue
Questa è una presentazione di Arte riguardo CimabueQuesta è una presentazione di Arte riguardo Cimabue
Questa è una presentazione di Arte riguardo Cimabue
 
Ambrogio Lorenzetti
Ambrogio LorenzettiAmbrogio Lorenzetti
Ambrogio Lorenzetti
 
Arte, michelangelo
Arte, michelangeloArte, michelangelo
Arte, michelangelo
 
Giovanni carrù quel volto rimanda alla fine dei tempi
Giovanni carrù quel volto rimanda alla fine dei tempiGiovanni carrù quel volto rimanda alla fine dei tempi
Giovanni carrù quel volto rimanda alla fine dei tempi
 
Arte del Rinascimento
Arte del RinascimentoArte del Rinascimento
Arte del Rinascimento
 
Giotto
GiottoGiotto
Giotto
 
Masaccio
MasaccioMasaccio
Masaccio
 
Leonardo da Vinci. La Gioconda. Vergine delle rocce.
Leonardo da Vinci. La Gioconda. Vergine delle rocce.Leonardo da Vinci. La Gioconda. Vergine delle rocce.
Leonardo da Vinci. La Gioconda. Vergine delle rocce.
 
Giovanni Pisano
Giovanni PisanoGiovanni Pisano
Giovanni Pisano
 
Simone Martini
Simone MartiniSimone Martini
Simone Martini
 
Giotto ad Assisi: San Francesco e il Cantico delle creature
Giotto ad Assisi: San Francesco e il Cantico delle creatureGiotto ad Assisi: San Francesco e il Cantico delle creature
Giotto ad Assisi: San Francesco e il Cantico delle creature
 
La venere di urbino tiziano
La venere di urbino tizianoLa venere di urbino tiziano
La venere di urbino tiziano
 
Antelami, Deposizione (manortiz)
Antelami, Deposizione (manortiz)Antelami, Deposizione (manortiz)
Antelami, Deposizione (manortiz)
 
Giotto
GiottoGiotto
Giotto
 
Michelangelo-sacra famiglia (tondo doni)
 Michelangelo-sacra famiglia (tondo doni) Michelangelo-sacra famiglia (tondo doni)
Michelangelo-sacra famiglia (tondo doni)
 
Simone Martini
Simone MartiniSimone Martini
Simone Martini
 
Michelàngelo Vita opera
Michelàngelo Vita operaMichelàngelo Vita opera
Michelàngelo Vita opera
 
Le donne di michelangelo
Le donne di michelangeloLe donne di michelangelo
Le donne di michelangelo
 
C:\Fakepath\Tiziano
C:\Fakepath\TizianoC:\Fakepath\Tiziano
C:\Fakepath\Tiziano
 
Tiziano
TizianoTiziano
Tiziano
 

ppt Masaccio Leonardo Corneli .pdf

  • 2. Trinità Non era presente grazia delicata come in molte delle sue opere, ma figure massicce e pesanti è ritenuta una delle opere fondamentali per la nascita del Rinascimento italiano nella storia dell'arte. In essa si trovano tutti i principali contenuti della cultura umanistica e si ha una perfetta sintesi tra pittura, scultura e architettura. Si tratta dell'ultima opera conosciuta dell'artista, morto a soli 27 anni.
  • 3. Personaggi presenti nell'opera Sulla parete di fondo è collocata una piattaforma orizzontale sulla quale si erge in piedi la figura di Dio Padre. Indossa una tunica rossa ed un mantello blu, ha la sembianza di un uomo maturo ed un'espressione ieratica; le braccia sono leggermente aperte per reggere il braccio orizzontale della croce. L'aureola che ne incornicia il capo tocca la volta della cappella facendo apparire gigantesca la sua figura, l'aureola a differenza di prima è raffigurata in scorcio prospettico, segno di irradiazione divina. In realtà la sua statura è strettamente proporzionata con quella del Figlio in croce la cui figura risalta nell'affresco per il pallore delle sue carni. La posizione arcuata delle gambe inchiodate sulla croce e il panno bianco che sembra scivolare lungo i fianchi. Padre e Figlio sono gli unici personaggi dell'opera a essere sottratti alle regole prospettiche, venendo implicitamente dichiarati come entità immutabili che non sottostanno alle leggi fisiche del mondo umano. L'effetto derivante è quello della percezione di un'inclinazione che le rende quasi precipitanti sullo spettatore. La raffigurazione della Trinità è completata dalla colomba dello spirito santo: le sue ali sembrano disporsi attorno al collo di Dio Padre, tanto da rendere problematico, a prima vista, il suo riconoscimento. Su di un piano inferiore e, nell'illusione prospettica, più prossime allo spettatore stanno le figure statuarie di San Giovanni e della Madonna. Il santo evangelista è avvolto in un mantello rosso, sta a mani giunte con lo sguardo rivolto alla croce, nel tipico atteggiamento del "dolente".
  • 4. Maria nel dipinto Maria è stranamente distaccata e si volge verso chi guarda il dipinto, è raffigurata come donna ormai avanti con gli anni con uno sguardo impassibile e coperta con un manto blu, con il gesto della mano invita colui che guarda l'opera a contemplare la crocifissione del figlio
  • 5. Immagine dell' opera Grazie a questa immagine possiamo vedere bene tutti I dettagli e I personaggi precendentemente elencati
  • 6. Tratti storici Nessun documento scritto attesta la data esatta di esecuzione del dipinto e l'identità del committente, nonostante sia raffigurato, con la moglie, ai piedi del dipinto; a proposito di quest'ultimo è stata formulata anche l'ipotesi si tratti di un priore domenicano presente in quegli anni nel convento, Frà Benedetto di Domenico di Lenzo, e che l'opera sia stata eseguita in onoranza di un suo congiunto defunto in quegli anni, forse Berto di Bartolomeo del Banderaio, fatto ritrarre nell'affresco assieme a sua moglie Sandra. L'affresco si trova in posizione asimmetrica nella campata, esattamente davanti alla porta che conduceva al cimitero della Basilica. Il dogma della Trinità era dopotutto un tema di importanza fondamentale per i domenicani, proprietari della chiesa, come testimonia la posizione di rilievo dell'affresco all'interno della navata. Alla complessa creazione tematica del dipinto dovette sicuramente partecipare un teologo del convento, che Berti (1988) ha ipotizzato potesse essere Fra' Alessio Strozzi, religioso, umanista e matematico che frequentava artisti come Lorenzo Ghiberti e Filippo Brunelleschi.