Nel 2023 il PNRR è andato incontro ad una revisione sistemica complessiva che ne ha determinato nuovi obiettivi strategici e nuovi risultati da conseguire. Tale revisione è dovuta ad alcune criticità del programma iniziale, alle nuove priorità di sviluppo del governo in carica, oltre che ad un mutato contesto socio-economico internazionale. Partendo da questi fattori, l’intervento proporrà un bilancio di come la revisione in corso abbia potuto direttamente o indirettamente beneficiare della crescita e dello sviluppo della cultura del Project Management In Italia.
Stefano Broccardo | Digitalizzazione e sostenibilità: cosa può fare il cost m...
Antonio Maria D'Amico | Lo stato d’avanzamento del PNRR e la cultura del Project Management in Italia
1. LO STATO D’AVANZAMENTO DEL PNRR E
LA CULTURA DEL PROJECT MANAGEMENT
IN ITALIA
Antonio Maria D’AMICO
2. UN MIO BREVE PROFILO
Ho iniziato la mia carriera a Bruxelles come funzionario del Comitato Economico Sociale e poi
della CE per circa 5 anni, successivamente come manager a Bruxelles e a Parigi per circa 3
anni presso PriceWaterCooper; a Bucarest in Romania ho costituto il GEIE Inclusion Alliance
Europe (il 1° GEIE registrato in Romania), ed a Ratingen in Germania con Detecon ho creato
la start-up Eutelis Italia nel settore delle telecomunicazioni. Successivamente a Roma, ho
trascorso i miei recenti anni di attività professionale, creando la Estia International, attiva nel
settore delle energie eoliche; ma è con la European Business Associates Srl che ho svolto
prevalentemente per circa 20 anni il ruolo di advisor e manager di progetti d’innovazione di
finanza agevolata, come Program manager e Project manager, oltre a dedicarmi alla docenza
universitaria sempre in ambito di management di fondi europei.
Il mio obiettivo è sempre stato orientato a rendere accessibile il mondo della finanza agevolata,
e mettere a disposizione a quelle aziende e quelle amministrazioni che non riescono a ricoprire
questo ruolo internamente, e creare iniziative di successo per i miei partner ed i miei clienti.
Attualmente ricopro la carica di responsabile per il Project Finance, Fondi EU e PNRR presso
la società RELECTRIC, di Roma. Parlo bene inglese e francese, cosi cosi tedesco e rumeno.
3. Indice
1.Breve introduzione al PNRR
2.Confronto con gli altri Paesi europei
3.Criticità della messa in opera del PNRR in Italia
4.Stato avanzamento del PNRR al 30 Giugno 2023
5.Revisione del PNRR nei Paesi UE
6.Revisione del PNRR in Italia
7.Accesso ai fondi del PNRR
8.Conclusioni
Indice
1.Breve introduzione al PNRR
2.Confronto con gli altri Paesi europei
3.Criticità della messa in opera del PNRR in Italia
4.Stato avanzamento del PNRR al 30 Giugno 2023
5.Revisione del PNRR nei Paesi UE
6.Revisione del PNRR in Italia
7.Accesso ai fondi del PNRR
8.Conclusioni
4. BREVE INTRODUZIONE AL PNRR
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza
(PNRR), pone l’Italia come prima beneficiaria, in
valore assoluto, dei due principali strumenti del
Next Generation EU (NGEU) il Dispositivo per la
Ripresa e Resilienza (RRF) e il Pacchetto di
Assistenza alla Ripresa per la Coesione e i
Territori d’Europa (REACT-EU).
Il solo RRF garantisce risorse per 191,5 miliardi
di euro, da impiegare nel periodo 2021-2026, dei
quali 68,9 miliardi sono sovvenzioni a fondo
perduto, e 122,6 miliardi sono un
finanziamento che per il nostro Paese dovrà
rimborsare.
PIANO NAZIONALE RIPRESA E RESILIENZA
6. PNRR : 6 MISSIONI
Il Piano, che si articola in sei Missioni e 16
Componenti, si basa sul regolamento UE
2021/241
Le 6 Missioni del Piano sono:
1.Digitalizzazione, innovazione,
competitività, cultura e turismo;
2.Rivoluzione verde e transizione
ecologica;
3. Infrastrutture per una mobilità
sostenibile;
4.Istruzione e ricerca;
5. Inclusione e coesione;
6. salute.
BREVE INTRODUZIONE AL PNRR
7. TRAGUARDI E OBIETTIVI – INVESTIMENTI PER MISSIONE
BREVE INTRODUZIONE AL PNRR
Il PNRR Italiano presenta una estrema complessità in termini di struttura ed in termini di modalità di
valutazione dei risultati da raggiungere che sono suddivisi in Traguardi ed Obiettivi
8. 527 TRA TRAGUARDI E OBIETTIVI
BREVE INTRODUZIONE AL PNRR
Un Piano cosi complesso richiede una preparazione preliminare di Program management
9. TRAGUARDI E OBIETTIVI – CRONOPROGRAMMA 2022
BREVE INTRODUZIONE AL PNRR
Le tempistiche di lancio del PNRR nel 2021 non hanno permesso di preparare gli Enti locali
10. MODELLO ORGANIZZATIVO PNRR
Indice
1.Breve introduzione al PNRR
2.Confronto con gli altri Paesi europei
3.Criticità della messa in opera del PNRR in Italia
4.Stato avanzamento del PNRR al 30 Giugno 2023
5.Revisione del PNRR nei Paesi UE
6.Revisione del PNRR in Italia
7.Accesso ai fondi del PNRR
8.Conclusioni
11. A livello percentuale, solo 2 paesi su 7 hanno richiesto una
frazione di prestiti superiore al 50% delle risorse
complessive: Italia e Romania. Anche in questo caso il
nostro paese risulta al primo posto con circa il 64%.
Analizzeremo l’aspetto del rapporto tra prestiti e sovvenzioni
più in dettaglio nelle slides seguenti, tenendo conto che
l’Italia ha accesso in questo modo a risorse a tassi di
interessi agevolati, ma altri partners europei non hanno
condiviso questa strategia di aumento del proprio debito
nazionale
CONFRONTO CON GLI ALTRI PAESI EUROPEI
Il PRESTITI E LE SOVVENZIONI
12. TRANSIZIONE ECOLOGICA E DIGITALIZZAZIONE – Valori assoluti
CONFRONTO CON GLI ALTRI PAESI EUROPEI
Un ulteriore elemento da analizzare riguarda la quota di investimenti (che
includono sempre sovvenzioni e prestiti) che ogni paese ha previsto per i
due settori considerati strategici dalle istituzioni europee e cioè la
transizione ecologica e la digitalizzazione.
Nel Piano prima della revisione, possiamo osservare nella slide seguente
come, in valori assoluti, il nostro paese risulti al primo posto per la quantità
di risorse assegnata ad entrambi i settori. L'Italia infatti investirà 71,8
miliardi di euro per la transizione verde e 48,1 miliardi per la digitalizzazione
13. TRANSIZIONE ECOLOGICA - Valori percentuali
Se analizziamo più in dettaglio i valori assoluti allocati dall’Italia a questi due settori, transizione
ecologica e digitalizzazione, e li mettiamo in rapporto al totale delle risorse a disposizione dell’Italia,
in una logica di confronto tra paesi europei, emerge una realtà diversa a quella appena osservata
nella slide della pagina precedente.
In questo caso possiamo notare come l’Italia risulti
all’ultimo posto, insieme alla Grecia, per quanto
riguarda la percentuale di investimenti assegnati alla
transizione ecologica con il 37,5% delle risorse
complessive. Da notare peraltro che il 37% era il
minimo di investimenti richiesti in questo settore dal
regolamento europeo. Ai primi posti troviamo invece
Lussemburgo, Danimarca, Austria e Belgio. Anche la
Francia con una quota del 46% ha scelto di investire in
questo settore una parte consistente delle risorse
europee a essa spettanti.
CONFRONTO CON GLI ALTRI PAESI EUROPEI
14. Per quanto riguarda invece la
digitalizzazione il nostro paese si trova al
settimo posto con una quota di
investimenti pari al 25,1% del totale. In
questo caso al primo posto troviamo la
Germania, unico paese a investire più
della metà delle risorse (13,3 miliardi sui
25,6 totali) in questo settore.
DIGITALIZZAZIONE –Valori percentuali
CONFRONTO CON GLI ALTRI PAESI EUROPEI
15. Indice
1.Pnrr italia CRITICITA DELLA MESSA IN OPERA
Indice
1.Breve introduzione al PNRR
2.Confronto con gli altri Paesi europei
3.Criticità della messa in opera del PNRR in Italia
4.Stato avanzamento del PNRR al 30 Giugno 2023
5.Revisione del PNRR nei Paesi UE
6.Revisione del PNRR in Italia
7.Accesso ai fondi del PNRR
8.Conclusioni
16. CRITICITÀ DELLA MESSA IN OPERA DEL PNRR IN ITALIA
SULLA BASE DELLE CONCLUSIONI DI QUESTA RELAZIONE ABBIAMO CONSIDERATO I
MAGGIORI ASPETTI DI CRITICITÀ:
• Amministrazioni centrali e locali
• Rincaro delle materia
• Rispetto degli impegni
• Capacita amministrativa
• Capacita di spesa
• Reclutamento delle competenze
• Assistenza tecnica
• Criticità territoriali
• Stabilita degli investimenti
Una migliore cultura di Program e di Project management avrebbe permesso di risolvere alcune
di queste criticità.
17. Amministrazioni Centrali e Locali
Sempre a valere sugli interventi esaminati, la CdC ha osservato
che la gran parte degli obiettivi da conseguire nel 2022
sono stati raggiunti da parte delle amministrazioni centrali
A differenza delle amministrazioni centrali, le amministrazioni locali si trovano in una situazione
di grande affanno visto il carico di lavoro aggiuntivo che gli viene richiesto dal PNRR; in effetti, la
disponibilità di nuove risorse del PNRR ha accentuato le già note difficoltà di utilizzo delle risorse
ordinarie, ed ha messo in evidenza si le forze ma soprattutto le debolezze delle stesse, che
paradossalmente in alcuni territori da opportunità si sono trasformate in vere criticità
CRITICITÀ DELLA MESSA IN OPERA DEL PNRR IN ITALIA
18. Il rispetto degli impegni
Tale stato di cose va ad incidere soprattutto sulle
Amministrazioni locali, sulla necessità di accelerare la
capacità e la velocità di spesa per finanziare i progetti
Previsti dal Piano
Il rincaro delle materie
È di tutta evidenza, rispetto alle previsioni iniziali inoltre, come il quadro economico finanziario
d’insieme si sia modificato, determinando l’emersione di elementi di incertezza legati in
particolare al rincaro delle materie prime che, unitamente all'aumento dei costi di elettricità e
gas, stanno causando conseguenze dirette sull'attuazione del PNRR e avranno come risultato
il rialzo dei costi di realizzazione di progetti, stimati su prezzi più bassi quando il piano è stato
scritto ed approvato dall’UE.
CRITICITÀ DELLA MESSA IN OPERA DEL PNRR IN ITALIA
19. Capacità amministrative
Nelle anali eseguite sono emersi fattori di criticità
che hanno messo in luce il mancato raccordo fra afflusso
di nuove risorse ed il miglioramento delle capacità
amministrative e di spesa da parte delle amministrazioni stesse.
Il confronto con le amministrazioni dimostra
come la maggiore disponibilità e maggior impiego di risorse
non corrisponda automaticamente a capacità di sviluppo,
Capacità di spesa
Pur nel complessivo andamento positivo constatato nella realizzazione del
Piano e dei suoi obiettivi intermedi o finali, in più occasioni è emersa la problematica
connessa alla capacità di spesa delle singole amministrazioni, che hanno avuto difficoltà nello
spiegare perché la maggiore disponibilità di risorse dovrebbe risolvere problemi risalenti di mancato
impiego delle stesse, sia sotto la forma dell'impegno che della spesa vera e propria.
CRITICITÀ DELLA MESSA IN OPERA DEL PNRR IN ITALIA
20. Reclutamento competenze
E’ emersa, inoltre, come evidente, in tema di disponibilità di
risorse, la necessità di rafforzamento delle strutture
amministrative (la costituzione di “uffici PNRR” presso le
singole amministrazioni è solo il volano del complesso di
attività che deve essere svolta a monte ed a valle dei singoli
investimenti), nonché il doveroso completamento, nel rispetto
di una tempistica particolarmente serrata, del reclutamento
degli esperti con la conseguente necessità di una pronta
comunicazione alla Corte dei conti della entità numerica,
delle competenze specialistiche e dei costi delle nuove risorse umane la cui adeguatezza è
condicio sine qua non della compiuta attuazione dell'intervento, per come significato dallo stesso
PNRR
CRITICITÀ DELLA MESSA IN OPERA DEL PNRR IN ITALIA
21. Assistenza tecnica
Un argomento certamente connesso con il precedente è quanto manifestato dalle
amministrazioni centrali in tema di necessità di attività di assistenza tecnica, intese per
tali le azioni di supporto finalizzate a garantire lo svolgimento delle attività richieste nel processo di
attuazione complessiva del PNRR e necessarie a garantire gli adempimenti regolamentari prescritti
(attività di preparazione, monitoraggio, controllo, audit e valutazione e in particolare studi, analisi,
attività di supporto amministrativo alle strutture operative, azioni di informazione e comunicazione,
consultazione degli stakeholders, spese legate a risorse informatiche destinate
all'elaborazione e allo scambio delle informazioni).
La difficoltà denunciata dalle amministrazioni in questo campo risiede nel fatto che queste attività
non sono finanziabili con le risorse del PNRR, pure nella necessità di un corretto supporto alla
realizzazione del piano. Come noto, si è cercato di porre rimedio alla carenza manifestata attraverso
accordi tra il Ministero dell'economia, Cassa depositi e prestiti ed Invitalia. Tuttavia, dati i tempi
particolarmente ristretti dettati dall’Europa, la Corte ha invitato le amministrazioni all'attivazione
rapida di apposite task force centrali ma anche territoriali che possano dedicarsi al supporto tecnico
specialistico degli operatori
CRITICITÀ DELLA MESSA IN OPERA DEL PNRR IN ITALIA
22. Indice
Indice
1.Breve introduzione al PNRR
2.Confronto con gli altri Paesi europei
3.Criticità della messa in opera del PNRR in Italia
4.Stato avanzamento del PNRR al 30 Giugno 2023
5.Revisione del PNRR nei Paesi UE
6.Revisione del PNRR in Italia
7.Accesso ai fondi del PNRR
8.Conclusioni
23. STATO D’AVANZAMENTO DEL PNRR AL 30 GIUGNO 2023
MONITORAGGIO DEI TRAGUARDI E DEGLI OBIETTIVI DA CONSEGUIRE ENTRO IL 30/06/23
La tabella illustra lo stato di attuazione degli investimenti e delle riforme del PNRR per i quali sono previsti traguardi
ed obiettivi da conseguire entro il 30 giugno 2023.
Nel primo semestre 2023 sono previsti 27 interventi, 8 inerenti a 91 Riforme e 19 relativi ad altrettanti Investimenti.
Per la gran parte degli interventi (20) è previsto il conseguimento di traguardi (milestone) (ossia adozione di
norme, conclusione di accordi, aggiudicazione di appalti, avvio di sistemi informativi, ecc.), mentre un numero
sensibilmente inferiore di interventi (7) prevede il conseguimento di obiettivi (target).
Dei 27 traguardi e obiettivi, più in dettaglio, 15 riguardano interventi da concludersi entro il 30 giugno 2023,
mentre 12 afferiscono a interventi da realizzare entro il 31 marzo 2023.
I traguardi e obiettivi da conseguire nel primo semestre 2023, unitamente alle Riforme e agli Investimenti cui
afferiscono, sono così ripartiti tra le 6 Missioni nelle quali il PNRR italiano si articola
24. STATO D’AVANZAMENTO DEL PNRR AL 30 GIUGNO 2023
MONITORAGGIO DEI TRAGUARDI E DEGLI OBIETTIVI DA CONSEGUIRE ENTRO IL 30/06/23
25. STATO D’AVANZAMENTO DEL PNRR AL 30 GIUGNO 2023
MONITORAGGIO DEI TRAGUARDI E DEGLI OBIETTIVI DA CONSEGUIRE ENTRO IL 30/06/23
26. STATO D’AVANZAMENTO DEL PNRR AL 30 GIUGNO 2023
MONITORAGGIO DEI TRAGUARDI E DEGLI OBIETTIVI DA CONSEGUIRE ENTRO IL 30/06/23
Esiste una reale difficoltà ad ottenere dati grafici aggregati sull’avanzamento del Piano ai quali
contribuiscono più amministrazioni.
27. Indice
Le revisione del PNRR negli altri paesi UE
Revisione PNRR, tutte le modifiche al piano: ecobonus, REPowerUE e finanziamenti
Indice
1.Breve introduzione al PNRR
2.Confronto con gli altri Paesi europei
3.Criticità della messa in opera del PNRR in Italia
4.Stato avanzamento del PNRR al 30 Giugno 2023
5.Revisione del PNRR nei Paesi UE
6.Revisione del PNRR in Italia
7.Accesso ai fondi del PNRR
8.Conclusioni
28. La necessità di modificare il Piano iniziale risulta
essere una necessità non solo italiana ma condivisa
nel UE. Quello che in Italia non è stato detto nel
2022, è che nel lasso di tempo dall’inizio di giugno al
22 settembre 2023, fonti UE, emerge che su un
totale di 27 paesi europei, la maggioranza (15)
hanno presentato dei Piani di ripresa e resilienza
modificati. Oltre all’Italia, i paesi cha hanno attivato
questa procedura sono i seguenti : Germania,
Romania, Cipro, Croazia, Grecia, Polonia, Svezia,
Belgio, Austria, Slovenia, Paesi Bassi, Repubblica
Ceca, Lituania, Spagna. Altri paesi potranno
naturalmente ricorrere a questa procedura nel
futuro.
REVISIONE DEL PNRR NEI PAESI UE
La revisione dei PNRR nazionali è stata una esigenza comune nei paesi Europei.
29. REVISIONE DEL PNRR NEI PAESI UE
La cronologia delle richieste di revisione del PNRR
34. .
Dall’analisi di questo dato possiamo desumere che la richiesta di modifiche al PNRR ha un
carattere trasversale, non è tipica di paesi grandi o piccoli, ad economia forte o debole, paesi
dell’area nord – sud /est – ovest, ecc..;
questo per sottolineare l’aspetto di assoluta normalità della procedura, tra l’altro già
contemplata nel regolamento istitutivo del Piano europeo.
https://ec.europa.eu/economy_finance/recovery-and-resilience-
scoreboard/timeline.html?lang=it
REVISIONE DEL PNRR NEI PAESI UE
35. Indice
LA revisione del PNRR in Italia
Revisione PNRR, tutte le modifiche al piano: ecobonus, REPowerUE e finanziamenti
Indice
1.Breve introduzione al PNRR
2.Confronto con gli altri Paesi europei
3.Criticità della messa in opera del PNRR in Italia
4.Stato avanzamento del PNRR al 30 Giugno 2023
5.Revisione del PNRR nei Paesi UE
6.Revisione del PNRR in Italia
7.Accesso ai fondi del PNRR
8.Conclusioni
36. .
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) ha subito una significativa rivisitazione da
parte del Ministro Raffaele Fitto, che ha proposto una maxi-revisione con alcuni tagli
sostanziali e importanti novità.
Le modifiche seguono diversi obiettivi, tra cui quelli espressi dal piano REPowerUe, che mira
ad allontanare i paesi membri dalle dipendenze dai combustibili fossili, verso l’energia pulita.
Esamineremo le principali modifiche apportate al piano, focalizzandoci sui tagli per 15,89
miliardi di euro e sulle nuove misure introdotte, in linea con il REPowerEu
REVISIONE DEL PNRR IN ITALIA
IL DISPOSITIVO GIURIDICO
37. Dobbiamo sottolineare che, in ragione della durata pluriennale dei Piani nazionali di ripresa e
resilienza, il regolamento (UE) 2021/241 del Parlamento europeo e del Consiglio che ha
istituito il PNRR (Dispositivo di ripresa e resilienza - regolamento RRF) sin dall’origine ha
previsto e disciplinato la possibilità di revisione dei Piani.
In particolare, l’articolo 21, paragrafo 1, di questo regolamento prevede che quando il Piano
con i relativi milestone e target non sia più realizzabile, in tutto o in parte, dallo Stato membro
a causa di circostanze oggettive, lo Stato membro interessato possa presentare una
richiesta motivata alla CE di proporre una modifica della Decisione di esecuzione del
Consiglio con cui è stato inizialmente approvato il Piano, o anche una sua sostituzione
integrale.
IL DISPOSITIVO GIURIDICO
REVISIONE DEL PNRR IN ITALIA
38. Tenendo conto inoltre della decisone della CE, che pone una serie
di obiettivi denominati “Green Deal” , soprattutto in relazione alla
necessità di raggiungere una sovranità energetica come risposta
all’aumento del costo dell’energia,
il 27 febbraio 2023 è stato approvato il Regolamento (UE) 2023/435
del Parlamento europeo e del Consiglio (c.d. Regolamento
REPowerEU), entrato in vigore il 1° marzo 2023, che ha modificato il
Regolamento (UE) 2021/241 per consentire agli Stati membri di
modificare i Piani nazionali di ripresa e resilienza, oltre alle possibilità
di rimodulazione già previste, anche con l’aggiunta di un capitolo
dedicato alle nuove azioni volte a conseguire gli obiettivi del piano
REPowerEU.
IL DISPOSITIVO GIURIDICO
REVISIONE DEL PNRR IN ITALIA
39. Il Governo italiano ha di conseguenza legiferato sulla base dei 2 regolamenti UE:
• il regolamento (UE) 2021/241 del PE e del Consiglio del 12 febbraio 2021 istitutivo del
RRF europeo (PNRR), e
• il Regolamento (UE) 2023/435 del Parlamento europeo e del Consiglio (c.d.
Regolamento REPowerEU), che abbiamo appena visto,
Coerentemente, il Governo ha approvato il decreto-legge 24 febbraio 2023, n. 13, recante
Disposizioni urgenti per l'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e del
Piano nazionale degli investimenti complementari al PNRR (PNC), ha avviato la revisione del
nostro PNRR.
In Italia la decisione di revisione del PNRR ha destando non poche perplessità da parte
dell’opposizione, ma come abbiamo visto è un fenomeno generale in Europa.
IL DISPOSITIVO GIURIDICO
REVISIONE DEL PNRR IN ITALIA
40. Come indica il Dipartimento per le Politiche Europee, le Amministrazioni italiane hanno proposto
revisioni del PNRR principalmente intorno ad alcune aree di intervento di seguito:
• modifiche formali sulla descrizione delle misure e sui meccanismi di verifica: l’obiettivo è una
più agevole rendicontazione dei singoli obiettivi;
• modifiche e riprogrammazioni di misure, che le Amministrazioni intendono riprogrammare a
seguito di criticità o forti rischi di non raggiungimento degli obiettivi. Vi rientrano ad esempio gli
interventi per l’Alta velocità, con le conseguenti criticità archeologiche, geologiche e sulle
autorizzazioni, ma anche le misure della transizione digitale;
• de-finanziamento di alcune misure dal PNRR, con copertura da altre fonti di finanziamento,
come ad esempio i fondi delle politiche di coesione.
•raggiungimento degli obiettivi con nuove tempistiche nei casi più critici, tenendo conto anche
delle concentrazioni di scadenze diverse che hanno rallentato alcuni interventi.
GLI ASSI DI INTERVENTO DELLE MODIFICHE AL PNRR
REVISIONE DEL PNRR IN ITALIA
Il Governo in questa fase, nonostante i tempi ridotti, ha saputo gestire in modo ottimale gli iter di
condivisione con tutte le altre amministrazioni secondo una logica di Program management
41. IL CONFRONTO ISTITUZIONALE
Come abbiamo visto le proposte di revisione del PNRR in Italia sono maturate nell’ambito di un
confronto sistematico e continuativo con tutti i soggetti istituzionali coinvolti, nell’ambito della
nuova governance ridisegnata dal Governo mediante il decreto-legge 24 febbraio 2023, n. 13,
recante Disposizioni urgenti per l'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e
del Piano nazionale degli investimenti complementari al PNRR.
Il Governo ha utilizzato criteri di efficacia, efficienza e coerenza delle revisioni proposte, che lo
ha messo in linea con la aspettative della Commissione europea.
Questo coerentemente con il Regolamento (UE) 2021/241 del PE e del Consiglio del 12
febbraio 2021, istitutivo del Dispositivo di ripresa e resilienza (RRF), che disciplina al suo interno
le circostanze in presenza delle quali uno Stato membro può legittimamente richiedere una
modifica o una revisione del proprio Piano, nonché la procedura volta all’assunzione, da parte
delle Istituzioni dell’Unione, di una decisione in merito a tale richiesta.
REVISIONE DEL PNRR IN ITALIA
42. Nella nuova governance il confronto istituzionale ha avuto un ruolo cruciale e si è articolato
attraverso una serie interlocuzioni svolte a più livelli, con le Amministrazioni titolari, le
Amministrazioni centrali e locali, le parti sociali e le imprese, la Commissione europea, a
fronte del coinvolgimento del Parlamento anche mediante la condivisione di tutti gli elementi
necessari per valutare l’attuazione del Piano e discuterne su una base informativa ampia,
dettagliata e frutto di un percorso di condivisione sistematica con tutti gli attori coinvolti.
Tale percorso di condivisione trova la sua sede privilegiata nella Cabina di Regia, che come
noto è un organo di indirizzo politico deputato al coordinamento e all’attuazione del Piano, a
cui il Governo ha assegnato un ruolo primario con il citato decreto-legge n. 13/2023.
Dal punto di vista del PM, una grande rilevanza è stata portata ai principi di co-decisione, di
coinvolgimento di tutte gli attori e di loro responsabilizzazione, di gestione si tempi e di
gestione delle criticità che erano state identificate dal rapporto delle Corte dei Conti
REVISIONE DEL PNRR IN ITALIA
IL CONFRONTO ISTITUZIONALE
43. Questo confronto istituzionale si è basato sulle attività seguenti:
13 RIUNIONI INTERNE DELLA CABINA DI REGIA
Svoltesi tra l’8 novembre 2022 e il 20 luglio 2023, nell’ambito delle quali si è svolto il
confronto periodico con le singole Amministrazioni titolari di Riforme e Investimenti del PNRR
e altri soggetti istituzionali,
33 RIUNIONI CABINA DI REGIA ED AMMINISTRAZIONI
Svoltesi dal 14 al 17 novembre 2022 e il 6 dicembre 2022 della Cabina di regia tra il Ministro
per gli affari europei e le altra Amministrazioni competenti per la messa in opera del PNRR
I temi trattati sono stati le verifiche in ordine allo stato di attuazione degli interventi,
individuare le criticità riscontrate nel monitoraggio dell’attuazione delle Riforme e degli
Investimenti del PNRR, nonché le possibili soluzioni normative o amministrative, individuare e
preparare le proposte di aggiornamento, modifiche e rimodulazioni
REVISIONE DEL PNRR IN ITALIA
IL CONFRONTO ISTITUZIONALE
45. CONFRONTO ISTITUZIONALE IN PARLAMENTO
Numerose audizioni (15 marzo 2023, 14 aprile 2023, il 19 luglio 2023)
Temi dibattuti : revisione complessiva del PNRR, definizione del nuovo capitolo REPowerEU;
i) Audizione svolta dal Ministro Raffaele Fitto, il 15 marzo 2023 presso le Commissioni riunite
V e XIV Camera e 4° e 5° Senato
ii) Audizione in Aula alla Camera, nella seduta del 14 aprile 2023, dell’interpellanza
sull’audizione precedente , in cui sono state fornite alcune indicazioni sul lavoro svolto con
riferimento alle proposte di revisione della quarta rata approvate dalla Cabina di regia dell’11
luglio 2023.
REVISIONE DEL PNRR IN ITALIA
IL CONFRONTO ISTITUZIONALE
46. CONFRONTI CON LA CE
Dal Rapporto emerge, in particolare, che in data 7 marzo 2023 è stata trasmessa alla
Commissione una prima nota preliminare sui progetti del capitolo REPowerEU e una nota
sulla rimodulazione del Piano, mentre il successivo 17 aprile 2023 è stata trasmessa una
nota concernente la revisione degli obiettivi del primo semestre 2023, oggetto di un incontro
con i servizi tecnici della Commissione il 19 aprile.
Infine, il 18 maggio 2023 è stata trasmessa una versione aggiornata dei progetti da includere
nel capitolo REPowerEU. Infine, nella settimana 12-16 giugno 2023, in occasione della visita
ufficiale della delegazione della Commissione europea in Italia, si sono tenute 35 riunioni
tematiche tra la Struttura di missione PNRR, le Amministrazioni titolari e le parti sociali, da un
lato, e la Commissione europea, dall’altro.
Il 28 luglio 2023 la Commissione europea ha espresso una valutazione preliminare positiva
sul pagamento della terza rata del PNRR, con riguardo a 54 traguardi e obiettivi.
REVISIONE DEL PNRR IN ITALIA
IL CONFRONTO ISTITUZIONALE
48. Da sempre l’Italia si caratterizza per prezzi
fra i più alti all’interno dell’Unione, sia per
l’elettricità sia per il gas, una debolezza che
la crisi 2022 ha accentuato. Le statistiche
Eurostat sui prezzi confermano questo non
invidiabile primato, ed evidenziano altresì
come la questione della povertà energetica
sia tornata ad aggravarsi negli ultimi anni.
L’indicatore Eurostat della povertà, in
termini di percentuale di famiglie non
capaci di riscaldarsi adeguatamente, è
salito dall’8,1 percento nel 2021 all’8,8
percento nel 2022 e nel 2023 è atteso
peggiorare ulteriormente
Il CAPITOLO REPOWER
REVISIONE DEL PNRR IN ITALIA
49. .
Secondo il Piano PNRR e REPOWER EU per la transizione verde e digitale, ogni stato UE
deve dedicare almeno il 37% della spesa agli obiettivi climatici ed almeno il 20& agli obiettivi
digitali.
REVISIONE DEL PNRR IN ITALIA
50. Una delle novità introdotte nella revisione del PNRR è la sua integrazione con il nuovo
programma REPowerEu, che ha aggiunto 19,2 miliardi di euro al budget del PNRR nel
settore energetico. L’obiettivo strategico dei paesi UE attraverso questo programma, è di
raggiungere progressivamente la loro indipendenza energetica dai combustibili fossili.
In particolare il REPowerEu presenta alcuni obiettivi generali :
•risparmiare progressivamente energia;
•diversificare il più possibile l’approvvigionamento di energia e gas;
•sostituire i combustibili fossili con energia pulita;
•stabilire investimenti e riforme in linea con gli obiettivi precedenti
e per rafforzare le Reti ed le infrastrutture energetiche ed accellerare la Transizione verde ed
l’efficentamento energetico (privato e pubblico).
REVISIONE DEL PNRR IN ITALIA
Il CAPITOLO REPOWER
51. Il Governo ha inoltre individuato una serie di misure che si propone di definanziare, totalmente o
parzialmente, per un ammontare complessivo di € 15,9 miliardi. Per lo più si tratta di investimenti
che sono confluiti nel PNRR e che in sede di attuazione e rendicontazione hanno scontato rilevanti
criticità. La principale problematica riscontrata è stata rappresentata dal rispetto delle condizionalità
imposte dal PNRR, tra cui quelle specifiche per ciascuna misura e quelle relative agli elementi
informativi necessari per la rendicontazione.
Un ulteriore profilo problematico è la parcellizzazione degli interventi che, pur essendo incardinati
nella titolarità di poche Amministrazioni centrali, ricadono nella competenza di moltissimi soggetti
attuatori, tra loro molto diversi per dimensione, capacità amministrativa e finanziaria. Tale
circostanza ha comportato un carico amministrativo di difficile gestione, nonostante gli strumenti di
supporto messi a disposizione delle Amministrazioni titolari.
REVISIONE DEL PNRR IN ITALIA
Il DEFINANZIAMENTO
Una corretta gestione delle criticità del PNRR ha portata alla proposta di definanziare alcune attività
che non sarebbe stato possibile attuare.
53. Indice
Accesso ai fondi PNRR
Revisione PNRR, tutte le modifiche al piano: ecobonus, REPowerUE e finanziamenti
Indice
1.Breve introduzione al PNRR
2.Confronto con gli altri Paesi europei
3.Criticità della messa in opera del PNRR in Italia
4.Stato avanzamento del PNRR al 30 Giugno 2023
5.Revisione del PNRR nei Paesi UE
6.Revisione del PNRR in Italia
7.Accesso ai fondi del PNRR
8.Conclusioni
54. ACCESSO AI FONDI DEL PNRR
La messa in opera del PNRR avviene attraverso una serie di bandi di gara gestiti da ognuna delle
Amministrazioni titolari. Questo processo non è stato considerato dalla revisione in corso, e
meriterebbe un profondo ripensamento al fine di un migliore coordinamento ed accessibilità delle
informazioni da parte delle aziende che sono interessate ad ottenere i fondi del PNRR titolari.
55. Indice
Conclusioni
Revisione PNRR, tutte le modifiche al piano: ecobonus, REPowerUE e finanziamenti
Indice
1.Breve introduzione al PNRR
2.Confronto con gli altri Paesi europei
3.Criticità della messa in opera del PNRR in Italia
4.Stato avanzamento del PNRR al 30 Giugno 2023
5.Revisione del PNRR nei Paesi UE
6.Revisione del PNRR in Italia
7.Accesso ai fondi del PNRR
8.Conclusioni
56. Conclusione
Il processo di riprogrammazione e revisione del PNRR rappresenta una opportunità fondamentale
per l’Italia per assicurare un’attuazione degli interventi efficace ed efficiente, e per l’utilizzo
corretto delle risorse a disposizione entro il 2026.
In questo contesto, l’integrazione del PNRR con gli altri strumenti di finanza agevolata come il
FESR, il FES e tutti gli altri strumenti finanziati, deve essere promossa ma non deve rappresentare
una ulteriore complessità per il mondo delle imprese, delle amministrazioni e della società civile
interessati al Piano.
L’idea di creare uno “sportello unico” per l’accesso facile ai sistemi di finanziamento, che parli la
lingua del mercato, è sempre un obiettivo possibile, anche se complesso e di difficile attuazione.
In termini di cultura del Project management, come abbiamo visto, la revisione del PNRR ha
sicuramente dimostrato un passo avanti significativo, che assicurerà indubbiamente il
raggiungimento dei risultati ottimale attesi dal Piano, e siamo certi che il ForumPM 2023
contribuirà in modo sostanziale al raggiungimento di questo importante obiettivo per l’Italia.