SlideShare a Scribd company logo
1 of 30
DIFFICOLTA’ DI CALCOLO E
DISCALCULIA EVOLUTIVA
Germana Englaro, Susi Cazzaniga
Servizio Disturbi dell’Apprendimento
Università degli Studi di Padova
Torino
20-21-22 marzo 2006
Molti studenti incontrano difficoltà
nell’apprendimento della matematica.
Due spiegazioni:
1. Difficoltà di calcolo
2. Disturbo specifico del calcolo (discalculia
evolutiva)
Disturbo di CalcoloDisturbo di Calcolo Difficoltà di CalcoloDifficoltà di Calcolo
basi neurologiche
comorbidità specificità
- dislessia
- diificoltà nella
soluzione di
problemi
l’intervento riabilitativo normalizza (?)
appare in condizioni di
adeguate abilità generali e
di adeguato apprendimento
in altri ambiti
il profilo appare simile al disturbo
l’intervento riabilitativo
ottiene buoni risultati
in breve tempo
I sintomi
Secondo quanto riportato nell’ ICD 10 e in accordo con quanto
Descritto nel DSM-IV i sintomi delle difficoltà aritmetiche sono:
 incapacità di comprendere i concetti di base di particolari operazioni;
 mancanza di comprensione di termini o di segni aritmetici;
 mancato riconoscimento dei simboli numerici;
 difficoltà ad attuare le manipolazioni aritmetiche standard;
 difficoltà nel comprendere quali numeri sono pertinenti al problema
aritmetico che si sta considerando;
 difficoltà ad allineare correttamente i numeri o ad inserire decimali o
simboli durante i calcoli;
 scorretta organizzazione spaziale dei calcoli;
 incapacità ad apprendere in modo soddisfacente le tabelline della mol-
plicazione.
DOMANDE CRUCIALI IN
LETTERATURA
Cosa ci garantisce un buon livello di
competenza
nelle abilità di Calcolo?
Intelligenza? Abilità specifiche?
↓
Quali ed in Quale Rapporto?
3000 docenti intervistati
Segnalazione di:
• 5 bambini per classe con difficoltà di calcolo
• 5 - 7 bambini per classe con difficoltà di soluzione
dei problemi
(ogni classe 25 alunni circa)
+ 20% della popolazione scolastica
JARLD
(International Academy for Research in Learning Disabilities)
• 2,5 % della popolazione scolastica presenta difficoltà in
matematica in comorbidità con altri disturbi
• Discalculia: 2 bambini su 1000
19,9 % della popolazione scolastica = falsi positivi
_
Difficoltà
Insegnamento? Meccanismi di apprendimento?
Sviluppo dell’intelligenza numerica
Intelligenza Numerica?
=
Intelligere attraverso la quantità
oggi la ricerca dimostra che
E’ INNATA potenziamento sviluppo
prossimale tramite
istruzione dei
processi dominio specifici
+
L’intelligenza numerica è innata
non solo nella nostra specie
 sta alla base di molteplici fenomeni di diversa
complessità (es: plurale, singolare)
 neonati e bambini di pochi mesi risultano già in grado
di percepire la numerosità di un insieme visivo di oggetti
senza saper contare (distinzione di quantità: 1 diverso
tanti)
 sulla base di questa capacità innata pare che i bambini
si costruiscano delle aspettative aritmetiche basate sul
concetto di numerosità
Principali meccanismi innati:
• Span numerico 1 – 3
• n + 1 a partire da 1
• n – 1
• Corrispondenza biunivoca
• Ordine stabile
• Meccanismi specifici di lettura e scrittura?
• Accesso semantico preverbale precede
accesso verbale
Età critica: 4.5 – 5.5
Marco (5 anni): “Scritte, un po’ diverse, non sono
lunghe lunghe come le parole.”
Lucia (5 anni): “Sono che ti servono quando hai i
soldini, o le bambole. Se ne hai di più o di
meno delle tue amichette.”
Luca (5 anni): “Sono numeri scritti o detti a voce. O
anche sulle dita uno per uno. Ci si conta.”
Maria (5 anni): “I numeri sono fatti per dire uno, due,
tre, e poi non sbagliare fino a dieci, e anche fino a di più.”
Item no
7 Cosa sono i numeri?
Item no
1 A cosa servono i numeri?
Marco: “I numeri piccoli servono a contare. I numeri
grandi a scrivere a scuola.”
Lucia: “Anche per diventare grandi e bravi a scuola.”
Luca: “A me non mi servono mai.”
Maria: “Ai grandi servono molto. Ci fanno molte
cose. Anche la spesa.”
Tonino: “Servono per contare le cose e i soldi.”
L’interrogativo cruciale a cui dobbiamo
cercare di dare una risposta è il seguente:
Come giungono i bambini a riconoscere
le quantità, a rappresentarle e a
manipolarle attraverso il complesso
sistema simbolico dei numeri?
Teoria dei principi del conteggio (Gelman e
Gallister): i bambini hanno una competenza
innata di riconoscimento non verbale della
quantità che sta alla base dei meccanisi di
conteggio verbale.
Teoria dei contesti diversi (Fuson): esistono
delle competenze innate, ma i principi di
conteggio e di calcolo vengono sviluppati
gradualmente dal bambino attraverso esercizi
specifici per contesto e attraverso l’imitazione.
I contributi di ricerca sia nell’ambito della lettura che
della scrittura dei numeri portano a concludere
che i meccanismi di riconoscimento preverbale
delle quantità presiedono all’apprendimento della
lettura e scrittura dei numeri e ai sistemi di
conteggio, da cui possono avere origine i
meccanismi di calcolo e manipolazione del
sistema numerico.
La quantificazione non si basa solo su abilità di
conteggio, ma anche su altre abilità specifiche
chiamate subitizing
Riconoscimento visivo
intuitivo di quantità
In sintesi:
.La specie umana ancor prima di saper contare sa
capire i fenomeni in termini di quantità.
Ciò fa supporre che che la conoscenza numerica
dipenda da principi cognitivi innati.
Il sistema di elaborazione del numero ed il sistema
del calcolo sono moduli indipendenti.
Mc Closkey et al. (1985; 1987):
Sistema del calcolo
input
Sistema di
comprensione
dei numeri
Sistema di
produzione
dei numeri
output
• Il sistema di comprensione trasforma la struttura
superficiale dei numeri (diversa a
seconda del codice, verbale o arabo) in una
rappresentazione astratta di quantità;
• Il sistema del calcolo assume questa
rappresentazione come input, per poi “manipolarla”
attraverso il funzionamento di tre componenti: i segni
delle operazioni, i “fatti aritmetici” o operazioni base,
e le procedure del calcolo;
• Il sistema di produzione rappresenta l’output del
sistema del calcolo, fornisce cioè le
risposte numeriche.
Meccanismi Semantici
(regolano la comprensione
della quantità)
Meccanismi Lessicali
(regolano il nome del
numero)
Meccanismi Sintattici
(Grammatica Interna = Valore
Posizionale delle Cifre)
Possiamo quindi concludere che:
• La cognizione di quantità (semantica del numero)
consente l’accesso ai meccanismi di conteggio e ai
sistema di transcodifica nei numeri in linguaggi
(lessico) e in segni regolati da una grammatica
interna (sintassi del numero)
• La conoscenza numerica è dominio specifica
• I bambini di 5 anni sanno già riconoscere diversi
aspetti implicati nel numero (i numeri si scrivono, si
dicono, servono per….)
• La didattica della matematica deve tener conto di
questi aspetti innati e cercare di potenziarli
Conoscenze di base sui numeri:
Conoscenze semantiche (rappresentazioni di
quantità, confronto fra grandezze, stime,…)
Conoscenze lessicali (conoscere i nomi dei
numeri e saperli leggere e scrivere)
Conoscenze sintattiche (conoscenza della
grammatica del numero, valore posizionale
delle cifre, numeri decimali, frazioni, potenze,
…)
Counting (enumerare avanti e indietro)
Abilità di base del calcolo:
Conoscenze procedurali del calcolo scritto
(procedure delle operazioni, meccanismi del
prestito e del riporto,…)
Strategie di calcolo a mente (n+1,
arrotondamenti alla decina, combinazioni di
numeri, raggruppamenti, scomposizioni, …)
Memorizzazione di fatti numerici (processo
automatizzato di recupero di semplici
combinazioni di numeri e tabelline)
Rappresentazione delle componenti dell’abilità di calcolo aritmetico
Comprensione:
- comprensione simboli (+, -, <, =);
- saper ordinare numeri per valore quantitativo
da + a – e viceversa;
- saper confrontare numeri quantitativamente;
- conoscere il valore posizionale dei numeri.
Produzione:
- saper numerare in avanti e all’indietro;
- saper scrivere numeri sotto dettatura;
- ricordare tabelline;
- saper incolonnare;
- ricordare combinazioni e fatti numerici.
Procedure calcolo scritto:
- dell’addizione;
- della sottrazione;
- della moltiplicazione;
- della divisione.
Abilità di
calcolo aritmetico
• Effetto “confusione” tra il recupero di fatti aritmetici di addizione e quelli di
moltiplicazione. Es: 3 + 3 = 9 (Ashcraft e Battaglia, 1978)
• Effetto “inferenza”: la semplice presentazione di due cifre può produrre
un’attivazione automatica della somma. Es. 2 e 4 → 6
(Le Fevre, Bisanz, McKonjic, 1988)
• Effetto di “interferenza”: errori dovuti al lavoro parallelo dei due meccanismi
di attivazione indispensabili per il recupero diretto: da parte dei due operatori e
da parte dell’operazione nel suo complesso. (Campbell, 1987)
ERRORI NEL RECUPERO DI FATTI ARITMETICI
ERRORI NEL MANTENIMENTO E RECUPERO DI PROCEDURE
• Non utilizzo delle procedure di conteggio facilitanti
Es. 3 + 5 → partire a contare da 5 per aggiungere 3
• Confusione tra semplici regole di accesso rapido (Svenson e Broquist, 1975)
Es. n x 0 = n e n + 0 = n
• Incapacità di tenere a mente i risultati parziali (Hitch, 1978)
Sovraccarico del sistema di memoria
dispendio di energia → decadimento mnestico
DIFFICOLTA’ VISUOSPAZIALI (Rourke e Strang, 1978)
ERRORI NELL’APPLICAZIONE DELLE PROCEDURE
(Badian,1983; De Corte e Verschaffel, 1981; Brown e Burton, 1978)
• difficoltà nel riconoscimento dei segni di operazione
• difficoltà nell’incolonnamento dei numeri
• difficoltà nel seguire la direzione procedurale
• difficoltà nella scelta delle prime cose da fare per affrontare una delle quattro
operazioni (incolonnamento o meno, posizione dei numeri, …)
• difficoltà nella condotta da seguire per la specifica operazione e nel suo
mantenimento fino alla risoluzione
Es. 75 – 6 = 71 → dimenticata regola direzione
• difficoltà nell’applicazione delle regole di prestito e riporto
Es. 75 – unità 5 – 8 = 0
58 = decine 7 – 5 = 2
20
• difficoltà nel passaggio ad una nuova operazione
→ perseverazione nel ragionamento precedente
• difficoltà nella progettazione e nella verifica
→ spesso il bambino svolge immediatamente l’operazione senza
soffermarsi ad individuare difficoltà e strategie da usare
Scrivi centotrè: “1003”
Scrivi milletrecentosei: “1000306”
Scrivi centoventiquattro: “100204”
Scrivi centosette: “1007”
ESEMPI DI ERRORI INTELLIGENTI
34 x 27 x 27 x 322 -
2 = 15 = 3 = 36 =
36 55 621 314
112 -
18 =
10646 + 327 +
7 = 43 =
322 389
2377 -
107 =
2200
225 : 5 = 50 1206 : 4 = 31
22 006
2 2
 Test di I Livello:
AC-MT (Cornoldi, Lucangeli, Bellina, 2002)
per tutte le classi elementari
↓
fornisce uno screening di base
 Test di II Livello:
ABCA (Lucangeli, Tressoldi, Fiore, 1998)
↓
fornisce profilo di discalculia evolutiva
TEST DI VALUTAZIONETEST DI VALUTAZIONE
Come procedi per eseguire le moltiplicazioni a mente?
Paolo: “Se i numeri sono piccoli e corti, uso le tabelline.
Se sono lunghi, le scrivo.”
Luca: “Faccio che se il numero è difficile, per esempio 24
x8, prendo il 4 e lo moltiplico, poi il 2 e lo
moltiplico.”
Marta: “Se è più difficile non ci riesco, e dunque scrivo.”

More Related Content

What's hot

Corso 3-dsa-la-valutazione-della-discalculia
Corso 3-dsa-la-valutazione-della-discalculiaCorso 3-dsa-la-valutazione-della-discalculia
Corso 3-dsa-la-valutazione-della-discalculiaimartini
 
SPUNTI PER IL POTENZIAMENTO MATEMATICO
SPUNTI PER IL POTENZIAMENTO MATEMATICOSPUNTI PER IL POTENZIAMENTO MATEMATICO
SPUNTI PER IL POTENZIAMENTO MATEMATICOTatjana Piccolin
 
047 lucangeli discalculia
047 lucangeli discalculia047 lucangeli discalculia
047 lucangeli discalculiaimartini
 
Difficoltà e disturbi nell'area logico matematica
Difficoltà e disturbi nell'area logico matematicaDifficoltà e disturbi nell'area logico matematica
Difficoltà e disturbi nell'area logico matematicaGianni Locatelli
 
Perticone g intelligenza numerica
Perticone g  intelligenza numericaPerticone g  intelligenza numerica
Perticone g intelligenza numericaimartini
 
Disturbo calcolo retescuole [sola lettura] x
Disturbo calcolo retescuole [sola lettura] xDisturbo calcolo retescuole [sola lettura] x
Disturbo calcolo retescuole [sola lettura] ximartini
 

What's hot (9)

Corso 3-dsa-la-valutazione-della-discalculia
Corso 3-dsa-la-valutazione-della-discalculiaCorso 3-dsa-la-valutazione-della-discalculia
Corso 3-dsa-la-valutazione-della-discalculia
 
Calcolo
CalcoloCalcolo
Calcolo
 
Intelligenza numerica
Intelligenza numericaIntelligenza numerica
Intelligenza numerica
 
SPUNTI PER IL POTENZIAMENTO MATEMATICO
SPUNTI PER IL POTENZIAMENTO MATEMATICOSPUNTI PER IL POTENZIAMENTO MATEMATICO
SPUNTI PER IL POTENZIAMENTO MATEMATICO
 
047 lucangeli discalculia
047 lucangeli discalculia047 lucangeli discalculia
047 lucangeli discalculia
 
Difficoltà e disturbi nell'area logico matematica
Difficoltà e disturbi nell'area logico matematicaDifficoltà e disturbi nell'area logico matematica
Difficoltà e disturbi nell'area logico matematica
 
Perticone g intelligenza numerica
Perticone g  intelligenza numericaPerticone g  intelligenza numerica
Perticone g intelligenza numerica
 
Disturbo calcolo retescuole [sola lettura] x
Disturbo calcolo retescuole [sola lettura] xDisturbo calcolo retescuole [sola lettura] x
Disturbo calcolo retescuole [sola lettura] x
 
Discalculia
DiscalculiaDiscalculia
Discalculia
 

Similar to Matematica

Discalculia b
Discalculia bDiscalculia b
Discalculia bimartini
 
corso sull'intelligenza numerica e l'abilitã  di calcolo - team lucangeli
corso sull'intelligenza numerica e l'abilitã  di calcolo - team lucangelicorso sull'intelligenza numerica e l'abilitã  di calcolo - team lucangeli
corso sull'intelligenza numerica e l'abilitã  di calcolo - team lucangeliimartini
 
Disturbo calcolo retescuole [sola lettura]
Disturbo calcolo retescuole [sola lettura]Disturbo calcolo retescuole [sola lettura]
Disturbo calcolo retescuole [sola lettura]imartini
 
la discalculia
  la discalculia  la discalculia
la discalculiaimartini
 
Griglia numero
Griglia numero Griglia numero
Griglia numero imartini
 
Ripartizione numero
Ripartizione numeroRipartizione numero
Ripartizione numeroimartini
 
Matematica prescolare 1
Matematica prescolare 1Matematica prescolare 1
Matematica prescolare 1imartini
 
Griglia numero
Griglia numero Griglia numero
Griglia numero imartini
 
Ripartizione
RipartizioneRipartizione
Ripartizioneimartini
 
4 bis dispensa calcolo primaria
4 bis dispensa calcolo primaria4 bis dispensa calcolo primaria
4 bis dispensa calcolo primariaLucia Amoruso
 
La discalculia evolutiva
La discalculia evolutivaLa discalculia evolutiva
La discalculia evolutivaimartini
 
Matematica seminario
Matematica seminarioMatematica seminario
Matematica seminarioimartini
 
Matematica seminario
Matematica seminarioMatematica seminario
Matematica seminarioimartini
 
Matematica seminario
Matematica seminarioMatematica seminario
Matematica seminarioimartini
 
Matematica seminario
Matematica seminarioMatematica seminario
Matematica seminarioimartini
 
Matematica seminario
Matematica seminarioMatematica seminario
Matematica seminarioimartini
 
matematica disattica
matematica disatticamatematica disattica
matematica disatticaimartini
 

Similar to Matematica (20)

Discalculia b
Discalculia bDiscalculia b
Discalculia b
 
corso sull'intelligenza numerica e l'abilitã  di calcolo - team lucangeli
corso sull'intelligenza numerica e l'abilitã  di calcolo - team lucangelicorso sull'intelligenza numerica e l'abilitã  di calcolo - team lucangeli
corso sull'intelligenza numerica e l'abilitã  di calcolo - team lucangeli
 
Disturbo calcolo retescuole [sola lettura]
Disturbo calcolo retescuole [sola lettura]Disturbo calcolo retescuole [sola lettura]
Disturbo calcolo retescuole [sola lettura]
 
la discalculia
  la discalculia  la discalculia
la discalculia
 
Griglia numero
Griglia numero Griglia numero
Griglia numero
 
Ripartizione numero
Ripartizione numeroRipartizione numero
Ripartizione numero
 
Matematica prescolare 1
Matematica prescolare 1Matematica prescolare 1
Matematica prescolare 1
 
Griglia numero
Griglia numero Griglia numero
Griglia numero
 
Ripartizione
RipartizioneRipartizione
Ripartizione
 
4 bis dispensa calcolo primaria
4 bis dispensa calcolo primaria4 bis dispensa calcolo primaria
4 bis dispensa calcolo primaria
 
La discalculia evolutiva
La discalculia evolutivaLa discalculia evolutiva
La discalculia evolutiva
 
Insegnare matematica
Insegnare matematicaInsegnare matematica
Insegnare matematica
 
Matematica seminario
Matematica seminarioMatematica seminario
Matematica seminario
 
Matematica seminario
Matematica seminarioMatematica seminario
Matematica seminario
 
Matematica seminario
Matematica seminarioMatematica seminario
Matematica seminario
 
Matematica seminario
Matematica seminarioMatematica seminario
Matematica seminario
 
Matematica seminario
Matematica seminarioMatematica seminario
Matematica seminario
 
matematica disattica
matematica disatticamatematica disattica
matematica disattica
 
Calcolo
CalcoloCalcolo
Calcolo
 
Calcolo c
Calcolo cCalcolo c
Calcolo c
 

More from imartini

2 parliamo e discutiamo del bullismo
2 parliamo e discutiamo del bullismo2 parliamo e discutiamo del bullismo
2 parliamo e discutiamo del bullismoimartini
 
Scheda bambino
Scheda bambinoScheda bambino
Scheda bambinoimartini
 
Subitizing
SubitizingSubitizing
Subitizingimartini
 
intelligenza emotiva
intelligenza emotivaintelligenza emotiva
intelligenza emotivaimartini
 
Il quaderno delle_regole_di_matematica
Il quaderno delle_regole_di_matematicaIl quaderno delle_regole_di_matematica
Il quaderno delle_regole_di_matematicaimartini
 
comunicazione_non_verbale
 comunicazione_non_verbale comunicazione_non_verbale
comunicazione_non_verbaleimartini
 
osservazione fattoei di rischio dsa
osservazione fattoei  di rischio dsaosservazione fattoei  di rischio dsa
osservazione fattoei di rischio dsaimartini
 
Prerequisiti
Prerequisiti Prerequisiti
Prerequisiti imartini
 
Per sito-prerequisiti-letto-scrittura
Per sito-prerequisiti-letto-scrittura Per sito-prerequisiti-letto-scrittura
Per sito-prerequisiti-letto-scrittura imartini
 
Dispensa dsa
Dispensa  dsaDispensa  dsa
Dispensa dsaimartini
 
Dentro ai dsa n
Dentro ai dsa nDentro ai dsa n
Dentro ai dsa nimartini
 
stili di apprendimento
stili di apprendimentostili di apprendimento
stili di apprendimentoimartini
 
Dsa fasce eta
Dsa  fasce etaDsa  fasce eta
Dsa fasce etaimartini
 
Sviluppo percettivomotorio
Sviluppo percettivomotorio Sviluppo percettivomotorio
Sviluppo percettivomotorio imartini
 
prerequisiti della scrittura
prerequisiti della scritturaprerequisiti della scrittura
prerequisiti della scritturaimartini
 

More from imartini (20)

2 parliamo e discutiamo del bullismo
2 parliamo e discutiamo del bullismo2 parliamo e discutiamo del bullismo
2 parliamo e discutiamo del bullismo
 
Scheda bambino
Scheda bambinoScheda bambino
Scheda bambino
 
Subitizing
SubitizingSubitizing
Subitizing
 
intelligenza emotiva
intelligenza emotivaintelligenza emotiva
intelligenza emotiva
 
Il quaderno delle_regole_di_matematica
Il quaderno delle_regole_di_matematicaIl quaderno delle_regole_di_matematica
Il quaderno delle_regole_di_matematica
 
comunicazione_non_verbale
 comunicazione_non_verbale comunicazione_non_verbale
comunicazione_non_verbale
 
Adhd u
Adhd uAdhd u
Adhd u
 
DSA
DSADSA
DSA
 
osservazione fattoei di rischio dsa
osservazione fattoei  di rischio dsaosservazione fattoei  di rischio dsa
osservazione fattoei di rischio dsa
 
Prerequisiti
Prerequisiti Prerequisiti
Prerequisiti
 
Per sito-prerequisiti-letto-scrittura
Per sito-prerequisiti-letto-scrittura Per sito-prerequisiti-letto-scrittura
Per sito-prerequisiti-letto-scrittura
 
scrittura
scritturascrittura
scrittura
 
Dispensa dsa
Dispensa  dsaDispensa  dsa
Dispensa dsa
 
Dentro ai dsa n
Dentro ai dsa nDentro ai dsa n
Dentro ai dsa n
 
dislessia
dislessiadislessia
dislessia
 
stili di apprendimento
stili di apprendimentostili di apprendimento
stili di apprendimento
 
DSA
DSADSA
DSA
 
Dsa fasce eta
Dsa  fasce etaDsa  fasce eta
Dsa fasce eta
 
Sviluppo percettivomotorio
Sviluppo percettivomotorio Sviluppo percettivomotorio
Sviluppo percettivomotorio
 
prerequisiti della scrittura
prerequisiti della scritturaprerequisiti della scrittura
prerequisiti della scrittura
 

Matematica

  • 1. DIFFICOLTA’ DI CALCOLO E DISCALCULIA EVOLUTIVA Germana Englaro, Susi Cazzaniga Servizio Disturbi dell’Apprendimento Università degli Studi di Padova Torino 20-21-22 marzo 2006
  • 2. Molti studenti incontrano difficoltà nell’apprendimento della matematica. Due spiegazioni: 1. Difficoltà di calcolo 2. Disturbo specifico del calcolo (discalculia evolutiva)
  • 3. Disturbo di CalcoloDisturbo di Calcolo Difficoltà di CalcoloDifficoltà di Calcolo basi neurologiche comorbidità specificità - dislessia - diificoltà nella soluzione di problemi l’intervento riabilitativo normalizza (?) appare in condizioni di adeguate abilità generali e di adeguato apprendimento in altri ambiti il profilo appare simile al disturbo l’intervento riabilitativo ottiene buoni risultati in breve tempo
  • 4. I sintomi Secondo quanto riportato nell’ ICD 10 e in accordo con quanto Descritto nel DSM-IV i sintomi delle difficoltà aritmetiche sono:  incapacità di comprendere i concetti di base di particolari operazioni;  mancanza di comprensione di termini o di segni aritmetici;  mancato riconoscimento dei simboli numerici;  difficoltà ad attuare le manipolazioni aritmetiche standard;  difficoltà nel comprendere quali numeri sono pertinenti al problema aritmetico che si sta considerando;  difficoltà ad allineare correttamente i numeri o ad inserire decimali o simboli durante i calcoli;  scorretta organizzazione spaziale dei calcoli;  incapacità ad apprendere in modo soddisfacente le tabelline della mol- plicazione.
  • 5. DOMANDE CRUCIALI IN LETTERATURA Cosa ci garantisce un buon livello di competenza nelle abilità di Calcolo? Intelligenza? Abilità specifiche? ↓ Quali ed in Quale Rapporto?
  • 6. 3000 docenti intervistati Segnalazione di: • 5 bambini per classe con difficoltà di calcolo • 5 - 7 bambini per classe con difficoltà di soluzione dei problemi (ogni classe 25 alunni circa) + 20% della popolazione scolastica
  • 7. JARLD (International Academy for Research in Learning Disabilities) • 2,5 % della popolazione scolastica presenta difficoltà in matematica in comorbidità con altri disturbi • Discalculia: 2 bambini su 1000 19,9 % della popolazione scolastica = falsi positivi _
  • 8. Difficoltà Insegnamento? Meccanismi di apprendimento? Sviluppo dell’intelligenza numerica
  • 9. Intelligenza Numerica? = Intelligere attraverso la quantità oggi la ricerca dimostra che E’ INNATA potenziamento sviluppo prossimale tramite istruzione dei processi dominio specifici +
  • 10. L’intelligenza numerica è innata non solo nella nostra specie  sta alla base di molteplici fenomeni di diversa complessità (es: plurale, singolare)  neonati e bambini di pochi mesi risultano già in grado di percepire la numerosità di un insieme visivo di oggetti senza saper contare (distinzione di quantità: 1 diverso tanti)  sulla base di questa capacità innata pare che i bambini si costruiscano delle aspettative aritmetiche basate sul concetto di numerosità
  • 11. Principali meccanismi innati: • Span numerico 1 – 3 • n + 1 a partire da 1 • n – 1 • Corrispondenza biunivoca • Ordine stabile • Meccanismi specifici di lettura e scrittura? • Accesso semantico preverbale precede accesso verbale Età critica: 4.5 – 5.5
  • 12. Marco (5 anni): “Scritte, un po’ diverse, non sono lunghe lunghe come le parole.” Lucia (5 anni): “Sono che ti servono quando hai i soldini, o le bambole. Se ne hai di più o di meno delle tue amichette.” Luca (5 anni): “Sono numeri scritti o detti a voce. O anche sulle dita uno per uno. Ci si conta.” Maria (5 anni): “I numeri sono fatti per dire uno, due, tre, e poi non sbagliare fino a dieci, e anche fino a di più.” Item no 7 Cosa sono i numeri?
  • 13. Item no 1 A cosa servono i numeri? Marco: “I numeri piccoli servono a contare. I numeri grandi a scrivere a scuola.” Lucia: “Anche per diventare grandi e bravi a scuola.” Luca: “A me non mi servono mai.” Maria: “Ai grandi servono molto. Ci fanno molte cose. Anche la spesa.” Tonino: “Servono per contare le cose e i soldi.”
  • 14. L’interrogativo cruciale a cui dobbiamo cercare di dare una risposta è il seguente: Come giungono i bambini a riconoscere le quantità, a rappresentarle e a manipolarle attraverso il complesso sistema simbolico dei numeri?
  • 15. Teoria dei principi del conteggio (Gelman e Gallister): i bambini hanno una competenza innata di riconoscimento non verbale della quantità che sta alla base dei meccanisi di conteggio verbale. Teoria dei contesti diversi (Fuson): esistono delle competenze innate, ma i principi di conteggio e di calcolo vengono sviluppati gradualmente dal bambino attraverso esercizi specifici per contesto e attraverso l’imitazione.
  • 16. I contributi di ricerca sia nell’ambito della lettura che della scrittura dei numeri portano a concludere che i meccanismi di riconoscimento preverbale delle quantità presiedono all’apprendimento della lettura e scrittura dei numeri e ai sistemi di conteggio, da cui possono avere origine i meccanismi di calcolo e manipolazione del sistema numerico. La quantificazione non si basa solo su abilità di conteggio, ma anche su altre abilità specifiche chiamate subitizing Riconoscimento visivo intuitivo di quantità
  • 17. In sintesi: .La specie umana ancor prima di saper contare sa capire i fenomeni in termini di quantità. Ciò fa supporre che che la conoscenza numerica dipenda da principi cognitivi innati.
  • 18. Il sistema di elaborazione del numero ed il sistema del calcolo sono moduli indipendenti. Mc Closkey et al. (1985; 1987): Sistema del calcolo input Sistema di comprensione dei numeri Sistema di produzione dei numeri output
  • 19. • Il sistema di comprensione trasforma la struttura superficiale dei numeri (diversa a seconda del codice, verbale o arabo) in una rappresentazione astratta di quantità; • Il sistema del calcolo assume questa rappresentazione come input, per poi “manipolarla” attraverso il funzionamento di tre componenti: i segni delle operazioni, i “fatti aritmetici” o operazioni base, e le procedure del calcolo; • Il sistema di produzione rappresenta l’output del sistema del calcolo, fornisce cioè le risposte numeriche.
  • 20. Meccanismi Semantici (regolano la comprensione della quantità) Meccanismi Lessicali (regolano il nome del numero) Meccanismi Sintattici (Grammatica Interna = Valore Posizionale delle Cifre)
  • 21. Possiamo quindi concludere che: • La cognizione di quantità (semantica del numero) consente l’accesso ai meccanismi di conteggio e ai sistema di transcodifica nei numeri in linguaggi (lessico) e in segni regolati da una grammatica interna (sintassi del numero) • La conoscenza numerica è dominio specifica • I bambini di 5 anni sanno già riconoscere diversi aspetti implicati nel numero (i numeri si scrivono, si dicono, servono per….) • La didattica della matematica deve tener conto di questi aspetti innati e cercare di potenziarli
  • 22. Conoscenze di base sui numeri: Conoscenze semantiche (rappresentazioni di quantità, confronto fra grandezze, stime,…) Conoscenze lessicali (conoscere i nomi dei numeri e saperli leggere e scrivere) Conoscenze sintattiche (conoscenza della grammatica del numero, valore posizionale delle cifre, numeri decimali, frazioni, potenze, …) Counting (enumerare avanti e indietro)
  • 23. Abilità di base del calcolo: Conoscenze procedurali del calcolo scritto (procedure delle operazioni, meccanismi del prestito e del riporto,…) Strategie di calcolo a mente (n+1, arrotondamenti alla decina, combinazioni di numeri, raggruppamenti, scomposizioni, …) Memorizzazione di fatti numerici (processo automatizzato di recupero di semplici combinazioni di numeri e tabelline)
  • 24. Rappresentazione delle componenti dell’abilità di calcolo aritmetico Comprensione: - comprensione simboli (+, -, <, =); - saper ordinare numeri per valore quantitativo da + a – e viceversa; - saper confrontare numeri quantitativamente; - conoscere il valore posizionale dei numeri. Produzione: - saper numerare in avanti e all’indietro; - saper scrivere numeri sotto dettatura; - ricordare tabelline; - saper incolonnare; - ricordare combinazioni e fatti numerici. Procedure calcolo scritto: - dell’addizione; - della sottrazione; - della moltiplicazione; - della divisione. Abilità di calcolo aritmetico
  • 25. • Effetto “confusione” tra il recupero di fatti aritmetici di addizione e quelli di moltiplicazione. Es: 3 + 3 = 9 (Ashcraft e Battaglia, 1978) • Effetto “inferenza”: la semplice presentazione di due cifre può produrre un’attivazione automatica della somma. Es. 2 e 4 → 6 (Le Fevre, Bisanz, McKonjic, 1988) • Effetto di “interferenza”: errori dovuti al lavoro parallelo dei due meccanismi di attivazione indispensabili per il recupero diretto: da parte dei due operatori e da parte dell’operazione nel suo complesso. (Campbell, 1987) ERRORI NEL RECUPERO DI FATTI ARITMETICI ERRORI NEL MANTENIMENTO E RECUPERO DI PROCEDURE • Non utilizzo delle procedure di conteggio facilitanti Es. 3 + 5 → partire a contare da 5 per aggiungere 3 • Confusione tra semplici regole di accesso rapido (Svenson e Broquist, 1975) Es. n x 0 = n e n + 0 = n • Incapacità di tenere a mente i risultati parziali (Hitch, 1978) Sovraccarico del sistema di memoria dispendio di energia → decadimento mnestico
  • 26. DIFFICOLTA’ VISUOSPAZIALI (Rourke e Strang, 1978) ERRORI NELL’APPLICAZIONE DELLE PROCEDURE (Badian,1983; De Corte e Verschaffel, 1981; Brown e Burton, 1978) • difficoltà nel riconoscimento dei segni di operazione • difficoltà nell’incolonnamento dei numeri • difficoltà nel seguire la direzione procedurale • difficoltà nella scelta delle prime cose da fare per affrontare una delle quattro operazioni (incolonnamento o meno, posizione dei numeri, …) • difficoltà nella condotta da seguire per la specifica operazione e nel suo mantenimento fino alla risoluzione Es. 75 – 6 = 71 → dimenticata regola direzione • difficoltà nell’applicazione delle regole di prestito e riporto Es. 75 – unità 5 – 8 = 0 58 = decine 7 – 5 = 2 20 • difficoltà nel passaggio ad una nuova operazione → perseverazione nel ragionamento precedente • difficoltà nella progettazione e nella verifica → spesso il bambino svolge immediatamente l’operazione senza soffermarsi ad individuare difficoltà e strategie da usare
  • 27. Scrivi centotrè: “1003” Scrivi milletrecentosei: “1000306” Scrivi centoventiquattro: “100204” Scrivi centosette: “1007” ESEMPI DI ERRORI INTELLIGENTI 34 x 27 x 27 x 322 - 2 = 15 = 3 = 36 = 36 55 621 314 112 - 18 = 10646 + 327 + 7 = 43 = 322 389 2377 - 107 = 2200 225 : 5 = 50 1206 : 4 = 31 22 006 2 2
  • 28.  Test di I Livello: AC-MT (Cornoldi, Lucangeli, Bellina, 2002) per tutte le classi elementari ↓ fornisce uno screening di base  Test di II Livello: ABCA (Lucangeli, Tressoldi, Fiore, 1998) ↓ fornisce profilo di discalculia evolutiva TEST DI VALUTAZIONETEST DI VALUTAZIONE
  • 29.
  • 30. Come procedi per eseguire le moltiplicazioni a mente? Paolo: “Se i numeri sono piccoli e corti, uso le tabelline. Se sono lunghi, le scrivo.” Luca: “Faccio che se il numero è difficile, per esempio 24 x8, prendo il 4 e lo moltiplico, poi il 2 e lo moltiplico.” Marta: “Se è più difficile non ci riesco, e dunque scrivo.”