Il sistema innovativo della Post-Tensione parte dalla corretta progettazione e dalla cura attenta del sottofondo. Medipav ha sviluppato sistemi all'avanguardia per il controllo, il livellamento e la compattazione del sottofondo prima dell'applicazione del sistema della Post-tensione.
2. La preparazione del sottofondo rappresenta il primo step operativo fondamentale nella costruzione della pavimentazione Post-Tesa col sistema TENSIOPAV. 2. Prove di carico su piastra statica e dinamica Gli interventi da curare particolarmente sono quelli da finalizzare al raggiungimento dei seguenti requisiti essenziali: 1. Compattazione e livellamento laser per evitare cedimenti in fase di esercizio Cura del sottofondo per il sistema Tensiopav 3. Stesura doppio foglio di polietilene
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6. rulli lisci vibranti, le piastre vibranti, le piastre battenti. Le attrezzature di compattazione, a seconda del prevalere di uno dei due tipi di azione, si possono suddividere in due classi costituite dai mezzi prevalentemente statici e dai mezzi prevalentemente dinamici . Attrezzature di compattazione: le due classi Prima classe rulli lisci, i rulli o carrelli gommati, i rulli a punte. Seconda classe
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8. I rulli gommati sono formati in genere da un cassone portato da un certo numero di ruote gommate e possono essere trainati o semoventi. Essi compattano sia con azione verticale che con azione tagliante a mezzo dei pneumatici e, in relazione alla distribuzione delle ruote e all'area rilevante di impronta, si fanno sentire più in profondità dei rulli lisci. Vengono adoperati con efficacia per tutti i tipi di terra. I rulli a punte sono formati da un rullo d'acciaio munito di punte di varia forma o di segmenti mobili. Le punte esercitano un'azione di punzonamento e taglio nello spessore di terreno direttamente interessato e sono efficaci con terre coesive. Possono essere trainati o semoventi. Rullo gommato – Carico statico Rullo a punte – Carico statico
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10. Le piastre battenti dette «mazzapicchi» o «rane» agiscono sul terreno con un'azione dinamica. Una massa viene proiettata verso l'alto con varie modalità e attrezzature e lasciata ricadere sul terreno. Vengono usate quando si devono compattare aree piccole per le quali risulta difficoltoso agire con gli altri tipi di mezzi costipanti. Le piastre vibranti sono formate da una piastra d'acciaio generalmente a forma rettangolare, sulla quale a mezzo di molle poggia un motore che pone in rotazione una o più coppie di masse eccentriche applicate alla piastra dando luogo anche qui ad una forza risultante verticale sinusoidale. Il valore massimo della forza sinusoidale è superiore al peso della piastra che viene quindi periodicamente sollevata e lasciata ricadere. I rulli vibranti sono analoghi a quelli lisci, ma portano applicate, a uno o più dei loro cilindri, una o più coppie di masse ruotanti eccentricamente con velocità angolare eguale, ma di segno contrario, in modo da generare una forza risultante verticale sinusoidale che mette in vibrazione il terreno. Agiscono con azione statica e dinamica e sono efficaci sulle terre granulari.
20. 2.1 Verifiche delle caratteristiche del materiale di sottofondo e delle condizioni del suolo tramite prova di carico su piastra statica La prova di carico su piastra statica con relativo calcolo del Modulo di Deformazione, è necessaria per verificare che il sottofondo garantisca i criteri prestazionali imposti dal capitolato e dalla progettazione. Il controllo della portanza in sito, in corrispondenza del sottofondo, è infatti di fondamentale importanza per poter garantire le sufficienti caratteristiche di resistenza meccanica e stabilità del terreno nei confronti dei carichi che lo interesseranno. Viene eseguita per gradini di carico successivi e consente di determinare: modulo di deformazione , coefficiente di costipamento , coefficiente di sottofondo , cedimenti di fondazioni superficiali , capacità portante . 2 . Prove su piastra
21. Per verificare poi il grado di omogeneità delle caratteristiche tecniche del sottofondo si utilizza poi il dispositivo LIGHT FALLING WEIGHT DEFLECTOMETER . La prova LFWD è una metodologia di prova funzionale , efficiente , rapida , rappresentativa . 2.2 Prova su piastra dinamica La piastra in acciaio zincato del diametro di 300 mm e dello spessore di 20 mm, può essere considerata rigida ai fini del calcolo dei moduli del piano sottoposto a prova: il carico assume la forma di un colpo smorzato e la prova viene detta dinamica. Occorre parametrare i valori medi rilevati del modulo di deformazione dinamico Evd con i valori medi Md della prova di carico statica. 2 . Prove su piastra
26. 3 . Stesura del doppio foglio di polietilene Infatti, come citato dalla norma UNI 11146 , il foglio di polietilene in doppio strato presenta il più basso coefficiente di attrito fra la lastra ed il sottofondo e risulta ideale per queste applicazioni. Lo strato di scorrimento è preposto a conferire la necessaria libertà di scorrimento della piastra di calcestruzzo nei confronti di particolari vincoli che possano ostacolare i normali movimenti di ritiro ed espansione della struttura, soprattutto durante le fasi di tesatura. Il foglio di polietilene, in doppio strato, viene collocato sopra il materiale di sottofondo compattato e svolge la doppia funzione di barriera al vapore, contrastando la risalita di umidità, e quella di strato di scorrimento che permette alla lastra Post-Tesa di muoversi senza vincoli rigidi nella fase di tesatura o per movimenti longitudinali.
27. La tecnologia della Post-Tensione rappresenta la massima espressione di professionalità ed evoluzione tecnologica applicata ad una pavimentazione industriale. Ogni fase del processo produttivo deve quindi essere scientificamente progettata, organizzata, controllata al fine di pervenire alla migliore soluzione possibile. Grazie