1. BAGLIORI
DI FINE ANNO SCOLASTICO
• Concorso “#GiulioRomano” classe III A – Villimpenta
• Ragazze in gioco - Il tifo che fa bene
• L’ultima poesia da “La scuola al tempo del Coronavirus”
2.
3. agli alunni della classe III A di Villimpenta,
vincitori del
“#ConcorsoGiulioRomano”
Sotto la guida del loro insegnante professor Mantovani Filippo, hanno
fornito un’interpretazione “manierista” della facciata o della pianta della
villa di Villimpenta, opera di Pompeo Pedemonte, del 1584, realizzata con
numerose citazioni da Giulio Romano.
10. Il Nostro Istituto ha partecipato al progetto “Il Tifo che Fa Bene”,
“l’iniziativa del Settore Giovanile e Scolastico della FIGC dedicata ai
579 Istituti Scolastici di I grado iscritti ai progetti “Ragazze in Gioco” e
“Tutti in Goal” sul portale Valori in Rete.
L’iniziativa, partita il 3 aprile 2020, ha coinvolto ben 3000 studenti, oltre
a insegnanti e genitori, che hanno proseguito il percorso didattico,
seppur a distanza, grazie alla piattaforma digitale di Valori in Rete,
realizzando il proprio videomessaggio di supporto e solidarietà
all’Italia.”
11. IL TIFO CHE FA BENE
GLI ELABORATI
Abbiamo scelto i videomessaggi, realizzati da voi
studenti, che parteciperanno alla selezione finale,
ma diversi sono gli elaborati realizzati nell’ambito del
progetto.
Ve ne presentiamo alcuni.
12. Che cosa mi fa stare
Bene?
Anselmi Elisa – 2 B
Scuola Secondaria
Roncoferraro
13. Che cosa mi faceva stare bene PRIMA del
coronavirus
Prima del coronavirus, per essere felice, con i miei
amici dovevo stare, e con loro il tempo adoravo
passare, inoltre a casa mia li adoravo invitare. Anche i
miei familiari adoravo visitare, e con loro il tempo
passavo a giocare.
14. Che cosa mi fa stare bene DURANTE il coronavirus
Ora, in questo momento di lontananza, tutti i miei conoscenti
adoro videochiamare, e con loro passare il tempo a ridere e
chiacchierare, perché questo mi fa rilassare, ridere e molto
emozionare.
15. Che cosa penso mi farà stare bene DOPO il
coronavirus
Dopo il Covid 19, credo che
bene mi farà stare,
reincontrare amici, parenti
e insegnanti, e poterli tutti
riabbracciare, e con loro
tanti bei momenti
ricominciare a passare.
Quando potremo tutti
reincontrarci
16. Barbera Vincenzo– 2 B –
Scuola Secondaria di
Roncoferraro
Prima del Coronavirus mi faceva star bene,
vedere i miei amici e stare attaccati come delle catene,
Dopo qualcosa cambiò,
E il periodo Coronavirus cominciò,
i supermercati tutti vuoti,
le nonne a casa a vedere Soliti Ignoti,
l'amuchina era una ricchezza,
adesso c'è bisogno di chiarezza,
non deve mancare la mascherina,
se la mette pure la regina,
dopo questo periodo voglio uscire,
noi ci dobbiamo riuscire,
io riprenderò,
gli allenamenti di calcio sì o no?
17. Bazziga Matilde
3 A
Scuola Secondaria
di Roncoferraro
LA FELICITÀ
Libera e spensierata
Con le mie amiche trascorrevo le giornate
Ore e ore a parlare, non eravamo mai annoiate
Da loro non sono mai stata giudicata, mi hanno sempre apprezzata
Gare su gare, non mi sono mai accontentata
Sui pattini mi sento libera, leggera
È un’emozione vera
I risultati sono arrivati e ai nazionali sono andata
All’improvviso tutto cambia
Un virus misterioso arriva in mezzo a noi
Dottori e infermieri sono i nostri nuovi eroi
Tutto il mondo è travolto da una fitta nebbia
18. A casa mi sono trovata e subito mi sono annoiata
Compiti e lezioni nella mia stanza
La mia famiglia ha avuto un ruolo di fondamentale importanza
Ho imparato ad apprezzare ogni momento della giornata
Sta arrivando l’estate, mari e monti arriviamo
Su otto ruote sto tornando
E le mie amiche sto aspettando
La scuola sta finendo e gli esami prepariamo
Questi mesi sono passati e tante cose ho imparato
Il cielo è più blu e i prati più verdi
Le persone parlano con gli sguardi
Un nuovo mondo ci attende più maturato
21. Marostica Emma –
3 C – Secondaria
Roncoferraro
Il pensiero che mi manca di più
è quaggiù,
lo spazio vuoto dell’amicizia vicina
l’ho riempito con la cucina.
Le cose che più mi facevan star bene
ora son irreali come le sirene,
le cose che mi facevan star male
sono il pensiero più banale.
Il pensiero che mi fa sorridere
è il mio nonno
che mi manca rivedere
per il suo carattere buono.
Il sole che fa risplendere la mia pelle
è la lampada della scrivania
che con le giornate belle
spengo con la mia nostalgia.
Ciò che spero
è riveder quella che ero
vivace e sorridente
come un sole discente.
22. Prima della quarantena
mai avevo tempo
ma ora che la mia vita è meno piena
mi domando “cosa mi fa star bene?”
e rifletto un momento.
Fino a qualche mese fa
non capivo l’importanza della normalità
e di quanta felicità essa ti dà.
Lo sport, viaggiare e stare con i miei friends
erano cose banali per me.
Negri Emma My
3 C
Scuola Secondaria
di Roncoferraro
23. Ma ora come ora
con tra i piedi il corona
ho avuto modo di capire
quanto è bello anche solo al parco uscire
infatti sarà proprio questa
la cosa che di tutte mi farà stare meglio
quando l’Italia avrà il suo risveglio
stare in casa è davvero brutto
ma bisogna accontentarsi,
leggendo, messaggiandosi o telefonandosi
almeno, a me tutto ciò basta
per essere comunque felice
e aspettare che questa brutta fase passi.
28. ....e poi sorridere
Sorridevo felice e spensierata
in quei parchi,
in quelle stanze dove passavo pomeriggi con gli amici,
in quelle case che vedevo per la prima volta,
in quelle cene che non finivano mai.
Sorrido rivedendo
quelle foto,
guardando i film con la mia famiglia,
pensando a tutte le risate fatte prima di tutto questo.
Sorriderò quando
vi rivedrò tutti,
vi riabbraccerò,
passeremo giornate intere insieme,
quando il tempo volerà senza che me ne accorga.
Santi Camilla
3 A
Scuola Secondaria
Roncoferraro
29.
30. Prima vivevo una vita spensierata
e non pensavo tanto come passare la giornata
intanto la scuola influenzava tutte le mie ore
e non mi serviva il consiglio di un dottore.
La mia routine era sempre la stessa:
"Mamma la cartella dove l'ho messa?"
Scuola, compiti, amici
tutti insieme felici.
Mangiavo cibo se ero affamata
e non sempre ero equilibrata.
E poi il Coronavirus è arrivato
e l'intero mondo ha cambiato
Tutti a casa devono restare
da nessuna parte si può andare.
il tempo ora c'è
per riflettere su di me
Ero d'accordo, lo sapevo,
che essere colpita dal virus non volevo.
Quindi, che fare?
Dice la mamma: "Equilibriamo prima il mangiare!"
Ma questo non cambiava niente
se non render sani il corpo e la mente
ora il virus ci ha divisi
rendendo tristi i nostri visi
Resto tutto il giorno a casa
che sembra all'improvviso di fratelli invasa
per fortuna ci sono i compiti
che però non sono sempre i graditi
con gli amici era un'altra cosa
non è come farli a casa
dopo un po' mi sono abituata
a questa vita ritirata.
CORONAVIRUS: passato, presente, futuro.
31. Certo che la scuola mi mancava
siccome lei tutto organizzava
Stare nello stesso posto è noioso
persino per uno che è studioso
ma guardiamo il lato positivo
potevo pensare, che è significativo.
Pensando, ho scoperto che
non avevo un'alta autostima di me
se qualcosa non riesco a fare
me stessa non smetto di incolpare
"Non so fare niente
sono solo una persona dormiente”
Ho capito che le persone non si possono sostituire
e che è molto brutto ferire.
Se questo virus se ne andasse
di propositi io ne ho a masse.
Prima di tutto:
cercherò di andare dappertutto
così se un altro virus arrivasse
avrò̀ girato il mondo prima che ci si aspettasse.
E infine cercherò̀ di apprezzare di più le persone
anche se fossero più̀ di un milione
le aiuterò nei momenti più̀ difficili
che siano i piuù incredibili.
Concludo dicendo che......
Non dimenticatevi di me!
E. H. K. – Secondaria Villimpenta