Progetto Giornalino – “4 marzo – 8 giugno 2020
Attraverso questo Giornalino gli alunni della classe seconda i della scuola secondaria di primo grado di San Martino si raccontano, riflettono, esprimono emozioni e desideri in questo momento storico che stanno vivendo da protagonisti e che resterà nella loro memoria. Ognuno di loro ha scritto un articolo su un’attività svolta a casa durante l’isolamento. Ci sono anche delle riflessioni, in tre articoli, dei genitori, dei docenti e della dirigente. Tutto il lavoro è stato svolto in dad.
Progetto Prof.ssa Ciprini Barbara.
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ARTICOLI
Esperienza educativa a distanza p.
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Prof.ssa Barbara Ciprini
Sport - Non riesco a stare senza lo sport
p. 5
Cristian Vigi, Alice Marini, Manuel Filoscia
Giochi al computer – La Playstation p.
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Francesco Serafini, Mattia Tofi
Giardinaggio - The flowers in my garden p.
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Gianluca Costa, Lorenzo de Giovanni, Edoaardo Perinelli
Animali domestici - Pets & Friends p.
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Sara Stella, Francesco delle Monache, Edoardo Migliozzi
Cucinare - La cucina in quarantena
p. 20
Esmnanur Apaydin, Claudia Vestri
Disegnare - Il disegno che passione p.
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4. Mercoledì 4 marzo alle ore 14, al suono della campanella, ci siamo salutati frettolosamente,
come sempre, certi di ritrovarci alle 8 del giorno successivo. Nessuno immaginava che quella
sarebbe stata l’ultima campanella dell’anno scolastico. Ci siamo così trovati a casa, in
isolamento: alunni, genitori, insegnanti disorientati e impreparati. Avevamo però un
desiderio comune: non potevamo fermarci, non potevamo interrompere quel percorso
educativo e relazionale che è parte integrante della quotidianità delle persone che vivono la
scuola. Così, senza perdere tempo, ognuno con grande senso di responsabilità si è
adoperato affinché la didattica potesse ripartire.
Noi insegnanti abbiamo iniziato ad apprezzare quel mondo tecnologico, tanto amato dagli
alunni nativi digitali, che si è rivelato una grande risorsa, al momento indispensabile per tutti.
Ogni giorno però cresceva sempre di più la percezione che la tecnologia non può sostituire
quell’empatia che si crea tra insegnate e ragazzi, fatta di sguardi, di sorrisi, di espressioni
che trasmettono interesse, noia, ansia, dubbio, perplessità o soddisfazione per aver capito
qualcosa.
E’ stato bello scoprire che anche ai nostri alunni mancava la scuola, quella scuola in
presenza!
In questa condizione, di isolamento sociale prolungato, ai ragazzi è stata compressa quella
libertà che caratterizza la loro età. La scansione della giornata, attraverso la scelta delle
attività da svolgere a casa, diventava fondamentale per il loro benessere fisico e psichico.
L’idea di questo giornalino nasce proprio dal desiderio degli alunni di raccontarsi attraverso
qualche attività praticata in famiglia. Ognuno di loro ne ha scelta una e a suo modo l’ha
descritta in un articolo personale in cui emergono spaccati di vita ricchi di riflessioni e di
emozioni. In ogni articolo troviamo proprio ognuno dei 17 alunni, che vive da protagonista
un momento storico che rimarrà nella loro memoria, ma non solo, troviamo anche tre articoli
con preziose riflessioni da parte dei genitori, della dirigente e dei docente. Il giornalino si
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6. Io sono Cristian, durante questo periodo di Covid-
19, che ci ha costretti a stare a casa, ho continuato
a fare lo sport che più amo: il calcio! Prima mi
allenavo in campo quattro volte a settimana, adesso
invece continuo a farlo a casa. Il pomeriggio, dopo
aver svolto i compiti, mi dedico due ore all’attività
sportiva, scendo nel mio garage, preparo
l’occorrente per fare gli addominali, le flessioni ed i
palleggi. Inizio il mio allenamento cominciando con
gli addominali, mi metto sulla panca e faccio tre
serie di addominali da dieci ripetizioni, mi riposo per
trenta secondi e poi inizio con le flessioni sul
tappeto, faccio tre serie da cinque ripetizioni infine
mi dedico ai palleggi, che è la parte che amo di più. I
palleggi li faccio nel mio giardino, perché c’è più
spazio. Gli esercizi che svolgo sono molto vari e
diversi: mi aiutano a rafforzare i muscoli, i tendini e
i legamenti.
Queste attività mi fanno stare bene perché mi
scaricano la mente e mi fanno mantenere in forma.
Però, le cose che mi mancano di più nel fare sport a
casa, da solo, sono i miei compagni, il lavoro di
squadra e le emozioni che provo ogni volta che
scendo in campo. A casa invece mi sento solo e non
riesco ad allenarmi con la concentrazione che avevo
prima, purtroppo la realtà che viviamo non si può
cambiare, dobbiamo adattarci, sono però convinto
che presto ritornerò a fare quello che facevo prima!
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7. Buongiorno io sono Alice, in questo periodo di
quarantena dedico molto tempo allo sport:
prevalentemente pratico basket all’esterno ma
in caso di maltempo faccio allenamento in casa.
Pratico il basket da sola almeno 2 volte a
settimana, mentre gli allenamenti in casa in
compagnia di mia madre.
Per il basket necessito solo di un pallone e un
canestro, invece per gli esercizi in casa a volte
usiamo gli elastici, altrimenti a corpo libero.
Amo lo sport perché mi mantiene in forma ed è
una valvola di sfogo per scaricare le energie e
per diminuire la tensione.
Essendo abituata a praticare basket 3 volte a
settimana con la mia squadra, in questo periodo
che non posso farlo, cerco di fare movimento a
casa perché sento che mi fa bene e mi fa stare
bene.
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8. Ciao a tutti, io sono Manuel!
Sono un ragazzo appassionato di calcio e mi
piace tanto praticarlo anche in questo periodo
di emergenza COVID-19, è il mio sport
preferito e lo svolgo con mio fratello.
Di solito, eseguiamo gli esercizi che ci vengono
in mente, insieme a quelli che ci dà mister. Ci
alleniamo nel nostro giardino 2/3 ore al giorno,
4/5 volte alla settimana e quasi sempre il
pomeriggio.
Per me fare sport è molto importante,
soprattutto per mantenermi in forma. In questo
periodo mi annoio a casa, così spesso vado in
giardino a giocare a pallone.
Quando mi alleno sono sempre allegro e molto
contento, perché mi dà un senso di libertà e mi
sento come se stessi in campo.
Speriamo che questo periodo passi presto in
modo che io possa ritornare a praticare le cose
che più amo fare, come lo sport! 8
10. Ciao mi chiamo Francesco S.,
questo periodo non è molto bello per nessuno.
Dobbiamo sempre rimanere chiusi in casa, però io la sto
prendendo abbastanza bene!
Rispetto a prima, le mie giornate durante la settimana non sono
cambiate molto perché, avendo solo 13 anni, dal lunedì al venerdì
andavo a scuola e il pomeriggio facevo a casa i compiti, il fine
settimana però uscivo con i miei amici, mentre adesso il sabato e
la domenica è veramente noioso stare a casa da solo.
Occupo il mio tempo giocando con la playstation 4;
gioco abbastanza da non annoiarmi, circa 4 ore al giorno.
Lo faccio per divertimento e alcune volte per mettermi alla prova e
provare a vincere.
Per via della playstation ho conosciuto persone nuove che mi
hanno sostenuto, ho molta fiducia in loro e loro in me e questo
secondo me è bellissimo.
Dagli adulti mi sento sempre dire: “conoscere persone solamente
attraverso lo schermo non è poi così bello” però io non la penso
proprio come loro perché, quando conosco qualcuno attraverso la
rete, questo diventa molto di più di un amico virtuale diventa come
un fratello con il quale passare del tempo. Certo, bisogna stare
attenti e vedere bene che tipo di persona si incontra. Le persone
che ho conosciuto mi sostengono ogni giorno e mi fanno stare
bene in un momento così brutto.
Questo è un discorso che ho voluto fare per quelle persone che
dicono che è tempo sprecato giocare.
Ritornando a me; gioco il pomeriggio dopo aver studiato, perché:
prima il dovere poi il piacere.
Sono consapevole che sto molte ore alla playstation, però è per
me l’unico modo per non pensare al brutto momento che sta
passando il pianeta.
Spero che vada tutto bene e che si risolva il prima possibile!
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11. Io sono Mattia, in questo strano periodo di
isolamento, dopo essermi dedicato allo
studio, la mia attività preferita è giocare alla
playstation, alla quale mi dedico il
pomeriggio dopo aver fatto i compiti. Grazie
a questo gioco riesco ad interagire con i miei
amici, mi immedesimo nel ruolo del
protagonista principale e così vivo avventure
diverse in città sconosciute. Insieme ai miei
amici combattiamo con armi speciali per
raggiungere mete che decido io. Corro nei
boschi, nuoto nei laghi che incontro, guido
automobili che mi affascinano. Queste
avventure mi fanno sentire bene, perché mi
permettono di evadere dalla realtà, che in
questo momento è difficile, anche se
necessaria.
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13. Ciao a tutti io sono Gianluca,
in questo periodo stiamo affrontando una
brutta emergenza sanitaria dovuta alla
presenza del Covid-19.
Tutti noi alunni, insieme al resto della
popolazione, siamo costretti a stare a
casa!
Ognuno di noi cerca di passare le proprie
giornate facendo varie attività che forse
non avremmo avuto tempo e modo di
svolgere prima dell’emergenza.
Io per esempio adoro fare giardinaggio
insieme ai miei genitori.
È un hobby che ho sempre avuto,
soprattutto con l’arrivo della bella
stagione: quest'anno sto approfittando del
mio tempo libero.
Vi chiederete perché proprio il
giardinaggio?
Perché mi rilassa e mi piace vedere i
risultati del mio lavoro che controllo
quotidianamente.
Ho iniziato a piantare dei fagioli per poi
continuare con la preparazione di un orto
dove ho messo pomodori, insalata, cetrioli
e peperoni.
Il mio lavoro prosegue annaffiando ogni
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14. Ciao io sono Lorenzo,
durante questo periodo che trascorro a
casa casa con la mia famiglia, come
fanno tutti, ho scoperto un’attività che
mi piace tanto: il giardinaggio con mio
padre! Noi abbiamo la fortuna di avere
un piccolo orto, fuori casa, con tante
piante da frutto e in questi giorni
abbiamo ricavato un po’ di terreno per
piantare qualcosa. Io e mio padre,
insieme, abbiamo bagnato la terra,
l’abbiamo zappata e poi abbiamo
piantato delle piantine di peperoncino,
di prezzemolo e delle zucchine. Io, tutti
i giorni, controllo la crescita delle
piantine e con le mani tolgo delle
erbacce che crescono continuamente.
Mi piace lavorare con mio padre perché
mi spiega tante cose. Adesso che non
va a lavoro facciamo tante attività
insieme. Inoltre, fare giardinaggio mi fa
stare bene perché mi permette di stare
all’aria aperta e di trascorrere del
tempo fuori casa, in sicurezza. Spero
che, anche quando mio padre ritornerà
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15. Ciao io sono Edoardo,
durante questo periodo particolare e terribile
della nostra vita, che stiamo affrontando da
ben due mesi, io mi sono ritrovato a passare le
mie giornate, anziché che con i miei amici al
campo di calcio, con mia madre e mia sorella e
così ho iniziato a fare giardinaggio.
Mi ritengo molto fortunato, in confronto ad
altri ragazzi che abitano nei palazzi in città,
poiché io vivo in un piccolo paesino, vicino a
mia nonna materna, dove c’è un enorme
spazio esterno in cui passo i miei pomeriggi,
dopo aver fatto i compiti. In una zona di
questo spazio, abbiamo creato un bellissimo
giardino ed in un’altra un piccolo orto.
Abbiamo piantato fiori (sulfinie e bulbi di
canna indiana), abbiamo seminato il pratino
con la speranza che cresca, perché le
formichine e gli uccelli si mangiano i semi ed
appena possibile metteremo una piscina.
Abbiamo messo anche tre bellissime piante di
limoni, un ciliegio ed un pesco che alla
mamma piace tantissimo.
Nel nostro piccolo orto invece abbiamo
seminato sedano, basilico, prezzemolo,
peperoncino, pomodori, zucchine e fragole.
Nei prossimo giorni abbiamo in programma di
fare anche una pergola di uva da tavola.
Qui mi sento veramente bene, perché oltre a
passare del tempo con la mamma ho
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17. Ciao, sono Sara ed ho un gatto di
nome Titti a cui voglio un mondo di
bene. Durante questo periodo di
isolamento, a causa dell’emergenza
che purtroppo ci ha colpiti da Marzo,
io trascorro le mie giornate tra video
lezioni e compiti. Quando ho un po' di
tempo per stare in relax mi piace
passarlo con il mio gatto. Secondo me
Titti è il migliore tra tutti i gatti, anzi
oserei dire che è il migliore tra tutti gli
animali del vicinato. Se penso che ci
sono persone che maltrattano gli
animali mi sento malissimo perché
non capisco come si possa fare del
male a qualcuno a cui vuoi bene. Titti
è il mio amico e io non potrei mai
fargliene. In questo periodo,
soprattutto da quando sono arrivate le
belle giornate trascorro molto tempo
in giardino a giocare e spesso Titti è il
mio compagno inseparabile. Passare
delle ore a correre e saltare è
bellissimo e, se non fosse per quello
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18. Buongiorno, io sono Francesco DM,
in questo periodo, che sto a casa,
gioco molto con i miei gatti, uno lo
abbiamo preso da pochi giorni e sto
cercando ancora un nome da dargli.
A loro piace molto giocare con un
gomitolo di lana così io glielo lancio
lontano e mi diverto vederli correre,
sono velocissimi, a volte scivolano
lungo il pavimento per prenderlo,
altre volte vanno a sbattere contro
un muro e questo mi spaventa
perché penso che si possano far
male. I miei gatti sono sempre pieni
di energia. A volte quando arriva un
pacco a casa, prendo la scatola e
gliela do, loro ci giocano per ore e a
me piace osservarli. Stare con i miei
gatti mi fa stare bene perché sono
molto tranquilli, un po’ come me.
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19. Ciao a tutti, mi chiamo Edoardo M.,
in questo periodo di quarantena la
mamma mi ha comperato un
bellissimo pallone con il quale gioco
durante la giornata. Il tempo però lo
trascorro con i miei due meravigliosi
cani, due femmine di nome India ed
Era. Sono proprio fortunato ad
averle perché trascorriamo dei
momenti divertenti a giocare tutti e
tre insieme, sto in ottima
compagnia. Li considero i miei due
amici più fedeli!
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21. Buongiorno, io sono Esmanur, la
mia passione è quella di fare dolci
e in questo periodo è diventato il
mio hobby.
Il posto in cui trascorro la maggior
parte delle mie giornate è la
cucina a fare dolci. I miei preferiti
sono le torte e le crostate e devo
dire che mi vengono molto bene
perché ci metto tanto impegno.
Mia madre mi da tanti consigli
perché è molto più brava di me in
cucina. Mia sorella invece, anche
se sta sempre con noi, ci tiene
solo compagnia e ci fa ridere.
Quando cucino il tempo vola per
me. Cucinare mi piace tantissimo,
in questa quarantena ho tanto
tempo a disposizione e posso
sbizzarrirmi come voglio tra i
fornelli.
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22. Io sono Claudia e durante questo
periodo di quarantena a volte mi
annoio un po’ così ho deciso di
cucinare qualcosa. Di solito mi
metto a cucinare il pomeriggio,
prendo le ricette di mia nonna e
comincio a mischiare gli
ingredienti, nel mentre c’è mia
madre che mi guarda e che a volte
mi aiuta. Di solito preparo
ciambelloni e crostate ma anche
pane e pizza, poi se la sera
quando abbiamo finito di cenare
rimane qualcosa, la mangiamo la
mattina seguente a colazione.
Anche quando sto a casa di mia
nonna e non so che fare mi metto
a cucinare con lei che ha sempre
ricette nuove che passa a mia
madre. Devo dire che quando sto
in cucina sono felice, cucinare mi
piace e mi diverte e poi lascio
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24. Ciao io sono Sofia,
adoro disegnare da quando sono
piccola è una passione che
condivido con mio padre, perché
anche lui è molto bravo.
Ultimamente visto che sto
sempre a casa e ho tanto tempo
libero sto disegnando molto, e
sto imparando molte cose sul
disegno per esempio a fare il
viso delle persone, il corpo, i
paesaggi…
Mi piace disegnare perché mi
rilassa soprattutto quando
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25. Ciao io sono Alice, vi ho già parlato
dello sport che pratico a casa, ma
questi giorni sto seguendo anche la
mia passione più grande: il disegno.
Per disegnare mi metto in camera
sulla mia scrivania in modo che posso
stare da sola e avere più
concentrazione, a volte metto anche
un po’ di musica per rilassarmi.
Di solito disegno la sera e in base al
disegno che faccio ci impiego più o
meno tempo. Ogni volta cambio
tecnica di disegno: qualche volta uso
gli acquerelli, altre volte uso i pastelli
ad olio oppure, come la maggior
parte delle volte, faccio un semplice
disegno a matita.
Ogni volta che disegno cerco di
migliorare sempre di più e sembra
che piano piano ci stia riuscendo. Mi
piace disegnare e mi diverte farlo allo
stesso tempo, mi bastano una matita
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27. Ciao io sono Flavia, in questo ultimo
periodo purtroppo dobbiamo restare
tutti a casa, ormai è molto tempo che
non vedo i miei amici, i miei compagni
di classe, i professori e tutte le altre
persone che prima frequentavo tutti i
giorni. Ora mi mancano, mi manca
anche la scuola e non lo avrei mai
pensato, perché c'erano giorni in cui
neanche volevo andarci, ora invece
farei di tutto per ritornarci anche solo
per un giorno. La cosa bella è che ora
trascorro molto tempo con la mia
famiglia. Mia madre purtroppo
continua a lavorare ma sto molto
tempo con mio fratello minore e mio
padre con i quali ho cominciato a
cucinare e non pensavo mi piacesse
farlo, sono molto felice quando sto con
loro.
Il pomeriggio, trascorro più tempo con
mio fratello, andiamo fuori in giardino
e giochiamo spesso a palla. Ma il
momento più bello è quando la sera
prima di andare a dormire andiamo nel
mio letto e ci diciamo le barzellette lì si
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28. Ciao io sono Nicole,
durante questo periodo di
quarantena, in cui sono costretta a
stare a casa, trascorro molto
tempo con mia madre, parliamo
molto e ci divertiamo a giocare
insieme. Lei ha continuato a
lavorare, ma quando il pomeriggio
resta a casa ci piace stare insieme
e giocare con i giochi da tavolo: a
Monopoli e ad Indovina chi. Mentre
giochiamo parliamo molto di come
stanno andando le cose e
soprattutto della scuola in
piattaforma. Mi piace tanto stare
con lei, è una cosa fantastica;
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29. Io sono Michela,
faccio la seconda media e a febbraio
di quest'anno è scoppiata la
pandemia del COVID-19
(comunemente chiamato corona
virus) anche in Italia. Questa malattia
che sta seminando paura, ha
coinvolto tutto il mondo, e per far
smettere la diffusione di essa,
dobbiamo stare a casa per diminuire
il contagio. Sto in casa, ormai da due
mesi, e questo mi ha permesso di
passare più tempo con la mia
famiglia, cosa che prima, per via
della scuola e molti altri impegni,
non potevo fare. In questo tempo di
quarantena gioco molto con i miei
familiari. Generalmente, nel
pomeriggio, ci rechiamo in sala e
facciamo molti giochi da tavolo,
come a Monopoli o a Carte, un
giorno ad esempio ci siamo divertiti
un mondo a giocare a scopa,
eravamo uno contro l’altro ed è stata
una bella sfida! Questa quarantena
ha certamente dei lati negativi, ma
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31. Sono Cristian, prima vi ho parlato della mia
passione per lo sport, ora però voglio
raccontarvi cosa mi diverto a fare in queste
lunghe giornate di quarantena.
Siccome ho sempre molto tempo libero, la
domenica mi dedico, insieme a mio padre, a
creare degli oggetti simpatici. Ad esempio,
abbiamo costruito due fionde con dei bastoni
di legno a forma di Y. Una l’abbiamo fatta
con il legno di ulivo e l’altra con il legno di
quercia: abbiamo tolto la corteccia dal
bastone di legno e abbiamo messo due
elastici uno per ogni ramo della forcella e nel
fondo abbiamo legato una pezzetta di cuoio
dove posizionare il sasso per effettuare il
lancio. Per costruire questo simpatico
oggetto ci abbiamo messo due ore, lo
abbiamo lavorato in giardino. È stato
bellissimo costruire qualcosa con mio padre,
farlo insieme, ascoltare le sue spiegazioni nel
cercare di creare questo gioco. Alla fine lo
abbiamo provato e mi sono divertito molto,
funzionava alla perfezione!!! In questo
periodo ho scoperto che è molto bello
passare il tempo libero con mio padre e fare
con lui molte più cose di quelle che facevamo
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32. In un giorno qualunque, senza che ce l’aspettassimo, la nostra vita da
genitori è cambiata. Le abitudini più semplici sono diventate vietate e così ci
siamo ritrovati a vivere il presente in una bolla, incerti sul futuro ma sicuri
solo di una cosa, andare avanti!!! Questo virus ci ha costretto a rinchiuderci
nelle nostre case con le nostre famiglie, lontani da tutti. Crediamo però che
questi mesi, così duri, abbiano portato ognuno di noi a riconoscere i veri
valori della vita. Noi genitori siamo stati tutti uniti, cercando nel nostro
gruppo di seconda di aiutarci, comunicare ed esprimere il proprio pensiero e
le proprie idee. Durante questo periodo di quarantena le nostre giornate
sono diventate più pesanti, per la situazione che c’è nel mondo, siamo
preoccupati per i nostri figli e la società futura in cui vivranno. Tutto questo
ci crea ansia e stress. Oltre a dedicarci alla famiglia, al lavoro, alla casa,
seguiamo i nostri figli a tempo pieno, quindi non siamo solo genitori ma
siamo diventati insegnanti nel correggergli i compiti e nel prepararli per le
interrogazioni. Siamo rimasti sorpresi nel vedere l’organizzazione dei nostri
figli tra lezioni online e scadenze o quando devono consegnare gli elaborati
richiesti all’interno della piattaforma; stanno diventando grandi, responsabili
e bravi. A ognuno di loro manca la scuola, gli amici, le attività sportive e tutti
gli svaghi che avevano precedentemente. La nostra speranza è quella di
poter ritornare quanto prima alla normalità precedente al Covid-19 e poterci,
anche noi genitori, incontrare di nuovo, riabbracciare, fare due risate come
l’ultima volta che ci siamo visti fuori la scuola due mesi fa. Questo tempo
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33. La quarantena della Preside nuova
Voi lo sapete, sono una preside nuova. Questo è stato il mio primo anno da dirigente, il mio primo anno a
300 chilometri da casa. Ed è stato l’anno del Covid-19. All’inizio era un virus lontano, la Cina sembra tanto
lontana... poi è stato un virus del nord Italia, e lì ho cominciato a preoccuparmi... un giorno (ma non lo
sapevo) il virus è entrato nella mia presidenza, sono stata a chiacchierare a lungo con un signore che, pochi
giorni dopo, è stato ricoverato per covid... ho avuto il virus vicino, gli ho stretto la mano e per alcuni giorni
ho avuto tanta paura. Voi già eravate al sicuro, nelle vostre case. Io ero ancora in ufficio, al lavoro perché la
scuola non si può chiudere così, da un momento all’altro... bisogna organizzare tante cose, anche quella
didattica a distanza che, spero, voi abbiate apprezzato e che per i prof è stata un’esperienza nuova e non
sempre facile. Poi, il 13 marzo, ho preso il treno per ritornare a casa: mascherina, gel in borsa, silenzio
spettrale sul treno... la stazione di Napoli era un deserto, sono passata attraverso controlli di poliziotti
armati, ho raggiunto casa con molte difficoltà visto che il mio compagno non poteva venire a prendermi per
il lockdown... finalmente a casa! Due mesi difficili, ragazzi, molto difficili. Ho lavorato dalla mattina alla sera
sempre connessa con pc e cellulare, ho organizzato la scuola senza la scuola, quella vera, con i bambini, i
professori, i bidelli. Tutto lontano, ma tutto da controllare. Sapete, per me non è la prima volta che la scuola
è chiusa per emergenza: quando ero alle elementari d’estate a Napoli ci fu il colera e la scuola riaprì solo a
novembre. Quando frequentavo il liceo, ci fu il terremoto... tornammo nelle aule due mesi dopo. Ma allora
non esisteva internet, noi non andavamo a scuola e basta. Non vedevamo più i professori e i compagni, non
esisteva whatsapp e la chat in piattaforma. Eravamo soli. In questo, siete stati fortunati. Ed io pure, che ho
potuto mantenere i contatti con tutta la scuola grazie al PC. Certo, non è lo stesso... ma è già qualcosa! E,
per me, ve lo confesso, qualcosa di bello c’è stato: ho avuto la possibilità di stare nella mia casa, col mio
compagno e con Ramon, il mio amatissimo gatto. Il Covid mi ha fatto capire quanto bene sto con loro, i miei
affetti, anche se amo il mio lavoro e la nostra scuola. La quarantena mi ha regalato il sapore di casa, il
piacere di cucinare e fare dolci (da tre anni non avevo tanto tempo libero), mi ha restituito le coccole con il
gatto e le telefonate lunghe con le amiche, il Covid mi ha regalato il tempo, i ritmi lenti, la possibilità di
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34. Da circa due mesi la vita di ognuno di noi è cambiata. Le corse della mattina per arrivare a scuola e i ritmi
frenetici sono stati sostituiti da giornate monotone all’interno delle mura domestiche. In tutto questo
l’attivazione della didattica a distanza ha permesso di trovare un po' di normalità in quel mare di desolazione e
sconforto in cui troppo spesso le notizie del telegiornale ci facevano piombare.
Non possiamo dimenticare i primi giorni di DAD quando con una certa emozione ci siamo seduti davanti a
quello schermo che dal quel giorno avrebbe contenuto tutte le emozioni, le paure, le speranze e gli
interrogativi dei nostri ragazzi. Quei primi giorni sembrava non funzionasse nulla, il collegamento che andava
e veniva, l’audio che non si attivava. Oggi a distanza di due mesi, da quella prima volta, una sorta di normalità
è stata conquistata, ora per noi insegnanti, nonostante le mille difficoltà, viene naturale collegarsi e fare
lezione ai nostri alunni.
Questo isolamento sembra abbia prodotto un'attenzione all'altro che la frenesia della quotidianità aveva
penalizzato. A scuola, tra colleghi ci si scambiava poche parole, spesso frettolose, nei corridoi, con borse
pesanti e il pensiero già in classe. Oggi invece, una parola importante, che rimarrà nella nostra memoria, è
Collaborazione. Il vocabolario, alla voce collaborazione, recita così:
" partecipazione attiva [...] al compimento di un lavoro o allo svolgimento di un'attività". Questa parola ci ha
accompagnato nei giorni lunghi ed infiniti di questo periodo. Abbiamo subito capito che dovevamo essere
uniti e compatti per lavorare al meglio. Ci incontravamo, virtualmente, a tutte le ore ed anche nei giorni festivi.
Aspettavamo quegli incontri con piacere per scambiarci opinioni, condividere emozioni con spirito di
solidarietà ed accoglienza all’altro. Anche la disponibilità pomeridiana agli incontri individuali o di gruppo con
i ragazzi avevano per noi un solo fine: la crescita personale di ognuno di loro.
La DAD continuerà ad essere anche per noi docenti una grande opportunità, tanto abbiamo imparato e tanto
ancora dobbiamo imparare, certo è che mai potrà sostituire, la vivacità, l’allegria, il "cinque" per il canestro
fatto o l'abbraccio a fine partita dei nostri ragazzi. Nella vita siamo abituati a misurare le lunghezze, le altezze,
le profondità, adesso invece i nostri occhi hanno imparato a misurare anche la distanza da altri occhi, che non
sono gli occhi della Medusa, sono occhi che sorridono, che si cercano, che hanno voglia di inghiottire quell'aria
che li separa per riempire di materia quello spazio e tornare ad abbracciarsi.
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