1. Storie di bambine e bambini
Classe III Giovanni XXIII
Anno scolastico 2020/2021
2. Mi chiamo Alice, ma gli amici mi chiamano Ali.
Fisicamente sono alta e magra, ho i capelli lunghi e gli occhi verde chiaro.
Di carattere sono timida. Quello che mi distingue sono le coccole che amo ricevere dai
miei genitori.
Sono nata a Treviso nel mese di settembre.
Quando ero piccola mia mamma mi portava al parco. Adesso che sono cresciuta sono
capace di cucinare insieme a lei tante cose buone.
Sono una tipa che è sempre stanca. Mi piace nuotare.
Non riesco molto bene a usare il computer e non mi sento a mio agio quando incontro
persone nuove.
Mi piace tantissimo guardare la TV e anche giocare.
I momenti difficili di quest’anno scolastico sono stati quelli in cui ho dovuto indossare le
brutte mascherine a scuola, quando ho visto i banchi separati, quando mi è stato detto
che non potevo abbracciare e toccare i miei compagni e le mie compagne, quando ho
dovuto studiare tantissimo per interrogazioni e verifiche e infine quando ho dovuto fare
didattica a distanza, soprattutto perché la connessione non andava molto bene.
I momenti felici sono stati quelli in cui sono tornata a scuola, quando ho rivisto le maestre
e siamo tornati ad usare la lavagna.
Studiare usando il videoproiettore è molto meglio dei link che le maestre ci inviavano. È
più facile fare i lavoretti seguendo le indicazioni della maestra invece di dover guardare i
video.
Soprattutto mi sento felice quando gioco con la mia classe fuori in giardino e disegno con
le mie amiche. Ci sono giorni in cui ci insegnano cose che mi divertono.
I momenti difficili sono quelli in cui penso al covid, momenti felici quelli in cui sto con gli
3.
4. Mi chiamo Anna, ma la mia amica Emma mi chiama Anni.
Fisicamente sono bassa. Sono molto tranquilla e sono molto veloce.
Sono molto particolare perché sono sempre allegra.
Sono nata a Treviso l'8 marzo.
Quando ero piccola non piangevo mai e quando andavo all'asilo ero sempre felice.
Sono una tipa speciale perché amo i fossili e i pesci.
Sono capace di arrampicarmi sugli alberi, posso arrivare fino alle alla cima.
Non riesco molto a convincere Filippo a fare pace con Emma.
Non mi sento a mio agio se sta al chiuso e se mia sorella mi dà la mano
perché ce l'ha sempre sudata.
Mi piace tantissimo stare con gli amici e anche stare all'aperto.
La mia passione è la natura e da grande farò la biologa marina e la zoologa.
Quest’anno tutto il mondo ha vissuto una grande pandemia e perciò io e i miei compagni siamo rimasti
molto tempo a casa. È stato bruttissimo: non si potevano incontrare persone che non fossero i propri
familiari.
Da settembre siamo tornati a scuola. Mi piace molto raccontare a voce la storia del libro che la maestra
ci chiede di leggere. A marzo, per due settimane, siamo tornati in DAD, ci vedevamo attraverso un
dispositivo elettronico, non solo non potevamo abbracciarci, ma neanche parlare tra di noi come
facciamo in classe.
A casa non mi sento sola perché dopo i compiti vedo Teresa e Bianca e gioco con loro in giardino.
I miei zii trentini e anche mia cugina si sono ammalati di covid 19, uno degli zii è stato costretto ad
andare in ospedale.
Il mio compleanno l’ho festeggiato a scuola, ma la torta era finta e per spegnere le candeline ho usato
5.
6. Mi chiamo Arianna, ma la mamma mi chiama Gufetta.
Fisicamente sono magra e bassa, di carattere sono molto timida.
Quello che mi distingue nel carattere è che sono gentile e mi piace aiutare tutti.
Sono nata a Treviso il 15 luglio del 2012.
Quando ero piccola mi piaceva fare tante passeggiate con il passeggino e anche
dormire con i miei pupazzi.
Sono una tipa allegra e cerco di essere coraggiosa.
Sono capace di cantare per un’ora e ballare senza stancarmi.
La mamma mi dice che posso guardare la TV solo per un’ora.
Non riesco a scrivere molto velocemente, ma imparerò.
Non mi sento a mio agio se la maestra mi interroga e non so la risposta.
Mi piace tantissimo andare al cinema e mangiare le caramelle.
Il mio sport preferito è la break dance.
Quest’anno è stato difficile fare videolezione e superare la paura di andare in
ospedale a causa del covid.
Sono stata felice di stare di più con i miei genitori che sono rimasti a casa dal
lavoro.
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8. Mi chiamo Cristina, però mia sorella mi chiama Cricra.
Fisicamente sono alta e magra, ho i capelli lunghi color castano e gli occhi grandi.
Di carattere sono allegra e un po' fifona.
Quello che mi distingue è che sono coccolona: abbraccio tanto mia mamma.
Sono nata a Montebelluna il 14 marzo 2012.
Quando ero piccola giocavo con mio fratello con le macchinine, dipingevo con le
mani. Ricordo di aver vinto una medaglia alla scuola dell’infanzia e di essermi bucata
la testa battendo su uno spigolo.
Sono una tipa tranquilla e coraggiosa, sono capace di fare balletti in acqua e di
pattinare.
Non riesco a disegnare bene come vorrei e a dire bugie.
Non mi sento a mio agio quando la maestra mi sgrida perché mi imbarazzo.
Mi piace tantissimo mangiare il pesce, nuotare e dipingere, anche correre e fare il
bagno.
È stato difficile per me imparare a mettere al posto giusto l’h, riuscire a esprimermi di
più durante la lezione, affrontare le verifiche e stare a casa durante la didattica a
distanza. Di queste emozioni brutte, che mi facevano stare male, ho parlato con la
mamma, il papà e i miei due fratelli. Mi sono sentita invece felice nel rivedere i miei
compagni e le maestre, ritornare a fare passeggiate e gite, fare la foto di classe,
ricominciare a praticare sport, sapere che i miei nonni stanno bene. Anche le cose
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10. Mi chiamo Edoardo, ma la mamma mi chiama tesoro.
Di altezza e corporatura sono normale, ho gli occhi e i capelli neri.
Di carattere sono allegro. Sono un bambino vivace, sono un tipo simpatico.
Qualche volta litigo con i miei bambini per difendere i miei amici.
Sono nato a Venezia, ma vivo a Treviso.
Sono bravo a giocare a basket, mi piace fare le gare di corsa e correre
veloce.
So fare parkour, ma non so andare sull’overboard,
Le cose difficili per me sono queste: non voglio scrivere, non voglio aprire il
libro e quando la maestra mi richiama non ascolto.
I momenti felici che ho avuto quest’anno sono: fare la DAD, giocare in
ricreazione, tenere buoni rapporti con i miei amici, fare i compiti con l’aiuto di
papà.
Ai miei genitori racconto com’è andata la giornata a scuola e dico loro che
sono sempre felice di vedere i miei compagni.
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12. Mi chiamo Emma, la mia migliore amica mi chiama Emmi.
Fisicamente sono così: bassa, magra, ho i capelli e gli occhi marroni.
Di carattere sono gentile e generosa.
Quello che mi distingue è il carattere perché sono disponibile con tutti.
Sono nata a Treviso il 12/10/2012.
Quando ero piccola lanciavo il piatto di plastica quando dovevo mangiare.
Sono una tipa forte, coraggiosa e agile.
Sono brava nel praticare judo e posso andare in bici senza una mano.
Mi piace tantissimo fare judo con la mia migliore amica.
I momenti difficili che ho vissuto sono stati: prepararmi per l’interrogazione di
scienze e realizzare il mio autoritratto, ma anche riuscire ad avere buoni
rapporti con un mio compagno di classe. Quando litigo con lui mi sento triste
e ci rimango male.
È stato facile invece imparare i nomi degli animali, ritagliare i fiocchi di neve
per le finestre in occasione del Natale e fare i fiori di carta crespa per abbellire
il giardino della scuola in primavera.
Il momento più difficile però è stato sapere della morte dello zio per covid 19.
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14. Il mio nome è Ettore, mio fratello mi chiama Etto.
Sono nato a Venezia il 7 dicembre 2012.
Ho i capelli biondi e sono alto 1 metro e 37 cm e mezzo.
Ho un carattere diverso da tutti, ma non so dire perché.
Di quando ero piccolo non ricordo tante cose, ma mi ricordo che avevo mangiato una
bacca velenosa e abbiamo dovuto chiamare il pronto soccorso di Milano, dove lavorava
un amico di papà, così sono guarito.
Sono un tipo abbastanza vanitoso. Sono capace di nuotare a dorso, ma a stile libero
batto sempre la testa sul fondo della piscina.
Posso muovere il ginocchio che però fa sempre croc. Non riesco a saltare gli ostacoli
delle corse a ostacoli. Non mi sento a mio agio se devo fare viaggi più lunghi di 10 ore
sia in treno che in macchina.
Mi piace tantissimo mangiare gli spaghetti con le vongole.
Durante quest’anno scolastico è stato difficile per me accettare di aver preso sei
meno ( insufficiente) nella verifica di geometria e poi sapere che le verifiche
di storia erano andate male.
Ho vissuto un momento di felicità quando ho preso dieci nella verifica di geografia e
anche in matematica per aver risolto un problema.
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16. Mi chiamo Federico, mio fratello e mio papà mi chiamano affettuosamente
Tappo.
Fisicamente sono magro. Sono un bambino felice.
Quello che mi distingue è la faccia, perché ho gli occhi grandi ed espressivi,
il naso a patatina, le orecchie piccole e le labbra piccole ma carnose.
Sono nato a Treviso il 22 ottobre del 2012.
Sono un tipo calmo.
Sono capace di fare le capriole, mi piace giocare a nascondino.
Non riesco molto a tenere la mascherina.
Non mi sento a mio agio se esco fuori nel giardino della scuola, perché non
so a cosa giocare e quindi mi annoio.
Mi piace tantissimo giocare al tablet e anche alla Nintendo Switch.
I momenti difficili quest’anno sono stati: prendere le note per aver litigato con
i miei compagni ed essere sgridato dalle maestre.
Brutto è stato anche stare in quarantena.
Sono felice invece quando gioco con gli amici, quando partecipo alle feste di
compleanno o quando io e i miei amici ci aiutiamo a vicenda.
Io in classe spesso gioco con gli oggetti: penne, temperino, gomma, ma
cerco di seguire la lezione.
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18. Mi chiamo Federico, ma gli amici mi chiamano Fede.
Sono abbastanza alto e magro, ho gli occhi marroni e i capelli castani. Quando vado dal
barbiere voglio sempre tenere il ciuffo lungo.
Di carattere sono cocciuto, infatti, se qualcuno mi dice che devo fare qualcosa che non mi
piace, io faccio fatica a lasciarmi convincere.
Sono nato a Padova il 5 aprile 2012. Quando ero piccolo mi piacevano le pentole e i trattori.
Sono un tipo in un certo senso introverso, cioè faccio fatica a parlare di me. Però mi piace
molto stare con gli amici.
Sono capace di correre più veloce di tutta la mia classe, ma il mio amico Edo mi batte nelle
curve.
Mi piace molto giocare a basket perciò mi alleno in una squadra. Il mio passatempo preferito
è giocare con la play station a Fortnite e a Minecraft.
A settembre siamo tornati a scuola perché i contagi erano scesi rispetto allo scorso anno.
C’è stato però un grosso cambiamento: si usano le mascherine durante tutte le ore di
lezione. Sono fastidiose, ma ci permettono di stare con gli amici quasi come prima della
pandemia.
A un certo punto però la situazione è peggiorata e hanno chiuso di nuovo le scuole. È stato
un moneto un po’ felice e anche un po’ difficile.
Difficile perché dalle video lezioni capivo poco. Inoltre non ci sono gli amici e questo mi
rendeva un po’ triste.
Felice perché avevo più tempo per giocare ai miei giochi preferiti con il mio vicino Marco.
Da diverso tempo siamo tornati a scuola, ma ho ancora delle difficoltà, per esempio il
martedì l’impegno scolastico è eccessivo, otto ore di lezione sono pesanti. A scuola faccio
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20. Mi chiamo Filippo, ma i miei amici mi chiamano Filip.
Fisicamente sono piccolo, di carattere tranquillo.
Quello che mi distingue nell’aspetto fisico è che ho i capelli un po' ricciolini.
Sono nato a Treviso il 7/8/2012.
Quando ero piccolo ero molto coccolone, adesso sono un tipo coraggioso.
Sono capace di disegnare e di colorare molto bene.
So fare una smorfia con gli occhi che fa ridere i miei compagni.
Non riesco molto a fare la capriola all’indietro e non mi sento a mio agio se
mi chiedono di salire su un albero.
Mi piace tantissimo giocare con i Lego e anche mangiare gli spaghetti.
Quest’anno è stato davvero difficile indossare tutti i giorni la mascherina
durante le ore di scuola.
È stato complicato anche dover svolgere le verifiche, soprattutto quella di
italiano, in cui non sapevo inserire i verbi, e l’interrogazione di storia.
Ma la cosa che è per me quasi impossibile da fare è non chiacchierare:
proprio non riesco a fermarmi, devo intervenire!
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22. Mi chiamo Gennaro, ma gli amici mi chiamano Genna.
Fisicamente sono basso e cicciotto, di carattere sono allegro, quello che mi
distingue dagli altri è che sono unico.
Sono nato a Benevento il 5/9/2012. Quando ero piccolo avevo cinque cani, però
piano piano ne sono morti due: Stella (la mamma) è morta di vecchiaia e poi Gaia
sotto la macchina. Poi c’è Gemma, ma lei si è solo isolata da noi.
Sono un tipo semplice, sono capace di sentire, parlare, pensare, amare… posso
fare (da grande) il portiere perché a calcio so parare.
Non riesco molto a correre, non mi sento a mio agio se devo cercarmi una
fidanzata. Mi piace tantissimo mangiare e anche giocare con papà.
Ho parlato anche con il mio amico Mattia di quanto è stato difficile vivere con il
covid19. Io e lui siamo molto preoccupati.
Quando andavo a scuola in prima e in seconda ero molto più felice perché stavo
senza mascherina, si respirava aria normale e soprattutto si poteva stare vicino ai
compagni, adesso se ci proviamo ci dicono che è assembramento.
In questa scuola mi sono bene integrato ed è stato difficile dover stare a casa
poiché i nonni non stanno bene.
Cerco di trovare però il lato positivo delle cose, sono contento di avere la loro
compagnia, infatti, sono venuti a stare da noi.
È stato brutto anche perdere il mio cane Pollicino, ma penso che sia in paradiso a
giocare con gli altri cani.
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24. Mi chiamo Ginevra, mia mamma mi chiama Ginni e mio fratello Gine.
Fisicamente sono alta, ho gli occhi marroni, ho i capelli lunghi e castani e sono
magra.
Quello che mi distingue nel carattere è che mi piace tanto coccolare le persone.
Sono nata a Treviso, il giorno 18 del mese di aprile.
Sono una tipa molto affettuosa, sono capace di disegnare molto bene e so
dipingere con le tempere.
Non riesco molto bene a saltare la corda, non mi sento tranquilla se qualcuno
della mia famiglia si fa male.
Mi piace tantissimo andare dai cugini e anche stare con i nonni.
Ho vissuto molti momenti difficili da quando c’è il covid 19. Ho avuto paura per i
miei parenti e per la mia famiglia. Un giorno in cui la mamma ha vomitato tre
volte, mi sono preoccupata che si fosse ammalata.
È stato molto triste non poter incontrare i miei parenti che vivono a Mondello.
Un momento felice è stato festeggiare il mio compleanno con le mie amiche.
In questi giorni sono contenta perché i miei genitori si vaccineranno e così
potremo andare in Sicilia.
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26. Mi chiamo Giorgia, ma mia mamma mi chiama tesoro e amore.
Fisicamente sono alta e magra, di carattere sono timida.
Quello che mi distingue è che propongo quasi sempre io giochi alle mie amiche.
Sono nata a Treviso il 2 maggio 2012.
Quando ero piccola mi divertivo a giocare a nascondino. Sono una tipa allegra che
ama divertirsi.
Sono capace di saltare la corda con due piedi uniti, ma non riesco molto a stare in
equilibrio con un piede.
Faccio sempre i compiti, dopo essermi riposata, dopo pranzo.
Non mi sento a mio agio se vengo rimproverata.
Mi piace tantissimo giocare in giardino con le mie cuginette e anche giocare con il
cane dei miei zii.
Quest’anno ho vissuto molti momenti difficili, che sto cercando di superare: la paura
del coronavirus, il dispiacere di non poter andare a casa dei miei amici e amiche e
dei nostri parenti, l’accettare di dover stare distanti un metro dalle mie compagne.
Sono stata molto contenta nel rivedere la mia classe dopo la didattica a distanza.
Sono felice di andare a scuola e imparare tante cose nuove.
Finalmente si può tornare a passeggiare e penso che il covid stia per sparire.
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28. Mi chiamo Giulia, ma gli amici mi chiamano Giuli.
Fisicamente sono magra. Di carattere sono vivace, ma anche tranquilla. Quello che
mi distingue è che propongo tanti giochi alle mie amiche e ai miei amici quando
giochiamo in ricreazione in giardino .
Sono nata a Treviso l’8 marzo 2012.
Quando ero piccola giocavo solo con il mio orsacchiotto.
Sono una tipa forte. Sono capace di stare un minuto con la testa dentro l’acqua
senza respirare.
Posso ballare e bere allo stesso tempo. Non riesco molto a fare la spaccata.
Non mi sento a mio agio se perdo qualcosa. Mi piace tantissimo la pasta con i
gamberi e anche il chinotto.
Quest’anno ho dovuto affrontare momenti difficili. Ho dovuto superare il dolore per
la morte del nonno e il dispiacere per la perdita del mio coniglio.
Sono tornata a sentirmi felice quando ho comprato un nuovo coniglio e ho potuto
rivedere i miei amici e amiche.
È stato difficile affrontare le videolezioni: non è semplice stare con gli occhi fissi
sullo schermo,infatti, mi dà tanto fastidio.
In questi giorni è stato molto bello andare a casa di una mia amica, perché non lo
facevo da tanto tempo. Mi sono divertita proprio tanto!
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30. Mi chiamo Giulio, ho una sorella e un fratello più grandi di me.
Fisicamente sono alto e magro, di carattere sono forte, simpatico, testardo e un
po’ pazzo.
Sono nato a Treviso il 16/12/2012 e qui vivo.
Quando ero piccolo facevo ridere mia sorella e a mia madre perché ispiravo
tenerezza.
Mi piace giocare a Minecraft sul tablet. A volte faccio fatica a dormire bene.
I miei momenti felici di quest’anno: sono stato molto contento quando sono stato
a casa e non sono andato a scuola perché si facevano le videolezioni.
Sono stato contento di comprare il monopattino con i soldi che avevo messo da
parte.
I miei momenti difficili: mi sono sentito triste quando non trovavo più una mia
maglietta a cui ero molto affezionato.
Mi sono arrabbiato quando è caduta la catena della bici mentre cambiavo
marcia. Ho dovuto fare tutta la strada a piedi per tornare a casa.
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32. Ciao io sono Leonardo. per gli amici Leo.
Ho gli occhi castani e i capelli biondo scuro, sono abbastanza alto, ho 8 anni.
Sono un bambino timido, ma allo stesso tempo vivace e molto gioioso.
Mi piace molto praticare rugby con la mia squadra e seguire i consigli degli
allenatori. Mi sento forte.
Ho tanti amici sia quelli che incontro al parco che quelli che sono a scuola con
me.
Non sopporto quando i bambini mi danno fastidio e allora mi arrabbio e mi
isolo finché non mi passa la rabbia.
Sono sempre contento di stare con i miei migliori amici: Anna, Teresa e Filippo.
La mia famiglia è composta da me, mamma Daniela, papà Michele, il gatto
Maddy e il criceto Fulmine.
La mia famiglia è super brava e divertente. Sono molto felice.
È stata una prova difficile vivere con il coronavirus. Difficile per me è stata
anche la scuola: compiti e interrogazioni.
Per me cinque ore di scuola sono troppe, aspetto con ansia la ricreazione l’ora
di mensa.
Ho spesso fame e mi rilassa andare in bagno a bere.
Sono contento quando suona la campanella per tornare a casa.
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34. Mi chiamo Matilde, spesso la mamma mi chiama tesoro e gli amici mi chiamano Mati.
Fisicamente sono molto alta e robusta. Di carattere sono abbastanza tranquilla,qualche volte agitata, e
sempre coraggiosa.
Quello che mi distingue è che sono forte rispetto agli altri.
Sono nata a Treviso il 12/4/2012
Quando ero piccola i miei genitori riuscivano a rilassarsi perché io dormivo sempre.
Sono una tipa che è in grado di fare qualsiasi cosa, ma non riesco a cantare in pubblico e non mi sento
a mio agio se la gente mi guarda.
Mi piace tantissimo la carne con l’osso e la polpa di granchio.
Durante quest’anno scolastico è stato molto difficile stare a un metro di distanza dagli altri compagni,
indossare la mascherina, stare chiusi in casa, fare didattica a distanza, non vedere i parenti e nemmeno
gli amici.
Siamo stati costretti a stare chiusi nelle nostre case e nei nostri cuori c’era rabbia, paura, tristezza.
Volevamo distruggere il covid e ancora lo vogliamo!
Per tanto tempo le notizie dicevano che i contagi erano in aumento, il numero dei morti risaliva, i vaccini
non arrivavano e il mondo correva un grosso rischio.
Adesso le cose stanno migliorando, alcune parti del mondo si sono liberate del virus.
Rassegnati covid, ti distruggeremo!
È stato difficile, ma adesso con le vaccinazioni le persone sono più contente, anche se continuiamo a
fare una marea di videochiamate per vederci.
Durante la ricreazione è alto il livello di felicità. I miei compagni rispettano le distanze di sicurezza e le
cose che ci prestiamo le igienizziamo. A casa mi diverto, solo che a volte mi sento sola.
Il covid è una brutta malattia, ma la vita direi che è bella!
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36. Mi chiamo Mattia, ho 8 anni e frequento la classe terza.
Ho i capelli e gli occhi marroni. Di statura sono medio e di corporatura sono
magro.
Sono un bambino allegro e un bravo alunno. Con i miei genitori sono
educato.
Mi piace giocare con i miei amici, con loro sono sempre gentile.
Quest’anno scolastico ho affrontato momenti difficili.
Durante la didattica a distanza non riuscivo a seguire la spiegazione e a
eseguire il lavoro.
Ho sofferto a stare in quarantena e a dover usare sempre la mascherina.
Sono triste perché non si possono fare gli sport al chiuso.
La maestra mi dice che devo esercitarmi a scrivere e a intervenire di più. Io ci
rimango male, vorrei riuscire a parlare di ciò che provo.
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38. Mi chiamo Rebecca, ma mio cugino mi chiama Rebba.
Fisicamente sono alta, di media costituzione corporea, ho i capelli lunghi, la mia pelle è un po’ scuretta.
Di carattere sono molto allegra e faccio le cose di testa mia.
Io mi distinguo dagli altri perché se una cosa non mi piace o non mi va bene, non la faccio.
Sono nata a Treviso nel 2012.
Quando ero piccola non usavo il ciuccio, mangiavo tutto, non piangevo mai e chiamavo la mia cagnolina Gigi,
anche se si chiamava Sally.
Sono una bambina vivace, sono capace di difendermi da sola e di studiare senza l’aiuto della mamma.
Mi piace studiare, ballare, cantare, disegnare e dormire fino a tardi. Mi sto esercitando a fare i ritratti delle persone.
Non mi sento a mio agio se mi sgridano.
La cosa che adoro fare è mangiare sushi sul divano al buio, guardando il mio film preferito “Me contro te, la
vendetta del Signor Esse” e anche abbracciare le mia amiche Alice, Giulia e Teresa.
Le difficoltà di quest’anno scolastico sono state le verifiche, le interrogazioni , ma più di tutto portare la mascherina.
A scuola mi manca il non poter abbracciare le miei migliori amiche.
Uno dei momenti più difficili è stata l’interrogazione di religione. Quando ho una verifica davanti a me mi prende
l’ansia e spero sempre di fare giusto.
Un’altra difficoltà è stata accettare che le diverse classi della mia scuola non possono fare ricreazione insieme.
Non mi è piaciuta per niente la quarantena, mi rattristava non vedere nel pomeriggio le mie amiche. Non è stato
per niente bello passare il compleanno in lockdown.
La cosa bella di stare a casa era poter dormire di più e fare poche ore di lezione, ma niente è paragonabile alla
gioia di fare ricreazione e giocare con le mie amiche.
Il martedì non vedo l’ora che arrivi la mensa, anche se il cibo non mi piace, perché so che dopo c’è una ricreazione
lunga.
In classe adoro fare i lavoretti e le ricerche.
Ho cercato di godermi tutti i momenti belli e di non lamentarmi di ciò che mi mancava.
39.
40. Mi chiamo Teresa, ma gli amici mi chiamano Terri.
Fisicamente sono alta e magra, ho i capelli corti di colore castano chiaro, ho gli occhi marrone chiaro.
Di carattere sono coraggiosa.
Quello che mi distingue è la gentilezza.
Sono nata a Treviso il 14 novembre 2012.
Quando ero piccola non mi ciucciavo il dito, ma ciucciavo il ciuccio plastica.
Sono capace di arrampicarmi sugli alberi. Posso fare strane facce con gli occhi, ma non riesco molto a fare
la ruota.
Non mi sento a mio agio se i miei compagni mi prendono in giro.
Mi pace tantissimo saltare la corda, giocare con i miei amici e anche stare con la mia famiglia.
Quest’anno ci sono stati momenti difficili come quando ho saputo che il nonno si era rotto una gamba e non
stava molto bene. Mi dispiace per lui che non può uscire di casa perché è in sedie a rotelle
Mi è dispiaciuto anche dover cambiare posto in classe perché mi piaceva stare vicino alla finestra, dove
adesso è seduto Filippo.
È stato difficile festeggiare il mio compleanno a casa e non farlo a scuola. Mi dispiace anche mettere la
mascherina, non toccare i miei compagni e non abbracciare le mie amiche.
Sono però stata felice di imparare tante cose belle a scuola e di avere amici e amiche con cui giocare.
Sono stata contenta di di fare scuola in presenza e di non stare a casa e dovermi collegare con il computer
o il tablet.
Il momento più felice l’ho vissuto quando i miei nonni hanno preso una cagnolina. Si chiama Lizzi, è una
femmina, molto carina e anche molto birichina e giocherellona: ti morsica, ma non ti fa male.
Prima avevamo un cane maschio che si chiamava Baldo, però è morto.
41.
42. Mi chiamo Valentina, gli amici però mi chiamano Vale.
Fisicamente sono alta e magra , ho i capelli corti di colore marrone, gli occhi castani.
Di carattere sono allegra e quello che mi distingue è che sono gentile e pronta ad aiutare gli altri.
Sono nata a Treviso il 28 gennaio del 2012.
Quando ero piccola la sera piangevo talmente tanto che la notte la mamma e il papà non dormivano.
Sono una tipa timida quando non conosco nessuno.
Sono capace di correre veloce quasi come il mio cane e posso aiutare il papà a lavorare.
Non riesco molto a trattenere il respiro sott’acqua per tanto tempo e non mi sento a mio agio quando devo
arrampicarmi sulla parete di arrampicata perché, quando guardo in basso per vedere dove metto i piedi,
mi vengono un po' di vertigini.
Mi piace tantissimo giocare con mio fratello e anche correre con il mio cane che si chiama Toby.
Le difficoltà che ho avuto quest’anno sono state: fare scuola online, non poter andare a trovare gli amici.
Durante la DAD alcune volte c’erano problemi di connessione e questo mi creava una certa
preoccupazione.
A casa mi sentivo alcune volte felice perché mi divertivo con mio fratello e mi dimenticavo delle mie
compagne e dei miei compagni.
A scuola è brutto fare ricreazione a gruppi separati, non poter fare lavori in gruppo spostando e
avvicinando i banchi. Infatti i banchi sono distanti e poggiano su dei bollini da cui non si possono spostare.
Mi manca non poter fare ginnastica in palestra o cantare senza la mascherina.
Di positivo c’è stato che ho avuto la possibilità di stare più tempo con mamma, papà e mio fratello.