1. La Montaña, 1° marzo 2016.
"Cambia il cartello"
Miei cari semi,
Sono stata a visitare una nuova città e mi sono seduta su una
panchina in un giardino, dove per terra era seduto un uomo cieco, aveva
un cappello ed un foglio, un cartello che diceva: “Aiutatemi sono cieco”.
Miei semi, vi siete mai seduti su una panchina e pensato a come ci si può
sentire seduti per terra senza vedere, aspettando che qualcuno ti dia
un’elemosina per mangiare? No, vero? Così sono rimasta ad osservare, e
non mi sono resa conto che sulla panchina accanto a me c’era seduto un
altro signore che si stava mangiando un panino, terminò il panino, gettò la
carta nel cestino e andò verso l’uomo cieco e gli gettò alcune monete, si
fermò un istante e tirò fuori dalla sua borsa una penna, girò quello stesso
cartello e vi scrisse sopra qualcosa, poche righe molto brevi, lo lasciò lì e
se ne andò, forse l’uomo era un lavoratore che era uscito a mangiarsi il
suo panino come ogni giorno.
Tornò al lavoro, il suo gesto non aveva più importanza. Il giorno
seguente, tornò di nuovo e quel signore cieco era ancora seduto per terra,
però qualcosa era cambiato, era molto diverso dal giorno precedente, si
avvicinò per dargli una moneta, senza fare rumore, e vide che il suo
cappello traboccava di monete, di banconote, il cieco che aveva un udito
molto acuto disse: “E’ lei che l’altro giorno mi ha cambiato il cartello?”,
“Sì”, “L’ho riconosciuta nei suoi passi, e cosa ha scritto?; rispose: “La
stessa cosa che c’era già scritta, semplicemente la verità”, “Grazie, - gli
disse l’uomo – molte grazie” e se ne andò.
Continuava a passare gente e tutti gli
lasciavano delle banconote, delle monete ed il
cieco era incuriosito: Cosa diceva il cartello?
Ed una persona che gli aveva dato una moneta
glielo lesse: “Oggi inizia la primavera ed io
non potrò vederla”. Al cieco scesero delle
lacrime e disse: “Aveva ragione quel buon
uomo, ha detto la verità”.
Mie care stelle, quale lezione dobbiamo apprendere? E’ molto
semplice, se non rompiamo le abitudini, se non rompiamo la monotonia,
non cambieremo il nostro destino, se scriviamo sempre la stessa cosa, la
gente passerà senza rendersi conto che c’è qualcosa di diverso, se non
cambiamo questo cartello o questa maniera di vivere, se non cambiamo il
nostro interiore ed il nostro esteriore, i mobili nella nostra casa, quante
2. volte Servidora vi ha detto di tirare fuori, adesso che inizia la primavera,
tutte le cose vecchie che avete, di tirare fuori gli indumenti vecchi, rotti, le
scarpe, di vendere tutto quello che non utilizzate, o di donarlo, offrirlo, se
non lo fate vivrete sempre la stessa routine e non ci sarà nulla di
cambiato.
C’è un bambino molto carino, molto bello, molto fine, intelligente, è
un ballerino, è da un anno, da un anno che è entrato nel cammino del
Maestro ed è un anno che aspetto un cambiamento in lui, questo bel
bambino, carino, all’inizio gli si sono date delle direttive e le eseguiva, in
seguito doveva prendere delle decisioni, essere lui stesso, creare, avanzare,
elevarsi ed è rimasto fermo nel suo passato, siccome ha sempre ottenuto
ciò che voleva, siccome gli hanno sempre comprato e dato tutto ciò che
desiderava, da bambino e da adolescente, non è un uomo, continua ad
essere un bambino, persino nelle sue relazioni, e la sua scintilla di vita è
l’interesse, e la sua scintilla di vita è voler essere il primo, però senza fare
nulla, questa è la lezione di quel cartello.
Siccome la gente vedeva scritta sempre la stessa cosa, “Sono cieco,
per favore fatemi l’elemosina” non lo vedevano più, nè lo leggevano,
questo bambino ha fatto la stessa cosa, ha un cartello “Sono studente in
informatica, ho un diploma, sono ballerino, so cucinare, so fare molte
cose, in realtà tutta la sua vita l’ha trascorsa senza fare nulla. Perchè?
Perché non ha voluto cambiare il cartello, però per cambiare il cartello
bisogna cambiare anche la coscienza.
Miei semi, guardate freddamente quando vi alzate, fate gli stessi
gesti, ve l’ho sempre detto, guardatevi bene allo specchio e vi vedrete belli
e belle, cambiatevi, sorridete, sorridete, sorridete, salutatevi, date un
abbraccio, ma cambiate il vostro cartello. Vi ho parlato anche dello
squalo. Vi ricordate di lui? Lottate, non c’è peggior cieco di chi non vuole
vedere.
C’è una madre che si crede la migliore del mondo perché ha due
figli ed il maggiore ha una fidanzata e lei ha un’adorazione solo per il
maggiore, senza rendersi conto che il più piccolo è il più intelligente, il più
umano, il più affettuoso, il più amato da tuuutta la gente, però questa
madre mette in primo piano il maggiore, il maggiore che è capriccioso, che
la fa soffrire così come fa soffrire le persone che gli stanno attorno,
potrebbe essere uno studente brillante, sì perchè no, però oggigiorno tutti i
giovani hanno un cervello molto brillante, sono straordinari, così che lui
non ha niente di straordinario o di diverso dagli altri, però è diventato
molto duro verso sua madre e la sua famiglia, capriccioso, vanitoso, vuole
sempre essere il primo ed è geloso di suo fratello, mentre suo fratello è un
amore e tutti i giovani lo vogliono e lo adorano. Per questa madre, che
3. cambi il cartello, non ha solo un figlio ma ne ha due, però ancor prima non
ne ha nè uno nè due, è lei l’importante, i suoi figli non le appartengono, e
deve prendersi cura di suo marito ed essere felice con lui, che è una
bellissima persona, è molto buono, suo marito sembra un angelo da tanto
è buono, che pensi a lui e a se stessa, le si è detto mille volte che i figli sono
come gli uccellini, quando arriva il tempo devono volare con le proprie ali,
torno a ripeterlo: A partire da oggi, cambiate il cartello.
Perchè non iniziate a Casa Templaria a cambiare il menu? E’ un
cartello, solo per sapere ciò che c’è scritto, sono sicura che ci saranno dei
curiosi e verranno, cambiando il cartello cambiate il vostro fuoco di vita,
d’attenzione, se pensate solo al vostro ombelico o al vostro piccolo confort,
non vedrete la felicità che vi meritate.
C’è una ragazza che in questo Corso del Corpo Parla è stata molto
felice, ha solo trascorso due giorni, però è stata molto felice e non era
previsto che ci fosse, però c’è stata ed ha potuto apprezzare che con poco
tempo la possono ammirare, può essere ammirata, può essere amata e può
aiutare moltissimo. Era insieme ad un’amica che aveva perso da più di 15
anni ed è potuta nuovamente stare con lei e lavorare o accompagnare, e
l’hanno riempita di regali, le hanno portato persino del formaggio, della
cioccolata. Vedete? E non era previsto, cambiate il cartello, vi
dimenticherete di voi stessi e sarete allegri.
C’era anche un altro signore che non sapeva ciò che lo attendeva
quando si è iscritto a questo corso ed è venuto dal paese dove c’è la neve,
gli abeti azzurri e dov’è nato Mozart, ed è rimasto contento. Vedete come
bisogna cambiare il cartello? Pensate miei semi, costa molto poco.
Dimenticatevi di mettervi un calzino, metteteveli al contrario o un calzino
diverso dall’altro, la gente vi guarderà, alcuni rideranno e gli altri vi
troveranno stupendi, suuuuper belli o belle, questo è cambiare il cartello,
mettetevi la sciarpa in un altro modo, cambiate stile.
Miei semi, se siete stelle, raggio di Luce, Atomo Divino, non siate
tristi. Non abbassate le braccia, lottate! La
memoria ci sta vincendo, la memoria sta
cancellando il poco di umano che ci resta,
lottiamo, niente è più bello dell’umanità e
niente è peggiore dell’umanità, ma finché ci
resta la vita, lotteremo per questo, Servidora
oggi ha cambiato il cartello, oggi scrivo: Sono
nati i primi giacinti, le prime jonquille, quei fiori gialli, i primi narcisi.
Complimenti narcisi! Ne ho molti nella Casa Templaria, ci sono tre
bellissimi ragazzi narcisi nella Casa Templaria ed uno in Girona, lui ha le
4. spine ma è anche un narciso, sono tutti bellissimi, e non vi dico delle belle
narcise, di quelle ho la collezione.
Mie stelle, che vi amo, oggi sono nati i primi fiori di primavera, e
c’è anche un sole primaverile e ieri è piovuto e la terra lo apprezza perchè
presto le mucche potranno uscire, visto che finora faceva molto freddo e
non potevano stare all’aperto e per Servidora è una grande allegria.
Ricordate che dobbiamo tenere le zampe per terra, pardòn i piedi per
terra, i colori e la bellezza dei fiori e l’Essenza del più grande
dell’Universo dentro di noi.
Vi amo e vi voglio bene ogni giorno di più, ho anche cambiato il
cartello, vi amo di più e con più forza, molto di più perchè bisogna
avanzare molto in fretta, vi lascio con il sorriso. Ah un dettaglio! Ho molti
sorrisi d’aprile, sono degli arbusti che provengono dalla famiglia delle
rose e sono nati in Tibet e si chiamano sorriso d’aprile, però hanno un
altro nome latino, lo chiederò qui ad una collega e ve lo scriverà, vi lascio
quel sorriso d’aprile, belli, belle!
E come sempre tutto il mio amore,
La Jardinera