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La fame può essere brutta, ingiusta,
pericolosa ed è questo che porta
all’inimmaginabile sofferenza interi popoli e
intere generazioni. Tantissime persone ne
soffrono e ne risentono, a causa sua migliaia
di persone muoiono ogni giorno. Bisogna
porre rimedio alla situazione, in che modo?
Conoscere è l’unica cura ad essa.
LA CONOSCENZA SALVERA’ IL FUTURO DI
TUTTI, ANCHE IL NOSTRO.
FAO è la sigla di Food and agriculture
organization ("Organizzazione per
l'alimentazione e l'agricoltura"), l'agenzia
delle Nazioni Unite che lotta contro la fame
nel mondo, il cui motto latino è Fiat panis
("che ci sia il pane"), si occupa di
agricoltura e di produzione alimentare,
specie per quanto riguarda i paesi in via di
sviluppo. La lotta contro la fame continua a
essere il motivo conduttore dell'attività
della FAO, ma nuovi problemi sono emersi:
La pesca è un altro problema
transfrontaliero. Con i moderni metodi di
pesca in alto mare, infatti, molte specie
ittiche rischiano l'estinzione, e questo è un
problema che riguarda tutti.
• La piaga biblica delle cavallette - o, per essere più
precisi, delle locuste - continua a minacciare l'Africa,
quattromila anni dopo quella che punì gli Egizi. Il sito
Internet della FAO offre una mappa continuamente
aggiornata sulla posizione di quegli immensi sciami di
famelici insetti, che sono capaci di devastare un campo
di grano in pochi minuti. Obiettivo della FAO è la
promozione di pratiche agricole più efficienti e la lotta
contro disastri naturali di vario tipo, attraverso una
maggiore informazione.
• Il Programma di Cooperazione FAO/Italia contribuisce a sostenere programmi di lotta
all’insicurezza alimentare delle comunità più vulnerabili, fornendo consulenza tecnica a
livello globale sulle politiche agricole, e consentendo la realizzazione di progetti che
attraverso azioni concrete portano a risultati tangibili per la promozione di uno sviluppo
sostenibile. L'approccio adottato dai progetti nel quadro del Programma di Cooperazione
permette non solo di fornire assistenza immediata per garantire l'accesso al cibo e una
corretta alimentazione, ma anche di sviluppare capacità di risposta a lungo termine per
accompagnare il difficile cammino di crescita e sviluppo.
La FAO ha sede a Roma
Che cos’è?
La dieta mediterranea è un modello
nutrizionale ispirato ai modelli
alimentari tradizionali dei paesi
europei del bacino mediterraneo, in
particolare Italia ,Francia
meridionale , Grecia e Spagna; tale
dieta ha avuto grande diffusione,
specie dopo gli anni novanta, in
alcuni paesi americani fra cui
l'Argentina, l'Uruguay e alcune zone
degli Stati Uniti d'America.
Il Cibo della dieta mediterranea
• Questi modelli hanno in comune un elevato
consumo di pane, frutta, verdura, erbe aromatiche,
cereali, olio d'oliva, pesce e vino (in quantità
moderate) e sono basati su un paradosso (almeno
per il punto di vista del nutrizionismo tradizionale): i
popoli che vivono nelle nazioni del Mediterraneo
consumano quantità relativamente elevate di grassi
ma, ciò nonostante, hanno minori tassi di malattie
cardiovascolari rispetto alla popolazione
statunitense, nella cui alimentazione sono presenti
livelli simili di grassi animali. La spiegazione è che la
gran quantità di olio d'oliva usata nella cucina
mediterranea controbilancia almeno in parte i grassi
animali.
• L'olio di oliva sembra infatti abbassare i livelli di
colesterolo nel sangue; si pensa inoltre che il
consumo di vino rosso sia un altro fattore protettivo,
con il suo apporto di bioflavonoidi con potenti effetti
antiossidanti. Secondo lo studio LYON eseguito
dall'American Heart Association (AHA), la dieta
mediterranea diminuisce il tasso di mortalità della
malattia coronarica del 50%
• La dieta mediterranea oggi
• Oggi come oggi la dieta tipicamente nostrana è stata
abbandonata perché considerata da molti il mangiare dei poveri
e molti preferiscono il consumo di alimenti non salutari importati
dagli altri stati; così facendo spendiamo molto di più per
l’acquisto degli alimenti e oltre tutto mangiamo male…
• La dieta mediterranea ha valore nel nostro mangiare per lo più
quando mangiamo “piatti unici”, cioè composti da tutti i principi
nutritivi, classici esempi sono la pizza, pasta e fagioli, lo
spezzatino con le patate o minestroni con formaggio.
INTRODUZIONE
• L'acqua si può inquinare non solo tramite i fiumi ma
anche con i prodotti inquinanti del suolo. Un'importante
causa dell'inquinamento delle acque, in particolare delle
acque dolci sono gli scarichi di materiale organico.
L’agricoltura
• L'inquinamento di origine agricola e zootecnica è
causato dall'immissione nei corsi d'acqua e nel
terreno degli scoli dei campi contenenti fertilizzanti
chimici (ricchi di fosfati e nitrati), pesticidi (insetticidi
e diserbanti) e liquami provenienti dalle stalle. Lo
scarico dei fertilizzanti chimici in fiumi, laghi e mari
va ad aumentare il fenomeno dell'eutrofizzazione.
Più grave è l'immissione dei pesticidi che, essendo
poco biodegradabili, si depositano e si concentrano
nei corsi d'acqua distruggendo ogni forma di vita.
Una maggiore attenzione da parte degli operatori
agricoli potrebbe ridurre in misura notevole questa
forma di inquinamento che è particolarmente
pericolosa in quanto può interessare anche le falde
acquifere.
• In questi ultimi anni infatti si sono manifestati
numerosi episodi di inquinamento di falde acquifere
ad opera di diserbanti, che hanno interessato il
rifornimento idrico di numerose città italiane.
L’ industria
• Le industrie liberano dei rifiuti tossici derivanti dalle
diverse lavorazioni attraverso discariche speciali.
Tuttavia alcuni tipi di rifiuti tossici finiscono nei fiumi,
con i liquami di fogna. Tra i rifiuti tossici dell’industria
chimica troviamo: I metalli pesanti (mercurio, usato
spesso come fungicida; piombo, usato nelle batterie,
nei proiettili, nelle vernici e nelle benzine; cadmio,
usato nei rivestimenti di metallo, a volte come
colorante e in alcuni tipi di batterie).
• Gli ossidi metallici e i sottoprodotti dell’industria
farmaceutica. Idrocarburi tossici (usati per produrre
insetticidi tipo il DDT o nelle lavorazioni di plastiche e
vernici) Il cromo (usato per la "cromatura" dei metalli,
nella lavorazione di pelli e nelle acque di
raffreddamento delle industrie.
• Tutte queste sostanze si stanno accumulando nel ciclo
dell’acqua.
• Gli scarichi industriali contengono una grande
quantità di inquinanti e la loro composizione varia a
secondo del tipo di processo produttivo. Il loro
impatto sull'ambiente è complesso: spesso le
sostanze tossiche contenute in questi scarichi
rinforzano reciprocamente i propri effetti dannosi e
quindi il danno complessivo risulta maggiore della
somma dei singoli effetti.
Le fogne
• I liquami che si trovano nelle fogne
delle città contengono grandi quantità
di escrementi umani, perciò
dovrebbero passare attraverso impianti
di depurazione prima di essere scaricati
nei fiumi purtroppo, in Italia meno della
metà degli scarichi vengono depurati. I
liquami fognari possono contenere
microrganismi che provocano alcune
malattie (colera, salmonellosi, ecc.).
Una persona rischia di ammalarsi se
ingerisce questi organismi (può capitare
facendo il bagno nel fiume o
mangiando molluschi contaminati).
Inquinamento da petrolio
• La forma più pericolosa di inquinamento è quello provocato dal petrolio riversato in
mare. Le cause possono essere diverse: rifiuti provenienti dalle industrie e raffinerie,
trasporti in petroliera (lavaggi dei serbatoi, scarichi abusivi, perdite) e da incidenti. Il
petrolio galleggia sull’acqua formando uno strato che isola l’acqua dall’aria,
impedendo gli scambi di gas. L’ambiente acquatico viene così impoverito di ossigeno
e gli organismi marini muoiono soffocati. Inoltre il petrolio sporca le penne o il pelo
di molti animali marini impedendo loro di muoversi e facendoli affondare.
• Il petrolio è composto da sostanze tossiche (i nafteni e gli oli) che non sono
biodegradabili.

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  • 1. La fame può essere brutta, ingiusta, pericolosa ed è questo che porta all’inimmaginabile sofferenza interi popoli e intere generazioni. Tantissime persone ne soffrono e ne risentono, a causa sua migliaia di persone muoiono ogni giorno. Bisogna porre rimedio alla situazione, in che modo? Conoscere è l’unica cura ad essa. LA CONOSCENZA SALVERA’ IL FUTURO DI TUTTI, ANCHE IL NOSTRO.
  • 2. FAO è la sigla di Food and agriculture organization ("Organizzazione per l'alimentazione e l'agricoltura"), l'agenzia delle Nazioni Unite che lotta contro la fame nel mondo, il cui motto latino è Fiat panis ("che ci sia il pane"), si occupa di agricoltura e di produzione alimentare, specie per quanto riguarda i paesi in via di sviluppo. La lotta contro la fame continua a essere il motivo conduttore dell'attività della FAO, ma nuovi problemi sono emersi: La pesca è un altro problema transfrontaliero. Con i moderni metodi di pesca in alto mare, infatti, molte specie ittiche rischiano l'estinzione, e questo è un problema che riguarda tutti.
  • 3. • La piaga biblica delle cavallette - o, per essere più precisi, delle locuste - continua a minacciare l'Africa, quattromila anni dopo quella che punì gli Egizi. Il sito Internet della FAO offre una mappa continuamente aggiornata sulla posizione di quegli immensi sciami di famelici insetti, che sono capaci di devastare un campo di grano in pochi minuti. Obiettivo della FAO è la promozione di pratiche agricole più efficienti e la lotta contro disastri naturali di vario tipo, attraverso una maggiore informazione.
  • 4. • Il Programma di Cooperazione FAO/Italia contribuisce a sostenere programmi di lotta all’insicurezza alimentare delle comunità più vulnerabili, fornendo consulenza tecnica a livello globale sulle politiche agricole, e consentendo la realizzazione di progetti che attraverso azioni concrete portano a risultati tangibili per la promozione di uno sviluppo sostenibile. L'approccio adottato dai progetti nel quadro del Programma di Cooperazione permette non solo di fornire assistenza immediata per garantire l'accesso al cibo e una corretta alimentazione, ma anche di sviluppare capacità di risposta a lungo termine per accompagnare il difficile cammino di crescita e sviluppo. La FAO ha sede a Roma
  • 5. Che cos’è? La dieta mediterranea è un modello nutrizionale ispirato ai modelli alimentari tradizionali dei paesi europei del bacino mediterraneo, in particolare Italia ,Francia meridionale , Grecia e Spagna; tale dieta ha avuto grande diffusione, specie dopo gli anni novanta, in alcuni paesi americani fra cui l'Argentina, l'Uruguay e alcune zone degli Stati Uniti d'America.
  • 6. Il Cibo della dieta mediterranea • Questi modelli hanno in comune un elevato consumo di pane, frutta, verdura, erbe aromatiche, cereali, olio d'oliva, pesce e vino (in quantità moderate) e sono basati su un paradosso (almeno per il punto di vista del nutrizionismo tradizionale): i popoli che vivono nelle nazioni del Mediterraneo consumano quantità relativamente elevate di grassi ma, ciò nonostante, hanno minori tassi di malattie cardiovascolari rispetto alla popolazione statunitense, nella cui alimentazione sono presenti livelli simili di grassi animali. La spiegazione è che la gran quantità di olio d'oliva usata nella cucina mediterranea controbilancia almeno in parte i grassi animali. • L'olio di oliva sembra infatti abbassare i livelli di colesterolo nel sangue; si pensa inoltre che il consumo di vino rosso sia un altro fattore protettivo, con il suo apporto di bioflavonoidi con potenti effetti antiossidanti. Secondo lo studio LYON eseguito dall'American Heart Association (AHA), la dieta mediterranea diminuisce il tasso di mortalità della malattia coronarica del 50%
  • 7. • La dieta mediterranea oggi • Oggi come oggi la dieta tipicamente nostrana è stata abbandonata perché considerata da molti il mangiare dei poveri e molti preferiscono il consumo di alimenti non salutari importati dagli altri stati; così facendo spendiamo molto di più per l’acquisto degli alimenti e oltre tutto mangiamo male… • La dieta mediterranea ha valore nel nostro mangiare per lo più quando mangiamo “piatti unici”, cioè composti da tutti i principi nutritivi, classici esempi sono la pizza, pasta e fagioli, lo spezzatino con le patate o minestroni con formaggio.
  • 8. INTRODUZIONE • L'acqua si può inquinare non solo tramite i fiumi ma anche con i prodotti inquinanti del suolo. Un'importante causa dell'inquinamento delle acque, in particolare delle acque dolci sono gli scarichi di materiale organico.
  • 9. L’agricoltura • L'inquinamento di origine agricola e zootecnica è causato dall'immissione nei corsi d'acqua e nel terreno degli scoli dei campi contenenti fertilizzanti chimici (ricchi di fosfati e nitrati), pesticidi (insetticidi e diserbanti) e liquami provenienti dalle stalle. Lo scarico dei fertilizzanti chimici in fiumi, laghi e mari va ad aumentare il fenomeno dell'eutrofizzazione. Più grave è l'immissione dei pesticidi che, essendo poco biodegradabili, si depositano e si concentrano nei corsi d'acqua distruggendo ogni forma di vita. Una maggiore attenzione da parte degli operatori agricoli potrebbe ridurre in misura notevole questa forma di inquinamento che è particolarmente pericolosa in quanto può interessare anche le falde acquifere. • In questi ultimi anni infatti si sono manifestati numerosi episodi di inquinamento di falde acquifere ad opera di diserbanti, che hanno interessato il rifornimento idrico di numerose città italiane.
  • 10. L’ industria • Le industrie liberano dei rifiuti tossici derivanti dalle diverse lavorazioni attraverso discariche speciali. Tuttavia alcuni tipi di rifiuti tossici finiscono nei fiumi, con i liquami di fogna. Tra i rifiuti tossici dell’industria chimica troviamo: I metalli pesanti (mercurio, usato spesso come fungicida; piombo, usato nelle batterie, nei proiettili, nelle vernici e nelle benzine; cadmio, usato nei rivestimenti di metallo, a volte come colorante e in alcuni tipi di batterie). • Gli ossidi metallici e i sottoprodotti dell’industria farmaceutica. Idrocarburi tossici (usati per produrre insetticidi tipo il DDT o nelle lavorazioni di plastiche e vernici) Il cromo (usato per la "cromatura" dei metalli, nella lavorazione di pelli e nelle acque di raffreddamento delle industrie. • Tutte queste sostanze si stanno accumulando nel ciclo dell’acqua. • Gli scarichi industriali contengono una grande quantità di inquinanti e la loro composizione varia a secondo del tipo di processo produttivo. Il loro impatto sull'ambiente è complesso: spesso le sostanze tossiche contenute in questi scarichi rinforzano reciprocamente i propri effetti dannosi e quindi il danno complessivo risulta maggiore della somma dei singoli effetti.
  • 11. Le fogne • I liquami che si trovano nelle fogne delle città contengono grandi quantità di escrementi umani, perciò dovrebbero passare attraverso impianti di depurazione prima di essere scaricati nei fiumi purtroppo, in Italia meno della metà degli scarichi vengono depurati. I liquami fognari possono contenere microrganismi che provocano alcune malattie (colera, salmonellosi, ecc.). Una persona rischia di ammalarsi se ingerisce questi organismi (può capitare facendo il bagno nel fiume o mangiando molluschi contaminati).
  • 12. Inquinamento da petrolio • La forma più pericolosa di inquinamento è quello provocato dal petrolio riversato in mare. Le cause possono essere diverse: rifiuti provenienti dalle industrie e raffinerie, trasporti in petroliera (lavaggi dei serbatoi, scarichi abusivi, perdite) e da incidenti. Il petrolio galleggia sull’acqua formando uno strato che isola l’acqua dall’aria, impedendo gli scambi di gas. L’ambiente acquatico viene così impoverito di ossigeno e gli organismi marini muoiono soffocati. Inoltre il petrolio sporca le penne o il pelo di molti animali marini impedendo loro di muoversi e facendoli affondare. • Il petrolio è composto da sostanze tossiche (i nafteni e gli oli) che non sono biodegradabili.