1. La fame può essere brutta, ingiusta,
pericolosa ed è questo che porta
all’inimmaginabile sofferenza interi popoli e
intere generazioni. Tantissime persone ne
soffrono e ne risentono, a causa sua migliaia
di persone muoiono ogni giorno. Bisogna
porre rimedio alla situazione, in che modo?
Conoscere è l’unica cura ad essa.
LA CONOSCENZA SALVERA’ IL FUTURO DI
TUTTI, ANCHE IL NOSTRO.
2. FAO è la sigla di Food and agriculture
organization ("Organizzazione per
l'alimentazione e l'agricoltura"), l'agenzia
delle Nazioni Unite che lotta contro la fame
nel mondo, il cui motto latino è Fiat panis
("che ci sia il pane"), si occupa di
agricoltura e di produzione alimentare,
specie per quanto riguarda i paesi in via di
sviluppo. La lotta contro la fame continua a
essere il motivo conduttore dell'attività
della FAO, ma nuovi problemi sono emersi:
La pesca è un altro problema
transfrontaliero. Con i moderni metodi di
pesca in alto mare, infatti, molte specie
ittiche rischiano l'estinzione, e questo è un
problema che riguarda tutti.
3. • La piaga biblica delle cavallette - o, per essere più
precisi, delle locuste - continua a minacciare l'Africa,
quattromila anni dopo quella che punì gli Egizi. Il sito
Internet della FAO offre una mappa continuamente
aggiornata sulla posizione di quegli immensi sciami di
famelici insetti, che sono capaci di devastare un campo
di grano in pochi minuti. Obiettivo della FAO è la
promozione di pratiche agricole più efficienti e la lotta
contro disastri naturali di vario tipo, attraverso una
maggiore informazione.
4. • Il Programma di Cooperazione FAO/Italia contribuisce a sostenere programmi di lotta
all’insicurezza alimentare delle comunità più vulnerabili, fornendo consulenza tecnica a
livello globale sulle politiche agricole, e consentendo la realizzazione di progetti che
attraverso azioni concrete portano a risultati tangibili per la promozione di uno sviluppo
sostenibile. L'approccio adottato dai progetti nel quadro del Programma di Cooperazione
permette non solo di fornire assistenza immediata per garantire l'accesso al cibo e una
corretta alimentazione, ma anche di sviluppare capacità di risposta a lungo termine per
accompagnare il difficile cammino di crescita e sviluppo.
La FAO ha sede a Roma
5. Che cos’è?
La dieta mediterranea è un modello
nutrizionale ispirato ai modelli
alimentari tradizionali dei paesi
europei del bacino mediterraneo, in
particolare Italia ,Francia
meridionale , Grecia e Spagna; tale
dieta ha avuto grande diffusione,
specie dopo gli anni novanta, in
alcuni paesi americani fra cui
l'Argentina, l'Uruguay e alcune zone
degli Stati Uniti d'America.
6. Il Cibo della dieta mediterranea
• Questi modelli hanno in comune un elevato
consumo di pane, frutta, verdura, erbe aromatiche,
cereali, olio d'oliva, pesce e vino (in quantità
moderate) e sono basati su un paradosso (almeno
per il punto di vista del nutrizionismo tradizionale): i
popoli che vivono nelle nazioni del Mediterraneo
consumano quantità relativamente elevate di grassi
ma, ciò nonostante, hanno minori tassi di malattie
cardiovascolari rispetto alla popolazione
statunitense, nella cui alimentazione sono presenti
livelli simili di grassi animali. La spiegazione è che la
gran quantità di olio d'oliva usata nella cucina
mediterranea controbilancia almeno in parte i grassi
animali.
• L'olio di oliva sembra infatti abbassare i livelli di
colesterolo nel sangue; si pensa inoltre che il
consumo di vino rosso sia un altro fattore protettivo,
con il suo apporto di bioflavonoidi con potenti effetti
antiossidanti. Secondo lo studio LYON eseguito
dall'American Heart Association (AHA), la dieta
mediterranea diminuisce il tasso di mortalità della
malattia coronarica del 50%
7. • La dieta mediterranea oggi
• Oggi come oggi la dieta tipicamente nostrana è stata
abbandonata perché considerata da molti il mangiare dei poveri
e molti preferiscono il consumo di alimenti non salutari importati
dagli altri stati; così facendo spendiamo molto di più per
l’acquisto degli alimenti e oltre tutto mangiamo male…
• La dieta mediterranea ha valore nel nostro mangiare per lo più
quando mangiamo “piatti unici”, cioè composti da tutti i principi
nutritivi, classici esempi sono la pizza, pasta e fagioli, lo
spezzatino con le patate o minestroni con formaggio.
8. INTRODUZIONE
• L'acqua si può inquinare non solo tramite i fiumi ma
anche con i prodotti inquinanti del suolo. Un'importante
causa dell'inquinamento delle acque, in particolare delle
acque dolci sono gli scarichi di materiale organico.
9. L’agricoltura
• L'inquinamento di origine agricola e zootecnica è
causato dall'immissione nei corsi d'acqua e nel
terreno degli scoli dei campi contenenti fertilizzanti
chimici (ricchi di fosfati e nitrati), pesticidi (insetticidi
e diserbanti) e liquami provenienti dalle stalle. Lo
scarico dei fertilizzanti chimici in fiumi, laghi e mari
va ad aumentare il fenomeno dell'eutrofizzazione.
Più grave è l'immissione dei pesticidi che, essendo
poco biodegradabili, si depositano e si concentrano
nei corsi d'acqua distruggendo ogni forma di vita.
Una maggiore attenzione da parte degli operatori
agricoli potrebbe ridurre in misura notevole questa
forma di inquinamento che è particolarmente
pericolosa in quanto può interessare anche le falde
acquifere.
• In questi ultimi anni infatti si sono manifestati
numerosi episodi di inquinamento di falde acquifere
ad opera di diserbanti, che hanno interessato il
rifornimento idrico di numerose città italiane.
10. L’ industria
• Le industrie liberano dei rifiuti tossici derivanti dalle
diverse lavorazioni attraverso discariche speciali.
Tuttavia alcuni tipi di rifiuti tossici finiscono nei fiumi,
con i liquami di fogna. Tra i rifiuti tossici dell’industria
chimica troviamo: I metalli pesanti (mercurio, usato
spesso come fungicida; piombo, usato nelle batterie,
nei proiettili, nelle vernici e nelle benzine; cadmio,
usato nei rivestimenti di metallo, a volte come
colorante e in alcuni tipi di batterie).
• Gli ossidi metallici e i sottoprodotti dell’industria
farmaceutica. Idrocarburi tossici (usati per produrre
insetticidi tipo il DDT o nelle lavorazioni di plastiche e
vernici) Il cromo (usato per la "cromatura" dei metalli,
nella lavorazione di pelli e nelle acque di
raffreddamento delle industrie.
• Tutte queste sostanze si stanno accumulando nel ciclo
dell’acqua.
• Gli scarichi industriali contengono una grande
quantità di inquinanti e la loro composizione varia a
secondo del tipo di processo produttivo. Il loro
impatto sull'ambiente è complesso: spesso le
sostanze tossiche contenute in questi scarichi
rinforzano reciprocamente i propri effetti dannosi e
quindi il danno complessivo risulta maggiore della
somma dei singoli effetti.
11. Le fogne
• I liquami che si trovano nelle fogne
delle città contengono grandi quantità
di escrementi umani, perciò
dovrebbero passare attraverso impianti
di depurazione prima di essere scaricati
nei fiumi purtroppo, in Italia meno della
metà degli scarichi vengono depurati. I
liquami fognari possono contenere
microrganismi che provocano alcune
malattie (colera, salmonellosi, ecc.).
Una persona rischia di ammalarsi se
ingerisce questi organismi (può capitare
facendo il bagno nel fiume o
mangiando molluschi contaminati).
12. Inquinamento da petrolio
• La forma più pericolosa di inquinamento è quello provocato dal petrolio riversato in
mare. Le cause possono essere diverse: rifiuti provenienti dalle industrie e raffinerie,
trasporti in petroliera (lavaggi dei serbatoi, scarichi abusivi, perdite) e da incidenti. Il
petrolio galleggia sull’acqua formando uno strato che isola l’acqua dall’aria,
impedendo gli scambi di gas. L’ambiente acquatico viene così impoverito di ossigeno
e gli organismi marini muoiono soffocati. Inoltre il petrolio sporca le penne o il pelo
di molti animali marini impedendo loro di muoversi e facendoli affondare.
• Il petrolio è composto da sostanze tossiche (i nafteni e gli oli) che non sono
biodegradabili.