Esperienza, coinvolgimento, viralità e passaparola: il vocabolario del turismo non-convenzionale
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Turismo
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non- convenz ionale
March 7, 2013
Il mercato del turismo sta cambiando e di questo ce ne siamo accorti tutti. Questo accade
perché il turista contemporaneo non è più lo sprovveduto che se non sceglieva Alpitour si
sentiva dire “Ahi, ahi, ahi, ahi”. E’ un navigatore del web attivo e smaliziato che si affida sempre
meno all’agenzia dietro l’angolo perché vuole costruire il suo viaggio da solo e in completa
libertà.
E’ un consumatore che non accetta più messaggi pubblicitari, calati dall’alto, di ridenti famiglie in
crociera con camicie floreali e ghirlande colorate ma si informa, orienta le sue scelte attraverso il
passaparola della sue rete di contatti reali e digitali. Ma soprattutto è lui st esso un ut ent e
at t ivo che vuole scrivere la st oria della sua vacanza da raccont are agli amici at t raverso i
social net work e le applicazioni mobile con f ot o, video e messaggi.
Player troppo simili rinnovano la loro visione
In uno scenario in continuo cambiamento dove player troppo simili tra loro, schiavi dei tour
operator, delle piattaforme di gruppi di acquisto e dei siti per organizzare i viaggi, combattono
una battaglia estenuante basata sul prezzo, gli operat ori del set t ore sono cost ret t i a
rinnovare la loro visione del mercat o se vogliono sopravvivere.
Per emergere occorre offrire quindi ai propri clienti non solo un ot t imo servizio ma anche
“un’esperienza”. Bisogna t rasf ormare l’ospit alit à in qualcosa di non-convenzionale che sia
allo stesso tempo:
- un elemento di differenziazione rispetto ai competitor
- un punto di forza per promuoversi
- un strumento per consolidarsi nella memoria e nelle conversazioni dei clienti
Viralità, brand-story e community
La Viralit à, ovvero la capacit à di un messaggio di replicarsi da uno a più nodi di una ret e di
relazioni come un virus, deve diventare il punto di forza attraverso il quale l’identità di un
player del settore deve propagarsi e farsi conoscere dalla platea dei propri possibili clienti.
La comunicazione turistica ed il marketing devono sfruttare le possibilità di interazione one-to-
one offerte dalle nuove piazze virtuali del web, i social network, per entrare nelle conversazioni
delle persone e, sfruttando il passaparola, creare un contagio per scatenare un’epidemia.
L’obbiettivo finale di attore del mercato turistico dovrebbe essere quello di creare delle
“communit y” f ort i a cui f ar part ecipare i propri client i in modo che, sent endosi part e di un
gruppo, possano aument are il passaparola, le conversazioni e la sua not oriet à.
Tuttavia per realizzarlo bisogna essere pronti rischiare in prima persona, creare delle
“brand-st ory” in cui i client i siano i prot agonist i o i co.prot agonist i.
Lo st oryt elling di una st rut t ura alberghiera, un ristorante, un parco o un villaggio vacanze
infatti si costruisce attraverso le esperienze vissute dai clienti prima, dopo e durante il loro
soggiorno. E voi siet e pront i a met t ervi in gioco?
2. Francesco Ghigliotti – MagillaGuerrilla è un network
creativo che idea e sviluppa progetti di
comunicazione non convenzionale per generare
momenti di brand experience e brand engagement.
In modo particolare si occupa di guerrilla, viral e
social media marketing.
Mail: info@magillaguerrilla.it Seguici su Facebook e
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