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MOOC:
dall’Accademia
alle Aziende
UN WHITEPAPER DI DOCEBO
Copyright © 2015 Docebo - Tutti i diritti riservati.
Docebo è un marchio registrato di Docebo S.p.A. I marchi citati sono da ritenersi proprietà dei
legittimi proprietari. Per contattare Docebo, visita: www.docebo.com
MOOC: dall’Accademia alle Aziende
Una discussione con gli esperti del settore Aaron Silvers, Mike Orey, John Leh e Erica LeBlanc, moderata da Josh
Squires e Roberta Gogos di Docebo.
JOHN LEH
—
CEO e Lead Analyst di Talented
Learning. John consiglia le aziende
durante la selezione di una
piattaforma e-learning e le aiuta ad
implementare le proprie strategie
e tecnologie formative. Negli ultimi
18 anni ha collaborato con oltre 100
aziende.
AARON SILVERS
—
E’ un progettista, esperto di tecnologia
e strategia; è uno dei principali
evangelisti al mondo per l’adozione
delle nuove tecnologie formative
nelle aziende, in particolare SCORM
e xAPI (precedentemente noto
come Tin Can). E’ alla guida del’IEEE
Learning Technology Standards
Committee, organismo preposto alla
standardizzazione di xAPI.
DR MIKE OREY
—
E’ professore associato presso
l’università della Georgia, dove è
insegnante, ricercatore, sviluppatore
e visionario.
ERICA LEBLANC
—
E’ l’Operations Development Manager
per il dipartimento IP e science
business di Thomson Reuters, dove
gestisce un team di instructional
designer per la creazione e la
fornitura di corsi personalizzati.
—
Questi sono alcuni dei problemi che sono stati affrontati nel webinar organizzato da Docebo, il fornitore globale di
soluzioni e-learning. Docebo ha riunito quattro esperti di livello mondiale per discutere questo argomento.
Oltre a Roberta Gogos, Direttore Marketing di Docebo, e Josh Squires, Chief Operating Officer di Docebo EMEA, il
webinar ha visto la partecipazione di:
Discussione
I Massive Open Online Courses (MOOCs) sono stati spesso
criticati e coloro che offrono questo tipo di corsi stanno
ancora cercando di comprendere il modo migliore di
monetizzare la proprietà intellettuale legata a questi corsi.
Nonostante ciò e nonostante la relativa novità di questa
strategia nel panorama della formazione online, i MOOC
hanno già dimostrato il proprio potenziale innovativo
negli ambienti accademici e aziendali, in termini di prezzo,
tecnologia e anche dal punto di vista pedagogico.
Ci sono molti aspetti positivi a sostegno dei MOOC, tra
cui la possibilità di avere un bacino di utenti maggiore e
di offrire una serie più ampia di conoscenze provenienti
da culture e Paesi differenti , ma la tecnologia non può
essere considerato uno strumento efficace di per sè;
infatti le attività formative basate su strumenti digitali
possono essere meno autentiche o meno adatte all’utilizzo
quotidiano rispetto alle strategie formative tradizionali.
Inoltre è ora possibile reperire un gran numero di contenuti
formativi digitali gratuiti e non legati necessariamente ai
MOOC.
Una ricerca realizzata da Coursera, uno dei principali
fornitori di MOOC, ha rivelato che circa l’85% dei propri
utenti possiede già un titolo di studio. Questo suggerisce
che gli utenti dei MOOC tendono ad appartenere alla
parte privilegiata della società. Le persone che si iscrivono
ad un MOOC sono solitamente sicure di sé, abituate a
raggiungere i propri obiettivi e raramente sono persone
povere o che non hanno accesso ad internet.
Durante il webinar hanno discusso dieci temi fondamentali riguardanti i MOOC.

Copyright © 2015 Docebo - Tutti i diritti riservati.
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2MOOC: DALL’ACCADEMIA ALLE AZIENDE - UN WHITEPAPER DI DOCEBO
Q1
—
Cos’è un MOOC?
Mike Orey ha spiegato che MOOC sta per Massively Open Online Course.
Concentrandosi sulle prime due parole, ha affermato che “Open” significa
gratuito per gli studenti e ha chiesto “Cosa significa questo per le aziende che
cercano di ottenere un profitto”?
Ha aggiunto che la maggior parte dei MOOC prevedono la visualizzazione di
un video, spesso di lunga durata. Gli studenti devono completare dei test a
risposta multipla e discutere le lezioni con gli altri studenti in un forum per lo più
gestito in maniera autonoma. Secondo il Dottor Orey ciò non porta ad una vera
conversazione e non permette di costruire delle relazioni.
Infine ha evidenziato come il primo MOOC ha attratto circa 100.000 studenti,
di cui solo 1.000 hanno completato il corso. Oggi osserviamo corsi da 100/300
studenti definiti come MOOC. Poiché la “M” diventa meno importante,
rimangono la “O” (online) e la “C” (corsi). “Online course” è sostanzialmente la
descrizione di e-learning, e quando si tratta di creare esperienze e-learning
estremamente interattive su una scala ridotta, la chiave per ottenere buoni
risultati è concentrarsi sulla relazione tra studenti e insegnanti e tra gli studenti
stessi, piuttosto che sulla tecnologia.
John Leh ha affermato che l’idea originale dei MOOC era quella di permettere ai
professori universitari di conservare il contenuto dei propri corsi svolti in aula
durante il semestre per poi pubblicarli gratuitamente online, dando la possibilità
a chiunque nel mondo di accedere a questi contenuti.
 Oggi la sigla MOOC si riferisce ad un insieme di corsi proveniente da
un’unica fonte, per esempio un’università. I MOOC possono anche essere definiti
come una piattaforma e-learning che permette alle persone o alle aziende di
creare e gestire contenuti. Dunque esiste una varietà di definizioni in continua
evoluzione del concetto di MOOC. 
Ha poi aggiunto che ora esistono MOOC a pagamento, in aggiunta alla versione
non-profit. Tra questi troviamo Udacity o Coursera (a pagamento) e MOOC
universitari come edX (non-profit).
Inoltre, poiché i MOOC provengono inizialmente dal mondo accademico, sono
spesso categorizzati in base all’approccio pedagogico. Un MOOC basato su
video con un sistema di valutazione online è definito broadcast MOOC. Un
MOOC con un sistema di valutazione di gruppo e focalizzato su di un’esperienza
collaborativa in cui gli studenti condividono le proprie esperienze con il resto del
gruppo, è definito come connectivist MOOC.

 “Open” significa gratuito per gli
studenti e ha chiesto “Cosa significa
questo per le aziende che cercano di
ottenere un profitto”? 
Mike Orey
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3MOOC: DALL’ACCADEMIA ALLE AZIENDE - UN WHITEPAPER DI DOCEBO
Q2
—
Qual’è il futuro dei MOOC?
Secondo Erica LeBlanc un business model sostenibile per i MOOC deve prevedere
la possibilità di partnership con le aziende attraverso la possibilità di offrire la
piattaforma come servizio interno per la crescita dei dipendenti o come un MOOC
personalizzato contenente materiali relativi ai prodotti o servizi dell’azienda.
Aaron Silver invece ritiene che i MOOC forniscano un modo di vendere testi e
materiali accademici a “studenti non tradizionali”. Inoltre creano un mercato
secondario per i materiali che le università devono vendere per realizzare
l’esperienza studente. Infine, il termine MOOC è forse applicato in modo scorretto
al settore aziendale, poiché i corsi non sono né “massive” né “open”.
John ha commentato:
 “E’ difficile riuscire a mantenere i corsi gratuiti, e ciò spesso significa
scendere a compromessi, per esempio dal punto di vista della qualità dei corsi. 
Dal punto di vista sia aziendale che accademico guardare un video di una persona
che parla per un’ora di fronte ad un’aula è estremamente noioso. D’altra parte
realizzare qualcosa di meglio richiede tempo, soldi e impegno, così come l’utilizzo
di una tecnologia adeguata per la gestione e fornitura dei contenuti richiede un
forte investimento economico.
“Potenzialmente avete un bacino di utenti composto da centinaia di migliaia di
studenti, ma è fondamentale avere un ambiente in grado di supportare questo
tipo di traffico, e questo richiede un grande impegno economico. Dunque,
indipendentemente dalla gratuità o meno del corso, i MOOC non sono pensati
per generare dei ricavi, a meno di non concentrarsi completamente sulla gestione
dei costi, cosa difficilmente sostenibile a lungo termine. L’approccio più semplice è
quello freemium.
“Attualmente non è possibile ricevere dei crediti universitari per il completamento
di un MOOC,” ha aggiunto John. “Dovete seguire il corso. Potete apprendere e
svolgere un esame, il quale può permettervi di ottenere un certificato in caso di
successo. Comunque il valore di questo certificato è discutibile, e non vi consentirà
di ottenere crediti universitari. Seguire un MOOC di Harvard non è come andare
ad Harvard. Dunque i MOOC hanno iniziato ad offrire questo approccio freemium
dove il contenuto è gratuito, mentre alcune cose sono a pagamento. Attualmente
questo sistema è applicato principalmente per i certificati ma prevedo che, un
giorno, sarà possibile seguire un MOOC online e ottenere dei crediti universitari.
Quando questo succederà, i MOOC diventeranno davvero mainstream.
Mike ha evidenziato che un’università è un tipo di business, nel senso che deve
vendere il proprio prodotto. Ha continuato: “I MOOC stanno dando alle persone
una prova gratuita dell’esperienza legata alla fruizione di un corso universitario,
insieme alla possibilità di continuare la propria educazione gratuitamente.
Alcune università minori ora offrono agli studenti dei corsi MOOC l’opportunità
di ottenere crediti universitari, anche se in realtà l’obiettivo finale è quello di
convincere gli studenti ad iscriversi a tempo pieno, pagando la retta universitaria.”

 I MOOC stanno dando alle persone una
prova gratuita dell’esperienza legata alla
fruizione di un corso universitario, insieme
alla possibilità di continuare la propria
educazione gratuitamente. 
Mike Orey
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4MOOC: DALL’ACCADEMIA ALLE AZIENDE - UN WHITEPAPER DI DOCEBO
Q3
—
Quali sono i tipi di MOOC rivolti alle aziende,
come sono implementati e perché un’azienda
dovrebbe scegliere i MOOC?
In base alla sua ventennale esperienza nel settore del corporate training, John non
pensa che i MOOC sono o saranno un elemento innovativo e di cambiamento.
Ha infatti affermato che dal punto di vista “massivo”, esistono già alcuni esempi
di piattaforme e-learning legati al Dipartimento della Difesa americano, sviluppati
tramite associazioni e agenzie non governative, che rientrano negli standard
massivi tipici di un MOOC. Ha aggiunto poi che dal punto di vista tecnico, le
piattaforme e-learning moderne possono coprire tutte le necessità di un MOOC.
Possono essere utilizzate per assemblare contenuti dei corsi e percorsi formativi
di tipo blended per programmi formativi di qualunque durata, e sono in grado di
gestire l’utilizzo da dispositivi mobili e il social learning.
“Abbiamo già la possibilità di mostrare qualunque tipo di contenuto, dunque
l’unico vantaggio fornito da un MOOC è la possibilità di avere contenuti gratuiti da
fornire ai propri dipendenti o come servizio aggiuntivo. Essendo questo il valore
aggiunto, bisogna considerare che i contenuti gratuiti non sono necessariamente
di qualità o coinvolgenti. Per questo motivo i MOOC non stanno riscuotendo un
grande successo nell’ambiente corporate.”
Aaron si è trovato in accordo con la tesi di John. Ha commentato: “I MOOC sono
un buon veicolo per il brand evangelism e lo sviluppo della comunità e questo
può eventualmente portare ad un aumento delle vendite. Esistono mercati
che possono trarre benefici da questo approccio, come la sanità, le aziende
farmaceutiche e aziende tecnologiche che producono equipaggiamento e
strumenti legati alla sicurezza ed altre realtà simili. Può essere d’aiuto anche nei
casi in cui si voglia fornire un valore aggiunto alla propria base utenti o ai propri
partner, mostrando loro come utilizzare il proprio prodotto, o nel caso in cui
si voglia concentrare l’attenzione pubblica su cosa stia realizzando l’azienda in
questo momento.
“I computer e le tecnologie mobili possono trarre benefici dall’approccio MOOC,
così come i realizzatori, venditori e sviluppatori di software, poiché quando si è
di fronte ai propri clienti, si parla di essere “open”, potenzialmente “massivi” e ci
si dimentica di prestare attenzione al numero di persone che completa il corso.
Il vostro obiettivo è informare e servire la comunità. Esistono degli approcci di
comunità collaborativa che è possibile utilizzare all’interno di un’azienda, ma non li
chiamerei MOOC. Si tratta di una forma di blended learning.”
La visione di Erica è invece differente da quella di John. Ha affermato: “La
partnership tra MOOC e formazione aziendale evolverà nei prossimi anni. Un
MOOC rispettabile, realizzato da università o piattaforme come edX, potrà essere
integrato nei piani di sviluppo aziendali. Dunque una piattaforma e-learning non
renderà i MOOC necessariamente irrilevanti. I dipendenti devono avere accesso
ad una grande quantità di informazioni. Se le informazioni sono già disponibili e
provengono da un’università di alto livello, io sfrutterei questo vantaggio.”

 Abbiamo già la possibilità di mostrare
qualunque tipo di contenuto, dunque
l’unico vantaggio fornito da un MOOC è
la possibilità di avere contenuti gratuiti
da fornire ai propri dipendenti o come
servizio aggiuntivo. 
John Leh
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5MOOC: DALL’ACCADEMIA ALLE AZIENDE - UN WHITEPAPER DI DOCEBO
Q4
—
Possono i MOOC innovare il mondo della
formazione?
Secondo Mike, i MOOC non porteranno ad una sostanziale innovazione
nel settore della formazione, principalmente per via della bassa qualità
dell’esperienza utente. Dall’altro lato Mike sostiene che l’e-learning sia la
principale forza innovativa del settore. Ha aggiunto: “Quando ho iniziato a
insegnare presso l’università della Georgia nel 1989 non c’era bisogno di fare
pubblicità per attrarre gli studenti. Arrivavano spontaneamente. Ora invece
gli studenti hanno tantissime opzioni, tra cui i corsi universitari offerti online e
fruibili da casa. Questo ha trasformato la formazione. Tutti i nostri programmi
di master, che in precedenza erano offerti in aula ad Athens, Georgia, sono ora
offerti online.
“Georgia Tech ora offre una serie di MOOC che consentono agli studenti di
ottenere una laurea triennale in computer science, ma non credo che questo
modello cambierà le cose. Credo che l’e-learning sia una forza innovativa, al
contrario dei MOOC.”
“Ruota tutto intorno ai soldi,” ha suggerito John.
 La differenza tra e-learning e MOOC è nell’investimento e nella qualità
dei contenuti, in un diverso business model e in come i contenuti vengono
pubblicizzati e vendutints. 
Come ha spiegato il Dottor Orey, è possibile pagare per l’educazione
universitaria online. Un business model alterativo è quello di fornire la
formazione in modo gratuito e di far pagare i crediti formativi in caso di
completamento del corso.
“Credo che entrambi i modelli di business siano sostenibili e che entrambi
porteranno a dei guadagni, un modello più dell’altro. Inoltre ci sono sempre degli
innovatori in ogni settore che scoprono un nuovo modo di guadagnare. Mentre
alcune università abbracceranno queste novità, altre, probabilmente le più
prestigiose, resisteranno al cambiamento.”
L’opinione di Aaron è che non siano i MOOC ad essere promotori di sè stessi, ma
le attuali forze economiche, le quali portano le università a ricercare nuove fonti
di guadagno. Ha poi aggiunto che l’innovazione potrebbe avvenire nell’ambito
della distribuzione, nell’esperienza formativa o nell’approccio collettivo ad
essa. Ha affermato: “Credo che in fondo l’innovazione dipenderà dalla qualità
dei contenuti e dall’esperienza degli studenti, ma che comunque i MOOC non
porteranno una fondamentale innovazione nel mondo accademico.

 I MOOC non porteranno ad una
sostanziale innovazione nel settore della
formazione, principalmente per via della
bassa qualità dell’esperienza utente.
Dall’altro lato l’e-learning è già la principale
forza innovativa del settorerce. 
Mike Orey
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6MOOC: DALL’ACCADEMIA ALLE AZIENDE - UN WHITEPAPER DI DOCEBO
Q5
—
Quali benefici possono trarre le aziende che
offrono dei MOOC?
“Le università utilizzano i MOOC per ottenere clienti,” ha affermato Mike.
“La stessa cosa può essere ottenuta dalle aziende del settore Business-to-
consumer (B2C). Per esempio alcune agenzie di consulenza finanziaria offrono
dei corsi gratuiti agli hotel nel tentativo di ottenere nuovi clienti. Penso che
potrebbero fare la stessa cosa con un MOOC, raggiungendo un maggior numero
di persone.”
John ha aggiunto che i principali benefici che le aziende possono trarre dai
MOOC consistono nello sviluppo delle carriere, nella formazione della forza
vendita e nell’educazione dei clienti. Ha commentato: “Alla fine però torno a
guardare il problema attraverso le lenti dell’e-learning e mi rendo conto che
abbiamo già utilizzato questo approccio per oltre 10 anni. Forniamo strategie e
tecnologie per l’educazione dei clienti attraverso e-learning di qualità per i nostri
clienti in tutto il mondo. Abbiamo già realizzato progetti su scala massiva, e
molte volte si tratta di progetti open.”
Q6
—
I MOOC cambieranno il modo di insegnare, in
particolare nell’ambiente corporate?
Secondo John i MOOC modificheranno il modo di insegnare e la struttura
economica legata alla formazione se il contenuto dei MOOC sarà in grado
di mantenere standard qualitativi elevati e se verrà sviluppato un modello di
business sostenibile. Dall’altro lato, poiché esiste ancora la richiesta di persone
con certificati accademici, secondo Erica i MOOC non cambieranno radicalmente
la struttura economica con cui le università gestiscono la formazione. Inoltre
negli ambienti accademici gli studenti sono a contatto con i loro pari. Queste
cose non sono realizzabili attraverso un MOOC.
“Quando si segue un MOOC, chiunque può partecipare” ha aggiunto, “quindi non
c’è garanzia, in termini di interazione sociale, che tutti i partecipanti abbiano un
background simile o degli obiettivi affini.

 Le università utilizzano i MOOC
per ottenere clienti. La stessa cosa può
essere ottenuta dalle aziende del settore
Business-to-consumer (B2C). 
Mike Orey
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7MOOC: DALL’ACCADEMIA ALLE AZIENDE - UN WHITEPAPER DI DOCEBO
Q7
—
Quale sarà l’effetto dei MOOC sui Paesi in via di
sviluppo?
Erica ha spiegato che i MOOC offrono ai Paesi in via di sviluppo accesso a delle
conoscenze in precedenza inaccessibili. Ha affermato: “La parola chiave è
outsourcing. Queste persone ora possono ottenere informazioni da università
accreditate per creare nuove realtà economiche.”
Aaron ha poi aggiunto: “Spero che i MOOC saranno in grado di realizzare
un’educazione più democratica, rendendo accessibile la conoscenza anche
a chi non ha i mezzi economici. Abbiamo visto i primi segnali di questo
cambiamento, attraverso le iniziative di associazioni non governative (NGO)
rivolte alle persone meno abbienti negli Stati Uniti. Le statistiche indicano che
le persone che utilizzano più spesso i MOOC sono persone che hanno già
ricevuto un’educazione. Non c’è niente di sbagliato in questo, ma è necessario
riconoscere che i mercati emergenti hanno altre necessità ed aspettative
rispetto alle società più mature.”
Q8
—
Secondo voi le aziende accetteranno il modello
MOOC?
Josh Squires ha chiesto: “Una persona con 60 certificati MOOC fornisce lo stesso
valore di un dipendente con un Master o una laurea triennale?”
Secondo Mike la risposta non è univoca, poiché dipende dalla reputazione
dell’organizzazione che ha realizzato il MOOC. Ha aggiunto che domanda e
offerta porteranno alla graduale accettazione dei certificati MOOC. “I datori di
lavoro oggi assumono persone con certificati ottenuti su internet con la stessa
frequenza con cui assumono persone con certificati ottenuti in classe.”
Secondo Aaron lo sviluppo dei badge fornisce un metodo di valutazione aperto,
obiettivo e accreditato. La validità dei badge è attribuita in base alla credibilità
dell’organismo che li assegna. Ha aggiunto: “Nel tempo, se avrete bisogno
di assumere un project manager e un candidato presenterà un certificato
professionale ottenuto tramite un MOOC, valuterete quella persona con serietà.
Ciò che importa è la rilevanza delle competenze ottenute attraverso il MOOC
e il livello di rigore utilizzato nella valutazione da parte dall’ente che rilascia il
certificato. Inoltre è importante che il datore di lavoro conosca quale livello di
competenza è stato esaminato e valutato per l’ottenimento del certificato.

 Nel tempo, se avrete bisogno di
assumere un project manager e un
candidato presenterà un certificato
professionale ottenuto tramite un MOOC,
valuterete quella persona con serietà” 
Aaron Silvers
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8MOOC: DALL’ACCADEMIA ALLE AZIENDE - UN WHITEPAPER DI DOCEBO
Q9
—
Come è possibile diminuire il gap tra il grande
numero di iscritti ai MOOC e il basso tasso di
completamento?
Mike insegna dal 1998 e ha rivelato che il tasso di completamento delle sue
classi online è lo stesso delle classi in cui insegna in aula. Solitamente tutti coloro
che che iniziano il corso lo portano a termine. Ha poi chiesto: “E’ possibile ridurre
il numero di studenti ritirati facendo pagare i corsi? In questo modo gli studenti
dovrebbero investire nel corso ma a quel punto il MOOC non sarebbe “open”.”
Sostenendo che guardare video, completare test a scelta multipla e avere
conversazioni online con altri utenti non possa essere considerato “formazione
e insegnamento di qualità”, motivo per cui il numero di studenti ritirati è così
alto, ha aggiunto :”Per stabilire la presenza dell’insegnante è necessario formare
una relazione con gli studenti. Questo significa avere delle conversazioni con
loro. Come è possibile implementare un metodo Socratico con un numero così
grande di studenti? Il problema dei MOOC consiste nella loro stessa natura, che
non consente ridurre il tasso di abbandono.”
“Magari una commissione nel modello freemium in cui si paga per la
certificazione è un modo per mantenere l’educazione gratuita facendo
pagare solamente qualcosa di tangibile,” ha risposto John. “Alcuni studi hanno
dimostrato che quando gli studenti pagano una commissione sono più inclini a
perseverare nello studio, poichè hanno valutato il corso abbastanza importante
da investire in esso. Dunque far pagare aumenterà in modo automatico il
tasso di successo. Poichè i MOOC sono gratuiti e non c’è alcun tipo di impegno
obbligatorio per lo studente, è facile registrarsi e non partecipare mai. La
maggior parte delle persone non si comporta in questo modo quando deve
pagare per accedere al corso.”
“In futuro ottenere un certificato MOOC avrà lo stesso peso di qualunque altro
certificato di educazione superiore” ha affermato John, aggiungendo che però, al
momento, le qualifiche ottenute attraverso i MOOC non sono considerate di alto
livello.
“Anche oggi, se una persona si presenta per un nuovo lavoro ed ha le
credenziali necessarie ed un’altra persona ne è invece sprovvista, le credenziali
ottenute tramite un MOOC vengono accettate. Le persone che seguono i corsi
spontaneamente, che decidono di espandere la propria educazione e che
documentano le loro nuove conoscenze hanno più vantaggi di coloro che non lo
fanno.”

 Alcuni studi hanno dimostrato
che quando gli studenti pagano
una commissione sono più inclini a
perseverare nello studio, poichè hanno
valutato il corso abbastanza importante
da investire in esso. 
John Leh
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9MOOC: DALL’ACCADEMIA ALLE AZIENDE - UN WHITEPAPER DI DOCEBO
Ignorando il lato economico dei MOOC, Aaron si è concentrato sulla loro
progettazione dicendo: “Il motivo per cui i MOOC hanno un tasso di iscrizione
alto e un tasso di completamento basso è perchè c’è poco coinvolgimento.
L’unico motivo per cui uno studente MOOC persevera è perchè ha la volontà di
farlo.
“Una delle sfide derivanti dall’utilizzo di una piattaforma consiste nel dover
prendere un gran numero di decisioni a priori sul tipo di esperienza utente”
ha continuato. “Dunque un MOOC, che è basato su video con alcuni forum di
discussione, si rivolge solo ad un numero ristretto di casi utente, in particolare
coloro che hanno deciso di allontanarsi dal mondo accademico e cercano di
apprendere in un contesto professionale.
 Molti di questi studenti vorranno approfondire il contenuto, prenderanno
note, appunti, segneranno i punti salienti, vorranno o avranno bisogno di
partecipare ai forum. 
“Questi sono i problemi legati alle scelte in sede di progettazione. Vi trovate
ad utilizzare una piattaforma e vi adattate a ciò che essa vi suggerisce di fare,
accettando tutte le supposizioni fatte da chi ha progettato la piattaforma. Dovete
riconoscere che queste supposizioni non necessariamente rispecchiano le
vostre necessità o quelle della vostra azienda.”
La ricetta di Aaron per ridurre il numero di abbandoni consiste nell’introdurre
attività di blended learning, dove il tutor coinvolge gli studenti per creare
un’esperienza grande a sufficienza da coinvolgere tutti gli iscritti.
Q10
—
I MOOC stanno innovando il mercato?
“Accademia: sì; corporate America: no,” ha affermato John.
Aaron ha aggiunto: “I MOOC non stanno innovando il mondo accademico come
altre realtà, e non credo che i MOOC stiano realmente innovando altri settori.
Non ci sono molti dati riguardo alle performance dei MOOC. Non c’è alcuna
prova del fatto che stiano innovando il mercato. Credo che esistano persone
auto motivate che utilizzano i MOOC per imparare, ma credo anche che queste
persone sarebbero auto motivate ad imparare attraverso un qualunque altro
mezzo.

 I MOOC non stanno innovando il
mondo accademico come altre realtà, e
non credo che i MOOC stiano realmente
innovando altri settori. 
John Leh
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10MOOC: DALL’ACCADEMIA ALLE AZIENDE - UN WHITEPAPER DI DOCEBO
Postfazione
scritta da Josh Squire, COO di Docebo EMEA
La prospettiva di milioni di persone che collaborano
su un singolo argomento in un ambiente formativo
condiviso è estremamente eccitante e rivoluzionaria,
ma sfortunatamente, almeno per il momento, i MOOC
non hanno portato alla collaborazione di massa che ci si
aspettava.
Il concetto dei MOOC sta avendo difficoltà a trovare
posto nel mercato della formazione aziendale. All’interno
dell’educazione tradizionale i MOOC hanno un fortissimo
seguito con classi composte da decine di migliaia di
studenti, i quali collaborano e studiano insieme attraverso
i forum, le lezioni video e i test per incrementare la propria
comprensione degli argomenti trattati.
A differenza del mondo accademico, il settore aziendale
non ha ancora mostrato forte interesse per questo tipo di
corsi. La ragione principale risiede nella definizione stessa
di MOOC: “Massively”, un grande gruppo di persone,
“Open”, gratuito, “Online”, basato sul web, “Course”,
contenuti formativi organizzati secondo principi di
instructional design.
E’ molto difficile per qualunque azienda, escludendo quelle
più grandi, ottenere un gran numero di utenti per un
corso da distribuire alle masse in modo gratuito. Spesso
le aziende ottengono un piccolo numero di persone
interessate, che però perdono rapidamente interesse non
appena l’attrattiva iniziale del corso svanisce.
A quel punto i costi non preventivati per l’azienda iniziano
ad aumentare, rendendo ingiustificato il beneficio di fornire
corsi gratuiti. E’ estremamente difficile giustificare i requisiti
di un MOOC da un punto di vista aziendale nel mercato
attuale.
Nonostante tutto, ci sono modelli che hanno dimostrato
di funzionare all’interno di alcune aziende, quindi se siete
fortemente decisi ad avere un MOOC è comunque possibile
avviarne uno. Comunque sia vi suggerirei di studiare bene
i requisiti formativi della vostra azienda e valutare se un
MOOC può aiutarvi a risolvere il vostro problema, o se
invece è meglio adottare un programma formativo più
specifico (potete leggere questo articolo dal titolo: E’ un
MOOC o è solo E-Learning?)
I MOOC continueranno a far parte del panorama formativo
ancora per un po’ e la loro evoluzione e livello di adozione
varieranno in base ai modelli che il mercato ritiene più
efficaci. Esiste un gran numero di modelli educativi nel
campo della Formazione e Sviluppo e i MOOC sono
solo uno dei vari modelli implementati e dal successo
limitato. Ad oggi i MOOC devono ancora provare la
loro efficacia rispetto ad altri tipi di attività online per il
coinvolgimento e la ritenzione dell’utente, e dal punto di
vista dell’innovazione del mercato. Secondo me i MOOC
stanno ancora cavalcando l’onda dell’attenzione pubblica,
ma devono ancora dimostrare (almeno dal punto di vista
aziendale) il proprio valore.
Josh Squires è attualmente Chief Operating Officer di Docebo EMEA. Josh si è occupato negli ultimi 15 anni di
ricercare e mettere in pratica soluzioni creative di e-learning per le aziende e le istituzioni accademiche. Grazie
alla collaborazione con clienti come Motorola o Disney, Josh ha progettato e realizzato una vasta gamma di
progetti e-learning destinati ad utenti di tutto il mondo. Josh ha anche preso parte a progetti di ricerca aziendali
ed accademici sui temi dell’Instructional Technology.
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  • 1. MOOC: dall’Accademia alle Aziende UN WHITEPAPER DI DOCEBO Copyright © 2015 Docebo - Tutti i diritti riservati. Docebo è un marchio registrato di Docebo S.p.A. I marchi citati sono da ritenersi proprietà dei legittimi proprietari. Per contattare Docebo, visita: www.docebo.com
  • 2. MOOC: dall’Accademia alle Aziende Una discussione con gli esperti del settore Aaron Silvers, Mike Orey, John Leh e Erica LeBlanc, moderata da Josh Squires e Roberta Gogos di Docebo. JOHN LEH — CEO e Lead Analyst di Talented Learning. John consiglia le aziende durante la selezione di una piattaforma e-learning e le aiuta ad implementare le proprie strategie e tecnologie formative. Negli ultimi 18 anni ha collaborato con oltre 100 aziende. AARON SILVERS — E’ un progettista, esperto di tecnologia e strategia; è uno dei principali evangelisti al mondo per l’adozione delle nuove tecnologie formative nelle aziende, in particolare SCORM e xAPI (precedentemente noto come Tin Can). E’ alla guida del’IEEE Learning Technology Standards Committee, organismo preposto alla standardizzazione di xAPI. DR MIKE OREY — E’ professore associato presso l’università della Georgia, dove è insegnante, ricercatore, sviluppatore e visionario. ERICA LEBLANC — E’ l’Operations Development Manager per il dipartimento IP e science business di Thomson Reuters, dove gestisce un team di instructional designer per la creazione e la fornitura di corsi personalizzati. — Questi sono alcuni dei problemi che sono stati affrontati nel webinar organizzato da Docebo, il fornitore globale di soluzioni e-learning. Docebo ha riunito quattro esperti di livello mondiale per discutere questo argomento. Oltre a Roberta Gogos, Direttore Marketing di Docebo, e Josh Squires, Chief Operating Officer di Docebo EMEA, il webinar ha visto la partecipazione di: Discussione I Massive Open Online Courses (MOOCs) sono stati spesso criticati e coloro che offrono questo tipo di corsi stanno ancora cercando di comprendere il modo migliore di monetizzare la proprietà intellettuale legata a questi corsi. Nonostante ciò e nonostante la relativa novità di questa strategia nel panorama della formazione online, i MOOC hanno già dimostrato il proprio potenziale innovativo negli ambienti accademici e aziendali, in termini di prezzo, tecnologia e anche dal punto di vista pedagogico. Ci sono molti aspetti positivi a sostegno dei MOOC, tra cui la possibilità di avere un bacino di utenti maggiore e di offrire una serie più ampia di conoscenze provenienti da culture e Paesi differenti , ma la tecnologia non può essere considerato uno strumento efficace di per sè; infatti le attività formative basate su strumenti digitali possono essere meno autentiche o meno adatte all’utilizzo quotidiano rispetto alle strategie formative tradizionali. Inoltre è ora possibile reperire un gran numero di contenuti formativi digitali gratuiti e non legati necessariamente ai MOOC. Una ricerca realizzata da Coursera, uno dei principali fornitori di MOOC, ha rivelato che circa l’85% dei propri utenti possiede già un titolo di studio. Questo suggerisce che gli utenti dei MOOC tendono ad appartenere alla parte privilegiata della società. Le persone che si iscrivono ad un MOOC sono solitamente sicure di sé, abituate a raggiungere i propri obiettivi e raramente sono persone povere o che non hanno accesso ad internet. Durante il webinar hanno discusso dieci temi fondamentali riguardanti i MOOC.  Copyright © 2015 Docebo - Tutti i diritti riservati. Docebo è un marchio registrato di Docebo S.p.A. I marchi citati sono da ritenersi proprietà dei legittimi proprietari. Per contattare Docebo, visita: www.docebo.com 2MOOC: DALL’ACCADEMIA ALLE AZIENDE - UN WHITEPAPER DI DOCEBO
  • 3. Q1 — Cos’è un MOOC? Mike Orey ha spiegato che MOOC sta per Massively Open Online Course. Concentrandosi sulle prime due parole, ha affermato che “Open” significa gratuito per gli studenti e ha chiesto “Cosa significa questo per le aziende che cercano di ottenere un profitto”? Ha aggiunto che la maggior parte dei MOOC prevedono la visualizzazione di un video, spesso di lunga durata. Gli studenti devono completare dei test a risposta multipla e discutere le lezioni con gli altri studenti in un forum per lo più gestito in maniera autonoma. Secondo il Dottor Orey ciò non porta ad una vera conversazione e non permette di costruire delle relazioni. Infine ha evidenziato come il primo MOOC ha attratto circa 100.000 studenti, di cui solo 1.000 hanno completato il corso. Oggi osserviamo corsi da 100/300 studenti definiti come MOOC. Poiché la “M” diventa meno importante, rimangono la “O” (online) e la “C” (corsi). “Online course” è sostanzialmente la descrizione di e-learning, e quando si tratta di creare esperienze e-learning estremamente interattive su una scala ridotta, la chiave per ottenere buoni risultati è concentrarsi sulla relazione tra studenti e insegnanti e tra gli studenti stessi, piuttosto che sulla tecnologia. John Leh ha affermato che l’idea originale dei MOOC era quella di permettere ai professori universitari di conservare il contenuto dei propri corsi svolti in aula durante il semestre per poi pubblicarli gratuitamente online, dando la possibilità a chiunque nel mondo di accedere a questi contenuti.  Oggi la sigla MOOC si riferisce ad un insieme di corsi proveniente da un’unica fonte, per esempio un’università. I MOOC possono anche essere definiti come una piattaforma e-learning che permette alle persone o alle aziende di creare e gestire contenuti. Dunque esiste una varietà di definizioni in continua evoluzione del concetto di MOOC.  Ha poi aggiunto che ora esistono MOOC a pagamento, in aggiunta alla versione non-profit. Tra questi troviamo Udacity o Coursera (a pagamento) e MOOC universitari come edX (non-profit). Inoltre, poiché i MOOC provengono inizialmente dal mondo accademico, sono spesso categorizzati in base all’approccio pedagogico. Un MOOC basato su video con un sistema di valutazione online è definito broadcast MOOC. Un MOOC con un sistema di valutazione di gruppo e focalizzato su di un’esperienza collaborativa in cui gli studenti condividono le proprie esperienze con il resto del gruppo, è definito come connectivist MOOC.   “Open” significa gratuito per gli studenti e ha chiesto “Cosa significa questo per le aziende che cercano di ottenere un profitto”?  Mike Orey Copyright © 2015 Docebo - Tutti i diritti riservati. Docebo è un marchio registrato di Docebo S.p.A. I marchi citati sono da ritenersi proprietà dei legittimi proprietari. Per contattare Docebo, visita: www.docebo.com 3MOOC: DALL’ACCADEMIA ALLE AZIENDE - UN WHITEPAPER DI DOCEBO
  • 4. Q2 — Qual’è il futuro dei MOOC? Secondo Erica LeBlanc un business model sostenibile per i MOOC deve prevedere la possibilità di partnership con le aziende attraverso la possibilità di offrire la piattaforma come servizio interno per la crescita dei dipendenti o come un MOOC personalizzato contenente materiali relativi ai prodotti o servizi dell’azienda. Aaron Silver invece ritiene che i MOOC forniscano un modo di vendere testi e materiali accademici a “studenti non tradizionali”. Inoltre creano un mercato secondario per i materiali che le università devono vendere per realizzare l’esperienza studente. Infine, il termine MOOC è forse applicato in modo scorretto al settore aziendale, poiché i corsi non sono né “massive” né “open”. John ha commentato:  “E’ difficile riuscire a mantenere i corsi gratuiti, e ciò spesso significa scendere a compromessi, per esempio dal punto di vista della qualità dei corsi.  Dal punto di vista sia aziendale che accademico guardare un video di una persona che parla per un’ora di fronte ad un’aula è estremamente noioso. D’altra parte realizzare qualcosa di meglio richiede tempo, soldi e impegno, così come l’utilizzo di una tecnologia adeguata per la gestione e fornitura dei contenuti richiede un forte investimento economico. “Potenzialmente avete un bacino di utenti composto da centinaia di migliaia di studenti, ma è fondamentale avere un ambiente in grado di supportare questo tipo di traffico, e questo richiede un grande impegno economico. Dunque, indipendentemente dalla gratuità o meno del corso, i MOOC non sono pensati per generare dei ricavi, a meno di non concentrarsi completamente sulla gestione dei costi, cosa difficilmente sostenibile a lungo termine. L’approccio più semplice è quello freemium. “Attualmente non è possibile ricevere dei crediti universitari per il completamento di un MOOC,” ha aggiunto John. “Dovete seguire il corso. Potete apprendere e svolgere un esame, il quale può permettervi di ottenere un certificato in caso di successo. Comunque il valore di questo certificato è discutibile, e non vi consentirà di ottenere crediti universitari. Seguire un MOOC di Harvard non è come andare ad Harvard. Dunque i MOOC hanno iniziato ad offrire questo approccio freemium dove il contenuto è gratuito, mentre alcune cose sono a pagamento. Attualmente questo sistema è applicato principalmente per i certificati ma prevedo che, un giorno, sarà possibile seguire un MOOC online e ottenere dei crediti universitari. Quando questo succederà, i MOOC diventeranno davvero mainstream. Mike ha evidenziato che un’università è un tipo di business, nel senso che deve vendere il proprio prodotto. Ha continuato: “I MOOC stanno dando alle persone una prova gratuita dell’esperienza legata alla fruizione di un corso universitario, insieme alla possibilità di continuare la propria educazione gratuitamente. Alcune università minori ora offrono agli studenti dei corsi MOOC l’opportunità di ottenere crediti universitari, anche se in realtà l’obiettivo finale è quello di convincere gli studenti ad iscriversi a tempo pieno, pagando la retta universitaria.”   I MOOC stanno dando alle persone una prova gratuita dell’esperienza legata alla fruizione di un corso universitario, insieme alla possibilità di continuare la propria educazione gratuitamente.  Mike Orey Copyright © 2015 Docebo - Tutti i diritti riservati. Docebo è un marchio registrato di Docebo S.p.A. I marchi citati sono da ritenersi proprietà dei legittimi proprietari. Per contattare Docebo, visita: www.docebo.com 4MOOC: DALL’ACCADEMIA ALLE AZIENDE - UN WHITEPAPER DI DOCEBO
  • 5. Q3 — Quali sono i tipi di MOOC rivolti alle aziende, come sono implementati e perché un’azienda dovrebbe scegliere i MOOC? In base alla sua ventennale esperienza nel settore del corporate training, John non pensa che i MOOC sono o saranno un elemento innovativo e di cambiamento. Ha infatti affermato che dal punto di vista “massivo”, esistono già alcuni esempi di piattaforme e-learning legati al Dipartimento della Difesa americano, sviluppati tramite associazioni e agenzie non governative, che rientrano negli standard massivi tipici di un MOOC. Ha aggiunto poi che dal punto di vista tecnico, le piattaforme e-learning moderne possono coprire tutte le necessità di un MOOC. Possono essere utilizzate per assemblare contenuti dei corsi e percorsi formativi di tipo blended per programmi formativi di qualunque durata, e sono in grado di gestire l’utilizzo da dispositivi mobili e il social learning. “Abbiamo già la possibilità di mostrare qualunque tipo di contenuto, dunque l’unico vantaggio fornito da un MOOC è la possibilità di avere contenuti gratuiti da fornire ai propri dipendenti o come servizio aggiuntivo. Essendo questo il valore aggiunto, bisogna considerare che i contenuti gratuiti non sono necessariamente di qualità o coinvolgenti. Per questo motivo i MOOC non stanno riscuotendo un grande successo nell’ambiente corporate.” Aaron si è trovato in accordo con la tesi di John. Ha commentato: “I MOOC sono un buon veicolo per il brand evangelism e lo sviluppo della comunità e questo può eventualmente portare ad un aumento delle vendite. Esistono mercati che possono trarre benefici da questo approccio, come la sanità, le aziende farmaceutiche e aziende tecnologiche che producono equipaggiamento e strumenti legati alla sicurezza ed altre realtà simili. Può essere d’aiuto anche nei casi in cui si voglia fornire un valore aggiunto alla propria base utenti o ai propri partner, mostrando loro come utilizzare il proprio prodotto, o nel caso in cui si voglia concentrare l’attenzione pubblica su cosa stia realizzando l’azienda in questo momento. “I computer e le tecnologie mobili possono trarre benefici dall’approccio MOOC, così come i realizzatori, venditori e sviluppatori di software, poiché quando si è di fronte ai propri clienti, si parla di essere “open”, potenzialmente “massivi” e ci si dimentica di prestare attenzione al numero di persone che completa il corso. Il vostro obiettivo è informare e servire la comunità. Esistono degli approcci di comunità collaborativa che è possibile utilizzare all’interno di un’azienda, ma non li chiamerei MOOC. Si tratta di una forma di blended learning.” La visione di Erica è invece differente da quella di John. Ha affermato: “La partnership tra MOOC e formazione aziendale evolverà nei prossimi anni. Un MOOC rispettabile, realizzato da università o piattaforme come edX, potrà essere integrato nei piani di sviluppo aziendali. Dunque una piattaforma e-learning non renderà i MOOC necessariamente irrilevanti. I dipendenti devono avere accesso ad una grande quantità di informazioni. Se le informazioni sono già disponibili e provengono da un’università di alto livello, io sfrutterei questo vantaggio.”   Abbiamo già la possibilità di mostrare qualunque tipo di contenuto, dunque l’unico vantaggio fornito da un MOOC è la possibilità di avere contenuti gratuiti da fornire ai propri dipendenti o come servizio aggiuntivo.  John Leh Copyright © 2015 Docebo - Tutti i diritti riservati. Docebo è un marchio registrato di Docebo S.p.A. I marchi citati sono da ritenersi proprietà dei legittimi proprietari. Per contattare Docebo, visita: www.docebo.com 5MOOC: DALL’ACCADEMIA ALLE AZIENDE - UN WHITEPAPER DI DOCEBO
  • 6. Q4 — Possono i MOOC innovare il mondo della formazione? Secondo Mike, i MOOC non porteranno ad una sostanziale innovazione nel settore della formazione, principalmente per via della bassa qualità dell’esperienza utente. Dall’altro lato Mike sostiene che l’e-learning sia la principale forza innovativa del settore. Ha aggiunto: “Quando ho iniziato a insegnare presso l’università della Georgia nel 1989 non c’era bisogno di fare pubblicità per attrarre gli studenti. Arrivavano spontaneamente. Ora invece gli studenti hanno tantissime opzioni, tra cui i corsi universitari offerti online e fruibili da casa. Questo ha trasformato la formazione. Tutti i nostri programmi di master, che in precedenza erano offerti in aula ad Athens, Georgia, sono ora offerti online. “Georgia Tech ora offre una serie di MOOC che consentono agli studenti di ottenere una laurea triennale in computer science, ma non credo che questo modello cambierà le cose. Credo che l’e-learning sia una forza innovativa, al contrario dei MOOC.” “Ruota tutto intorno ai soldi,” ha suggerito John.  La differenza tra e-learning e MOOC è nell’investimento e nella qualità dei contenuti, in un diverso business model e in come i contenuti vengono pubblicizzati e vendutints.  Come ha spiegato il Dottor Orey, è possibile pagare per l’educazione universitaria online. Un business model alterativo è quello di fornire la formazione in modo gratuito e di far pagare i crediti formativi in caso di completamento del corso. “Credo che entrambi i modelli di business siano sostenibili e che entrambi porteranno a dei guadagni, un modello più dell’altro. Inoltre ci sono sempre degli innovatori in ogni settore che scoprono un nuovo modo di guadagnare. Mentre alcune università abbracceranno queste novità, altre, probabilmente le più prestigiose, resisteranno al cambiamento.” L’opinione di Aaron è che non siano i MOOC ad essere promotori di sè stessi, ma le attuali forze economiche, le quali portano le università a ricercare nuove fonti di guadagno. Ha poi aggiunto che l’innovazione potrebbe avvenire nell’ambito della distribuzione, nell’esperienza formativa o nell’approccio collettivo ad essa. Ha affermato: “Credo che in fondo l’innovazione dipenderà dalla qualità dei contenuti e dall’esperienza degli studenti, ma che comunque i MOOC non porteranno una fondamentale innovazione nel mondo accademico.   I MOOC non porteranno ad una sostanziale innovazione nel settore della formazione, principalmente per via della bassa qualità dell’esperienza utente. Dall’altro lato l’e-learning è già la principale forza innovativa del settorerce.  Mike Orey Copyright © 2015 Docebo - Tutti i diritti riservati. Docebo è un marchio registrato di Docebo S.p.A. I marchi citati sono da ritenersi proprietà dei legittimi proprietari. Per contattare Docebo, visita: www.docebo.com 6MOOC: DALL’ACCADEMIA ALLE AZIENDE - UN WHITEPAPER DI DOCEBO
  • 7. Q5 — Quali benefici possono trarre le aziende che offrono dei MOOC? “Le università utilizzano i MOOC per ottenere clienti,” ha affermato Mike. “La stessa cosa può essere ottenuta dalle aziende del settore Business-to- consumer (B2C). Per esempio alcune agenzie di consulenza finanziaria offrono dei corsi gratuiti agli hotel nel tentativo di ottenere nuovi clienti. Penso che potrebbero fare la stessa cosa con un MOOC, raggiungendo un maggior numero di persone.” John ha aggiunto che i principali benefici che le aziende possono trarre dai MOOC consistono nello sviluppo delle carriere, nella formazione della forza vendita e nell’educazione dei clienti. Ha commentato: “Alla fine però torno a guardare il problema attraverso le lenti dell’e-learning e mi rendo conto che abbiamo già utilizzato questo approccio per oltre 10 anni. Forniamo strategie e tecnologie per l’educazione dei clienti attraverso e-learning di qualità per i nostri clienti in tutto il mondo. Abbiamo già realizzato progetti su scala massiva, e molte volte si tratta di progetti open.” Q6 — I MOOC cambieranno il modo di insegnare, in particolare nell’ambiente corporate? Secondo John i MOOC modificheranno il modo di insegnare e la struttura economica legata alla formazione se il contenuto dei MOOC sarà in grado di mantenere standard qualitativi elevati e se verrà sviluppato un modello di business sostenibile. Dall’altro lato, poiché esiste ancora la richiesta di persone con certificati accademici, secondo Erica i MOOC non cambieranno radicalmente la struttura economica con cui le università gestiscono la formazione. Inoltre negli ambienti accademici gli studenti sono a contatto con i loro pari. Queste cose non sono realizzabili attraverso un MOOC. “Quando si segue un MOOC, chiunque può partecipare” ha aggiunto, “quindi non c’è garanzia, in termini di interazione sociale, che tutti i partecipanti abbiano un background simile o degli obiettivi affini.   Le università utilizzano i MOOC per ottenere clienti. La stessa cosa può essere ottenuta dalle aziende del settore Business-to-consumer (B2C).  Mike Orey Copyright © 2015 Docebo - Tutti i diritti riservati. Docebo è un marchio registrato di Docebo S.p.A. I marchi citati sono da ritenersi proprietà dei legittimi proprietari. Per contattare Docebo, visita: www.docebo.com 7MOOC: DALL’ACCADEMIA ALLE AZIENDE - UN WHITEPAPER DI DOCEBO
  • 8. Q7 — Quale sarà l’effetto dei MOOC sui Paesi in via di sviluppo? Erica ha spiegato che i MOOC offrono ai Paesi in via di sviluppo accesso a delle conoscenze in precedenza inaccessibili. Ha affermato: “La parola chiave è outsourcing. Queste persone ora possono ottenere informazioni da università accreditate per creare nuove realtà economiche.” Aaron ha poi aggiunto: “Spero che i MOOC saranno in grado di realizzare un’educazione più democratica, rendendo accessibile la conoscenza anche a chi non ha i mezzi economici. Abbiamo visto i primi segnali di questo cambiamento, attraverso le iniziative di associazioni non governative (NGO) rivolte alle persone meno abbienti negli Stati Uniti. Le statistiche indicano che le persone che utilizzano più spesso i MOOC sono persone che hanno già ricevuto un’educazione. Non c’è niente di sbagliato in questo, ma è necessario riconoscere che i mercati emergenti hanno altre necessità ed aspettative rispetto alle società più mature.” Q8 — Secondo voi le aziende accetteranno il modello MOOC? Josh Squires ha chiesto: “Una persona con 60 certificati MOOC fornisce lo stesso valore di un dipendente con un Master o una laurea triennale?” Secondo Mike la risposta non è univoca, poiché dipende dalla reputazione dell’organizzazione che ha realizzato il MOOC. Ha aggiunto che domanda e offerta porteranno alla graduale accettazione dei certificati MOOC. “I datori di lavoro oggi assumono persone con certificati ottenuti su internet con la stessa frequenza con cui assumono persone con certificati ottenuti in classe.” Secondo Aaron lo sviluppo dei badge fornisce un metodo di valutazione aperto, obiettivo e accreditato. La validità dei badge è attribuita in base alla credibilità dell’organismo che li assegna. Ha aggiunto: “Nel tempo, se avrete bisogno di assumere un project manager e un candidato presenterà un certificato professionale ottenuto tramite un MOOC, valuterete quella persona con serietà. Ciò che importa è la rilevanza delle competenze ottenute attraverso il MOOC e il livello di rigore utilizzato nella valutazione da parte dall’ente che rilascia il certificato. Inoltre è importante che il datore di lavoro conosca quale livello di competenza è stato esaminato e valutato per l’ottenimento del certificato.   Nel tempo, se avrete bisogno di assumere un project manager e un candidato presenterà un certificato professionale ottenuto tramite un MOOC, valuterete quella persona con serietà”  Aaron Silvers Copyright © 2015 Docebo - Tutti i diritti riservati. Docebo è un marchio registrato di Docebo S.p.A. I marchi citati sono da ritenersi proprietà dei legittimi proprietari. Per contattare Docebo, visita: www.docebo.com 8MOOC: DALL’ACCADEMIA ALLE AZIENDE - UN WHITEPAPER DI DOCEBO
  • 9. Q9 — Come è possibile diminuire il gap tra il grande numero di iscritti ai MOOC e il basso tasso di completamento? Mike insegna dal 1998 e ha rivelato che il tasso di completamento delle sue classi online è lo stesso delle classi in cui insegna in aula. Solitamente tutti coloro che che iniziano il corso lo portano a termine. Ha poi chiesto: “E’ possibile ridurre il numero di studenti ritirati facendo pagare i corsi? In questo modo gli studenti dovrebbero investire nel corso ma a quel punto il MOOC non sarebbe “open”.” Sostenendo che guardare video, completare test a scelta multipla e avere conversazioni online con altri utenti non possa essere considerato “formazione e insegnamento di qualità”, motivo per cui il numero di studenti ritirati è così alto, ha aggiunto :”Per stabilire la presenza dell’insegnante è necessario formare una relazione con gli studenti. Questo significa avere delle conversazioni con loro. Come è possibile implementare un metodo Socratico con un numero così grande di studenti? Il problema dei MOOC consiste nella loro stessa natura, che non consente ridurre il tasso di abbandono.” “Magari una commissione nel modello freemium in cui si paga per la certificazione è un modo per mantenere l’educazione gratuita facendo pagare solamente qualcosa di tangibile,” ha risposto John. “Alcuni studi hanno dimostrato che quando gli studenti pagano una commissione sono più inclini a perseverare nello studio, poichè hanno valutato il corso abbastanza importante da investire in esso. Dunque far pagare aumenterà in modo automatico il tasso di successo. Poichè i MOOC sono gratuiti e non c’è alcun tipo di impegno obbligatorio per lo studente, è facile registrarsi e non partecipare mai. La maggior parte delle persone non si comporta in questo modo quando deve pagare per accedere al corso.” “In futuro ottenere un certificato MOOC avrà lo stesso peso di qualunque altro certificato di educazione superiore” ha affermato John, aggiungendo che però, al momento, le qualifiche ottenute attraverso i MOOC non sono considerate di alto livello. “Anche oggi, se una persona si presenta per un nuovo lavoro ed ha le credenziali necessarie ed un’altra persona ne è invece sprovvista, le credenziali ottenute tramite un MOOC vengono accettate. Le persone che seguono i corsi spontaneamente, che decidono di espandere la propria educazione e che documentano le loro nuove conoscenze hanno più vantaggi di coloro che non lo fanno.”   Alcuni studi hanno dimostrato che quando gli studenti pagano una commissione sono più inclini a perseverare nello studio, poichè hanno valutato il corso abbastanza importante da investire in esso.  John Leh Copyright © 2015 Docebo - Tutti i diritti riservati. Docebo è un marchio registrato di Docebo S.p.A. I marchi citati sono da ritenersi proprietà dei legittimi proprietari. Per contattare Docebo, visita: www.docebo.com 9MOOC: DALL’ACCADEMIA ALLE AZIENDE - UN WHITEPAPER DI DOCEBO
  • 10. Ignorando il lato economico dei MOOC, Aaron si è concentrato sulla loro progettazione dicendo: “Il motivo per cui i MOOC hanno un tasso di iscrizione alto e un tasso di completamento basso è perchè c’è poco coinvolgimento. L’unico motivo per cui uno studente MOOC persevera è perchè ha la volontà di farlo. “Una delle sfide derivanti dall’utilizzo di una piattaforma consiste nel dover prendere un gran numero di decisioni a priori sul tipo di esperienza utente” ha continuato. “Dunque un MOOC, che è basato su video con alcuni forum di discussione, si rivolge solo ad un numero ristretto di casi utente, in particolare coloro che hanno deciso di allontanarsi dal mondo accademico e cercano di apprendere in un contesto professionale.  Molti di questi studenti vorranno approfondire il contenuto, prenderanno note, appunti, segneranno i punti salienti, vorranno o avranno bisogno di partecipare ai forum.  “Questi sono i problemi legati alle scelte in sede di progettazione. Vi trovate ad utilizzare una piattaforma e vi adattate a ciò che essa vi suggerisce di fare, accettando tutte le supposizioni fatte da chi ha progettato la piattaforma. Dovete riconoscere che queste supposizioni non necessariamente rispecchiano le vostre necessità o quelle della vostra azienda.” La ricetta di Aaron per ridurre il numero di abbandoni consiste nell’introdurre attività di blended learning, dove il tutor coinvolge gli studenti per creare un’esperienza grande a sufficienza da coinvolgere tutti gli iscritti. Q10 — I MOOC stanno innovando il mercato? “Accademia: sì; corporate America: no,” ha affermato John. Aaron ha aggiunto: “I MOOC non stanno innovando il mondo accademico come altre realtà, e non credo che i MOOC stiano realmente innovando altri settori. Non ci sono molti dati riguardo alle performance dei MOOC. Non c’è alcuna prova del fatto che stiano innovando il mercato. Credo che esistano persone auto motivate che utilizzano i MOOC per imparare, ma credo anche che queste persone sarebbero auto motivate ad imparare attraverso un qualunque altro mezzo.   I MOOC non stanno innovando il mondo accademico come altre realtà, e non credo che i MOOC stiano realmente innovando altri settori.  John Leh Copyright © 2015 Docebo - Tutti i diritti riservati. Docebo è un marchio registrato di Docebo S.p.A. I marchi citati sono da ritenersi proprietà dei legittimi proprietari. Per contattare Docebo, visita: www.docebo.com 10MOOC: DALL’ACCADEMIA ALLE AZIENDE - UN WHITEPAPER DI DOCEBO
  • 11. Postfazione scritta da Josh Squire, COO di Docebo EMEA La prospettiva di milioni di persone che collaborano su un singolo argomento in un ambiente formativo condiviso è estremamente eccitante e rivoluzionaria, ma sfortunatamente, almeno per il momento, i MOOC non hanno portato alla collaborazione di massa che ci si aspettava. Il concetto dei MOOC sta avendo difficoltà a trovare posto nel mercato della formazione aziendale. All’interno dell’educazione tradizionale i MOOC hanno un fortissimo seguito con classi composte da decine di migliaia di studenti, i quali collaborano e studiano insieme attraverso i forum, le lezioni video e i test per incrementare la propria comprensione degli argomenti trattati. A differenza del mondo accademico, il settore aziendale non ha ancora mostrato forte interesse per questo tipo di corsi. La ragione principale risiede nella definizione stessa di MOOC: “Massively”, un grande gruppo di persone, “Open”, gratuito, “Online”, basato sul web, “Course”, contenuti formativi organizzati secondo principi di instructional design. E’ molto difficile per qualunque azienda, escludendo quelle più grandi, ottenere un gran numero di utenti per un corso da distribuire alle masse in modo gratuito. Spesso le aziende ottengono un piccolo numero di persone interessate, che però perdono rapidamente interesse non appena l’attrattiva iniziale del corso svanisce. A quel punto i costi non preventivati per l’azienda iniziano ad aumentare, rendendo ingiustificato il beneficio di fornire corsi gratuiti. E’ estremamente difficile giustificare i requisiti di un MOOC da un punto di vista aziendale nel mercato attuale. Nonostante tutto, ci sono modelli che hanno dimostrato di funzionare all’interno di alcune aziende, quindi se siete fortemente decisi ad avere un MOOC è comunque possibile avviarne uno. Comunque sia vi suggerirei di studiare bene i requisiti formativi della vostra azienda e valutare se un MOOC può aiutarvi a risolvere il vostro problema, o se invece è meglio adottare un programma formativo più specifico (potete leggere questo articolo dal titolo: E’ un MOOC o è solo E-Learning?) I MOOC continueranno a far parte del panorama formativo ancora per un po’ e la loro evoluzione e livello di adozione varieranno in base ai modelli che il mercato ritiene più efficaci. Esiste un gran numero di modelli educativi nel campo della Formazione e Sviluppo e i MOOC sono solo uno dei vari modelli implementati e dal successo limitato. Ad oggi i MOOC devono ancora provare la loro efficacia rispetto ad altri tipi di attività online per il coinvolgimento e la ritenzione dell’utente, e dal punto di vista dell’innovazione del mercato. Secondo me i MOOC stanno ancora cavalcando l’onda dell’attenzione pubblica, ma devono ancora dimostrare (almeno dal punto di vista aziendale) il proprio valore. Josh Squires è attualmente Chief Operating Officer di Docebo EMEA. Josh si è occupato negli ultimi 15 anni di ricercare e mettere in pratica soluzioni creative di e-learning per le aziende e le istituzioni accademiche. Grazie alla collaborazione con clienti come Motorola o Disney, Josh ha progettato e realizzato una vasta gamma di progetti e-learning destinati ad utenti di tutto il mondo. Josh ha anche preso parte a progetti di ricerca aziendali ed accademici sui temi dell’Instructional Technology. Copyright © 2015 Docebo - Tutti i diritti riservati. Docebo è un marchio registrato di Docebo S.p.A. I marchi citati sono da ritenersi proprietà dei legittimi proprietari. Per contattare Docebo, visita: www.docebo.com 11MOOC: DALL’ACCADEMIA ALLE AZIENDE - UN WHITEPAPER DI DOCEBO
  • 12. Per maggiori informazioni visita www.docebo.com www.facebook.com/Docebo twitter.com/docebo www.linkedin.com/company/docebo-srl Inizia ora 14 giorni di prova gratuita www.docebo.com