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Esperto nella prevenzione e gestione del credito deteriorato
CREDITI DETERIORATI ED EVOLUZIONE NORMATIVA:
LE LINEE GUIDA BCE E BANCA D’ITALIA
E GLI IMPATTI DI IFRS9 SUI PROCESSI DEL CREDITO
Milano, 9 maggio 2018
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Claudio D’Auria
Moderari S.r.l.
Università LUMSA, Roma
STRATEGIE E MODELLI OPERATIVI DI GESTIONE
DEL CREDITO DETERIORATO
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Esperto nella prevenzione e gestione del credito deteriorato
Agenda
• Soluzioni gestionali per la valorizzazione delle posizioni deteriorate
• Scelta tra sell/manage
• Aspetti regolamentari e criticità applicative di una cartolarizzazione di
NPLs
• Il contributo dei fondi di ristrutturazione alla valorizzazione di posizioni
UtP
• Scelte delle banche italiane
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Esperto nella prevenzione e gestione del credito deteriorato
Soluzioni gestionali per la valorizzazione delle
posizioni deteriorate
Il consistente deterioramento del portafoglio crediti, causato dal rallentamento dell’economia degli
ultimi anni, impone agli istituti di credito una profonda e attenta riflessione circa le modalità
gestionali per la valorizzazione degli stock dei prestiti non performanti.
L’elevata incidenza dei crediti deteriorati si riflette:
➢ sulla qualità degli attivi bancari
➢ sulla liquidità delle banche
➢ sulla sostenibilità del business model
NECESSARIO UN PROCESSO DI RIDUZIONE GRADUALE DEI CREDITI DETERIORATI E DI MASSIMIZZAZIONE
DEL VALORE ATTUALE DEI RECUPERI
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Soluzioni gestionali per la valorizzazione delle
posizioni deteriorate
•L. 132/2015
concernente
misure
urgenti in
materia
fallimentare
2015
•L. 49/2016 + DM
MEF 3/8/16
disciplinante la
garanzia sulla
cartolarizzazione
delle sofferenze
(GACS)
2016 •FONDO
ATLANTE I – FIA
per la
ricapitalizzazione
delle banche e la
gestione delle
sofferenze
2016
•L. 119/2016
concernente
misure volte
a ridurre i
tempi di
recupero dei
crediti
2016 •FONDO
ATLANTE II –
costituito
per investire
unicamente
in crediti
deteriorati e
in strumenti
connessi ad
operazioni in
NLPs
2017
•Variazioni alla
disciplina sulle
cartolarizzazioni
ex L. 130/99
2017
Diversi gli impulsi anche da parte del contesto normativo che sta subendo repentini
cambiamenti per sostenere le strategie di smaltimento dei crediti deteriorati:
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Esperto nella prevenzione e gestione del credito deteriorato
Inoltre, con l’obiettivo di avviare una gestione più attiva dei crediti deteriorati, la BCE e,
successivamente, la Banca d’Italia hanno pubblicato linee guida contenti best practices per la
gestione degli NPLs da parte – rispettivamente – delle banche significant e less significant.
Soluzioni gestionali per la valorizzazione delle
posizioni deteriorate
Le linee guide (sia
per le SI che per LSI)
intervengono sulle
seguenti criticità
Comportamento organizzativo e gestionale degli intermediari
Sottovalutazione dell’importanza e della complessità del
processo di recupero dei crediti
Modalità di lavorazione a basso livello di informatizzazione
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Soluzioni gestionali per la valorizzazione delle
posizioni deteriorate
RACCOMANDAZIONE LINEE GUIDA: l’obiettivo di un’efficiente gestione dei crediti deteriorati è
raggiunto mediante la combinazione di diverse strategie gestionali che tengano conto delle
peculiarità dei singoli portafogli, posizioni, in relazione alle condizioni esterne. Ciò dovrebbe
consentire la riduzione delle esposizioni non-performing, almeno nel medio periodo.
GESTIONE ATTIVA strategia tailor made,
POSIZIONI NPLs combinazione opzioni
strategiche disponibili
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Soluzioni gestionali per la valorizzazione delle
posizioni deteriorate
Strategia
Modello
Processo
Le scelte strategiche concernenti
la gestione del credito
deteriorato – approvate
dall’organo di amministrazione –
non sono a sé, ma fanno parte
della complessiva strategia
aziendale perseguita dalla banca
Presenza di apposite unità
dedicate al trattamento dei
crediti deteriorati, distinte da
quelle preposte all’istruttoria,
già dai primi ritardi nei
pagamenti
Il modello strategico previsto
dalla singola banca per la
gestione delle posizioni non-
performing trova concretezza
nei processi operativi
strutturati internamente
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Soluzioni gestionali per la valorizzazione delle
posizioni deteriorate
Risorse
Umane
Data
Quality
Procedure
adeguate
Risorse
Tecniche Massimizzazione
dei livelli di
recupero lordi e
delle relative
tempistiche
Per una corretta gestione delle posizioni anomale è richiesto alle singole banche
di rafforzare la propria struttura interna in modo da cogliere i primi segnali di
deterioramento delle posizioni creditizie in portafoglio
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Esperto nella prevenzione e gestione del credito deteriorato
Soluzioni gestionali per la valorizzazione delle
posizioni deteriorate
▪ definizione di strategie di recupero interne per
prodotto/dimensione/garanzia;
▪ processi operativi idonei alla gestione del credito sin dalle
prime fasi di deterioramento;
▪ strutture dedicate all’elaborazione di analisi/reportistica interna
che monitori le performance e i costi di gestione;
▪ creazione di un data set informativo chiaro e completo – data
quality;
▪ assicurare un assetto organizzativo dedicato agli NPL con un
significativo expertise maturato nel settore;
▪ adozione di infrastrutture adeguate per il reperimento di dati
interni ed esterni (ad es., sistema informatico, accesso a registri
esterni, ecc.)
Ciò implica per le banche
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Soluzioni gestionali per la valorizzazione delle
posizioni deteriorate
La riduzione dei non-performing loans, pertanto, richiede il giusto mix delle seguenti strategie:
▪ servicing interno o affidamento a intermediari specializzati nel recupero credito;
▪ ristrutturazione e rilascio di concessioni (forbearance);
▪ cambiamento di tipologia di esposizione;
▪ cessione delle posizioni deteriorate.
Mantenimento
delleposizioniin
bilancio
Riduzioneattivadei
portafogli
L’obiettivo di riduzione della componente
deteriorata, sia al lordo che al netto degli
accantonamenti, dovrebbe essere articolato
secondo le seguenti dimensioni:
❑ per orizzonti temporali;
❑ per portafogli principali;
❑ per modalità attuativa selezionata ai fini della
riduzione prospettata.
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Esperto nella prevenzione e gestione del credito deteriorato
Le Autorità di Vigilanza spingono verso il giusto mix delle possibili soluzioni strategiche a
disposizione delle banche per lo smaltimento delle posizioni deteriorate e il miglioramento degli
attivi
Soluzioni gestionali per la valorizzazione delle
posizioni deteriorate
Gestione in house
Incremento di
efficienza/efficacia
nel recupero
Esternalizzazione
della gestione a
player specializzato
Riduzione dei costi
operativi e
competenze
professionali
Cessione di
portafogli
Riduzione del
costo del rischio,
abbattimento costi
operativi
Cessione di
portafogli mediante
operazione di
cartolarizzazione
Riduzione del
costo del
rischio,
abbattimento
costi operativi,
possibilità di
ottenere
garanzie
tramite utilizzo
GACS
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Soluzioni gestionali per la valorizzazione delle
posizioni deteriorate
Servicing interno o affidamento a intermediari specializzati nel recupero credito
Una delle possibili soluzioni a disposizione delle banche per la gestione e il recupero delle posizioni
deteriorate è l’internal work out, la quale richiede:
La segmentazione per tipologia di garanzia, settore della controparte e anzianità della
posizione
Meccanismi di incentivo
Investimenti ad hoc sulle strutture interne
Competenze legali
Investimenti in strumenti tecnologici
Incremento di efficienza/efficacia nel recupero
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Esperto nella prevenzione e gestione del credito deteriorato
In considerazione delle mancate competenze interne, e per un’efficace riduzione del volume dei
crediti problematici, le banche valutano, altresì, l’opportunità di affidarsi a soggetti esterni
specializzati:
• nella gestione end-to-end delle sofferenze;
• nella qualificazione dei loans data tape;
• nel monitoraggio e nella definizione delle strategie per il recupero del credito (due diligence e
business plan);
• nella valutazione del data quality/remediation;
• nella definizione e messa in atto delle strategie di recupero stragiudiziale
e giudiziale.
Soluzioni gestionali per la valorizzazione delle
posizioni deteriorate
Servicing interno o affidamento a intermediari specializzati nel recupero credito
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Esperto nella prevenzione e gestione del credito deteriorato
L’affidamento in outsourcing di alcune fasi o dell’intera attività di recupero del credito problematico
richiede, quantomeno:
❑ un’autovalutazione circa le competenze tecniche e professionali interne alla banca, le risorse
informative e le capacità di gestione attiva e realistica delle non-performing exposures;
❑ lo svolgimento di un’analisi costi-benefici, così da valutarne adeguatamente la convenienza;
❑ tenendo conto che si tratta di una funzione operativa importante, l’adozione di meccanismi di
controllo interno sufficienti a garantire l’efficacia e l’efficienza del processo di liquidazione,
nonché il monitoraggio delle performance e dei costi.
Soluzioni gestionali per la valorizzazione delle
posizioni deteriorate
Servicing interno o affidamento a intermediari specializzati nel recupero credito
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Soluzioni gestionali per la valorizzazione delle
posizioni deteriorate
Ristrutturazione e rilascio di concessioni
Se ritenute idonee a massimizzare i recuperi attesi sulle esposizioni deteriorate, le banche
approvano misure di concessione (forbearance) volte ad assicurare il rispetto degli obblighi
derivanti dal contratto di finanziamento da parte dei debitori in difficoltà finanziarie.
Le misure di concessione devono essere accordate con l’obiettivo di porre le basi per il rientro in
bonis delle esposizioni deteriorate o di evitare il passaggio in tale categoria.
NON devono ritardare le azioni necessarie ad affrontare i problemi di qualità degli attivi e
determinare un’errata rappresentazione degli stessi in bilancio.
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Soluzioni gestionali per la valorizzazione delle
posizioni deteriorate
Cambiamento di tipologia di esposizione
Vi rientrano:
▪ le escussioni delle garanzie, praticabili qualora consentano di ottenere un valore attuale netto
superiore rispetto a una misura di concessione. Questa strategia richiede la valutazione di
diversi fattori: tasso di copertura, tassi di recupero, durata media della procedura di escussione,
ecc.. In presenza di garanzie immobiliari, le banche devono avvalersi di periti competenti e
indipendenti che forniscano perizie aggiornate (almeno annuali) al fine di valutare l’adeguatezza
del collateral ed evitare accantonamenti sottostimati a fronte di perdite creditizie in bilancio;
▪ conversione del debito in attività/azioni: questa soluzione di ristrutturazione richiede l’utilizzo
di indicatori di volume, il rispetto di tutti i limiti imposti dalla normativa vigente applicabile e la
redazione, da parte della banca, di un piano industriale adeguato che si limiti a considerare le
sole attività per le quali l’intermediario disponga di competenze e il mercato consenta
realisticamente di ricavare il valore calcolato in un orizzonte di medio termine.
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Soluzioni gestionali per la valorizzazione delle
posizioni deteriorate
BID-ASK
SPREAD
• Data quality: scarsa visibilità degli assets ceduti per via della mancata
tenuta di dati omogenei, organizzati e completi, in database interni
• Servicing: mercato del recupero crediti poco efficiente e specializzato
• Time to recovery: incertezza sui tempi necessari per il recupero del
credito e sui cash flow futuri
Cessione delle posizioni deteriorate
Sempre più frequente è la cessione dei crediti deteriorati sul mercato, anche attraverso
operazioni di cartolarizzazione.
La cessione degli attivi bancari, sebbene riduca gli elevati costi di gestione interna e migliori
l’asset quality della banca, espone quest’ultima a impatti economico-patrimoniali negativi per
via dell’elevato tasso di sconto riconosciuto agli investitori che da un lato incide direttamente
sugli utili e sui fondi propri, e dall’altro sulla loss given default per via del peggioramento dei
tassi di recupero.
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Esperto nella prevenzione e gestione del credito deteriorato
Soluzioni gestionali per la valorizzazione delle
posizioni deteriorate
Cessione delle posizioni deteriorate
Anche le condizioni di mercato spingono verso l’ampliamento del bid-ask spread, laddove:
il mercato degli investitori è attualmente poco spesso;
elevati costi di struttura ed elevate commissioni di gestione, sostenuti dagli
investitori, fanno lievitare l’interest recovery rate minimo accettabile.
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posizioni deteriorate
Derecognition e accantonamenti
Le linee guida delle Autorità di Vigilanza, oltre ad indicare best practices in tema di gestione
dei non-performing loans, richiedono alle banche la formalizzazione di politiche di
valutazione dei crediti in grado di garantire la coerenza dei criteri applicati. Esse, inoltre,
rivelano l’importanza di effettuare «accantonamenti e cancellazioni per i crediti deteriorati
non recuperabili in maniera tempestiva, al fine di contribuire a rafforzare i bilanci bancari
[…]» e in linea con le disposizioni dei principi contabili applicabili.
A tal proposito, a marzo 2018, la BCE ha pubblicato un addendum alle linee guida precisando
i livelli di accantonamenti ritenuti prudenti sulle esposizioni deteriorate, classificate come tali
a partire dal 1° aprile 2018.
Annualmente, la BCE valuterà qualsiasi divergenza tra le prassi delle banche e le aspettative
in merito agli accantonamenti prudenziali, tenendo conto del grado di protezione del credito
esistente e della fascia di anzianità delle NPE.
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Derecognition e accantonamenti
Soluzioni gestionali per la valorizzazione delle
posizioni deteriorate
Fonte: Addendum linee guida sulla gestione degli NPL, BCE – Marzo 2018
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Derecognition e accantonamenti
Soluzioni gestionali per la valorizzazione delle
posizioni deteriorate
«Le aspettative prudenziali in termini quantitativi possono essere più rigide rispetto alle norme contabili, ma
non le possono contraddire. Qualora il trattamento contabile applicabile non sia ritenuto prudente in una
prospettiva di vigilanza, il livello degli accantonamenti contabili è incluso per intero negli elementi di capitale
richiesti alla banca per soddisfare le aspettative di vigilanza».
Tali aspettative, inoltre, vengono previste facendo distinzione tra le esposizioni garantite e non garantite
Fonte: Addendum linee guida sulla
gestione degli NPL, BCE – Marzo 2018
N.B.: qualora la banca
mostri difficoltà nel
realizzare le garanzie, le
esposizioni devono essere
trattate al pari di quelle
non garantite
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Esperto nella prevenzione e gestione del credito deteriorato
Soluzioni gestionali per la valorizzazione delle
posizioni deteriorate
Fonte: Addendum linee guida sulla gestione degli NPL, BCE – Marzo 2018
Derecognition e accantonamenti
Al fine di evitare effetti «cliff edge», le aspettative di vigilanza, con riferimento
alle NPE garantite, comprendono processi di accantonamento graduali e lineari a
partire dal 3° anno di anzianità
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Derecognition e accantonamenti
In tema di write-off, le linee guida dettate dalla Banca d’Italia per le banche less significant – in linea con
quanto previsto dalle Guidance per le SI, richiedono:
• la definizione di criteri per l’individuazione delle posizioni svalutate forfettariamente, nonché di
metodologie e parametri da utilizzare per la stima degli accantonamenti;
• la definizione di criteri per l’individuazione delle posizioni svalutate analiticamente;
• la determinazione di criteri per stimare le perdite potenziali derivanti dalle esposizioni in forma di
garanzie e impegni, sulla base di flussi di cassa previsionali o fattori di conversione determinati sulla
base delle esperienze storiche registrate;
• la contabilizzazione delle riprese di valore solo quando queste siano obiettive;
• la tempestiva cancellazione delle posizioni quando sono ragionevolmente ritenute non recuperabili.
Soluzioni gestionali per la valorizzazione delle
posizioni deteriorate
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Fattori che incidono sulla scelta tra sell/manage
L’elaborazione e l’attuazione delle strategie per la gestione delle non-performing exposures
richiedono un’attenta valutazione del contesto operativo che si articola nell’analisi dei seguenti
elementi:
✓ capacita interna/autovalutazione;
✓ condizioni e contesto operativo esterno;
✓ implicazioni patrimoniali della scelta gestionale assunta dalla banca.
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Capacità interna/autovalutazione
Al fine di determinare la gravità derivante dalla componente di portafoglio crediti deteriorata, ogni
banca dovrebbe condurre solide analisi quali-quantitative volte a comprendere:
Entità e cause del deterioramento crediti: dimensione ed evoluzione dei portafogli NPL, determinanti degli
afflussi e deflussi di NPLs, correlazioni e nessi di causalità
Esito e misure di gestione degli NPLs intraprese in passato
Capacità operativa: procedure, strumenti, qualità dei dati, personale/competenze professionali, processo
decisionale, politiche di accantonamenti, valutazione garanzie, recupero dei crediti, misure di concessione, ecc.
Fattori che incidono sulla scelta tra sell/manage
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Condizioni e contesto operativo esterno
Bisogna altresì considerare l’attuale e prospettica configurazione del
contesto operativo esterno, valutando:
Contesto macroeconomico
Aspettative di mercato
Domanda di NPLs da parte degli investitori: proiezioni sulle possibili probabilità di vendita e sul possibile prezzo
(bid-ask gap)
Servicing degli NPLs
Quadro normativo, regolamentare e giudiziario: eventuali impedimenti legali o giudiziari ad azioni esecutive
sulle garanzie, durata e costi totali medi dei procedimenti legali, implicazioni fiscali
Fattori che incidono sulla scelta tra sell/manage
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Implicazioni patrimoniali
Infine, occorre valutare in modo dinamico le implicazioni patrimoniali sui
bilanci, integrate nei processi strategici e gestionali, quali ad esempio:
Definizione del piano industriale/budget
Definizione della propensione al rischio (RAF)
Determinazione del processo interno di valutazione dell’adeguatezza patrimoniale (ICAAP)
Determinazione dei piani di risanamento
Definizione delle politiche di remunerazione e di incentivazione
Fattori che incidono sulla scelta tra sell/manage
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Scelta tra sell/manage
STRATEGIA
DI
GESTIONE
NPLs
Due diligence
del credito e
segmentazione
Valutazione
delle capacità
di gestione e
organizzazione
interna
Valutazione
delle
condizioni di
mercato
Valutazione
degli impatti
reddituali e
patrimoniali
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Per cartolarizzazione si intende l’operazione o lo schema in cui il rischio di credito associato ad
un’esposizione o a un portafoglio di esposizioni è diviso in segmenti (tranching), avente tutte le seguenti
caratteristiche:
• i pagamenti effettuati nell’ambito dell’operazione o dello schema dipendono dalla performance
dell’esposizione o del portafoglio di esposizioni;
• la subordinazione dei segmenti determina la distribuzione delle perdite nel corso della durata
dell’operazione o dello schema.
Aspetti regolamentari e criticità applicative di una
cartolarizzazione di NPLs
Sebbene in passato fortemente criticata e considerata uno dei principali elementi scatenanti della crisi dei
mercati finanziari del 2008, il ricorso a tale tecnica rimane una valida forma di riduzione del rischio di
insolvenza, di finanziamento per il settore bancario e di smaltimento dei crediti deteriorati.
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Originator SPV
ABS
Sofferenze
Cash flow
Tranche senior
Tranche mezzanine
Investitori
Agenzie di
Rating
Servicer
Rating
Gestione recupero
Tranche junior
Cash flow
Assets non-performing
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cartolarizzazione di NPLs
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Individuazione
del portafoglio di
crediti e cessione
del rischio
sottostante
Definizione degli
obiettivi e della
struttura
dell’operazione
Analisi costi-
benefici
dell’operazione e
rating
dell’emissione
SEMINARIO
LA GESTIONE DEI NON PERFORMING LOANS
Aspetti regolamentari e criticità applicative di una
cartolarizzazione di NPLs
Tre le principali fasi di un’operazione di cartolarizzazione degli NPLs:
La cartolarizzazione dei crediti non-performing inoltre, richiede la selezione – all’interno di un
modello rappresentativo del portafoglio oggetto dell’operazione – di un campione di crediti da
sottoporre ad un’adeguata due diligence documentale, volta a definire la «qualità» dei
debitori.
Tutto ciò non soltanto ai fini di una corretta formulazione del prezzo, ma anche della redazione
di un business plan (da parte del servicer/originator) in relazione alla percentuale di crediti che
ci si aspetta di recuperare, nonché all’ammontare dei costi da sostenere a tal fine.
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La cessione dei NPLs da parte delle banche ha come principali obiettivi economico-finanziari:
Esse consentono inoltre a livello gestionale di:
• Ridurre le spese di gestione degli asset problematici;
• Diversificare le fonti di finanziamento.
• Smobilizzo delle sofferenze con
immediata disponibilità di fondi
• Trasferimento del rischio all’esterno
della sfera di gestione
• Miglioramento degli indici di bilancio e
dei requisiti patrimoniali
Aspetti regolamentari e criticità applicative di una
cartolarizzazione di NPLs
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Aspetti regolamentari e criticità applicative di una
cartolarizzazione di NPLs
Tuttavia, lo svolgimento di determinate operazioni espone gli istituti di crediti ai seguenti svantaggi:
Elevati costi operativi dovuti:
- attività di due diligence
- spese amministrative
- richiesta di garanzia esterna
Reputational risk
Elevato sforzo organizzativo
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cartolarizzazione di NPLs
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Aspetti regolamentari e criticità applicative di
una cartolarizzazione di NPLsE
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Mantenimento su base continuativa di
un interesse economico netto non
inferiore al 5%
Al fine di evitare il riaffiorare di modelli «originate to distribute» è
essenziale che gli interessi dei soggetti coinvolti nelle operazioni di
cartolarizzazione siano allineati
Obblighi di due diligence per gli
investitori istituzionali
• Obblighi di trasparenza per cedenti, promotori e SSPE
• Divulgazione delle informazioni tramite un repertorio di dati ovvero sito
web che soddisfi i criteri in materia di controllo e sicurezza dei dati
Al fine di effettuare un’adeguata valutazione dei rischi derivanti da
tutti i tipi di cartolarizzazione e rafforzare la fiducia sia nel mercato sia
tra i singoli attori coinvolti
• Prima di detenere una posizione verso la cartolarizzazione, verifica del
rispetto degli obblighi in capo ai soggetti coinvolti
• Prima di acquisire una posizione verso la cartolarizzazione, valutazione
adeguata dei rischi insiti nell’operazione
• Durante la detenzione della posizione verso la cartolarizzazione,
adozione di adeguati presidi volti a valutare la performance della stessa
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cartolarizzazione di NPLs
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Notifica STS e Terzo autorizzato
Il cedente e il promotore e la SSPE, o il solo promotore nel caso di un programma ABCP, notificano all’ESMA e alle autorità
competenti – tramite modello standardizzato – se una cartolarizzazione è conforme ai requisiti di cui agli artt. da 19 a 22 o agli
artt. da 23 a 26, nonché le modalità con cui sono stati verificati. Qualora venga meno il rispetto di uno dei requisiti STS, il
cedente e il promotore informano tempestivamente l’ESMA e le autorità competenti. L’ESMA pubblica sul proprio sito web un
elenco delle cartolarizzazioni notificate STS, aggiornandolo qualora alcune di esse cessino di soddisfare i requisiti previsti.
Tali soggetti possono ricorrere ai servizi di un terzo autorizzato per verificare se la propria cartolarizzazione è conforme ai
requisiti STS; in ogni caso la responsabilità rimane in capo al cedente/promotore/SSPE e agli investitori istituzionali in materia
di due diligence
Ulteriori
modifiche
▪ Limiti alla vendita a clienti al dettaglio: è vietata la vendita di cartolarizzazioni a
clienti al dettaglio a meno che non siano soddisfatte determinate condizioni
come, ad esempio, la conduzione di una verifica volta ad appurare l’idoneità
dell’operazione per il cliente da parte del venditore
▪ Criteri di concessione di crediti: è richiesta, al cedente/promotore/prestatore
originario, l’applicazione di criteri solidi e ben definiti alle esposizioni da
cartolarizzare in linea con quelle applicate alle esposizioni detenute in bilancio
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cartolarizzazione di NPLs
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Divieto alle ricartolarizzazioni
Il Nuovo Regolamento Cartolarizzazione introduce, all’articolo 8, un divieto di ricartolarizzazione al fine di preservare il livello
di trasparenza e semplicità che lo stesso cerca di stabilire. Pertanto, in linea generale, le esposizioni sottostanti utilizzate in
una cartolarizzazione non comprendono le posizioni verso la cartolarizzazione.
Tuttavia, sono previste deroghe con riferimento a:
▪ le cartolarizzazioni i cui titoli sono stati emessi prima del 1° gennaio 2019;
▪ le cartolarizzazioni da utilizzare per «fini legittimi» – previa autorizzazione da parte dell’autorità competente – quali:
a) agevolare la liquidazione di una banca, un’impresa di investimento o altro intermediario finanziario;
b) assicurare la solidità di una banca, un’impresa di investimento o altro intermediario finanziario in situazioni di
continuità aziendale, al fine di evitarne la liquidazione;
c) salvaguardare gli interessi degli investitori, qualora le esposizioni sottostanti siano deteriorate.
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cartolarizzazione di NPLs
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Percorso professionalizzante
Esperto nella prevenzione e gestione del credito deteriorato
Internal Rating
Based Approach
(SEC-IRBA)
Standardised
Approach
(SEC-SA)
External Rating
Based Approach
(SEC-ERBA)
Gerarchia degli approcci
Aspetti regolamentari e criticità applicative di una
cartolarizzazione di NPLs
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Percorso professionalizzante
Esperto nella prevenzione e gestione del credito deteriorato
Internal Rating Based Approach (SEC-IRBA)
𝐾𝑆𝑆𝐹𝐴(𝐾𝑖𝑟𝑏) =
𝑒 𝑎∗𝑢 − 𝑒 𝑎∗𝑙
a(u − l)
𝑀 𝑇= maturity della tranche
𝐾𝑖𝑟𝑏= requisito patrimoniale del portafoglio di esposizioni sottostanti
D = Detachment Point della tranche
A= Attachment Point della tranche
Fattore minimo di ponderazione del rischio = 15%
I parametri A, B, C, D ed E sono determinati secondo la seguente tabella
Nell’ambito del SEC-IRBA, il fattore di ponderazione del rischio per una
posizione verso al cartolarizzazione STS è calcolato tenendo conto delle
seguenti modifiche:
• fattore minimo di ponderazione del rischio per le posizioni verso la
cartolarizzazione senior = 10%
• p= max [0,3;0,5 *(A+B*(1/N)+C* 𝐾𝑖𝑟𝑏+D*LGD+E* 𝑀 𝑇 )]Dove:
a= - [1/(p*𝐾𝑖𝑟𝑏)]
u= D - 𝐾𝑖𝑟𝑏
l= max (A- 𝐾𝑖𝑟𝑏;0)
p= max [(0,3; (A+B*(1/N)+C* 𝐾𝑖𝑟𝑏+D*LGD+E* 𝑀 𝑇 )]
N=
(∑𝐸𝐴𝐷)2
∑𝐸𝐴𝐷2 → n. effettivo delle esposizioni nel portafoglio di esposizioni sottostanti
LGD=
∑𝐿𝐺𝐷∗𝐸𝐴𝐷
∑ 𝐸𝐴𝐷
→ perdita media in casi di default ponderata per l’esposizione del portafoglio
di esposizioni sottostanti
Aspetti regolamentari e criticità applicative di una
cartolarizzazione di NPLs
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Percorso professionalizzante
Esperto nella prevenzione e gestione del credito deteriorato
Standardised Approach (SEC-SA)
𝐾𝑆𝑆𝐹𝐴(𝐾𝑎) =
𝑒 𝑎∗𝑢 − 𝑒 𝑎∗𝑙
a(u − l)
Dove:
a= - [1/(p*𝐾𝑎)]
u= D - 𝐾𝑎
l= max (A- 𝐾𝑎; 0)
p= 1 per un’esposizione verso la cartolarizzazione che non è un’esposizione verso la ricartolarizzazione
𝐾𝑎= (1-W)* 𝐾𝑆𝐴+W*0,5
𝐾𝑆𝐴= requisito patrimoniale del portafoglio sottostante
W=
𝑠𝑜𝑚𝑚𝑎 𝑑𝑒𝑙𝑙′ 𝑖𝑚𝑝𝑜𝑟𝑡𝑜 𝑛𝑜𝑚𝑖𝑛𝑎𝑙𝑒 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑒𝑠𝑝𝑜𝑠𝑖𝑧𝑖𝑜𝑛𝑖 𝑠𝑜𝑡𝑡𝑜𝑠𝑡𝑎𝑛𝑡𝑖 𝑖𝑛 𝑠𝑡𝑎𝑡𝑜 𝑑𝑖 𝑑𝑒𝑓𝑎𝑢𝑙𝑡
𝑠𝑜𝑚𝑚𝑎 𝑑𝑒𝑙𝑙′ 𝑖𝑚𝑝𝑜𝑟𝑡𝑜 𝑛𝑜𝑚𝑖𝑛𝑎𝑙𝑒 𝑑𝑖 𝑡𝑢𝑡𝑡𝑒 𝑙𝑒 𝑒𝑠𝑝𝑜𝑠𝑖𝑧𝑖𝑜𝑛𝑖 𝑠𝑜𝑡𝑡𝑜𝑠𝑡𝑎𝑛𝑡𝑖
Fattore minimo di ponderazione del rischio = 15%
Se la banca non conosce lo status di morosità del 5% o meno delle esposizioni sottostanti nel portafoglio, può utilizzare il SEC-SA con il seguente aggiustamento nel
calcolo del 𝐾𝑎:
𝐾𝑎= (
𝐸𝐴𝐷 𝑠𝑜𝑡𝑡𝑜𝑝𝑜𝑟𝑡𝑎𝑓𝑜𝑔𝑙𝑖𝑜 1 𝑑𝑜𝑣𝑒 𝑊 è 𝑛𝑜𝑡𝑜
𝐸𝐴𝐷 𝑡𝑜𝑡𝑎𝑙𝑒
* 𝐾𝑎 𝑠𝑜𝑡𝑡𝑜𝑝𝑜𝑟𝑡𝑎𝑓𝑜𝑔𝑙𝑖𝑜 1 𝑑𝑜𝑣𝑒 𝑊 è 𝑛𝑜𝑡𝑜
) +
𝐸𝐴𝐷 𝑠𝑜𝑡𝑡𝑜𝑝𝑜𝑟𝑡𝑎𝑓𝑜𝑔𝑙𝑖𝑜 2 𝑑𝑜𝑣𝑒 𝑊 è 𝑖𝑔𝑛𝑜𝑡𝑜
𝐸𝐴𝐷 𝑡𝑜𝑡𝑎𝑙𝑒
Se la banca non conosce lo status di morosità per più del 5% delle esposizioni sottostanti nel portafoglio, alla posizione verso la cartolarizzazione deve essere applicato un
fattore di ponderazione del rischio del 1250%
Nell’ambito del SEC-SA, il fattore di ponderazione del rischio per una
posizione verso al cartolarizzazione STS è calcolato tenendo conto delle
seguenti modifiche:
• fattore minimo di ponderazione del rischio per le posizioni verso la
cartolarizzazione senior = 10%
• p= 0,5
Aspetti regolamentari e criticità applicative di una
cartolarizzazione di NPLs
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Percorso professionalizzante
Esperto nella prevenzione e gestione del credito deteriorato
External Rating Based Approach (SEC-ERBA)
𝑅𝑊𝐴 = E * fattore di ponderazione del rischio (RW)
Classe di merito di credito Fattore di ponderazione del
rischio
1 15%
2 50%
3 100%
Altri rating 1250%
Per le esposizioni con valutazioni del merito di credito a
breve termine
Classe di merito di
credito
Tranche senior Tranche non senior (thin)
Durata del segmento (𝑀 𝑇) Durata del segmento (𝑀 𝑇)
1 anno 5 anni 1 anno 5 anni
1 15% 20% 15% 70%
2 15% 30% 15% 90%
3 25% 40% 30% 120%
4 30% 45% 40% 140%
5 40% 50% 60% 160%
6 50% 65% 80% 180%
7 60% 70% 120% 210%
8 75% 90% 170% 260%
9 90% 105% 220% 310%
10 120% 140% 330% 420%
11 140% 160% 470% 580%
12 160% 180% 620% 760%
13 200% 225% 750% 860%
14 250% 280% 900% 950%
15 310% 340% 1050% 1050%
16 380% 420% 1130% 1130%
17 460% 505% 1250% 1250%
Per tutti gli altri 1250%
Per le esposizioni con valutazioni del merito di credito a lungo termine
Per tener conto dello spessore della tranche, le banche calcolano il
risk weight per le tranche non senior come segue:
RW = risk weight table after adjusting for maturity * [1 – min(T;50%)]
dove T (spessore della tranche) = D - A
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Percorso professionalizzante
Esperto nella prevenzione e gestione del credito deteriorato
External Rating Based Approach (SEC-ERBA)
Cartolarizzazione STS
𝑅𝑊𝐴 = E * fattore di ponderazione del rischio (RW)
Classe di merito di credito Fattore di ponderazione del
rischio
1 10%
2 30%
3 60%
Altri rating 1250%
Per le esposizioni con valutazioni del merito di credito a
breve termine
Classe di merito di
credito
Tranche senior Tranche non senior (thin)
Durata del segmento (𝑀 𝑇) Durata del segmento (𝑀 𝑇)
1 anno 5 anni 1 anno 5 anni
1 10% 10% 15% 40%
2 10% 15% 15% 55%
3 15% 20% 15% 70%
4 15% 25% 25% 80%
5 20% 30% 35% 95%
6 30% 40% 60% 135%
7 35% 40% 95% 170%
8 45% 55% 150% 225%
9 55% 65% 180% 255%
10 70% 85% 270% 345%
11 120% 135% 405% 500%
12 135% 155% 535% 655%
13 170% 195% 645% 740%
14 225% 250% 810% 855%
15 280% 305% 945% 945%
16 340% 380% 1015% 1015%
17 415% 455% 1250% 1250%
Per tutti gli altri 1250%
Per le esposizioni con valutazioni del merito di credito a lungo termine
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cartolarizzazione di NPLs
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Esperto nella prevenzione e gestione del credito deteriorato
Al fine di sbloccare il mercato dei crediti in sofferenza, nel 2016 è stato lanciato lo strumento della
garanzia statale - GACS sulle operazioni di cartolarizzazione i cui cedenti siano banche e
intermediari ex 106 TUB
Aspetti regolamentari e criticità applicative di una
cartolarizzazione di NPLs
Incondizionata
Irrevocabile
A prima richiesta
Sulle sole tranche
senior aventi un
rating investment
grade
La GACS diviene efficace solo quando la
banca abbia trasferito alla SPV a titolo
oneroso almeno il 50% +1 dei titoli junior e,
se emessi, dei titoli mezzanine, che
consenta alla stessa la derecognition dei
crediti oggetto di cartolarizzazione
Il sottoscrittore del titolo senior può
escutere la garanzia entro nove mesi dalla
scadenza del titolo stesso, nel caso di
mancato pagamento, anche parziale, delle
somme dovute per capitale o interessi
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Esperto nella prevenzione e gestione del credito deteriorato
Aspetti regolamentari e criticità applicative di una
cartolarizzazione di NPLs
Originator SPV
Sofferenze
Cash flow
ABS
Tranche senior
Tranche mezzanine
Tranche junior
Investitori
Stato
italiano
Garanzia statale
Agenzie di
rating
Servicer 
dal cedente
Rating
Gestione recupero
Cash flow
Commissione, calcolata come percentuale annua sull'ammontare garantito
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Percorso professionalizzante
Esperto nella prevenzione e gestione del credito deteriorato
Il contributo dei fondi di ristrutturazione alla
valorizzazione delle posizioni UTP
Per il comparto bancario italiano una tra le nuove sfide per il 2018 è quella relativa alla gestione
delle inadempienze probabili (“Unilikely To Pay”, UTP), ovvero i crediti per i quali la banca ritiene
improbabile un rimborso integrale.
Ciò anche in relazione all’entrata in vigore dell’IFRS9, il cui approccio “early warning” “forward
looking” determina la classificazione di una maggiore quota di crediti performing come Non
Performing Exposures (NPE) o inadempienze probabili ed un maggiore tasso richiesto di
copertura.
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Il contributo dei fondi di ristrutturazione alla
valorizzazione delle posizioni UTP
Si è fatta, quindi, progressivamente strada, tra gli istituti bancari, la consapevolezza che la gestione
dei crediti UTP possa costituire, se efficacemente attiva, un importante centro di profitto.
Gli intermediari che hanno percepito questa opportunità hanno individuato, tra le possibili vie di
valorizzazione di detti crediti, quella dei “fondi di investimento” e/o dei “fondi di
ristrutturazione”, che promuovono una efficace esternalizzazione del ruolo gestorio degli UTP e,
più in generale, degli NPL.
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Esperto nella prevenzione e gestione del credito deteriorato
Il contributo dei fondi di ristrutturazione alla
valorizzazione delle posizioni UTP
Il modulo operativo è il seguente:
Fase genetica
conferimento o la cessione dei crediti “problematici” dalle banche al fondo, con
la formazione di un nucleo patrimoniale oggetto di amministrazione, a fronte
dell'attribuzione delle quote del fondo stesso alle banche conferenti-cedenti, in
misura tale però da escludere qualsiasi influenza o ingerenza gestoria sulle
decisioni di investimento da parte delle banche.
Fase operativa
amministrazione professionale dei crediti da parte della società di gestione
titolare del fondo, secondo una politica che ha come obbiettivo
la “ristrutturazione” di quei crediti, tramite la fuoriuscita
dell'impresa target dalla situazione di crisi in cui essa versa,
onde massimizzarne il recovery rate.
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Esperto nella prevenzione e gestione del credito deteriorato
Il contributo dei fondi di ristrutturazione alla
valorizzazione delle posizioni UTP
Un elemento indefettibile di questo schema sta nella possibilità del fondo di subentrare in
una porzione rilevante dell'indebitamento dell'impresa. In particolare, il presente schema:
consente una più
incisiva professionalizzazione
(accelerazione e
semplificazione)
dell'intervento di
ristrutturazione
permette
la liberazione di risorse in
capo alle banche per effetto
della derecognition
razionalizzazione
organizzativa e
conseguente contenimento
dei costi sia per le banche
che per i fondi
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Esperto nella prevenzione e gestione del credito deteriorato
Il contributo dei fondi di ristrutturazione alla
valorizzazione delle posizioni UTP
Il fondo di ristrutturazione si differenzia, quanto a strategia di valorizzazione dei crediti deteriorati
acquistati, rispetto ad altre istituzioni finanziarie specializzate nell'acquisto e gestione di
portafogli di NPL o alle società veicolo per la cartolarizzazione dei crediti.
Di norma i fondi di ristrutturazione non acquistano interi portafogli di crediti deteriorati: al
contrario, i crediti oggetto di acquisizione vengono selezionati e individuati con riferimento
a singole e specifiche imprese in crisi o, più raramente, a precisi settori industriali. È proprio la
selezione a monte che consente di perseguire l’obiettivo di ristrutturazione della realtà d’impresa,
attraverso la massimizzazione del recovery rate dei crediti.
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Percorso professionalizzante
Esperto nella prevenzione e gestione del credito deteriorato
Il contributo dei fondi di ristrutturazione alla
valorizzazione delle posizioni UTP
In quest'ambito appare fisiologico che il fondo di turnaround possa contemplare la conversione
totale o parziale del credito non-performing in strumenti di equity o quasi-equity, acquisendo in tal
modo una posizione di controllo e generando un rafforzamento del patrimonio aziendale e una
corrispondente riduzione del suo indebitamento.
Segnatamente, il fondo acquista la partecipazione di controllo dai soci originari per un prezzo
simbolico, previo un accordo paraconcordatario con le banche creditrici per la conversione di parte
dei loro crediti in strumenti finanziari partecipativi che consentono loro di preservare un valore,
anche prospettico, della ragione di credito nei confronti della società indebitata (la quale, peraltro,
a fronte di tale operazione, si presenta almeno in parte incisivamente ricapitalizzata e fortemente
esdebitata, anche in ragione della eventuale falcidia concordataria dei residui crediti concorsuali).
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Percorso professionalizzante
Esperto nella prevenzione e gestione del credito deteriorato
Il contributo dei fondi di ristrutturazione alla
valorizzazione delle posizioni UTP
Non sono, ad ogni modo, esenti aspetti di rilevante criticità rispetto al possibile comportamento
dei fondi di investimento che acquistano i crediti deteriorati.
❑ È verosimile, infatti, che, per le posizioni di minore entità, i fondi puntino solo a ottenere un
pagamento superiore al prezzo di acquisto in tempi celeri; si potrebbero, quindi, prestare ancora
più delle banche a soluzioni a saldo e stralcio a condizioni favorevoli per il debitore.
❑ Solo qualora si trovino a gestire crediti per somme elevate, è prevedibile che alcuni fondi
adottino strategie di hold out miranti a conquistare condizioni migliori.
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Percorso professionalizzante
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Scelta delle banche
Nel corso degli ultimi
anni, le banche italiane
hanno chiuso diverse
posizioni in sofferenza
per effetto dell’aumento
delle cessioni sul
mercato. Benché in
crescita, il tasso medio
di recupero delle
posizioni cedute (23%) è
notevolmente inferiore
rispetto al tasso medio
di recupero delle
sofferenze gestite in
house (43%).
Fonte: «I tassi di recupero delle sofferenze nel 2016», Note di stabilità finanziaria e vigilanza della Banca d’Italia, Novembre 2017
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Esperto nella prevenzione e gestione del credito deteriorato
34,2 mld di
crediti
deteriorati
ceduti
32,2 crediti in
sofferenza, di cui
2/3 attraverso
operazioni di
cartolarizzazione
2 mld di
crediti
scaduti
deteriorati e
di UtP«Le cessioni hanno favorito un calo
significativo delle consistenze dei crediti
deteriorati, sia al lordo sia al netto delle
svalutazioni (rispettivamente di 40 e 16
miliardi) e una riduzione della loro incidenza
sul totale dei prestiti»
Fonte: «Rapporto sulla stabilità finanziaria n. 1/2018» della Banca d’Italia
Scelta delle banche
Nel corso del 2017, le banche italiane sono state coinvolte in diverse operazioni di
cessione dei crediti deteriorati. Nel dettaglio:
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Esperto nella prevenzione e gestione del credito deteriorato
Il caso di Unicredit – Progetto Fino
Operazione di maxi-cartolarizzazione con cui il Gruppo Unicredit ha raggiunto un accordo per la cessione a PIMCO e
FORTRESS di un portafoglio di sofferenze pari a 17,7 mld di euro, per un valore pari al 13%, composto per il 55% da prestiti
verso grandi imprese, per il 28% da posizioni old vintage (esposizioni classificate in sofferenza prima del 2009) e per la
restante parte da prestiti verso PMI.
Il portafoglio deteriorato, il cui trasferimento è stato previsto in capo a due veicoli, Fino 1 Securitazation s.r.l. e Fino 2
Securitazation s.r.l., rappresentava circa il 43% delle sofferenze del perimetro italiano del gruppo.
I titoli senior emessi da Fino 1 godono del massimo rating assegnato in Italia nel contesto della cartolarizzazione con GACS.
Il caso di MpS
Operazione di cessione mediante cartolarizzazione di 26 mld di euro di crediti lordi in sofferenza, pari al 10% dello stock
nazionale, per un valore pari a circa il 21% del gross book value.
Il 95% della tranche mezzanine emessa dal veicolo di cartolarizzazione a cui sono stati trasferiti i crediti non-performing è
stata sottoscritta da Quaestio Capital Sgr, per conto dell'Italian Recovery Fund, l’ex Fondo Atlante 2. L’operazione di cessione
prevede una seconda fase che si materializzerà entro giugno 2018, con l’attribuzione del rating investment grade ai titoli
senior A1 e l’ottenimento delle GACS, il collocamento sul mercato di tali titoli unitamente ai senior A2, e, infine, la cessione
all'Italian Recovery Fund del 95% dei titoli junior con contestuale deconsolidamento del portafoglio.
Scelta delle banche
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Esperto nella prevenzione e gestione del credito deteriorato
Programmazione anticipata delle dismissioni dei crediti classificati nella
categoria hold to collection and sell
Durante la first time adoption gli effetti non incidono sul conto
economico ma solo sui fondi propri della banca
Possibilità di spalmare su cinque anni i maggiori accantonamenti previsti,
consentendo alle banche di ammortizzare gli effetti delle cessioni
Scelta delle banche
Con l’introduzione del principio contabile internazionale IFRS9, le cessioni dei crediti
potrebbero rivelarsi più vantaggiose
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Percorso professionalizzante
Esperto nella prevenzione e gestione del credito deteriorato
Grazie dell’attenzione!
Claudio D’Auria
cdauria@moderari.com

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Crediti Deteriorati ed Evoluzione Normativa - D'Auria

  • 1. © Copyright 2018 ABISERVIZI S.p.A. Percorso professionalizzante Esperto nella prevenzione e gestione del credito deteriorato CREDITI DETERIORATI ED EVOLUZIONE NORMATIVA: LE LINEE GUIDA BCE E BANCA D’ITALIA E GLI IMPATTI DI IFRS9 SUI PROCESSI DEL CREDITO Milano, 9 maggio 2018 © Copyright 2018 ABISERVIZI S.p.A.
  • 2. © Copyright 2018 ABISERVIZI S.p.A. Percorso professionalizzante Esperto nella prevenzione e gestione del credito deteriorato Claudio D’Auria Moderari S.r.l. Università LUMSA, Roma STRATEGIE E MODELLI OPERATIVI DI GESTIONE DEL CREDITO DETERIORATO
  • 3. © Copyright 2018 ABISERVIZI S.p.A. Percorso professionalizzante Esperto nella prevenzione e gestione del credito deteriorato Agenda • Soluzioni gestionali per la valorizzazione delle posizioni deteriorate • Scelta tra sell/manage • Aspetti regolamentari e criticità applicative di una cartolarizzazione di NPLs • Il contributo dei fondi di ristrutturazione alla valorizzazione di posizioni UtP • Scelte delle banche italiane
  • 4. © Copyright 2018 ABISERVIZI S.p.A. Percorso professionalizzante Esperto nella prevenzione e gestione del credito deteriorato Soluzioni gestionali per la valorizzazione delle posizioni deteriorate Il consistente deterioramento del portafoglio crediti, causato dal rallentamento dell’economia degli ultimi anni, impone agli istituti di credito una profonda e attenta riflessione circa le modalità gestionali per la valorizzazione degli stock dei prestiti non performanti. L’elevata incidenza dei crediti deteriorati si riflette: ➢ sulla qualità degli attivi bancari ➢ sulla liquidità delle banche ➢ sulla sostenibilità del business model NECESSARIO UN PROCESSO DI RIDUZIONE GRADUALE DEI CREDITI DETERIORATI E DI MASSIMIZZAZIONE DEL VALORE ATTUALE DEI RECUPERI
  • 5. © Copyright 2018 ABISERVIZI S.p.A. Percorso professionalizzante Esperto nella prevenzione e gestione del credito deteriorato Soluzioni gestionali per la valorizzazione delle posizioni deteriorate •L. 132/2015 concernente misure urgenti in materia fallimentare 2015 •L. 49/2016 + DM MEF 3/8/16 disciplinante la garanzia sulla cartolarizzazione delle sofferenze (GACS) 2016 •FONDO ATLANTE I – FIA per la ricapitalizzazione delle banche e la gestione delle sofferenze 2016 •L. 119/2016 concernente misure volte a ridurre i tempi di recupero dei crediti 2016 •FONDO ATLANTE II – costituito per investire unicamente in crediti deteriorati e in strumenti connessi ad operazioni in NLPs 2017 •Variazioni alla disciplina sulle cartolarizzazioni ex L. 130/99 2017 Diversi gli impulsi anche da parte del contesto normativo che sta subendo repentini cambiamenti per sostenere le strategie di smaltimento dei crediti deteriorati:
  • 6. © Copyright 2018 ABISERVIZI S.p.A. Percorso professionalizzante Esperto nella prevenzione e gestione del credito deteriorato Inoltre, con l’obiettivo di avviare una gestione più attiva dei crediti deteriorati, la BCE e, successivamente, la Banca d’Italia hanno pubblicato linee guida contenti best practices per la gestione degli NPLs da parte – rispettivamente – delle banche significant e less significant. Soluzioni gestionali per la valorizzazione delle posizioni deteriorate Le linee guide (sia per le SI che per LSI) intervengono sulle seguenti criticità Comportamento organizzativo e gestionale degli intermediari Sottovalutazione dell’importanza e della complessità del processo di recupero dei crediti Modalità di lavorazione a basso livello di informatizzazione
  • 7. © Copyright 2018 ABISERVIZI S.p.A. Percorso professionalizzante Esperto nella prevenzione e gestione del credito deteriorato Soluzioni gestionali per la valorizzazione delle posizioni deteriorate RACCOMANDAZIONE LINEE GUIDA: l’obiettivo di un’efficiente gestione dei crediti deteriorati è raggiunto mediante la combinazione di diverse strategie gestionali che tengano conto delle peculiarità dei singoli portafogli, posizioni, in relazione alle condizioni esterne. Ciò dovrebbe consentire la riduzione delle esposizioni non-performing, almeno nel medio periodo. GESTIONE ATTIVA strategia tailor made, POSIZIONI NPLs combinazione opzioni strategiche disponibili
  • 8. © Copyright 2018 ABISERVIZI S.p.A. Percorso professionalizzante Esperto nella prevenzione e gestione del credito deteriorato Soluzioni gestionali per la valorizzazione delle posizioni deteriorate Strategia Modello Processo Le scelte strategiche concernenti la gestione del credito deteriorato – approvate dall’organo di amministrazione – non sono a sé, ma fanno parte della complessiva strategia aziendale perseguita dalla banca Presenza di apposite unità dedicate al trattamento dei crediti deteriorati, distinte da quelle preposte all’istruttoria, già dai primi ritardi nei pagamenti Il modello strategico previsto dalla singola banca per la gestione delle posizioni non- performing trova concretezza nei processi operativi strutturati internamente
  • 9. © Copyright 2018 ABISERVIZI S.p.A. Percorso professionalizzante Esperto nella prevenzione e gestione del credito deteriorato Soluzioni gestionali per la valorizzazione delle posizioni deteriorate Risorse Umane Data Quality Procedure adeguate Risorse Tecniche Massimizzazione dei livelli di recupero lordi e delle relative tempistiche Per una corretta gestione delle posizioni anomale è richiesto alle singole banche di rafforzare la propria struttura interna in modo da cogliere i primi segnali di deterioramento delle posizioni creditizie in portafoglio
  • 10. © Copyright 2018 ABISERVIZI S.p.A. Percorso professionalizzante Esperto nella prevenzione e gestione del credito deteriorato Soluzioni gestionali per la valorizzazione delle posizioni deteriorate ▪ definizione di strategie di recupero interne per prodotto/dimensione/garanzia; ▪ processi operativi idonei alla gestione del credito sin dalle prime fasi di deterioramento; ▪ strutture dedicate all’elaborazione di analisi/reportistica interna che monitori le performance e i costi di gestione; ▪ creazione di un data set informativo chiaro e completo – data quality; ▪ assicurare un assetto organizzativo dedicato agli NPL con un significativo expertise maturato nel settore; ▪ adozione di infrastrutture adeguate per il reperimento di dati interni ed esterni (ad es., sistema informatico, accesso a registri esterni, ecc.) Ciò implica per le banche
  • 11. © Copyright 2018 ABISERVIZI S.p.A. Percorso professionalizzante Esperto nella prevenzione e gestione del credito deteriorato Soluzioni gestionali per la valorizzazione delle posizioni deteriorate La riduzione dei non-performing loans, pertanto, richiede il giusto mix delle seguenti strategie: ▪ servicing interno o affidamento a intermediari specializzati nel recupero credito; ▪ ristrutturazione e rilascio di concessioni (forbearance); ▪ cambiamento di tipologia di esposizione; ▪ cessione delle posizioni deteriorate. Mantenimento delleposizioniin bilancio Riduzioneattivadei portafogli L’obiettivo di riduzione della componente deteriorata, sia al lordo che al netto degli accantonamenti, dovrebbe essere articolato secondo le seguenti dimensioni: ❑ per orizzonti temporali; ❑ per portafogli principali; ❑ per modalità attuativa selezionata ai fini della riduzione prospettata.
  • 12. © Copyright 2018 ABISERVIZI S.p.A. Percorso professionalizzante Esperto nella prevenzione e gestione del credito deteriorato Le Autorità di Vigilanza spingono verso il giusto mix delle possibili soluzioni strategiche a disposizione delle banche per lo smaltimento delle posizioni deteriorate e il miglioramento degli attivi Soluzioni gestionali per la valorizzazione delle posizioni deteriorate Gestione in house Incremento di efficienza/efficacia nel recupero Esternalizzazione della gestione a player specializzato Riduzione dei costi operativi e competenze professionali Cessione di portafogli Riduzione del costo del rischio, abbattimento costi operativi Cessione di portafogli mediante operazione di cartolarizzazione Riduzione del costo del rischio, abbattimento costi operativi, possibilità di ottenere garanzie tramite utilizzo GACS
  • 13. © Copyright 2018 ABISERVIZI S.p.A. Percorso professionalizzante Esperto nella prevenzione e gestione del credito deteriorato Soluzioni gestionali per la valorizzazione delle posizioni deteriorate Servicing interno o affidamento a intermediari specializzati nel recupero credito Una delle possibili soluzioni a disposizione delle banche per la gestione e il recupero delle posizioni deteriorate è l’internal work out, la quale richiede: La segmentazione per tipologia di garanzia, settore della controparte e anzianità della posizione Meccanismi di incentivo Investimenti ad hoc sulle strutture interne Competenze legali Investimenti in strumenti tecnologici Incremento di efficienza/efficacia nel recupero
  • 14. © Copyright 2018 ABISERVIZI S.p.A. Percorso professionalizzante Esperto nella prevenzione e gestione del credito deteriorato In considerazione delle mancate competenze interne, e per un’efficace riduzione del volume dei crediti problematici, le banche valutano, altresì, l’opportunità di affidarsi a soggetti esterni specializzati: • nella gestione end-to-end delle sofferenze; • nella qualificazione dei loans data tape; • nel monitoraggio e nella definizione delle strategie per il recupero del credito (due diligence e business plan); • nella valutazione del data quality/remediation; • nella definizione e messa in atto delle strategie di recupero stragiudiziale e giudiziale. Soluzioni gestionali per la valorizzazione delle posizioni deteriorate Servicing interno o affidamento a intermediari specializzati nel recupero credito
  • 15. © Copyright 2018 ABISERVIZI S.p.A. Percorso professionalizzante Esperto nella prevenzione e gestione del credito deteriorato L’affidamento in outsourcing di alcune fasi o dell’intera attività di recupero del credito problematico richiede, quantomeno: ❑ un’autovalutazione circa le competenze tecniche e professionali interne alla banca, le risorse informative e le capacità di gestione attiva e realistica delle non-performing exposures; ❑ lo svolgimento di un’analisi costi-benefici, così da valutarne adeguatamente la convenienza; ❑ tenendo conto che si tratta di una funzione operativa importante, l’adozione di meccanismi di controllo interno sufficienti a garantire l’efficacia e l’efficienza del processo di liquidazione, nonché il monitoraggio delle performance e dei costi. Soluzioni gestionali per la valorizzazione delle posizioni deteriorate Servicing interno o affidamento a intermediari specializzati nel recupero credito
  • 16. © Copyright 2018 ABISERVIZI S.p.A. Percorso professionalizzante Esperto nella prevenzione e gestione del credito deteriorato Soluzioni gestionali per la valorizzazione delle posizioni deteriorate Ristrutturazione e rilascio di concessioni Se ritenute idonee a massimizzare i recuperi attesi sulle esposizioni deteriorate, le banche approvano misure di concessione (forbearance) volte ad assicurare il rispetto degli obblighi derivanti dal contratto di finanziamento da parte dei debitori in difficoltà finanziarie. Le misure di concessione devono essere accordate con l’obiettivo di porre le basi per il rientro in bonis delle esposizioni deteriorate o di evitare il passaggio in tale categoria. NON devono ritardare le azioni necessarie ad affrontare i problemi di qualità degli attivi e determinare un’errata rappresentazione degli stessi in bilancio.
  • 17. © Copyright 2018 ABISERVIZI S.p.A. Percorso professionalizzante Esperto nella prevenzione e gestione del credito deteriorato Soluzioni gestionali per la valorizzazione delle posizioni deteriorate Cambiamento di tipologia di esposizione Vi rientrano: ▪ le escussioni delle garanzie, praticabili qualora consentano di ottenere un valore attuale netto superiore rispetto a una misura di concessione. Questa strategia richiede la valutazione di diversi fattori: tasso di copertura, tassi di recupero, durata media della procedura di escussione, ecc.. In presenza di garanzie immobiliari, le banche devono avvalersi di periti competenti e indipendenti che forniscano perizie aggiornate (almeno annuali) al fine di valutare l’adeguatezza del collateral ed evitare accantonamenti sottostimati a fronte di perdite creditizie in bilancio; ▪ conversione del debito in attività/azioni: questa soluzione di ristrutturazione richiede l’utilizzo di indicatori di volume, il rispetto di tutti i limiti imposti dalla normativa vigente applicabile e la redazione, da parte della banca, di un piano industriale adeguato che si limiti a considerare le sole attività per le quali l’intermediario disponga di competenze e il mercato consenta realisticamente di ricavare il valore calcolato in un orizzonte di medio termine.
  • 18. © Copyright 2018 ABISERVIZI S.p.A. Percorso professionalizzante Esperto nella prevenzione e gestione del credito deteriorato Soluzioni gestionali per la valorizzazione delle posizioni deteriorate BID-ASK SPREAD • Data quality: scarsa visibilità degli assets ceduti per via della mancata tenuta di dati omogenei, organizzati e completi, in database interni • Servicing: mercato del recupero crediti poco efficiente e specializzato • Time to recovery: incertezza sui tempi necessari per il recupero del credito e sui cash flow futuri Cessione delle posizioni deteriorate Sempre più frequente è la cessione dei crediti deteriorati sul mercato, anche attraverso operazioni di cartolarizzazione. La cessione degli attivi bancari, sebbene riduca gli elevati costi di gestione interna e migliori l’asset quality della banca, espone quest’ultima a impatti economico-patrimoniali negativi per via dell’elevato tasso di sconto riconosciuto agli investitori che da un lato incide direttamente sugli utili e sui fondi propri, e dall’altro sulla loss given default per via del peggioramento dei tassi di recupero.
  • 19. © Copyright 2018 ABISERVIZI S.p.A. Percorso professionalizzante Esperto nella prevenzione e gestione del credito deteriorato Soluzioni gestionali per la valorizzazione delle posizioni deteriorate Cessione delle posizioni deteriorate Anche le condizioni di mercato spingono verso l’ampliamento del bid-ask spread, laddove: il mercato degli investitori è attualmente poco spesso; elevati costi di struttura ed elevate commissioni di gestione, sostenuti dagli investitori, fanno lievitare l’interest recovery rate minimo accettabile.
  • 20. © Copyright 2018 ABISERVIZI S.p.A. Percorso professionalizzante Esperto nella prevenzione e gestione del credito deteriorato Soluzioni gestionali per la valorizzazione delle posizioni deteriorate Derecognition e accantonamenti Le linee guida delle Autorità di Vigilanza, oltre ad indicare best practices in tema di gestione dei non-performing loans, richiedono alle banche la formalizzazione di politiche di valutazione dei crediti in grado di garantire la coerenza dei criteri applicati. Esse, inoltre, rivelano l’importanza di effettuare «accantonamenti e cancellazioni per i crediti deteriorati non recuperabili in maniera tempestiva, al fine di contribuire a rafforzare i bilanci bancari […]» e in linea con le disposizioni dei principi contabili applicabili. A tal proposito, a marzo 2018, la BCE ha pubblicato un addendum alle linee guida precisando i livelli di accantonamenti ritenuti prudenti sulle esposizioni deteriorate, classificate come tali a partire dal 1° aprile 2018. Annualmente, la BCE valuterà qualsiasi divergenza tra le prassi delle banche e le aspettative in merito agli accantonamenti prudenziali, tenendo conto del grado di protezione del credito esistente e della fascia di anzianità delle NPE.
  • 21. © Copyright 2018 ABISERVIZI S.p.A. Percorso professionalizzante Esperto nella prevenzione e gestione del credito deteriorato Derecognition e accantonamenti Soluzioni gestionali per la valorizzazione delle posizioni deteriorate Fonte: Addendum linee guida sulla gestione degli NPL, BCE – Marzo 2018
  • 22. © Copyright 2018 ABISERVIZI S.p.A. Percorso professionalizzante Esperto nella prevenzione e gestione del credito deteriorato Derecognition e accantonamenti Soluzioni gestionali per la valorizzazione delle posizioni deteriorate «Le aspettative prudenziali in termini quantitativi possono essere più rigide rispetto alle norme contabili, ma non le possono contraddire. Qualora il trattamento contabile applicabile non sia ritenuto prudente in una prospettiva di vigilanza, il livello degli accantonamenti contabili è incluso per intero negli elementi di capitale richiesti alla banca per soddisfare le aspettative di vigilanza». Tali aspettative, inoltre, vengono previste facendo distinzione tra le esposizioni garantite e non garantite Fonte: Addendum linee guida sulla gestione degli NPL, BCE – Marzo 2018 N.B.: qualora la banca mostri difficoltà nel realizzare le garanzie, le esposizioni devono essere trattate al pari di quelle non garantite
  • 23. © Copyright 2018 ABISERVIZI S.p.A. Percorso professionalizzante Esperto nella prevenzione e gestione del credito deteriorato Soluzioni gestionali per la valorizzazione delle posizioni deteriorate Fonte: Addendum linee guida sulla gestione degli NPL, BCE – Marzo 2018 Derecognition e accantonamenti Al fine di evitare effetti «cliff edge», le aspettative di vigilanza, con riferimento alle NPE garantite, comprendono processi di accantonamento graduali e lineari a partire dal 3° anno di anzianità
  • 24. © Copyright 2018 ABISERVIZI S.p.A. Percorso professionalizzante Esperto nella prevenzione e gestione del credito deteriorato Derecognition e accantonamenti In tema di write-off, le linee guida dettate dalla Banca d’Italia per le banche less significant – in linea con quanto previsto dalle Guidance per le SI, richiedono: • la definizione di criteri per l’individuazione delle posizioni svalutate forfettariamente, nonché di metodologie e parametri da utilizzare per la stima degli accantonamenti; • la definizione di criteri per l’individuazione delle posizioni svalutate analiticamente; • la determinazione di criteri per stimare le perdite potenziali derivanti dalle esposizioni in forma di garanzie e impegni, sulla base di flussi di cassa previsionali o fattori di conversione determinati sulla base delle esperienze storiche registrate; • la contabilizzazione delle riprese di valore solo quando queste siano obiettive; • la tempestiva cancellazione delle posizioni quando sono ragionevolmente ritenute non recuperabili. Soluzioni gestionali per la valorizzazione delle posizioni deteriorate
  • 25. © Copyright 2018 ABISERVIZI S.p.A. Percorso professionalizzante Esperto nella prevenzione e gestione del credito deteriorato Fattori che incidono sulla scelta tra sell/manage L’elaborazione e l’attuazione delle strategie per la gestione delle non-performing exposures richiedono un’attenta valutazione del contesto operativo che si articola nell’analisi dei seguenti elementi: ✓ capacita interna/autovalutazione; ✓ condizioni e contesto operativo esterno; ✓ implicazioni patrimoniali della scelta gestionale assunta dalla banca.
  • 26. © Copyright 2018 ABISERVIZI S.p.A. Percorso professionalizzante Esperto nella prevenzione e gestione del credito deteriorato Capacità interna/autovalutazione Al fine di determinare la gravità derivante dalla componente di portafoglio crediti deteriorata, ogni banca dovrebbe condurre solide analisi quali-quantitative volte a comprendere: Entità e cause del deterioramento crediti: dimensione ed evoluzione dei portafogli NPL, determinanti degli afflussi e deflussi di NPLs, correlazioni e nessi di causalità Esito e misure di gestione degli NPLs intraprese in passato Capacità operativa: procedure, strumenti, qualità dei dati, personale/competenze professionali, processo decisionale, politiche di accantonamenti, valutazione garanzie, recupero dei crediti, misure di concessione, ecc. Fattori che incidono sulla scelta tra sell/manage
  • 27. © Copyright 2018 ABISERVIZI S.p.A. Percorso professionalizzante Esperto nella prevenzione e gestione del credito deteriorato Condizioni e contesto operativo esterno Bisogna altresì considerare l’attuale e prospettica configurazione del contesto operativo esterno, valutando: Contesto macroeconomico Aspettative di mercato Domanda di NPLs da parte degli investitori: proiezioni sulle possibili probabilità di vendita e sul possibile prezzo (bid-ask gap) Servicing degli NPLs Quadro normativo, regolamentare e giudiziario: eventuali impedimenti legali o giudiziari ad azioni esecutive sulle garanzie, durata e costi totali medi dei procedimenti legali, implicazioni fiscali Fattori che incidono sulla scelta tra sell/manage
  • 28. © Copyright 2018 ABISERVIZI S.p.A. Percorso professionalizzante Esperto nella prevenzione e gestione del credito deteriorato Implicazioni patrimoniali Infine, occorre valutare in modo dinamico le implicazioni patrimoniali sui bilanci, integrate nei processi strategici e gestionali, quali ad esempio: Definizione del piano industriale/budget Definizione della propensione al rischio (RAF) Determinazione del processo interno di valutazione dell’adeguatezza patrimoniale (ICAAP) Determinazione dei piani di risanamento Definizione delle politiche di remunerazione e di incentivazione Fattori che incidono sulla scelta tra sell/manage
  • 29. © Copyright 2018 ABISERVIZI S.p.A. Percorso professionalizzante Esperto nella prevenzione e gestione del credito deteriorato Scelta tra sell/manage STRATEGIA DI GESTIONE NPLs Due diligence del credito e segmentazione Valutazione delle capacità di gestione e organizzazione interna Valutazione delle condizioni di mercato Valutazione degli impatti reddituali e patrimoniali
  • 30. © Copyright 2018 ABISERVIZI S.p.A. Percorso professionalizzante Esperto nella prevenzione e gestione del credito deteriorato Per cartolarizzazione si intende l’operazione o lo schema in cui il rischio di credito associato ad un’esposizione o a un portafoglio di esposizioni è diviso in segmenti (tranching), avente tutte le seguenti caratteristiche: • i pagamenti effettuati nell’ambito dell’operazione o dello schema dipendono dalla performance dell’esposizione o del portafoglio di esposizioni; • la subordinazione dei segmenti determina la distribuzione delle perdite nel corso della durata dell’operazione o dello schema. Aspetti regolamentari e criticità applicative di una cartolarizzazione di NPLs Sebbene in passato fortemente criticata e considerata uno dei principali elementi scatenanti della crisi dei mercati finanziari del 2008, il ricorso a tale tecnica rimane una valida forma di riduzione del rischio di insolvenza, di finanziamento per il settore bancario e di smaltimento dei crediti deteriorati.
  • 31. © Copyright 2018 ABISERVIZI S.p.A. Percorso professionalizzante Esperto nella prevenzione e gestione del credito deteriorato Originator SPV ABS Sofferenze Cash flow Tranche senior Tranche mezzanine Investitori Agenzie di Rating Servicer Rating Gestione recupero Tranche junior Cash flow Assets non-performing Aspetti regolamentari e criticità applicative di una cartolarizzazione di NPLs
  • 32. © Copyright 2018 ABISERVIZI S.p.A. Percorso professionalizzante Esperto nella prevenzione e gestione del credito deteriorato Individuazione del portafoglio di crediti e cessione del rischio sottostante Definizione degli obiettivi e della struttura dell’operazione Analisi costi- benefici dell’operazione e rating dell’emissione SEMINARIO LA GESTIONE DEI NON PERFORMING LOANS Aspetti regolamentari e criticità applicative di una cartolarizzazione di NPLs Tre le principali fasi di un’operazione di cartolarizzazione degli NPLs: La cartolarizzazione dei crediti non-performing inoltre, richiede la selezione – all’interno di un modello rappresentativo del portafoglio oggetto dell’operazione – di un campione di crediti da sottoporre ad un’adeguata due diligence documentale, volta a definire la «qualità» dei debitori. Tutto ciò non soltanto ai fini di una corretta formulazione del prezzo, ma anche della redazione di un business plan (da parte del servicer/originator) in relazione alla percentuale di crediti che ci si aspetta di recuperare, nonché all’ammontare dei costi da sostenere a tal fine.
  • 33. © Copyright 2018 ABISERVIZI S.p.A. Percorso professionalizzante Esperto nella prevenzione e gestione del credito deteriorato La cessione dei NPLs da parte delle banche ha come principali obiettivi economico-finanziari: Esse consentono inoltre a livello gestionale di: • Ridurre le spese di gestione degli asset problematici; • Diversificare le fonti di finanziamento. • Smobilizzo delle sofferenze con immediata disponibilità di fondi • Trasferimento del rischio all’esterno della sfera di gestione • Miglioramento degli indici di bilancio e dei requisiti patrimoniali Aspetti regolamentari e criticità applicative di una cartolarizzazione di NPLs
  • 34. © Copyright 2018 ABISERVIZI S.p.A. Percorso professionalizzante Esperto nella prevenzione e gestione del credito deteriorato Aspetti regolamentari e criticità applicative di una cartolarizzazione di NPLs Tuttavia, lo svolgimento di determinate operazioni espone gli istituti di crediti ai seguenti svantaggi: Elevati costi operativi dovuti: - attività di due diligence - spese amministrative - richiesta di garanzia esterna Reputational risk Elevato sforzo organizzativo
  • 35. © Copyright 2018 ABISERVIZI S.p.A. Percorso professionalizzante Esperto nella prevenzione e gestione del credito deteriorato E V O L U Z I O N E N O R M A T I V A Aspetti regolamentari e criticità applicative di una cartolarizzazione di NPLs
  • 36. © Copyright 2018 ABISERVIZI S.p.A. Percorso professionalizzante Esperto nella prevenzione e gestione del credito deteriorato Aspetti regolamentari e criticità applicative di una cartolarizzazione di NPLsE V O L U Z I O N E N O R M A T I V A
  • 37. © Copyright 2018 ABISERVIZI S.p.A. Percorso professionalizzante Esperto nella prevenzione e gestione del credito deteriorato Mantenimento su base continuativa di un interesse economico netto non inferiore al 5% Al fine di evitare il riaffiorare di modelli «originate to distribute» è essenziale che gli interessi dei soggetti coinvolti nelle operazioni di cartolarizzazione siano allineati Obblighi di due diligence per gli investitori istituzionali • Obblighi di trasparenza per cedenti, promotori e SSPE • Divulgazione delle informazioni tramite un repertorio di dati ovvero sito web che soddisfi i criteri in materia di controllo e sicurezza dei dati Al fine di effettuare un’adeguata valutazione dei rischi derivanti da tutti i tipi di cartolarizzazione e rafforzare la fiducia sia nel mercato sia tra i singoli attori coinvolti • Prima di detenere una posizione verso la cartolarizzazione, verifica del rispetto degli obblighi in capo ai soggetti coinvolti • Prima di acquisire una posizione verso la cartolarizzazione, valutazione adeguata dei rischi insiti nell’operazione • Durante la detenzione della posizione verso la cartolarizzazione, adozione di adeguati presidi volti a valutare la performance della stessa Aspetti regolamentari e criticità applicative di una cartolarizzazione di NPLs
  • 38. © Copyright 2018 ABISERVIZI S.p.A. Percorso professionalizzante Esperto nella prevenzione e gestione del credito deteriorato Notifica STS e Terzo autorizzato Il cedente e il promotore e la SSPE, o il solo promotore nel caso di un programma ABCP, notificano all’ESMA e alle autorità competenti – tramite modello standardizzato – se una cartolarizzazione è conforme ai requisiti di cui agli artt. da 19 a 22 o agli artt. da 23 a 26, nonché le modalità con cui sono stati verificati. Qualora venga meno il rispetto di uno dei requisiti STS, il cedente e il promotore informano tempestivamente l’ESMA e le autorità competenti. L’ESMA pubblica sul proprio sito web un elenco delle cartolarizzazioni notificate STS, aggiornandolo qualora alcune di esse cessino di soddisfare i requisiti previsti. Tali soggetti possono ricorrere ai servizi di un terzo autorizzato per verificare se la propria cartolarizzazione è conforme ai requisiti STS; in ogni caso la responsabilità rimane in capo al cedente/promotore/SSPE e agli investitori istituzionali in materia di due diligence Ulteriori modifiche ▪ Limiti alla vendita a clienti al dettaglio: è vietata la vendita di cartolarizzazioni a clienti al dettaglio a meno che non siano soddisfatte determinate condizioni come, ad esempio, la conduzione di una verifica volta ad appurare l’idoneità dell’operazione per il cliente da parte del venditore ▪ Criteri di concessione di crediti: è richiesta, al cedente/promotore/prestatore originario, l’applicazione di criteri solidi e ben definiti alle esposizioni da cartolarizzare in linea con quelle applicate alle esposizioni detenute in bilancio Aspetti regolamentari e criticità applicative di una cartolarizzazione di NPLs
  • 39. © Copyright 2018 ABISERVIZI S.p.A. Percorso professionalizzante Esperto nella prevenzione e gestione del credito deteriorato Divieto alle ricartolarizzazioni Il Nuovo Regolamento Cartolarizzazione introduce, all’articolo 8, un divieto di ricartolarizzazione al fine di preservare il livello di trasparenza e semplicità che lo stesso cerca di stabilire. Pertanto, in linea generale, le esposizioni sottostanti utilizzate in una cartolarizzazione non comprendono le posizioni verso la cartolarizzazione. Tuttavia, sono previste deroghe con riferimento a: ▪ le cartolarizzazioni i cui titoli sono stati emessi prima del 1° gennaio 2019; ▪ le cartolarizzazioni da utilizzare per «fini legittimi» – previa autorizzazione da parte dell’autorità competente – quali: a) agevolare la liquidazione di una banca, un’impresa di investimento o altro intermediario finanziario; b) assicurare la solidità di una banca, un’impresa di investimento o altro intermediario finanziario in situazioni di continuità aziendale, al fine di evitarne la liquidazione; c) salvaguardare gli interessi degli investitori, qualora le esposizioni sottostanti siano deteriorate. Aspetti regolamentari e criticità applicative di una cartolarizzazione di NPLs
  • 40. © Copyright 2018 ABISERVIZI S.p.A. Percorso professionalizzante Esperto nella prevenzione e gestione del credito deteriorato Internal Rating Based Approach (SEC-IRBA) Standardised Approach (SEC-SA) External Rating Based Approach (SEC-ERBA) Gerarchia degli approcci Aspetti regolamentari e criticità applicative di una cartolarizzazione di NPLs
  • 41. © Copyright 2018 ABISERVIZI S.p.A. Percorso professionalizzante Esperto nella prevenzione e gestione del credito deteriorato Internal Rating Based Approach (SEC-IRBA) 𝐾𝑆𝑆𝐹𝐴(𝐾𝑖𝑟𝑏) = 𝑒 𝑎∗𝑢 − 𝑒 𝑎∗𝑙 a(u − l) 𝑀 𝑇= maturity della tranche 𝐾𝑖𝑟𝑏= requisito patrimoniale del portafoglio di esposizioni sottostanti D = Detachment Point della tranche A= Attachment Point della tranche Fattore minimo di ponderazione del rischio = 15% I parametri A, B, C, D ed E sono determinati secondo la seguente tabella Nell’ambito del SEC-IRBA, il fattore di ponderazione del rischio per una posizione verso al cartolarizzazione STS è calcolato tenendo conto delle seguenti modifiche: • fattore minimo di ponderazione del rischio per le posizioni verso la cartolarizzazione senior = 10% • p= max [0,3;0,5 *(A+B*(1/N)+C* 𝐾𝑖𝑟𝑏+D*LGD+E* 𝑀 𝑇 )]Dove: a= - [1/(p*𝐾𝑖𝑟𝑏)] u= D - 𝐾𝑖𝑟𝑏 l= max (A- 𝐾𝑖𝑟𝑏;0) p= max [(0,3; (A+B*(1/N)+C* 𝐾𝑖𝑟𝑏+D*LGD+E* 𝑀 𝑇 )] N= (∑𝐸𝐴𝐷)2 ∑𝐸𝐴𝐷2 → n. effettivo delle esposizioni nel portafoglio di esposizioni sottostanti LGD= ∑𝐿𝐺𝐷∗𝐸𝐴𝐷 ∑ 𝐸𝐴𝐷 → perdita media in casi di default ponderata per l’esposizione del portafoglio di esposizioni sottostanti Aspetti regolamentari e criticità applicative di una cartolarizzazione di NPLs
  • 42. © Copyright 2018 ABISERVIZI S.p.A. Percorso professionalizzante Esperto nella prevenzione e gestione del credito deteriorato Standardised Approach (SEC-SA) 𝐾𝑆𝑆𝐹𝐴(𝐾𝑎) = 𝑒 𝑎∗𝑢 − 𝑒 𝑎∗𝑙 a(u − l) Dove: a= - [1/(p*𝐾𝑎)] u= D - 𝐾𝑎 l= max (A- 𝐾𝑎; 0) p= 1 per un’esposizione verso la cartolarizzazione che non è un’esposizione verso la ricartolarizzazione 𝐾𝑎= (1-W)* 𝐾𝑆𝐴+W*0,5 𝐾𝑆𝐴= requisito patrimoniale del portafoglio sottostante W= 𝑠𝑜𝑚𝑚𝑎 𝑑𝑒𝑙𝑙′ 𝑖𝑚𝑝𝑜𝑟𝑡𝑜 𝑛𝑜𝑚𝑖𝑛𝑎𝑙𝑒 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑒𝑠𝑝𝑜𝑠𝑖𝑧𝑖𝑜𝑛𝑖 𝑠𝑜𝑡𝑡𝑜𝑠𝑡𝑎𝑛𝑡𝑖 𝑖𝑛 𝑠𝑡𝑎𝑡𝑜 𝑑𝑖 𝑑𝑒𝑓𝑎𝑢𝑙𝑡 𝑠𝑜𝑚𝑚𝑎 𝑑𝑒𝑙𝑙′ 𝑖𝑚𝑝𝑜𝑟𝑡𝑜 𝑛𝑜𝑚𝑖𝑛𝑎𝑙𝑒 𝑑𝑖 𝑡𝑢𝑡𝑡𝑒 𝑙𝑒 𝑒𝑠𝑝𝑜𝑠𝑖𝑧𝑖𝑜𝑛𝑖 𝑠𝑜𝑡𝑡𝑜𝑠𝑡𝑎𝑛𝑡𝑖 Fattore minimo di ponderazione del rischio = 15% Se la banca non conosce lo status di morosità del 5% o meno delle esposizioni sottostanti nel portafoglio, può utilizzare il SEC-SA con il seguente aggiustamento nel calcolo del 𝐾𝑎: 𝐾𝑎= ( 𝐸𝐴𝐷 𝑠𝑜𝑡𝑡𝑜𝑝𝑜𝑟𝑡𝑎𝑓𝑜𝑔𝑙𝑖𝑜 1 𝑑𝑜𝑣𝑒 𝑊 è 𝑛𝑜𝑡𝑜 𝐸𝐴𝐷 𝑡𝑜𝑡𝑎𝑙𝑒 * 𝐾𝑎 𝑠𝑜𝑡𝑡𝑜𝑝𝑜𝑟𝑡𝑎𝑓𝑜𝑔𝑙𝑖𝑜 1 𝑑𝑜𝑣𝑒 𝑊 è 𝑛𝑜𝑡𝑜 ) + 𝐸𝐴𝐷 𝑠𝑜𝑡𝑡𝑜𝑝𝑜𝑟𝑡𝑎𝑓𝑜𝑔𝑙𝑖𝑜 2 𝑑𝑜𝑣𝑒 𝑊 è 𝑖𝑔𝑛𝑜𝑡𝑜 𝐸𝐴𝐷 𝑡𝑜𝑡𝑎𝑙𝑒 Se la banca non conosce lo status di morosità per più del 5% delle esposizioni sottostanti nel portafoglio, alla posizione verso la cartolarizzazione deve essere applicato un fattore di ponderazione del rischio del 1250% Nell’ambito del SEC-SA, il fattore di ponderazione del rischio per una posizione verso al cartolarizzazione STS è calcolato tenendo conto delle seguenti modifiche: • fattore minimo di ponderazione del rischio per le posizioni verso la cartolarizzazione senior = 10% • p= 0,5 Aspetti regolamentari e criticità applicative di una cartolarizzazione di NPLs
  • 43. © Copyright 2018 ABISERVIZI S.p.A. Percorso professionalizzante Esperto nella prevenzione e gestione del credito deteriorato External Rating Based Approach (SEC-ERBA) 𝑅𝑊𝐴 = E * fattore di ponderazione del rischio (RW) Classe di merito di credito Fattore di ponderazione del rischio 1 15% 2 50% 3 100% Altri rating 1250% Per le esposizioni con valutazioni del merito di credito a breve termine Classe di merito di credito Tranche senior Tranche non senior (thin) Durata del segmento (𝑀 𝑇) Durata del segmento (𝑀 𝑇) 1 anno 5 anni 1 anno 5 anni 1 15% 20% 15% 70% 2 15% 30% 15% 90% 3 25% 40% 30% 120% 4 30% 45% 40% 140% 5 40% 50% 60% 160% 6 50% 65% 80% 180% 7 60% 70% 120% 210% 8 75% 90% 170% 260% 9 90% 105% 220% 310% 10 120% 140% 330% 420% 11 140% 160% 470% 580% 12 160% 180% 620% 760% 13 200% 225% 750% 860% 14 250% 280% 900% 950% 15 310% 340% 1050% 1050% 16 380% 420% 1130% 1130% 17 460% 505% 1250% 1250% Per tutti gli altri 1250% Per le esposizioni con valutazioni del merito di credito a lungo termine Per tener conto dello spessore della tranche, le banche calcolano il risk weight per le tranche non senior come segue: RW = risk weight table after adjusting for maturity * [1 – min(T;50%)] dove T (spessore della tranche) = D - A Aspetti regolamentari e criticità applicative di una cartolarizzazione di NPLs
  • 44. © Copyright 2018 ABISERVIZI S.p.A. Percorso professionalizzante Esperto nella prevenzione e gestione del credito deteriorato External Rating Based Approach (SEC-ERBA) Cartolarizzazione STS 𝑅𝑊𝐴 = E * fattore di ponderazione del rischio (RW) Classe di merito di credito Fattore di ponderazione del rischio 1 10% 2 30% 3 60% Altri rating 1250% Per le esposizioni con valutazioni del merito di credito a breve termine Classe di merito di credito Tranche senior Tranche non senior (thin) Durata del segmento (𝑀 𝑇) Durata del segmento (𝑀 𝑇) 1 anno 5 anni 1 anno 5 anni 1 10% 10% 15% 40% 2 10% 15% 15% 55% 3 15% 20% 15% 70% 4 15% 25% 25% 80% 5 20% 30% 35% 95% 6 30% 40% 60% 135% 7 35% 40% 95% 170% 8 45% 55% 150% 225% 9 55% 65% 180% 255% 10 70% 85% 270% 345% 11 120% 135% 405% 500% 12 135% 155% 535% 655% 13 170% 195% 645% 740% 14 225% 250% 810% 855% 15 280% 305% 945% 945% 16 340% 380% 1015% 1015% 17 415% 455% 1250% 1250% Per tutti gli altri 1250% Per le esposizioni con valutazioni del merito di credito a lungo termine Aspetti regolamentari e criticità applicative di una cartolarizzazione di NPLs
  • 45. © Copyright 2018 ABISERVIZI S.p.A. Percorso professionalizzante Esperto nella prevenzione e gestione del credito deteriorato Al fine di sbloccare il mercato dei crediti in sofferenza, nel 2016 è stato lanciato lo strumento della garanzia statale - GACS sulle operazioni di cartolarizzazione i cui cedenti siano banche e intermediari ex 106 TUB Aspetti regolamentari e criticità applicative di una cartolarizzazione di NPLs Incondizionata Irrevocabile A prima richiesta Sulle sole tranche senior aventi un rating investment grade La GACS diviene efficace solo quando la banca abbia trasferito alla SPV a titolo oneroso almeno il 50% +1 dei titoli junior e, se emessi, dei titoli mezzanine, che consenta alla stessa la derecognition dei crediti oggetto di cartolarizzazione Il sottoscrittore del titolo senior può escutere la garanzia entro nove mesi dalla scadenza del titolo stesso, nel caso di mancato pagamento, anche parziale, delle somme dovute per capitale o interessi
  • 46. © Copyright 2018 ABISERVIZI S.p.A. Percorso professionalizzante Esperto nella prevenzione e gestione del credito deteriorato Aspetti regolamentari e criticità applicative di una cartolarizzazione di NPLs Originator SPV Sofferenze Cash flow ABS Tranche senior Tranche mezzanine Tranche junior Investitori Stato italiano Garanzia statale Agenzie di rating Servicer  dal cedente Rating Gestione recupero Cash flow Commissione, calcolata come percentuale annua sull'ammontare garantito
  • 47. © Copyright 2018 ABISERVIZI S.p.A. Percorso professionalizzante Esperto nella prevenzione e gestione del credito deteriorato Il contributo dei fondi di ristrutturazione alla valorizzazione delle posizioni UTP Per il comparto bancario italiano una tra le nuove sfide per il 2018 è quella relativa alla gestione delle inadempienze probabili (“Unilikely To Pay”, UTP), ovvero i crediti per i quali la banca ritiene improbabile un rimborso integrale. Ciò anche in relazione all’entrata in vigore dell’IFRS9, il cui approccio “early warning” “forward looking” determina la classificazione di una maggiore quota di crediti performing come Non Performing Exposures (NPE) o inadempienze probabili ed un maggiore tasso richiesto di copertura.
  • 48. © Copyright 2018 ABISERVIZI S.p.A. Percorso professionalizzante Esperto nella prevenzione e gestione del credito deteriorato Il contributo dei fondi di ristrutturazione alla valorizzazione delle posizioni UTP Si è fatta, quindi, progressivamente strada, tra gli istituti bancari, la consapevolezza che la gestione dei crediti UTP possa costituire, se efficacemente attiva, un importante centro di profitto. Gli intermediari che hanno percepito questa opportunità hanno individuato, tra le possibili vie di valorizzazione di detti crediti, quella dei “fondi di investimento” e/o dei “fondi di ristrutturazione”, che promuovono una efficace esternalizzazione del ruolo gestorio degli UTP e, più in generale, degli NPL.
  • 49. © Copyright 2018 ABISERVIZI S.p.A. Percorso professionalizzante Esperto nella prevenzione e gestione del credito deteriorato Il contributo dei fondi di ristrutturazione alla valorizzazione delle posizioni UTP Il modulo operativo è il seguente: Fase genetica conferimento o la cessione dei crediti “problematici” dalle banche al fondo, con la formazione di un nucleo patrimoniale oggetto di amministrazione, a fronte dell'attribuzione delle quote del fondo stesso alle banche conferenti-cedenti, in misura tale però da escludere qualsiasi influenza o ingerenza gestoria sulle decisioni di investimento da parte delle banche. Fase operativa amministrazione professionale dei crediti da parte della società di gestione titolare del fondo, secondo una politica che ha come obbiettivo la “ristrutturazione” di quei crediti, tramite la fuoriuscita dell'impresa target dalla situazione di crisi in cui essa versa, onde massimizzarne il recovery rate.
  • 50. © Copyright 2018 ABISERVIZI S.p.A. Percorso professionalizzante Esperto nella prevenzione e gestione del credito deteriorato Il contributo dei fondi di ristrutturazione alla valorizzazione delle posizioni UTP Un elemento indefettibile di questo schema sta nella possibilità del fondo di subentrare in una porzione rilevante dell'indebitamento dell'impresa. In particolare, il presente schema: consente una più incisiva professionalizzazione (accelerazione e semplificazione) dell'intervento di ristrutturazione permette la liberazione di risorse in capo alle banche per effetto della derecognition razionalizzazione organizzativa e conseguente contenimento dei costi sia per le banche che per i fondi
  • 51. © Copyright 2018 ABISERVIZI S.p.A. Percorso professionalizzante Esperto nella prevenzione e gestione del credito deteriorato Il contributo dei fondi di ristrutturazione alla valorizzazione delle posizioni UTP Il fondo di ristrutturazione si differenzia, quanto a strategia di valorizzazione dei crediti deteriorati acquistati, rispetto ad altre istituzioni finanziarie specializzate nell'acquisto e gestione di portafogli di NPL o alle società veicolo per la cartolarizzazione dei crediti. Di norma i fondi di ristrutturazione non acquistano interi portafogli di crediti deteriorati: al contrario, i crediti oggetto di acquisizione vengono selezionati e individuati con riferimento a singole e specifiche imprese in crisi o, più raramente, a precisi settori industriali. È proprio la selezione a monte che consente di perseguire l’obiettivo di ristrutturazione della realtà d’impresa, attraverso la massimizzazione del recovery rate dei crediti.
  • 52. © Copyright 2018 ABISERVIZI S.p.A. Percorso professionalizzante Esperto nella prevenzione e gestione del credito deteriorato Il contributo dei fondi di ristrutturazione alla valorizzazione delle posizioni UTP In quest'ambito appare fisiologico che il fondo di turnaround possa contemplare la conversione totale o parziale del credito non-performing in strumenti di equity o quasi-equity, acquisendo in tal modo una posizione di controllo e generando un rafforzamento del patrimonio aziendale e una corrispondente riduzione del suo indebitamento. Segnatamente, il fondo acquista la partecipazione di controllo dai soci originari per un prezzo simbolico, previo un accordo paraconcordatario con le banche creditrici per la conversione di parte dei loro crediti in strumenti finanziari partecipativi che consentono loro di preservare un valore, anche prospettico, della ragione di credito nei confronti della società indebitata (la quale, peraltro, a fronte di tale operazione, si presenta almeno in parte incisivamente ricapitalizzata e fortemente esdebitata, anche in ragione della eventuale falcidia concordataria dei residui crediti concorsuali).
  • 53. © Copyright 2018 ABISERVIZI S.p.A. Percorso professionalizzante Esperto nella prevenzione e gestione del credito deteriorato Il contributo dei fondi di ristrutturazione alla valorizzazione delle posizioni UTP Non sono, ad ogni modo, esenti aspetti di rilevante criticità rispetto al possibile comportamento dei fondi di investimento che acquistano i crediti deteriorati. ❑ È verosimile, infatti, che, per le posizioni di minore entità, i fondi puntino solo a ottenere un pagamento superiore al prezzo di acquisto in tempi celeri; si potrebbero, quindi, prestare ancora più delle banche a soluzioni a saldo e stralcio a condizioni favorevoli per il debitore. ❑ Solo qualora si trovino a gestire crediti per somme elevate, è prevedibile che alcuni fondi adottino strategie di hold out miranti a conquistare condizioni migliori.
  • 54. © Copyright 2018 ABISERVIZI S.p.A. Percorso professionalizzante Esperto nella prevenzione e gestione del credito deteriorato Scelta delle banche Nel corso degli ultimi anni, le banche italiane hanno chiuso diverse posizioni in sofferenza per effetto dell’aumento delle cessioni sul mercato. Benché in crescita, il tasso medio di recupero delle posizioni cedute (23%) è notevolmente inferiore rispetto al tasso medio di recupero delle sofferenze gestite in house (43%). Fonte: «I tassi di recupero delle sofferenze nel 2016», Note di stabilità finanziaria e vigilanza della Banca d’Italia, Novembre 2017
  • 55. © Copyright 2018 ABISERVIZI S.p.A. Percorso professionalizzante Esperto nella prevenzione e gestione del credito deteriorato 34,2 mld di crediti deteriorati ceduti 32,2 crediti in sofferenza, di cui 2/3 attraverso operazioni di cartolarizzazione 2 mld di crediti scaduti deteriorati e di UtP«Le cessioni hanno favorito un calo significativo delle consistenze dei crediti deteriorati, sia al lordo sia al netto delle svalutazioni (rispettivamente di 40 e 16 miliardi) e una riduzione della loro incidenza sul totale dei prestiti» Fonte: «Rapporto sulla stabilità finanziaria n. 1/2018» della Banca d’Italia Scelta delle banche Nel corso del 2017, le banche italiane sono state coinvolte in diverse operazioni di cessione dei crediti deteriorati. Nel dettaglio:
  • 56. © Copyright 2018 ABISERVIZI S.p.A. Percorso professionalizzante Esperto nella prevenzione e gestione del credito deteriorato Il caso di Unicredit – Progetto Fino Operazione di maxi-cartolarizzazione con cui il Gruppo Unicredit ha raggiunto un accordo per la cessione a PIMCO e FORTRESS di un portafoglio di sofferenze pari a 17,7 mld di euro, per un valore pari al 13%, composto per il 55% da prestiti verso grandi imprese, per il 28% da posizioni old vintage (esposizioni classificate in sofferenza prima del 2009) e per la restante parte da prestiti verso PMI. Il portafoglio deteriorato, il cui trasferimento è stato previsto in capo a due veicoli, Fino 1 Securitazation s.r.l. e Fino 2 Securitazation s.r.l., rappresentava circa il 43% delle sofferenze del perimetro italiano del gruppo. I titoli senior emessi da Fino 1 godono del massimo rating assegnato in Italia nel contesto della cartolarizzazione con GACS. Il caso di MpS Operazione di cessione mediante cartolarizzazione di 26 mld di euro di crediti lordi in sofferenza, pari al 10% dello stock nazionale, per un valore pari a circa il 21% del gross book value. Il 95% della tranche mezzanine emessa dal veicolo di cartolarizzazione a cui sono stati trasferiti i crediti non-performing è stata sottoscritta da Quaestio Capital Sgr, per conto dell'Italian Recovery Fund, l’ex Fondo Atlante 2. L’operazione di cessione prevede una seconda fase che si materializzerà entro giugno 2018, con l’attribuzione del rating investment grade ai titoli senior A1 e l’ottenimento delle GACS, il collocamento sul mercato di tali titoli unitamente ai senior A2, e, infine, la cessione all'Italian Recovery Fund del 95% dei titoli junior con contestuale deconsolidamento del portafoglio. Scelta delle banche
  • 57. © Copyright 2018 ABISERVIZI S.p.A. Percorso professionalizzante Esperto nella prevenzione e gestione del credito deteriorato Programmazione anticipata delle dismissioni dei crediti classificati nella categoria hold to collection and sell Durante la first time adoption gli effetti non incidono sul conto economico ma solo sui fondi propri della banca Possibilità di spalmare su cinque anni i maggiori accantonamenti previsti, consentendo alle banche di ammortizzare gli effetti delle cessioni Scelta delle banche Con l’introduzione del principio contabile internazionale IFRS9, le cessioni dei crediti potrebbero rivelarsi più vantaggiose
  • 58. © Copyright 2018 ABISERVIZI S.p.A. Percorso professionalizzante Esperto nella prevenzione e gestione del credito deteriorato Grazie dell’attenzione! Claudio D’Auria cdauria@moderari.com