Sessualità e disabilità: up date legislativo e della letteratura
1. Sessualità e disabilità: up date
legislativo e della letteratura
Sessualità e disabilità: up date
legislativo e della letteratura
Rosalia Maria Da Riol
Rosalia Maria Da Riol
Centro Coordinamento Regionale per le Malattie Rare - Udine
Centro Coordinamento Regionale per le Malattie Rare - Udine
2. Centrality of sexuality in the struggle for equality
Centralità della sessualità nella lotta per
l’uguaglianza
“Ho sempre ritenuto che le più importanti campagne per i diritti dei
disabili erano quelle in cui combattevamo per il diritto all’impiego,
all’educazione, alla casa, ai trasporti ecc. Per la prima volta ora sto
cominciando a credere che la sessualità, l’unica area che tra le altre
è stata ignorata, è in assoluto il cuore di ciò per cui stiamo lavorando.
….è difficile trovare una condizione che stia più vicino all’essenza della
propria personalità e ancora del proprio stare con gli altri, ‘people-living-
alongside-people’ , rispetto alla sessualità, ……….non credi?”
(Tom Shakespeare, 2000, p. 165)
3. Costituzione delle Repubblica Italiana
Art. 3
a)Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza
distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di
condizioni personali e sociali.
b) È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e
sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il
pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione..
4. Legge 5 febbraio 1992, n. 104
"Legge-quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone
handicappate.« (Pubblicata in G. U. 17 febbraio 1992, n. 39, S.O.)
Legge 8 marzo 2000, n. 53, decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151, Legge 4
novembre 2010, n. 183 , legge 11 agosto 2014, n. 114.
Principi e finalità
La Repubblica
» previene e rimuove le condizioni invalidanti che impediscono lo sviluppo della
persona umana, il raggiungimento della massima autonomia possibile e la
partecipazione alla vita della collettività----
».predispone interventi volti a superare stati di emarginazione e di esclusione
sociale».
».promuove il superamento di ogni forma di impedimento nella realizzazione dei
propri diritti ( sessualità?)
5. Diritto
• Ciò che ogni cittadino può giustamente rivendicare di fronte
alla comunità: d. umani, civili, politici || di diritto, secondo
quanto stabilito dalla legge
• Ciò che l'individuo pensa che gli spetti o crede di potere
rivendicare in base a esigenze naturali o alla cultura e alle
consuetudini della comunità in cui vive
6. Dichiarazione universale dei diritti sessuali, 1999,
XV Congresso Mondiale Sessuologia, Hong Kong.
•La sessualità è una parte integrante della personalità di ogni essere umano. Il
suo pieno sviluppo dipende dalla soddisfazione dei bisogni umani di base, come
il desiderio di contatto, l'intimità, l'espressione emozionale, il piacere, la
tenerezza e l'amore.
•La sessualità si sviluppa attraverso l'interazione tra l'individuo e il sistema
sociale. Il pieno sviluppo della sessualità è essenziale a livello individuale,
interpersonale e sociale. I diritti sessuali sono diritti umani universali basati sulla
libertà intrinseca, la dignità e l'uguaglianza di tutti gli esseri umani.
•Poiché la salute è un diritto umano fondamentale, la salute sessuale deve
ritenersi un diritto umano fondamentale.
7. 13.12.2006
Con la Legge 3 marzo 2009, n. 18 (pubblicata in G.U. n. 61 del 14 marzo 2009) il
Parlamento ha autorizzato la ratifica della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle
persone con disabilità e del relativo protocollo opzionale, sottoscritta dall’Italia il 30 marzo
2007.
» riconosce, tutela e garantisce la vita umana ed il diritto inviolabile
all'autodeterminazione della persona per quanto riguarda la salute fisica e
psichica, come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività.
»occorre superare la prospettiva di cura e considerare le persone con disabilità
come detentori di diritti (soggetto di diritto), non solo oggetti di trattamento e
di protezione sociale.
8. 13.12.2006
»Tutti hanno gli stessi diritti, ma questi diritti sono reali ed efficaci nella misura in
cui, nel rispetto delle diversità e delle differenze, sono assicurati nella pratica gli
interventi necessari per l'esercizio di tali diritti, nel rispetto della dignità umana,
della non discriminazione, della parità tra uomini e donne, della partecipazione e
dell'inclusione piena ed effettiva nella società e nel rispetto per la differenza e
nell'accettazione delle persone con disabilità come una manifestazione della
diversità e della condizione umana.
»Gli Stati membri sono tenuti a rispettare i principi della Convenzione e a garantire
assistenza per la salute sessuale e riproduttiva delle persone con disabilità.
9. 13.12.2006
……. “must not be denied the opportunity to experience
their sexuality”
10. ..mostrano una grande consapevolezza del fatto che la sessualità è parte
centrale dell’identità personale
…ma ancora gli atteggiamenti restrittivi e proibitivi prevalgono sia a livello
individuale che a livello organizzativo e di programmazione.
11. The present review is a systematic syntesis of empirical qualitive literature
relating to the difficulties of caregivers in relation to sexual interest in people with
ID. This review will allow us to gain an overview of the understanding of this area
so far and hopefully have a positive impact upon social policy and practice
12. Review summarized caregivers’ difficulties in four main types:
Paura, incertezza e ansietà: essi mancano della necessaria competenza. .
Impatto della loro percezione della sessualità nell’ambito del loro approcciarsi e
nella loro assistenza a persone con disabilità
The same and different : l’espressione della sessualità nelle persone con disabilità è
differente perché collocata in un contesto sociale sfavorevole
Trovare un equilibrio tra il ruolo di protettore e quello di facilitatore:
proteggere e salvaguardare le persone con disabilità dal rischio di abuso sessuale ///
supportare la possibilità di incontro e di avere dei momenti «privati» con alre persone.
13. In conclusione: c’è un maggiore bisogno di educazione degli operatori e
delle famiglie e necessita ancora una maggior discussione riguardo ai
complessi argomenti inerenti le relazioni e la sessualità, sia a livello sociale
che di politico.
14.
15. Gli autori concludono che i programmi di educazione sessuale hanno grande
iimportanza per gli adolescenti con ritardo di sviluppo psico-cognitivo. Questi
programmi dovrebbero cominciare anche prima dell’adolescenza e proseguire
fino all’età adulta. .
16.
17. Sexual assistance
• L’assistente sessuale è una figura professionale, formata da
organizzazioni specializzate dopo un rigoroso processo di selezione
che include una valutazione psicologica e attidudinale.
• L’assistente è formata riguardo la disabilità e i modi di approcciarsi
con persone affette da disabilità, cercando di incontrare e
assecondare i loro bisogni sessuali tramite carezze, massaggi e se
indicato anche con attività masturbatoria.
18. Assistenza sessuale
• Il lavoro di assistente sessuale in molti paesi europei (Danimarca,
Germania, Olanda e Spagna) hanno una condizione legale
riconosciuta
• In altri paesi (Francia) non hanno una condizione legale riconosciuta
• In Svizzera gli/le assistenti sessuali hanno uno stato simile a quello
di prostituta ma i genitori delle persone affette da disabilità conoscono
la differenza
• In Italia una nuova proposta di legge riguardo all’assistenza sessuale
è stata presentata
Editor's Notes
In the last two decades, silence surrounding sexuality of persons with disabilities has been little by little broken and the centrality of sexuality in the struggle for equality has been gradually recognized: (as cited in: Tom Shakespeare, 2000, p. 165) Tom Shakespeare, is a sociologist. He has achondroplasia.
At the beginning of my presentation I want to mention the CONVENTION on the RIGHTS of PERSONS with DISABILITIES in 2006. The aim of the Convention was to promote, protect and ensure the full and equal enjoyment of all human rights by all persons with disabilities
It enumerates several rights that relate directly to sexuality, including the right to health; to security of person; freedom from violence, and abuse; and respect for home and the family. But it also established that the persons with disability “must not be denied the opportunity to experience their sexuality”
At the beginning of my presentation I want to mention the CONVENTION on the RIGHTS of PERSONS with DISABILITIES in 2006. The aim of the Convention was to promote, protect and ensure the full and equal enjoyment of all human rights by all persons with disabilities
It enumerates several rights that relate directly to sexuality, including the right to health; to security of person; freedom from violence, and abuse; and respect for home and the family. But it also established that the persons with disability “must not be denied the opportunity to experience their sexuality”
At the beginning of my presentation I want to mention the CONVENTION on the RIGHTS of PERSONS with DISABILITIES in 2006. The aim of the Convention was to promote, protect and ensure the full and equal enjoyment of all human rights by all persons with disabilities
It enumerates several rights that relate directly to sexuality, including the right to health; to security of person; freedom from violence, and abuse; and respect for home and the family. But it also established that the persons with disability “must not be denied the opportunity to experience their sexuality”
Although there has been an ideological shift within services for people with an intellectual disability towards person-centeredness and inclusivity, this change has not manifested in an obvious way at the practice level in the area of relationships and sexual expression. Some Recent surveys of caregivers and service providers do show a greater awareness of the fact that sexuality is a central part of personal identity, yet generally restrictive or prohibitive attitudes prevail at both individual and organizational levels. People with disabilities are recognized their right to have a family, however it is difficult that they are recognized the right to satisfy their sexual drives.
xxx The aim of this study was to determine any difficulties experienced by caregivers relating to the sexuality of people with intellectual disabilities and how they address those difficulties. A qualitative meta-synthesis was used to integrate the findings from 17 papers about these topics. The review summarizes caregivers’ difficulties in four main types : (Fear and Uncertainty', 'Impact of Perceptions of Sexuality', 'The Same and Different', 'Balancing the Roles of Protector and Facilitator' and 'Conditional Sexuality: Conditional Support) and offers explanations on how these difficulties might be addressed. Moreover, this review highlights the possible implications of caregivers’ own views on their practice. ( their approach to sexuality in ID is conditioned by what they think/feel and by their culture and life experience in this matter. It’s a field in which everyone has to do some introspective work!.
Verid
Fear Caregivers felt they lacked the necessary competence when dealing with issues relating to sexuality. This could result in reluctance to make decisions or getting involved in supporting sexual needs.
Impact : Caregivers perceptions of the sexuality of people with ID varied and their personal values about sexuality affect their caring individuals with ID.
The same and different: sexuality and need for relationships is a universal but the expression of sexuality in individuals with ID is different because of social imparments
Balancing: caregivers felt they had to allow and advocate for people with ID to take risk, while at the same time protecting and safeguarding them from risk of sexual abuse.
In conclusion There is a need for greater education of caregivers and a need for discussion of the complex issues regarding relationships and sexuality at a societal and policy level.
Only a few reports are available in the literature on sexuality in individulas with Williams Syndrome.
Social-sexual education in adolescents with behavioral neurogenetic syndromes.
Ten adolescents with neurogenetic syndromes (five of these with Williams Syndrome ) and 14 parents were studied. Both of the two groups participated in a Social Sexual Group Education Program mainly focused on adolescent age The authors concluded that Social and sexual education programs are of great importance for adolescents with neurogenetic developmental disabilities. These programs should start even before adolescence and follow the children into young adulthood.
The limits : Only five were Williams Syndrome and only adolescent age was considered.
Subject with an atypical sexual interest - persons who are attracted from a sexiual point of view by persons with disability-
They are the most dangerous because they use the persons with ID for thier sexual pleasure irrespective of what these persons really wants.
The entire field of sexual assitance is still largely unknownans a matter of debate