Affettività e rischio psicopatologico delle disabilità intellettive
Assistenza sessuale: proposta di legge e panorama europeo
1. Assistenza sessuale:
proposta di legge e panorama europeo
Rosalia Maria Da Riol
Centro Coordinamento Regionale per le Malattie Rare - Udine
2. • Il concetto di assistenza sessuale nasce nella cultura
anglosassone (Cathrine Agthe Diserens e Francoies Vatre) e comprende
l’idea di «essere con, essere presente e aiutare concretamente»
una persona con disabilità impegnandosi fisicamente nello
scambio.
• Professionista dell’accompagnamento alla sessualità della
persone con disabilità.
• Germania, Olanda, Danimarca, Austria, Svizzera (tedesca)
• operatori professionali (uomini o donne) qualificati (formati
adeguatamente attraverso corsi di formazione ad hoc) con
orientamento etero, omo, bisessuale.
• supporta le persone con disabilità fisico/motoria e/o
psichico/cognitiva e/o sensoriale che manifestano la richiesta di
sperimentare un’esperienza sensuale, erotica e sessuale.
3. Olanda 1982 propone l’idea della prestazione sessuale per le persone con
disabilità costituendo un’Associazione per le Relazioni alternative SAR (12 p 10/2)
nel 1500 contatti al 1998 nel 2012 15 p 10/5 (3)
Danimarca professionisti di una «educazione speciale» 1987
Germania 1995 servizio di contatto corporeo SENSIS
Durata visite 45 minuti – non beneficia del diritto di un rapporto sessuale. Formazione
specifica di una settimana.
Serie di documentazioni importanti che promuovendo la assistenza sessuale
basata su assistenza, rispetto e calore. Piuttosto che su funzione meccanica e
funzionale della risposta sessuale (..)
Austria viene proposta una formazione per assistenti sessuali nella città di Kalsdorf
Svizzera tedesca Pro infirmis Zurich e Pro infirmis Suisse
Organizzando una formazione specifica per assistenti sessuali
4. • Francia
• Comitè Consultatif National d’Ethique, avis n. 118 , 2012 , “ Vie
affective e sexuelle des personne handicapèes. Question de
l’assistance sexuelle”;
• Italia
• Atto del Senato n.1442 “ Disposizione in materia di sessualità assistita
per persone con disabilità”, 2014, promosso dal Senatore Sergio Lo
Giudice.
5.
6. Erotico: agg. (dal Latino eroticus)
1.
a. Di amore, dell’amore, come fatto fisiologico: desiderio.., impulso…
b. che è particolarmente soggetto agli stimoli sessuali: tipo,
temperamento erotico.
2.
a. Che ha per oggetto l’amore fisico, i fatti e gli impulsi sessuali: trattare
argomenti e., fare discorsi e., disegni arte erotica (cultura cinese,
indiana)
b. Che eccita o tende ad eccitare i sensi, a stimolare gli istinti sessuali
(cibo, bevanda danze… )
7. Sensuale:
agg.(dal lat. tardo sensualis; der. da sensus –us senso)
1.
Relativo ai sensi, alle sensazioni fisiche, che procede dai sensi.
2.
Che è connesso con il piacere dei sensi:istinto sensuale, piacere
sensuale, vita sensuale …… , la vita dei sensi contrapposta alla vita
dello spirito.
3.
Più genericamente tutto ciò che ha in qualche modo riferimento al
senso e alla sensualità anche come atteggiamento psichico ed
estetico.
Sensuale può essere visto come attributo più generale poichè
letteralmente significa legato ai sensi, alle percezioni gradevoli (non
soltanto di tipo sessuale).
8. Sessuale:
1.
che riguarda il sesso come organo dell’accoppiamento e della
riproduzione, nonché i fenomeni fisiologici e psicologici che ad esso
sono intimamente connessi: il rapporto s., l’istinto sessuale.
2.
l’educazione sessuale, la salute sessuale: le conoscenze e l’adozione dei
mezzi e dei comportamenti atti a tutelare la salute e l’efficienza degli
organi sessuali e impedire eventuale deviazioni sessuali rispetto a quello
che viene ritenuto l’istinto ed il comportamento «normale».
9. Sensuale:
in quanto relativo ai sensi, al piacere intenso come espressione
di benessere e di esperienza educativa di un corpo che vuole
sentire emozioni, riconoscere espressioni, esprimere in piena
libertà la propria bellezza e il piacere orgasmico.
10. Operatori del benessere per l’educazione all’affettività, all’emotività,
alla corporeità e alla sessualità delle persone disabili.
Assistenti sessuali in ITALIA
Esperienza di crescita evolutiva necessaria alla persona con disabilità che
la richiede, percorso educativo verso il piacere, la promozione del
benessere psico-fisico
L’assistente sessuale può aiutare ad accogliere e non reprimere le diverse
istanze del proprio corpo, dei sensi e delle emozioni.
11. training educativo riabilitativo all’interno di un continuum che va:
•dagli aspetti informativi teorico-pratici dell’affettività alla corporeità e alla
sessualità sperimentata attraverso l’esperienza del contatto e di
utilizzo di tecniche di massaggio,
• dal suggerire e sperimentare l’emozione sensoriale della masturbazione
(pedagogia del piacere autoerotico), alla promozione dell’educazione
al piacere autoorgasmico
Non sono contemplate esperienze sessuali di tipo coitale come la penetrazione
nè di tipo orale (fellatio e cunnilingus)
Assistenti sessuali in ITALIA
12. Le esperienze libidiche sono incanalate in modo funzionale evitando espressioni
di rabbia e aggressività. (spesso autolesiva)
Mediatore tra le persone diversamente abili e le possibili espressioni di una
sessualità spesso negata ovvero vissuta con imbarazzo e disagio.
Professionista che promuove l’ascolto spesso distante tra i care giver e le
persone disabili.
13. • formazione e monitoraggio costante da parte di altre assistenti sessuali
senior , attivisti disabili, educatori e sessuologi.
• Organizzazioni no profit
• Remunerazione e potere (AS deve essere pagata/o ma meglio se ha già
un’altra fonte)
• Rispetto reciproco
• Forte impegno di comunicazione, intimità, empatia da parte dell’assistente.
incontro preliminare solo verbale, successivi incontri > 1 ora
• Buona collaborazione con la famiglia e altri operatori che assistono la
persona disabile.
14. Assistenza sessuale: …….dibattito aperto
Pierre Dufour (2013) e Remi Gendarme (2014): rappresentazione della
sessualità come un problema. Dimenticando la dimensione politica e sociale
della disabilità:
• spazi non accessibili, educazione non accessibile, posti di lavoro, norme di
bellezza e desiderio pensati solo per corpi e menti di un certo tipo e che
contribuiscono a monte, all’isolamento alla dipendenza e all’esclusione
sessuale stessa.
Nuova professione, ennesimo gruppo di esperti tendenzialmente normodotati, ai
quali viene affidata se non liquidata la sessualità delle persone disabili.
Visione di genere
15. Cultura delle differenze
• La questione relativa alle barriere di tipo culturale è complessa ed è
difficile intuirne e definirne tutti i risvolti, tutte le dinamiche e tutte le
variabili e prevederne con certezza lo sviluppo
• esiste una discriminazione di tipo estetico nei confronti di chi ha un
corpo diverso e che si riflette sulla vita relazionale, affettiva, sessuale
delle persone e sulla salute psicofisica di chi ne è privato.
16.
17. Legge 5 febbraio 1992, n. 104
"Legge-quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone
handicappate.« (Pubblicata in G. U. 17 febbraio 1992, n. 39, S.O.)
Legge 8 marzo 2000, n. 53, decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151, Legge 4
novembre 2010, n. 183 , legge 11 agosto 2014, n. 114.
Dichiarazione universale dei diritti sessuali, 1999,
XV Congresso Mondiale Sessuologia, Hong Kong.
18. Sentenza 561 del 1986 della Corte Costituzionale
Ha sancito che il diritto di disporre della propria sessualità è un diritto
soggettivo assoluto che va ricompreso tra le posizioni soggettive direttamente
tutelate dalla Costituzione e inquadrato tra i diritti inviolabili della persona che
l’articolo due della Costituzione impone di garantire»
« La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come
singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e
richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica,
economica e sociale. »
(Art. 2 Cost.)
La proposta di Legge mira a produrre percorsi di sostegno e di
accompagnamento all’esercizio di una sessualità soddisfacente e, quando
possibile, alla costruzione di un’autonomia nelle relazioni affettive e
sessuali.
19. Disegno di legge n. 1442 “ Disposizioni in materia di sessualità assistita
per persone con disabilità”
2: Le regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano predispongono un elenco di
persone accreditate a svolgere nel territorio regionale la funzione di assistenti per la
sana sessualità e il benessere psico-fisico delle suddette persone, di seguito
nominati assistenti sessuali.
3. Costituiscono elementi necessari per l’inserimento nell’elenco di cui al comma 2 le
seguenti caratteristiche:
•Il raggiungimento della maggiore età
•L’avere adempiuto l’obbligo scolastico
•La sottoscrizione al Codice etico di cui al comma 4
•Il possesso dell’idoneità psico-fisica all’attività di assistente sessuale certificata dalla ASL
competente
•Espletamento della procedura di accreditamento di cui la comma 4
Formazione ed accreditamento
20. 4 I fini di cui la comma 1 le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano
provvedono :
• A determinare i criteri e le procedure di accreditamento e a definire un percorso ai fini
dell’inserimento nell’elenco di cui al comma 2
• Alla predisposizione e all’aggiornamento periodico dell’elenco di cui al comma 2 nonché
alla regolamentazione all’accesso a tale elenco
• All’adozione di misure che garantiscano le protezione dei dati sensibili relativi alle
assistenti sessuali secondo quanto disposto dal codice in materia di protezione dei
dati personali (…)
• Alla ricezione del Codice etico per gli assistenti sessuali e per gli utenti, del contenuto
dei codici etici elaborati e sperimentati, in Italia o in altri Paesi, da associazioni
professionali o istituzioni competenti per questa materia
• A definire il tipo e la gravità della disabilità dell’utente che rende funzionale l’intervento
professionale dell’assistente per l’esercizio della sessualità
• A definire le modalità per il monitoraggio dell’equilibrio psico-fisico e dello stato di salute
di ciascun assistente sessuale.
5. L’attività dell’assistente sessuale non può essere oggetto di un contratto di lavoro
subordinato, né di un contratto di appalto, costituendo oggetto di una presentazione
che deve rimanere caratterizzata da autonomia piena della persona che la esercita:
essa può costituire oggetto di lavoro autonomo cooperativo. Profilo lavorativo
22. • “Perché piangi, ho sbagliato in qualcosa, dove
non sono stato attento?’”
• “ piango perché mi rincresce di aver aspettato
40 anni per vivere un momento cosi bello, cosi
intenso.
Pensavo che il mio corpo non fosse in grado di
provare tutto questo.”
Lorenzo Fumagalli , assistente sessuale da più di 10 anni. Zurigo