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Bollettino rurale n. 15 - Dicembre 2014
Selegas, 10/12/2014
Le economie informali:
modelli di successo
CALENDARIO DEI SEMINARI
Le economie informali: modelli di successo
con Mario Carfagna
10/12/2014, Selegas (Sa Domu de sa Contissa) h 1730-2030
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28/11/2014, San Basilio (Aula consiliare) h 900-1600
Seminari aperti
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13/09/2014, San Nicolò Gerrei (Via S. Pertini) h 1700-2030
Le residenze artistiche e culturali per valor-
izzare i territori con Fabio Biondi
15/09/2014, San Vito (Casa Cauli) h 1000-1700
L’accesso al credito per gli operatori dei terri-
tori rurali: quali opportunità?
con C.arlo Usai, Bobore Bussa, Roberto Spano
24/09/2014, Guamaggiore (Teatro Comunale) h 1730-2030
La domanda turistica: microtendenze, seg-
menti e target con Amos Cardia e Sandro Mezzolani
15/10/2014, Villasalto (Miniera Su Suergiu) h 1730-2030
Agricoltura sociale: progetti inclusive
con Iser Sanna, Claudia Marras, Anna Franca Mascia
22/10/2014, San Vito (Azienda Paolo Murru) h 1730-2030
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monio archeologico nella pianificazione stra-
tegica con Elena Romoli e Chiara Pilo
19/11/2014, Armungia (Casa del Segretario) h 1730-2030
Certificazione istituzionale e certificazione
dal basso: modelli a confronto
con Antonino Sutera
26/11/2014, Escalaplano (Aula consiliare) h 1730-2030
Il turismo di qualità e la rete dei B&B
con Giuseppina Scorrano e Alessandra Tore
04/12/2014, San Vito (Aula consiliare) h 1730-2030
Potenzialità e realtà delle economie informali e
prospettive di sviluppo nel territorio del GAL SGT
mantengono le persone originarie del territorio del
GAL SGT, anche abitando per lavoro o per altri motivi
nella vicina area urbana di Cagliari, potrebbe essere
un ottimo punto di partenza per cercare di coinvolgerle
in un sistema come quello appena descritto. Si potreb-
be, attraverso un sistema di messaggi via mail, infor-
marli sulle effettive disponibilità di prodotti locali in
tempo reale, che renderebbero commerciabili anche
piccole o piccolissime quantità di prodotti di nicchia, di
qualità elevata, così come permetterebbero di allarga-
re la vendita diretta anche per produzioni più ampie o
Mario Carfagna collabora da anni con Jacopo Fo nel
campo dello sviluppo rurale e sostenibile
Il relatore:
Mario Carfagna
Le iniziative di economia informale avviate da Jacopo
Fo e Mario Carfagna, attraverso l’associazione Alca-
traz in Umbria, possono facilmente essere considerate
buone pratiche. Esempi riadattabili anche nel progetto
di creazione di Reti nel territorio del GAL.
Rete agroalimentare
Per quanto riguarda la rete agroalimentare, per esem-
pio, risultano interessanti e facilmente mutuabili al con-
testo del GAL SGT, le iniziative portate avanti per aiu-
tare i produttori agricoli locali a sopravvivere nel dif-
ficle mercato delle offerte speciali e della grande di-
stribuzione che si caratterizza per le grandi disponibili-
tà di prodotti ma spesso di bassa qualità e prezzo.
L’Associazione Alcatraz ha creato un mercato virtuale,
in cui è possibile far incontrare la domanda di prodotti
alimentari genuini con l’offerta dei piccoli produttori
locali. Si tratta di una semplice applicazione informati-
ca, che permette ai produttori locali di inserire le foto
dei prodotti pronti da cogliere, o appena colti, e le in-
formazioni su qualità e quantità disponibile. In questa
logica di filiera corta è possibile far sviluppare il terri-
torio, da cui i prodotti traggono origine, e ridurre l’im-
patto ambientale generato dai trasporti. Si tratta di
dare avvio, con questa ed altre semplici iniziative, a
comunità che mettono il cibo al centro della propria
vita, dove il consumatore accorto non è l’ultimo anello
passivo di una catena alimentare, ma si allea con i pro-
duttori agricoli del proprio territorio, diventando così
quasi un “co-produttore”. Per semplificare la gestione
logistica e ridurre al minimo la strada percorsa dal ci-
bo, è necessario formare dei gruppi di “co-produttori”
e stabilire dei punti di ritrovo facilmente raggiungibili. Il
forte senso di appartenenza che
Rete dell’agricoltura sociale
Interessanti iniziative che possono essere d’esempio per
il progetto di rete dell’agricoltura sociale del GAL SGT
sono il bioregionalismo e l’ecovillaggio solare, avviate
la prima negli anni Novanta e la seconda più di recente
da Alcatraz.
Il progetto bioregionalista, a cui collaborano le Regioni
Umbria e Marche e vari enti locali e associazioni della
dorsale appenninica tra le due regioni, ha portato un
continuo afflusso di nuovi residenti, tramite il coordina-
mento dell’intermediazione immobiliare e la facilitazio-
ne delle procedure amministrative per il
da una scelta di cambiamento più generale del proprio
stile di vita e dal desiderio (o dalla necessità) di valo-
rizzare un proprio patrimonio immobiliare preesistente,
o acquistato perché legato alla scelta di cambiamento.
Queste persone sono parte integrante dell’offerta turi-
stica insieme al fabbricato rurale e al contesto in cui si
realizza il soggiorno. Infatti le dimensioni ridotte
dell’offerta ricettiva, rispetto agli alberghi, consentono
di poter dedicare un tempo maggiore all’accoglienza
degli ospiti. Il forte legame personale che si crea tra gli
operatori e i loro ospiti è di conseguenza molto più
profondo e duraturo, e ha consentito negli anni agli
stessi operatori di affinare la loro capacità di intratte-
nimento e guida dell’ospite alla fruizione di tutto ciò
che il territorio può offrire, soprattutto all’esterno della
struttura rurale di accoglienza.
Il seminario
L’Ecovillaggio solare nasce come alternativa ideale
alle megalopoli, perché offre un modo di vivere a con-
tatto con la natura, favorisce le relazioni umane, è eco-
nomicamente conveniente, oltre che più pulito, più soste-
nibile e più bello da vivere, rispetto a qualsiasi città. Si
basa su un sistema economico differente, il sistema abi-
tativo minimizza i costi energetici con soluzioni semplici
ma radicali di efficienza energetica e di utilizzo di fonti
di energia rinnovabili, che permettono alle famiglie di
poter risparmiare ulteriormente. L’Ecovillaggio solare
consente, anche a
recupero funzionale degli immobili tradizionali acqui-
stati e l’adeguamento dei servizi pubblici e privati di
prossimità. L’Umbria si caratterizza per una consolida-
ta offerta di turismo non alberghiero, grazie a una
sempre più variegata proposta di ospitalità in ambito
rurale (case vacanza e B&B) nei suoi curati centri stori-
ci.
Il pernottamento dei turisti consente già di per sé la
valorizzazione di risorse storico artistiche minori e la
fruizione di centri storici meno conosciuti, che sarebbe-
ro impossibili da visitare con escursioni di un solo gior-
no e spesso esclusi dagli itinerari dei viaggi organiz-
zati. Soggiorni più lunghi di un week end sono spesso
dedicati a visite di mete storico/architettoniche e natu-
ralistiche differenziate, spesso scelte sulla base delle
indicazioni fornite dalla struttura di accoglienza. Le
strutture non alberghiere, coinvolte nel progetto, van-
no dalle semplici case di campagna alle residenze
storiche di grande fascino, che nascono grazie a un
capillare investimento in ristrutturazioni ed ampliamen-
ti funzionali, che si è protratto per decenni. I proprie-
tari sono spesso i nuovi residenti, provenienti da fuori
regione (spesso dall’estero), famiglie locali, che però
risiedono altrove, oltre che ovviamente gli agricoltori
professionali che risiedono nelle aziende agricole che
ospitano i turisti. La legislazione umbra ha quindi favo-
rito e facilitato questo positivo flusso di investimenti.
Seppur differente da quello umbro, che ha un ricco
patrimonio museale, architettonico, naturalistico e di
eventi, anche il territorio del GAL SGT può immagina-
re un programma organico di sviluppo dell’offerta
turistica extra alberghiera, in grado di valorizzare le
inimitabili qualità umane e relazionali che la Sarde-
gna vera sa offrire.
Le persone che hanno avviato un’attività turistica non
alberghiera in Umbria sono in maggioranza motivate
Un momento del seminario
Il seminario
Rete culturale
Un interessante esempio per il progetto di rete cultura-
le del GAL, può essere l’iniziativa di promozione WEB
2.0, che la Jacopo Fo S.r.l. sta gestendo per il GAL Alta
Umbria (il territorio di 13 Comuni da Gubbio a Città di
Castello).
Il progetto WEB 2.0 prevede prima di tutto la rivisita-
zione di tutte le forme già in atto di promozione turisti-
ca, per eventi, musei e attrattività storiche, artistiche e
naturalistiche, con l’adattamento alle
chi non ha esperienza, di coltivare il proprio orto e il
frutteto, di rifornirsi di legna e di funghi dal bosco e di
cogliere le erbe selvatiche e officinali dai campi, ma
anche di non comprare la lavatrice perché si utilizza
quella collettiva. L’Ecovillaggio solare gestirà a breve
anche un servizio di prenotazione stanze, sul modello
dell’albergo diffuso, che permetterà alle famiglie che si
assentano per un certo periodo, o che hanno stanze di-
sponibili, di affittarle. Sarà presto attivo anche lo scam-
bio interno di servizi e il baratto, che verrà gestito at-
traverso un sistema di banca del tempo e baratto circo-
lare, permettendo a tutti di attingere ad un catalogo di
beni e servizi disponibili. Ognuno potrà quindi valoriz-
zare la molteplicità delle proprie competenze, creando
un’integrazione indiretta del proprio reddito. Nel pro-
getto è anche previsto un ser-vizio di car sharing, con
auto elettriche e a basso con-sumo, che permetterà alle
famiglie di risparmiare ulte- riormente evitando l’acqui-
sto e la gestione di un’auto
Rete ospitale
In relazione al progetto di rete ospitale del GAL, sono
tantissime le iniziative di animazione turistica e di intrat-
tenimento che da 30 anni hanno via via consolidato la
ricettività e la ristorazione rurale dell’Associaizone Al-
catraz di Jacopo Fo anche durante le stagioni in cui il
brutto tempo scoraggia la visita e la permanenza dei
luoghi di alta collina. Soltanto per fare alcuni esempi,
la filiera corta e alcuni semplici accorgimenti nella scel-
ta e nella gestione delle fasi di preparazione dei cibi
hanno permesso di conseguire il riconoscimento di Slow
Food, con l’inserimento di Alcatraz nella sua guida, che
è una significativa attrazione specifica per l’ospitalità
nella media e bassa stagione. E ancora, la costruzione
di una economica ed efficiente piscina riscaldata e l’i-
stituzione di un innovati- vo sistema di baby sitting, che
possono essere una buo-na motivazione per attrarre
flussi turistici fuori stagione.
esigenze dei social network e l’aggiornamento dei siti
istituzionali con un sistema di Wikipedia locale, in cui le
sezioni dedicate agli itinerari tematici, all’enogastrono-
mia e agli acquisti dei prodotti artigianali e delle ec-
cellenze del territorio saranno implementate grazie alla
collaborazione degli operatori turistici ed esperti locali.
Il ruolo degli operatori turistici, nel web e nei social net-
work, di “portavoce” del proprio Comune e di altre isti-
tuzioni locali deve infatti prescindere dalla promozione
della propria struttura privata, che invece potrà cresce-
re grazie alla promozione di tutto il territorio.
Il seminario
Un altro momento del seminario
Aperitivo rurale
L’idea alla base del progetto è la creazione, nell’area
di promozione turistica di ciascun Comune dell’Alta Um-
bria, di una mappa interattiva costituita da vari livelli
cartografici in cui, oltre all’indicazione delle strutture
alberghiere, di ristorazione, di turismo rurale e di altro
tipo accreditate, saranno presenti tutte le emergenze
naturalistiche e storico architettoniche della zona e tutti
gli eventi presenti in calendario. Allo stesso tempo per
le iniziative più significative, ogni iniziativa web degli
operatori accreditati sarà linkata al sito del proprio
Comune e anche a quelli degli altri Comuni dell’Alta
Umbria. Saranno quindi gli operatori locali a promuo-
vere gli eventi, collaborando tra loro nel presentare
l’offerta turistica complessiva del proprio Comune in
tutti i suoi aspetti, e a valorizzare una o più aree di
interesse, collegandole con la propria offerta turistica.
Spetterà poi agli operatori locali la presentazione
dell’area in cui opera la propria struttura nella mappa
interattiva, anche attraverso la segnalzione di percorsi
turistici, nuovi o già conosciuti, corredati di descrizioni
delle attrazioni storico artistiche e naturali.
In parallelo con la tessitura di un unico panorama com-
plessivo dell’Alta Umbria, operata dalla mappa inte-
rattiva, sarà predisposta un’edizione interattiva del
calendario tematico unificato che presenterà insieme
tutti gli eventi organizzati in ciascun Comune dell’Alta
Umbria, suddivisi per genere.
Il calendario e la mappa saranno dunque strumenti con-
divisi dagli operatori, anche in concorrenza tra loro,
che potranno essere utilizzati in stretta collaborazione
per promuovere la crescita di tutto il territorio.
Il progetto prevede anche la predisposizione di un’area
mercato web a cui parteciperanno produttori, trasfor-
matori e rivenditori delcomporto agroalimentare del
territorio, con la collaborazione degli operatori turistici,
che ospiteranno piccole fiere di più produttori alimenta-
ri o singole presentazioni, degustazioni e momenti dedi-
cati alla vendita. I punti vendita permanenti saranno
presentati nella mappa interattiva, mentre iniziative di
vendita diretta di produttori e trasformatori saranno
evidenziate nel calendario interattivo.
L’aperitivo rurale è un ulteriore momento di confronto sui
temi appena affrontati… ma non solo. È un momento di
relazione fondamentale per il processo di rete che si sta
attivando. È un momento in cui il GAL SGT, affidando il
servizio solo ad aziende del territorio, valorizza le
capacità e competenze locali e fa conoscere le diverse
realtà territoriali anche al fine di possibili e future
collaborazioni tra i diversi settori
S'ingaungiu
di Davide Atzori - Selegas
TERRITORIO
Il GAL SGT è una Fondazione di Partecipazione che uni-
sce i principi e lo spirito della Fondazione propriamente
detta e quello dell'associazione.
Tale forma giuridica è stata individuata come la più ade-
guata a soddisfare l'esigenza di garantire il massimo
livello di condivisione delle scelte.
Assicura, inoltre, maggiormente l'attuazione dell'approc-
cio Leader, in quanto si basa sui due principi fondamenta-
li, considerati dal partenariato essenziali per garantire
una reale partecipazione dei soci alle decisioni: il princi-
pio di "una testa un voto con divieto di delega" e il princi-
pio della "porta aperta".
Fondata il 9 luglio 2009, persegue lo scopo di promuo-
vere lo sviluppo sociale, culturale ed economico della
popolazione delle regioni storiche in essa rappresenta-
te, attraverso l'attuazione del Piano di Sviluppo Locale
(PSL), finanziato nell'ambito della programmazione
comunitaria e delle attività del Piano di Sviluppo Rurale
(PSR) 2007-2013.
I soggetti che hanno sottoscritto l'atto costitutivo e fanno
parte dell'Assemblea dei soci del GAL sono circa 230 di
cui 206 privati e 24 pubblici.
Gli organi della Fondazione sono: l'Assemblea dei Soci,
il Consiglio di Amministrazione, il Presidente, l'Organo di
Sorveglianza, il Revisore dei Conti.
GAL SGT
Attività di marketing territoriale
Promozione del territorio e delle sue peculiarità. Creazione di
un marchio territoriale partecipato, realizzazione di azioni
volte a migliorare l'immagine e la promozione del territorio,
anche attraverso sistemi di riconoscimento collettivo volontari.
Mobilitazione degli operatori e della popolazione locale
attraverso eventi
Realizzazione di aventi sportivi, culturali, storici, ambientali,
gastronomici, finalizzati ad attrarre flussi di visitatori e di ospi-
ti, al rafforzamento dell'identità locale e ad individuare nel
GAL un soggetto attivatore di processi di sviluppo locale.
Attività per l'accompagnamento alla nascita e sviluppo di
reti territoriali e di impresa
Supporto alla costruzione ed al funzionamento di sistemi di reti
tra operatori dell'area GAL, per consentire l'accesso a servizi
difficilmente realizzabili dai singoli. Sostegno alla creazione di
reti di imprese attraverso attività di orientamento, formazione
e consulenza, promozione della cultura di impresa.
La misura 421 vede il GAL impegnato nell'attuazione di
due tipi di cooperazione: la cooperazione interterrito-
riale, che coinvolge i GAL della Sardegna e della peni-
sola, e la cooperazione transnazionale, aperta a GAL
operanti in diversi Paesi d'Europa.
In tale ambito il GAL lavora sui seguenti assi: la valoriz-
zazione delle identità e delle produzioni tipiche, con
particolare attenzione agli ambiti di filiera, l'agricoltu-
ra sociale, il turismo ed il turismo attivo, la tutela
dell'ambiente e dell'identità.
COOPERAZIONE
INTERNAZIONALE
Il territorio del GAL SGT è costituito da 19 co-
muni della provincia di Cagliari facenti parte
delle 4 regioni storiche del Sarrabus, Gerrei,
Trexenta e Campidano di Cagliari.
Nell'intero territorio del GAL risiede una popo-
lazione di quasi 38 mila abitanti distribuita su
una superficie di circa 13000 kmq. Si tratta di
aree rurali con una forte vocazione agricola e
pastorale.
L'area presenta attrattive di rilievo e diversifi-
cate: la Trexenta, caratterizzata dal susseguirsi
di verdi e rigogliose campagne dove frutteti si
alternano a vigne, oliveti e campi cerealicoli; il
Gerrei, attraversato dal fiume Flumendosa e
dalla riserva naturale del lago Mulargia, con
un paesaggio caratterizzato
da altopiani solcati da profonde valli; il Sarrabus, che dal
sistema carsico del Monte Cardiga, nel territorio di Villaputzu,
nei cui pressi sorgono le miniere calcaree di Gibbas e S'Ac-
qua Arrubia, giunge sino al cuore dell'area ambientale e
montana dei Sette Fratelli.
L'area del Sarrabus-Gerrei fa parte del Parco Geominerario
della Sardegna e rappresenta la porta del territorio sul ma-
re, con le sue spiegge e acque cristalline. Si caratterizza da
altrettanti attrattori culturali e scientifici: dai circoli megalitici
di Pranu Muttedu alla presenza del Sardinian Radio Telesco-
pe (SRT).
www.galsgt.it
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Con l’assistenza tecnica dell’Agenzia Laore Sardegna

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Bollettino Rurale 15: Economie informali: modelli di successo

  • 1. Bollettino rurale n. 15 - Dicembre 2014 Selegas, 10/12/2014 Le economie informali: modelli di successo
  • 2. CALENDARIO DEI SEMINARI Le economie informali: modelli di successo con Mario Carfagna 10/12/2014, Selegas (Sa Domu de sa Contissa) h 1730-2030 Il mercato a Km zero: un modello integrato per la valorizzazione dei prodotti locali con Angela Galasso 17/12/2014, Guasila (Auditorium comunale) h 1730-2030 Associazionismo e Terzo settore con Rodolfo Ciucciomei, Giulio Landis, Marco Antonio Pani 14/01/2015, Selegas (Sa Domu de sa Contissa) h 1730-2030 Seminari interattivi Reti territoriali e di impresa: dall’idea al pro- getto con Andrea Stroppiana 25/09/2014, Ballao (Casa Olla) h 900-1600 26/09/2014, San Basilio (Aula consiliare) h 900-1600 Web, Social media e Apps mobili per la pro- mozione del lavoro in rete con Claudio Garau 16/10/2014, Escalaplano (Aula consiliare) h 900-1600 17/10/2014, Senorbì (Istituto Einaudi) h 900-1600 Pianificare una strategia di marketing con Francesco Congiu 13/11/2014, Senorbì (Casa Lonis) h 900-1600 14/11/2014, Villaputzu (Sala polifunzionale) h 900-1600 Lavoro di gruppo e gruppi di lavoro: strategie di efficacia e gestione dei conflitti con Carlo Duò 27/11/2014, San Vito (Sala conferenze) h 900-1600 28/11/2014, San Basilio (Aula consiliare) h 900-1600 Seminari aperti Il territorio e le reti con GAL SGT 13/09/2014, San Nicolò Gerrei (Via S. Pertini) h 1700-2030 Le residenze artistiche e culturali per valor- izzare i territori con Fabio Biondi 15/09/2014, San Vito (Casa Cauli) h 1000-1700 L’accesso al credito per gli operatori dei terri- tori rurali: quali opportunità? con C.arlo Usai, Bobore Bussa, Roberto Spano 24/09/2014, Guamaggiore (Teatro Comunale) h 1730-2030 La domanda turistica: microtendenze, seg- menti e target con Amos Cardia e Sandro Mezzolani 15/10/2014, Villasalto (Miniera Su Suergiu) h 1730-2030 Agricoltura sociale: progetti inclusive con Iser Sanna, Claudia Marras, Anna Franca Mascia 22/10/2014, San Vito (Azienda Paolo Murru) h 1730-2030 La valorizzazione dei beni culturali: il patri- monio archeologico nella pianificazione stra- tegica con Elena Romoli e Chiara Pilo 19/11/2014, Armungia (Casa del Segretario) h 1730-2030 Certificazione istituzionale e certificazione dal basso: modelli a confronto con Antonino Sutera 26/11/2014, Escalaplano (Aula consiliare) h 1730-2030 Il turismo di qualità e la rete dei B&B con Giuseppina Scorrano e Alessandra Tore 04/12/2014, San Vito (Aula consiliare) h 1730-2030
  • 3. Potenzialità e realtà delle economie informali e prospettive di sviluppo nel territorio del GAL SGT mantengono le persone originarie del territorio del GAL SGT, anche abitando per lavoro o per altri motivi nella vicina area urbana di Cagliari, potrebbe essere un ottimo punto di partenza per cercare di coinvolgerle in un sistema come quello appena descritto. Si potreb- be, attraverso un sistema di messaggi via mail, infor- marli sulle effettive disponibilità di prodotti locali in tempo reale, che renderebbero commerciabili anche piccole o piccolissime quantità di prodotti di nicchia, di qualità elevata, così come permetterebbero di allarga- re la vendita diretta anche per produzioni più ampie o Mario Carfagna collabora da anni con Jacopo Fo nel campo dello sviluppo rurale e sostenibile Il relatore: Mario Carfagna Le iniziative di economia informale avviate da Jacopo Fo e Mario Carfagna, attraverso l’associazione Alca- traz in Umbria, possono facilmente essere considerate buone pratiche. Esempi riadattabili anche nel progetto di creazione di Reti nel territorio del GAL. Rete agroalimentare Per quanto riguarda la rete agroalimentare, per esem- pio, risultano interessanti e facilmente mutuabili al con- testo del GAL SGT, le iniziative portate avanti per aiu- tare i produttori agricoli locali a sopravvivere nel dif- ficle mercato delle offerte speciali e della grande di- stribuzione che si caratterizza per le grandi disponibili- tà di prodotti ma spesso di bassa qualità e prezzo. L’Associazione Alcatraz ha creato un mercato virtuale, in cui è possibile far incontrare la domanda di prodotti alimentari genuini con l’offerta dei piccoli produttori locali. Si tratta di una semplice applicazione informati- ca, che permette ai produttori locali di inserire le foto dei prodotti pronti da cogliere, o appena colti, e le in- formazioni su qualità e quantità disponibile. In questa logica di filiera corta è possibile far sviluppare il terri- torio, da cui i prodotti traggono origine, e ridurre l’im- patto ambientale generato dai trasporti. Si tratta di dare avvio, con questa ed altre semplici iniziative, a comunità che mettono il cibo al centro della propria vita, dove il consumatore accorto non è l’ultimo anello passivo di una catena alimentare, ma si allea con i pro- duttori agricoli del proprio territorio, diventando così quasi un “co-produttore”. Per semplificare la gestione logistica e ridurre al minimo la strada percorsa dal ci- bo, è necessario formare dei gruppi di “co-produttori” e stabilire dei punti di ritrovo facilmente raggiungibili. Il forte senso di appartenenza che Rete dell’agricoltura sociale Interessanti iniziative che possono essere d’esempio per il progetto di rete dell’agricoltura sociale del GAL SGT sono il bioregionalismo e l’ecovillaggio solare, avviate la prima negli anni Novanta e la seconda più di recente da Alcatraz. Il progetto bioregionalista, a cui collaborano le Regioni Umbria e Marche e vari enti locali e associazioni della dorsale appenninica tra le due regioni, ha portato un continuo afflusso di nuovi residenti, tramite il coordina- mento dell’intermediazione immobiliare e la facilitazio- ne delle procedure amministrative per il
  • 4. da una scelta di cambiamento più generale del proprio stile di vita e dal desiderio (o dalla necessità) di valo- rizzare un proprio patrimonio immobiliare preesistente, o acquistato perché legato alla scelta di cambiamento. Queste persone sono parte integrante dell’offerta turi- stica insieme al fabbricato rurale e al contesto in cui si realizza il soggiorno. Infatti le dimensioni ridotte dell’offerta ricettiva, rispetto agli alberghi, consentono di poter dedicare un tempo maggiore all’accoglienza degli ospiti. Il forte legame personale che si crea tra gli operatori e i loro ospiti è di conseguenza molto più profondo e duraturo, e ha consentito negli anni agli stessi operatori di affinare la loro capacità di intratte- nimento e guida dell’ospite alla fruizione di tutto ciò che il territorio può offrire, soprattutto all’esterno della struttura rurale di accoglienza. Il seminario L’Ecovillaggio solare nasce come alternativa ideale alle megalopoli, perché offre un modo di vivere a con- tatto con la natura, favorisce le relazioni umane, è eco- nomicamente conveniente, oltre che più pulito, più soste- nibile e più bello da vivere, rispetto a qualsiasi città. Si basa su un sistema economico differente, il sistema abi- tativo minimizza i costi energetici con soluzioni semplici ma radicali di efficienza energetica e di utilizzo di fonti di energia rinnovabili, che permettono alle famiglie di poter risparmiare ulteriormente. L’Ecovillaggio solare consente, anche a recupero funzionale degli immobili tradizionali acqui- stati e l’adeguamento dei servizi pubblici e privati di prossimità. L’Umbria si caratterizza per una consolida- ta offerta di turismo non alberghiero, grazie a una sempre più variegata proposta di ospitalità in ambito rurale (case vacanza e B&B) nei suoi curati centri stori- ci. Il pernottamento dei turisti consente già di per sé la valorizzazione di risorse storico artistiche minori e la fruizione di centri storici meno conosciuti, che sarebbe- ro impossibili da visitare con escursioni di un solo gior- no e spesso esclusi dagli itinerari dei viaggi organiz- zati. Soggiorni più lunghi di un week end sono spesso dedicati a visite di mete storico/architettoniche e natu- ralistiche differenziate, spesso scelte sulla base delle indicazioni fornite dalla struttura di accoglienza. Le strutture non alberghiere, coinvolte nel progetto, van- no dalle semplici case di campagna alle residenze storiche di grande fascino, che nascono grazie a un capillare investimento in ristrutturazioni ed ampliamen- ti funzionali, che si è protratto per decenni. I proprie- tari sono spesso i nuovi residenti, provenienti da fuori regione (spesso dall’estero), famiglie locali, che però risiedono altrove, oltre che ovviamente gli agricoltori professionali che risiedono nelle aziende agricole che ospitano i turisti. La legislazione umbra ha quindi favo- rito e facilitato questo positivo flusso di investimenti. Seppur differente da quello umbro, che ha un ricco patrimonio museale, architettonico, naturalistico e di eventi, anche il territorio del GAL SGT può immagina- re un programma organico di sviluppo dell’offerta turistica extra alberghiera, in grado di valorizzare le inimitabili qualità umane e relazionali che la Sarde- gna vera sa offrire. Le persone che hanno avviato un’attività turistica non alberghiera in Umbria sono in maggioranza motivate Un momento del seminario
  • 5. Il seminario Rete culturale Un interessante esempio per il progetto di rete cultura- le del GAL, può essere l’iniziativa di promozione WEB 2.0, che la Jacopo Fo S.r.l. sta gestendo per il GAL Alta Umbria (il territorio di 13 Comuni da Gubbio a Città di Castello). Il progetto WEB 2.0 prevede prima di tutto la rivisita- zione di tutte le forme già in atto di promozione turisti- ca, per eventi, musei e attrattività storiche, artistiche e naturalistiche, con l’adattamento alle chi non ha esperienza, di coltivare il proprio orto e il frutteto, di rifornirsi di legna e di funghi dal bosco e di cogliere le erbe selvatiche e officinali dai campi, ma anche di non comprare la lavatrice perché si utilizza quella collettiva. L’Ecovillaggio solare gestirà a breve anche un servizio di prenotazione stanze, sul modello dell’albergo diffuso, che permetterà alle famiglie che si assentano per un certo periodo, o che hanno stanze di- sponibili, di affittarle. Sarà presto attivo anche lo scam- bio interno di servizi e il baratto, che verrà gestito at- traverso un sistema di banca del tempo e baratto circo- lare, permettendo a tutti di attingere ad un catalogo di beni e servizi disponibili. Ognuno potrà quindi valoriz- zare la molteplicità delle proprie competenze, creando un’integrazione indiretta del proprio reddito. Nel pro- getto è anche previsto un ser-vizio di car sharing, con auto elettriche e a basso con-sumo, che permetterà alle famiglie di risparmiare ulte- riormente evitando l’acqui- sto e la gestione di un’auto Rete ospitale In relazione al progetto di rete ospitale del GAL, sono tantissime le iniziative di animazione turistica e di intrat- tenimento che da 30 anni hanno via via consolidato la ricettività e la ristorazione rurale dell’Associaizone Al- catraz di Jacopo Fo anche durante le stagioni in cui il brutto tempo scoraggia la visita e la permanenza dei luoghi di alta collina. Soltanto per fare alcuni esempi, la filiera corta e alcuni semplici accorgimenti nella scel- ta e nella gestione delle fasi di preparazione dei cibi hanno permesso di conseguire il riconoscimento di Slow Food, con l’inserimento di Alcatraz nella sua guida, che è una significativa attrazione specifica per l’ospitalità nella media e bassa stagione. E ancora, la costruzione di una economica ed efficiente piscina riscaldata e l’i- stituzione di un innovati- vo sistema di baby sitting, che possono essere una buo-na motivazione per attrarre flussi turistici fuori stagione. esigenze dei social network e l’aggiornamento dei siti istituzionali con un sistema di Wikipedia locale, in cui le sezioni dedicate agli itinerari tematici, all’enogastrono- mia e agli acquisti dei prodotti artigianali e delle ec- cellenze del territorio saranno implementate grazie alla collaborazione degli operatori turistici ed esperti locali. Il ruolo degli operatori turistici, nel web e nei social net- work, di “portavoce” del proprio Comune e di altre isti- tuzioni locali deve infatti prescindere dalla promozione della propria struttura privata, che invece potrà cresce- re grazie alla promozione di tutto il territorio. Il seminario Un altro momento del seminario
  • 6. Aperitivo rurale L’idea alla base del progetto è la creazione, nell’area di promozione turistica di ciascun Comune dell’Alta Um- bria, di una mappa interattiva costituita da vari livelli cartografici in cui, oltre all’indicazione delle strutture alberghiere, di ristorazione, di turismo rurale e di altro tipo accreditate, saranno presenti tutte le emergenze naturalistiche e storico architettoniche della zona e tutti gli eventi presenti in calendario. Allo stesso tempo per le iniziative più significative, ogni iniziativa web degli operatori accreditati sarà linkata al sito del proprio Comune e anche a quelli degli altri Comuni dell’Alta Umbria. Saranno quindi gli operatori locali a promuo- vere gli eventi, collaborando tra loro nel presentare l’offerta turistica complessiva del proprio Comune in tutti i suoi aspetti, e a valorizzare una o più aree di interesse, collegandole con la propria offerta turistica. Spetterà poi agli operatori locali la presentazione dell’area in cui opera la propria struttura nella mappa interattiva, anche attraverso la segnalzione di percorsi turistici, nuovi o già conosciuti, corredati di descrizioni delle attrazioni storico artistiche e naturali. In parallelo con la tessitura di un unico panorama com- plessivo dell’Alta Umbria, operata dalla mappa inte- rattiva, sarà predisposta un’edizione interattiva del calendario tematico unificato che presenterà insieme tutti gli eventi organizzati in ciascun Comune dell’Alta Umbria, suddivisi per genere. Il calendario e la mappa saranno dunque strumenti con- divisi dagli operatori, anche in concorrenza tra loro, che potranno essere utilizzati in stretta collaborazione per promuovere la crescita di tutto il territorio. Il progetto prevede anche la predisposizione di un’area mercato web a cui parteciperanno produttori, trasfor- matori e rivenditori delcomporto agroalimentare del territorio, con la collaborazione degli operatori turistici, che ospiteranno piccole fiere di più produttori alimenta- ri o singole presentazioni, degustazioni e momenti dedi- cati alla vendita. I punti vendita permanenti saranno presentati nella mappa interattiva, mentre iniziative di vendita diretta di produttori e trasformatori saranno evidenziate nel calendario interattivo. L’aperitivo rurale è un ulteriore momento di confronto sui temi appena affrontati… ma non solo. È un momento di relazione fondamentale per il processo di rete che si sta attivando. È un momento in cui il GAL SGT, affidando il servizio solo ad aziende del territorio, valorizza le capacità e competenze locali e fa conoscere le diverse realtà territoriali anche al fine di possibili e future collaborazioni tra i diversi settori S'ingaungiu di Davide Atzori - Selegas
  • 7. TERRITORIO Il GAL SGT è una Fondazione di Partecipazione che uni- sce i principi e lo spirito della Fondazione propriamente detta e quello dell'associazione. Tale forma giuridica è stata individuata come la più ade- guata a soddisfare l'esigenza di garantire il massimo livello di condivisione delle scelte. Assicura, inoltre, maggiormente l'attuazione dell'approc- cio Leader, in quanto si basa sui due principi fondamenta- li, considerati dal partenariato essenziali per garantire una reale partecipazione dei soci alle decisioni: il princi- pio di "una testa un voto con divieto di delega" e il princi- pio della "porta aperta". Fondata il 9 luglio 2009, persegue lo scopo di promuo- vere lo sviluppo sociale, culturale ed economico della popolazione delle regioni storiche in essa rappresenta- te, attraverso l'attuazione del Piano di Sviluppo Locale (PSL), finanziato nell'ambito della programmazione comunitaria e delle attività del Piano di Sviluppo Rurale (PSR) 2007-2013. I soggetti che hanno sottoscritto l'atto costitutivo e fanno parte dell'Assemblea dei soci del GAL sono circa 230 di cui 206 privati e 24 pubblici. Gli organi della Fondazione sono: l'Assemblea dei Soci, il Consiglio di Amministrazione, il Presidente, l'Organo di Sorveglianza, il Revisore dei Conti. GAL SGT Attività di marketing territoriale Promozione del territorio e delle sue peculiarità. Creazione di un marchio territoriale partecipato, realizzazione di azioni volte a migliorare l'immagine e la promozione del territorio, anche attraverso sistemi di riconoscimento collettivo volontari. Mobilitazione degli operatori e della popolazione locale attraverso eventi Realizzazione di aventi sportivi, culturali, storici, ambientali, gastronomici, finalizzati ad attrarre flussi di visitatori e di ospi- ti, al rafforzamento dell'identità locale e ad individuare nel GAL un soggetto attivatore di processi di sviluppo locale. Attività per l'accompagnamento alla nascita e sviluppo di reti territoriali e di impresa Supporto alla costruzione ed al funzionamento di sistemi di reti tra operatori dell'area GAL, per consentire l'accesso a servizi difficilmente realizzabili dai singoli. Sostegno alla creazione di reti di imprese attraverso attività di orientamento, formazione e consulenza, promozione della cultura di impresa. La misura 421 vede il GAL impegnato nell'attuazione di due tipi di cooperazione: la cooperazione interterrito- riale, che coinvolge i GAL della Sardegna e della peni- sola, e la cooperazione transnazionale, aperta a GAL operanti in diversi Paesi d'Europa. In tale ambito il GAL lavora sui seguenti assi: la valoriz- zazione delle identità e delle produzioni tipiche, con particolare attenzione agli ambiti di filiera, l'agricoltu- ra sociale, il turismo ed il turismo attivo, la tutela dell'ambiente e dell'identità. COOPERAZIONE INTERNAZIONALE Il territorio del GAL SGT è costituito da 19 co- muni della provincia di Cagliari facenti parte delle 4 regioni storiche del Sarrabus, Gerrei, Trexenta e Campidano di Cagliari. Nell'intero territorio del GAL risiede una popo- lazione di quasi 38 mila abitanti distribuita su una superficie di circa 13000 kmq. Si tratta di aree rurali con una forte vocazione agricola e pastorale. L'area presenta attrattive di rilievo e diversifi- cate: la Trexenta, caratterizzata dal susseguirsi di verdi e rigogliose campagne dove frutteti si alternano a vigne, oliveti e campi cerealicoli; il Gerrei, attraversato dal fiume Flumendosa e dalla riserva naturale del lago Mulargia, con un paesaggio caratterizzato da altopiani solcati da profonde valli; il Sarrabus, che dal sistema carsico del Monte Cardiga, nel territorio di Villaputzu, nei cui pressi sorgono le miniere calcaree di Gibbas e S'Ac- qua Arrubia, giunge sino al cuore dell'area ambientale e montana dei Sette Fratelli. L'area del Sarrabus-Gerrei fa parte del Parco Geominerario della Sardegna e rappresenta la porta del territorio sul ma- re, con le sue spiegge e acque cristalline. Si caratterizza da altrettanti attrattori culturali e scientifici: dai circoli megalitici di Pranu Muttedu alla presenza del Sardinian Radio Telesco- pe (SRT).
  • 8. www.galsgt.it twitter.com/solegranoterra facebook.com/solegranoterra Via Croce di Ferro, 32 09040 San Basilio (CA) - ITALY tel. & fax +39 070 989497 email info@galsgt.it pec info@pec.galsgt.it Con l’assistenza tecnica dell’Agenzia Laore Sardegna