Strategies and practices for a local durable development based on culture. Role and possible impact of culture and cultural practices in the local development, recent experiences and practices.
6. musei,
biblioteche,
archivi, gestione
di luoghi o
monumenti
arti
visive
eventi dal vivo
cinematografia,
televisione,
editoria industria
musicale
design,
architettura
comunicazione
food, fashion e
furniture
Il sistema produttivo culturale
Fonte: “ Io sono cultura”, Unioncamere – Fondazione Symbola, 2014
7. Il sistema produttivo culturale italiano e il suo valore
Fonte: “ Io sono cultura”, Unioncamere – Fondazione Symbola, 2014
8. REGIONI SPESA % ITALIA % SPESA
TURISTICA
ITALIA 26.674 100 100
Lombardia 3.359 12,6 45,5
Veneto 3.120 11,7 39,5
Lazio 3.120 11,4 47,9
Marche 888 3,3 49,8
Basilicata 182 0,7 37,0
Sardegna 579 2,2 22,7
Liguria 936 3,5 28,1
Sicilia 1.327 5,0 26,2
Spesa turistica attivata dall’industria culturale
Fonte: “ Io sono cultura”, Unioncamere – Fondazione Symbola, 2014
9. Le comunità locali
Il paesaggio
La gastronomia
I saperi
La storia e la
cultura
Gli eventi culturali e
tradizionali
I monumenti
Gli eventi
Gli operatori
turistici
L’accoglienza
Le produzioni
artigianali
Lo stile di vita
Sviluppo locale
Obiettivo: come
far crescere
l’economia locale
preservando il
territorio e lo stile
di vita delle
persone
Le tradizioni
Territorio:
senso di comunità
grado di collaborazione
Gli operatori
culturali
12. L’impatto del turismo sul territorio
Ambiente: produzione di rifiuti
Traffico e inquinamento
Sovraffollamento
Squilibrio stagionale
Cementificazione
Erosione dei beni ambientali
Cultura: omologazione
Svilimento delle tradizioni
Economia: scarsa distribuzione
della ricchezza
scarse ricadute sui settori
complementari
discontinuità del lavoro
13. Il futuro del turismo europeo si basa sulla qualità
dell’esperienza dei turisti; essi riconosceranno che le località
attente all’ambiente, al loro personale e alle comunità locali
avranno una maggiore attenzione nei loro confronti.
Integrando l’attenzione per la sostenibilità nelle loro attività, gli
operatori del settore proteggeranno i vantaggi competitivi che
fanno dell’Europa la destinazione turistica più attraente al
mondo, la sua intrinseca diversità e varietà di paesaggi e di
culture.
Inoltre, affrontando la tematica della sostenibilità in modo
socialmente responsabile, si aiuterà l’industria turistica ad
innovare i suoi prodotti e servizi e a migliorarne la qualità ed il
valore”.
14. La sostenibilità come paradigma dello sviluppo
Fonte: Unioncamere - Isnart
Ambientale
Economica
SocialeTerritoriale
Culturale
Risorse naturali,
ambientali,
paesaggistiche
Risorse
culturali e
identità
Benessere,
reddito,
occupazione
Comunità
ospitante
15. Rispetto processi ecologici essenziali
Salvaguardia risorse naturali e
biodiversià
Garanzia di operazioni
economiche fattibili nel
lungo termine
Equa distribuzione dei
vantaggi a tutti gli
stakeholders
Uso ottimale delle
risorse ambientali
Rispetto autenticità
socio – culturale delle
comunità ospitanti
Tutela del patrimonio culturale e dei
valori tradizionali dell’habitat
Tolleranza e comprensione
interculturale
Occupazione stabile
Opportunità di guadagno
Servizi sociali
Riduzione della povertà
16.
17. Il turismo sostenibile non rappresenta una
forma di turismo speciale o distinta
Tutte le forme di turismo devono aspirare a
diventare più sostenibili
Mare: villaggio turistico – pescaturismo
Nuove strutture ricettive – albergo diffuso
Nuovi modi di viaggiare - recupero antiche ferrovie –
cicloturismo
Tradizioni: eventi folcloristici – itinerari della transumanza
18.
19.
20.
21. tecnologia
Facilita la fruizione
Amplifica la diffusione
Permette la creazione di comunità
Facilita la nascita di imprese
sostenibilità
Comunità
Recupero
Innovazione e qualità
Specializzazione
Approfondimento
Vivibilità per tutti
Le parole chiave
22. Dai grandi attrattori ai “centri minori”
Dalla spettacolarizzazione/visibilità
all’innovazione sociale/cambiamento
Dalla concentrazione alla diffusione
Nuove risorse
Nuove generazioni e nuovi target
Dalla governance top down alla
partecipazione bottom up
…e la cultura?
48. La cosa più importante della sfida vinta da Matera è la straordinaria capacità
progettuale d'insieme che hanno messo in campo le 6 città della short list. Il
presidente della Commissione ha affermato che nessun'altra competizione è mai
stata di questo livello qualitativo.
Per questo sono importantissime le due norme approvate dal parlamento con
decreto Art Bonus. La prima è il programma Europa 2019 che prevede di
sostenere la realizzazione del lavoro progettuale anche delle città che non hanno
vinto.
La seconda è l'introduzione dal 2015 della
Capitale Italiana della cultura: una capitale
della cultura a livello nazionale e ogni anno,
offrirà invece una opportunità di
competizione virtuosa a tutte le città italiane
grandi e piccole, in grado di far scattare
gli stessi meccanismi positivi e straordinari in
termine di progettazione unitaria e creatività
che abbiamo visto ora tra le 6 città finaliste”.
49.
50. “Il processo di coinvolgimento della scena
creativa lucana nell’elaborazione del
programma culturale può essere suddiviso
cocettualmente in due fasi:
una di ascolto e una di ingaggio”
Fonte: Matera, città candidata capitale europea della cultura 2019
51. Un futuro basato sulla cultura
“Un futuro che non è possibile progettare solo
legandosi alle straordinarie tradizioni e all’immenso
patrimonio architettonico e culturale che attirano già
oggi migliaia di turisti nel nostro territorio, ma che
vogliamo immaginare offrendo la nostra città come
luogo aperto e neutrale in cui sperimentare
collettivamente soluzione ai problemi della
contemporaneità che Matera e la Basilicata
condividono con il resto d’Italia e dell’Europa”
Fonte: Matera, città candidata capitale europea della cultura 2019
52. Quali saranno le forme di educazione del futuro?
Quali relazioni ci saranno tra l’artigianato e
l’industria?
Che ruolo avranno le tecnologie digitali?
Come i saperi millenari possono insegnarci a
progettare forme di abitare e di socializzare adeguate
a superare la crisi dei modelli attuali aiutandoci as
investire su nuovi modelli di imprenditorialità, di
welfare, di miglioramento della spazio pubblico?
Quale ruolo potrebbero avere spazi privati riaperti
come luoghi di condivisione, secondo l’antica
tradizione del vicinato?
Fonte: Matera, città candidata capitale europea della cultura 2019
57. I - DEA
L’I-DEA si propone
come archivio di archivi
e collezione di
collezioni. Agirà come
nodo centrale di questo
“museo diffuso”, da una
parte costituendo un
sistema di archi-
viazione e consultazione
digitale standardizzato
attraverso tutti gli archivi
che li rende accessibili a
cittadini, insegnanti,
studenti, ricercatori,
policy maker e curatori
di tutto il mondo.
58. La prima scuola di design in
Europa a fondarsi sui principi
dell’open culture. Autori, blogger,
designer, artigiani, hackers,
studenti, trasformeranno Matera e
la Basilicata in una piattaforma di
radicale innovazione nell’ambito
dell’arte, della scienza e della
tecnologia. Aprirà nel 2015 con
l’obiettivo di sviluppare le
capacità e le competenze per
produrre localmente gran parte
della strategia di design, degli
allestimenti e delle competenze
tecnologiche richieste per la
realizzazione del programma di
eventi culturali previsti per il
2019.
59. Ispirandosi al fascino
antico di Matera e agli
imponderabili misteri
dell’Universo, Futuro
Remoto guarda a un
lontano passato e ai futuri
possibili, facendo proprie
le straordinarie conquiste
della scienza e della
tecnologia, ma anche
elementi preziosi – quali il
buio e il silenzio – che la
saturazione mediatica e
l’illuminazione eccessiva
delle cittá europee
contemporanee rischiano di
estinguere.
60. La storia di Matera, come
quella di molte alte cittá
europee, è una storia di
adattamento a un rovinoso e
traumatico cambiamento.
Con il tema Continuità
e Rotture, Matera si propone
all’Europa come luogo per
meditare insieme sul fardello
della vergogna in quanto
impulso positivo, in un
processo collettivo di
autoanalisi, autocritica e
auto-perfezionamento, che
porterà ad avere nuova forza
e maggiore ottimismo nel
futuro.
61. Uno dei doni più straordinari
della Basilicata è la sua
capacità di farci tornare
bambini, riscoprendo lo stupore
e il gioco nella vita di tutti i
giorni. Dai giochi urbani alle
spedizioni sotterranee, al
semplice piacere di curare un
giardino, il tema Utopie e
Distopie propone
un’esplorazione delle illimitate
possibilità latenti della città.
Basterà guardarla con occhi
nuovi.
62. Siamo tutti viaggiatori e il
viaggio è oggi una parte
importante della cultura
europea. Ma che cosa
accadrebbe se non fossimo
solo noi a muoverci?
Se le biblioteche, i teatri, i
cinema e le sale da concerto si
spostassero lungo le strade? Se
le nostre strade divenissero
spazi conviviali, di narrazione,
incontro e celebrazione? Il
tema Radici e Percorsi si
appropria di questo spirito
nomade per avvicinare
un po’ di più Matera
all’Europa.
63. Il ruolo della cultura è anche
quello di offrire momenti di
fuga dalla tirannia
del presente, un’occasione di
riflessione su ciò che
abbiamo realizzato e su ciò
che rimane da fare. Il tema
Riflessioni e Connessioni
ripropone il valore,
profondamente meridionale,
della lentezza, in quanto
fuga dall’ideologia della
velocità, guardando al
passato per costruire un
futuro migliore.