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Potete inviare i vostri articoli per l’anno prossimo all’indirizzo mail: bianca.traversa@gmail.com 
Scuola Secondaria Massari-Galilei 
BARI 
REDAZIONALE 
Eccoci alla fine dell‟anno scolastico e con ulteriore voglia di essere con voi anche durante le vacan- ze pubblichiamo il se- condo numero del no- stro giornalino d‟ istituto 2013/2014. 
Numerosi problemi ci hanno impedito a volte di riunire per intero la redazione tutta, ma la buona volontà di alcuni redattori ha fatto sì che anche quest‟ultimo nu- mero dell‟ anno potesse essere pubblicato. 
Gli affanni degli ultimi tempi tra concorsi, com- piti, chiusure per le vota- zioni, scadenze e inter- rogazioni non hanno consentito, e lo perdone- rete, di curare, molto la forma che rispecchia però la nostra sponta- neità, perché, è così, gli articoli sono scritti pro- prio da noi e filtrano le nostre letture, le espe- rienze e i nostri vissuti proprio “A modo nostro.! 
Arrivederci 
al prossimo anno e 
BUONE VACANZE 
a tutti! 
A nostroA modo nostro 
...altro...tra curiosità, notizie e altro 
AVVI-CINARCI AL MONDO CULINARIO INTERNAZIONALE: 
UN’ ESPERIENZA FORMATIVA PER NOI RAGAZZI ! 
Dai primi di Novembre fino agli inizi di Maggio, noi della classe 2°A, abbiamo pre- parato la nostra partecipazione ad un concorso scolastico, nel quale era a nostra disposizione una piattaforma impostata dallo staff del Politecnico di Milano e che ci permetteva di lavorare al nostro progetto. I temi erano vari e molto inte- ressanti e, uno di questi, era in parallelo all’evento dell’EXPO 2015, che si terrà a Milano. L’argomento in questione trattava della gastronomia e delle tradizioni; noi abbiamo deciso di lavorare su questi contenuti. 
In base ai componenti della nostra classe, abbiamo scelto di parlare di sei piatti principali provenienti dalla Cina, dalle Isole Mauri- tius, dal Salento e dalla nostra amatissima Bari. A rappresentare la Cina c’erano gli “Jiaozi”, per le Isole Mauritius il “Biryani”, per il Salento la sapori- ta “Puccia” e per Bari i gustosissimi “Panzerotti”, le “Orecchiette con il Sugo di Braciole” e “Patate, Riso e Cozze”. Per ogni portata, abbiamo analizza- to il lato scientifico, tecnologico, la sua prepara- zione, la tradizione e, solo per alcuni gruppi, an- che la variante. Il risultato è stato davvero meravi- glioso. Ognuno di noi, chi più e chi meno; ha dato il suo contributo, abbiamo svi- luppato nuove competenze imparando cose nuove, ma in modo diverso: attra- verso gite, visite e lezioni interattive. Ma non dimentichiamoci che ci siamo di- vertiti davvero molto. Per noi è stata un’esperienza indimenticabile che oltre ad unirci maggiormente come gruppo, ci ha avvicinato al mondo della cucina, insegnandoci particolar- mente a collaborare e a condividere tutto ciò che questo bellissimo progetto ci ha insegna- to. 
VULPIS NICOLA, GIANGREGORIO GAIA 2A 
The flavours of the food Rainbow 
Concorso internazionale indetto dal Politecnico di Milano 
!!!Abbiamo vinto!!! 
Giugno 2014 
Numero 2
La vita di un ragazzo di città è molto frenetica. La scuola, le attività pomeridiane e molto altro occupano intere giornate, ma, in molte parti del mondo, le città non hanno la possibilità 
di ospitare attrezzature adatte per praticare attività extra-scolastiche. 
La mia città è molto bello,ma non sempre riesce a soddisfare i miei bisogni e quelli dei miei compagni! Noi siamo le persone 
del futuro e abbiamo bisogno di essere stimolati anche, e so- 
prattutto, nella nostra quotidianità ! 
A Bari cinema, bar, teatri e ristoranti di certo non mancano ma un pizzico di modernità e fantasia farebbero in modo che 
la nostra città diventi maggiormente una meta turistica ,tale da che non stanchare le persone che ci vivono e che ci vivono. 
Il mare è una delle cose più belle della mia città e so con cer- 
tezza che senza di lui non potrei mai viverci; mi da ispirazione, mi rilassa e mi rende una delle persone più felici del mondo. 
Tutto sommato non so se lascerei mai la mia città ,ma preferi- 
rei viverci per sempre e magari costruirci una famiglia in que- 
sto posto perché è qui che affondano le mie origini. 
ANCHE SE QUESTA CITTA’ NON E’ PERFETTA SONO FIERO DELLA MIA 
VITA IN CITTA’!!! 
VULPIS NICOLA 2°A 
Sdraiati su un divano, guardando la TV o leggendo un libro. 
Il termine ozio (derivato dal latino otium) indica un'occupazione principalmente votata 
alla ricerca intellettuale. 
Nella vita di oggi siamo tutti indaffarati tra servizi e lavoro e non troviamo mai tempo 
per rilassarsi. 
Pensiamo che quel piccolo momento che ci rimane per riposarci sia una perdita di tempo, al contrario è utilissimo perchè“ricaricala nostra batteria”. 
Analizziamo un aforisma che ci è piaciuto particolarmente, scritto da Ambrose Bierce (Famoso scrittore del 1900): -Ozio. Intervalli di lucidità nei disordini della vita. Questo aforisma fa capire che molte volte, nella vita movimentata di oggi, è utile prendersi una pausa ,che ci pos- 
sa aiutare nelle diverse attività giornaliere. Però è importante non confonderlo come qualcosa che ci possa disto- 
gliere o sostituire dagli impegni e dai doveri quotidiani. Come viviamo, noi ragazze, i nostri momenti di ozio? 
Noi ragazze,quando troviamo dei momenti di tranquillità, amiamo trascorrerli parlando al telefono con le nostre 
amiche, parlando di argomenti a noi particolarmente vicini, per confrontare le diverse opinioni. Se dobbiamo dirla tutta, parte del nostro tempo lo trascorriamo curando la nostra estetica, che per noi in questa fascia di età e 
particolarmente importante perché abbiamo paura di essere giudicate. Noi spesso vorremmo oziare nel senso 
puro del termine, anzi dovremmo farlo per prendere meglio le nostre decisioni e affrontare la nostra vita di ado- 
lescenti. Alice Iaquinta & Gaia Giangregorio2A 
Pagina 2 
Come tutti i miei coetanei anche io ho un papà e siamo fortunati, perché ci sono bambini che non lo 
hanno e sono tristi. E’ bello avere un papà perché è la persona di cui ti puoi fidare; a lui puoi dire tutti i tuoi 
segreti. Leggendo qui e là ho appreso che invece in Germania hanno pensato di dare in affitto uomini per 7 euro all’ora alle donne che sono senza un padre per i propri 
figli. Voi trovate che sia una buona idea? Per me no! I bambini, è vero, si possono svagare con questi uomini, ma non possono confidare i segreti personali proprio 
perché non è il vero padre. Questi uomini ti possono 
portare al parco, a giocare a calcio, a guardare partite 
… e poi basta! In un quotidiano tedesco ci sono foto di uomini che portano in giro figli di madre single o impe- 
gnate al lavoro, oltre agli uomini giovani ci sono anche 
anziani che accudiscono i figli. 
Essere padre è il lavoro più bello che esista e per farlo gli uomini hanno bisogno di alcune regole: 
iniziare a fare il papà fin dalla gravidanza, perché si 
deve già avere un rapporto con il proprio figlio che 
riconosce la voce nel pancione 
si può anche incominciare a imparare a far addor- 
mentare i propri figli nel cuore della notte 
Passare il maggior tempo possibile anche se si ha un lavoro continuo, oppure fare vacanze nel week-end e anche la mamma si deve ritagliare un po’ di tempo per stare con i propri figli abbracciare e prendere in braccio il proprio bambino 
e guardarsi 
Manifestare gioia quando il figlio fa un progresso 
fisico e mentale, i figli hanno bisogno di genitori perché 
così trovano giochi da fare insieme 
Non va tralasciato il “lavoro sporco” del bagnetto e del cambio pannetti, bisogna accompagnarli a scuola, al 
pediatra e condividere con lui tante altre attività. Secondo me non ci si può permettere fare il papà solo nel tempo libero e lasciare l’altro tempo alla mam- 
ma, invece un padre deve sorvegliare il proprio figlio sia nei lavori di scuola che di casa e tutto questo non si può 
fare a pagamento per poche ore ogni tanto PASQUALE MANGIATORDI
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IMPARARE DIVERTENDOSI 
Il 26 Marzo 2014 gli alunni di tutte le prime della Massari e noi della 2D siamo andati in auditorium per vedere lo spettacolo teatrale”La carica dei 101. La 
storia parla di due cani, Pongo e Perdita, che si incontrano e si innamorano contemporanea- 
mente ai loro padroni, e per tutto lo spettacolo saranno impegnati a salvare i numerosi cuc- 
cioli rapiti da Crudelia , una dona vanitosa e senza scrupoli .Questa è stata la prima volta che 
noi abbiamo visto un spettacolo teatrale in inglese e nonostante ciò abbiamo capito tutto per- 
chè erano le parole che già conoscevamo grazie alla prof.ssa Lippolis, che ci aveva fatto legge- 
re la sceneggiature dello spettacolo. 
PASQUALE MANGIATORDI / DI LORENZO ANTONIO I GATTI DA BAR! 
L’amore per i gatti e gli animali in generale, soprattutto in noi ragazzi, è molto frequente. Però quando l’animale è in casa a volte non viene curato bene, per- 
ché non si hanno sempre i tempi per farlo. Ho scoperto che basterebbero po- 
che ore per avere e coccolare un gatto, senza avere un impegno costante e giornaliero. A Torino esiste un bar, dove è concesso mangiare mentre coccoli un gatto. Secondo i calcoli si dice che i gatti trasmettono relax e combattono ansia ed 
insonnia. Però le persone non devono pensare di arrivare in questo bar sceglie- 
re un gatto e coccolarlo, perchè, molte volte, il gatto può sembrare infastidito, quindi è lui che decide se 
farsi coccolare o meno. Nel bar c’è addirittura una zona “veterinaria”. Nelle vicinanze dei due locali ci sa- 
ranno sportelli per le adozioni collegati ai gattili di zona. Vicino ad ogni tavolo c’è una dispensa piena di di- 
sinfettanti per scegliere quello più giusto per disinfettarsi le mani, prima di coccolare il gatto e dopo. Per me è sbagliato mangiare vicino al pelo del gatto; chissà quali allergie! Però sarebbe bello condividere emozioni con altri esseri diversi da noi. Almeno il gatto resta lì appoggiato al tuo braccio ad ascoltarti, 
senza parlare o giudicare. Vorrei che anche a Bari ci fosse un locale del genere, magari anche con altri animali, però le mie curiosità vanno oltre, nel senso che, se una persona è allergica al pelo del gatto o di qualsiasi animale, preferirei che il locale fosse diviso in due: un’area solo servizio bar, ed dall’altra parte, servizio bar con animali da cocco- 
lare. Piccolella Martina 
Il gatto non ha un palato sviluppato per i cibi dolci e quindi non riesce a sentirne il sapore e la diversità rispetto ai cibi salati, che mangia giornalmente. Tutti i carnivori e in particolare il gatto, hanno dei geni che producono proteineche li ren- 
dono non sensibili al dolce. Ecco perché la loro dieta non comprende dolci, bensì croccantini adatti al loro metabolismo l’unico dolce concesso è il latte che contiene anche grassi che piacciono e fanno bene ai carnivori. Perciò attenti ragazzi a non dare dolci ai vostri gattini, gli farete solo del male! Michelle Crocetti
DIFFERENZE TRA CALCIO A CNQUE E CALCIO A UNDICI 
In realtà dal calcio a cinque al calcio a undici non cambia molto la tecnica, ma 
ci sono differenze evidenti per alcuni particolari, ad esempio la grandezza del 
campo, e delle porte, la durata della partita e poi il tipo di allenamento perché il gioco a cinque richiede maggiore velocità e migliore forma fisica dei giocato- 
ri. Giocare a calcio è molto divertente ma richiede un allenamento adeguato sia per dare il massimo in campo e sia per non stancarsi subito. Nel calcio a undici i giocatori seguono una dieta e un allenamento adeguato al loro mestie- 
re e così riescono a percorrere moltissimi metri senza stancarsi presto, inoltre 
per essere sicuri che non abbiano malattie o problemi fisici eseguono delle vi- 
site mediche accurate per verificare che sia tutto appo- 
sto. Spero che sia così anche per Il calcio a cinque, che soli- 
tamente viene praticato tra amici per passare il tempo o per distrarsi un po‟. 
Barletta 2A LA TECNOLOGIA AL SERVIZIO DEI NOSTRI OCCHI 
“Tifosi al centro dell’azione” è lo slogan che sarà comune con tutti gli sta- 
di che ospiteranno le manifestazioni nei prossimi anni. L’idea dei designer è riusci- 
re a far vedere in prima persona la partita sul campo di farla diventare un’esperienza unica, migliore di quella vista solitamente in tv a casa. I designer hanno a disposizione 
una nuova arma: ad esempio dei bracci robotici che possano trasformare lo stadio in base all’evento sportivo ospitatovi e di cambiare la visuale degli spettatori inclinando 
gli spalti. Verranno aggiunti collegamenti wireless che consentiranno al pubblico di 
condividere foto e commenti in rete senza congestionarla, la sostituzione di campo 
dove diverse tribune motorizzate scorrono su un sistema di binari, martinetti idraulici 
che permettono di modificare l’inclinazione delle gradinate, i campi saranno dotati di 
meccanismi adatti a cambiare la superficie del campo (erba, parquet …), il tetto servi- 
rà non solo per riparare ma anche per riciclare l’acqua piovana e, attraverso pannelli 
solari, a produrre energia elettrica. Massimiliano Cassano.1D 
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State tranquilli, non è una parolaccia, ma è un sinonimo di pettegolezzo. Voi lo sapevate che il pettegolezzo era già in uso nell’antica Roma? 
Secondo Primo Levi chi dice un pettegolezzo accompa- 
gna il soddisfacimento di un bisogno primario. Al giorno d’oggi molte persone dello spettacolo come Belén Rodrìguez, o anche reali, come Lady D, sono vittime di pettegolezzo vero e proprio con tanto di fotografi di fama e giornalisti che hanno bisogno di uno Scoop. 
E secondo alcuni studiosi il pettegolezzo fa bene ed è un simbolo di fiducia. Però dobbiamo sapere che i pettego- 
lezzi possono rovinare la reputazione, addirittura la carrie- 
ra di una persona, può rovinare un rapporto di amicizia; se il pettegolezzo si diffonde, la persona in questione potrà essere schernita da tutti. Ricordiamo allora che un pettegolezzo può si far bene (chi lo dice o è in cerca di notorietà) ma anche far male per chi ne è vittima. Domenico Chiaromonte 2A 
LE REGOLE Ogni persona al mondo 
deve rispettare le regole, perché se nessuno le rispetta ci sarebbe il 
caos, come ad esempio a scuola ci sono alcuni ragazzi che urlano, giocano, chiac- 
chierano, poi passano i guai con sospen- 
sioni, bocciature o espulsioni; ma non è 
solo per questo, bisogna rispettare le re- 
gole per vivere meglio e non solo a scuola; dappertutto, per strada, per casa … per esempio ci sono ladri, matti, pirati della 
strada che finiscono in prigione per que- 
sto. Dobbiamo cercare di cambiare questo 
mondo, perchè secondo me sarebbe brut- 
to se ognuno facesse come gli pare, per- 
ché agli altri sarebbe impedito farlo. Dario Lacarpia ID. 
Alla maggior parte delle persone e dei ragazzi piace molto ridere, ma quando ciò succede si sente dire che “il riso ab- 
bonda sulla bocca degli stupidi”. Ridere fa bene alla salute, ma quando si ride bi- 
sogna capire di cosa e perchè lo si fa, ad esempio: non si ride in classe durante una spiegazione, oppure quando si è in chiesa. Si può ridere invece quando stia- 
mo in compagnia di amici o familiari op- 
pure quando si fa qualcosa di divertente. Negli ospedali i pazienti malati di tumore o altre malattie molto dolorose riescono a ridere grazie a volontari clown ben ac- 
cettati dagli ospedali proprio per far ri- 
dere chi soffre. Uno scienziato americano reputa che un sorriso o una risata siano una forma di ginnastica che allena il cervello ad essere più forti e capaci di affrontare situazioni difficili e stressanti. Io ogni mattina vedo sempre per- sone tristi che non af- 
frontano la propria vita con entusiasmo mentre io sono un ragazzo 
molto sorridente. Giuseppe Ladisa 1ªB
L’AUTO DEI NOSTRI SOGNI 
Stiamo nel 2014, l’evoluzione della tecnologia aumenta sempre di più in ogni strumento 
cellulare i-pad… è arrivata anche una nuova macchina “tecnologica”. In questi anni sono 
accaduti migliaia di incidenti stradali, a causa delle distrazioni che richiamano l’ attenzione degli autisti. Nel 2020 uscirà una nuova macchina“il sistema Obstacle Avoidance”, un auto che si attiva soltanto quando l’autista non reagisce in tempo. Esso funziona grazie a tre ra- 
dar, tra cui a una telecamera che tiene sotto controllo la strada fino a 200 metri; quando rileva la presenza di un pedone o di emergenza avvisa il guidatore. Necessariamente con- 
trolla che la strada sia libera, tramite il servosterzo che evita l’ impatto effettuando una ma- 
novra di emergenza. I primi test sono stati avviati ad una velocità di 600 chilometri ora- 
ri,sono stati positivi. Insomma, ora si tratta soltanto di metterlo in commercio, sicuramente andrà immediatamente a ruba. Secondo me questa nuova invenzione e’ molto utile per au- 
tomobilisti che si distraggono facilmente oppure con problemi gravi come sensa vista . 
Shaven Nuyandoa 1A 
SOLO ACQUA E ZUCCHERO PER UN MONDO PIÙ PULITO 
Sono state scoperte delle pile ricaricabili ad acqua e a zucchero che sostituiranno le pile at- 
tualmente in uso. Le pile oggi sono i rifiuti più inquinanti, quando vengono buttate. Le batte- 
rie allo zucchero sono una invenzione in sviluppo all’università della Virginia, negli Stati Uniti, invece le pile ad acqua sono già in com- mercio e per l’utilizzo comune. 
Le batterie allo zucchero producono un’energia senza confronto rispetto 
alle batterie convenzionali ed inoltre sono più convenienti, perché ricaricabili e biodegradabili e funzionano più a lungo prima di essere ricaricate. Lo zucche- 
ro è un composto naturale perfetto per l’accumulo di energia, quindi cerchia- 
mo di sfruttare questa energia naturale in modo ecologico per produrre una batteria. La nuova pila servirà anche per ricaricare la batteria di telefoni, cellu- 
lari, tablet, videogiochi e molti altri appa- recchi elettronici, che in fase di evolu- 
zione richiedono sempre più energia. Le nuove pile serviranno anche ad evitare inquinamenti nelle discariche, sono quindi più sicure per l’ambiente che ci circonda in quanto la soluzione zuccherina non si infiamma né è esplosiva. 
Le pile ad acqua sono dette anche “acquacell” e per ricaricarle basta immergerle nell’acqua 
per qualche minuto. Le materie utilizzate per costruire le pile provengono da fonti sostenibili e a differenza delle batterie odierne che sono avvolte da un involucro di acciaio, le acquacell utilizzano plastica riciclata. 
Quindi le nuove pile sostituiranno quelle odierne e aiuteranno anche 
l’ambiente. 
Massimiliano Cassano . 
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OBESITÀ INFANTILE IN AUMENTO!! 
Quando guardo in giro vedo che molti miei compa- gni hanno problemi con il loro fisico e infatti ho letto che l’obesità infantile è in aumento in tutto il mondo e molti bambini sono in sovrappeso o addi- rittura sono obesi. Specialmente in Italia è stato notato che un bambino su tre, tra i 6 e gli 11anni, supera il peso previsto. Alcuni studi hanno accerta- to che la maggior parte dei bambini, circa il 75 %, poi nella età adulta rimane in sovrappeso o diventa obeso. Inoltre questa indagine ha fatto venir fuori che la maggior parte dei genitori non si rende con- to del reale peso del proprio figlio. Tutti noi, di qualsiasi età dobbiamo stare attenti alla nostra ali- mentazione, nel contempo dobbiamo svolgere atti- vità fisica. 
Io penso che però periodicamente si dovrebbero effettuare dei controlli da parte dei medici di fami- glia o dagli specialistici e verificare il peso, anche perché dai problemi di peso possono nascere delle malattie come il tanto temuto diabete. Perciò state sempre attenti a quello che mangiate e vi consiglio anche un po’ di attività fisica. 
Natasha Avella 2D 
UN TRUCCO PER AVERE DELLE PORZIONI DI CIBO GIUSTE 
Attualmente si presta molta attenzione al proprio fisico e alle propria salute. Sicuramente molte persone seguono una dieta o semplicemente stanno attenti alle quantità di cibo, ma per pigrizia non prendono mai la bilancia per misurare il cibo. Alcuni studiosi hanno ac- certato che la maggior parte delle persone sbagliano la quantità di cibo da mangiare. Que- sto problema pare si fossa risolvere semplicemente in maniera veloce e economica. Aiu- tando le persone che non hanno senso della misura. 
-Per la quantità giusta di formaggio basta misurare con il proprio indice!! 
-per pollo, pollame e pesce basta usare il palmo di una mano femminile o la misura di un mazzo di carte, 
- Due calzini arrotolati insieme sono le quantità per i cereali del- la prima colazione. 
Mentre un pugno della mano ci può aiutare per la grandezza del frutto da gustare 
-per pasta, riso e fagioli usate una palla da tennis e 
-per le patate utilizzate la grandezza di un mouse del computer, 
-per noci e frutta secca a guscio basta ciò che viene contenuto nella mano e per il condimento dell’insalata usate un pollice!! 
Questi sono dei veloci suggerimenti che vi potranno aiutare, comunque anche se userete questi consigli state sempre attenti all’ alimentazione. 
Natasha Avella2D 
Piccole persone, grandi diritti 
Oggi i bambini vengono rispettati? 
L‟infanzia dei bambini deve essere pro- tetta per creare le migliori condizioni di sviluppo di ogni bambino, senza distin- zione di razza, di lingua, di colore della pelle o di opinione. La Convenzione U- niversale esalta anche l‟importanza della vita affettiva, familiare; tutti i bam- bini hanno anche il diritto di avere una vita privata e un contesto familiare. Giocare, godere del tempo libero, è ciò che deve fare ogni bambino, anziché lavorare, soprattutto se la mansione è pesante e pericolosa. Quindi lo sfrutta- mento minorile non ci deve essere in nessun Paese e ogni bambino deve poter godere dei propri diritti, perché l‟infanzia è il futuro dell‟umanità: pro- teggerla è un dovere, amarla un piace- re. 
Nicole Fanelli 1B
I SUONI DELLA FORESTA EQUATORIA- 
LE REGISTRATI PRIMA 
DELL’ESTINZIONE DEGLI ANIMALI 
Fino a poco tempo fa i suo- 
ni della natura per noi era- 
no solo immaginabili, invece oggi con l’evoluzione della 
scienza acustica, è possibile ascoltare i suoni della natu- 
ra delle aree della foresta equa- 
toriale; proprio come se 
abitassimo laggiù. Un con- 
tributo particolare è dovu- 
to a David Monacchi, che 
da molto tempo studia 
l’acustica della natura in A- 
mazzonia, Africa e Borneo. Le sue visite in questi posti richiedono molto tempo di ricerca e di preparazione. Con l’aiuto del campo base e accompagnato da guide 
locali può andare nelle aree più inaccessibili di questi luoghi; quando individua il posto dove è possibile regi- 
strare posiziona microfoni e apparecchi per la regi- 
strazione. Quando il ricer- 
catore termina il suo dove- 
re si concentra su come 
tradurre la sua esperienza per esporla al pubblico. Quando termina il lavoro espone i video in alta defi- 
nizione che ha realizzato. Grazie a lui anche i nostri figli potranno vedere e a- 
scoltare i suoni e gli anima- 
li, le piante e i paesaggi che 
si stanno estinguendo per colpa dell’ingordigia umana. 
Massimiliano Cassano . Pagina 8 
LO SPETTACOLO Il giorno 3 Aprile del 2014 tutte le classi prime hanno assi- 
stito ad uno spettacolo teatrale in barese tratto dal libro 
intitolato “Come eravamo” e l’attrice recitava dei brani scritti dal signor Mau- 
rogiovanni. Lo spettacolo è iniziato alle ore 9:30 ed è dura- 
to circa un’ ora. Sono stati interpretati anche degli skach, ideati sempre da Maurogiovanni. Sicuramente le classi sa- 
ranno state molto contente dato che si sono anche recita- 
te delle poesie in dialetto barese e poi abbiamo scoperto 
qualcosa in più del nostro passato di baresi. Massimiliano Cassano.
IL CERVELLO DEL CANE FELICE E’ COME UMANO 
Noi bambini che viviamo con i cani sappiamo che la gamma di emozioni che animano le nostre giornate sono tante. Un nuovo studio fatto DALLO SCIENZIATO GREGORY BERNS conferma che il cane vive emozioni, proprio come accade a noi. In particolare i sentimenti che prova quotidianamente sono divertimento, rabbia, curiosità e semplicità ma si differenzia per la scelta del modo. Non ci sono test che valutano il comportamento ma che valutano risonanze magnetiche per l’attività cerebrale. Si scopre cosi che davanti a un evento il nucleo celebrale del cane si 
attiva. La stessa cosa succede a noi umani 
quando siamo felici. 
NATASHA MARVULLI 1B 
Pagina 9 
L’autolesionismo è una “moda” che si sta diffondendo in questi periodo e solitamente interessa i teen agers di 13-14 anni. 
Alcuni ragazzi si tagliano i polsi con quella famosa “amichetta” che ci si porta assieme:una LAMETTA,un oggetto molto taglien- 
te ,tanto che basta passarla sulla pelle e facilmente si creano solchi profondi. 
Certe volte da quei tagli esce molto sangue e si può finire in ospe- 
dale. 
Certi pensano che l’autolesionismo sia solamente un gioco, ma chi soffre di autolesionismo incomincia a tagliarsi perché è un po’ ro- 
busto o ha le gambe storte, e viene preso da chi neanche conosce e non sa nulla della sua vita. 
Gli AUTOLESIONISTI sono molti nel mondo e tutti piangono,soffrono, fanno del male a se stessi, perché per loro è l’ unico modo di reagire. Se vi capita di incontrarne uno, siategli vicino, fatelo sentire non solo 
e vedrete che non avrà più bisogno di farsi del male e voi avrete guadagnato un amico 
Antonella Altobello  1B 
LA MODA IERI E OGGI Ogni anno gli adolescenti creano un nuovo modo di vestire e di percorrere la strada della MODA. 
La moda è stata sempre cambiata con 
nuovi outfit (abiti e accessori), stili- 
sti, e in particolare 
mi vorrei sofferma- 
re su quella del 1800. A quell’ epoca essa preve- 
deva abiti ampi e 
voluminosi per le 
donne, mentre 
sobri, ma allo 
stesso tempo affa- 
scinanti, per gli uomini. Questi abiti potevano essere acquistati soltanto dai nobili e da coloro che aveva maggior potere. Nella seconda metà del XIX in 
Italia gli stilisti ebbero molto successo 
per questo fornirono anche i primi cata- 
loghi di moda dove si poteva dare un‟ occhiata agli abiti. Dopo tanti anni arrivano gli anni „50. In 
quel periodo la moda era veramente di un gusto bon ton. Negli anni 50 era di moda mettersi: t-shirt, pantaloni blue 
jeans, pois e i bikini e-rano veramente 
glam (graziosi) con 
quel tocco di clas- 
se; era anche di moda essere una 
pin up (ragazze for- 
mose, sorridenti spesso in costume da 
bagno). Per ricreare l‟outfit di una signora degli anni 50 bisogna avere 
tanta propensione ver- 
so il bon ton: 
Indossare per il giorno 
una gonna a ruota, mettendo in evidenza il punto vita e indossare t 
-shirt sempre dentro 
pantaloni o gonne, come scarpe utilizzare 
le “ballerine”. 
Nel prossimo articolo vi continuerò a 
presentare la moda nei periodi degli anni ‘70 
SHAVEN NUYANDOA
GLI ANIMALI IN FATTORIA 
Per gli animali la fattoria è come un posto sicuro, dove c’è pace e amore. Io ho la possibilità di coccolarli e di curarli perché un amico di famiglia ha una fattoria dove io posso giocare coccolare e prendermi cura degli animali . C’è altra gente che la pensa diversamente da me perché proprio questa gente tiene cani gatti criceti conigli e galline rinchiusi in gabbie molto strette e non gli danno ne da bere ne da mangiare per parecchi giorni. Mio padre non è come gli altri perché il suo cane invece lo ha lasciato in fattoria dove se ne sta in pace e qualche volta lo andiamo a trovare insieme. Per me gli animali sono importanti perché ho avuto molte esperienze negative perché ho avuto molti animali di cui sono tutti morti e per questo quando parlo parlano di animali me ne vado. Gli animali della "Fattoria padronale" nel romanzo “La fattoria degli animali” di Orwell erano maltrattati e sfruttati dal loro padrone, il signor Jones, vengono a conoscenza del sogno di un vecchio e saggio animale chiamato Vecchio Maggiore, rispettato da tutti. In questo sogno, gli animali diventano liberi dal giogo dell'uomo della fattoria. MARVULLI NATASHA 
Le origini del pesce d'aprile non sono note, anche se sono state proposte diverse 
teorie. Si conside-ra che sia collegato all'equinozio di primavera, che cade il 21 
marzo. Ma dato che l’usanza è un po' comune a tutta l'Europa, alcuni stu- diosi sono andati più indietro nel tempo e hanno ipotizzato come origine del pesce d'aprile l'età classica, ed in particolare 
hanno intravisto una traccia nel mito di Proserpina,che dopo esse- 
re stata rapita da Plutone, viene vanamente cercata dalla madre, ingannata da una ninfa, ma anche alcuni ricercatori individuano nella festa pagana di Venere, Verticordia, alcune 
possibili comunanze 
Francesca Toritto 1B Pesce d’ Aprile 
Vi siete mai chiesti chi è il nostro antenato? Io sì e ho subito pensato che tutte le 
nostre caratteristiche fisi- 
che, da testa a piedi, deriva- 
no degli australopitechi. 
Sulla Terra la prima faccia è stata quella di un pesce e 
da questa si sono evolute tutte le altre. Il ricercatore esaminando i fossili di pesci preistorici e ne hanno rico- 
struito l’aspetto in tre di- 
mensioni. A pochi mesi dalla 
scoperta di un fossile di un 
pesce dotato di mascella e 
di mandibola in Cina, han- 
no trovato in Canada 
un fossile ancora 
più antico. In que- 
sto si trova la tra- 
sformazione della mandibo- 
la: si tratta dello sposta- 
mento in avanti di una par- 
te del cervello e si formano gli embrioni. Negli embrioni 
dei ”senza mandibola” i tes- 
suti del cervello si incontra- 
no con gli occhi formano una sola narice. Negli embrioni dei vertebrati con man- 
dibola questi tessu- 
ti si ripiegano sulla narice che 
poi, divisa in due, diventa il muso. Quindi gli “antenati” della 
mandibola non sono mam- 
miferi ma pesci, una scoper- 
ta molto interessante. Paola D’Agostino 
Pagina 10 
Al mito di Proserpina ed all'ira di sua ma- 
dre Cerere per il rapimento di sua fi- 
gliasi fa risalire l'alter- 
nanza delle stagioni.
Vorrei parlare delle attività fisiche ed in parti- 
colare della “DANZA”. Conosco una ragazzina 
dell’ Istituto Massari Galilei che pratica 
quest’attività e molto spesso, quando ci vedia- 
mo, mi racconta di ciò che fa. L’altra volta mi ha detto che lei si diverte tantissimo e che ci 
tiene molto; spesso fa danza classica e danza 
moderna, solo qualche volta hip – hop. Da quello che ho capito a lei entusiasma di più 
quest’ultimo. Il corso è quasi alla fine e devono fare presto perché a Maggio c’è il saggio, a lei 
dispiace che finiscano le lezioni, ma la cosa bel- 
la è stata la passione e la voglia di praticarla. Una volta mi fece vedere cosa aveva imparato 
e io rimasi a bocca aperta, fu bravissima tanto è vero che le dissi, per me, di poter partecipare Pagina 11 
Ormai in Italia ci siamo a- 
bituati e vedere uno smar- 
tphone in mano ad un bam- 
bino di 6-7 anni ci sembra normale, ma non lo è asso- 
lutamente; perciò infatti 
potrebbe essere vietato l’uso dei telefoni cellulari 
per i minori di 12 anni. 
Sembra infatti che i cellu- 
lari, se utilizzati per troppo tempo, possano portare al tumore al cervello, in parti- 
colare nei ragazzi. Infatti negli ultimi 10 anni è au- 
mentato di molto il nu- 
mero di tumori e 
la causa 
viene attribuita principal- 
mente all’uso eccessivo dei 
nostri beneamati cellulari. 
Negli ultimi anni sono sorte molte associazioni con un 
obbiettivo comune: convin- 
cere il governo a dare il via 
a campagne informative sui danni e sui rischi delle onde elettromagnetiche e convin- 
cere la gente ad usare gli au- 
ricolari o a non tenere i cel- 
lulari vicino all’orecchio. 
Ecco alcune sempllici regole 
per non correre rischi utiliz- 
zando i cellulari: 
Non farli utilizzare ai bam- 
bini più piccoli o limitarne l’uso. 
Utilizzate sempre 
l’auricolare o il vivavo- 
ce. 
Restate lontani da chi 
parla al telefono. 
Non tenete il cellulare sul corpo anche se non state telefonan- 
do. 
Utilizzate il cellulare per telefo- 
nate brevi: per chiamate lunghe utilizzare il fisso. 
Non mettete il telefono vici- 
no all’orecchio prima dell’inizio della conversa- 
zione. Preferite la comunicazione tramite sms a quella tradi- 
zionale. 
Quando acquistate un cellu- 
lare, sceglietene uno con la 
potenza di assorbimento più 
bassa. La legge in Italia e in Europa 
non arriverà prima di qual- 
che anno per fortuna dei ra- 
gazzi più piccoli, anche se 
in diversi altri Paesi è già in 
corso. 
Giorgia Quintavalle 1D 
CELLULARI, DIVIETO PER I MINORI DI 12 ANNI? 
ad “Amici”, quel famoso programma televisivo, do- 
ve ci sono persone che 
cantano e ballano. Dovre- 
ste vederla quando ballò, le punte dei piedi, erano perfette, tipo delfino, in un modo elegante. A mio parere la “DANZA” va praticata perché fa be- 
ne al fisico, al corpo e pra- 
ticata nel tempo libero ci farebbe bene anche all’umore ….W la danza 
Veneziani Rosy  1°B 
La danza
Al mondo ci sono tante persone che adorano i cantanti che d'altronde sono tantissimi e ognu- 
no ha i propri gusti. A me piace “ Gigi D’Alessio” che per quanto ne so io, non ha fatto niente per essere preso così in giro, è dolce, è buono, è gentile, ha delle qualità che io a- 
doro, ma non le dico solo perché mi piace, ma perché è ciò che penso io di lui. Ci sono persone che lo odiano, gli vogliono un male incredibile, lo detestano e persone che lo a- 
mano, lo ammirano e gli vogliono un bene dell’anima, come me. Tempo fa prendevo in 
giro il cantante che piace a una mia amica, “ Justin Bieber ”, è vero, proprio così… io lo prendevo in giro, dicendo che è brutto, antipatico e che quasi mezzo mondo lo odia … invece 
non è così. Col passare del tempo mi sono accorta che mi sbagliavo, come se lei mi avesse fatto il lavaggio del cer- 
vello e iniziai a pensare che era un bravo artista e poi, come ho detto, “ognuno ha i propri gusti ” 
Veneziani Rosa 1B COSA VORREBBERO I RAGAZZI DALLA SCUOLA? 
Vi siete mai chiesti cosa vorrebbero i ragazzi dalla scuola? Dopo un breve sondaggio tra i ragazzi della mia clas- 
se, una prima media ho notato che alla domanda “Cosa vorresti dalla scuola”quasi tutti i ragazzi han- 
no risposto che vorrebbero meno compiti e più va- 
canze. Secondo me queste cose potrebbero contribuire per far si che i ragazzi siano più riposati e freschi per i giorni seguenti. Altri alla domanda “cosa vorresti dalla struttura scolastica” hanno risposto che vorrebbero altri 
strumenti musicali, più manifestazioni scolastiche, più tempo libero, allungare le ore pomeridiane per 
non aver compiti e per finire cambiare aula per ogni 
materia. 
Io penso che queste piccole richieste possano aiu- 
tare a maturare i ragazzi soprattutto la richiesta di 
cambiare aula per ogni materia. È’ scientificamente provato che cambiare aula per 
ogni materia possa tenere il corpo in allenamento 
continuo e quindi far funzionare al meglio le artico- 
lazioni. Inoltre può far ritornare l’attenzione dei 
ragazzi e può renderli più preparati e freschi nelle materie successive. Gisella Pesole 1 D REDAZIONE : Prof. Bianca Traversa Prof. Annarita Iacobone REDATTORI : Altobello Antonella 1B-Avella Natasha 2D-Barletta Gianlory 2A-Cassandra Saverio 1B-Cassano 
Massimiliano ID-Chiaromonte Domenico2A-Crocetti Michelle1B-D’Agostino Paola 1D-De Giosa Rosa 1B-Di Lo- 
renzo Antonio 1B-Fanelli Nicole 1B-Giangregorio Gaia 2A-Iaquinta Alice 2A-Ladisa Giuseppe 1B-Lamparelli Noemi 
1B-Lacarpia Dario 1D-Mangiatordi Pasquale 1B-Marvulli Natasha 1B-Nuyandoa Shaven 1A-Pesole Gisella 1D-Petroni 
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Giornalino_2014

  • 1. Potete inviare i vostri articoli per l’anno prossimo all’indirizzo mail: bianca.traversa@gmail.com Scuola Secondaria Massari-Galilei BARI REDAZIONALE Eccoci alla fine dell‟anno scolastico e con ulteriore voglia di essere con voi anche durante le vacan- ze pubblichiamo il se- condo numero del no- stro giornalino d‟ istituto 2013/2014. Numerosi problemi ci hanno impedito a volte di riunire per intero la redazione tutta, ma la buona volontà di alcuni redattori ha fatto sì che anche quest‟ultimo nu- mero dell‟ anno potesse essere pubblicato. Gli affanni degli ultimi tempi tra concorsi, com- piti, chiusure per le vota- zioni, scadenze e inter- rogazioni non hanno consentito, e lo perdone- rete, di curare, molto la forma che rispecchia però la nostra sponta- neità, perché, è così, gli articoli sono scritti pro- prio da noi e filtrano le nostre letture, le espe- rienze e i nostri vissuti proprio “A modo nostro.! Arrivederci al prossimo anno e BUONE VACANZE a tutti! A nostroA modo nostro ...altro...tra curiosità, notizie e altro AVVI-CINARCI AL MONDO CULINARIO INTERNAZIONALE: UN’ ESPERIENZA FORMATIVA PER NOI RAGAZZI ! Dai primi di Novembre fino agli inizi di Maggio, noi della classe 2°A, abbiamo pre- parato la nostra partecipazione ad un concorso scolastico, nel quale era a nostra disposizione una piattaforma impostata dallo staff del Politecnico di Milano e che ci permetteva di lavorare al nostro progetto. I temi erano vari e molto inte- ressanti e, uno di questi, era in parallelo all’evento dell’EXPO 2015, che si terrà a Milano. L’argomento in questione trattava della gastronomia e delle tradizioni; noi abbiamo deciso di lavorare su questi contenuti. In base ai componenti della nostra classe, abbiamo scelto di parlare di sei piatti principali provenienti dalla Cina, dalle Isole Mauri- tius, dal Salento e dalla nostra amatissima Bari. A rappresentare la Cina c’erano gli “Jiaozi”, per le Isole Mauritius il “Biryani”, per il Salento la sapori- ta “Puccia” e per Bari i gustosissimi “Panzerotti”, le “Orecchiette con il Sugo di Braciole” e “Patate, Riso e Cozze”. Per ogni portata, abbiamo analizza- to il lato scientifico, tecnologico, la sua prepara- zione, la tradizione e, solo per alcuni gruppi, an- che la variante. Il risultato è stato davvero meravi- glioso. Ognuno di noi, chi più e chi meno; ha dato il suo contributo, abbiamo svi- luppato nuove competenze imparando cose nuove, ma in modo diverso: attra- verso gite, visite e lezioni interattive. Ma non dimentichiamoci che ci siamo di- vertiti davvero molto. Per noi è stata un’esperienza indimenticabile che oltre ad unirci maggiormente come gruppo, ci ha avvicinato al mondo della cucina, insegnandoci particolar- mente a collaborare e a condividere tutto ciò che questo bellissimo progetto ci ha insegna- to. VULPIS NICOLA, GIANGREGORIO GAIA 2A The flavours of the food Rainbow Concorso internazionale indetto dal Politecnico di Milano !!!Abbiamo vinto!!! Giugno 2014 Numero 2
  • 2. La vita di un ragazzo di città è molto frenetica. La scuola, le attività pomeridiane e molto altro occupano intere giornate, ma, in molte parti del mondo, le città non hanno la possibilità di ospitare attrezzature adatte per praticare attività extra-scolastiche. La mia città è molto bello,ma non sempre riesce a soddisfare i miei bisogni e quelli dei miei compagni! Noi siamo le persone del futuro e abbiamo bisogno di essere stimolati anche, e so- prattutto, nella nostra quotidianità ! A Bari cinema, bar, teatri e ristoranti di certo non mancano ma un pizzico di modernità e fantasia farebbero in modo che la nostra città diventi maggiormente una meta turistica ,tale da che non stanchare le persone che ci vivono e che ci vivono. Il mare è una delle cose più belle della mia città e so con cer- tezza che senza di lui non potrei mai viverci; mi da ispirazione, mi rilassa e mi rende una delle persone più felici del mondo. Tutto sommato non so se lascerei mai la mia città ,ma preferi- rei viverci per sempre e magari costruirci una famiglia in que- sto posto perché è qui che affondano le mie origini. ANCHE SE QUESTA CITTA’ NON E’ PERFETTA SONO FIERO DELLA MIA VITA IN CITTA’!!! VULPIS NICOLA 2°A Sdraiati su un divano, guardando la TV o leggendo un libro. Il termine ozio (derivato dal latino otium) indica un'occupazione principalmente votata alla ricerca intellettuale. Nella vita di oggi siamo tutti indaffarati tra servizi e lavoro e non troviamo mai tempo per rilassarsi. Pensiamo che quel piccolo momento che ci rimane per riposarci sia una perdita di tempo, al contrario è utilissimo perchè“ricaricala nostra batteria”. Analizziamo un aforisma che ci è piaciuto particolarmente, scritto da Ambrose Bierce (Famoso scrittore del 1900): -Ozio. Intervalli di lucidità nei disordini della vita. Questo aforisma fa capire che molte volte, nella vita movimentata di oggi, è utile prendersi una pausa ,che ci pos- sa aiutare nelle diverse attività giornaliere. Però è importante non confonderlo come qualcosa che ci possa disto- gliere o sostituire dagli impegni e dai doveri quotidiani. Come viviamo, noi ragazze, i nostri momenti di ozio? Noi ragazze,quando troviamo dei momenti di tranquillità, amiamo trascorrerli parlando al telefono con le nostre amiche, parlando di argomenti a noi particolarmente vicini, per confrontare le diverse opinioni. Se dobbiamo dirla tutta, parte del nostro tempo lo trascorriamo curando la nostra estetica, che per noi in questa fascia di età e particolarmente importante perché abbiamo paura di essere giudicate. Noi spesso vorremmo oziare nel senso puro del termine, anzi dovremmo farlo per prendere meglio le nostre decisioni e affrontare la nostra vita di ado- lescenti. Alice Iaquinta & Gaia Giangregorio2A Pagina 2 Come tutti i miei coetanei anche io ho un papà e siamo fortunati, perché ci sono bambini che non lo hanno e sono tristi. E’ bello avere un papà perché è la persona di cui ti puoi fidare; a lui puoi dire tutti i tuoi segreti. Leggendo qui e là ho appreso che invece in Germania hanno pensato di dare in affitto uomini per 7 euro all’ora alle donne che sono senza un padre per i propri figli. Voi trovate che sia una buona idea? Per me no! I bambini, è vero, si possono svagare con questi uomini, ma non possono confidare i segreti personali proprio perché non è il vero padre. Questi uomini ti possono portare al parco, a giocare a calcio, a guardare partite … e poi basta! In un quotidiano tedesco ci sono foto di uomini che portano in giro figli di madre single o impe- gnate al lavoro, oltre agli uomini giovani ci sono anche anziani che accudiscono i figli. Essere padre è il lavoro più bello che esista e per farlo gli uomini hanno bisogno di alcune regole: iniziare a fare il papà fin dalla gravidanza, perché si deve già avere un rapporto con il proprio figlio che riconosce la voce nel pancione si può anche incominciare a imparare a far addor- mentare i propri figli nel cuore della notte Passare il maggior tempo possibile anche se si ha un lavoro continuo, oppure fare vacanze nel week-end e anche la mamma si deve ritagliare un po’ di tempo per stare con i propri figli abbracciare e prendere in braccio il proprio bambino e guardarsi Manifestare gioia quando il figlio fa un progresso fisico e mentale, i figli hanno bisogno di genitori perché così trovano giochi da fare insieme Non va tralasciato il “lavoro sporco” del bagnetto e del cambio pannetti, bisogna accompagnarli a scuola, al pediatra e condividere con lui tante altre attività. Secondo me non ci si può permettere fare il papà solo nel tempo libero e lasciare l’altro tempo alla mam- ma, invece un padre deve sorvegliare il proprio figlio sia nei lavori di scuola che di casa e tutto questo non si può fare a pagamento per poche ore ogni tanto PASQUALE MANGIATORDI
  • 3. Pagina 3 IMPARARE DIVERTENDOSI Il 26 Marzo 2014 gli alunni di tutte le prime della Massari e noi della 2D siamo andati in auditorium per vedere lo spettacolo teatrale”La carica dei 101. La storia parla di due cani, Pongo e Perdita, che si incontrano e si innamorano contemporanea- mente ai loro padroni, e per tutto lo spettacolo saranno impegnati a salvare i numerosi cuc- cioli rapiti da Crudelia , una dona vanitosa e senza scrupoli .Questa è stata la prima volta che noi abbiamo visto un spettacolo teatrale in inglese e nonostante ciò abbiamo capito tutto per- chè erano le parole che già conoscevamo grazie alla prof.ssa Lippolis, che ci aveva fatto legge- re la sceneggiature dello spettacolo. PASQUALE MANGIATORDI / DI LORENZO ANTONIO I GATTI DA BAR! L’amore per i gatti e gli animali in generale, soprattutto in noi ragazzi, è molto frequente. Però quando l’animale è in casa a volte non viene curato bene, per- ché non si hanno sempre i tempi per farlo. Ho scoperto che basterebbero po- che ore per avere e coccolare un gatto, senza avere un impegno costante e giornaliero. A Torino esiste un bar, dove è concesso mangiare mentre coccoli un gatto. Secondo i calcoli si dice che i gatti trasmettono relax e combattono ansia ed insonnia. Però le persone non devono pensare di arrivare in questo bar sceglie- re un gatto e coccolarlo, perchè, molte volte, il gatto può sembrare infastidito, quindi è lui che decide se farsi coccolare o meno. Nel bar c’è addirittura una zona “veterinaria”. Nelle vicinanze dei due locali ci sa- ranno sportelli per le adozioni collegati ai gattili di zona. Vicino ad ogni tavolo c’è una dispensa piena di di- sinfettanti per scegliere quello più giusto per disinfettarsi le mani, prima di coccolare il gatto e dopo. Per me è sbagliato mangiare vicino al pelo del gatto; chissà quali allergie! Però sarebbe bello condividere emozioni con altri esseri diversi da noi. Almeno il gatto resta lì appoggiato al tuo braccio ad ascoltarti, senza parlare o giudicare. Vorrei che anche a Bari ci fosse un locale del genere, magari anche con altri animali, però le mie curiosità vanno oltre, nel senso che, se una persona è allergica al pelo del gatto o di qualsiasi animale, preferirei che il locale fosse diviso in due: un’area solo servizio bar, ed dall’altra parte, servizio bar con animali da cocco- lare. Piccolella Martina Il gatto non ha un palato sviluppato per i cibi dolci e quindi non riesce a sentirne il sapore e la diversità rispetto ai cibi salati, che mangia giornalmente. Tutti i carnivori e in particolare il gatto, hanno dei geni che producono proteineche li ren- dono non sensibili al dolce. Ecco perché la loro dieta non comprende dolci, bensì croccantini adatti al loro metabolismo l’unico dolce concesso è il latte che contiene anche grassi che piacciono e fanno bene ai carnivori. Perciò attenti ragazzi a non dare dolci ai vostri gattini, gli farete solo del male! Michelle Crocetti
  • 4. DIFFERENZE TRA CALCIO A CNQUE E CALCIO A UNDICI In realtà dal calcio a cinque al calcio a undici non cambia molto la tecnica, ma ci sono differenze evidenti per alcuni particolari, ad esempio la grandezza del campo, e delle porte, la durata della partita e poi il tipo di allenamento perché il gioco a cinque richiede maggiore velocità e migliore forma fisica dei giocato- ri. Giocare a calcio è molto divertente ma richiede un allenamento adeguato sia per dare il massimo in campo e sia per non stancarsi subito. Nel calcio a undici i giocatori seguono una dieta e un allenamento adeguato al loro mestie- re e così riescono a percorrere moltissimi metri senza stancarsi presto, inoltre per essere sicuri che non abbiano malattie o problemi fisici eseguono delle vi- site mediche accurate per verificare che sia tutto appo- sto. Spero che sia così anche per Il calcio a cinque, che soli- tamente viene praticato tra amici per passare il tempo o per distrarsi un po‟. Barletta 2A LA TECNOLOGIA AL SERVIZIO DEI NOSTRI OCCHI “Tifosi al centro dell’azione” è lo slogan che sarà comune con tutti gli sta- di che ospiteranno le manifestazioni nei prossimi anni. L’idea dei designer è riusci- re a far vedere in prima persona la partita sul campo di farla diventare un’esperienza unica, migliore di quella vista solitamente in tv a casa. I designer hanno a disposizione una nuova arma: ad esempio dei bracci robotici che possano trasformare lo stadio in base all’evento sportivo ospitatovi e di cambiare la visuale degli spettatori inclinando gli spalti. Verranno aggiunti collegamenti wireless che consentiranno al pubblico di condividere foto e commenti in rete senza congestionarla, la sostituzione di campo dove diverse tribune motorizzate scorrono su un sistema di binari, martinetti idraulici che permettono di modificare l’inclinazione delle gradinate, i campi saranno dotati di meccanismi adatti a cambiare la superficie del campo (erba, parquet …), il tetto servi- rà non solo per riparare ma anche per riciclare l’acqua piovana e, attraverso pannelli solari, a produrre energia elettrica. Massimiliano Cassano.1D Pagina 4
  • 5. Pagina 5 State tranquilli, non è una parolaccia, ma è un sinonimo di pettegolezzo. Voi lo sapevate che il pettegolezzo era già in uso nell’antica Roma? Secondo Primo Levi chi dice un pettegolezzo accompa- gna il soddisfacimento di un bisogno primario. Al giorno d’oggi molte persone dello spettacolo come Belén Rodrìguez, o anche reali, come Lady D, sono vittime di pettegolezzo vero e proprio con tanto di fotografi di fama e giornalisti che hanno bisogno di uno Scoop. E secondo alcuni studiosi il pettegolezzo fa bene ed è un simbolo di fiducia. Però dobbiamo sapere che i pettego- lezzi possono rovinare la reputazione, addirittura la carrie- ra di una persona, può rovinare un rapporto di amicizia; se il pettegolezzo si diffonde, la persona in questione potrà essere schernita da tutti. Ricordiamo allora che un pettegolezzo può si far bene (chi lo dice o è in cerca di notorietà) ma anche far male per chi ne è vittima. Domenico Chiaromonte 2A LE REGOLE Ogni persona al mondo deve rispettare le regole, perché se nessuno le rispetta ci sarebbe il caos, come ad esempio a scuola ci sono alcuni ragazzi che urlano, giocano, chiac- chierano, poi passano i guai con sospen- sioni, bocciature o espulsioni; ma non è solo per questo, bisogna rispettare le re- gole per vivere meglio e non solo a scuola; dappertutto, per strada, per casa … per esempio ci sono ladri, matti, pirati della strada che finiscono in prigione per que- sto. Dobbiamo cercare di cambiare questo mondo, perchè secondo me sarebbe brut- to se ognuno facesse come gli pare, per- ché agli altri sarebbe impedito farlo. Dario Lacarpia ID. Alla maggior parte delle persone e dei ragazzi piace molto ridere, ma quando ciò succede si sente dire che “il riso ab- bonda sulla bocca degli stupidi”. Ridere fa bene alla salute, ma quando si ride bi- sogna capire di cosa e perchè lo si fa, ad esempio: non si ride in classe durante una spiegazione, oppure quando si è in chiesa. Si può ridere invece quando stia- mo in compagnia di amici o familiari op- pure quando si fa qualcosa di divertente. Negli ospedali i pazienti malati di tumore o altre malattie molto dolorose riescono a ridere grazie a volontari clown ben ac- cettati dagli ospedali proprio per far ri- dere chi soffre. Uno scienziato americano reputa che un sorriso o una risata siano una forma di ginnastica che allena il cervello ad essere più forti e capaci di affrontare situazioni difficili e stressanti. Io ogni mattina vedo sempre per- sone tristi che non af- frontano la propria vita con entusiasmo mentre io sono un ragazzo molto sorridente. Giuseppe Ladisa 1ªB
  • 6. L’AUTO DEI NOSTRI SOGNI Stiamo nel 2014, l’evoluzione della tecnologia aumenta sempre di più in ogni strumento cellulare i-pad… è arrivata anche una nuova macchina “tecnologica”. In questi anni sono accaduti migliaia di incidenti stradali, a causa delle distrazioni che richiamano l’ attenzione degli autisti. Nel 2020 uscirà una nuova macchina“il sistema Obstacle Avoidance”, un auto che si attiva soltanto quando l’autista non reagisce in tempo. Esso funziona grazie a tre ra- dar, tra cui a una telecamera che tiene sotto controllo la strada fino a 200 metri; quando rileva la presenza di un pedone o di emergenza avvisa il guidatore. Necessariamente con- trolla che la strada sia libera, tramite il servosterzo che evita l’ impatto effettuando una ma- novra di emergenza. I primi test sono stati avviati ad una velocità di 600 chilometri ora- ri,sono stati positivi. Insomma, ora si tratta soltanto di metterlo in commercio, sicuramente andrà immediatamente a ruba. Secondo me questa nuova invenzione e’ molto utile per au- tomobilisti che si distraggono facilmente oppure con problemi gravi come sensa vista . Shaven Nuyandoa 1A SOLO ACQUA E ZUCCHERO PER UN MONDO PIÙ PULITO Sono state scoperte delle pile ricaricabili ad acqua e a zucchero che sostituiranno le pile at- tualmente in uso. Le pile oggi sono i rifiuti più inquinanti, quando vengono buttate. Le batte- rie allo zucchero sono una invenzione in sviluppo all’università della Virginia, negli Stati Uniti, invece le pile ad acqua sono già in com- mercio e per l’utilizzo comune. Le batterie allo zucchero producono un’energia senza confronto rispetto alle batterie convenzionali ed inoltre sono più convenienti, perché ricaricabili e biodegradabili e funzionano più a lungo prima di essere ricaricate. Lo zucche- ro è un composto naturale perfetto per l’accumulo di energia, quindi cerchia- mo di sfruttare questa energia naturale in modo ecologico per produrre una batteria. La nuova pila servirà anche per ricaricare la batteria di telefoni, cellu- lari, tablet, videogiochi e molti altri appa- recchi elettronici, che in fase di evolu- zione richiedono sempre più energia. Le nuove pile serviranno anche ad evitare inquinamenti nelle discariche, sono quindi più sicure per l’ambiente che ci circonda in quanto la soluzione zuccherina non si infiamma né è esplosiva. Le pile ad acqua sono dette anche “acquacell” e per ricaricarle basta immergerle nell’acqua per qualche minuto. Le materie utilizzate per costruire le pile provengono da fonti sostenibili e a differenza delle batterie odierne che sono avvolte da un involucro di acciaio, le acquacell utilizzano plastica riciclata. Quindi le nuove pile sostituiranno quelle odierne e aiuteranno anche l’ambiente. Massimiliano Cassano . Pagina 6
  • 7. Pagina 7 OBESITÀ INFANTILE IN AUMENTO!! Quando guardo in giro vedo che molti miei compa- gni hanno problemi con il loro fisico e infatti ho letto che l’obesità infantile è in aumento in tutto il mondo e molti bambini sono in sovrappeso o addi- rittura sono obesi. Specialmente in Italia è stato notato che un bambino su tre, tra i 6 e gli 11anni, supera il peso previsto. Alcuni studi hanno accerta- to che la maggior parte dei bambini, circa il 75 %, poi nella età adulta rimane in sovrappeso o diventa obeso. Inoltre questa indagine ha fatto venir fuori che la maggior parte dei genitori non si rende con- to del reale peso del proprio figlio. Tutti noi, di qualsiasi età dobbiamo stare attenti alla nostra ali- mentazione, nel contempo dobbiamo svolgere atti- vità fisica. Io penso che però periodicamente si dovrebbero effettuare dei controlli da parte dei medici di fami- glia o dagli specialistici e verificare il peso, anche perché dai problemi di peso possono nascere delle malattie come il tanto temuto diabete. Perciò state sempre attenti a quello che mangiate e vi consiglio anche un po’ di attività fisica. Natasha Avella 2D UN TRUCCO PER AVERE DELLE PORZIONI DI CIBO GIUSTE Attualmente si presta molta attenzione al proprio fisico e alle propria salute. Sicuramente molte persone seguono una dieta o semplicemente stanno attenti alle quantità di cibo, ma per pigrizia non prendono mai la bilancia per misurare il cibo. Alcuni studiosi hanno ac- certato che la maggior parte delle persone sbagliano la quantità di cibo da mangiare. Que- sto problema pare si fossa risolvere semplicemente in maniera veloce e economica. Aiu- tando le persone che non hanno senso della misura. -Per la quantità giusta di formaggio basta misurare con il proprio indice!! -per pollo, pollame e pesce basta usare il palmo di una mano femminile o la misura di un mazzo di carte, - Due calzini arrotolati insieme sono le quantità per i cereali del- la prima colazione. Mentre un pugno della mano ci può aiutare per la grandezza del frutto da gustare -per pasta, riso e fagioli usate una palla da tennis e -per le patate utilizzate la grandezza di un mouse del computer, -per noci e frutta secca a guscio basta ciò che viene contenuto nella mano e per il condimento dell’insalata usate un pollice!! Questi sono dei veloci suggerimenti che vi potranno aiutare, comunque anche se userete questi consigli state sempre attenti all’ alimentazione. Natasha Avella2D Piccole persone, grandi diritti Oggi i bambini vengono rispettati? L‟infanzia dei bambini deve essere pro- tetta per creare le migliori condizioni di sviluppo di ogni bambino, senza distin- zione di razza, di lingua, di colore della pelle o di opinione. La Convenzione U- niversale esalta anche l‟importanza della vita affettiva, familiare; tutti i bam- bini hanno anche il diritto di avere una vita privata e un contesto familiare. Giocare, godere del tempo libero, è ciò che deve fare ogni bambino, anziché lavorare, soprattutto se la mansione è pesante e pericolosa. Quindi lo sfrutta- mento minorile non ci deve essere in nessun Paese e ogni bambino deve poter godere dei propri diritti, perché l‟infanzia è il futuro dell‟umanità: pro- teggerla è un dovere, amarla un piace- re. Nicole Fanelli 1B
  • 8. I SUONI DELLA FORESTA EQUATORIA- LE REGISTRATI PRIMA DELL’ESTINZIONE DEGLI ANIMALI Fino a poco tempo fa i suo- ni della natura per noi era- no solo immaginabili, invece oggi con l’evoluzione della scienza acustica, è possibile ascoltare i suoni della natu- ra delle aree della foresta equa- toriale; proprio come se abitassimo laggiù. Un con- tributo particolare è dovu- to a David Monacchi, che da molto tempo studia l’acustica della natura in A- mazzonia, Africa e Borneo. Le sue visite in questi posti richiedono molto tempo di ricerca e di preparazione. Con l’aiuto del campo base e accompagnato da guide locali può andare nelle aree più inaccessibili di questi luoghi; quando individua il posto dove è possibile regi- strare posiziona microfoni e apparecchi per la regi- strazione. Quando il ricer- catore termina il suo dove- re si concentra su come tradurre la sua esperienza per esporla al pubblico. Quando termina il lavoro espone i video in alta defi- nizione che ha realizzato. Grazie a lui anche i nostri figli potranno vedere e a- scoltare i suoni e gli anima- li, le piante e i paesaggi che si stanno estinguendo per colpa dell’ingordigia umana. Massimiliano Cassano . Pagina 8 LO SPETTACOLO Il giorno 3 Aprile del 2014 tutte le classi prime hanno assi- stito ad uno spettacolo teatrale in barese tratto dal libro intitolato “Come eravamo” e l’attrice recitava dei brani scritti dal signor Mau- rogiovanni. Lo spettacolo è iniziato alle ore 9:30 ed è dura- to circa un’ ora. Sono stati interpretati anche degli skach, ideati sempre da Maurogiovanni. Sicuramente le classi sa- ranno state molto contente dato che si sono anche recita- te delle poesie in dialetto barese e poi abbiamo scoperto qualcosa in più del nostro passato di baresi. Massimiliano Cassano.
  • 9. IL CERVELLO DEL CANE FELICE E’ COME UMANO Noi bambini che viviamo con i cani sappiamo che la gamma di emozioni che animano le nostre giornate sono tante. Un nuovo studio fatto DALLO SCIENZIATO GREGORY BERNS conferma che il cane vive emozioni, proprio come accade a noi. In particolare i sentimenti che prova quotidianamente sono divertimento, rabbia, curiosità e semplicità ma si differenzia per la scelta del modo. Non ci sono test che valutano il comportamento ma che valutano risonanze magnetiche per l’attività cerebrale. Si scopre cosi che davanti a un evento il nucleo celebrale del cane si attiva. La stessa cosa succede a noi umani quando siamo felici. NATASHA MARVULLI 1B Pagina 9 L’autolesionismo è una “moda” che si sta diffondendo in questi periodo e solitamente interessa i teen agers di 13-14 anni. Alcuni ragazzi si tagliano i polsi con quella famosa “amichetta” che ci si porta assieme:una LAMETTA,un oggetto molto taglien- te ,tanto che basta passarla sulla pelle e facilmente si creano solchi profondi. Certe volte da quei tagli esce molto sangue e si può finire in ospe- dale. Certi pensano che l’autolesionismo sia solamente un gioco, ma chi soffre di autolesionismo incomincia a tagliarsi perché è un po’ ro- busto o ha le gambe storte, e viene preso da chi neanche conosce e non sa nulla della sua vita. Gli AUTOLESIONISTI sono molti nel mondo e tutti piangono,soffrono, fanno del male a se stessi, perché per loro è l’ unico modo di reagire. Se vi capita di incontrarne uno, siategli vicino, fatelo sentire non solo e vedrete che non avrà più bisogno di farsi del male e voi avrete guadagnato un amico Antonella Altobello  1B LA MODA IERI E OGGI Ogni anno gli adolescenti creano un nuovo modo di vestire e di percorrere la strada della MODA. La moda è stata sempre cambiata con nuovi outfit (abiti e accessori), stili- sti, e in particolare mi vorrei sofferma- re su quella del 1800. A quell’ epoca essa preve- deva abiti ampi e voluminosi per le donne, mentre sobri, ma allo stesso tempo affa- scinanti, per gli uomini. Questi abiti potevano essere acquistati soltanto dai nobili e da coloro che aveva maggior potere. Nella seconda metà del XIX in Italia gli stilisti ebbero molto successo per questo fornirono anche i primi cata- loghi di moda dove si poteva dare un‟ occhiata agli abiti. Dopo tanti anni arrivano gli anni „50. In quel periodo la moda era veramente di un gusto bon ton. Negli anni 50 era di moda mettersi: t-shirt, pantaloni blue jeans, pois e i bikini e-rano veramente glam (graziosi) con quel tocco di clas- se; era anche di moda essere una pin up (ragazze for- mose, sorridenti spesso in costume da bagno). Per ricreare l‟outfit di una signora degli anni 50 bisogna avere tanta propensione ver- so il bon ton: Indossare per il giorno una gonna a ruota, mettendo in evidenza il punto vita e indossare t -shirt sempre dentro pantaloni o gonne, come scarpe utilizzare le “ballerine”. Nel prossimo articolo vi continuerò a presentare la moda nei periodi degli anni ‘70 SHAVEN NUYANDOA
  • 10. GLI ANIMALI IN FATTORIA Per gli animali la fattoria è come un posto sicuro, dove c’è pace e amore. Io ho la possibilità di coccolarli e di curarli perché un amico di famiglia ha una fattoria dove io posso giocare coccolare e prendermi cura degli animali . C’è altra gente che la pensa diversamente da me perché proprio questa gente tiene cani gatti criceti conigli e galline rinchiusi in gabbie molto strette e non gli danno ne da bere ne da mangiare per parecchi giorni. Mio padre non è come gli altri perché il suo cane invece lo ha lasciato in fattoria dove se ne sta in pace e qualche volta lo andiamo a trovare insieme. Per me gli animali sono importanti perché ho avuto molte esperienze negative perché ho avuto molti animali di cui sono tutti morti e per questo quando parlo parlano di animali me ne vado. Gli animali della "Fattoria padronale" nel romanzo “La fattoria degli animali” di Orwell erano maltrattati e sfruttati dal loro padrone, il signor Jones, vengono a conoscenza del sogno di un vecchio e saggio animale chiamato Vecchio Maggiore, rispettato da tutti. In questo sogno, gli animali diventano liberi dal giogo dell'uomo della fattoria. MARVULLI NATASHA Le origini del pesce d'aprile non sono note, anche se sono state proposte diverse teorie. Si conside-ra che sia collegato all'equinozio di primavera, che cade il 21 marzo. Ma dato che l’usanza è un po' comune a tutta l'Europa, alcuni stu- diosi sono andati più indietro nel tempo e hanno ipotizzato come origine del pesce d'aprile l'età classica, ed in particolare hanno intravisto una traccia nel mito di Proserpina,che dopo esse- re stata rapita da Plutone, viene vanamente cercata dalla madre, ingannata da una ninfa, ma anche alcuni ricercatori individuano nella festa pagana di Venere, Verticordia, alcune possibili comunanze Francesca Toritto 1B Pesce d’ Aprile Vi siete mai chiesti chi è il nostro antenato? Io sì e ho subito pensato che tutte le nostre caratteristiche fisi- che, da testa a piedi, deriva- no degli australopitechi. Sulla Terra la prima faccia è stata quella di un pesce e da questa si sono evolute tutte le altre. Il ricercatore esaminando i fossili di pesci preistorici e ne hanno rico- struito l’aspetto in tre di- mensioni. A pochi mesi dalla scoperta di un fossile di un pesce dotato di mascella e di mandibola in Cina, han- no trovato in Canada un fossile ancora più antico. In que- sto si trova la tra- sformazione della mandibo- la: si tratta dello sposta- mento in avanti di una par- te del cervello e si formano gli embrioni. Negli embrioni dei ”senza mandibola” i tes- suti del cervello si incontra- no con gli occhi formano una sola narice. Negli embrioni dei vertebrati con man- dibola questi tessu- ti si ripiegano sulla narice che poi, divisa in due, diventa il muso. Quindi gli “antenati” della mandibola non sono mam- miferi ma pesci, una scoper- ta molto interessante. Paola D’Agostino Pagina 10 Al mito di Proserpina ed all'ira di sua ma- dre Cerere per il rapimento di sua fi- gliasi fa risalire l'alter- nanza delle stagioni.
  • 11. Vorrei parlare delle attività fisiche ed in parti- colare della “DANZA”. Conosco una ragazzina dell’ Istituto Massari Galilei che pratica quest’attività e molto spesso, quando ci vedia- mo, mi racconta di ciò che fa. L’altra volta mi ha detto che lei si diverte tantissimo e che ci tiene molto; spesso fa danza classica e danza moderna, solo qualche volta hip – hop. Da quello che ho capito a lei entusiasma di più quest’ultimo. Il corso è quasi alla fine e devono fare presto perché a Maggio c’è il saggio, a lei dispiace che finiscano le lezioni, ma la cosa bel- la è stata la passione e la voglia di praticarla. Una volta mi fece vedere cosa aveva imparato e io rimasi a bocca aperta, fu bravissima tanto è vero che le dissi, per me, di poter partecipare Pagina 11 Ormai in Italia ci siamo a- bituati e vedere uno smar- tphone in mano ad un bam- bino di 6-7 anni ci sembra normale, ma non lo è asso- lutamente; perciò infatti potrebbe essere vietato l’uso dei telefoni cellulari per i minori di 12 anni. Sembra infatti che i cellu- lari, se utilizzati per troppo tempo, possano portare al tumore al cervello, in parti- colare nei ragazzi. Infatti negli ultimi 10 anni è au- mentato di molto il nu- mero di tumori e la causa viene attribuita principal- mente all’uso eccessivo dei nostri beneamati cellulari. Negli ultimi anni sono sorte molte associazioni con un obbiettivo comune: convin- cere il governo a dare il via a campagne informative sui danni e sui rischi delle onde elettromagnetiche e convin- cere la gente ad usare gli au- ricolari o a non tenere i cel- lulari vicino all’orecchio. Ecco alcune sempllici regole per non correre rischi utiliz- zando i cellulari: Non farli utilizzare ai bam- bini più piccoli o limitarne l’uso. Utilizzate sempre l’auricolare o il vivavo- ce. Restate lontani da chi parla al telefono. Non tenete il cellulare sul corpo anche se non state telefonan- do. Utilizzate il cellulare per telefo- nate brevi: per chiamate lunghe utilizzare il fisso. Non mettete il telefono vici- no all’orecchio prima dell’inizio della conversa- zione. Preferite la comunicazione tramite sms a quella tradi- zionale. Quando acquistate un cellu- lare, sceglietene uno con la potenza di assorbimento più bassa. La legge in Italia e in Europa non arriverà prima di qual- che anno per fortuna dei ra- gazzi più piccoli, anche se in diversi altri Paesi è già in corso. Giorgia Quintavalle 1D CELLULARI, DIVIETO PER I MINORI DI 12 ANNI? ad “Amici”, quel famoso programma televisivo, do- ve ci sono persone che cantano e ballano. Dovre- ste vederla quando ballò, le punte dei piedi, erano perfette, tipo delfino, in un modo elegante. A mio parere la “DANZA” va praticata perché fa be- ne al fisico, al corpo e pra- ticata nel tempo libero ci farebbe bene anche all’umore ….W la danza Veneziani Rosy  1°B La danza
  • 12. Al mondo ci sono tante persone che adorano i cantanti che d'altronde sono tantissimi e ognu- no ha i propri gusti. A me piace “ Gigi D’Alessio” che per quanto ne so io, non ha fatto niente per essere preso così in giro, è dolce, è buono, è gentile, ha delle qualità che io a- doro, ma non le dico solo perché mi piace, ma perché è ciò che penso io di lui. Ci sono persone che lo odiano, gli vogliono un male incredibile, lo detestano e persone che lo a- mano, lo ammirano e gli vogliono un bene dell’anima, come me. Tempo fa prendevo in giro il cantante che piace a una mia amica, “ Justin Bieber ”, è vero, proprio così… io lo prendevo in giro, dicendo che è brutto, antipatico e che quasi mezzo mondo lo odia … invece non è così. Col passare del tempo mi sono accorta che mi sbagliavo, come se lei mi avesse fatto il lavaggio del cer- vello e iniziai a pensare che era un bravo artista e poi, come ho detto, “ognuno ha i propri gusti ” Veneziani Rosa 1B COSA VORREBBERO I RAGAZZI DALLA SCUOLA? Vi siete mai chiesti cosa vorrebbero i ragazzi dalla scuola? Dopo un breve sondaggio tra i ragazzi della mia clas- se, una prima media ho notato che alla domanda “Cosa vorresti dalla scuola”quasi tutti i ragazzi han- no risposto che vorrebbero meno compiti e più va- canze. Secondo me queste cose potrebbero contribuire per far si che i ragazzi siano più riposati e freschi per i giorni seguenti. Altri alla domanda “cosa vorresti dalla struttura scolastica” hanno risposto che vorrebbero altri strumenti musicali, più manifestazioni scolastiche, più tempo libero, allungare le ore pomeridiane per non aver compiti e per finire cambiare aula per ogni materia. Io penso che queste piccole richieste possano aiu- tare a maturare i ragazzi soprattutto la richiesta di cambiare aula per ogni materia. È’ scientificamente provato che cambiare aula per ogni materia possa tenere il corpo in allenamento continuo e quindi far funzionare al meglio le artico- lazioni. Inoltre può far ritornare l’attenzione dei ragazzi e può renderli più preparati e freschi nelle materie successive. Gisella Pesole 1 D REDAZIONE : Prof. Bianca Traversa Prof. Annarita Iacobone REDATTORI : Altobello Antonella 1B-Avella Natasha 2D-Barletta Gianlory 2A-Cassandra Saverio 1B-Cassano Massimiliano ID-Chiaromonte Domenico2A-Crocetti Michelle1B-D’Agostino Paola 1D-De Giosa Rosa 1B-Di Lo- renzo Antonio 1B-Fanelli Nicole 1B-Giangregorio Gaia 2A-Iaquinta Alice 2A-Ladisa Giuseppe 1B-Lamparelli Noemi 1B-Lacarpia Dario 1D-Mangiatordi Pasquale 1B-Marvulli Natasha 1B-Nuyandoa Shaven 1A-Pesole Gisella 1D-Petroni Adriana 2A-Piccolella Martina 1A-Quintavalle Giorgia 1D-Toritto Francesca 1B-Urbano Francesco 2A-Veneziani Ro- sa 1B-Vulpis Nicola 2A