A che servono i soldi? Economia, finanza e giustizia sociale. Intervento alla Scuola di Educazione alla Pace e alla Mondialità della Caritas di Roma, Corso Introduttivo alla Solidarietà Internazionale. #Finanza #Derivati #Banche #Credito #BCC #Impactfinance #Denaro
Roma, 29 ottobre 2014
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A che servono i soldi? Messina per Sepm - 29ottobre2014
1. A che servono i soldi? Economia,
finanza e giustizia sociale
Alessandro Messina
Federazione Italiana delle Banche di Credito Cooperativo
Scuola di Educazione alla Pace e alla Mondialità
Corso Introduttivo alla Solidarietà Internazionale
Roma, 29 ottobre 2014
2. Indice
• Le monete e il denaro
• Dove sono i soldi oggi
• Di eccesso di finanza si muore
• Un mondo più ricco…e più giusto?
• Lo spazio per la ridistribuzione
• Le soluzioni a portata di… policy
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4. «Tutto ciò che scambiamo deve essere
confrontabile. Questa necessità ha portato
all’invenzione del denaro, che è il mezzo per
dare un valore ad ogni cosa, per esempio a
quante scarpe equivalga tanto cibo. Senza un
mezzo di paragone non può esistere scambio».
Aristotele, Libro V dell’Etica
IV secolo a.c.
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5. La prima emissione di moneta è
attribuita ai Lidi, nel VII secolo avanti
Cristo.
Prima della comparsa della moneta
le transazioni economiche venivano
effettuate tramite baratto, moneta
naturale, metallo-utensile.
Si tratta di una sorta di “truffa
originaria”: la moneta dei Lidi,
teoricamente di elettro naturale,
una lega composta da 70% di oro e
30% di argento, dunque così
valorizzata negli scambi, in realtà
conteneva oro tra il 31 e il 55 per
cento...
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6. Ma per arrivare ad un inizio di storia della finanza ricollegabile a quanto accade
oggi occorre fare un bel salto storico; ripartire dal X-XI secolo dopo Cristo.
Dunque scavalcare l’Impero romano, il suo crollo, l’espansione araba. E
attendere che tornino a crescere le attività economiche, si sviluppino le città, vi
siano i segnali di una primitiva rivoluzione industriale. Il tutto, trainato da eventi
traumatici, quali le Crociate (la prima è del 1095), fondamentali a dar slancio
all’economia di allora, conduce ad uno sviluppo del commercio e della finanza
che in qualche modo può essere definito “moderno”.
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7. I mercanti iniziano ad accumulare
ingenti capitali, dati dal surplus
generato dai loro affari, e li
prestano ai governi, bisognosi di
denari per lanciarsi in nuove
imprese militari e accrescere il
proprio prestigio.
Nascono così i primi esempi storici
di mercanti-banchieri (ancora oggi
si dice «merchant-bank»).
La finanza è allora soprattutto rivolta ai governi. L’impresa come oggi la
conosciamo - capitalistica o cooperativa - ancora non esiste, e l’economia per gran
parte delle popolazioni è ancora un’economia di sussistenza.
Il mercante banchiere introduce un’altra innovazione: il passaggio dal deposito
“regolare” (verrà restituito esattamente ciò che è stato versato) a quello
“irregolare” (la restituzione è compiuta rispetto alla stessa specie e quantità).
Nasce, perciò, il concetto di fungibilità di quanto depositato, che presuppone che -
nel frattempo, tra il deposito e il ritiro - il depositario possa farne utilizzo per suoi
fini.
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8. Il significato del termine finanza è oggi riconducibile a quattro campi di attività:
II) la messa a punto e la gestione degli strumenti di misura economico-
finanziaria delle prestazioni di un’impresa;
III) la collaborazione con la direzione d’impresa nella determinazione di alcune
decisioni strategiche;
IV) infine, la finanza può essere anche un business in sé, nel quale le imprese
decidono di investire, in tutto o in parte, i loro capitali»
(Comito, 2002)
«I) la gestione operativa dei flussi
finanziari, in altre parole la
ricerca del denaro, l’impiego dei
capitali eccedenti i fabbisogni, le
attività di protezione dai rischi
operativi, lo smistamento dei
fondi da una banca all’altra, da
un paese all’altro ecc.;
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9. Ecco la funzione redistributiva della finanza: parte da una situazione di
surplus e va alla ricerca di situazioni di deficit (qualcuno che ne ha bisogno) in
cui impiegare quell’avanzo. Sottintesa la presunzione che vi sia una
potenzialità, di restituzione ma anche di rendimento, nella situazione di
deficit.
28. Improved sanitation facilities
(% of population with access)
GDP per capita (current US$)
Unemployment, total (% of total labor force) Carbon dioxide (CO2), Tonnes/capita
Alessandro Messina - 29 ottobre 2014 28Fonte: World Bank, 2014
29. Alessandro Messina - 29 ottobre 2014 29
Fonte: UNDP, Human Development Report 2014
30. Alessandro Messina - 29 ottobre 2014 30
Fonte: UNDP, Human Development Report 2014
31. Alessandro Messina - 29 ottobre 2014 31
Fonte: UNDP, Human Development Report 2014
32. Alessandro Messina - 29 ottobre 2014 32Fonte: UNDP, Human Development Report 2014
57. Impact Investing: le risorse (asset under management)
Fonte: GIIN, JP Morgan, 2014
Total 46bn USD
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58. I tanti modelli possibili del
MICROCREDITO
Capitale
raccolto e da
remunerare
Prestiti
agevolati o
altro
Partnership
professionale per
servizi di
accompagnamento
Filantropia
Business
Volontariato per
servizi di
accompagnamento
Donazioni
per
provvista
Contributi
pubblici
Incentivi fiscaliPerimetrazione Tassi soglia
Ambiente competitivo
60. Un settore nonprofit molto diseguale
media
1,9 k
media
7,4 k
media
18,2 k
media
43,0 k media
77,8 k
media
159,4 k
media
350,3 k
media
3.855,2 k
Fonte: Istat
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61. Fonte: Istat
Il 60% delle entrate delle
organizzazioni più grandi
(79% del totale) sono nel
welfare (istruzione, sanità,
assistenza sociale)
Cosa fa il 5% delle più ricche (% entrate)?
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62. Attenzione ai miti…
Tratto da The Entrepreneurial State, di
Marianna Mazzucato
Programmi
pubblici di
sostegno a
start-up
Numero di interventi early stage e seed capital, USA
63. Innovare nella «finanza sociale» non è mai così facile
Il caso dei titoli di solidarietà
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67. Fonti (in ordine di apparizione)
1. La finanza utile, Paolo Andruccioli e Alessandro Messina, Carocci, 2007
2. Storia della finanza d’impresa, Vincenzo Comito, UTET, 2002
3. 84th BIS Annual Report, 2013/2014, Banca dei regolamenti internazionali, su www.bis.org
4. Human Development Report 2014, UNDP, su www.undp.org
5. Cronologia della crisi. La crisi finanziaria: origini, effetti e risposte, Carlo Milani, Università Roma 3, su
@milanic
6. Dataset degli indicatori di sviluppo, World Bank Group, su www.worldbank.org
7. La ricchezza delle famiglie italiane, Banca d’Italia, 2013, su www.bancaditalia.it
8. I bilanci delle famiglie italiane nell’anno 2012, Banca d’Italia, 2014, su www.bancaditalia.it
9. Rapporto 2014. Come usare la spesa pubblica contro le disuguaglianze, per i diritti, la pace e l’ambiente,
Sbilanciamoci!, su www.sbilanciamoci.org
10. La finanza che include. Gli investimenti ad impatto sociale per una nuova economia, Rapporto Italiano della
Social Impact Investment Task Force istituita in ambito G8, 2014, su www.socialimpactinvestment.org
11. Impact Investment: the Invisible Heart of Markets. Harnessing the Power of Entrepreneurship, Innovation
and Capital for Public Good, Report of the Social Impact Investment Taskforce established under the UK’s
presidency of the G8 , 2014, su www.socialimpactinvestment.org
12. Spotlight on the Market. The Impact Investor Survey, JP Morgan and the Global Impact Investing Network,
2014, su www.thegiin.org
13. Censimento delle istituzioni nonprofit, ISTAT, 2014, su www.istat.it (datawarehouse: dati.istat.it)
14. The Entrepreneurial State, Marianna Mazzucato, Anthem, 2013
15. Denaro senza lucro. Manuale di gestione finanziaria per le organizzazioni nonprofit, a cura di Alessandro
Messina, Carocci, 2003
Grazie
msslsn@gmail.com