È possibile una finanza etica?
Presentazione realizzata dal Gruppo di Iniziativa Territoriale (GIT) dei soci della Provincia di Treviso di Banca Popolare Etica
4. Le persone al centro?
“Riusciremo davvero a non dover assistere
ad una irreparabile, quasi fatalistica, messa
in atto di meccanismi che fanno funzionare
la complessa macchina dei beni,
dell'economia, del profitto, per alcuni, e che
stritolano altri in una morsa di povertà
sempre più drammatica secondo un cinico
mors tua vita mea?”
(dall’introduzione di Mons. Gardin al
Convegno “il Cuore di Carne
dell’Economia”)
5. Passare dal ben avere
al ben essere
Al di là di una certa soglia del reddito pro capite,
cioè medio, ulteriori aumenti del
reddito anziché migliorare l'indice sintetico della
felicità lo abbassa.
Cambiare la scuola. Cambiare le città. Cambiare lo
spazio urbano. Ridurre il traffico. Ridurre la
pubblicità. Sono alcune delle proposte concrete
che compongono un vero e proprio manifesto per
la felicità.
8. La necessità di farsi domande
Quando sottoscriviamo in banca un fondo pensione o di
investimento o anche un semplice conto corrente abbiamo
il diritto e – secondo Banca Etica anche il dovere – di
chiedere al gestore:
• come sono impiegati i miei risparmi?
• che cosa fa la mia banca con i miei soldi?
• quanto partecipa al grande circo della speculazione?
• ha delle filiali in qualche paradiso fiscale?
• che parte dei suoi profitti proviene dalla tradizionale attività
creditizia che sostiene l’economia reale e la creazione di
posti di lavoro, e quanta invece dal giocare con prodotti
derivati e strutturati e dal sistema bancario ombra?
9. ...e di darsi risposte.
Non solo i Governi devono fare la propria
parte, ma anche i risparmiatori devono
diventare consapevoli che con le loro scelte
di risparmio decidono quale tipo di
economia sostenere. Oggi chi non vuole
alimentare il circo della speculazione può
dire “non con i miei soldi” .
11. I principi della finanza etica
• Centralità della persona
• Cura del bene comune
• Trasparenza
• Efficienza e sobrietà
• Attenzione alle conseguenze non
economiche delle scelte economiche
• Investendo nell’economia reale ed in
particolare in imprese sostenibili e in grado
di produrre “valore”
12. Il Manifesto della Finanza Etica
La finanza eticamente orientata :
1. Ritiene che il credito, in tutte le sue forme, sia un diritto umano.
2. Considera l'efficienza una componente della responsabilità etica
3. Non ritiene legittimo l'arricchimento basato sul solo possesso e
scambio di denaro
4. E' trasparente
5. Prevede la partecipazione alle scelte importanti dell'impresa non
solo da parte dei soci, ma anche dei risparmiatori
6. Ha come criteri di riferimento per gli impieghi la responsabilità
sociale ed ambientale
7. Richiede un'adesione globale e coerente da parte del gestore che
ne orienta tutta la attività
14. La missione di Banca Etica
Banca Etica vuole essere uno strumento
operativo per realizzare concretamente
un’economia che ritiene fondamentale la
valutazione sociale ed ambientale del proprio
agire.
Banca con un Progetto culturale
15. Art. 5 - Finalità
La Società si ispira ai seguenti principi della Finanza Etica:
• la finanza eticamente orientata è sensibile alle conseguenze non
economiche delle azioni economiche;
• il credito, in tutte le sue forme, è un diritto umano;
• l’efficienza e la sobrietà sono componenti della responsabilità etica;
• il profitto ottenuto dal possesso e scambio di denaro deve essere
conseguenza di attività orientata al bene comune e deve essere
equamente distribuito tra tutti i soggetti che concorrono alla sua
realizzazione;
• la massima trasparenza di tutte le operazioni è un requisito fondante di
qualunque attività di finanza etica;
• va favorita la partecipazione alle scelte dell’impresa, non solo da parte
dei Soci, ma anche dei risparmiatori;
• l’istituzione che accetta i principi della Finanza Etica orienta con tali
criteri l’intera sua attività.
16. UN MONDO DI GRANDI
DISEGUAGLIANZE
OXFAM
L'1% della popolazione adulta del mondo
raggiungerà nel corso di questo 2016 oltre
la metà di tutta la ricchezza mondiale: è
quanto risulta dal Rapporto GRANDI
DISEGUAGLIANZE CRESCONO
17. UN MONDO DI GRANDI
DISEGUAGLIANZE
La distribuzione della ricchezza in Italia è
molto squilibrata: il 10 per cento delle
famiglie possiede il 45 per cento della
ricchezza, mentre c’è un 50 per cento delle
famiglie che in totale arriva a mettere
insieme il 10 per cento della ricchezza
totale.
(Banca d’Italia)
18. UN MONDO DI GRANDI
DISEGUAGLIANZE
Fonte: Caritas Vicenza
800 milioni di persone nel Mondo non
dispongono di cibo sufficiente per condurre
una vita normale, sana e attiva
1.200 milioni di persone sono poveri
assoluti (23% della popolazione del Sud del
Mondo)
19. UN MONDO DI GRANDI
DISEGUAGLIANZE
Il mondo è
abbastanza ricco
per soddisfare
i bisogni di tutti,
ma non lo è
per soddisfare
l’avidità di ciascuno.
Mohandas Karamchand
Gandhi
1869-1948
21. Microcredito, strumento di
inclusione sociale
"Dai un pesce a un uomo e lo nutrirai per un
giorno. Insegnagli a pescare e lo nutrirai
per tutta la vita".
22. Il Microcredito
Il microcredito è un finanziamento concesso a
persone e organizzazioni essenzialmente per due
motivi: il soddisfacimento di bisogni primari della
persona, in modo particolare di chi si trova in
condizioni di fragilità economica (cosiddetto
microcredito socio-assistenziale); l'avvio e il
sostegno di piccole attività imprenditoriali da parte
di persone e di organizzazioni, cioè associazioni,
cooperative, piccole imprese (cosiddetto
microcredito imprenditoriale).
23. Il Microcredito
1. è un modo per dare dignità alle persone
2. è uno strumento educativo
3. rappresenta un'opportunità di sviluppo
rispettoso delle persone e del territori
25. Il Commercio Equo e Solidale
Il Commercio Equo e Solidale è un approccio
alternativo al commercio convenzionale: il suo
scopo è promuovere giustizia sociale ed
economica e sviluppo sostenibile attraverso il
commercio, la formazione, la cultura, l'azione
politica.
Il Commercio Equo e Solidale vuole riequilibrare i
rapporti con i Paesi economicamente meno
sviluppati, migliorando l'accesso al mercato e le
condizioni di vita dei produttori svantaggiati.
26. Il Commercio Equo e Solidale
Un mondo di Produttori
Il sistema FLO - Fairtrade opera
attualmente con 827 organizzazioni di
produttori in 60 diversi paesi per un
totale di un milione e quattrocentomila
produttori e lavoratori provenienti
dell'Africa, dell'Asia e dell'America
Latina.
27. Il Commercio Equo e Solidale
Il Consorzio Ctm altromercato è la
maggiore organizzazione di
commercio equo e solidale in Italia e
la seconda a livello mondiale.
Ctm altromercato è un soggetto guida, a
livello nazionale ed internazionale,
nella promozione e nella
realizzazione di iniziative di economia
solidale per l'autosviluppo dei popoli,
contadini e artigiani soprattutto, nel
Sud del mondo.
Ctm altromercato è un Consorzio non
profit di Botteghe del Mondo, i cui
soci sono circa 130 cooperative e
associazioni attive nel commercio
equo e solidale.
29. I limiti della crescita
• Il Club di Roma fu fondato
nell'aprile del 1968
dall'imprenditore italiano
Aurelio Peccei e dallo
scienziato scozzese
Alexander King
• Nel 1972 pubblicò il
Rapporto sui Limiti dello
Sviluppo che teorizzava
l’impossibilità di una
crescita indefinita.
30. Un solo Pianeta
Se l'attuale tasso di crescita continuerà inalterato i limiti
dello sviluppo su questo pianeta saranno raggiunti in
un momento imprecisato entro i prossimi cento anni.
Il risultato più probabile sarà un declino improvviso ed
incontrollabile della popolazione e della capacità
industriale.
È possibile modificare i tassi di sviluppo e giungere ad
una condizione di stabilità ecologica ed economica,
sostenibile anche nel lontano futuro. Lo stato di
equilibrio globale dovrebbe essere progettato in modo
che le necessità di ciascuna persona sulla terra siano
soddisfatte, e ciascuno abbia uguali opportunità di
realizzare il proprio potenziale umano.
31. “Sviluppo Sostenibile”
« Lo sviluppo sostenibile, lungi dall’essere
una definitiva condizione di armonia, è
piuttosto processo di cambiamento tale per
cui lo sfruttamento delle risorse, la
direzione degli investimenti, l’orientamento
dello sviluppo tecnologico e i cambiamenti
istituzionali siano resi coerenti con i bisogni
futuri oltre che con gli attuali »
32. “Sviluppo Sostenibile”
La necessità quindi di modelli economici
capaci di comprendere sviluppo e limite
delle risorse:
Efficienza, Risparmio, Fonti Rinnovabili
La traduzione in esempi concreti.
33. Efficienza e risparmio
Non solo casa,
ma anche impresa
I mutui alle famiglie che ristrutturano la
loro casa, con risparmio in bolletta, e
con una casa più salubre
Interventi sugli impianti di centrale
termica hanno permesso ai clienti di
una realtà finanziata (Deltatìa
Villorba) di risparmiare fino al 35%
dell'energia termica utilizzata, con un
vantaggio sul costo energetico per le
aziende.
34. Il Riciclo
Il riciclo dei rifiuti è considerato
sempre più importante. La
recente Comunicazione della
Commissione Europea “Verso
un'economia circolare:
programma per un'Europa a
zero rifiuti” lo indica come uno
dei processi che deve andare
a sostituire il consumo di
materie prime.