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Clinica Psicologica
e
Psicopatologia Psicosomatica
CORSO INTEGRATO DI
PSICOLOGIA CLINICA
Prof. Salvatore Sasso
a.a.2005-2006
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI
CHIETI
Per alcuni bambini
mettere piede a
scuola è una
tragedia. I
capricci però non
c’entrano
La Psicosomatica in
Età Evolutiva
Lo sviluppo psicosomatico del
bambino
In coll con la Dott.ssa Irene Sborlini
Lo sviluppo psicosomatico
del bambino: premesse
b/o → complessità in via di
organizzazione
Senso → integrazione psicosomatica
del Sè
Lo sviluppo psicosomatico
del bambino: premesse
J. Bowlby → Teoria dell’Attaccamento
 Predisposizione innata alle RdA;
 Funzione protettiva delle RdA;
 Le RdA si organizzano per la fine del I°a
La relazione d’attaccamento
 predisposizione biologica ereditaria
 cultura delle cure maternali
 comunicazione emotiva: elementi
consci ed inconsci
↓
Risonanza affettiva
La relazione d’attaccamento
La relazione tra madre e bambino è
intesa come un vero e proprio
sistema interattivo che regola sia il
comportamento che la fisiologia del
neonato
Lo sviluppo psicosomatico
del bambino: premesse
J. Bowlby → Modelli Operativi Interni
 M. di sé;
 M. dell’altro;
 M. di sé con l’altro
Lo sviluppo psicosomatico
del bambino: premesse
Ainsworth → i Pattern di Attaccamento
 Insicuro-evitante (A);
 Sicuro (B);
 Insicuro-ansioso resistente (C);
 Disorientato/disorganizzato (D)
L’equilibrio psicosomatico
nei bambini
 Ruolo delle esperienze corporee
 Ruolo delle esperienze affettive
Il ruolo delle Emozioni
 Gli affetti sono ritenuti gli
organizzatori centrali della vita
psichica infantile
 Nelle RdA gli scambi comunicativi
sono prevalentemente a contenuto
non verbale ed emotivo
Il ruolo delle Emozioni
Trevarthen → interconnessione
dominio emotivo/cognitivo
Il b/o è capace di scambiare emozioni
con la FdA,se questa è emotivamente
disponibile,per poter riconoscerle e
parlarne *
* Importanza del transfert emotivo sullo sviluppo
del linguaggio
Lo sviluppo emotivo
Sroufe (1979) → Teoria della
Differenziazione delle
Emozioni
 Sorriso endogeno al s. sociale del
b/o:consapevolezza delle emozioni;
 RdA:comunicazione intenzionale;
 Processo di individuazione:sviluppo
autocoscienza,stati interni
emozionali,emozioni complesse
Lo sviluppo emotivo
Izard (1978, 1991) → Lo Sviluppo
Differenziale delle
Emozioni
Livelli di capacità esperenziale delle E.
 L.sensorio-affettivo:per la comunicazione
dei bisogni principali alla madre;
 L.percettivo-aff:per discriminare la
percezione di cose/persone;
 L.cognitivo-aff:per lavorare in modalità
simbolica e riconoscersi come agente
Lo sviluppo emotivo
Campos et al.(1983) presuppongono,
sin dalla nascita,l’esistenza della
capacità di esprimere le emozioni già
differenziata, e che l’esperienza di
queste avvenga solo più tardi
Lo sviluppo emotivo
Pribram (1980) distingue
 La dimensione protocritica:
esperienza emotiva come tensione
diffusa o rilassamento;
 La dimensione epicritica:
localizzazione dell’emozione ed
interpretazione
Lo sviluppo emotivo
Bion sulla comprensione delle
esperienze emotive:
M riconosce le emozioni del b/o,gli
attribuisce un’esperienza e gliela
comunica,di rimando,attraverso una
connotazione espressiva
Nascita biologica e
psicologica
M.Mahler → autismo fisiologico (prime sett)
fase simbiotica (2m)
f.individuazione (5-6m)
f.sperimentazione (1-2a)*
* - crisi del riavvicinamento
- fase della costanza dell’oggetto
- superamento tappe fisiologiche
La Fase Simbiotica
 Gli oggetti sono
percepiti come
parte di sé →
 Le sensazioni
somatiche
sopperiscono,in
modo primitivo,
all’assenza
materna
 Interiorizzazione
dell’oggetto
 Il bambino
riesce a tollerare
l’assenza della
madre
La Fase Simbiotica:
difficoltà di superamento
 Gravi carenze affettivo/educative;
 Malattie;
 Separazioni traumatiche;
 Perdita di un genitore
La Fase Simbiotica:
mancato superamento
Memoria → b/o riattiva le sensazioni
Biologica corporee legate alla
mancanza della madre
↓
Sviluppo di una predisposizione alla
somatizzazione *
* comportamento alterato di malattia (età adulta)
Lo squilibrio psicosomatico
 Personalità della
madre
→
 Temperamento
b/o
 Oggetti
transizionali
mancanti
 Separazione
aspetti affettivi/
percezioni
somatiche
 Costituzione di
un falso Sé *
* I piccoli adulti predisposti a
problemi relazionali
I sintomi psicosomatici
 Risultati di meccanismi di difesa
primitivi
 Segnali di una disfunzionalità
all’interno della diade
La Psicosomatica in
Età Evolutiva
I disturbi psicosomatici pediatrici
I disturbi psicosomatici:
premessa
 Gli scompensi psicosomatici,e le
relative modificazioni corporee, non
implicano necessariamente condizioni
di malattia
 I processi fisiologici legati alle
emozioni e agli stress sono,anzi,
tendenzialmente reversibili e privi di
gravi conseguenze patologiche
I disturbi psicosomatici:
premessa
 La patologia insorge come difesa vs:
 situazioni ritenute troppo intense;
 condizioni di stress prolungato;
 Un ulteriore agente patogeno;
 Rottura dell'equilibrio omeostatico
I disturbi psicosomatici
pediatrici
Difesa tipica del linguaggio pre-
verbale e pre-simbolico
vs
Difficoltà all’interno del rapporto
madre-bambino
I disturbi psicosomatici
pediatrici
La specificità dei disturbi comporta
una tale complessità nell’individuare
un’ipotetica correlazione fra questi e
le tipologie di personalità che ne
soffrano o potrebbero soffrire
I disturbi psicosomatici
pediatrici
Dalle ricerche sulla personalità delle
madri e sulle caratteristiche degli
ambienti familiari in cui la diade vive,
non risulta affatto quanto tali fattori
influiscano sui disturbi e,per giunta,se
siano da considerarsi causa o
conseguenza degli stessi
I disturbi psicosomatici
pediatrici
 Le cure materne ricoprono la
funzione indispensabile di
“Regolatore biologico e
comportamentale”
 Una madre sufficientemente buona fa
sì che il suo bambino sviluppi una
sana percezione di sé
L'integrazione psicosomatica
D.Winnicott → preoccupazione materna
primaria
Se la madre attribuisce un significato
emotivo alle necessità del figlio,offre la base
per processi psicologici evoluti quali:
 Capacità simbolica
 Pensiero
 Sogni
L'integrazione psicosomatica
Anche la figura paterna, gli altri
membri della famiglia e il contesto
sociale contribuiscono,con la loro
presenza attiva,a realizzare l’ambiente
idoneo alla maturazione del rapporto
M-b/o da fusionale ad autonomo e allo
sviluppo di uno stile d’attaccamento
Classificazione cronologica
dei disturbi più riscontrabili
 Colica idiopatica (I° trimestre)
 Ruminazione (I° trimestre)
 Laringospasmi (II° trimestre)
 Dermatite atopica (dal II° trimestre)
 Anoressia nel lattante (I° anno)
 Asma bronchiale (II° anno)
 Enuresi (dai 4 anni)
I disturbi più riscontrabili:
l’Alessitimia
Ruesch (1948) → personalità infantile
(difficoltà a separarsi dalla fig. materna)
 Dipendenza e passività;
 Conformismo sociale;
 Ideali non raggiungibili;
 Tendenza all’azione corporea;
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verbale/non e il vissuto emotivo
I disturbi più riscontrabili:
l’Alessitimia
Marty e M’Uzan → p. psicosomatica
 Ipernormalità;
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 Pensiero operatorio
↓
Deficit dello sviluppo cognitivo del b/o
I disturbi più riscontrabili:
l’Alessitimia
A causa di un difetto attribuito alle
relazioni oggettuali tra madre e b/o,
a quest’ultimo verrà a mancare uno
sviluppo adeguato della capacità di
elaborazione simbolica,tale da ridurre
l’espressione emotiva esclusivamente
a livello somatico
I disturbi più riscontrabili:
l’Alessitimia
Sifneos e Nemiah → alessitimia
(mancanza di parole per le emozioni)
tratto stabile di personalità che tende
alla somatizzazione e al conseguente
sviluppo di malattie
I disturbi più riscontrabili:
l’Alessitimia
McLean → Modello di Alessitimia
viene postulata una schizofisiologia
fra corteccia cerebrale e sistema
limbico in tutti i casi in cui si riscontri
una difficoltà di riconoscimento delle
emozioni
I disturbi più riscontrabili:
l’Alessitimia
Si tratta di una mancata integrazione
fra la rappresentazione cognitiva della
figura di attaccamento di riferimento
e il correlato vissuto emotivo
↓
2 opzioni:
I disturbi più riscontrabili:
l’Alessitimia
1. FdA incapace di comunicare le sue
emozioni
Viene proposto al bambino il modello
operativo del caregiver di tipo
prettamente cognitivo con una
insufficiente attenzione al dominio
emotivo della relazione
I disturbi più riscontrabili:
l’Alessitimia
2. bambino costretto a limitare
l’espressione delle emozioni o a
reprimere quelle ritenute scomode
b/i con pattern insicuri (evitante,ansioso –
resistente,disorganizzato)adotterebbero,per
fini adattivi,strategie mentali che però
compromettono la normale
espressione emotiva
I disturbi più riscontrabili:
l’Alessitimia
Da numerose fonti emerge che:
 L’A. è il risultato di un difetto della
relazione d’attaccamento;
 Può considerarsi un’aberrazione
ereditaria di personalità;
 Può manifestarsi come conseguenza
secondaria di un trauma infantile
I disturbi più riscontrabili:
l’Alessitimia
tratto di personalità
con difetto di:
• Riconoscimento;
• Elaborazione;
• Espressione
delle emozioni →
inibizione emotiva
|
continuum
|
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anedonia
I disturbi più riscontrabili:
l’Alessitimia
Indicatori del DCPR (Diagnostic Criteria for
use in Psychosomatic Research)
L’A. può presentarsi associata a:
 Disturbi dell’umore;
 Fobia sociale;
 Disturbi mentali organici
I disturbi più riscontrabili:
l’Alessitimia
Indicatori del DCPR:
 Descrizione non appropriata delle
emozioni;
 Attenzione focalizzata sui dettagli
piuttosto che sul vissuto emotivo;
 Fantasia povera;
 contenuto del pensiero associato a
eventi del mondo esterno;
I disturbi più riscontrabili:
l’Alessitimia
Indicatori del DCPR:
 Inconsapevolezza delle reazioni
somatiche legate agli stati emotivi;
 Manifestazione eccezionale ed
estrema di comportamenti affettuosi
I disturbi più riscontrabili:
l’Alessitimia
A. StrutturaleStrutturale
di tipo pervasivo,
legata al tratto di
personalità
A.A. SituazionaleSituazionale
Legata alla
inibizione della
rabbia e/o di un
comportamento
assertivo
I disturbi più riscontrabili:
l’Alessitimia
Concludendo:
lo stile di attaccamento è senz’altro
da ritenere un fattore di rischio
aspecifico per l’insorgenza dell’A. e la
strutturazione di un modello operativo
di sé tendenzialmente cognitivo
I disturbi più riscontrabili:
l‘Ansia
 Si stima,a livello mondiale,che il 10%
dei bambini tra i 5 e i 10 anni,abbia
esperito almeno una volta un
episodio di panico
 si presenta associata con altri
problemi emotivi,non come stato
d'animo,bensì come episodio
patologico in termini clinici
I disturbi più riscontrabili:
l‘Ansia
Comportamento del bambino:
 Aggressività,atteggiamento di sfida;
 Ripiegamento su stesso,ritiro dal
mondo per un lungo periodo;
 Attraversamento di una fase
regressiva e/o depressiva
I disturbi più riscontrabili:
l‘Ansia
 L'insorgenza dell'ansia è
generalmente attribuita ad un
atteggiamento inibitorio esibito dai
genitori nei confronti dei propri figli
 Ma oltre un'educazione troppo rigida,
l'ansia sarebbe causata da una
relazione difficile tra il b/o e i genitori
e/o le altre figure di riferimento
I disturbi più riscontrabili:
la Cefalea Idiopatica Precoce
La cefalea ad esordio precoce, prima
dei 5-6 anni, è relativamente
frequente (4-20% vs emicrania 1.4-3.2%)
nonostante venga molto spesso
sottovalutata come disturbo,che si
presenta in modo subdolo e
paucisintomatico
I disturbi più riscontrabili:
la Cefalea Idiopatica Precoce
L’emicrania può esordire nel b/o nella
"sindrome periodica dell'infanzia" con:
 Dolori addominali ricorrenti;
 Vomiti ciclici;
 vertigine parossistica;
 Febbre sine causa;
 Dolori articolari
I disturbi più riscontrabili:
la Cefalea Idiopatica Precoce
Il “mal di testa della prima infanzia”:
 Dolore breve,se non brevissimo;
 Localizzazione prevalentemente frontale-
mediana o bilaterale;
 descritto frequentemente come di tipo
costrittivo-gravativo;
 Assenza di aura;
 sintomatologia cefalalgica meno intensa
(risp a quella gastrointestinale)
I disturbi più riscontrabili:
la Cefalea Idiopatica Precoce
 È ancora clinicamente difficile,in età
evolutiva,distinguere tra la cefalea
tensiva e l'emicrania;
 molti ricercatori ritengono però che
queste forme siano parte di un unico
continuum di cefalea benigna e che
differiscano soltanto in gravità.
I disturbi più riscontrabili:
la Cefalea Idiopatica Precoce
CEFALEA TENSIVA (-)
↓
Emicrania con aura
Emicrania senza aura
↓
EMICRANIA (+)
I disturbi più riscontrabili:
la Cefalea Idiopatica Precoce
caratteristiche rilevanti per la diagnosi
differenziale emicrania/cefalea tensiva
 Occorrenza parossistica;
 Periodicità;
 Unilateralità;
 Qualità pulsante del dolore;
 Aura;
 Aggravamento con l’attività fisica e sollievo al
riposo;
 Addominalgia,nausea,vomito
 Familiarità positiva
I disturbi più riscontrabili:
la Cefalea Idiopatica Precoce
 Per le cefalee non emicraniche la
definizione è preda di revisioni
classificatorie ormai innumerevoli
 Di certo si può affermare che,in età
evolutiva,il sintomo maggiormente
frequente è la cefalea
I disturbi più riscontrabili:
la Cefalea Idiopatica Precoce
Hockaday→ cefalee emicraniche tutte
le cefalee ricorrenti parossistiche
dell'infanzia,previo un ritorno al
normale stato di salute, sia mentale
che fisico,nell'intervallo fra gli attacchi
I disturbi più riscontrabili:
la Cefalea Idiopatica Precoce
Sono state segnalate alcune
caratteristiche caratteriologiche
attribuibili al bambino emicranico:
 Tristezza;
 Vulnerabilità alla frustrazione e
all'ansia;
 Minore fiducia di base e ottimismo
I disturbi più riscontrabili:
la Cefalea Idiopatica Precoce
Diversi studi mostrano come fattori
psicologici siano importanti sin dalla
prima infanzia, in quanto
contribuiscono nel determinare
l'insorgenza e il mantenimento della
cefalea idiopatica.
I disturbi più riscontrabili:
la Cefalea Idiopatica Precoce
Il bambino con una ridotta capacità
di elaborazione mentale presenta
spesso sintomi somatici
strettamente connessi a situazioni
di stress familiare e/o individuale
I disturbi più riscontrabili:
la Cefalea Idiopatica Precoce
es. di condizioni non favorevoli alla
elaborazione,da parte del b/o,della
propria reazione d’angoscia (espressa
dal sintomo):
 Depressione,specie se materna;
 Genitori con rapporti conflittuali;
 Separazione dei genitori
I disturbi più riscontrabili:
le Dermatopatie
Risultato di vissuti negativi legati ad
eventi e/o dinamiche interpersonali
con associate relative condotte
negative
D. infantili e adolescenziali:
 Acne;
 Alopacia areata;
 Dermatite atopica;
 Orticaria;
 vitiligine
I disturbi più riscontrabili:
le Dermatopatie
Indicatori di disagio psicologico
 Presenza di comportamenti estremi:
condotte inadeguate;
atteggiamenti rinunciatari;
iper-adeguamenti
I disturbi più riscontrabili:
le Dermatopatie
Indicatori di disagio psicologico
 Esistenza di un evento stressante
specifico;
 Permanenza di una condizione di
stress diffuso
I disturbi più riscontrabili:
le Dermatopatie
Indicatori di disagio psicologico
 Incoerenza manifesta tra le caratteristiche
di sviluppo del soggetto con quelle tipiche
della sua età,perché:
regressive;
non progressive (condizione di stallo);
premature
I disturbi più riscontrabili:
le Dermatopatie
Indicatori di disagio psicologico
 Presenza di rilevanti problemi in
ambito relazionale e/o scolastico:
nei rapporti interpersonali in genere;
nelle interazioni coi coetanei;
nell’adattamento sociale;
nell’apprendimento e nel rendimento
scolastico
I disturbi più riscontrabili:
le Dermatopatie
Indicatori di disagio psicologico
 Messa in atto di atteggiamenti
inadeguati rispetto alla malattia
dermatologica:
negazione del vissuto personale;
accentuazione del vissuto personale;
insorgenza di sensi di colpa;
attribuzione,al disturbo,di altri significati
I disturbi più riscontrabili:
la Fobia della scuola
SCUOLA = ANSIA = EVITAMENTO
EVITAMENTO (motivato dalla malattia)
↓
ANSIA RIDOTTA (rinforzo negativo)
I disturbi più riscontrabili:
la Fobia della scuola
 Il rifiuto,da parte dello studente,di
andare a scuola,avendo associato a
questa un’intenso stato ansiogeno
 I disturbi correlati coinvolgono
prevalentemente l’apparato
gastrointestinale
(nausea,vomito,diarrea,dolori di stomaco,
mal di testa,disturbi del sonno)
I disturbi più riscontrabili:
la Fobia della scuola
Kennedy (1965) → Classificazione
Fobia tipo 1:
 Primo episodio fobico;
 Inizia di lunedì, dopo una malattia
scoppiata il giovedì e il venerdì
precedenti;
 Compare in modalità acuta;
 Prevalente tra b/i che frequentano le
classi inferiori;
I disturbi più riscontrabili:
la Fobia della scuola
Tipo 1:
 Preoccupazione della morte;
 Preoccupazione per la salute della madre
(a ragione oppure no);
 Buona comunicazione tra i genitori;
 Genitori generalmente equilibrati;
 P rivaleggia vs M per la conduzione fam;
 I genitori comprendono facilmente la
dinamica del disturbo
I disturbi più riscontrabili:
la Fobia della scuola
Fobia tipo 2:
 Non si tratta del I° episodio;
 Inizia di lunedì, dopo una malattia anche
leggera;
 Compare in modo incipiente;
 Prevalentemente fra studenti che
frequentano classi superiori;
 Non c’è preoccupazione per la morte;
I disturbi più riscontrabili:
la Fobia della scuola
Tipo 2:
 Non c’è preoccupazione particolare per la
salute della madre;
 Comunicazione tra genitori non buona;
 M comportamento nevrotico e P con
disturbo del carattere;
 P con scarso interesse per la famiglia;
 Genitori non collaborativi
I disturbi più riscontrabili:
la Fobia della scuola
Eziologia → Approccio Psicodinamico
- Johnson (1941):
Fobia come ansia di separazione
b/o-gen (si esclude la paura della
scuola)
- Waldfogel (1957):
paura della scuola dovuta a
proiezione dell’ansia dalle figure gen
I disturbi più riscontrabili:
la Fobia della scuola
Eziologia → Approccio Comportamentale
Dagli studi (inglesi anni 60-70) sulla
valutazione delle assenze si evidenziano le
caratteristiche distintive fra i
soggetti fobici e gli studenti che “marinano
la scuola”
I disturbi più riscontrabili:
la Fobia della scuola
Sogg. Fobici:
• M iperprotettiva;
• D. alimentazione;
• Nausea;
• Dolori addominali;
• D. del sonno;
• ansia
Sogg. che “marinano”:
• Scarsa disciplina;
• Attitudine alla
menzogna;
• Episodi di furto;
• Attitudine ad
allontanarsi da casa;
• Comparizioni al TdM;
• enuresi
I disturbi più riscontrabili:
la Fobia della scuola
Teoria dell’autenticità della fobia
Loventhal e Sill (1964):
 la fobia non compare all’inizio della
scolarizzazione;
 I b/i non sopportano la mancanza dei
genitori in alcun contesto;fobia come
reazione all’insuccesso scolastico in sogg.
con una immagine irrealistica delle
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Sborlini psicosomatica infanzia

  • 1. Clinica Psicologica e Psicopatologia Psicosomatica CORSO INTEGRATO DI PSICOLOGIA CLINICA Prof. Salvatore Sasso a.a.2005-2006 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI CHIETI Per alcuni bambini mettere piede a scuola è una tragedia. I capricci però non c’entrano
  • 2. La Psicosomatica in Età Evolutiva Lo sviluppo psicosomatico del bambino In coll con la Dott.ssa Irene Sborlini
  • 3. Lo sviluppo psicosomatico del bambino: premesse b/o → complessità in via di organizzazione Senso → integrazione psicosomatica del Sè
  • 4. Lo sviluppo psicosomatico del bambino: premesse J. Bowlby → Teoria dell’Attaccamento  Predisposizione innata alle RdA;  Funzione protettiva delle RdA;  Le RdA si organizzano per la fine del I°a
  • 5. La relazione d’attaccamento  predisposizione biologica ereditaria  cultura delle cure maternali  comunicazione emotiva: elementi consci ed inconsci ↓ Risonanza affettiva
  • 6. La relazione d’attaccamento La relazione tra madre e bambino è intesa come un vero e proprio sistema interattivo che regola sia il comportamento che la fisiologia del neonato
  • 7. Lo sviluppo psicosomatico del bambino: premesse J. Bowlby → Modelli Operativi Interni  M. di sé;  M. dell’altro;  M. di sé con l’altro
  • 8. Lo sviluppo psicosomatico del bambino: premesse Ainsworth → i Pattern di Attaccamento  Insicuro-evitante (A);  Sicuro (B);  Insicuro-ansioso resistente (C);  Disorientato/disorganizzato (D)
  • 9. L’equilibrio psicosomatico nei bambini  Ruolo delle esperienze corporee  Ruolo delle esperienze affettive
  • 10. Il ruolo delle Emozioni  Gli affetti sono ritenuti gli organizzatori centrali della vita psichica infantile  Nelle RdA gli scambi comunicativi sono prevalentemente a contenuto non verbale ed emotivo
  • 11. Il ruolo delle Emozioni Trevarthen → interconnessione dominio emotivo/cognitivo Il b/o è capace di scambiare emozioni con la FdA,se questa è emotivamente disponibile,per poter riconoscerle e parlarne * * Importanza del transfert emotivo sullo sviluppo del linguaggio
  • 12. Lo sviluppo emotivo Sroufe (1979) → Teoria della Differenziazione delle Emozioni  Sorriso endogeno al s. sociale del b/o:consapevolezza delle emozioni;  RdA:comunicazione intenzionale;  Processo di individuazione:sviluppo autocoscienza,stati interni emozionali,emozioni complesse
  • 13. Lo sviluppo emotivo Izard (1978, 1991) → Lo Sviluppo Differenziale delle Emozioni Livelli di capacità esperenziale delle E.  L.sensorio-affettivo:per la comunicazione dei bisogni principali alla madre;  L.percettivo-aff:per discriminare la percezione di cose/persone;  L.cognitivo-aff:per lavorare in modalità simbolica e riconoscersi come agente
  • 14. Lo sviluppo emotivo Campos et al.(1983) presuppongono, sin dalla nascita,l’esistenza della capacità di esprimere le emozioni già differenziata, e che l’esperienza di queste avvenga solo più tardi
  • 15. Lo sviluppo emotivo Pribram (1980) distingue  La dimensione protocritica: esperienza emotiva come tensione diffusa o rilassamento;  La dimensione epicritica: localizzazione dell’emozione ed interpretazione
  • 16. Lo sviluppo emotivo Bion sulla comprensione delle esperienze emotive: M riconosce le emozioni del b/o,gli attribuisce un’esperienza e gliela comunica,di rimando,attraverso una connotazione espressiva
  • 17. Nascita biologica e psicologica M.Mahler → autismo fisiologico (prime sett) fase simbiotica (2m) f.individuazione (5-6m) f.sperimentazione (1-2a)* * - crisi del riavvicinamento - fase della costanza dell’oggetto - superamento tappe fisiologiche
  • 18. La Fase Simbiotica  Gli oggetti sono percepiti come parte di sé →  Le sensazioni somatiche sopperiscono,in modo primitivo, all’assenza materna  Interiorizzazione dell’oggetto  Il bambino riesce a tollerare l’assenza della madre
  • 19. La Fase Simbiotica: difficoltà di superamento  Gravi carenze affettivo/educative;  Malattie;  Separazioni traumatiche;  Perdita di un genitore
  • 20. La Fase Simbiotica: mancato superamento Memoria → b/o riattiva le sensazioni Biologica corporee legate alla mancanza della madre ↓ Sviluppo di una predisposizione alla somatizzazione * * comportamento alterato di malattia (età adulta)
  • 21. Lo squilibrio psicosomatico  Personalità della madre →  Temperamento b/o  Oggetti transizionali mancanti  Separazione aspetti affettivi/ percezioni somatiche  Costituzione di un falso Sé * * I piccoli adulti predisposti a problemi relazionali
  • 22. I sintomi psicosomatici  Risultati di meccanismi di difesa primitivi  Segnali di una disfunzionalità all’interno della diade
  • 23. La Psicosomatica in Età Evolutiva I disturbi psicosomatici pediatrici
  • 24. I disturbi psicosomatici: premessa  Gli scompensi psicosomatici,e le relative modificazioni corporee, non implicano necessariamente condizioni di malattia  I processi fisiologici legati alle emozioni e agli stress sono,anzi, tendenzialmente reversibili e privi di gravi conseguenze patologiche
  • 25. I disturbi psicosomatici: premessa  La patologia insorge come difesa vs:  situazioni ritenute troppo intense;  condizioni di stress prolungato;  Un ulteriore agente patogeno;  Rottura dell'equilibrio omeostatico
  • 26. I disturbi psicosomatici pediatrici Difesa tipica del linguaggio pre- verbale e pre-simbolico vs Difficoltà all’interno del rapporto madre-bambino
  • 27. I disturbi psicosomatici pediatrici La specificità dei disturbi comporta una tale complessità nell’individuare un’ipotetica correlazione fra questi e le tipologie di personalità che ne soffrano o potrebbero soffrire
  • 28. I disturbi psicosomatici pediatrici Dalle ricerche sulla personalità delle madri e sulle caratteristiche degli ambienti familiari in cui la diade vive, non risulta affatto quanto tali fattori influiscano sui disturbi e,per giunta,se siano da considerarsi causa o conseguenza degli stessi
  • 29. I disturbi psicosomatici pediatrici  Le cure materne ricoprono la funzione indispensabile di “Regolatore biologico e comportamentale”  Una madre sufficientemente buona fa sì che il suo bambino sviluppi una sana percezione di sé
  • 30. L'integrazione psicosomatica D.Winnicott → preoccupazione materna primaria Se la madre attribuisce un significato emotivo alle necessità del figlio,offre la base per processi psicologici evoluti quali:  Capacità simbolica  Pensiero  Sogni
  • 31. L'integrazione psicosomatica Anche la figura paterna, gli altri membri della famiglia e il contesto sociale contribuiscono,con la loro presenza attiva,a realizzare l’ambiente idoneo alla maturazione del rapporto M-b/o da fusionale ad autonomo e allo sviluppo di uno stile d’attaccamento
  • 32. Classificazione cronologica dei disturbi più riscontrabili  Colica idiopatica (I° trimestre)  Ruminazione (I° trimestre)  Laringospasmi (II° trimestre)  Dermatite atopica (dal II° trimestre)  Anoressia nel lattante (I° anno)  Asma bronchiale (II° anno)  Enuresi (dai 4 anni)
  • 33. I disturbi più riscontrabili: l’Alessitimia Ruesch (1948) → personalità infantile (difficoltà a separarsi dalla fig. materna)  Dipendenza e passività;  Conformismo sociale;  Ideali non raggiungibili;  Tendenza all’azione corporea;  Mancata corrispondenza tra l’espressione verbale/non e il vissuto emotivo
  • 34. I disturbi più riscontrabili: l’Alessitimia Marty e M’Uzan → p. psicosomatica  Ipernormalità;  Adattamento conformista;  Pensiero operatorio ↓ Deficit dello sviluppo cognitivo del b/o
  • 35. I disturbi più riscontrabili: l’Alessitimia A causa di un difetto attribuito alle relazioni oggettuali tra madre e b/o, a quest’ultimo verrà a mancare uno sviluppo adeguato della capacità di elaborazione simbolica,tale da ridurre l’espressione emotiva esclusivamente a livello somatico
  • 36. I disturbi più riscontrabili: l’Alessitimia Sifneos e Nemiah → alessitimia (mancanza di parole per le emozioni) tratto stabile di personalità che tende alla somatizzazione e al conseguente sviluppo di malattie
  • 37. I disturbi più riscontrabili: l’Alessitimia McLean → Modello di Alessitimia viene postulata una schizofisiologia fra corteccia cerebrale e sistema limbico in tutti i casi in cui si riscontri una difficoltà di riconoscimento delle emozioni
  • 38. I disturbi più riscontrabili: l’Alessitimia Si tratta di una mancata integrazione fra la rappresentazione cognitiva della figura di attaccamento di riferimento e il correlato vissuto emotivo ↓ 2 opzioni:
  • 39. I disturbi più riscontrabili: l’Alessitimia 1. FdA incapace di comunicare le sue emozioni Viene proposto al bambino il modello operativo del caregiver di tipo prettamente cognitivo con una insufficiente attenzione al dominio emotivo della relazione
  • 40. I disturbi più riscontrabili: l’Alessitimia 2. bambino costretto a limitare l’espressione delle emozioni o a reprimere quelle ritenute scomode b/i con pattern insicuri (evitante,ansioso – resistente,disorganizzato)adotterebbero,per fini adattivi,strategie mentali che però compromettono la normale espressione emotiva
  • 41. I disturbi più riscontrabili: l’Alessitimia Da numerose fonti emerge che:  L’A. è il risultato di un difetto della relazione d’attaccamento;  Può considerarsi un’aberrazione ereditaria di personalità;  Può manifestarsi come conseguenza secondaria di un trauma infantile
  • 42. I disturbi più riscontrabili: l’Alessitimia tratto di personalità con difetto di: • Riconoscimento; • Elaborazione; • Espressione delle emozioni → inibizione emotiva | continuum | anaffettività e anedonia
  • 43. I disturbi più riscontrabili: l’Alessitimia Indicatori del DCPR (Diagnostic Criteria for use in Psychosomatic Research) L’A. può presentarsi associata a:  Disturbi dell’umore;  Fobia sociale;  Disturbi mentali organici
  • 44. I disturbi più riscontrabili: l’Alessitimia Indicatori del DCPR:  Descrizione non appropriata delle emozioni;  Attenzione focalizzata sui dettagli piuttosto che sul vissuto emotivo;  Fantasia povera;  contenuto del pensiero associato a eventi del mondo esterno;
  • 45. I disturbi più riscontrabili: l’Alessitimia Indicatori del DCPR:  Inconsapevolezza delle reazioni somatiche legate agli stati emotivi;  Manifestazione eccezionale ed estrema di comportamenti affettuosi
  • 46. I disturbi più riscontrabili: l’Alessitimia A. StrutturaleStrutturale di tipo pervasivo, legata al tratto di personalità A.A. SituazionaleSituazionale Legata alla inibizione della rabbia e/o di un comportamento assertivo
  • 47. I disturbi più riscontrabili: l’Alessitimia Concludendo: lo stile di attaccamento è senz’altro da ritenere un fattore di rischio aspecifico per l’insorgenza dell’A. e la strutturazione di un modello operativo di sé tendenzialmente cognitivo
  • 48. I disturbi più riscontrabili: l‘Ansia  Si stima,a livello mondiale,che il 10% dei bambini tra i 5 e i 10 anni,abbia esperito almeno una volta un episodio di panico  si presenta associata con altri problemi emotivi,non come stato d'animo,bensì come episodio patologico in termini clinici
  • 49. I disturbi più riscontrabili: l‘Ansia Comportamento del bambino:  Aggressività,atteggiamento di sfida;  Ripiegamento su stesso,ritiro dal mondo per un lungo periodo;  Attraversamento di una fase regressiva e/o depressiva
  • 50. I disturbi più riscontrabili: l‘Ansia  L'insorgenza dell'ansia è generalmente attribuita ad un atteggiamento inibitorio esibito dai genitori nei confronti dei propri figli  Ma oltre un'educazione troppo rigida, l'ansia sarebbe causata da una relazione difficile tra il b/o e i genitori e/o le altre figure di riferimento
  • 51. I disturbi più riscontrabili: la Cefalea Idiopatica Precoce La cefalea ad esordio precoce, prima dei 5-6 anni, è relativamente frequente (4-20% vs emicrania 1.4-3.2%) nonostante venga molto spesso sottovalutata come disturbo,che si presenta in modo subdolo e paucisintomatico
  • 52. I disturbi più riscontrabili: la Cefalea Idiopatica Precoce L’emicrania può esordire nel b/o nella "sindrome periodica dell'infanzia" con:  Dolori addominali ricorrenti;  Vomiti ciclici;  vertigine parossistica;  Febbre sine causa;  Dolori articolari
  • 53. I disturbi più riscontrabili: la Cefalea Idiopatica Precoce Il “mal di testa della prima infanzia”:  Dolore breve,se non brevissimo;  Localizzazione prevalentemente frontale- mediana o bilaterale;  descritto frequentemente come di tipo costrittivo-gravativo;  Assenza di aura;  sintomatologia cefalalgica meno intensa (risp a quella gastrointestinale)
  • 54. I disturbi più riscontrabili: la Cefalea Idiopatica Precoce  È ancora clinicamente difficile,in età evolutiva,distinguere tra la cefalea tensiva e l'emicrania;  molti ricercatori ritengono però che queste forme siano parte di un unico continuum di cefalea benigna e che differiscano soltanto in gravità.
  • 55. I disturbi più riscontrabili: la Cefalea Idiopatica Precoce CEFALEA TENSIVA (-) ↓ Emicrania con aura Emicrania senza aura ↓ EMICRANIA (+)
  • 56. I disturbi più riscontrabili: la Cefalea Idiopatica Precoce caratteristiche rilevanti per la diagnosi differenziale emicrania/cefalea tensiva  Occorrenza parossistica;  Periodicità;  Unilateralità;  Qualità pulsante del dolore;  Aura;  Aggravamento con l’attività fisica e sollievo al riposo;  Addominalgia,nausea,vomito  Familiarità positiva
  • 57. I disturbi più riscontrabili: la Cefalea Idiopatica Precoce  Per le cefalee non emicraniche la definizione è preda di revisioni classificatorie ormai innumerevoli  Di certo si può affermare che,in età evolutiva,il sintomo maggiormente frequente è la cefalea
  • 58. I disturbi più riscontrabili: la Cefalea Idiopatica Precoce Hockaday→ cefalee emicraniche tutte le cefalee ricorrenti parossistiche dell'infanzia,previo un ritorno al normale stato di salute, sia mentale che fisico,nell'intervallo fra gli attacchi
  • 59. I disturbi più riscontrabili: la Cefalea Idiopatica Precoce Sono state segnalate alcune caratteristiche caratteriologiche attribuibili al bambino emicranico:  Tristezza;  Vulnerabilità alla frustrazione e all'ansia;  Minore fiducia di base e ottimismo
  • 60. I disturbi più riscontrabili: la Cefalea Idiopatica Precoce Diversi studi mostrano come fattori psicologici siano importanti sin dalla prima infanzia, in quanto contribuiscono nel determinare l'insorgenza e il mantenimento della cefalea idiopatica.
  • 61. I disturbi più riscontrabili: la Cefalea Idiopatica Precoce Il bambino con una ridotta capacità di elaborazione mentale presenta spesso sintomi somatici strettamente connessi a situazioni di stress familiare e/o individuale
  • 62. I disturbi più riscontrabili: la Cefalea Idiopatica Precoce es. di condizioni non favorevoli alla elaborazione,da parte del b/o,della propria reazione d’angoscia (espressa dal sintomo):  Depressione,specie se materna;  Genitori con rapporti conflittuali;  Separazione dei genitori
  • 63. I disturbi più riscontrabili: le Dermatopatie Risultato di vissuti negativi legati ad eventi e/o dinamiche interpersonali con associate relative condotte negative D. infantili e adolescenziali:  Acne;  Alopacia areata;  Dermatite atopica;  Orticaria;  vitiligine
  • 64. I disturbi più riscontrabili: le Dermatopatie Indicatori di disagio psicologico  Presenza di comportamenti estremi: condotte inadeguate; atteggiamenti rinunciatari; iper-adeguamenti
  • 65. I disturbi più riscontrabili: le Dermatopatie Indicatori di disagio psicologico  Esistenza di un evento stressante specifico;  Permanenza di una condizione di stress diffuso
  • 66. I disturbi più riscontrabili: le Dermatopatie Indicatori di disagio psicologico  Incoerenza manifesta tra le caratteristiche di sviluppo del soggetto con quelle tipiche della sua età,perché: regressive; non progressive (condizione di stallo); premature
  • 67. I disturbi più riscontrabili: le Dermatopatie Indicatori di disagio psicologico  Presenza di rilevanti problemi in ambito relazionale e/o scolastico: nei rapporti interpersonali in genere; nelle interazioni coi coetanei; nell’adattamento sociale; nell’apprendimento e nel rendimento scolastico
  • 68. I disturbi più riscontrabili: le Dermatopatie Indicatori di disagio psicologico  Messa in atto di atteggiamenti inadeguati rispetto alla malattia dermatologica: negazione del vissuto personale; accentuazione del vissuto personale; insorgenza di sensi di colpa; attribuzione,al disturbo,di altri significati
  • 69. I disturbi più riscontrabili: la Fobia della scuola SCUOLA = ANSIA = EVITAMENTO EVITAMENTO (motivato dalla malattia) ↓ ANSIA RIDOTTA (rinforzo negativo)
  • 70. I disturbi più riscontrabili: la Fobia della scuola  Il rifiuto,da parte dello studente,di andare a scuola,avendo associato a questa un’intenso stato ansiogeno  I disturbi correlati coinvolgono prevalentemente l’apparato gastrointestinale (nausea,vomito,diarrea,dolori di stomaco, mal di testa,disturbi del sonno)
  • 71. I disturbi più riscontrabili: la Fobia della scuola Kennedy (1965) → Classificazione Fobia tipo 1:  Primo episodio fobico;  Inizia di lunedì, dopo una malattia scoppiata il giovedì e il venerdì precedenti;  Compare in modalità acuta;  Prevalente tra b/i che frequentano le classi inferiori;
  • 72. I disturbi più riscontrabili: la Fobia della scuola Tipo 1:  Preoccupazione della morte;  Preoccupazione per la salute della madre (a ragione oppure no);  Buona comunicazione tra i genitori;  Genitori generalmente equilibrati;  P rivaleggia vs M per la conduzione fam;  I genitori comprendono facilmente la dinamica del disturbo
  • 73. I disturbi più riscontrabili: la Fobia della scuola Fobia tipo 2:  Non si tratta del I° episodio;  Inizia di lunedì, dopo una malattia anche leggera;  Compare in modo incipiente;  Prevalentemente fra studenti che frequentano classi superiori;  Non c’è preoccupazione per la morte;
  • 74. I disturbi più riscontrabili: la Fobia della scuola Tipo 2:  Non c’è preoccupazione particolare per la salute della madre;  Comunicazione tra genitori non buona;  M comportamento nevrotico e P con disturbo del carattere;  P con scarso interesse per la famiglia;  Genitori non collaborativi
  • 75. I disturbi più riscontrabili: la Fobia della scuola Eziologia → Approccio Psicodinamico - Johnson (1941): Fobia come ansia di separazione b/o-gen (si esclude la paura della scuola) - Waldfogel (1957): paura della scuola dovuta a proiezione dell’ansia dalle figure gen
  • 76. I disturbi più riscontrabili: la Fobia della scuola Eziologia → Approccio Comportamentale Dagli studi (inglesi anni 60-70) sulla valutazione delle assenze si evidenziano le caratteristiche distintive fra i soggetti fobici e gli studenti che “marinano la scuola”
  • 77. I disturbi più riscontrabili: la Fobia della scuola Sogg. Fobici: • M iperprotettiva; • D. alimentazione; • Nausea; • Dolori addominali; • D. del sonno; • ansia Sogg. che “marinano”: • Scarsa disciplina; • Attitudine alla menzogna; • Episodi di furto; • Attitudine ad allontanarsi da casa; • Comparizioni al TdM; • enuresi
  • 78. I disturbi più riscontrabili: la Fobia della scuola Teoria dell’autenticità della fobia Loventhal e Sill (1964):  la fobia non compare all’inizio della scolarizzazione;  I b/i non sopportano la mancanza dei genitori in alcun contesto;fobia come reazione all’insuccesso scolastico in sogg. con una immagine irrealistica delle proprie capacità