1. INFANZIA SEGNI E DISEGNI
Il Bambino e il disegno
Dott.ssa Luigia Cotti Psicopedagogista
ISTITUTO COMPRENSIVO DARFO 2
3 NOVEMBRE 2011
2. DISEGNO
E’ frutto di un gesto volontario, vengono
messi in gioco:
● Abilità motorie
● Meccanismi percettivi
● Capacità mnesica● Capacità mnesica
● Intelligenza grafica
● Capacità di riorganizzare la realtà
● Grado di creatività
● Espressione dei contenuti emotivi
3. FUNZIONE DEL DISEGNO
• Stimolare lo sviluppo individuale
sviluppo delle creatività e della maturazione del
bambino
b. Permettere di conoscere lo sviluppo
individuale
Strumento di indagine dello sviluppo evolutivo, dello
stato emotivo, relazionale e della personalità del
soggetto
OSSERVARE I DISEGNI
Diverse chiavi di lettura:Diverse chiavi di lettura:
● Evolutiva
● Proiettiva
● Narrativa
● Artistica
● Conoscitiva
IL DISEGNO E’ UN’ATTIVITA’ SOCIALE
La finalità esplicita e cosciente è:
● Narrare
● Informare
● Comunicare
4. ASPETTO NARRATIVO DEL DISEGNO
Il tempo è essenzialmente movimento.
Il tempo è fatto di azioni che si susseguono.
Le modalità di rappresentazione sono diverse
● un’attenzione al momento saliente dell’evento, al
momento più significativo
● l’evento può essere sintetizzato dalla compresenza di
elementi temporalmente diversi, ma tenuti insieme
dall’elemento spazio
● Disegno di vignette separate in sequenza (i più grandi)
ASPETTO CONOSCITIVO DEL DISEGNO
Il disegno ha fini conoscitivi.
L’attività grafica per il bambino un mezzo di interrogarsi, di
porsi e di risolvere i problemi e nello stesso tempo di agire
ed esplorare.
Stimola l’attenzione
Aiuta l’elaborazione del pensiero
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7. ASPETTO EMOTIVO DEL DISEGNO
Il disegno è espressione della vita emotiva del bambino
Funzione proiettiva del disegno:
● Far emergere le paure, le ansie e le preoccupazioni
che disegnate si possono allontanare da sé
Si analizzano gli elementi base del disegno:
● La forma, la grandezza, la pressione
LIVELLO GRAFICO
E AMBIENTE SOCIOCULTURALE
Il prodotto grafico è condizionato da:
● età
● sensibilità grafica
● l’ambiente socioculturale
L’ambiente socioculturale
● possibilità di dipingere molto
● ambiente sereno
● ricchezza di materiali
Il disegno non può essere utilizzato come test per valutare il
livello di intelligenza
8.
9. FUNZIONI DEL DISEGNO
E DELLA SCRITTURA
DISEGNO:
● Scarabocchio, il bambino manifesta con gesti
immediati e improvvisi impulsi e tratti caratteriali tratti
temperamentali allo stato puro.
● Dalle prime rappresentazioni esprime emozioni,
scoperte, il suo modo di vedere gli oggetti e gli esseri
viventi.
● A 8/9 anni con l’impostazione logica del pensiero i● A 8/9 anni con l’impostazione logica del pensiero i
disegni assumono un aspetto sempre più
conformistico, calligrafico.
SCRITTURA:
● Nelle prime fasi è un esercizio faticoso impegnativo
● A 8/9 anni scrive frasi semplici convenzionali evitando
parole con difficoltà.
● Solo più tardi riuscirà ad esprimersi in modo sciolto sui
contenuti della propria esperienza interna
10. FASI DI SVILUPPO DEL DISEGNO
INFANTILE
Gli studi sul disegno risalgono
agli anni 70, la disponibilità di
materiale grafico fin dalla più
tenera età del bambino fa sì
che gli stadi siano indicativiche gli stadi siano indicativi
per età.
Gli stadi di sviluppo del
disegno sono orientativi, sono
frequenti salti in avanti e
regressioni.
11. LE PRIME FASI DEL GRAFISMO
DEL BAMBINO
● La traccia (bisogno di lasciarla appartiene a buona
parte del mondo animale)
● Il segno grafico è una traccia
● I primi segni della matita sul foglio sono più il prodotto
di colpi che di sfregamenti e a volte i colpi sono così
energici da provocare buchi nel foglio
● In un determinato momento il bambino scopre che c’è● In un determinato momento il bambino scopre che c’è
un rapporto tra i suoi movimenti e i segni ottenuti;
questo in genere si verifica sei mesi dopo che ha
iniziato a scarabocchiare
● Il bambino è affascinato dal suo scarabocchiare e lo
pratica senza esigenze di socializzazione.
● E’ tra i due e i tre anni che il bambino incomincia a
dare un nome al suo scarabocchio, mostrando così di
voler attribuirgli dei significati
12. LE FASI DELLO SVILUPPO
DELLO SCARABOCCHIO
E’ generalmente verso un anno che il bambino prende la
matita, ma siccome all’inizio, più che fare scivolare la matita
sul foglio egli tenta di colpirlo, non sempre riesce a lasciare
la traccia, cosa che invece è in grado di fare da 18-20 mesi.
● A due anni compaiono i segni circolari e ad angolo,
facilmente esce dal foglio
● A due anni e mezzo, controlla i movimenti con lo
sguardo, appaiano i primi scarabocchi sistematici,
articolati in uno o più riccioli; successivamente
vengono disegnati la spirale ed i cerchi multiplivengono disegnati la spirale ed i cerchi multipli
● A tre anni vi è già in questo stadio un’intenzionalità
rappresentativa. Appaiono a questa età i cerchi,
semplici croci, spazi chiusi, configurazioni a sbarre.
● A quattro anni emergono le prime schematiche figure
umane, mentre alcuni bambini disegnano alcune
lettere dell’alfabeto,
E’ a quest’età che il bambino esce definitivamente dalla fase
dello scarabocchio per entrare in quella figurativa quando il
bambino disegna ora rappresenta sempre qualcosa
15. DALLO STADIO PRESCHEMATICO
ALLO STADIO DELL’ESAURIMENTO GRAFICO
Stadio preschematico: (4-7 anni)
E’ caratterizzato dalla creazione consapevole della forma.
Stadio dello schematismo mentale: (7-9 anni)
E’ caratterizzato dalla comparsa di schemi grafici ben definiti
per ciascun oggetto
Stadio del realismo nascente: (9-11 anni)
Vi è una rappresentazione sempre più fedele dell’oggettoVi è una rappresentazione sempre più fedele dell’oggetto
con particolare attenzione ai dettagli
Stadio pseudo–naturalistico e del ragionamento :
(11-14 anni) È l’ultima delle fasi evolutive del disegno, in
questa fase emergono le attitudini del soggetto.
Stadio dell’esaurimento grafico: (15 anni in poi)
Si chiude il percorso soggettivo del rapporto con il disegno,
si perde il piacere di disegnare
16. STADIO PRESCHEMATICO
4/7 ANNI
• Più il bambino è piccolo più il disegno è grande
• 5 anni linea di terra
• Rappresenta ciò che lo colpisce, enfatizza certi
temi distorcendone le dimensioni
• Il bambino rispetta solo i rapporti topologici
(sotto, sopra, vicino, lontano),e i concetti primari
di localizzazione. Non rispetta ne i rapporti logici
ne quelli metrici nelle varie componenti del
disegno.
• Assurdo cromatico
17. STADIO SCHEMATISMO MENTALE
7/9 ANNI
• Schemi grafici ben definiti per ciascun oggetto.
• Realismo visivo (da un unico punto di vista).
• Trasparenza (rappresentazione non visiva, ma
intellettuale)
• Ribaltamento del piano (ogni oggetto è disegnato
dal punto di vista che meglio lo rappresenta.
• Azioni diverse vengono poste su piani diversi
• Presenza di didascalie (bisogno di definire
l’oggetto.
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21. STADIO DEL REALISMO NASCENTE
9/11 ANNI
• Vi è una rappresentazione sempre più fedele
dell’oggetto.
• Rapporto oggetto colore sempre più fedele
• Vi è molta attenzione ai dettagli
• Realismo intellettuale disegna ciò che vede• Realismo intellettuale disegna ciò che vede
• Realismo visivo da un unico punto di vista
• Spazio tridimensionale
• Parti più emotivamente più coinvolgenti più
curate.
• Femmine amano i dettagli
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24. STADIO PSEUDONATURALISTICO
E DEL RAGIONAMENTO 11/14 ANNI
In questa fase emergono le attitudini dei soggetti
verso il disegno, due modalità di approccio all’arte
grafica:
• Una caratterizzata dall’aspetto visivo,
osservazione dell’ambiente per raggiungere la
perfezione naturalistica, con cura dei dettagli, il
colore si mantiene vincolato al dato reale.
• L’altra fa riferimento alle sensazioni interiori alle• L’altra fa riferimento alle sensazioni interiori alle
esperienze soggettive emozionalmente
coinvolgenti. Lo spazio viene considerato solo
perché indispensabile per esprimere ciò che il
ragazzo prova.
25. STADIO DEL REALISMO NASCENTE
DAI 15 ANNI IN POI
• Si perde il piacere di disegnare
• Solo chi è portato per l’arte continuerà su questa
via.
• Il periodo adolescenziale porta a rivalutare la
parola come veicolo di sentimentiparola come veicolo di sentimenti
26. L’EVOLUZIONE DELLA FIGURA UMANA
● Fra i 3 e i 4 anni il bambino cerca di raffigurareuna
persona, anzi la persona, perché con un unico schema
grafico rappresenta chiunque. Il risultato è il
“cefalopode”, comune ai bambini di tutto il mondo.
● A 4 anni e mezzo il bambino disegna il primo abbozzo
di tronco.
● A 5 anni l’omino è riconoscibile: oltre agli occhi, al
naso, alla bocca, c’è il tronco da cui, collocate
esattamente, spuntano le braccia e le gambe.
● A 6 anni lo schema mentale che il bambino ha del
proprio corpo è più completo, infatti l’omino si
arricchisce di un collo e di due mani al fondo delle
braccia.
● Dai 6 agli 11 anni la figura umana viene curata nei
particolari;
● Nell’adolescenza possono esserci momenti di freno o
regressione nella figura umana dovuti alla
modificazione della struttura corporea.
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28.
29. Disegno molto piccolo:
generalmente rappresenta
un livello di auto-
percezione piuttosto basso,
il bambino ha poca fiducia
in sé.
Esempio
- Disegno molto grande:
manifesta sicurezza e
fiducia di sé, a volte anche
esuberanza.
- Testa grande: il bambino,
probabilmente, mostra un
bisogno di scambio, di
comunicazione con
l'ambiente che lo circonda.
- Testa piccola: in alcuni casi è
un segnale di esperienze
difficili vissute nella prima
infanzia legate a problemi,
ad esempio, alimentari
(intolleranze, scarso
appetito, ecc.).
- Collo lungo: manifesta il
bisogno del bambino di
esplorare la realtà che lo
Esempio
che lo fa sentire a
disagio.
- Orecchie disegnate o
ben evidenziate: le
orecchie sono il
simbolo
dell'ascoltare, della
curiosità. Il
bambino è
particolarmente
attento alla realtà
che lo circonda.
Tuttavia, quando
sono molto grandi
esprimono una
svalutazione di se
stessi, una scarsa
autostima.
Esempio
- Occhi piccoli: indicano
timidezza e, a
volte, anche
diffidenza verso
qualche adulto.
Quando sono
disegnati chiusi
sono segno di
civetteria o
narcisismo.
Esempio
- Occhi grandi: esprimono
curiosità e
desiderio di
dominare la realtà.
Esempio
- La bocca: è la via della
nutrizione, dunque
rappresenta
una forza di
crescita. Quando è
colorata
intensamente di
rosso denota,
generalmente, una
forma di
aggressività;
quando è disegnata
come una linea
sottile (normale
prima dei 7 anni) è
sintomo di
insoddisfazione o
disappunto; quando
non viene disegnata
rivela una carenza
di affetto.
Esempio
- Presenza del cappello: il
bambino si sente
continuamente
sotto
l'osservazione degli
adulti, i quali
probabilmente lo
sottopongono a
numerosi divieti.
Esempio
esplorare la realtà che lo
circonda, unito ad una
grande fantasia che lo
porta in un mondo di sogni.
Esempio
- Braccia lunghe: il bambino
mostra la necessità di
abbracciare, di comunicare,
è un segno di grande
affettività (a meno che le
mani non siano
rappresentate con artigli o
pugni chiusi, in questo caso
potrebbero nascondere
atteggiamenti più
aggressivi).
Esempio
- Braccia corte: insicurezza,
timidezza e bisogno di
essere continuamente
rassicurato.
Esempio
- Manigrandi: caratteristica
ambivalente, poiché le mani
servono ad accarezzare,
ma anche a picchiare. In
ogni caso è forte il bisogno
di scambio.
- Gambe lunghe: le gambe sono
il simbolo del movimento,
ma quando sono molto
lunghe potrebbero rivelare
il desiderio del bambino di
crescere in fretta.
Esempio
- Gambe corte: segno di
stabilità e robustezza. Il
bambino è con i piedi per
terra.
Esempio
sottopongono a
numerosi divieti.
- Gesto curvo nel tratto
grafico: il bambino
manifesta una
grande capacità di
adattamento. E'
estroverso e
socializza
facilmente con i
coetanei.
- Gesto angoloso nel
tratto grafico: la
presenza nel tratto
di figure spigolose
o geometriche, è
solitamente
espressione di un
bambino tenace, di
grande volontà ed è
dovuto, in alcuni
casi, ad
un'educazione
abbastanza rigida.
Esempio
- Tratto leggero nel
disegno: è un
bambino
generalmente
molto sensibile che
accoglie ogni
stimolo come
sollecitazione e
crescita.
Esempio
- Tratto pesante nel
disegno: è un
bambino con molta
grinta e
determinazione
che, a volte, agisce
in modo impulsivo.
E
- Tratto fluido:
manifesta, di solito,
disponibilità e
sicurezza nei
rapporti affettivi.
Bambino
affettuoso e
socievole.
- Forza alternata e/o con
chiaro-scuri: il
bambino risente di
lunghi sforzi ed è
facilmente portato
alla distrazione. Ha
bisogno di essere
continuamente
rassicurato.
30. Il GESTO GRAFICO
• Gesto curvo nel tratto grafico: il bambino
manifesta una grande capacità di
adattamento. E' estroverso e socializza
facilmente con i coetanei.
• Gesto angoloso nel tratto grafico: la
presenza nel tratto di figure spigolose o
geometriche, è solitamente espressione di
un bambino tenace, di grande volontà ed
è dovuto, in alcuni casi, ad un'educazione
abbastanza rigida.
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32. Il TRATTO GRAFICO
• Tratto leggero nel disegno: è un bambino
generalmente molto sensibile che accoglie
ogni stimolo come sollecitazione e crescita.
• Tratto pesante nel disegno: è un bambino con
molta grinta e determinazione che, a volte,
agisce in modo impulsivo.
• Tratto fluido: manifesta, di solito,
disponibilità e sicurezza nei rapportidisponibilità e sicurezza nei rapporti
affettivi. Bambino affettuoso e socievole.
• Forza alternata e/o con chiaro-scuri: il
bambino risente di lunghi sforzi ed è
facilmente portato alla distrazione. Ha
bisogno di essere continuamente rassicurato.
•
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34.
35. LA FIGURA UMANA
• Disegno molto piccolo: generalmente
rappresenta un livello di auto-
percezione piuttosto basso, il bambino
ha poca fiducia in sé.
• Disegno molto grande: manifesta
sicurezza e fiducia di sé, a volte
anche esuberanza.
• Testa grande: il bambino,
probabilmente, mostra un bisogno di
scambio, di comunicazione con
l'ambiente che lo circonda.
• Testa piccola: in alcuni casi è un
segnale di esperienze difficili vissute
nella prima infanzia legate a
problemi, ad esempio, alimentari
(intolleranze, scarso appetito, ecc)
36.
37. LA FIGURA UMANA
• Collo lungo: manifesta il bisogno
del bambino di esplorare la realtà
che lo circonda, unito ad una
grande fantasia che lo porta in un
mondo di sogni.
• Braccia lunghe: il bambino mostra
la necessità di abbracciare, di
comunicare, è un segno di grande
affettività (a meno che le maniaffettività (a meno che le mani
non siano rappresentate con artigli
o pugni chiusi, in questo caso
potrebbero nascondere
atteggiamenti più aggressivi).
• Braccia corte: insicurezza,
timidezza e bisogno di essere
continuamente rassicurato.
• Mani grandi: caratteristica
ambivalente, poiché le mani
servono ad accarezzare, ma anche
a picchiare. In ogni caso è forte
il bisogno di scambio.
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41. LA FIGURA UMANA
• Gambe lunghe: le gambe sono il simbolo del
movimento, ma quando sono molto lunghe
potrebbero rivelare il desiderio del bambino
di crescere in fretta.
• Gambe corte: segno di stabilità e
robustezza. Il bambino è con i piedi per
terra.
• Presenza di denti: i denti hanno la funzione
di rosicchiare, il bambino potrebbedi rosicchiare, il bambino potrebbe
nascondere una rabbia per qualcuno che lo fa
sentire a disagio.
• Orecchie disegnate o ben evidenziate: le
orecchie sono il simbolo dell'ascoltare, della
curiosità. Il bambino è particolarmente
attento alla realtà che lo circonda. Tuttavia,
quando sono molto grandi esprimono una
svalutazione di se stessi, una scarsa
autostima.
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45. LA FIGURA UMANA
• Occhi piccoli: indicano timidezza e, a volte,
anche diffidenza verso qualche adulto. Quando
sono disegnati chiusi sono segno di civetteria o
narcisismo.
• Occhi grandi: esprimono curiosità e desiderio di
dominare la realtà.
• Presenza del cappello: il bambino si sente
continuamente sotto l'osservazione degli adulti,continuamente sotto l'osservazione degli adulti,
i quali probabilmente lo sottopongono a numerosi
divieti.
• La bocca: è la via della nutrizione, dunque
rappresenta una forza di crescita. Quando è
colorata intensamente di rosso denota,
generalmente, una forma di aggressività; quando
è disegnata come una linea sottile (normale
prima dei 7 anni) è sintomo di insoddisfazione o
disappunto; quando non viene disegnata rivela
una carenza di affetto.
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49. Famiglia:
E’ importante la verbalizzazione di ciò che si è
rappresentato.
Posizione:
● L’avvicinamento di due o più persone indica intimità
vissuta e desiderata
● Il bambino si disegna vicino al personaggio con cui si
sente più a suo agio o che ama di più
● La collocazione di personaggi lontano o assenti dal
gruppo famigliare può significare che questi
componenti sono assenti, ma anche il desiderio di
allontanarli.
Personaggio valorizzato:Personaggio valorizzato:
● Può significare amore e ammirazione oppure invidia e
timore
● E’ il primo ad essere disegnato.
● Di solito è di dimensioni superiori.
● E’ più curato nei dettagli.
● Può essere disegnato più volte.
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54. Personaggio svalorizzato:
● Può significare il desiderio che questo personaggio
non faccia parte della famiglia.
● E’ disegnato fuori dal gruppo e per ultimo.
● Povero di dettagli.
● A volte è cancellato.
Se è l’autore a non comparire:
● Significa che non si sente a proprio agio
● Vorrebbe essere diverso.
● Si annulla e se c’è si identifica col personaggio che
meglio rappresenta le sue aspirazioni.
Personaggio aggiunto:Personaggio aggiunto:
● Può essere rappresentato come uomo, donna,
bambino, bebè, animale.
● Il bambino realizza attraverso il personaggio aggiunto
quelle aspirazioni che lui steso non osa immaginare o
realizzare.
● Se ha funzione di compensazione il personaggio
rappresentato può essere ciò che il bambino non è,
esprime un desiderio.
● Se ha funzione di mascheramento il personaggio
rappresentato può rivelare cose di sé ritenute non
consone.
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59. SOGGETTO INTROVERSO
Rivolto verso l’interno (spirale), intimista, sulla difensiva,
cauto, lento e affettivamente stabile. Sentimenti idee e
pensier intimi, natura ritirata, permalosità.
DISEGNO:
● Grandezza: piccolo, occupa poco spazio
● Albero chioma chiusa
● Orientamento del foglio sinistra
● Forma della linea: retta non necessariamente
spigolosa
● Tratto: discontinuo● Tratto: discontinuo
● Colore: Viola, blu, verde, colori scuri pastellati o
rifiuto del colore
● Contenuto: albero chioma chiusa, figura umana
statica, rigida, braccia aderenti al corpo, gambe
unite, occhi piccoli, possibile testa piccola, casa presenza
di scale o gradini di accesso, sentiero tortuoso,
recinto.
60. SOGGETTO ESTROVERSO
Interessi di tipo estroversivo, rivolto verso alll’esterno
facilmente adattabile e disponibile, gratificante nel rapporto.
Manifesta curiosità verso l’altro, è sempre alla ricerca del
nuovo, di ciò che ancora non conoscono di ciò che non è
noto, è impegnato nell’azione concreta, è facile alle amicizie,
non se la prendono troppo per le cose. Ride spesso
preferisce parlare che scrivere. E’ un buon gregario tende ad
aderire ai progetti del gruppo, è orientato ai contatti sociali.
DISEGNO:
● Figura grande● Figura grande
● Orientamento a destra in basso
● Linea: curva, si adatta alla forma di…..
● Tratto: linea continua
● Colore: uso abbondante con prevalenza di colori
caldi rosso, giallo arancione.
● Contenuto: albero chioma aperta e ricca, tronchi
corposi, figura umana in movimento, dinamica,
rappresentata in una posizione aperta, mani e piedi
grandi, casa caratterizzata da apertura, finestre
aperte porte grandi.