1. LO SVILUPPO COMUNICATIVO ELO SVILUPPO COMUNICATIVO E
LINGUISTICO DEL BAMBINOLINGUISTICO DEL BAMBINO
LO SVILUPPO COMUNICATIVO e LINGUISTICO
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Lezione
2. LE TEORIE SULLO SVILUPPO
DEL LINGUAGGIO
LO SVILUPPO COMUNICATIVO e LINGUISTICO
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Comportamentismo di Skinner
Innatismo di Chomsky: LAD
Socio-interazionismo di Bruner:
LASS e attenzione congiunta
12a
Lezione
3. LA NATURA DEL LINGUAGGIO
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sistema arbitrario di simboli
innato e influenzato dall’esperienza
specifico della specie umana
ha diverse componenti:
fonologica
semantica
sintattica
pragmatica
12a
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4. LA NATURA DEL LINGUAGGIO
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Lezione
Capacità
comunicativa
CreativitàCreatività
Chi parla una lingua è capace di
produrre una grande varietà di
messaggi combinando tra loro
un numero limitato di unità base
di quella lingua
ArbitrarietàArbitrarietà
La relazione tra suoni e
significati è arbitraria: il
significato non può essere
ricavato dalla forma del suono,
pertanto deve essere appreso e
trasmesso culturalmente
Linguaggio
5. LE FUNZIONI DEL LINGUAGGIO
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comunicazione
pensiero
autoregolazione
6. LO SVILUPPO DEL LINGUAGGIO
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dalla comunicazione non intenzionale a quella intenzionale
dalla comunicazione non convenzionale a quella convenzionale
dalla comunicazione non verbale a quella verbale
dalle singole parole a frasi organizzate da regole morfo-sintattiche
7. LA COMPETENZA COMUNICATIVA
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Lezione
L’insieme delle abilità che consentono all’individuo di
emettere un messaggio facilmente comprensibile per il suo
interlocutore; di saper scegliere cosa dire, quando dirlo e
come dirlo.
USO DEL LINGUAGGIO NEL CONTESTO SOCIALE
conversare
individuare in modo univoco un referente: efficacia comunicativa
8. LA COMPETENZA COMUNICATIVA
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LE REGOLE DI GRICE
quantità: fornire le informazioni necessarie, non di più non di
meno
qualità: ciò che viene detto è vero, fatte alcune eccezioni
pertinenza: l’argomento degli interventi deve essere lo
stesso
modo: rispetto dei turni
9. LA COMPETENZA COMUNICATIVA
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Lezione
EFFICACIA COMUNICATIVA
identificare un referente in modo univoco
riconoscere i messaggi ambigui
nella comprensione
nella produzione
saper fare le opportune domande
10. LA COMPETENZA NARRATIVALA COMPETENZA NARRATIVA
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11. La capacità narrativa
Intorno ai 3 anni i bambini iniziano a prendere parte
alle discussioni
Le abilità necessarie alla produzione e comprensione di
narrazioni sono:
• Distacco dalla situazione presente
• Interruzione dell’alternanza dei turni
• Valutare
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12. Forma di pensiero diversa dal pensiero razionale o logico-
scientifico
Riguarda la realtà psichica e si basa su una logica
intrinseca alle azioni umane (desideri, emozioni, affetti e
credenze) e alle interazioni tra individui (regole e
motivazioni sociali)
Consente di organizzare l’esperienza e di rappresentare
gli eventi trasformandoli in oggetto di analisi e riflessione
Il pensiero narrativo secondo Bruner
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13. • gli script
• le esperienze personali
• le storie di fantasia
La capacità narrativa
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14. Gli script:
Rappresentazioni schematiche di eventi sociali apprese
precocemente attraverso l’esposizione a situazioni di
routine. Sono caratterizzate da sequenze di eventi
ordinati spazio-temporalmente.
La capacità narrativa
Nei racconti dei bambini compaiono molto presto. Dai 3
anni aumentano gli elementi della situazione descritta,
che per tutta l’età prescolare riguarda esperienze a cui
il bambino ha partecipato direttamente.
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15. Le narrazioni di storie personali:
Resoconti o cronache di episodi specifici e singolari di
cui si è avuta esperienza personale e diretta in un
determinato momento.
La capacità narrativa
Durante le conversazioni tra adulti e bambini,
compaiono molto presto, già nel secondo anno di vita.
Così il bambino può a 2 anni e mezzo produrre i primi
racconti di storie personali, rievocando esperienze
passate, sebbene non sanno costruire una struttura
coerente.
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16. Le narrazioni di storie fantastiche:
Narrazioni di eventi che si riferiscono a luoghi,
personaggi, tempi che non hanno relazione con la
situazione attuale. Nella cultura orale trasmettono
conoscenze, valori e insegnamenti morali.
La capacità narrativa
La loro struttura si organizza come una successione di
episodi collegati da nessi temporali e causali. Tale
struttura è vincolante e comprende 5 elementi: inizio
formale, evento iniziale, tentativi, raggiungimento
scopo, conclusioni.
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17. Le narrazioni di storie fantastiche:
I bambini iniziano a rievocare e riprodurre storie di
fantasia intorno ai 4 anni, anche se non padroneggiano
ancora la loro struttura narrativa.
La capacità narrativa
Inizialmente le storie inventate dai bambini sono delle
sequenze descrittive di eventi e azioni collegate
temporalmente; intorno ai 5 anni producono episodi
completi, ma è a 8 anni che i bambini riescono a
costruire storie complesse in cui si fa riferimento agli
stati interni dei protagonisti.
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18. Sequenza di sviluppo individuata da Magee e Sutton-Smith
(1983)
• II dialogo con un libro illustrato e successivo inversione di ruolo
• Ascolto di storie e raccolti
• II racconto a partire da figure
• Narrazioni resoconti personali
• Le prime narrazioni congiunte
• Racconto di storie autonomo
Sviluppo della capacità narrativa
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Lezione
19. Fattori di influenza:
• Età
• Linguaggio
• Genere narrativo
• Fattori culturali
• Quantità di esposizione
• Strategie di elicitazione (incoraggiamenti ed
espansioni)
La capacità narrativa
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Lezione
20. Strategie efficaci dell’adulto:
• rispecchiamento
• espansioni
• richieste di indovinare il seguito (cosa succede e
perché)
• domande su motivazioni-azioni dei personaggi
• incoraggiamenti
La capacità narrativa
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22. CARATTERISTICHE DELLA LINGUA SCRITTA
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è un’attività cognitiva e socio-culturale
modifica il funzionamento cognitivo e il ruolo sociale del
bambino
permette il pensiero metalinguistico
l’apprendimento inizia prima dell’insegnamento
sistematico
socializzazione
costruzione conoscenze lingua scritta Ferreiro
e Teberoski
12a
Lezione
23. Fase presillabicaFase presillabicaImparare a leggere e a
scrivere è un processoprocesso
conoscitivoconoscitivo. Il bambino
fa delle ipotesi che
vengono vagliate e
eventualmente
abbandonate quando
entrano in conflitto con i
dati dell’esperienza,
finché acquisisce le
regole del sistema
convenzionale adulto
Fasi nel processo di conoscenza della lettura e
della scrittura secondo Ferreiro e Teberosky (1979)
Fase sillabicaFase sillabica
FaseFase
sillabico-alfabeticasillabico-alfabetica
Fase alfabeticaFase alfabetica
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24. PREREQUISITI PER L’APPRENDIMENTO
DELLA LINGUA SCRITTA
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Generali:
acquisizione della lingua orale
motivazione
sviluppo intellettivo
atteggiamento analitico e riflessivo
manipolazione fine
abilità spaziali
Specifici:
abilità metafonologiche
memoria fonologica di lavoro
12a
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25. PROCESSI COGNITIVI LETTURA E SCRITTURA
LO SVILUPPO COMUNICATIVO e LINGUISTICO
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Lezione
Competenza strumentale vs. competenza testuale
26. PROCESSI COGNITIVI LETTURA E SCRITTURA
LO SVILUPPO COMUNICATIVO e LINGUISTICO
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Lezione
Modello a due vie: dall’analisi dell’input visivo/sonoro
alla formulazione orale/scritta
via lessicale
via fonologica
29. L’APPRENDIMENTO DELLA LINGUA SCRITTA
LO SVILUPPO COMUNICATIVO e LINGUISTICO
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Lezione
Teoria di Frith (1985):
fase logografica
fase alfabetica
fase ortografica
fase lessicale