2. Mente = computer
Attività mentale come gestione delle informazioni in
entrata che determina l’azione in uscita
Input = informazione sensoriale
Output = azione orientata verso un obiettivo
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Lezione
ELABORAZIONE DELLE INFORMAZIONI - HIP
Obiettivo è la spiegazione dei meccanismi mentaliObiettivo è la spiegazione dei meccanismi mentali
nel bambinonel bambino
4. Processi di elaborazione: codifica, immagazzinamento,
interpretazione, recupero, riflessione, ecc.
Strutture cognitive = hardware
Elementi di base del sistema cognitivo; di numero
limitato, stabili e universali
Processi cognitivi = software
Programmi operativi di funzionamento; numerosi,
variano con età e contesti, differenze interindividuali
LO SVILUPPO COGNITIVO
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Lezione
ELABORAZIONE DELLE INFORMAZIONI - HIP
5. Strutture cognitive = hardware
Elementi di base del sistema cognitivo; di numero
limitato, stabili e universali
Esempio: magazzini di memoria
LO SVILUPPO COGNITIVO
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Lezione
STRUTTURE
7. Processi cognitivi = software
Programmi operativi di funzionamento; numerosi,
variano con età e contesti, differenze interindividuali
Esempio: processi automatici e controllati
LO SVILUPPO COGNITIVO
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Lezione
PROCESSI
8. Attraverso l’osservazione del
comportamento infantile è possibile
ipotizzare le caratteristiche e i contenuti
dei loro processi mentali.
LO SVILUPPO COGNITIVO
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Lezione
L’ACCESSO ALLA MENTE DEL BAMBINO
9. LO SVILUPPO COGNITIVO
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Lezione
STRUMENTI DI OSSERVAZIONE DEL
COMPORTAMENTO DEL BAMBINO
1. ANALISI DELLE CONVERSAZIONIANALISI DELLE CONVERSAZIONI (Eisenberg, 1992)
2. REGISTRAZIONE DEI MONOLOGHIREGISTRAZIONE DEI MONOLOGHI (Nelson,1989)
3. LE TECNICHE DI GIOCOLE TECNICHE DI GIOCO
4. STIMOLARE IL COMPORTAMENTOSTIMOLARE IL COMPORTAMENTO
NEL CONTESTO SPERIMENTALENEL CONTESTO SPERIMENTALE
11. Usi della rappresentazione simbolica nel bambino
strumenti personali di pensiero
rievocazione passato e anticipazione futuro
riferimento a categorie astratte
usi molto vari legati alla flessibilità
possono essere condivise
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Lezione
LA NATURA DEL PENSIERO
12. L’uso della rappresentazione simbolica nel bambino si manifesta in 3
importanti comportamenti che segnano in modo particolare il suo sviluppo:
linguaggio
gioco
disegno
LO SVILUPPO COGNITIVO
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Lezione
LA NATURA DEL PENSIERO
13. Le rappresentazioni secondo Bruner
Nell’acquisire il pensiero maturo il bambino passa attraverso
tre forme di rappresentazione:
EsecutivaEsecutiva
La realtà viene
codificata attraverso
l’azione
IconicaIconica
La realtà viene
codificata attraverso
le immagini
SimbolicaSimbolica
La realtà viene
codificata attraverso
il linguaggio e altri
sistemi simbolici
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Lezione
14. Tipi di conoscenze contenute nella MLT
LO SVILUPPO COGNITIVO
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Lezione
Le rappresentazioni simboliche si possono
distinguere in base ai contenuti di conoscenza.
15. Tipi di conoscenze contenute nella MLT
Memoria episodica
Memoria semantica
Memoria esplicita
Memoria implicita
CONOSCENZA CONDIZIONALE
(condizioni d’uso del sapere)
CONOSCENZA DICHIARATIVA
(“sapere cosa”)
CONOSCENZA PROCEDURALE
(“sapere come”)
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Lezione
16. Strutture di rappresentazione della conoscenza
SCHEMI
unità organizzative della memoria che rappresentano le
conoscenze relative a oggetti, situazioni, eventi, azioni, sequenze
di azioni
SCRIPT
rappresentazione di una sequenza di eventi che organizza in ordine
temporale una serie di azioni compiute per conseguire uno scopo
PIANI e
SCOPI
schemi a un più alto livello di astrazione, funzionali
all’interpretazione del comportamento attraverso la descrizione delle
scelte a disposizione per raggiungere un determinato scopo
FRAME
struttura di dati utile a rappresentare una situazione stereotipata o
contesto familiare che dà informazioni su cosa aspettarsi in un dato
luogo di oggetti, setting, persone, azioni
MODELLO
MENTALE struttura analoga a ciò che esiste nella realtà
18. Si manifesta attraverso:
categorie percettive
script/copione
concetti
teoria della mente
LO SVILUPPO COGNITIVO
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Lezione
ORGANIZZAZIONE DELLA MENTE
19. LO SVILUPPO COGNITIVO
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Lezione
CATEGORIE PERCETTIVE
La conoscenza si forma attraverso un processo di
categorizzazione e concettualizzazione che individua
le somiglianze e le regolarità.
Le categorie percettive non possono essere
rappresentate mentalmente in assenza dello stimolo:
sono il prodotto della realtà percettivamente
presente e non sono accessibili all’elaborazione
mentale. Non sono concetti veri e propri.
20. LO SVILUPPO COGNITIVO
PsicologiadelloSviluppo-Prof.P.Perucchini7a
Lezione
SCRIPT
E’ una rappresentazione di sequenze di azioni che
permette di anticipare il comportamento altrui e di
guidare il proprio. Si riferisce agli eventi a cui il
bambino partecipa quotidianamente.
La conoscenza di questi eventi costituisce la prima
vera forma di rappresentazione mentale.
Questo tipo di rappresentazione infantile ha una
forma pratica ed è piuttosto rigida ed elementare.
21. LO SVILUPPO COGNITIVO
PsicologiadelloSviluppo-Prof.P.Perucchini7a
Lezione
SCRIPT
Sono le rappresentazioni mentali di determinati
eventi quotidiani assieme al comportamento e alle
emozioni appropriati in tali situazioni.
Hanno tre caratteristiche fondamentali:
(Nelson,1978)
- contengono determinate attività obbligatorie e
ordinate in sequenza
- prevedono spazi per eventi opzionali
- attribuiscono specifici ruoli ai diversi attori
22. Io entro e io, io chiedo a papà e poi papà chiede alla
signora e la signora la prende. Una Coca-Cola piccola, un
cheeseburger…Vogliono mangiare qui, non serve il
vassoio. Poi cerchiamo un tavolo. Mangio tutto. Tutto, e
butto il… e la carta, butto la, il cheeseburger nel cestino.
Ciao. Ciao. Salto in macchina… Brumm, brumm!
23. LO SVILUPPO COGNITIVO
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Lezione
COSTRUZIONE DEGLI SCRIPT
I bambini, a partire dal terzo anno di vita, sono in
grado di costruire gli script di un certo numero di
attività di routine.
Sanno come comportarsi in esse, avendole
memorizzate come una sequenza organizzata di
azioni e sono in grado darne una spiegazione
verbale più o meno accurata
26. LO SVILUPPO COGNITIVO
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Lezione
CONCETTI
Sono categorie mentali
utilizzate per la classificazione
di oggetti diversi che condividono
determinate caratteristiche
Servono a suddividere l’esperienza in categorie
maneggevoli e significative, che raggruppano cose anche
molto diverse.
Permettono di memorizzare facilmente e fare inferenze
sulle nuove esperienze.
27. LO SVILUPPO COGNITIVO
PsicologiadelloSviluppo-Prof.P.Perucchini7a
Lezione
LO SVILUPPO DEI CONCETTI
Si costruiscono a partire dalla conoscenza degli
eventi e vengono a costituire entità separate
dall’azione.
Inizialmente le qualità che definiscono un oggetto
sono le caratteristiche pratiche: ciò che fa e ciò che
ci si può fare.
Successivamente, nel terzo annoterzo anno di vita, gli oggetti
vengono definiti sulla base di qualità che vanno oltre
la loro funzione, come le caratteristiche visive.
28. LO SVILUPPO COGNITIVO
PsicologiadelloSviluppo-Prof.P.Perucchini7a
Lezione
Organizzazione gerarchica dei concetti:
Il sistema semantico
Si costruisce a partire dall’età prescolare ed è costituito
da elementi che sono in relazione tra loro.
Mentre i concetti si costruiscono attraverso l’interazione
diretta con gli oggetti, le categorie semantiche si
costruiscono attraverso la mediazione del linguaggio,
attraverso una concettualizzazione che si basa sul
significato della lingua.
Mentre i concetti raggruppano oggetti, le categorie
semantiche raggruppano concetti.
Attraverso il linguaggio progressivamente le conoscenze
si organizzano nella memoria semantica.
29. LO SVILUPPO COGNITIVO
PsicologiadelloSviluppo-Prof.P.Perucchini7a
Lezione
Organizzazione gerarchica dei concetti:
Il sistema semantico
Secondo Rosch e collaboratori è utile distinguere 3 livelli di
organizzazione gerarchica:
Fondamentale: le categorie condividono più qualità, quindi
hanno maggiore similitudine tra loro; è più semplice costruire
categorie di questo livello, e quindi sono più precoci.
Subordinato
Sovraordinato: comprende categorie più comprensive ed
astratte.
Ci possono essere confusioni tra i 3 livelli a livello linguistico.
31. LO SVILUPPO COGNITIVO
PsicologiadelloSviluppo-Prof.P.Perucchini7a
Lezione
TEORIA DELLA MENTE
Il tentativo di comprendere le altre persone compare
precocemente nei bambini che assemblano concetti e teorie
con l’intento di descriverle e spiegarle
>> come descrivono i bambini
le altre persone?
>> come si spiegano il comportamento
delle persone?
Com’è
(lui/lei)?
Perché
si comporta
in quel modo?
34. SALLY E ANNA
Compito con
spostamento
inatteso
Baron-Cohen,
Leslie e Frith
(1985)
35. LO SVILUPPO COGNITIVO
PsicologiadelloSviluppo-Prof.P.Perucchini7a
Lezione
Noi utilizziamo costantemente la psicologia del senso comune,
per spiegare e prevedere il nostro comportamento reciproco; ci
attribuiamo a vicenda credenze e desideri senza esitazioni (e in
modo del tutto inconsapevole) e passiamo una parte essenziale
della nostra esistenza da svegli a esprimere il mondo (senza
escludere noi stessi) in questi termini….. Scopriamo… che è
una teoria di grande potenza generativa e di grande efficacia.
Daniel Dennet (1987, trad. it. 1993, 73-74)
36. LO SVILUPPO COGNITIVO
PsicologiadelloSviluppo-Prof.P.Perucchini7a
Lezione
Momenti evolutivi della competenza mentalistica
Età Sequenza
evolutiva
Autori
2 anni Psicologia del desiderio Wellman e Bartsch
(1994)
3 anni Psicologia desiderio-
credenza
Wellman (1990)
4-5 anni Falsa credenza di primo
ordine
Wimmer e Perner
(1983)
6-7 anni Falsa credenza di secondo
ordine
Perner e Wimmer
(1985)
37. Desiderio semplice e credenza ordinaria
Wellman e Woolley (1990)
LO SVILUPPO COGNITIVO
PsicologiadelloSviluppo-Prof.P.Perucchini7a
Lezione
39. Assumere prospettiva percettiva
Assumere prospettiva affettiva
Assumere prospettiva cognitiva
LO SVILUPPO COGNITIVO
PsicologiadelloSviluppo-Prof.P.Perucchini7a
Lezione
40. LO SVILUPPO COGNITIVO
PsicologiadelloSviluppo-Prof.P.Perucchini7a
Lezione
DESCRIVERE LE PERSONE
Con l’età cambiano le qualità che i bambini osservano negli
altri e il tipo di definizioni che utilizzano per caratterizzarli
DALLE CARATTERISTICHE
ESTERIORI A QUELLE INTERIORI
DAL GENERALE ALLO SPECIFICO
DAL SEMPLICE AL COMPLESSO
DAL GLOBALE AL DIFFERENZIATO
DALL’EGOCENTRICO AL
SOCIOCENTRICO
IL CONFRONTO SOCIALE
L’ORGANIZZAZIONE
LA STABILITÀ
42. LO SVILUPPO COGNITIVO
PsicologiadelloSviluppo-Prof.P.Perucchini7a
Lezione
SVILUPPO DELLA MEMORIA
Capacità
Le scarse prestazioni mnemoniche dei bambini più piccoli
sarebbero da attribuire non tanto al minor spazio
disponibile nel loro apparato di elaborazione delle
informazioni, dovuto all’immaturità neurologica, quanto al
graduale cambiamento con cui tale capacità viene
utilizzata in relazione all’incremento delle conoscenze e
nella scelta e nell’uso di strategie
44. LO SVILUPPO COGNITIVO
PsicologiadelloSviluppo-Prof.P.Perucchini7a
Lezione
SVILUPPO DELLA MEMORIA
Strategie
Con l’età i bambini acquisiscono tecniche sempre più
sofisticate per codificare l’informazione, memorizzarla e
recuperarla.
Tali strategie sono impiegate intenzionalmente e scoperte
spesso spontaneamente.
ripetizione organizzazione elaborazione
attenzione selettiva strategie di recupero