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Modelli e teorie della biblioteca
digitale (DL)
Il flusso di lavoro della biblioteca
digitale e le sue differenze con la
biblioteca tradizionale
Corso di specializzazione per bibliotecario digitale -- Cagliari -- Daniele Satta 2013
•Corso di specializzazione per bibliotecario digitale -- Cagliari -- Daniele Satta 2013
Storia ed evoluzione della DL
Cominciamo dalla fine (vi sarà più chiaro andando avanti):
Definizione classica di intelligenza:
la capacità di mettere in relazione
fra loro informazione apprese in
contesti diversi
Ancora una volta la parola chiave è relazione,
scambiabilità, riutilizzo, interoperabilità
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Storia ed evoluzione della DL
•Corso di specializzazione per bibliotecario digitale -- Cagliari -- Daniele Satta 2013
Storia ed evoluzione della DL
L'interoperabilità tecnica si raggiunge con l'adesione
agli standard internazionali
ISBN, PDF/A, TIFF, Z39.50, ecc.
In questo modo i nostri oggetti digitali e le
loro descrizioni potranno essere
riutilizzati da terzi con evidenti vantaggi
per tutti...
Insomma, riciclaggio di dati: GreenData Economy
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Storia ed evoluzione della DL
•Corso di specializzazione per bibliotecario digitale -- Cagliari -- Daniele Satta 2013
Storia ed evoluzione della DL
E in più siamo a condividere meno dovremo creare
Più ampio è il network minore il carico di lavoro marginale
per operatore: più tempo da
dedicare agli altri compiti
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Storia ed evoluzione della DL
•Corso di specializzazione per bibliotecario digitale -- Cagliari -- Daniele Satta 2013
Storia ed evoluzione della DL
E la propagazione degli errori?
Una domanda legittima per un falso problema:
reputazione e controllo da parte della comunità
ne azzerano l'incidenza nel medio termine
Si può dire lo stesso in un sistema chiuso?
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Storia ed evoluzione della DL
•Corso di specializzazione per bibliotecario digitale -- Cagliari -- Daniele Satta 2013
Storia ed evoluzione della DL
Ma, in definitiva,
l'interoperabilità tecnologica
non è altro che un mezzo
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Storia ed evoluzione della DL
•Corso di specializzazione per bibliotecario digitale -- Cagliari -- Daniele Satta 2013
Storia ed evoluzione della DL
Ricordate il Manifesto for digital libraries IFLA/UNESCO?
Rendere il patrimonio mondiale culturale e scientifico accessibile a tutti
Supportare l'educazione e lo sviluppo sociale
Facilitare l'apprendimento e la condivisione dei saperi
In altre parole
Scambio di conoscenza/interoperabilità sociale
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Storia ed evoluzione della DL
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Storia ed evoluzione della DL
Chi, da sempre, promuove l'accesso all'informazione?
Chi la valuta,
raccoglie,
organizza,
gestisce,
conserva,
distribuisce?
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Storia ed evoluzione della DL
Strumento privilegiato di questo processo di condivisione e
accrescimento sono le digital libraries
Evoluzione in senso tecnologico delle biblioteche tradizionali
Ne raccolgono la vision
Autostrade del sapere dal potenziale
virtualmente illimitato
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Storia ed evoluzione della DL
Un obiettivo simile non si raggiunge solo con la buona volontà [sic!]
Occorrono infrastruttura tecnologica e
organizzazione della conoscenza adeguati
Alla base di tutto vi è il dato, il singolo elemento descrittivo
Ma il dato fine a se stesso è autoreferenziale, di fatto poco utile
Mettiamo i dati in relazione fra loro e avremo l'informazione
L'informazione nasce dalla condivisione e dall'interpretazione
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Storia ed evoluzione della DL
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Storia ed evoluzione della DL
Secondo i sociologi quando il valore dell'informazione
diviene maggiore del valore degli altri fattori delle produzione (industria
o lavoro) si può parlare di società dell'informazione
L'informazione è economicamente rilevante
L'informazione è socialmente rilevante
L'accesso all'informazione condiziona
lo sviluppo di una comunità
Cosa sarebbe della società come la conosciamo se le informazioni
non circolassero più?
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Storia ed evoluzione della DL
Ma ancora non basta!!
L'informatizzazione e le digital library sono un terreno fertile
dove collezioni, servizi e persone possono interagire
e sperimentare nuove e più evolute forma di interazione basate
sulla socializzazione
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Siamo infine giunti a un punto fermo?
NO! Per fortuna:
da alcuni anni si parla di un nuovo modello di organizzazione della
conoscenza intorno al quale si affannano e spendono fiumi di
parole informatici, sociologi, tecnologi e professionisti dell'informazione...
Una chimera che promette l'accesso alla conoscenza universale
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Il web semantico
Un web dove a socializzare non siano più (solo) le persone, web2.0,
ma le informazioni (web 3.0?)
Una struttura che somiglia a una grammatica, composta com'è di
soggetti,predicati e oggetti
Una struttura che impone la riorganizzazione dell'informazione in rete
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Insomma una nuova genesi del web così come NON lo vediamo
Perché?
Perché così com'è il web non funziona
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I motori di ricerca,
Google compreso,
non indicizzano il
96% delle risorse
presenti in rete
In altre parole siamo ignoranti come pietre e non lo sappiamo
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Storia ed evoluzione della DL
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Colpa della censura? Colpa di Google? Colpa nostra?
NO: colpa dell'architettura stessa del
web che non prevede metadati strutturati
In pratica le informazioni non sono organizzate semanticamente
e per questo le macchine non sono in grado di attribuire loro una
importanza diversa a seconda del contesto
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Storia ed evoluzione della DL
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Finora i motori di ricerca non hanno fatto altro che cercare
all'interno del full-text delle pagine html le parole richiamate:
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Storia ed evoluzione della DL
Ma sono sostanzialmente incapaci di contestualizzarle
Banalizzando, se in una pagina html viene ripetuta mille
volte una parola (tecnica effettivamente utilizzata agli
albori del web di massa) la pagina in questione scalerà le
classifiche dei motori di ricerca (posizionamento)
Per fortuna Google ha reso meno facili simili trucchetti, ma, comunque...
e
2 > 1
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Il web semantico promette di superare questo limite facendo in modo
che ogni termine di ricerca sia correttamente contestualizzato
Come?
Discorso complesso ma che possiamo brutalmente sintetizzare
affermando che poggia su 4 basi:
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Storia ed evoluzione della DL
I pilatri del web semantico:
Uso di schemi di metadati
URI, Identificatori di dati e linguaggio RDF
Ontologie che definiscano le relazioni fra termini
Fiducia!! e autorevolezza
delle/nelle fonti
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Storia ed evoluzione della DL
Il web semantico è già una realtà, ma non siamo ancora giunti alla massa critica
Cosa promette?
Riduzione del “rumore”
Migliorate funzioni di reperibilità degli oggetti digitali
Un sistema che tende ad autoalimentarsi per effetto della linkabilità strutturale...
perché, ancora una volta, la parola chiave è interoperabilità
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Storia ed evoluzione della DL
Virtualmente, quando il web semantico sarà una realtà compiuta
tutti gli oggetti digitali saranno ricercabili e contestualizzabili
Il docuverso, pietra filosofale dell'information science
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Storia ed evoluzione della DL
Ne parliamo perché sono le biblioteche digitali, intese nella loro eccezione più ampia,
ad operare per rendere possibile l’accesso universale alle informazioni
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http://www.ted.com/talks/view/lang/it//id/788
Storia ed evoluzione della DL
TimBernersLee_2010U-480p-it.mp4
E i dati provenienti dal deepweb?
Al TED2009, Tim Berners-Lee lancio l’appello
"dati grezzi ora“, affinché governi, scienziati e
istituzioni rendano i loro dati liberamente disponibili in
rete
Al TEDUniversity nel 2010, mostra alcuni interessanti
risultati che possono nascere dalla relazione fra dati
grezzi
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Storia ed evoluzione della DL
Abbiamo appena sfiorato la superficie di un tema
che rappresenta la futura organizzazione della
conoscenza, il suo reperimento, gestione,
rappresentazione e disseminazione
In altre parole il futuro dell'information science
Su queste basi le biblioteche digitali saranno
chiamate e ripensare i propri cataloghi e servizi
di intermediazione
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Storia ed evoluzione della DL
Abbandoniamo per il momento il web semantico e ricominciamo da capo:
Anno 1938,
lo scrittore inglese di fantascienza Herbert George Wells
pubblica il romanzo World Brain
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Storia ed evoluzione della DL
In un presente a “bassa” tecnologia come quello prebellico
prevede un futuro di accesso universale
“E’ ormai a portata di mano il tempo in cui ogni studente, in qualsiasi parte del
mondo, sarà comodamente seduto davanti al proiettore nella sua stanza e potrà
Prendere visione di ogni libro, ogni documento, in copia fedele all’originale”.
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Storia ed evoluzione della DL
La biblioteca di Alessandria
L’Encicolopedia Universale
Il Cervello del mondo
come metafore dell’eterna utopia dell’accesso
universale alla conoscenza umana:
il Docuverso
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Storia ed evoluzione della DL
1945: il tecnologo statunitense Vannevar Bush pubblica sulla rivista
The Atlantic Monthly un articolo dal titolo As we may think nel quale
descrive un’apparecchiatura denominata Memory Expansion o Memex
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Storia ed evoluzione della DL
Bush individua alcune criticità nella filiera della ricerca:
“La ricerca è come una montagna che cresce.
Eppure è sempre più chiaro che più cresce la specializzazione più ne
rimaniamo impantanati. Il ricercatore rimane stordito dai risultati di migliaia di
contributi tanto da non trovare neppure il tempo per leggerli, capirli, ricordarli.
La specializzazione è sempre più necessaria al progresso ma lo sforzo per
colmare il divario fra le discipline sempre più superficiale.
I nostri metodi di revisione e trasmissione delle informazioni sono vecchi di
generazioni e completamente inadeguati allo scopo”
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Storia ed evoluzione della DL
Vannevar Bush non si limita a denunciare le crescenti difficoltà per gli
scienziati di gestire le informazioni (all'epoca solo cartacee)
Prospetta una soluzione pratica e tecnicamente realizzabile: il MEMEX
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Storia ed evoluzione della DL
Quali operazioni il MEMEX sarebbe stato in grado di compiere?
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Storia ed evoluzione della DL
Il Memex consente:
•L’interazione uomo-macchina
•Creazione di nuove associazioni endogene al documento
ed estrazione delle informazioni riorganizzate
•Esame comparato delle fonti
•Rielaborazione del testo e creazione di nuove informazioni
•Esportazione della nuova informazione
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Storia ed evoluzione della DL
Le Digital Libraries necessitano di alcuni elementi tecnici essenziali:
•Standard descrittivi
•Infrastruttura tecnologica adeguata
…ma il Memex non è una digital library!
In termini moderni il MEMEX potrebbe forseessere ricondotto alla
categoria dei Personal Knowledge Management tools
Nondimeno, a livello concettuale, vi sono abbozzati servizi e funzioni
della futura digital library
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Storia ed evoluzione della DL
Finalmente negli anni ’60 la tecnologia sarà quasi pronta: nel 1969 nasce ARPANET
Nel 1965 nel libro Libraries of the future, Licklider delinea il nuovo
ruolo delle biblioteche come rete di supporto alla conoscenza e
di come l’uso del computer ne avrebbe cambiato la natura
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Storia ed evoluzione della DL
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Storia ed evoluzione della DL
Saranno necessari ancora parecchi anni prima che le digital librrary
Vedano la luce, ma la strada è tracciata...
Infine...
Nell’estate del 1991 un fisico teorico americano, Paul Henry Ginsparg,
realizza un archivio di documenti online resi accessibili tramite
metadati descrittivi.
Nasce la prima digital library di senso compiuto:
ArXiv
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Storia ed evoluzione della DL
Ospitata originariamente nei server di Los Alamos in New Mexico, ArXiv è un
archivio di preprint di carattere scientifico
Attualmente contiene oltre 900.000 papers scientifici ad Accesso Aperto
Nasce per venire incontro alla necessità di pubblicare e discutere
rapidamente le ricerche scientifiche
E’ considerato una milestone lungo la strada verso il movimento
dell’Open Access
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Storia ed evoluzione della DL
Cosa rende ArXiv una biblioteca digitale?
Ricordate il manifesto IFLA/UNESCO?
Caratteristiche di una digital library:
Una biblioteca digitale è una raccolta online di oggetti digitali,
di qualità garantita, raccolti e gestiti
secondo principi accettati a livello internazionale per lo sviluppo
delle collezioni; rese poi accessibili in modo coerente e sostenibile.
E’ supportata dai servizi necessari al fine di consentire agli utenti di
recuperare e sfruttare le risorse
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Storia ed evoluzione della DL
Per quanto alcuni elementi non fossero ancora consolidati, ArXiv rientrava già
allora nella definizione di DL
Fu presto chiara allo stesso Ginsparg la portata dell’impatto socio-economico
del modello ArXiv (all’epoca chiamato Archivio di Preprint)
La prima DL nasce come esigenza di una comunità scientifica specifica
(repository disciplinare)
Ancora oggi sono le DL di carattere scientifico a indicare le best practices e
gli orientamenti futuri del settore
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Storia ed evoluzione della DL
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Storia ed evoluzione della DL
Il vaso di Pandora della digital library era stato aperto
ArXiv e i primi repository (archivi digitali) erano caratterizzati da struttura e
funzioni piuttosto semplici, fatto questo che ne agevolò lo sviluppo:
1996, USA: ETDS (Electronic Thesis and Dissertations repositories)
1997, UE: CogPrints (Cognitive Science e-print Archive)
1997, UE: RePec (Research Papers in Economics)
Sono DL di carattere scientifico-tematico e/o istituzionale
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Storia ed evoluzione della DL
ETDS, 1996 (Electronic Thesis and Dissertations repositories):
Finanziato dal Dipartimento dell’Educazione USA nell’ambito di un progetto
triennale al fine di creare una DL per tesi e dissertazioni (repository tematico)
ETDS offre visibilità a contributi scientifici altrimenti destinati all’oblio, ed è
un'alternativa ai canali editoriali tradizionali
Nasce con fini dichiaratamente didattici, si rivolge agli studenti
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Modelli e teorie della biblioteca digitale (DL)
Storia ed evoluzione della DL
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Storia ed evoluzione della DL
Uno degli obiettivi dichiarati era infatti istruire gli studenti sulle procedure di
pubblicazione elettronica al fine di diffondere l’uso delle biblioteche digitali e
favorirne la diffusione
Il progetto, di grande e ineguagliata lungimiranza, individua e istruisce gli
utenti (processo di sottomissione e information literacy secondo uno schema
ancor oggi attuale)
Information Literacy, def.: la capacità di individuare, reperire, valutare, organizzare,
utilizzare e comunicare le informazioni
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Storia ed evoluzione della DL
ETDS (Electronic Thesis
and Dissertations repositories):
Life cycle of an ETD:
Per supportare il progetto la
Virginia Tech. University
Mise a disposizione 2 tera di spazio
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Storia ed evoluzione della DL
Da quel progetto nacque un network e i digital repository di tesi e dissertazioni
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Storia ed evoluzione della DL
Ad oggi esistono oltre 1400 repository che nel mondo conservano
(anche) tesi e dissertazioni
Persino in Italia, nel 2007 la CRUI (Conferenza dei Rettori) si è dimostrata
sensibile approvando le Linee guida per il deposito delle tesi di dottorato
In Sardegna nel 2008 l'Università di Sassari ha modificato il suo regolamento
L'università di Cagliari ha introdotto l'obbligo di deposito nel 2010
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Storia ed evoluzione della DL
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Storia ed evoluzione della DL
CogPrints, 1997 (Cognitive Science e-print Archive)
Finanziato dal Joint Information Systems Commitee (JISC), ente
pubblico Inglese che cura le linee guida sull’uso delle risorse ICT da
indirizzare alle università e scuole inglesi
CogPrints, ha l’obiettivo di migliorare la reperibilità ed economicità dei
contributi scientifici
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Storia ed evoluzione della DL
Realizzato dall’Università di Southampton è indirizzato agli scienziati
cognitivisti (Ingegneria, informatica, psicologia, neuroscienze, biologia, linguistica,
filosofia) ai quali consente l’autoarchiviazione
(repository multidisciplinare)
Nel 2000 viene reso pienamente
interoperabile aderendo ai requisiti
internazionali OAI (Open Archive
Iniziative)
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Storia ed evoluzione della DL
Per realizzarlo viene creato il software open access EPrints, ancora oggi
uno standard mondiale, insieme a DSpace, per la realizzazione di
digital repository
Giunto alla versione 3.3 è sviluppato
presso l'Università di Southampton
vanta oltre 500 installazioni nel mondo
Eprints è in regresso a causa dello
scarso peso accordato agli
sviluppatori indipendenti
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Storia ed evoluzione della DL
RePec 1997 (Research Papers in Economics)
Nasce dall’esperienza del gruppo NetEc sostenuto dal JISC
Repository disciplinare
Rispetto agli altri repository contemporanei, presenta
caratteristiche spiccatamente innovative
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Storia ed evoluzione della DL
Gestione decentrata: il sistema si basa su diversi digital repository indipendenti ma
interoperabili
Anche per questo motivo viene data particolare attenzione ai metadati descrittivi,
utilizzabili con diverse interfacce di ricerca
Nuove tipologie di oggetti digitali: RePec è pensato per dare maggiore visibilità ai
preprint, articoli e software di carattere economico
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Storia ed evoluzione della DL
Servizi all'utente avanzati: attraverso moduli aggiuntivi Repec offre agli utenti
servizi arricchiti:
Il database completo di Repec
Per ricostruire la carriera dei ricercatori economici
Aggregatore di blog economici
Statistiche d'uso per autore e item
Elenco delle istituzioni economiche e ricercatori presenti in Repec
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Storia ed evoluzione della DL
Attualmente Repec accoglie oltre un milione e mezzo di oggetti ospitati in
1.600 archivi in 80 paesi diversi
E' gestito su base volontaria
35.000 gli autori che lo hanno utilizzato per depositare i propri lavori, spesso
disponibili in fulltext
E' il più vasto repository di materiale accademico online del mondo
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Storia ed evoluzione della DL
ARCHIVE
INITIATIVE
SUBMISSIO
N MODEL
PUBLICATI
ON MODEL
STORAGE NATIVE
USER
SERVICE
3rd PARTY
USER
SERVICE
DISCIPLIN
E
ORIENTED
Central
Decentral
Author
Organizatio
n
Central
Decentral
Mirror
Central
Decentral
Yes
No
 
Yes
No
ArXiv C A C C Y Y
CogPrints C A C C N Y
NACA C O C C N Y
NCSTRL D O D D => C N Y
NDLTD D O D D, (C) N N
RePEc D O D, M - Y Y
Caratteristiche dei maggiori digital repository nel 2000
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Storia ed evoluzione della DL
Qualche spunto di riflessione:
Progetti finanziati da enti pubblici statali
Ingenti dotazioni economiche
Programmi pluriennali
Obiettivi insieme didattici e di disseminazione
Consapevolezza delle potenzialità del web e
messa in discussione del modello distributivo editoriale tradizionale
L'utente crea e deposita contenuti
Responsabilizzazione dell'utente
Parallelamente ai repository vengono create altre DL più orientate ai
servizi all'utenza e al trattamento delle informazioni
L'obiettivo è offrire un servizio che unisse le funzionalità della
biblioteca tradizionale ai vantaggi del trattamento automatico delle
informazioni (normalizzazione, conservazione, gestione,
interoperabilità)
Viene dato grande spazio alla ricerca e sviluppo di soluzioni
innovative
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Storia ed evoluzione della DL
Ancora una volta i due progetti più significativi vedono la luce sulle
due sponde dell’Atlantico:
DLI (Digital Library Iniziative), USA
DELOS (Network of Excellence on Digital Libraries), UE
•Corso di specializzazione per bibliotecario digitale -- Cagliari -- Daniele Satta 2013
Storia ed evoluzione della DL
DLI (Digital Library Initiative), USA
Il progetto nasce su iniziativa di NSF (National Science Fundation),
agenzia governativa che sostiene ricerca e formazione non
biomedica
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Storia ed evoluzione della DL
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Storia ed evoluzione della DL
DARPA (Defence Advanced Research Projects Agency),
agenzia governativa del Dipartimento della Difesa che si occupa di nuove
Tecnologie di ambito militare
NASA (National Aeronautics and Space Administration), agenzia governativa
Occupata nella ricerca aerospaziale
E' evidente l'importanza strategica attribuita dagli USA alle DL
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Storia ed evoluzione della DL
Dal 1994 al 1998 la DLI finanzia la realizzazione di 6 DL innovative:
Alexandria DL (UCLA, Santa Barbara),
approfondisce i temi relativi alla creazione di una
DL di informazioni georeferenziate distribuite
applica e condivide le ricerche teoriche in materia
Curiosità: gli elaboratori in dotazione hanno 64-256 MB di RAM
e HD da 1-18 GB
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Storia ed evoluzione della DL
Illinois DL (UIUC), realizza il prototipo di una una DL
editoriale funzionante, popolata da riviste elettroniche scientifiche
(20 nel 1996) i cui testi sono realizzato con uno standard leggibile dagli
elaboratori
Curiosità: alcuni degli studenti provenienti da questa università hanno fondato
fra gli altri PayPal, Youtube, Oracle, Netscape, Firefox
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Storia ed evoluzione della DL
Berkeley DL (UCA Berkeley), realizza una DL
popolata di dati ambientali eterogenei: immagini,
documenti, mappe, dati grezzi provenienti da
Sensori e da altri enti governativi (OPEN DATA)
ecc.
Contemporaneamente sviluppano ricerche nel
campo GIS, del linguaggio naturale, conservazione e gestione di banche dati
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Storia ed evoluzione della DL
University of Michigan DL, realizza una DL editoriale di contenuti
Parzialmente free.
Elaborano modelli organizzativi e descrittivi delle risorse,
utilizzano un client Z39,50 per lo scambio di metadati.
L'obiettivo è sviluppare un modello di DL collaborativa sia
scientifica che pubblica
•Corso di specializzazione per bibliotecario digitale -- Cagliari -- Daniele Satta 2013
Storia ed evoluzione della DL
Stanford DL, sviluppa una DL in collaborazione con altre
Università californiane e il centro di supercalcolo di
San Diego
Gli sforzi si concentrano sull'omogeneizzazione
delle informazioni e la messa a punto di efficienti
meccanismi di recupero e filtraggio delle informazioni
(inofrmation retrieval)
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Storia ed evoluzione della DL
Mercury Project-Informedia Digital Video Library (Carnage Mellon, Un.),
viene realizzata una DL bibliografica completa di indicizzazione di fulltext e TOC,
e ne promuove la sostenibilità economica
Utilizza lo standard Z39.50 e il protocollo TCP/IP
In un momento successivo il progetto si concentra sul trattamento automatizzato
di immagini e video
Oltre che nella ricerca dei file video, il progetto elabora modelli di indicizzazione
tramite linguaggio naturale
•Corso di specializzazione per bibliotecario digitale -- Cagliari -- Daniele Satta 2013
Storia ed evoluzione della DL
Molte soluzioni tecnologiche e organizzative adottate da questi
progetti sono ancora valide
Nell'ambito della DLI di Stanford due studenti iniziarono a collaborare
su un progetto di recupero e filtraggio efficiente delle informazioni
provenienti dal WWW con una missione dichiarata: organizzare le
informazioni mondiali e renderle universalmente fruibili.
Da quell'idea...
DELOS (Network of Excellence on Digital Libraries), UE
Nel 1996 prende il via il progetto DELOS, finanziato dalla
Commissione Europea
Appoggiato dal Consorzio Europeo di
Informatica e Matematica (ERCIM), collabora
con i progetti della DLI statunitense
•Corso di specializzazione per bibliotecario digitale -- Cagliari -- Daniele Satta 2013
Storia ed evoluzione della DL
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Storia ed evoluzione della DL
Gli obiettivi del progetto erano:
stimolare la ricerca per lo sviluppo delle DL
favorire la collaborazione fra i gruppo del consorzio
stabilire legami fra le DL e il mondo imprenditoriale
Coordinare e incentivare la ricerca europea nell’ambito delle DL e
descrivere compiti e funzioni delle DL
•Corso di specializzazione per bibliotecario digitale -- Cagliari -- Daniele Satta 2013
Storia ed evoluzione della DL
I progetti facenti capo a DELOS avevano carattere innovativo: network
distribuiti, ricerca audio-video, estrazione automatizzata dei metadati,
recupero delle informazioni, ecc.
Tra i suoi risultati più significativi c'è il rilascio di linee guida per la
realizzazione di digital libraries: “The DELOS digital library reference
model. Fundations for digital libraries”
La prima digital library operante su scala europea fu nel 1997 ETRDL
(European Technical Report Digital Library)
Il suo scopo era creare una DL della
documentazione tecnica prodotta dai
ricercatori ERCIM al fine di favorirne la
diffusione
La sua realizzazione permise di risolvere
svariati problemi tecnici di connettività e di sviluppare il concetto di
«collezione» di oggetti digitali
•Corso di specializzazione per bibliotecario digitale -- Cagliari -- Daniele Satta 2013
Storia ed evoluzione della DL
•Corso di specializzazione per bibliotecario digitale -- Cagliari -- Daniele Satta 2013
Storia ed evoluzione della DL
Tutte queste iniziative, differenti per finalità e tecnologie
applicate, vennero realizzate contemporaneamente e in modo spontaneo.
Nonostante il modello di riferimento comune è anche per via
delle loro peculiarità se ancora oggi non esiste una definizione
univoca di biblioteca digitale
Una delle caratteristiche delle DL è l’economicità
I primi sistemi erano invece estremamente complessi e costosi
L’affermarsi dell’interoperabilità (es. protocolli Z39,50, Dublin Core,
OAI-PMH) ha permesso di abbattere i costi relativi alla gestione
delle collezioni
Un altro elemento di razionalizzazione è stato il successivo
l’affermarsi dei DLMS (Digital Library Management System),
software gestionali per le DL
•Corso di specializzazione per bibliotecario digitale -- Cagliari -- Daniele Satta 2013
Storia ed evoluzione della DL
Per chiudere il cerchio:
Con gli anni le DL sono passate dall’essere sistemi relativamente
semplici di gestione di dati a silos di informazioni complesse e
interconnesse
Le funzionalità delle DL mutano in funzione delle capacità tecnologiche
Oggi il focus è sulla socialità e l’ambiente partecipativo
Dal ruolo di mediazione editoriale le DL sono ora orientate alla
facilitazione dell’apprendimento
Le DL non si limitano a supportare la ricerca ma, grazie alla condivisione
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•Corso di specializzazione per bibliotecario digitale -- Cagliari -- Daniele Satta 2013
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  • 8. •Corso di specializzazione per bibliotecario digitale -- Cagliari -- Daniele Satta 2013 Storia ed evoluzione della DL •Corso di specializzazione per bibliotecario digitale -- Cagliari -- Daniele Satta 2013 Storia ed evoluzione della DL Chi, da sempre, promuove l'accesso all'informazione? Chi la valuta, raccoglie, organizza, gestisce, conserva, distribuisce?
  • 9. •Corso di specializzazione per bibliotecario digitale -- Cagliari -- Daniele Satta 2013 Storia ed evoluzione della DL •Corso di specializzazione per bibliotecario digitale -- Cagliari -- Daniele Satta 2013 Storia ed evoluzione della DL Strumento privilegiato di questo processo di condivisione e accrescimento sono le digital libraries Evoluzione in senso tecnologico delle biblioteche tradizionali Ne raccolgono la vision Autostrade del sapere dal potenziale virtualmente illimitato
  • 10. •Corso di specializzazione per bibliotecario digitale -- Cagliari -- Daniele Satta 2013 Storia ed evoluzione della DL •Corso di specializzazione per bibliotecario digitale -- Cagliari -- Daniele Satta 2013 Storia ed evoluzione della DL Un obiettivo simile non si raggiunge solo con la buona volontà [sic!] Occorrono infrastruttura tecnologica e organizzazione della conoscenza adeguati Alla base di tutto vi è il dato, il singolo elemento descrittivo Ma il dato fine a se stesso è autoreferenziale, di fatto poco utile Mettiamo i dati in relazione fra loro e avremo l'informazione L'informazione nasce dalla condivisione e dall'interpretazione
  • 11. •Corso di specializzazione per bibliotecario digitale -- Cagliari -- Daniele Satta 2013 Storia ed evoluzione della DL •Corso di specializzazione per bibliotecario digitale -- Cagliari -- Daniele Satta 2013 Storia ed evoluzione della DL Secondo i sociologi quando il valore dell'informazione diviene maggiore del valore degli altri fattori delle produzione (industria o lavoro) si può parlare di società dell'informazione L'informazione è economicamente rilevante L'informazione è socialmente rilevante L'accesso all'informazione condiziona lo sviluppo di una comunità Cosa sarebbe della società come la conosciamo se le informazioni non circolassero più?
  • 12. •Corso di specializzazione per bibliotecario digitale -- Cagliari -- Daniele Satta 2013 Storia ed evoluzione della DL •Corso di specializzazione per bibliotecario digitale -- Cagliari -- Daniele Satta 2013 Storia ed evoluzione della DL Ma ancora non basta!! L'informatizzazione e le digital library sono un terreno fertile dove collezioni, servizi e persone possono interagire e sperimentare nuove e più evolute forma di interazione basate sulla socializzazione
  • 13. •Corso di specializzazione per bibliotecario digitale -- Cagliari -- Daniele Satta 2013 Storia ed evoluzione della DL •Corso di specializzazione per bibliotecario digitale -- Cagliari -- Daniele Satta 2013 Storia ed evoluzione della DL Siamo infine giunti a un punto fermo? NO! Per fortuna: da alcuni anni si parla di un nuovo modello di organizzazione della conoscenza intorno al quale si affannano e spendono fiumi di parole informatici, sociologi, tecnologi e professionisti dell'informazione... Una chimera che promette l'accesso alla conoscenza universale
  • 14. •Corso di specializzazione per bibliotecario digitale -- Cagliari -- Daniele Satta 2013 Storia ed evoluzione della DL •Corso di specializzazione per bibliotecario digitale -- Cagliari -- Daniele Satta 2013 Storia ed evoluzione della DL Il web semantico Un web dove a socializzare non siano più (solo) le persone, web2.0, ma le informazioni (web 3.0?) Una struttura che somiglia a una grammatica, composta com'è di soggetti,predicati e oggetti Una struttura che impone la riorganizzazione dell'informazione in rete
  • 15. •Corso di specializzazione per bibliotecario digitale -- Cagliari -- Daniele Satta 2013 Storia ed evoluzione della DL •Corso di specializzazione per bibliotecario digitale -- Cagliari -- Daniele Satta 2013 Storia ed evoluzione della DL Insomma una nuova genesi del web così come NON lo vediamo Perché? Perché così com'è il web non funziona
  • 16. •Corso di specializzazione per bibliotecario digitale -- Cagliari -- Daniele Satta 2013 Storia ed evoluzione della DL •Corso di specializzazione per bibliotecario digitale -- Cagliari -- Daniele Satta 2013 Storia ed evoluzione della DL I motori di ricerca, Google compreso, non indicizzano il 96% delle risorse presenti in rete In altre parole siamo ignoranti come pietre e non lo sappiamo
  • 17. •Corso di specializzazione per bibliotecario digitale -- Cagliari -- Daniele Satta 2013 Storia ed evoluzione della DL •Corso di specializzazione per bibliotecario digitale -- Cagliari -- Daniele Satta 2013 Storia ed evoluzione della DL Colpa della censura? Colpa di Google? Colpa nostra? NO: colpa dell'architettura stessa del web che non prevede metadati strutturati In pratica le informazioni non sono organizzate semanticamente e per questo le macchine non sono in grado di attribuire loro una importanza diversa a seconda del contesto
  • 18. •Corso di specializzazione per bibliotecario digitale -- Cagliari -- Daniele Satta 2013 Storia ed evoluzione della DL •Corso di specializzazione per bibliotecario digitale -- Cagliari -- Daniele Satta 2013 Storia ed evoluzione della DL Finora i motori di ricerca non hanno fatto altro che cercare all'interno del full-text delle pagine html le parole richiamate:
  • 19. •Corso di specializzazione per bibliotecario digitale -- Cagliari -- Daniele Satta 2013 Storia ed evoluzione della DL •Corso di specializzazione per bibliotecario digitale -- Cagliari -- Daniele Satta 2013 Storia ed evoluzione della DL
  • 20. •Corso di specializzazione per bibliotecario digitale -- Cagliari -- Daniele Satta 2013 Storia ed evoluzione della DL •Corso di specializzazione per bibliotecario digitale -- Cagliari -- Daniele Satta 2013 Storia ed evoluzione della DL Ma sono sostanzialmente incapaci di contestualizzarle Banalizzando, se in una pagina html viene ripetuta mille volte una parola (tecnica effettivamente utilizzata agli albori del web di massa) la pagina in questione scalerà le classifiche dei motori di ricerca (posizionamento) Per fortuna Google ha reso meno facili simili trucchetti, ma, comunque... e 2 > 1
  • 21. •Corso di specializzazione per bibliotecario digitale -- Cagliari -- Daniele Satta 2013 Storia ed evoluzione della DL •Corso di specializzazione per bibliotecario digitale -- Cagliari -- Daniele Satta 2013 Storia ed evoluzione della DL Il web semantico promette di superare questo limite facendo in modo che ogni termine di ricerca sia correttamente contestualizzato Come? Discorso complesso ma che possiamo brutalmente sintetizzare affermando che poggia su 4 basi:
  • 22. •Corso di specializzazione per bibliotecario digitale -- Cagliari -- Daniele Satta 2013 Storia ed evoluzione della DL I pilatri del web semantico: Uso di schemi di metadati URI, Identificatori di dati e linguaggio RDF Ontologie che definiscano le relazioni fra termini Fiducia!! e autorevolezza delle/nelle fonti
  • 23. •Corso di specializzazione per bibliotecario digitale -- Cagliari -- Daniele Satta 2013 Storia ed evoluzione della DL Il web semantico è già una realtà, ma non siamo ancora giunti alla massa critica Cosa promette? Riduzione del “rumore” Migliorate funzioni di reperibilità degli oggetti digitali Un sistema che tende ad autoalimentarsi per effetto della linkabilità strutturale... perché, ancora una volta, la parola chiave è interoperabilità
  • 24. •Corso di specializzazione per bibliotecario digitale -- Cagliari -- Daniele Satta 2013 Storia ed evoluzione della DL Virtualmente, quando il web semantico sarà una realtà compiuta tutti gli oggetti digitali saranno ricercabili e contestualizzabili Il docuverso, pietra filosofale dell'information science
  • 25. •Corso di specializzazione per bibliotecario digitale -- Cagliari -- Daniele Satta 2013 Storia ed evoluzione della DL Ne parliamo perché sono le biblioteche digitali, intese nella loro eccezione più ampia, ad operare per rendere possibile l’accesso universale alle informazioni
  • 26. •Corso di specializzazione per bibliotecario digitale -- Cagliari -- Daniele Satta 2013 Storia ed evoluzione della DL
  • 27. •Corso di specializzazione per bibliotecario digitale -- Cagliari -- Daniele Satta 2013 Storia ed evoluzione della DL
  • 28. •Corso di specializzazione per bibliotecario digitale -- Cagliari -- Daniele Satta 2013 http://www.ted.com/talks/view/lang/it//id/788 Storia ed evoluzione della DL TimBernersLee_2010U-480p-it.mp4 E i dati provenienti dal deepweb? Al TED2009, Tim Berners-Lee lancio l’appello "dati grezzi ora“, affinché governi, scienziati e istituzioni rendano i loro dati liberamente disponibili in rete Al TEDUniversity nel 2010, mostra alcuni interessanti risultati che possono nascere dalla relazione fra dati grezzi
  • 29. •Corso di specializzazione per bibliotecario digitale -- Cagliari -- Daniele Satta 2013 Storia ed evoluzione della DL Abbiamo appena sfiorato la superficie di un tema che rappresenta la futura organizzazione della conoscenza, il suo reperimento, gestione, rappresentazione e disseminazione In altre parole il futuro dell'information science Su queste basi le biblioteche digitali saranno chiamate e ripensare i propri cataloghi e servizi di intermediazione
  • 30. •Corso di specializzazione per bibliotecario digitale -- Cagliari -- Daniele Satta 2013 Storia ed evoluzione della DL Abbandoniamo per il momento il web semantico e ricominciamo da capo: Anno 1938, lo scrittore inglese di fantascienza Herbert George Wells pubblica il romanzo World Brain
  • 31. •Corso di specializzazione per bibliotecario digitale -- Cagliari -- Daniele Satta 2013 Storia ed evoluzione della DL In un presente a “bassa” tecnologia come quello prebellico prevede un futuro di accesso universale “E’ ormai a portata di mano il tempo in cui ogni studente, in qualsiasi parte del mondo, sarà comodamente seduto davanti al proiettore nella sua stanza e potrà Prendere visione di ogni libro, ogni documento, in copia fedele all’originale”.
  • 32. •Corso di specializzazione per bibliotecario digitale -- Cagliari -- Daniele Satta 2013 Storia ed evoluzione della DL La biblioteca di Alessandria L’Encicolopedia Universale Il Cervello del mondo come metafore dell’eterna utopia dell’accesso universale alla conoscenza umana: il Docuverso
  • 33. •Corso di specializzazione per bibliotecario digitale -- Cagliari -- Daniele Satta 2013 Storia ed evoluzione della DL 1945: il tecnologo statunitense Vannevar Bush pubblica sulla rivista The Atlantic Monthly un articolo dal titolo As we may think nel quale descrive un’apparecchiatura denominata Memory Expansion o Memex
  • 34. •Corso di specializzazione per bibliotecario digitale -- Cagliari -- Daniele Satta 2013 Storia ed evoluzione della DL Bush individua alcune criticità nella filiera della ricerca: “La ricerca è come una montagna che cresce. Eppure è sempre più chiaro che più cresce la specializzazione più ne rimaniamo impantanati. Il ricercatore rimane stordito dai risultati di migliaia di contributi tanto da non trovare neppure il tempo per leggerli, capirli, ricordarli. La specializzazione è sempre più necessaria al progresso ma lo sforzo per colmare il divario fra le discipline sempre più superficiale. I nostri metodi di revisione e trasmissione delle informazioni sono vecchi di generazioni e completamente inadeguati allo scopo”
  • 35. •Corso di specializzazione per bibliotecario digitale -- Cagliari -- Daniele Satta 2013 Storia ed evoluzione della DL Vannevar Bush non si limita a denunciare le crescenti difficoltà per gli scienziati di gestire le informazioni (all'epoca solo cartacee) Prospetta una soluzione pratica e tecnicamente realizzabile: il MEMEX
  • 36. •Corso di specializzazione per bibliotecario digitale -- Cagliari -- Daniele Satta 2013 Storia ed evoluzione della DL Quali operazioni il MEMEX sarebbe stato in grado di compiere?
  • 37. •Corso di specializzazione per bibliotecario digitale -- Cagliari -- Daniele Satta 2013 Storia ed evoluzione della DL Il Memex consente: •L’interazione uomo-macchina •Creazione di nuove associazioni endogene al documento ed estrazione delle informazioni riorganizzate •Esame comparato delle fonti •Rielaborazione del testo e creazione di nuove informazioni •Esportazione della nuova informazione
  • 38. •Corso di specializzazione per bibliotecario digitale -- Cagliari -- Daniele Satta 2013 Storia ed evoluzione della DL Le Digital Libraries necessitano di alcuni elementi tecnici essenziali: •Standard descrittivi •Infrastruttura tecnologica adeguata …ma il Memex non è una digital library! In termini moderni il MEMEX potrebbe forseessere ricondotto alla categoria dei Personal Knowledge Management tools Nondimeno, a livello concettuale, vi sono abbozzati servizi e funzioni della futura digital library
  • 39. •Corso di specializzazione per bibliotecario digitale -- Cagliari -- Daniele Satta 2013 Storia ed evoluzione della DL Finalmente negli anni ’60 la tecnologia sarà quasi pronta: nel 1969 nasce ARPANET Nel 1965 nel libro Libraries of the future, Licklider delinea il nuovo ruolo delle biblioteche come rete di supporto alla conoscenza e di come l’uso del computer ne avrebbe cambiato la natura
  • 40. •Corso di specializzazione per bibliotecario digitale -- Cagliari -- Daniele Satta 2013 Storia ed evoluzione della DL
  • 41. •Corso di specializzazione per bibliotecario digitale -- Cagliari -- Daniele Satta 2013 Storia ed evoluzione della DL Saranno necessari ancora parecchi anni prima che le digital librrary Vedano la luce, ma la strada è tracciata...
  • 42. Infine... Nell’estate del 1991 un fisico teorico americano, Paul Henry Ginsparg, realizza un archivio di documenti online resi accessibili tramite metadati descrittivi. Nasce la prima digital library di senso compiuto: ArXiv •Corso di specializzazione per bibliotecario digitale -- Cagliari -- Daniele Satta 2013 Storia ed evoluzione della DL
  • 43. Ospitata originariamente nei server di Los Alamos in New Mexico, ArXiv è un archivio di preprint di carattere scientifico Attualmente contiene oltre 900.000 papers scientifici ad Accesso Aperto Nasce per venire incontro alla necessità di pubblicare e discutere rapidamente le ricerche scientifiche E’ considerato una milestone lungo la strada verso il movimento dell’Open Access •Corso di specializzazione per bibliotecario digitale -- Cagliari -- Daniele Satta 2013 Storia ed evoluzione della DL
  • 44. Cosa rende ArXiv una biblioteca digitale? Ricordate il manifesto IFLA/UNESCO? Caratteristiche di una digital library: Una biblioteca digitale è una raccolta online di oggetti digitali, di qualità garantita, raccolti e gestiti secondo principi accettati a livello internazionale per lo sviluppo delle collezioni; rese poi accessibili in modo coerente e sostenibile. E’ supportata dai servizi necessari al fine di consentire agli utenti di recuperare e sfruttare le risorse •Corso di specializzazione per bibliotecario digitale -- Cagliari -- Daniele Satta 2013 Storia ed evoluzione della DL
  • 45. Per quanto alcuni elementi non fossero ancora consolidati, ArXiv rientrava già allora nella definizione di DL Fu presto chiara allo stesso Ginsparg la portata dell’impatto socio-economico del modello ArXiv (all’epoca chiamato Archivio di Preprint) La prima DL nasce come esigenza di una comunità scientifica specifica (repository disciplinare) Ancora oggi sono le DL di carattere scientifico a indicare le best practices e gli orientamenti futuri del settore •Corso di specializzazione per bibliotecario digitale -- Cagliari -- Daniele Satta 2013 Storia ed evoluzione della DL
  • 46. •Corso di specializzazione per bibliotecario digitale -- Cagliari -- Daniele Satta 2013 Storia ed evoluzione della DL Il vaso di Pandora della digital library era stato aperto
  • 47. ArXiv e i primi repository (archivi digitali) erano caratterizzati da struttura e funzioni piuttosto semplici, fatto questo che ne agevolò lo sviluppo: 1996, USA: ETDS (Electronic Thesis and Dissertations repositories) 1997, UE: CogPrints (Cognitive Science e-print Archive) 1997, UE: RePec (Research Papers in Economics) Sono DL di carattere scientifico-tematico e/o istituzionale •Corso di specializzazione per bibliotecario digitale -- Cagliari -- Daniele Satta 2013 Storia ed evoluzione della DL
  • 48. ETDS, 1996 (Electronic Thesis and Dissertations repositories): Finanziato dal Dipartimento dell’Educazione USA nell’ambito di un progetto triennale al fine di creare una DL per tesi e dissertazioni (repository tematico) ETDS offre visibilità a contributi scientifici altrimenti destinati all’oblio, ed è un'alternativa ai canali editoriali tradizionali Nasce con fini dichiaratamente didattici, si rivolge agli studenti •Corso di specializzazione per bibliotecario digitale -- Cagliari -- Daniele Satta 2013 Modelli e teorie della biblioteca digitale (DL) Storia ed evoluzione della DL
  • 49. •Corso di specializzazione per bibliotecario digitale -- Cagliari -- Daniele Satta 2013 Storia ed evoluzione della DL Uno degli obiettivi dichiarati era infatti istruire gli studenti sulle procedure di pubblicazione elettronica al fine di diffondere l’uso delle biblioteche digitali e favorirne la diffusione Il progetto, di grande e ineguagliata lungimiranza, individua e istruisce gli utenti (processo di sottomissione e information literacy secondo uno schema ancor oggi attuale) Information Literacy, def.: la capacità di individuare, reperire, valutare, organizzare, utilizzare e comunicare le informazioni
  • 50. •Corso di specializzazione per bibliotecario digitale -- Cagliari -- Daniele Satta 2013 Storia ed evoluzione della DL ETDS (Electronic Thesis and Dissertations repositories): Life cycle of an ETD: Per supportare il progetto la Virginia Tech. University Mise a disposizione 2 tera di spazio
  • 51. •Corso di specializzazione per bibliotecario digitale -- Cagliari -- Daniele Satta 2013 Storia ed evoluzione della DL Da quel progetto nacque un network e i digital repository di tesi e dissertazioni
  • 52. •Corso di specializzazione per bibliotecario digitale -- Cagliari -- Daniele Satta 2013 Storia ed evoluzione della DL Ad oggi esistono oltre 1400 repository che nel mondo conservano (anche) tesi e dissertazioni Persino in Italia, nel 2007 la CRUI (Conferenza dei Rettori) si è dimostrata sensibile approvando le Linee guida per il deposito delle tesi di dottorato In Sardegna nel 2008 l'Università di Sassari ha modificato il suo regolamento L'università di Cagliari ha introdotto l'obbligo di deposito nel 2010
  • 53. •Corso di specializzazione per bibliotecario digitale -- Cagliari -- Daniele Satta 2013 Storia ed evoluzione della DL
  • 54. •Corso di specializzazione per bibliotecario digitale -- Cagliari -- Daniele Satta 2013 Storia ed evoluzione della DL CogPrints, 1997 (Cognitive Science e-print Archive) Finanziato dal Joint Information Systems Commitee (JISC), ente pubblico Inglese che cura le linee guida sull’uso delle risorse ICT da indirizzare alle università e scuole inglesi CogPrints, ha l’obiettivo di migliorare la reperibilità ed economicità dei contributi scientifici
  • 55. •Corso di specializzazione per bibliotecario digitale -- Cagliari -- Daniele Satta 2013 Storia ed evoluzione della DL Realizzato dall’Università di Southampton è indirizzato agli scienziati cognitivisti (Ingegneria, informatica, psicologia, neuroscienze, biologia, linguistica, filosofia) ai quali consente l’autoarchiviazione (repository multidisciplinare) Nel 2000 viene reso pienamente interoperabile aderendo ai requisiti internazionali OAI (Open Archive Iniziative)
  • 56. •Corso di specializzazione per bibliotecario digitale -- Cagliari -- Daniele Satta 2013 Storia ed evoluzione della DL Per realizzarlo viene creato il software open access EPrints, ancora oggi uno standard mondiale, insieme a DSpace, per la realizzazione di digital repository Giunto alla versione 3.3 è sviluppato presso l'Università di Southampton vanta oltre 500 installazioni nel mondo Eprints è in regresso a causa dello scarso peso accordato agli sviluppatori indipendenti
  • 57. •Corso di specializzazione per bibliotecario digitale -- Cagliari -- Daniele Satta 2013 Storia ed evoluzione della DL RePec 1997 (Research Papers in Economics) Nasce dall’esperienza del gruppo NetEc sostenuto dal JISC Repository disciplinare Rispetto agli altri repository contemporanei, presenta caratteristiche spiccatamente innovative
  • 58. •Corso di specializzazione per bibliotecario digitale -- Cagliari -- Daniele Satta 2013 Storia ed evoluzione della DL Gestione decentrata: il sistema si basa su diversi digital repository indipendenti ma interoperabili Anche per questo motivo viene data particolare attenzione ai metadati descrittivi, utilizzabili con diverse interfacce di ricerca Nuove tipologie di oggetti digitali: RePec è pensato per dare maggiore visibilità ai preprint, articoli e software di carattere economico
  • 59. •Corso di specializzazione per bibliotecario digitale -- Cagliari -- Daniele Satta 2013 Storia ed evoluzione della DL Servizi all'utente avanzati: attraverso moduli aggiuntivi Repec offre agli utenti servizi arricchiti: Il database completo di Repec Per ricostruire la carriera dei ricercatori economici Aggregatore di blog economici Statistiche d'uso per autore e item Elenco delle istituzioni economiche e ricercatori presenti in Repec
  • 60. •Corso di specializzazione per bibliotecario digitale -- Cagliari -- Daniele Satta 2013 Storia ed evoluzione della DL Attualmente Repec accoglie oltre un milione e mezzo di oggetti ospitati in 1.600 archivi in 80 paesi diversi E' gestito su base volontaria 35.000 gli autori che lo hanno utilizzato per depositare i propri lavori, spesso disponibili in fulltext E' il più vasto repository di materiale accademico online del mondo
  • 61. •Corso di specializzazione per bibliotecario digitale -- Cagliari -- Daniele Satta 2013 Storia ed evoluzione della DL ARCHIVE INITIATIVE SUBMISSIO N MODEL PUBLICATI ON MODEL STORAGE NATIVE USER SERVICE 3rd PARTY USER SERVICE DISCIPLIN E ORIENTED Central Decentral Author Organizatio n Central Decentral Mirror Central Decentral Yes No   Yes No ArXiv C A C C Y Y CogPrints C A C C N Y NACA C O C C N Y NCSTRL D O D D => C N Y NDLTD D O D D, (C) N N RePEc D O D, M - Y Y Caratteristiche dei maggiori digital repository nel 2000
  • 62. •Corso di specializzazione per bibliotecario digitale -- Cagliari -- Daniele Satta 2013 Storia ed evoluzione della DL Qualche spunto di riflessione: Progetti finanziati da enti pubblici statali Ingenti dotazioni economiche Programmi pluriennali Obiettivi insieme didattici e di disseminazione Consapevolezza delle potenzialità del web e messa in discussione del modello distributivo editoriale tradizionale L'utente crea e deposita contenuti Responsabilizzazione dell'utente
  • 63. Parallelamente ai repository vengono create altre DL più orientate ai servizi all'utenza e al trattamento delle informazioni L'obiettivo è offrire un servizio che unisse le funzionalità della biblioteca tradizionale ai vantaggi del trattamento automatico delle informazioni (normalizzazione, conservazione, gestione, interoperabilità) Viene dato grande spazio alla ricerca e sviluppo di soluzioni innovative •Corso di specializzazione per bibliotecario digitale -- Cagliari -- Daniele Satta 2013 Storia ed evoluzione della DL
  • 64. Ancora una volta i due progetti più significativi vedono la luce sulle due sponde dell’Atlantico: DLI (Digital Library Iniziative), USA DELOS (Network of Excellence on Digital Libraries), UE •Corso di specializzazione per bibliotecario digitale -- Cagliari -- Daniele Satta 2013 Storia ed evoluzione della DL
  • 65. DLI (Digital Library Initiative), USA Il progetto nasce su iniziativa di NSF (National Science Fundation), agenzia governativa che sostiene ricerca e formazione non biomedica •Corso di specializzazione per bibliotecario digitale -- Cagliari -- Daniele Satta 2013 Storia ed evoluzione della DL
  • 66. •Corso di specializzazione per bibliotecario digitale -- Cagliari -- Daniele Satta 2013 Storia ed evoluzione della DL DARPA (Defence Advanced Research Projects Agency), agenzia governativa del Dipartimento della Difesa che si occupa di nuove Tecnologie di ambito militare NASA (National Aeronautics and Space Administration), agenzia governativa Occupata nella ricerca aerospaziale E' evidente l'importanza strategica attribuita dagli USA alle DL
  • 67. •Corso di specializzazione per bibliotecario digitale -- Cagliari -- Daniele Satta 2013 Storia ed evoluzione della DL Dal 1994 al 1998 la DLI finanzia la realizzazione di 6 DL innovative: Alexandria DL (UCLA, Santa Barbara), approfondisce i temi relativi alla creazione di una DL di informazioni georeferenziate distribuite applica e condivide le ricerche teoriche in materia Curiosità: gli elaboratori in dotazione hanno 64-256 MB di RAM e HD da 1-18 GB
  • 68. •Corso di specializzazione per bibliotecario digitale -- Cagliari -- Daniele Satta 2013 Storia ed evoluzione della DL Illinois DL (UIUC), realizza il prototipo di una una DL editoriale funzionante, popolata da riviste elettroniche scientifiche (20 nel 1996) i cui testi sono realizzato con uno standard leggibile dagli elaboratori Curiosità: alcuni degli studenti provenienti da questa università hanno fondato fra gli altri PayPal, Youtube, Oracle, Netscape, Firefox
  • 69. •Corso di specializzazione per bibliotecario digitale -- Cagliari -- Daniele Satta 2013 Storia ed evoluzione della DL Berkeley DL (UCA Berkeley), realizza una DL popolata di dati ambientali eterogenei: immagini, documenti, mappe, dati grezzi provenienti da Sensori e da altri enti governativi (OPEN DATA) ecc. Contemporaneamente sviluppano ricerche nel campo GIS, del linguaggio naturale, conservazione e gestione di banche dati
  • 70. •Corso di specializzazione per bibliotecario digitale -- Cagliari -- Daniele Satta 2013 Storia ed evoluzione della DL University of Michigan DL, realizza una DL editoriale di contenuti Parzialmente free. Elaborano modelli organizzativi e descrittivi delle risorse, utilizzano un client Z39,50 per lo scambio di metadati. L'obiettivo è sviluppare un modello di DL collaborativa sia scientifica che pubblica
  • 71. •Corso di specializzazione per bibliotecario digitale -- Cagliari -- Daniele Satta 2013 Storia ed evoluzione della DL Stanford DL, sviluppa una DL in collaborazione con altre Università californiane e il centro di supercalcolo di San Diego Gli sforzi si concentrano sull'omogeneizzazione delle informazioni e la messa a punto di efficienti meccanismi di recupero e filtraggio delle informazioni (inofrmation retrieval)
  • 72. •Corso di specializzazione per bibliotecario digitale -- Cagliari -- Daniele Satta 2013 Storia ed evoluzione della DL Mercury Project-Informedia Digital Video Library (Carnage Mellon, Un.), viene realizzata una DL bibliografica completa di indicizzazione di fulltext e TOC, e ne promuove la sostenibilità economica Utilizza lo standard Z39.50 e il protocollo TCP/IP In un momento successivo il progetto si concentra sul trattamento automatizzato di immagini e video Oltre che nella ricerca dei file video, il progetto elabora modelli di indicizzazione tramite linguaggio naturale
  • 73. •Corso di specializzazione per bibliotecario digitale -- Cagliari -- Daniele Satta 2013 Storia ed evoluzione della DL Molte soluzioni tecnologiche e organizzative adottate da questi progetti sono ancora valide Nell'ambito della DLI di Stanford due studenti iniziarono a collaborare su un progetto di recupero e filtraggio efficiente delle informazioni provenienti dal WWW con una missione dichiarata: organizzare le informazioni mondiali e renderle universalmente fruibili. Da quell'idea...
  • 74. DELOS (Network of Excellence on Digital Libraries), UE Nel 1996 prende il via il progetto DELOS, finanziato dalla Commissione Europea Appoggiato dal Consorzio Europeo di Informatica e Matematica (ERCIM), collabora con i progetti della DLI statunitense •Corso di specializzazione per bibliotecario digitale -- Cagliari -- Daniele Satta 2013 Storia ed evoluzione della DL
  • 75. •Corso di specializzazione per bibliotecario digitale -- Cagliari -- Daniele Satta 2013 Storia ed evoluzione della DL Gli obiettivi del progetto erano: stimolare la ricerca per lo sviluppo delle DL favorire la collaborazione fra i gruppo del consorzio stabilire legami fra le DL e il mondo imprenditoriale Coordinare e incentivare la ricerca europea nell’ambito delle DL e descrivere compiti e funzioni delle DL
  • 76. •Corso di specializzazione per bibliotecario digitale -- Cagliari -- Daniele Satta 2013 Storia ed evoluzione della DL I progetti facenti capo a DELOS avevano carattere innovativo: network distribuiti, ricerca audio-video, estrazione automatizzata dei metadati, recupero delle informazioni, ecc. Tra i suoi risultati più significativi c'è il rilascio di linee guida per la realizzazione di digital libraries: “The DELOS digital library reference model. Fundations for digital libraries”
  • 77. La prima digital library operante su scala europea fu nel 1997 ETRDL (European Technical Report Digital Library) Il suo scopo era creare una DL della documentazione tecnica prodotta dai ricercatori ERCIM al fine di favorirne la diffusione La sua realizzazione permise di risolvere svariati problemi tecnici di connettività e di sviluppare il concetto di «collezione» di oggetti digitali •Corso di specializzazione per bibliotecario digitale -- Cagliari -- Daniele Satta 2013 Storia ed evoluzione della DL
  • 78. •Corso di specializzazione per bibliotecario digitale -- Cagliari -- Daniele Satta 2013 Storia ed evoluzione della DL Tutte queste iniziative, differenti per finalità e tecnologie applicate, vennero realizzate contemporaneamente e in modo spontaneo. Nonostante il modello di riferimento comune è anche per via delle loro peculiarità se ancora oggi non esiste una definizione univoca di biblioteca digitale
  • 79. Una delle caratteristiche delle DL è l’economicità I primi sistemi erano invece estremamente complessi e costosi L’affermarsi dell’interoperabilità (es. protocolli Z39,50, Dublin Core, OAI-PMH) ha permesso di abbattere i costi relativi alla gestione delle collezioni Un altro elemento di razionalizzazione è stato il successivo l’affermarsi dei DLMS (Digital Library Management System), software gestionali per le DL •Corso di specializzazione per bibliotecario digitale -- Cagliari -- Daniele Satta 2013 Storia ed evoluzione della DL
  • 80. Per chiudere il cerchio: Con gli anni le DL sono passate dall’essere sistemi relativamente semplici di gestione di dati a silos di informazioni complesse e interconnesse Le funzionalità delle DL mutano in funzione delle capacità tecnologiche Oggi il focus è sulla socialità e l’ambiente partecipativo Dal ruolo di mediazione editoriale le DL sono ora orientate alla facilitazione dell’apprendimento Le DL non si limitano a supportare la ricerca ma, grazie alla condivisione e ai servizi agli utenti, ne sono una delle componenti •Corso di specializzazione per bibliotecario digitale -- Cagliari -- Daniele Satta 2013 Storia ed evoluzione della DL