1. S T R U M E N T I S O C I O - S A N I T A R I
P E R L ’ A I U T O A L L E C U R E D O M I C I L I A R I
P E R L E P E R S O N E N O N A U T O S U F F I C I E N T I
D G R 3 7 / C R D E L 3 M A G G I O 2 0 1 3
L’Impegnativa
di Cura Domiciliare
2. Iter amministrativo
CR 154/CR dà mandato al
Segretario alla Sanità di
rivedere le prestazioni dei
LEA aggiuntivi regionali.
Il 15.1.2013 un Decreto
(2/2013) del Segretario
costituisce Gruppo di
lavoro con mandato sui
servizi socio-sanitari.
Proposta di DGR/CR
consegnata entro i termini
previsti.
Composizione del gruppo di lavoro
REGIONE
dr.ssa M.C. Corti - dott. A. Aggio
(Direzione Attuazione
Programmazione Sanitaria)
dott. M. Modolo - dott. L. De Marchi
(Direzione Servizi Sociali)
ULSS
dott. G.M. Gioga (Dir. Distretto)
dott. A. Leoni (Dir. Sociale)
dott.ssa G. Busso (Dirigente, Esperto)
dott. A. Dall’Ora (Dir. Generale)
3. Un paniere di servizi…
Con l’ICD riuniamo in
un unico contesto tutti
gli interventi previsti dal
Fondo regionale per la
non autosufficienza in
ambito domiciliare, già
programmati come:
Assegno di cura
Aiuto personale e vita
indipendente
Contributi ADI-SAD
Sostegno alla grave
disabilità con
necessità di
assistenza
domiciliare nelle 24 h
(compresa SLA)
4. 5 tipologie di
ICD
Ciascuna tipologia di
ICD risponde a diverse
intensità di bisogno
assistenziale
Impegnativa di Cura Domiciliare per
utenti con bisogno assistenziale:
Basso (ICDb): ex ADC base e badanti
Medio (ICDm): ex ADC demenze con
disturbo comportamentale
Alto (ICDa): SLA e assistenza h24
Persone con grave disabilità psichica e
intellettiva (ICDp)
Persone con grave disabilità fisico-
motoria (ICDf)
5. Contenuto
assistenziale
delle
prestazioni
domiciliari
A. Supervisione e sorveglianza a soggetti
con mobilità conservata/ridotta,
presenza di decadimento cognitivo e
disturbi del comportamento
B. Assistenza nelle attività strumentali
della vita quotidiana (iADL)
(tra cui somministrazione dei farmaci), ma anche
trasporto e accompagnamento)
C. Assistenza nelle attività della vita
quotidiana (ADL)
Nelle strutture residenziali A e C sono
erogate dall’OSS. A domicilio, A e B sono
erogabili anche da assistenti non OSS.
6. ADL
(Activities of Daily Living)
iADL
(instrumentalActivitiesofDailyLiving)
Assistenza nelle attività della vita
quotidiana (ADL) in genere
riassunte dalle 6 fondamentali e
gerarchicamente strutturate:
fare il bagno o la doccia/lavarsi;
usare il WC/toilet;
camminare in una stanza;
spostarsi dal letto a
poltrona/sedia;
vestirsi e svestirsi;
mangiare.
Assistenza nelle attività strumentali
della vita quotidiana (iADL)
assumere i farmaci in sequenza e
dosi corrette;
fare la spesa;
preparare i pasti;
fare il bucato;
eseguire i lavori domestici;
gestire piccole somme di denaro;
usare il telefono per comunicare;
utilizzare i mezzi di trasporto.
Le attività della vita quotidiana
7. Requisiti
minimi di
accesso
1. Condizione di non autosufficienza
sotto i profili sanitario e sociale, che
necessita di particolare supporto.
2. Sufficiente adeguatezza del supporto
familiare o della rete sociale.
3. Condizione economica ISEE della
famiglia (o individuale per persone
disabili) entro i limiti di 16.650,00 €
(€ 60.000,00 per ICDa)
4. Altri requisiti eventuali per singola
tipologia di ICD
8. Iter di erogazione
Impegnativa
Graduatoria
Valutazione
Tipo ICD
Domanda e triage
Sportello
unico, Uffici
preposti
ICDb
Valutazione
di AS e
MMG
Icdb
(SVaMA )
ICDm, ICDa,
ICDd, ICDv
UVMD
ICDm
(SVaMA +
NPI )
ICDa
(SVaMA)
ICDp
(SVaMDi o
altra)
ICDf
(SVaMDi o
altra)
Ogni 20 del mese viene effettuata a livello ULSS la ricognizione delle domande
ammissibili e delle ICD libere, che vengono assegnate ai primi in graduatoria, previa
ricognizione dei requisiti. Rinnovo con rivalutazione dopo 12 mesi.
9. Caratteristiche comuni
Durata dall’ICD: 12 mesi solari.
Per impegnative, assegnate numericamente alle ULSS e
ripartite sulla base di una graduatoria.
Pagamento dell’impegnativa in rate mensili (o
trimestrali) entro 3 mesi dall’assegnazione.
Importo pre-definito, uniforme a livello regionale.
Il numero di ICD è assegnato per ULSS sulla base di
criteri oggettivi (popolazione, fabbisogno, bilanciamento
delle Impegnative di residenzialità).
Per il 2013 sono provvisoriamente assegnate ICD (e €)
per consentire passaggio da interventi precedenti.
10. Transizione
Restano valide le domande già presenti a sistema:
scadono a 1 anno dalla loro attivazione/rinnovo. Alla
scadenza va fatta valutazione: se idoneo, l’utente
mantiene l’assegno senza ripassare per la graduatoria.
Nel 2013 in nessuna ULSS è ridotto il numero dei
beneficiari (viene modificata e unificata la quota
mensile dell’impegnativa).
Allo scadere delle ICD viene effettuato riallineamento
verso riparto definitivo (dal 2014).
13. Le ICDb
Bassa intensità
assistenziale
Riuniscono ADC base e badanti
(18.657 utenti nel 2011) e contributo
ADI-SAD (15.808 utenti)
Valore quota mensile (riprende
valori storici):
120€ per ICDb ex ADC
100€ per ICDb ex ADI-SAD, ripartibile ai
comuni
Numero impegnative
19.442 da 120€
16.667 da 100€
Criterio riparto: fabbisogno, corretto
per dimensionamento IDR (e per
storico nel 2013)
14. Le ICDm
Media intensità
assistenziale
Sostituiscono ADC demenze con
disturbo comportamentale (4.102
nel 2011)
Valore quota mensile (riprende
valori storici):
400€
Numero impegnative
5.000
Criteri riparto: fabbisogno,
corretto per dimensionamento
IDR (e per storico nel 2013)
15. Le ICDa
Alta intensità
assistenziale
Assorbono la DGR sulla SLA e gli
altri interventi domiciliari (col
FRNA) per assistenza
continuativa h24
Valore quota mensile (riprende
valori storici):
800€
Numero impegnative
729
Criteri riparto: popolazione (o
rilevazione 15 plus a domicilio)
16. Le ICDp
e le ICDf
Ambito della disabilità
Sostituiscono i contributi per i
servizi di aiuto personale (3.128) e
per la vita indipendente (1.041)
Valore medio mensile (riprende
valori storici medi):
225€ per aiuto personale, con range per
ULSS da 36€ a 702€
550€ per vita indipendente , con range
per ULSS da 202€ a 750€
Numero impegnative
3.148 per ICDp
1.061 per ICDf
Criteri riparto: popolazione e storico
2011
17. Il Sollievo
Con la tabella F dell’Allegato C,
vengono inoltre ripartite le risorse
per il Sollievo che ciascuna
Azienda, informata la Conferenza
dei Sindaci e la Direzione
regionale Servizi sociali, potrà
utilizzare:
ad integrazione delle ICD
per impegnative di residenzialità
temporanee (che dovranno essere
rilevate attraverso il flusso della DGR
2961/2012)
o comunque nell’ambito di attività
rientranti nei LEA.
19. Il sistema informatico
Unico regionale, gestito per ULSS
(profilazione operatori locali, graduatorie,
registri delle ICD).
Collegato ad anagrafe regionale degli utenti.
Collegato a sistemi informativi ULSS
(scambio informazioni con Cure
Domiciliari).
Cruscotto regionale di controllo e
programmazione.
20. Il sistema dei
controlli
La qualità assistenziale
attesa e conseguita
tramite l’erogazione
dell’ICD è oggetto di
controllo, che verrà
attivato dalle Aziende
ULSS con cadenza
almeno trimestrale
attraverso visite
domiciliari
dell’assistente sociale o
di operatori distrettuali,
nell’ambito degli accessi
di ADI.
Il contenuto dei controlli.
La check list di valutazione.
Attività
Controllo
effettuato
Adeguat.
01.Pulizia e igiene della persona si, no si, no
02.Situazione vestiario e calzature si, no si, no
03.Presidi per la mobilità della persona / ausili si, no si, no
04.Convivenza con altre persone si, no si, no
05.Situazione nutrizionale della persona si, no si, no
06.Presenti in casa farmaci prescritti o da banco si, no si, no
07.Farmaci in ordine con evidenza di
somministrazione regolare
si, no si, no
08.Sorveglianza sull’incolumità della persona si, no si, no
09.Evidenza di preparazione pasti caldi* si, no si, no
10.Disponibilità cibo in casa* si, no si, no
11.Convivenza con animali domestici* si, no si, no
12.Sicurezza ambientale (rischio cadute, infortuni)* si, no si, no
13.Pulizia della casa* si, no si, no
14.Riordino della casa* si, no si, no
15.Riscaldamento (inverno)* si, no si, no
16.Condizionamento (estate)* si, no si, no
17.Compagnia, supporto anche da persone non
conviventi*
si, no si, no
18.Sicurezza ambientale (altri rischi)* si, no si, no
19.Utenze (gas, energia el., acqua, telefono)* si, no si, no
20.Altre situazioni di rilievo (specificare) si, no si, no
21.Altre situazioni di rilievo (specificare) si, no si, no
22. LEA e
LEA aggiuntivi
Come sono definiti i LEA?
Il DPCM 14 febbraio 2001, Atto di indirizzo e coordinamento
in materia di prestazioni socio sanitarie (ai sensi
dell’articolo 3 septies del d.lgs. 229/1999), in materia di
finanziamento delle prestazioni domiciliari nell’area
degli anziani e delle persone con patologie cronico
degenerative, afferma che le prestazioni domiciliari sono:
100% a carico del SSR per la medicina generale e specialistica e per
l’assistenza infermieristica e riabilitativa;
50% sanitario e 50% dei Comuni (con compartecipazione della spesa)
per l’assistenza tutelare alla persona;
100% a carico dei comuni per l’aiuto domestico e familiare.
L’ICD(b, m, a) rientra nelle prestazioni di assistenza
tutelare, e pertanto ricade nella fattispecie sub b). Perciò le
risorse assegnate dalla Regione concorrono al 50% di spesa
sanitaria per tutte le attività che non sono di medicina
generale e specialistica e per l’assistenza infermieristica e
riabilitativa (100% sanitario), né di aiuto domestico e
familiare (assistenza domiciliare semplice, 100% sociale).
23. Il Telesoccorso
Per quanto riguarda i servizi di Telesoccorso, le nuove linee
guida contenute nel recente Piano Socio Sanitario regionale
consentono di inquadrare questo servizio quale
strumento per la gestione territoriale al di fuori
dell’ambiente ospedaliero (usualmente “contenitivo e
protettivo”) delle eventuali richieste di intervento
assistenziale non differibili e potenzialmente a
carattere d’urgenza.
Dal punto di vista figurativo si può
pensare al Telesoccorso come estensione
dell’interfono tra il letto e la guardiola
di un reparto di degenza.