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CAFFÈ SOCIALE
QUARESIMO
25/02/2015
Il percorso
L'esperienza dei Centri sociali di Reggio Emilia è stato ed è uno dei punti di forza
del modello reggiano di coesione sociale. A distanza di quattro decenni dall'inizio di
questa esperienza occorre riflettere sul ruolo che i Centri sociali potranno svolgere
in futuro, anche per evitare che progressivamente alcuni di essi non riescano più a
gestire le loro attività per mancanza di ricambio generazionale. L'Amministrazione
comunale ha attivato un percorso di partecipazione aperto a tutti gli organismi
direttivi dei Centri sociali e alla comunità locale, sul nuovo ruolo che essi saranno
chiamati a svolgere nei prossimi anni. Il primo incontro di presentazione del
percorso di coinvolgimento si è tenuto il giorno 21 gennaio 2015 presso la Sala
Conferenze dell'Ex Tribunale, e ha visto la presenza di numerosi rappresentanti dei
centri sociali. Il percorso inclusivo è organizzato in due momenti di
coinvolgimento: il primo momento prevede un gruppo di lavoro rivolto ai consigli
direttivi dei Centri sociali e alle associazioni locali che interagiscono con i centri
sociali, allo scopo di raccogliere le buone pratiche presenti sul territorio. Il secondo
momento sarà un evento pubblico rivolto all’intera cittadinanza per condividere
le buone esperienze e ragionare su nuove strategie e idee realmente praticabili. I
momenti saranno strutturati per lavorare in gruppo, confrontarsi e ragionare per
delineare priorità ed idee per descrivere come vi immaginate i Centri sociali nel
2020.
Presenti: Maria Cristina Denti, Giovanna Pellistri, Ideo Tassoni, Andrea Ferretti,
Francesco Ortu, Mario Guidetti, Livio Manzini, Mario Cocchi, Fabio Nasi, Electra
Ghisi, Giacomo Scillia.
Prima sessione
Cosa funziona bene nel tuo centro sociale? Puoi descrivere chi e/o cosa
contribuisce a determinare questi momenti di successo? Quale è il tuo ruolo?
• Attività bar, servizio di aggregazione. Abbiamo recuperato 15/20 signore che
il pomeriggio del giovedì si danno appuntamento fisso per vedersi al Centro
sociale. Primo di una serie di passi consequenziali, Codemondo manca di
“un’anima”, di un centro, la piazza deve diventare il Quaresimo.
• Corsi di Ballo, fotografia, yoga, ginnastica
• Postazione per ascolto della comunità, con libreria: il prendi e dona!
Bisogna informare di più la comunità della presenza del Comune presso il
Centro.
• Attività polisportiva: calcio, bigliardo, camminata della pace
• Feste sociali, camminate, rassegne di viaggi.
• Gnocco fritto
• Riferimento funzionale/operativo del Comune/Istituzioni e cittadini
• utilizzo sale per compleanni
Seconda sessione
Quali sono gli attori territoriali con cui il centro sociale collabora? In quale modo il
territorio (luoghi, persone, servizi, ecc…) ha contribuito a determinare i momenti
di successo?
• Parrocchia
• Polisportiva
• Volontari delle associazioni
• Collaborazione dei diversi attori interni al Centro per raggiungere il fine
comune di aggregarsi e fare attività (gruppo gnocco, ballo, ginnastica);
implementare le relazioni tra i vari attori locali esterni al Centro, ad es. la
parrocchia e la polisportiva, che collaborano per utilizzare al meglio le
strutture e le attività
• Voglia di trovarsi e di avere un posto dove discutere dei problemi e risolverli
insieme
• Risposta ad un bisogno comune
• Che rimanga e che migliori
• Quando tu hai bisogno di qualcosa perché ti trovi in difficoltà sai che qua
puoi trovare la tua Comunità, quelli che sono vicino a te, tante voci
insieme costruiscono qualcosa.
• Apertura al pubblico e forte collegamento tra i vari gruppi che lavorano
insieme perche sentono l'appartenenza del centro sociale
• Raccolta firme per il passaggio autobus che ora funziona e adesso ci sono
due corse in più, ogni ora c'è un autobus. Solidarietà tra la gente.
• La collaborazione tra centro sociale, polisportiva e parrocchia è fortificata
dal giornalino parrocchiale "la sarabiga" che da notizie anche delle iniziative
del centro sociale; servono più bacheche informative all'interno della
frazione.
Terza sessione
Come ti immagini il centro sociale nel 2020? Quali idee, proposte o "nuovi" spazi ti
immagini per una comunità che voglia essere più attiva in questi luoghi pubblici?
• Doposcuola per fare i compiti in cui i ragazzi più grandi aiutano quelli più
piccoli, tutto l'anno
• Campi estivi
• Orto botanico
• Spazio famiglia, usando competenze volontari, ad es.ragazzo laureato in
scienze naturali per serate a tema; spostare i giochi da dove sono in uno
spazio più utile e visibile con panchine per area relax, gazebo che possa
essere utilizzato tutto l'anno (con costo molto inferiore al salone grande),
distesa estiva.
• Parco con servizi.
• Pista ciclabile per collegare Codemondo al centro sociale.
• Pista polivalente.
• Laboratorio teatrale e di musica.
• Centro sociale per i giovani al centro/piazza/municipio del paese, partendo
dai progetti concepiti nel passaggi non ancora decaduti:
• Completamento percorso che collega via Clementerovic, parco della vita e
passerella sul Quaresimo, che permetterebbe alla cittadinanza di arrivare al
Centro in sicurezza
• Realizzare Greenaway e come punto terminale il centro sociale
• Parcheggio asilo
• Bretella per escludere il traffico
CAFFÈ SOCIALE
FORNACE
27/02/2015
Il percorso
L'esperienza dei Centri sociali di Reggio Emilia è stato ed è uno dei punti di forza
del modello reggiano di coesione sociale. A distanza di quattro decenni dall'inizio di
questa esperienza occorre riflettere sul ruolo che i Centri sociali potranno svolgere
in futuro, anche per evitare che progressivamente alcuni di essi non riescano più a
gestire le loro attività per mancanza di ricambio generazionale. L'Amministrazione
comunale ha attivato un percorso di partecipazione aperto a tutti gli organismi
direttivi dei Centri sociali e alla comunità locale, sul nuovo ruolo che essi saranno
chiamati a svolgere nei prossimi anni. Il primo incontro di presentazione del
percorso di coinvolgimento si è tenuto il giorno 21 gennaio 2015 presso la Sala
Conferenze dell'Ex Tribunale, e ha visto la presenza di numerosi rappresentanti dei
centri sociali. Il percorso inclusivo è organizzato in due momenti di
coinvolgimento: il primo momento prevede un gruppo di lavoro rivolto ai consigli
direttivi dei Centri sociali e alle associazioni locali che interagiscono con i centri
sociali, allo scopo di raccogliere le buone pratiche presenti sul territorio. Il secondo
momento sarà un evento pubblico rivolto all’intera cittadinanza per condividere
le buone esperienze e ragionare su nuove strategie e idee realmente praticabili. I
momenti saranno strutturati per lavorare in gruppo, confrontarsi e ragionare per
delineare priorità ed idee per descrivere come vi immaginate i Centri sociali nel
2020.
Presenti: Debora Spagni, Marcella Gambarelli, Alessandro Acri, Alessandro Origlia,
Alessandra Iotti, Ivano Iotti, Gianfranco Brozzi
Prima sessione
Cosa funziona bene nel tuo centro sociale? Puoi descrivere chi e/o cosa
contribuisce a determinare questi momenti di successo? Quale è il tuo ruolo?
• Il centro con il bar è un bel punto di ritrovo, i soci rispondono alle iniziative
(es. torneo di bigliardino, ecc.) e più compagnie si sono unite; motivo di
orgoglio.
• Le persone che gestiscono il centro sono valide, qui ho trovato una bella
famiglia, i giovani vengono cercati. Un valore del centro è la gratuità e la
partecipazione.
• Non siamo discriminanti nei confronti di nessuno, il centro è aperto a tutti.
In passato ci sono stati problemi nel vecchio consiglio del laghetto, una
parte dei pescatori era in disaccordo. Ora nel nuovo consiglio ci sono
persone sui cinquant'anni.
• L'importante nell'accoglienza è l'attenzione al decoro nei comportamenti,
non vengono distribuiti alcoolici “con leggerezza”.
• Gli eventi attraggono persone che vengono anche da altre zone.
• Sfilata di vestiti di abiti da sposa (più di 70 abiti storici) delle signore
residenti in prossimità del centro sociale e contattate tramite il passaparola
dei soci, per raccogliere fondi per la casa de los ninos (Bolivia).
• Tombolata di beneficenza, ognuno porta oggetti da casa come premio;
raccolta di beneficenza per la casa de los ninos e mille soli onlus.
• Sono stati raccolti due furgoni di materiali che sono stati portati nella bassa
dopo il terremoto.
• Gite sociali, come ad es. per i mercatini di Natale.
• Festa della donna e della birra.
• Biciclettata di maggio da Borghetto sul Mincio al Lago di Garda.
• Liscio dei mercoledì sera in estate, è un’attività che attira molti cittadini di
altre zone della città. In passato la Circoscrizione dava un contributo
economico per il rimborso spese, ad oggi è un attività molto onerosa per il
Centro.
• Raduni d'auto e moto d’epoca.
• Camminata di San Prospero.
• Abbiamo un grande progetto: una festa con mercatino dell'artigianato,
momenti di esibizione (scuola di danza) e sfilate di moda per beneficenza.
Seconda sessione
Quali sono gli attori territoriali con cui il centro sociale collabora? In quale modo il
territorio (luoghi, persone, servizi, ecc…) ha contribuito a determinare i momenti
di successo?
• Non ci sono rapporti con associazioni, scuole, amministrazione ad
eccezione della UISP per la camminata di San Prospero.
• C'è poca attenzione alla partecipazione nelle generazioni oltre i sessanta
anni.
• Sarebbe interessante realizzare un Progetto collettivo dedicato all'handicap
adulto, ad esempio per fare manutenzione all’area verde attorno al
laghetto. Viene già un ragazzo ad aiutare. Parlato con Anemos, bisogna
valutare quanto personale e quante risorse possono essere a disposizione per
seguire i ragazzi.
• Vorremmo dare maggiore visibilità agli eventi, anche tramite l’apporto dei
canali istituzionali.
• Sarebbe utile avere un appoggio logistico da parte dell'Amministrazione per
avere materiali necessari per gli eventi (ad. esempio sedie, tavoli, impianto
audio, ecc…).
• Un altro progetto che si potrebbe sviluppare è prevedere una volta al mese o
circa la presenza di un medico di Avis, Aido, ecc… che viene a provare la
pressione gratuitamente ai soci del Centro.
Terza sessione
Come ti immagini il centro sociale nel 2020? Quali idee, proposte o "nuovi" spazi ti
immagini per una comunità che voglia essere più attiva in questi luoghi pubblici?
• Una grande sfilata di moda, ad esempio con abiti degli anni 20, 40, 60,ecc...
• Continuare a fare la festa della birra.
• Tombole di beneficenza.
• Far divenire il centro un luogo che, grazie ad una rete di cittadini e
amministrazione, diventa il riferimento nel quartiere dove chi ha bisogno
possa venire ascoltato, fonte di risorse per recuperare nuove forze di
volontariato.
• Servizi per anziani che costituiscano una sorta di banca del tempo, un punto
di riferimento attento e sensibile ai temi dei disabili.
• Verranno tolte le slot machines; per fortuna non ci sono giocatori seriali,
verranno sostituite da giochi elettronici.
• Maggiore visibilità e maggiore presenza da parte dell’Amministrazione, più
considerazione e coinvolgimento nelle iniziative. Vorremmo interfacciarci
costantemente con il Comune.
• Partecipazione dell'amministrazione nel trovare risorse per progettualità
quali musica per anziani e altri tipi di rassegne culturali, ad es. con progetto
Restate, o altri.
Centro Sociale Circolo ARCI “La
Fontana” – Pratofontana
2 marzo 2015
Presenti: Fabio Fantuzzi, Patrizia Iotti, Lorena Iotti
per l'Amministrazione comunale: Vilma Castiglioni, Alessandra Margini, Francesca Ruozi
Quale è il tuo ruolo?
•Fabio Fantuzzi, consigliere dal 2003, cassiere, responsabile degli acquisti, fa turni
come barista e partecipa a gran parte delle iniziative
•Iotti Lorena, volontaria ancora prima della nascita del C.S. di oggi, quando esisteva
un circolo Arci più ridotto. Sempre presente e attiva nelle iniziative. Ha
contribuito alla nascita del doposcuola 10 anni fa, segue la tombola del lunedì
sera.
•Patrizia Iotti , è nel direttivo da 2 anni, abita in via Settembrini ma ha legami
affettivi a Pratofontana, Ha contribuito a introdurre il dopo scuola delle medie e
l'incontro tra mamme
1 Cosa funziona bene nel tuo centro sociale? Puoi descrivere chi e/o cosa
contribuisce a determinare questi momenti di successo?
I presenti condividono come punto di forza l'impegno, la partecipazione, il buon clima
tra i volontari “storici” . Si lavora bene insieme, si condividono le decisioni e c'è
affiatamento tra le persone
• Tombola: tutti i lunedi sera. Viene definita “familiare” perchè ci sono al massimo
15 persone, che possono parlare mentre giocano, si conoscono tutti
• pranzo dell'8 marzo
• “sagretto” - 3^ domenica di luglio, in passato facevano uno spettacolo (es comico
dialettale) con un contributo della circoscrizione, ora non hanno i soldi
• affitto locali per feste private
• organizzano un torneo estivo di pallavolo
• altre cene, pranzi, feste.....
si dedica un momento di ascolto delle criticità:
• manca un ricambio generazionale di volontari, capita che ci siano idee per nuove
progettualità ma mancano nuove leve su cui investire
• i nuovi abitanti di Pratofontana non partecipano alle iniziative, non sono
conosciuti
• ad un assemblea pubblica Coopservice e CCFS, che hanno costruito la propria sede
all'inizio del Paese, avevano promesso di contribuire attivamente alle iniziative.
All'inizio davano contributi importanti (fino a 1.500 euro). Ora hanno ridotto
sensibilmente il contributo e creano solo problemi di viabilità. La loro presenza
non ha portato alcun vantaggio al territorio.
• i giovani lamentano una difficoltà di collegamento: pur avendo autobus e treno
manca un punto vendita dove acquistare i biglietti e non ci sono collegamenti con
Massenzatico
• in passato diversi interlocutori del paese si erano riuniti in “tavoli di confronto”
per riflettere sui mutamenti che attraversavano la frazione, esperienza poi
convogliata in “pratofficina” seguito dal centro per le famiglie. Tante “promesse”
non si sono poi realizzate
• la nuova pista ciclabile è definita una “presa in giro”
• il settore sport è del tutto sguarnito: non esistono società sportive, non ci sono
impianti adeguati, c'è un campo di calcetto ma è poco utilizzato perché mancano
gli spogliatoi.
2 Quali sono gli attori territoriali con cui il centro sociale collabora? In quale modo il
territorio (luoghi, persone, servizi, ecc…) ha contribuito a determinare i momenti di
successo?
• doposcuola elementari e medie gratuito, dovrebbero pagare 5 euro per la tessera,
ma molti sono esentati. Il Centro paga un educatore di Solidarietà 90 (partecipato
a progetto bandone). Ricevono un contributo da Coopservice e CCFS; un altro
educatore è pagato dal Progetto Nomadi del servizio sociale
• collaborazione buona e frequente con la Parrocchia
• c'è una comunità evangelista, ma si limitano ad affittare i locali per loro iniziative
Come ti immagini il centro sociale nel 2020? Quali idee, proposte o "nuovi" spazi ti
immagini per una comunità che voglia essere più attiva in questi luoghi pubblici?
• investimento sull'attivazione e partecipazione giovanile alle attività del Centro
• maggiore coinvolgimento delle nuove famiglie residenti
• desiderio di sviluppare l'area “sport”
INTERVISTA CS SPALLANZANI _ 02.03.2015
(focus group)
Presenti: Giuliana Melioli, Agostino Maniero, Giulio Brighenti, Giuseppe Ferrari,
Domenica Cattini, Anita Rabitti
Presenti per l'amministrazione: Elisa Ferretti, Patrizia Pederzoli
Prima sessione
Cosa funziona bene nel tuo centro sociale? Puoi descrivere chi e/o cosa contribuisce a
determinare questi momenti di successo? Quale è il tuo ruolo?
1 – orti sociali (186 orti) come elemento di socialità e di scambio tra le persone
2 - “caffé alzheimer” (in collaborazione con Aima) tutti i venerdì mattina il CS è a
disposizione delle attività dei malati di alzheimer
3 - serra gestita dai disabili dell'associazione Anemos. Si è sviluppato nel tempo un
rapporto tra i ragazzi e i soci (miglioramento integrazione, aiuto nei lavoretti, ….)
4 – accordo-collaborazione con istituto comprensivo Einstein Cà Bianca: volontari del CS
hanno dato una mano nelle manutenzioni del giardino scolastico, e diverse classi
dell'istituto faranno incontri e visite guidate su vari temi (cos'è il centro sociale, le
stagioni e gli orti, l'agricoltura biologica, …)
5 – iniziative di festa e ricreative, tra cui il ballo tutti i venerdì, che hanno permesso di
coinvolgere nuovi soci (rincresco offerto, carnevale per gli adulti, ….)
6 – campo giochi estivo in collaborazione con Arte in gioco
7 – gruppi di ragazzi che giocano a ping pong
Seconda sessione
Quali sono gli attori territoriali con cui il centro sociale collabora? In quale modo il
territorio (luoghi, persone, servizi, ecc…) ha contribuito a determinare i momenti di
successo?
– numerose scuole della città, in primo luogo Cà Bianca – Einstein
- Telefono Amico (festa di primavera)
– Aima
- Anemos
- chiese evangeliche (si incontrano qui per le loro attività)
Terza sessione
Come ti immagini il centro sociale nel 2020? Quali idee, proposte o "nuovi" spazi ti
immagini per una comunità che voglia essere più attiva in questi luoghi pubblici?
Problematica: coinvolgere i più giovani nel CS e attivarli come volontari.
Ipotesi di intervento:
- Installare attrezzature per i giovani (anche se sono problematici)
- Tentare l'integrazione con i nuovi cittadini (dando spazi per le loro attività, come fanno
con le chiese evangeliche)
- aprirsi alle famiglie, anche tramite l'affidamento di orti a non pensionati (già in corso)
Il percorso
Presentazioni dei conducenti e ruoli, quindi spiegazione del pieghevole posizionato sui tavoli
del progetto “Dove corri siamo QUA” in particolare la nascita delle nuove due figure
dell’architetto di quartiere e del mediatore civico (in pochi ne erano a conoscenza).
Dall'inizio di questa esperienza occorre riflettere sul ruolo che i Centri sociali potranno
svolgere in futuro, anche per evitare che progressivamente alcuni di essi non riescano più a
gestire le loro attività per mancanza di ricambio generazionale.
L'Amministrazione comunale ha attivato un percorso di partecipazione aperto a tutti gli
organismi direttivi dei Centri sociali e alla comunità locale, sul nuovo ruolo che essi
saranno chiamati a svolgere nei prossimi anni.
Spiegazione del metodo del World CAFFÈ lasciandoli liberi di formare due o 3 gruppi per,
confrontarsi e ragionare per delineare priorità ed idee del Vostro Centro Sociale
Presenti 14 persone di cui 11 uomini e 3 donne:
Formati due tavoli
Accoglienza dalle 20.20 alle 21.00
Inizio ore 21 fine ore 23.20
Bertani Lorenzo, Gualtieri Sergio, Bonacini Ugo, Cosentini Natalia Romina, Ilari Ivan
Pinessi Frida, Valli Margaret, Manzini Luciano, Meglioli Maurizio, Montecchi Saverio,
Sezzi Marco, Catellani Remo, Coccomeri Loris, Beggi Loris
Prima sessione
Cosa funziona bene nel tuo centro sociale? Puoi descrivere chi e/o cosa contribuisce a
determinare questi momenti di successo? Quale è il tuo ruolo?Sincerità
- Il Centro funziona perché c’è una buona organizzazione interna, una prontezza nella
risoluzione dei problemi e partecipazione dei volontari
- La buona riuscita delle iniziative gestite dai volontari denota una buona divisione dei
compiti, comunicazione tra i membri del comitato di autogestione e con il
presidente; gli incontri avvengono una volta la mese
- Ottima gestione della barista che contribuisce alla riuscita delle varie attività
- Coinvolgimento di altri centri sociali
- Numerose le iniziative estive grazie alla gestione e conduzione del Parco e capacità
nella logistica delle persone che vi lavorano
- Gestione del Parco con i volontari del centro sociale, frequentatissimo in primavera e
estate.
- Si distingue per numerose iniziative di solidarietà, attraverso attività e feste
finalizzate alla raccolta fondi da destinare a beneficenza. Le cene servono anche per
autofinanziare attività del Centro Sociale, per esempio la serata dialettale che la
Circoscrizione non è più stata in grado di finanziare.
- Numerose le attività sportive grazie alla presenza di strutture che funzionano, sono
ben gestite accoglienti e curate ( campi da calcio, bocce, basket, arcieri della notte
ecc..)
- Campo giochi e feste dei bambini in età scolare
- Utilizzo della casetta per compleanni dei bambini
- Il gioco delle carte, tornei una volta al mese con la collaborazione della barista
- Collaborazione col PD per la festa estiva di Biasola
- Nel Direttivo/Comitato si è cercato di inserire rappresentanti delle attività/società
sportive.
Seconda sessione
Quali sono gli attori territoriali con cui il centro sociale collabora? In quale modo il
territorio (luoghi, persone, servizi, ecc…) ha contribuito a determinare i momenti di
successo?
- Comitato per la Festa della Biasola
- UISP e CSI per campi sportivi
- Collaborazione con la gestione del Bar che si è sempre adattato alle esigenze
organizzative
- Scuole (campo estivo)
- Comune di RE è da sempre un punto di riferimento, per esempio organizzazione
campi gioco estivi
- Fondazione per lo Sport per la gestione del campo sportivo
- Bocciofila di Coviolo,
- Arcieri della notte
- Associazione di pesca
Piccola pausa prima del rush finale
Terza sessione
Come ti immagini il centro sociale nel 2020? Quali idee, proposte o "nuovi" spazi ti
immagini per una comunità che voglia essere più attiva in questi luoghi pubblici?
Tavolo 1: Visione più legata al buon funzionamento di quello che già c’è per non “perderlo”
ma patrimonializzarlo e mantenerlo
- Nuovi giochi per bambini , quelli che ci sono sono mal ridotti e non incentivano la
frequentazione del parco, oltre che stesura di un tappetino anti trauma per evitare
allagamenti quando piove e maggiore sicurezza
- Maggiore sinergia tra gruppi sportivi alla collaborazione per l’utilizzo delle strutture che
potrebbero essere utilizzate anche per altri sport . Adattamento della struttura della
bocciofila (oggi poco utilizzata rispetto al passato) anche per il tiro con l’arco
- Nuove strutture e servizi:
migliorare illuminazione del parcheggio
servizi igienici esterni per quando il centro sociale è chiuso
area pic-nic nel parco
nuove panchine
ammodernamento dell’attrezzatura sportiva
- Necessità di fondi attraverso la sponsorizzazione esterna per poter costituire squadra di
calcio giovani e mettere in valore i campi sportivi, oltre che poter organizzare più tornei
sia di bocce che di calcio
Tavolo 2: Visione più rivolta al futuro e alla ricerca di nuove attività o strategie per poter
attrarre e far conoscere ai giovani il centro sociale rendendolo un catalizzatore.
- Coinvolgimento di nuovi soggetti come la Biblioteca per costituire un Centro Culturale
all’interno del centro sociale e avere la disponibilità di materiale didattico
- “Spazio Giovani” dedicare parte delle struttura ai giovani e attivare connessione Internet
- Maggiori sinergie con il Comune per organizzare le attività nello spazio giovani
- Il centro sociale come collegamento e punto di riferimento del territorio
- Attivazione di doposcuola , anche con il supporto di Insegnanti esperti , aperto anche ai
ragazzi delle medie. Anche come possibilità di aggancio per offrire poi altre opportunità
ludiche e ricreative.
- Apertura del bar anche alla mattina
- Rinnovamento del comitato (tema del “dopo di noi”. Non c'è ricambio)
Segnalazioni e richieste fuori tema
- La ciclo- pedonale di San Rigo è molto frequentata ma manca di collegamenti ed è
interrotta, servirebbe anche da collegamento con le scuole
- Manca il collegamento ciclo pedonale San Rigo - Rivalta che potrebbe sopperire
almeno in estate e la domenica alla mancanza di una linea bus
- Problemi di viabilità a Rivalta, nei pressi del distributore
PRIMA SESSIONE
Cosa funziona bene nel tuo centro sociale? Puoi descrivere chi e/o cosa contribuisce
a determinare questi momenti di successo? Quale è il tuo ruolo?
- La buona armonia fra il consiglio direttivo, i volontari del verde e delle attività varie
del centro sociale (cucina, gestione degli spazi, ecc.);
- La buona armonia e la collaborazione con gli altri operatori del territorio (associazioni,
organizzazioni, servizi dell'amministrazione comunale, scuole, circoli e parrocchie);
- La presenza della cucina interna e del bar;
- L'accessibilità e la fruibilità del centro sociale nonché la sua collocazione territoriale;
- La posizione interna al parco e la vicinanza con esso;
- La presenza frequente del Presidente e dei consiglieri nelle ore di apertura;
- La struttura, che è nuova, funzionale, a piano terra e senza barriere architettoniche;
- Le iniziative estive di animazione del quartiere molto partecipate dalle famiglie
SECONDA SESSIONE
Quali sono gli attori territoriali con cui il centro sociale collabora? In quale modo il
territorio (luoghi, persone, servizi, ecc…) ha contribuito a determinare i momenti
di successo?
Il centro sociale mette a disposizione i suoi spazi e i volontari della cucina interna per
incontri pubblici e cene promossi da associazioni onlus, coop sociali, organizzazioni no
profit e tanti altri attori. Fra questi:
- Coop Il Fiore, che si porta avanti attività diurne per ragazzi portatori di handicap;
- Casa protetta I Girasoli di RETE, Pieve Modolena per la realizzazione dell'orto in
collaborazione con le scuole
- Istituto scolastico comprensivo J.F.Kennedy, Pieve Modolena; Comitati genitori presenti
nella scuola
- Auser;
- Gruppo micologico;
- Il Bello del Ballo (scuola di ballo);
- Il Coro Selvatico;
- Scuola di musica “Il Riccio d'estate”;
- “Maggio in strada”, educazione stradale ai bambini della scuole, promossa dalla Polizia
Municipale al circuito del parco;
- Ass. di genitori Mattone su Mattone, Cella;
- Ass. Ascmad-Prora, pinnacolo benefico;
- GGEV, Gruppo guardie ecologiche volontarie;
- Unità pastorale di Pieve Modolena;
- UISP, Coop Solidarietà 90 per la realizzazione del Campo-giochi estivo nel parco;
- Libera (ass. antimafia);
- Coop Anemos, integrazione e inserimento sociale di persone con disabilità;
- AUSL;
- Comune di Reggio Emilia, progetti di pulizia esterna con persone in difficoltà o disagio
nel patto di cittadinanza attiva;
TERZA SESSIONE
Come ti immagini il centro sociale nel
2020? Quali idee, proposte o "nuovi"
spazi ti immagini per una comunità che
voglia essere più attiva in questi luoghi
pubblici?
- Avere forze nuove, dando spazio a una
generazione nuova di volontari;
- Dotare il sistema centro sociale-parco di
una pista polivalente per lo svolgimento di
attività sportive e di divertimento oggi
assenti, specie nei mesi estivi. È la
priorità e sarebbe una grande potenzialità
per la vitalità del centro sociale;
- Terminare (da parte degli uffici comunali
competenti) l'opera di messa a norma della cucina;
- Attrezzare il parco con diverse panchine nella parte nord-est verso l'area di
sgambamento cani;
- Istallare della segnaletica per l'indirizzamento al centro sociale da via Kennedy e via
Brigata Reggio
- Istallare alcune bacheche e stalli con divieto di fermata in prossimità degli accessi
pedonali al centro sociale da Via Gallinari;
Centro sociale Reggio Est
04 03 2015
Presenti: Lachmia Riho, Salvatore Carulli, Giovanni Guatelli, Mario Fecondo
Circa 150 soci. Costruire attività a misura del quartiere.
Convenzione modificata circa due anni fa. Rapporto economico diverso da tutti gli
altri, poiché i Centro è un vero e proprio presidio del quartiere; il Comune copre
buona parte delle spese vive.
Si trova in una zona difficile, circolo frequentato da tanti bambini di giorno e allo
stesso tempo situazioni di degrado. Circolo abbandonato di sera. All'interno del
circolo tensioni tra i soci.
Vogliamo moltiplicare tutte le iniziative possibili di tutte le etnie.
Importante decidere le cose insieme e non per interesse privato.
Nel quartiere coesistono diverse realtà e due comitati critici verso gli immigrati,
vogliono che il territorio sia presidiato e controllato. Importante un approccio di
integrazione con i nuovi cittadini.
Il seminterrato va riqualificato se si vuole renderlo agibile, attività di ginnastica
dolce per anziani. Bagni insufficienti per un numero sopra le cinquanta persone.
Le telecamere sono in buona parte disconnesse e non funzionano.
Bisogna trovare il modo di avere finanziamenti per coprire le spese.
Prima sessione
Cosa funziona bene nel tuo centro sociale? Puoi descrivere chi e/o cosa
contribuisce a determinare questi momenti di successo? Quale è il tuo ruolo?'
• La decisione non la prende una persona, ma viene presa insieme per il bene
del circolo e del quartiere, che deve essere uno sviluppo delle città.
• 1, 6, 7 contatto!
• C'è una squadra che usa il campo da calcetto, i ragazzi del quartiere lo
vogliono usare per avere garanzie sull'uso. Pista con due canestri da basket
molto utilizzata.
• Cinque ragazzine che usano il campo da calcetto di via paradisi alla
domenica pomeriggio.
• Come Centro d'incontro stiamo facendo un corso d'italiano per trenta
bambini all'Abaco di pomeriggio (da lunedì fino a venerdì una decina di
adulti) insegna loro Lucia Sangiorgi, con sostegno provinciale (FEI accademia
della vita quotidiana).
• Bisogna cercare di parlare con tutti uomini, donne e diverse etnie.
• Organizzare alcune cuoche del quartiere per fare un incontro con AUSL per
serata etnica, per portare e attrarre persone e renderle importanti per il
centro e per il resto della città.
• Ragazzi che vengono a fare il pomeriggio, gli educatori sono culla del mondo
e si occupano di loro a partire dagli stranieri.
• Condivisione di regole e situazioni di integrazione per fare crescere i giovani
con rispetto l'uno dell'altro al di là delle provenienze e dei pregiudizi degli
italiani.
• Gita al Ventasso multietnica con dieci nazionalità diverse.
Seconda sessione
Quali sono gli attori territoriali con cui il centro sociale collabora? In quale modo il
territorio (luoghi, persone, servizi, ecc…) ha contribuito a determinare i momenti
di successo?
• Atlas (era un'associazione di sole donne) che faceva laboratori di soli donne,
ma l'associazione si è sciolta.
• Associazione albanese che tra le altre cose ha organizzato un torneo di
scacchi è interessante perché mette insieme nazionalità e generazioni
diverse.
• 2 associazioni ghanesi si incontrano almeno una volta al mese, incontri in
cui simpatia dei problemi del loro gruppo, solidarietà agli immigrati rispetto
alle persone che faticano a soppravvivere in Italia.
• Avvocati di strada presenti il sabato mattina ogni due settimane.
• Ambasciata tunisina due volte la settimana lezione di arabo.
Terza sessione
Come ti immagini il centro sociale nel 2020? Quali idee, proposte o "nuovi" spazi ti
immagini per una comunità che voglia essere più attiva in questi luoghi pubblici?
• Poter parlare davanti a tutti donne libere come gli uomini. Feste miste.
• Tutti insieme qua, senza un bar dove ci sono solo uomini, con tutte le
persone che si incontrano la domenica, le famiglie vicine che parlano,
ognuno porta le sue tradizioni, un luogo dove si puó parlare dei problemi,
una piazza dove ognuno può dare il meglio di se stesso senza giudizi.
• Vedere qua dentro tutte le varie etnie che si rispettano in una vera
coesione.
• Creare un gruppo che faccia da motore, conoscersi meglio, aumentare la
convivenza con il sostegno del comune (è necessario un gruppo affiatato che
attrae eventi esterni), superare il problema di lavoro che attanaglia tutti
quanti.
• Vedere se anche gli anziani possono mettersi in gioco mentre i giovani sono
attivi.
• Un punto di riferimento importante è la piazza del bar analcolico.
• Problema è dentro i condomini.
• Andare al di là dei comitati, Reggio est, via IV Novembre, via Melato.
• Prevedere dei momenti di comunicazione e di studio di educazione civica e
costituzione.
Accoglienza dalle 20.20 alle 21.00
Inizio ore 21 fine ore 23.15
1. Bonacini Enrica - Presidente circolo
2. Ives Motti – presidente coop. e Consigliere circolo
3. Trunzo Cristina – consigliere circolo
4. Porta Paolo –consigliere circolo e amministratore
5. Nasi Sergio - consigliere circolo
6. Trinelli Enzo – volontario circolo
7. Vernillo Giulio – consigliere circolo e coop
8. Primavori Domenico - consigliere circolo e coop
9. Moratti Gilberto – consigliere centro insieme
10. Guatelli Renato - consigliere
centro insieme
11. Prampolini Umberto – presidente
Gruppo sportivo bismantova sez ciclismo
12. Dell’Amico Silvia – volontaria
telefono azzurro
Prima sessione
Cosa funziona bene nel tuo centro sociale? Puoi descrivere chi e/o cosa contribuisce a
determinare questi momenti di successo? Quale è il tuo ruolo?
- Sala Polifunzionale ampia e accogliente Le iniziative vengono fatte dal lunedì alla
domenica all’interno della sala , escluso il giovedì reso disponibile per il quartiere e
per le serate di beneficenza o assemblee
- Presenza dei volontari molto attivi (una cinquantina)
- Un parco attrezzato molto frequentato: buona la gestione del Parco con i volontari
del centro, frequentatissimo in primavera e estate ma anche in inverno grazie alla
presenza di diverse scuole
- Molte attività: la buona riuscita delle iniziative gestite dai volontari denota una
buona divisione dei compiti, comunicazione tra i membri del comitato di autogestione
e con il presidente. Tutte le iniziative sono gratuite
- Le nostre attività settimanali sono : tombola , pinnacolo, scala 40, 3 serate di ballo
liscio e country,
- Punto di aggregazione e non solo del quartiere ma anche anche territoriale
- Presenza del bar aperto al pubblico, ottima gestione che contribuisce alla riuscita
delle varie attività, provvede alla divulgazione degli eventi anche sulla pagina
facebook (molto frequentata); organizza eventi musicali per giovani.
- La presenza di diverse associazioni gruppi sportivi e associazioni onlus con sede
nell’edificio che collaborano attivamente offrendo i propri volontari, aiuta il buon
andamento del centro
- Serate di beneficenza in collaborazione con i volontari che si prestano ad aiutare le
associazioni ospiti alle quali viene data gratuitamente la sala
- La buona riuscita delle iniziative gestite dai volontari denota una buona divisione e
organizzazione dei compiti, comunicazione tra tutti i membri
- Festa di inizio estate ( giugno) che dura 2/3 giorni rappresenta un momento di
condivisione molto alto, le associazioni che hanno sede nel CS., le scuole, gli asili ,
il quartiere partecipano attivamente sia nell’organizzazione che realizzazione.
- Le manutenzioni effettuate permettono di mantenere la struttura ordinata ed
efficiente in modo che le attività siano svolte nel modo migliore e in un ambiente
ospitale e accogliente.
- Spettacoli serali estivi
- Croce verde, servizio per il quartiere
Seconda sessione
Quali sono gli attori territoriali con cui il centro sociale collabora? In quale modo il
territorio (luoghi, persone, servizi, ecc…) ha contribuito a determinare i momenti di
successo?
- G.S. Bismantova sezione ciclisti ( molti anziani)
- Moto club ( realtà extra territoriale)
- Vespa club
- G.S. podistica Bismantova
- Lenza reggiana ( pescatori)
- Telefono azzurro
- Amici anni ‘60
- Auser (porta anziani in Via Compagnoni per “Filòs”)
- Emmaus
- Croce verde
- Bar ristorante “ah bein bar”
-
- Reggio calcio
- Lega tumori
- CEIS
- numerose scuole del quartiere ( infanzia, elementari, ecc..)
Terza sessione
Come ti immagini il centro sociale nel 2020? Quali idee, proposte o "nuovi" spazi ti
immagini per una comunità che voglia essere più attiva in questi luoghi pubblici?
- Si dovrebbe avere un ricambio generazionale attirando con le attività la fascia di età
che va dai 40 ai 50 anni e quella degli adolescenti
- Parco: sistemazione del parco attraverso la piantumazione di nuovi alberi e nuovi
giochi per bambini per dare un miglior servizio alle tante famiglie e giovani che lo
frequentano; una pedana per fare attività serali
- Maggiore sinergia e coordinamento con i circoli stabilendo almeno un incontro
all’anno per scambiare buone pratiche e per non fare attività che si sovrappongono;
- Ristrutturare la sala polivalente per renderla più appetibile ai giovani, ampliamento
con una struttura prefabbricata in legno o altro a piano terra con la possibilità di
affiancarla all’edificio esistente per collocare una stanza da dedicare esclusivamente
ai giovani con dei bigliardi
- Spazio Giovani :con la collaborazione del comune la costruzione di una pista
polivalente per attività sportiva come pattinaggio, basket, pallavolo ecc..
- Trovare delle attività per animare la sala anche durante i pomeriggi( oggi sono solo
attività serali) , potrebbero essere :
1. collaborazione con qualche cooperativa per l’attivazione di un doposcuola
2. centro culturale per iniziative sociali ( abbiamo lavorato con i servizi sociali in
passato relativamente alle attività svolte nella palestrina di via fenulli) …
3. momenti di aggregazione con personale competente attraverso la lettura di
libri , favole , sostegno per bambini ecc..
4. scuola di recitazione, teatro
5. Attivare corsi di cucina
- Ci si augura che i volontari siano sempre presenti e in numero sempre maggiore per
svolgere le attività del circolo . Attività che dovrebbero rispondere alle esigenze
future della comunità.
PRIMA SESSIONE
Cosa funziona bene nel tuo centro sociale? Puoi descrivere chi e/o cosa contribuisce
a determinare questi momenti di successo? Quale è il tuo ruolo?
- La grande storia che ha il centro sociale (quando nel 1924 fu inaugurato il
bocciodromo dell'allora cooperativa di consumo parteciparono al pranzo più di 500
persone!);
- L'“onda” sportiva del centro costituita in prevalenza da pesca, boccette e bocce;
- È il principale punto di aggregazione per i meno giovani e gli anziani del quartiere
(molti anziani vengono qui anche senza consumare per guardare la tv, giocare a carte o
leggere il giornale). Funge un po' da “centro diurno”;
- Il bocciodromo è contraddistinto da strutture “adattabili” per le diverse iniziative,
caratteristica che potrebbe essere utile nel futuro che, però, richiede tempo ed energie
per la messa in opera e pertanto questo implicherebbe un'iniziativa diluita nel tempo,
(non è fattibile x una serata es. ballo o altro: sarebbe troppo gravoso l'impegno);
- La nuova giovane barista, che ha già promosso due feste in piazzetta che hanno avuto
un ottimo successo;
- Il piccolo gruppetto dei giovani, che però non è interessato a svolgere attività di
volontariato, non partecipa ai giochi e consuma poco;
- siamo aperti a chiunque vuole entrare a far parte del gruppo che gestisce il centro
sociale, purché si impegni in prima persona a fare il volontario e senza cancellare le
nostre attività (bocce, boccette).
I consiglieri e i volontari del circolo presenti al tavolo hanno voluto sottolineare anche
le problematicità che gravitano intorno al centro sociale:
- Bassissima, se non assente, presenza di donne, ragazzi e bambini (il fatto di non avere
un'area verde non consente la frequentazione di mamme con bambini);
- Il Gattaglio era un centro sociale di cultura e partecipazione: facevamo cene da oltre
300 persone.
- La nostra è una generazione che non è riuscita a rinnovarsi, quindi i pochi rimasti sono
ormai vecchi e non hanno più le forze per andare avanti;
- Non c'è dialogo né molta collaborazione fra le varie attività di gioco del centro sociale.
Lo confermano anche le cene sociali “separate” (gruppo delle bocce, gruppo delle
boccette, gruppo dei pescatori...);
- Forte esigenza di riqualificare il quartiere;
- Problemi legati allo spaccio di sostanze stupefacenti;
- Problemi di parcheggio e di viabilità;
- Manca il passaggio degli autobus urbani, una volta presenti e utilizzati dagli anziani;
- Manca il volontariato: siamo rimasti meno di una decina;
- Problematica legata alla struttura, caratterizzata da un edificio con i locali del piano
superiore accessibili solo con l'ascensore (le scale sono scale di sicurezza esterne);
- L'affitto chiesto dal Comune è troppo alto e diventa sempre più insostenibile per il
nostro centro;
- L'accesso ai soli possessori della tessera è vincolante per le attività che si potrebbero e
vorrebbero fare (doposcuola, campi-gioco, incontri pubblici di cultura e formazione);
- Antonia (la cittadina presente) critica che c'è stata - e c'è - poca apertura verso nuove
e diverse opportunità (riguardo l'uso delle sale in modo diverso o altri progetti ad hoc): il
centro sociale è troppo ancorato a tutto quello che è la vecchia “tradizione”.
SECONDA SESSIONE
Quali sono gli attori territoriali con cui il centro sociale collabora? In quale modo il
territorio (luoghi, persone, servizi, ecc…) ha contribuito a determinare i momenti
di successo?
Il centro sociale non ha rapporti con altri attori territoriali. Gli unici incontri o
assemblee che vengono effettuate all'interno riguardano:
- Assemblee condominiali di un palazzo del vicinato;
- Assemblee e incontri delle federazioni sportive cui sono affiliate le attività di gioco e
sport del circolo (FIB Federazione italiana di bocce, FIPSAS Federazione italiana della
pesca sportiva, FIBIS Federazione italiana bigliardo sportivo...);
TERZA SESSIONE
Come ti immagini il centro sociale nel 2020? Quali idee, proposte o "nuovi" spazi ti
immagini per una comunità che voglia essere più attiva in questi luoghi pubblici?
- Affitto ponderato e più equo rispetto alle vita reale del centro sociale;
- Dotare la copertura dell'edificio di pannelli solari, ne trarremmo un enorme vantaggio
sulle bollette;
- Coibentare l'edificio poiché vi è una dispersione di calore altissima;
- Agevolare, da parte del Comune, iniziative svincolate dal tesseramento;
- Portare nuovi soggetti portatori di interesse dentro gli spazi del centro sociale, magari
giovani, bambini e donne;
Centro sociale Laghi di Reggio
05 03 2015
Prima sessione
Cosa funziona bene nel tuo centro sociale? Puoi descrivere chi e/o cosa
contribuisce a determinare questi momenti di successo? Quale è il tuo ruolo?'
• Il luogo è sempre frequentato, per studiare e leggere.
Tradizione culturale del dialetto, delle carte, della passione di uno sport
all'aria aperta.
Funziona un'amicizia vera e intensa, un'amicizia che riguarda un'età oltre il
lavoro.
• I laghi sono un patrimonio per Reggio, ma oggi non funzionano. I pesci
venivano immessi in vasche con acque ossigenata, che oggi sono bucate. C'è
stata una perdita importante da un tubo che ha comportato un notevole
onere ed ora è necessario fare perizia dei danni e degli interventi. Su sette
laghi solo due sono funzionanti. Quello dei bambini ha chiuso. Ci sono
diverse priorità di carattere strutturale: togliere un porticato caduto con la
neve, rimettere a posto un pó i laghetti, aggiornare le attrezzature e gli
impianti della cucina. Bisognerebbe allargare leggermente la cucina per
renderla maggiormente utilizzabile anche per cene del centro.
• Il bar ha qualche problema gestionale: si vorrebbero avere orari elastici e
offrire un servizio di ristorazione a pranzo.
• Vengono fatte gare di pesca una/due volte la settimana. Sarebbero necessari
dei vasconi (che costano circa 600/700 euro l'una) per proteggere le trote
dai cormorani.
• Sarebbe importante la presenza di un mediatore culturale con altre realtà.
• Costruire rapporto con l'Azione Cattolica di Sesso per giornate di pesca
dedicate ai bambini.
• Essere una risposta per altre zona come luogo di attrazione.
• Parco giochi che può essere attivato per le famiglie, devono essere inserite
nuove strutture e una rete metallica per proteggere l'accesso al lago.
• Secondo i presenti, il Comune attraverso un proprio tecnico deve valutare il
livello di problematiche specifiche anche per dare fattibilità dal punto di
vista economico. Si ritiene necessaria una supervisione tecnica per rendersi
conto di come può funzionare questo centro dal punto di vista strutturale.
Seconda sessione
Quali sono gli attori territoriali con cui il centro sociale collabora? In quale modo il
territorio (luoghi, persone, servizi, ecc…) ha contribuito a determinare i momenti
di successo?
Non ci sono associazioni che fanno attività.
Terza sessione
Come ti immagini il centro sociale nel 2020? Quali idee, proposte o "nuovi" spazi ti
immagini per una comunità che voglia essere più attiva in questi luoghi pubblici?
• Attivare un sistema di luci esterne.
• Rifare il parcheggio.
• La cantina si allaga ogni volta che piove ed è lo spazio dove si trova
l'impianto elettrico.
• Barchette da fidanzati (laghetto a chiaro di luna).
• Contattare associazioni che chiedono uno spazio per dare la disponibilità per
rivitalizzare il centro sociale.
• Dove c'era laghetto bimbi si potrebbe dare lo spazio ad addestratori di cani.
• Ripristinare la cura delle piante.
• Intrecciare gli interessi e le attività creando nuove opportunità di incontro e
animando il circolo.
CAFFÈ SOCIALE
VASCA CORBELLI
05/03/2015
Il percorso
L'esperienza dei Centri sociali di Reggio Emilia è stato ed è uno dei punti di forza del
modello reggiano di coesione sociale.
A distanza di quattro decenni dall'inizio di questa esperienza occorre riflettere sul ruolo
che i Centri sociali potranno svolgere in futuro, anche per evitare che progressivamente
alcuni di essi non riescano più a gestire le loro attività per mancanza di ricambio
generazionale. L'Amministrazione comunale ha attivato un percorso di partecipazione
aperto a tutti gli organismi direttivi dei Centri sociali e alla comunità locale, sul nuovo
ruolo che essi saranno chiamati a svolgere nei prossimi anni.
Il primo incontro di presentazione del percorso di coinvolgimento si è tenuto il giorno 21
gennaio 2015 presso la Sala Conferenze dell'Ex Tribunale, e ha visto la presenza di numerosi
rappresentanti dei centri sociali.
Il percorso inclusivo è organizzato in due momenti di coinvolgimento: il primo momento
prevede un gruppo di lavoro rivolto ai consigli direttivi dei Centri sociali e alle
associazioni locali che interagiscono con i centri sociali, allo scopo di raccogliere le buone
pratiche presenti sul territorio.
Il secondo momento sarà un evento pubblico rivolto all’intera cittadinanza per
condividere le buone esperienze e ragionare su nuove strategie e idee realmente
praticabili. I momenti saranno strutturati per lavorare in gruppo, confrontarsi e ragionare
per delineare priorità ed idee per descrivere come vi immaginate i Centri sociali nel 2020.
Presenti: Pilò Giuseppina, Concioni Marina, Frizzi Gianni, Pallanzani Eugenio, Zannoni
Ermes, Tantanti Edoardo, Bondarelli, Codeluppi Domenico, Orlandini Luciano, Bazzani
Adolfo, Bernardi Delia, Galli Giorgia, Depietri Erminio, Baroni Angelo, Gorrini Glauco,
Marangoni Giuliano
Prima sessione - Cosa funziona bene nel tuo centro sociale? Puoi descrivere chi e/o cosa
contribuisce a determinare questi momenti di successo? Quale è il tuo ruolo?
• Manutenzione esterna, giardinaggio e pulizia del centro sociale, del parco esterno e
l’intorno del lago (fatta dal sig. Canepari)
• Gnocco fritto fatto dai volontari alla domenica
• Il bar e i volontari che se ne occupano
• L’amministrazione del centro sociale/il consiglio direttivo
• Le cene sociali (tortellata)
• Le manifestazioni organizzate in collaborazione con la Uisp
• Punto di ritrovo per arrivo e partenza di gare podistiche/sportive
• Il volontariato e l’attiva presenza dei soci
• Armonia del centro sociale: si sta bene con le persone che lo frequentano
• Territorio di luoghi e servizi
• Conoscenza delle persone
• Il gioco delle carte
• L’amicizia
Seconda sessione - Quali sono gli attori territoriali con cui il centro sociale collabora? In
quale modo il territorio (luoghi, persone, servizi, ecc…) ha contribuito a determinare i
momenti di successo?
• Abbiamo già collaborato con Uisp, ci siamo trovati molto bene e ci piacerebbe
riorganizzare altre manifestazioni
• F.I.P.S.
• Ci piacerebbe aumentare la collaborazione con le scuole del comune, la Parrocchia e
l’associazione gli Amici di Rivalta
Terza sessione - Come ti immagini il centro sociale nel 2020? Quali idee, proposte o
"nuovi" spazi ti immagini per una comunità che voglia essere più attiva in questi luoghi
pubblici?
• Una nuova sede per il centro sociale, regolarmente accatastata, a norma e capace di
ospitare più persone (sfruttare il lotto di area verde in cui è già prevista la nuova
sede del centro)
• Maggiore collaborazione con altri centri sociali del comune, associazioni del territorio
e la Parrocchia
• Riprendere l’attività della pesca, solo ricreativa/turistica con laboratori rivolti a
bambini e ragazzi delle scuole del territorio (ad esempio la pesca senza artiglio) e a
ragazzi diversamente abili (ad esempio realizzando una piccola piattaforma sul lungo
lago dedicata alla pesca per diversamente abili)
• Prevedere un mercatino dell’usato o mostra di auto/moto d’epoca, organizzato
periodicamente
• Una pista per il gioco delle bocce
• Un centro sociale collegato al percorso naturalistico del Crostolo, con un’area
dedicata allo svago/pic nic per ospitare le persone che arrivano la domenica
(panchine, tavolini, spazi d’ombra,ecc…)
PRIMA SESSIONE
L'incontro è iniziato con una presentazione generale del centro sociale ai facilitatori e ai
soci da parte del presidente Villiam Orlandini, che ha ritenuto di inserirlo come primo
punto all'ordine del giorno di un consiglio direttivo convocato appositamente la stessa
serata.
Sin dall'inizio si sono quindi determinate condizioni che non hanno permesso di
effettuare il “world café”. Nonostante la presenza di oltre 20 persone, si è optato per
dar luogo a un grande “focus group”.
Cosa funziona bene nel tuo centro sociale? Puoi descrivere chi e/o cosa contribuisce
a determinare questi momenti di successo? Quale è il tuo ruolo?
- L'elemento di successo che emerge chiaramente su tutti è il volontariato: attorno
all'Orologio gravitano 150 volontari che dedicano più di 20.500 ore totali di bilancio
sociale alla gestione del bar, della cucina, dello stabile e alle varie iniziative come per
esempio la tombola o la preparazione dei cappelletti. Alle associazioni che collaborano
stabilmente con il centro e alle quali servono i locali per lo svolgimento delle loro
attività il centro non chiede contributi economici ma ore di volontariato. Questo è il
vero valore del centro sociale.
- molte le iniziative che il centro mette in campo: le quattro che catalizzano il maggior
numero di partecipanti riguardano la Giornata della memoria, il cartellone del Restate,
il Motoraduno e la Tombolata di fine anno.
- importanti anche le 4 convenzioni che l'Orologio intrattiene con il Comune di Reggio
per la gestione dell'area cortiliva interna e del centro di lettura; l'adiacente parco del
Gelso; Parco Ottavi e la biblioteca del nuovo Centro culturale, sulla quale lavorano 20
volontari in più. Le aree verdi gestite in totale ammontano a circa 100.000 metri
quadrati.
- Funzionano molto bene anche le iniziative di solidarietà: fra queste 6 pinnacoli di
beneficenza; 6 lotterie per scuole, associazioni, enti; vendita delle uova di Pasqua per i
bambini Saharawi.
- Punto di forza è avere una gestione totalmente trasparente dei compensi che
riguardano le poche persone che svolgono attività remunerate al bar, in regola con Inail
e gli istituti preposti.
Area Pianificazione strategica I La Città solidale e del Capitale sociale
Politiche per l'Integrazione, l'Inclusione e la Convivenza
Via S. Pietro Martire, 3 - 42121 Reggio Emilia tel. + 39 0522 456326 - fax + 39 0522 456640
CENTRO SOCIALE “CATOMES TOT”
10/3/2015
Presenti:
Paolo Bertolini (Presidente), Franca Aguzzoli, Carlo Vestrali (Presidente ANCESCAO),
Marco Menozzi (Barista), Ferrari Galliano (Consigliere), Tincani Carlo, Aguzzoli Franca,
Romagnani Zoe, Augugliano Ignazio, Zanni Mario, Codeluppi Renata, Iotti Liliana, Baruzzi
Bruno, Casoli Giuseppina, Passerini Emilio, Cappigli Salvatore.
Per l'Amministrazione Comunale: Lisa Baricchi, Vilma Castiglioni
Cosa funziona bene nel tuo Centro sociale? Puoi descrivere chi e/o che cosa contribuisce
a determinare questi momenti di successo? Quale è il tuo ruolo?
- Gioco carte, tombola, pinnacolo
- gestione Bar,gli addetti sono cordiali con clienti
- gnocco fritto la domenica
- lettura giornali
- presentazione libri
- attività ricreative estive
- periodo estivo il ritrovo dei bambini
- la sera: musica d'ascolto, scuola tango, corso fotografia
- posizione: è l'unico del centro storico, si raggiunge facilmente con mezzi pubblici
- luogo: spazi interni ed esterni, consente di diversificare varie presenze
Quali sono gli attori territoriali con cui il Centro sociale collabora? In quale modo il
territorio (luoghi, persone, servizi, ecc...) ha contribuito a determinare i momenti di
successo?
- Amministrazione comunale
- scuola tango
- gruppo fotografico, rassegna Fotografia europea
Come ti immagini il centro sociale nel 2020? Quali idee, proposte o “nuovi spazi” per la
comunità che vuole essere più attiva in questi luoghi pubblici?
- il circolo nel 2020 immagino che sia sempre all'altezza di adesso
- istituire di nuovo fermata del minibus davanti al centro, questo è molto importante
- attività di conoscenza del centro città
- sviluppo nuove tecnologie per gli anziani
- attività ludiche/ricreative nel parco per ogni età (anziani, giovani e bambini)
- integrazione reale giovani, anziani e immigrati
- è molto importante che rimanga questo centro come punto di ritrovo per le persone
sole
Area Pianificazione strategica I La Città solidale e del Capitale sociale
Politiche per l'Integrazione, l'Inclusione e la Convivenza
Via S. Pietro Martire, 3 - 42121 Reggio Emilia tel. + 39 0522 456326 - fax + 39 0522 456640
CENTRO SOCIALE “PRIMAVERA”
10/3/2015
Presenti:
Goliardo Corradini (vice Presidente), Fiaccadori Mirco, Corradini Giorgio, Vezzani Vanda,
Camuncoli Vilde, Colli Nadia, Prandi Monica, Sassi Rita, Mussini Marta, Barbi Marianna,
Salardi Emilio, Montermini Vivaldo, Iemmi Ettore, Montanari Giorgio, Guidetti Adele.
Per l'Amministrazione Comunale: Vilma Castiglioni, Elisa Ferretti
Cosa funziona bene nel tuo Centro sociale? Puoi descrivere chi e/o che cosa contribuisce
a determinare questi momenti di successo? Quale è il tuo ruolo?
- attività culinarie: pranzi e cene, gnocco
- gioco carte con organizzazione curata
- impegno personale dei gruppi
- volontariato al bar
- giochi società
- iniziative sportive
- Feste; per esempio Festa dell'uva 3 giorni con anche pigiatura per i bambini
- sagra e pranzi in collaborazione con Parrocchia
- organizzazione gite sociali
- contribuisce la disponibilità e l'affiatamento che attualmente regna
Quali sono gli attori territoriali con cui il Centro sociale collabora? In quale modo il
territorio (luoghi, persone, servizi, ecc...) ha contribuito a determinare i momenti di
successo?
- Parrocchia (pranzi, sagra e torneo calcetto)
- UISP per camminata di primavera e corso ginnastica
- comunità Focolare (cene e attività per ragazzi disabili)
- società sportive che hanno sede presso il Centro (club pesca a mosca, ciclistica Velo
club e Masonese, gioco tavolo subbuteo)
Come ti immagini il centro sociale nel 2020? Quali idee, proposte o “nuovi spazi” per la
comunità che vuole essere più attiva in questi luoghi pubblici?
- vorremmo le donne in Consiglio
- vorremmo arricchire il Centro di soci volontari giovani
- fare più attività sociale
- avere più rapporti con altri centri
- avere meno paura di rischiare nel proporre innovazione
- vorremmo avere la possibilità di sensibilizzare la popolazione del territorio per capire
le esigenze e soddisfarle
- spostare il centro in una nuova struttura integrata nel parco/zona sportiva per
renderlo più comodo a tutti i cittadini
- sviluppare proposte didattiche e sportive per ragazzi
- fare più iniziative che possano attrarre i giovani, dare spazio alle tecnologie per i
giovani
- potenziare i collegamenti tra cittadini e Comune
- integrazione di tutte le etnie presenti sul territorio
Il percorso
Presentazioni dei conducenti e ruoli, quindi spiegazione del pieghevole posizionato sui tavoli
del progetto Dove corri siamo QUA in particolare la nascita delle nuove due figure
dell’architetto di quartiere e del mediatore civico ; essendo Fogliano sede al sabato
mattina del mediatore civico ne erano a conoscenza.
L'Amministrazione comunale ha attivato un percorso di partecipazione aperto a tutti gli
organismi direttivi dei Centri sociali e alla comunità locale, sul nuovo ruolo che essi
saranno chiamati a svolgere nei prossimi anni.
E’ stato ricordato che la convenzione in scadenza sarà rinnovata, e che sarà tarata anche su
quanto emergerà da questo percorso.
Spiegazione del metodo del World CAFFÈ lasciandoli liberi di formare due o 3 gruppi per
confrontarsi e ragionare e per delineare priorità ed idee del Centro Sociale
Presenti 15 persone di cui 6 donne:
Formati 3 tavoli
Accoglienza dalle 18.10 alle 18.40
Inizio ore 18.40 fine ore 20.30
Campanini Matteo, Muratori Erica, Rinaldi Adriano, Ficarelli Adriano, Genitori Francesca,
Ruozzi Cecilia, Rossana Corti, Daniele Paglia, Iodici Matteo, Silingardi Mauro, Cattani
Rossana, Neviani Luca, Giorgia Bertani, Magnani Moreno, Rinaldi Alessia
Prima sessione
Cosa funziona bene nel tuo centro sociale? Puoi descrivere chi e/o cosa contribuisce a
determinare questi momenti di successo? Quale è il tuo ruolo? Sincerità
- raduno aquilonistico : aggrega tante persone di cui molti bambini
- parapendio
- gioco del pinnacolo e tombola :contribuisce all’economia del centro sociale e aggrega
tante persone
- il gioco delle carte: attività che coinvolge altri circoli e persone di diverse età
- mantenimento e pulizia aree verdi : un volontario si occupa tutto l’anno del verde
( convenzione con il comune ) in estate molte attività si svolgono all’aperto nel parco
- iniziative di solidarietà, attraverso attività e feste finalizzate alla raccolta fondi da
destinare a beneficenza
- consiglio direttivo coeso perché collabora e porta avanti il centro
- festa di carnevale in collaborazione con Ente Veneri
- tutte le iniziative si auto-finanziano
- posizione e struttura favorevole
- partite di calcio la domenica su Sky
- utilizzo degli spazi per i compleanni
Seconda sessione
Quali sono gli attori territoriali con cui il centro sociale collabora? In quale modo il
territorio (luoghi, persone, servizi, ecc…) ha contribuito a determinare i momenti di
successo?
- ente Veneri -Scuola materna: feste con i bambini, cena con i genitori per raccolta
fondi
- parrocchia - poche le occasioni : carri di carnevale, elezione candidato unico per
ente Veneri
- centro commerciale Sigma: attività di autofinanziamento e di sostegno alle scuole
- scuola elementare”tricolore”: sostegno
- Comune e Enia: concessione spazi per assemblee, concessione trattorino per
manutenzione parco
- comitato tangenziale : concessione spazi per pubblicità e incontri
- associazione degli aquiloni Flying Sheeps: manifestazioni avviate da molti anni
- associazioni aeromodelli : una festa all’anno da tanti anni
- attività commerciali, Sigma e Tamoil per la sponsorizzazione dei giochi del pinnacolo,
carte ecc..
- collaborazione con SPI per la distribuzione delle tessere e feste per pensionati
Terza sessione
Come ti immagini il centro sociale nel 2020? Quali idee, proposte o "nuovi" spazi ti
immagini per una comunità che voglia essere più attiva in questi luoghi pubblici?
- dovrebbe diventare un luogo catalizzatore per le associazioni che gravitano sul
territorio, un punto di riferimento un luogo di relazioni dove ci si possa incontrare
periodicamente ; in cambio le associazioni stesse potrebbero prendersi cura del luogo
fino all’appropriazione per portare ad un ricambio generazionale e del direttivo
stesso
- i locali potrebbero essere utilizzati per un doposcuola organizzato assieme alla
parrocchia ( sdoppiato su due sedi, al centro sociale e in parrocchia
- più apertura verso il territorio nella concessione degli spazi per assemblee pubbliche,
serate culturali, conferenze
- sfruttare gli spazi mettendo in campo più attività per attirare le persone:
Puntare sulle manifestazioni sportive
Corso di computer
Corsi manuali tenuti dai volontari più adulti /anziani per i ragazzi ( come si ripara
una bicicletta, falegnameria, ecc.. i mestieri di una volta …)
Festa della birra in estate
Corsi di cucina
Investire sull’utilizzo della pista per attività sportive ( basket e pattinaggio)
- un centro sociale per la comunità dove discutere dei problemi e risolverli, punto di
aggregazione sociale
- Costruire una pagina Facebook per promuovere le iniziative e lo spazio (potrebbero
costruirla i giovani del direttivo)
C.S. TRICOLORE
11/03/2015
Il percorso
L'esperienza dei Centri sociali di Reggio Emilia è stato ed è uno dei punti di forza del
modello reggiano di coesione sociale. A distanza di quattro decenni dall'inizio di questa
esperienza occorre riflettere sul ruolo che i Centri sociali potranno svolgere in futuro, anche
per evitare che progressivamente alcuni di essi non riescano più a gestire le loro attività per
mancanza di ricambio generazionale. L'Amministrazione comunale ha attivato un percorso di
partecipazione aperto a tutti gli organismi direttivi dei Centri sociali e alla comunità locale,
sul nuovo ruolo che essi saranno chiamati a svolgere nei prossimi anni.
Il primo incontro di presentazione del percorso di coinvolgimento si è tenuto il giorno 21
gennaio 2015 presso la Sala Conferenze dell'Ex Tribunale, e ha visto la presenza di numerosi
rappresentanti dei centri sociali.
Il percorso inclusivo è organizzato in due momenti di coinvolgimento: il primo momento
prevede un gruppo di lavoro rivolto ai consigli direttivi dei Centri sociali e alle associazioni
locali che interagiscono con i centri sociali, allo scopo di raccogliere le buone pratiche
presenti sul territorio.
Il secondo momento sarà un evento pubblico rivolto all’intera cittadinanza per condividere
le buone esperienze e ragionare su nuove strategie e idee realmente praticabili. I momenti
saranno strutturati per lavorare in gruppo, confrontarsi e ragionare per delineare priorità ed
idee per descrivere come vi immaginate i Centri sociali nel 2020.
Presenti:
Frascari, Iotti,
Per il comune di Reggio Emilia Sebastiano Milazzo Francesca Ruozi
Prima sessione
Cosa funziona bene nel tuo centro sociale? Puoi descrivere chi e/o cosa contribuisce a
determinare questi momenti di successo? Quale è il tuo ruolo?
• Il Centro funziona perché c’è una lunga tradizione di associazioni sportive che fanno
riferimento a questo luogo per tornei, manifestazioni ed eventi non solo a scala di
quartiere ma a livello cittadino. Il quartiere in sé non esiste, ma spazi e attrezzature
come quelle che ci sono qui sono difficili da trovare altrove
• Il servizio bar è professionale ed è aperto tutti i pomeriggi e le sere. Per una zona
della città dove non ci sono molti pubblici esercizi questo è l’unico luogo di ritrovo
• Abbiamo anche un sistema di tessere differenziate a seconda dei servizi che
eroghiamo: chi viene solo a giocare a tombola paga un po’ meno di chi viene tutte le
sere o gioca a bocce.
C’era anche il gruppo dei ciclisti che purtroppo quest’anno non si sono tesserati per
un problema personale del principale promotore del gruppo, ma confidiamo che
presto si riorganizzeranno
• Un altro punto di forza è la società sportiva delle Bocce, che vanta numerosi
campioni italiani e squadre che anche oggi partecipano a tutte le categorie di
campionati (amatori, serie C, B, A): qui si svolgono raduni a livello nazionale
• Tutti questi fattori (bar sempre aperto, attrattiva del luogo a livello regionale e
nazionale, ecc. ) consente di sopperire ad alcuni aspetti gestionali complessi, come il
fatto che la proprietà dell’immobile non è comunale e che ci siamo spesso accollati le
spese delle manutenzioni straordinarie che di volta in volta si sono rese necessarie
• La cosa fondamentale però che tiene unito il consiglio direttivo e i principali
organizzatori del centro è lo spirito che ci anima, cioè la voglia di fare qualcosa per i
cittadini, per farli star bene, senza speculazioni o doppi fini: questo ci consente di
andare avanti nonostante il grosso impegno che una struttura di questo tipo comporta
Seconda sessione
Quali sono gli attori territoriali con cui il centro sociale collabora? In quale modo il
territorio (luoghi, persone, servizi, ecc…) ha contribuito a determinare i momenti di
successo?
Le collaborazioni con le associazioni sono per il momento sospese, ma trovava luogo qui una
postazione della Associazione Alice per la prevenzione dell’Ictus che faceva visite gratuite.
Per un periodo si sono tenuti corsi di ginnastica della UISP nello spazio della sala da ballo.
Poi ci sono le serate a tema come la serata a favore di ASCMAD PRORA, l’associazione delle
persone soggette a traumi cranici (tutti ragazzi che hanno problemi e che condividono le
loro esperienze e difficoltà), il 25 aprile festeggiato con il CEPAM di piazzale Europa, il
raduno della Resistenza, la Gara Podistica della UISP, iniziative con il CRAL dell’Act.
Diciamo che le collaborazioni sono sempre flessibili: la nostra filosofia è di essere aperti a
tutti, non mandare via nessuno, sempre nel rispetto reciproco delle persone e degli spazi.
Terza sessione
Come ti immagini il centro sociale nel 2020? Quali idee, proposte o "nuovi" spazi ti
immagini per una comunità che voglia essere più attiva in questi luoghi pubblici?
La speranza è che il Centro Sociale Tricolore sia ancora così come è oggi. Ci vuole un
ricambio del consiglio direttivo che stiamo per fare, e un ricambio dei volontari (sempre
troppo pochi, attualmente una trentina). Il coinvolgimento dei giovani è sempre difficile. Ci
sono stati dei gruppi sporadici che hanno frequentato il Centro, però sono presenze
passeggere che si disperdono: quello che sosteniamo è che il ricambio non deve essere
necessariamente rivolto ai giovani, che spesso sono volubili e poco affidabili e non
condividono il modo di divertirsi degli anziani, ma semplicemente a persone volenterose e
con passione. Lo sport è sempre un catalizzatore multigenerazionale, ma creare dei vivai
per nuovi giocatori dilettanti o professionisti non è il nostro compito, è solo un aspetto che
noi sosteniamo concedendo gli spazi alle attività sportive.
Presenti: Gianni Prati, Rino Barbieri, Giorgio Benevelli, Lina Cilloni, Giancarlo Davoli,
Alex Ferrari, Roberto Mazzoli, Daniele Orsini, Savino Serri, Marco sissa, Carlo Vezzani,
Rossana Sassi, Paolo Donadelli, Nazareno Sirotti
Per il Comune: Sebastiano Milazzo
Il Centro Sociale ha circa 600 soci e può contare sull'apporto di circa 150 volontari
Cosa funziona bene nel tuo Centro Sociale? Puoi descrivere chi e/o cosa contribuisce
a determinare questi momenti di successo? Il tuo ruolo?
- Attività gastronomiche, anche a scopo benefico (Ascmad Prora)
- Rassegne teatrali con il Rosebud
- Rapporto con le scuole
- Giochi sociali
- Iniziative culturali
- Gestione impianti sportivi
- Volontariato e collaborazione con enti locali
- Partecipazione volontari
- Rapporto con il territorio (Associazioni e cittadini)
- Partecipazione cittadini ad attività ricreative
- Siamo disponibili e aperti a proposte provenienti “dall'esterno”
- Collocazione geografica strategica
- Volontari: impegno, passione, sacrificio
- Locazione della struttura vicina al parco, biblioteca, scuole, impianti sportivi, Rosebud
- Attenzione artistica e culturale e in ottica interculturale e multietnica
- Varietà delle iniziative: tombola, teatro, cucina, pinnacolo, musica, solidarietà
- Cena con i volontari
Particolari iniziative:
- siamo al 18° anno di Dialettiamoci con gusto, spettacoli abbinati a momenti di
degustazione al Rosebud
- attività teatrali anche all'aperto (“Aspettando Godot”)
- micro cinema estivo
- Libri ad alta voce
- Libri a disposizione gratuita dei soci
- Spesa a domicilio
- Corso gratuito computer dei ragazzi del Pascal con Leva Giovani
- Una associazione di danza usa gli spazi
Con il progetto “Scusate mi suono confuso” si cercò di far esibire gruppi musicali e
venne acquistato diverso materiale tecnico. Oggi la manifestazione non si tiene più ma il
centro presta le attrezzature.
Torneo interetnico di calcio, uso gratuito del campetto in cemento (esclusa la spesa per
la luce).
Locanda della memoria in collaborazione con Polo sociale.
Il Centro cura lo sfalcio di MQ 134.000 di verde in base sad una convenzione col Comune.
Non ci sono sedi fisse di associazioni (il gruppo mountain byke è del centro).
Quali sono gli attori territoriali con cui il centro sociale collabora? In quale modo il
territorio (luoghi, persone, servizi, ecc...) ha contribuito a determinare i momenti di
successo?
- Capacità/competenze elevate dei volontari
- Massimo sfruttamento delle risorse anche quando persistono difficoltà
- Buona coesione fra gli organi sociali
- Impegno costante dei volontari
- Disponibilità dei soggetti con cui si collabora
- FIDES, calcio giovanile e gestione campo/spogliatoio
- Scuole, Istituto Comprensivo Pertini
- Biblioteca
- Diverse attività commerciali di vicinato finanziano attività
- Parrocchie, associazioni sanitarie, associazioni sportive, gruppi teatrali
- Diversificazione delle proposte in differenti tipologie di spazi
- Disponibilità alla relazione con differenti etnie
Come ti immagini il centro sociale nel 2020? Quali idee proposte o “nuovi” spazi per
la comunità che vuole essere più attiva in questi luoghi pubblici?
- Mantenere le offerte di socialità e continuare le iniziative di aggregazione
- Collaborazione fra biblioteca e Rosebud in iniziative dedicate ai più piccoli
- Gli adolescenti stanno attorno al centro ma è difficile intercettarli
- Un centro ristrutturato per essere più accogliente e versatile
- Punto d'incontro per tutte le fasce d'età
- Con strutture limitrofe (campo/zona sport) in grado di generare indotto in senso lato
- Un luogo dove è bello stare e “succedono belle cose”
- Un centro sociale che diventi un punto di aggregazione per il quartiere e non solo per
i soci
- Un centro sociale che diventi un luogo di servizio pubblico, di esercizio attivo dei
diritti di cittadinanza
- Centro Sociale che acquisti sempre più un ruolo di carattere pubblico e diventi un
punto di aggregazione di tempo libero, culturale, sportivo ecc...
- Un centro sociale le cui attività si concretizzano attraverso un volontariato più
professionalizzato, specializzato ma con meno tempo a disposizione!
- Ristrutturare il centro, con altri spazi, anche per intercettare i giovani tipo mettere il
sintetico nel campetto per poterlo usare sempre. Essere sempre più aperti.
CAFFÈ SOCIALE
TASSELLI
15/03/2015
Presenti: Enea Fratti, Eros Buffagni (eros.buffagni@alice.it)
Eros Buffagni (Vice Presidente e Cassiere): siamo arrivati al punto che i volontari giornalieri
sono due, massimo tre. Abbiamo ancora le persone che hanno costruito il circolo che
sentono il circolo come loro (in senso negativo). La funzione del circolo è diventata scarsa.
Tenerlo aperto richiede un grosso impegno. Tutti i giorni alle 13 alle 15 (d’inverno) e dalle
20 alle 23. Le nuove socie sono nipoti di soci e sono quelle che possono organizzare degli
eventi. È attiva anche la cucina. Esisteva una serata giovani (il giovedì) che è finita per
diversi obiettivi. Il centro sociale è nato perché tutti i bar chiudevano la sera adesso non
esiste più questa necessità. Hanno banco bar, cucina e friggitrice. I costi annui fissi sono
pari a 10.000 €. Altri 20.000 euro di costi di acquisto materiali.
C’erano diversi ragazzi con cui ci sono stati problemi di convivenza.
Facevano le commedie dialettali ma hanno smesso perché non veniva più nessuno.
Il socio più anziano ha 104 anni.
Prima sessione
Cosa funziona bene nel tuo centro sociale? Puoi descrivere chi e/o cosa contribuisce a
determinare questi momenti di successo? Quale è il tuo ruolo?
Festa aperitivo che è aperto al paese.
Ronkofest (festa della birra).
Festa della scuola con i genitori (che non sono soci). Genitori del consiglio scolastico
(raccolta di fondi per la scuola).
Festa della donna.
Sagra la prima domenica di febbraio (soldi ricavati a favore della chiesa).
Gara di bocce l’ultima settimana di agosto.
Seconda sessione
Quali sono gli attori territoriali con cui il centro sociale collabora? In quale modo il
territorio (luoghi, persone, servizi, ecc…) ha contribuito a determinare i momenti di
successo?
RING 14 (un consigliere), un’associazione che si occupa di bambini con deficienze. Le
persone distribuiscono il cibo e i soci fanno il cibo.
APE (un consigliere, Associazione Progetto Endometriosi), cene per cento persone.
Terza sessione
Come ti immagini il centro sociale nel 2020? Quali idee, proposte o "nuovi" spazi ti
immagini per una comunità che voglia essere più attiva in questi luoghi pubblici?
Si rischia che il buco annuo sia di 2.000 euro e di chiudere.
Le ragazze di aperitivo in paese potrebbero gestire il bar dalle 20 alle 23 il venerdì.
Attrarre i meridionali della zona per provare a ridar vigore al centro sociale, ma bisogna
fare della mediazione sociale per costruire nuove relazioni tra le differenti provenienze del
paese.
Rilanciare l’uso del campo di calcetto (partendo dai bambini e ragazzi che utilizzano il
campo che hanno una compagnia molto mista tra reggiani, meridionali e stranieri).
Disponibili a fornire spazi per organizzare un dopo scuola.
Organizzazione di corsi di ginnastica dolce e step.
Ricerca di una maggiore collaborazione con il comune ad esempio attraverso anagrafe
decentrata. Disponibili ad attivare una connessione. Sarebbe più sensato posizionare qua il
servizio di decentramento perché Cavazzoli è molto vicino (circa un km) all’anagrafe di
Pieve e molto più accessibile, mentre qua non arriva neanche la ciclabile.
CAFFÈ SOCIALE
COVIOLO
16/03/2015
Il percorso
L'esperienza dei Centri sociali di Reggio Emilia è stato ed è uno dei punti di forza
del modello reggiano di coesione sociale. A distanza di quattro decenni dall'inizio di
questa esperienza occorre riflettere sul ruolo che i Centri sociali potranno svolgere
in futuro, anche per evitare che progressivamente alcuni di essi non riescano più a
gestire le loro attività per mancanza di ricambio generazionale. L'Amministrazione
comunale ha attivato un percorso di partecipazione aperto a tutti gli organismi
direttivi dei Centri sociali e alla comunità locale, sul nuovo ruolo che essi saranno
chiamati a svolgere nei prossimi anni. Il primo incontro di presentazione del
percorso di coinvolgimento si è tenuto il giorno 21 gennaio 2015 presso la Sala
Conferenze dell'Ex Tribunale, e ha visto la presenza di numerosi rappresentanti dei
centri sociali. Il percorso inclusivo è organizzato in due momenti di
coinvolgimento: il primo momento prevede un gruppo di lavoro rivolto ai consigli
direttivi dei Centri sociali e alle associazioni locali che interagiscono con i centri
sociali, allo scopo di raccogliere le buone pratiche presenti sul territorio. Il secondo
momento sarà un evento pubblico rivolto all’intera cittadinanza per condividere
le buone esperienze e ragionare su nuove strategie e idee realmente praticabili. I
momenti saranno strutturati per lavorare in gruppo, confrontarsi e ragionare per
delineare priorità ed idee per descrivere come vi immaginate i Centri sociali nel
2020.
Presenti: Sezzi alberto, Braglia Claudio, Vezzosi Massimo, Margiotta Renato, Motti
Livio, Tagliavini Alberto, Simonini Giancarlo, Caroni Paolo, Bocedi Luciano, Pedroni
Claudio, Ferri Flavio, Soncini Giacinto, Garlassi Fabio, Tagliavini Alberto, Ferretti
James, Gilioli Stefano
Prima sessione
Cosa funziona bene nel tuo centro sociale? Puoi descrivere chi e/o cosa
contribuisce a determinare questi momenti di successo? Quale è il tuo ruolo?
•••• Centro di aggregazione e luogo di partecipazione da parte del territorio
•••• Disponibilità dei soci e dei sostenitori
•••• Iniziative che incontrano le aspettative del paese; dedizione ai cittadini
•••• Volontariato e trasferimento delle risorse per iniziative di beneficienza
condivise dai soci e dalla popolazione ( ad es. per il terremoto, la scuola
materna, il monumento dei caduti, ecc)
•••• Il superamento delle divisioni ideologiche e apolicità delle iniziative e dei
partecipanti
•••• Rinsaldare amicizie che con il tempo si erano allontanate
•••• Risoluzione di problemi sociali, punto di ritrovo per discutere dei problemi
•••• Condivisione di idee a favore della comunità
•••• Costruzione della struttura del centro con l’aiuto del Comune e auto-
tassazione dei soci
•••• La festa annuale di Villa Levi e altri eventi culturali e sociali
Seconda sessione
Quali sono gli attori territoriali con cui il centro sociale collabora? In quale modo il
territorio (luoghi, persone, servizi, ecc…) ha contribuito a determinare i momenti
di successo?
•••• Circoscrizioni
•••• Università (Villa levi)
•••• Istituto tecnico Zanelli
•••• Istituto Alberghiero
•••• Scuole elementari, materne, asili
•••• Parrocchia
•••• Polizia
•••• L’Amministrazione (Restate)
•••• Gli sponsor che permettono lo svolgimento degli eventi
•••• Il centro sociale Biasola
Terza sessione
Come ti immagini il centro sociale nel 2020? Quali idee, proposte o "nuovi" spazi ti
immagini per una comunità che voglia essere più attiva in questi luoghi pubblici?
•••• In collaborazione con i centri sociali limitrofi e le associazioni confinanti
•••• Luogo di aggregazione per i giovani della comunità residente
•••• In collaborazione con le Istituzioni per migliorare le problematiche
territoriali (viabilità, parcheggi, sicurezza, ecc…)
•••• In continua collaborazione con gli attori del territorio, ad es. Parrocchia,
Scuole, ecc…
•••• Con attivo il progetto wi-fi Coviolo
•••• Con una pista polivalente
•••• Centro di riferimento del paese
•••• In connessione con percorsi diretti a ville e monumenti storici della zona
•••• Fonte di reddito per la cittadinanza
•••• Luogo di insegnamento, ad es. di nuove tecnologie
•••• Con spazio per campi estivi per bambini
CAFFÈ SOCIALE
STRANIERI
16/03/2015
Il percorso
L'esperienza dei Centri sociali di Reggio Emilia è stato ed è uno dei punti di forza
del modello reggiano di coesione sociale. A distanza di quattro decenni dall'inizio di
questa esperienza occorre riflettere sul ruolo che i Centri sociali potranno svolgere
in futuro, anche per evitare che progressivamente alcuni di essi non riescano più a
gestire le loro attività per mancanza di ricambio generazionale. L'Amministrazione
comunale ha attivato un percorso di partecipazione aperto a tutti gli organismi
direttivi dei Centri sociali e alla comunità locale, sul nuovo ruolo che essi saranno
chiamati a svolgere nei prossimi anni. Il primo incontro di presentazione del
percorso di coinvolgimento si è tenuto il giorno 21 gennaio 2015 presso la Sala
Conferenze dell'Ex Tribunale, e ha visto la presenza di numerosi rappresentanti dei
centri sociali. Il percorso inclusivo è organizzato in due momenti di
coinvolgimento: il primo momento prevede un gruppo di lavoro rivolto ai consigli
direttivi dei Centri sociali e alle associazioni locali che interagiscono con i centri
sociali, allo scopo di raccogliere le buone pratiche presenti sul territorio. Il secondo
momento sarà un evento pubblico rivolto all’intera cittadinanza per condividere
le buone esperienze e ragionare su nuove strategie e idee realmente praticabili. I
momenti saranno strutturati per lavorare in gruppo, confrontarsi e ragionare per
delineare priorità ed idee per descrivere come vi immaginate i Centri sociali nel
2020.
Presenti: Davide Cocconi, Fiorenza Mediani, Mauro Simonazzi, Davide, Enrico
Benassi, Jose Fabio Serra
Prima sessione - Cosa funziona bene nel tuo centro sociale? Puoi descrivere chi
e/o cosa contribuisce a determinare questi momenti di successo? Quale è il tuo
ruolo?
Negli ultimi anni il Circolo ha avuto un cambiamento molto radicale dal punto di
vista delle iniziative promosse. Si è lavorato su un ottimo potenziale che andava
sviluppato, amalgamato con il vecchio direttivo, i gestori del bar, con la creazione
di eventi musicali, culturali, sociali (anziani, disabili, ecc.). L’incontro con Serra
(vice presidente e componente dei Break street boys) è stato determinante per il
nuovo corso. Il presidente è l’alimentatore del pc dello Stranieri. Sono quattro o
cinque anni che il Circolo è punto di riferimento per il quartiere. Funziona
benissimo il rapporto con i ragazzi, tant’è che non ci sono atti di vandalismo. Si è
trovata una soluzione rendendo partecipi un po’ tutti nelle attività del circolo (es.
piantumazione, raccolta tappi per inserire un defibrillatore nel circolo, alcune
ragazze marocchine aiutano in cucina, ecc…). Questo quartiere è caratterizzato da
molti anziani e molte famiglie giovani straniere (madri sole con figli); è un
quartiere duro, difficile. Molti residenti si chiedono cos’è un centro sociale, e che
cosa fa.
Le attività:
• Per gli anziani organizzano serate di musica, cena e grande apertura
all'esterno nel rispetto delle regole.
• Convivenza tra giovani e anziani, ognuno ha un proprio spazio ma con ricerca
di relazioni, in interazione con il circolo. Le attività sono per tutti.
• Sede di ginnastica per tutti (anziane italiane e signore più giovani con
bambine).
• Riunioni di condominio.
• Circa 220 soci, 75 donne, 72 giovani sotto i trent’anni e 56 oltre i 60 anni.
• Manutenzione campo di marte.
• Ospitato tirocinio di una ragazza dislessica.
• Progetti importanti (sala per documentari, autofinanziamento attraverso
pranzo, festa degli alberi).
• Collaborazione con i break street boys (Qui hanno trovato una famiglia,
accolti da un mondo completamente diverso attraverso serietà ed impegno
senza chiedere nulla in cambio).
• Evoluzione dei progetti artistici e sociali. 16 maggio seconda edizione, zeta
battle ground, unisce realtà di Piacenza, Modena, Parma e Reggio, break
street boys.
• Festa del quartiere con una scuola di ballo (ASD for life), insieme Break
street Boys (scuola per bambini di hip hop, autofinanziano le persone senza
lavoro). Ognuno apporta un’idea.
• Giornata di esposizione di modellini di moto 1 a 10 con materiali di
recupero.
• Tanti ragazzi stranieri che hanno trovato un punto di ritrovo importante
• Lo spettacolo per i bambini disabili ha creato nuovo rapporto con il quartiere
e la città.
• Esiste un gruppo teatrale di ragazzi dai 17 ai 21 (erano senza sede, amavano
il teatro, hanno abitato il circolo).
Gli spazi del centro sociale sono condivisi tra giovani e anziani. Ci sono diversi
ragazzini fino a 12 anni che si riconoscono nel circolo. Molti vengono perché
risiedono nel quartiere Don Pasquino Borghi attratti anche dall’attività sportiva
(180 ragazzi metà stranieri). (es. una gruppetto di bambini si è aggregato per pulire
la zona antistante il circolo, grazie ad una caramella in cambio). Forte contiguità
con la scuola Elsa Morante.
Seconda sessione - Quali sono gli attori territoriali con cui il centro sociale
collabora? In quale modo il territorio (luoghi, persone, servizi, ecc…) ha
contribuito a determinare i momenti di successo?
• Associazione Quattro zampe, dato la possibilità di realizzare un evento su
come ci si approccia ad un animale (con l’ambulatorio Belvedere),
organizzato cena vegetariana per associazione e canili. Possibilità di
socializzare famiglie con animali.
• CORESS, mostra di quadri più pranzo con ragazzi disabili.
• Baobab, progetto di coinvolgimento con i Break Street Boys. Punto di
riferimento, zero costi per incontri con le mamme di portatori di handicap.
• Associazione Santa Cecilia, con i genitori e spettacoli bambini.
• Emergency, giornata di raccolta fondi.
• Scuola di cinese per cinesi.
Terza sessione - Come ti immagini il centro sociale nel 2020? Quali idee,
proposte o "nuovi" spazi ti immagini per una comunità che voglia essere più
attiva in questi luoghi pubblici?
• Luogo del riuso e della valorizzazione della merce che viene dismessa dal
Comune, tutto ciò che può essere riutilizzato, può essere rimesso in Circolo
(ad es. bobine di legno per fare i tavoli). Il comune getta molte strutture che
potrebbero essere proposte ai centri sociali.
• Centro che possa dare la possibilità di vivere i propri spazi e le proprie
attività in ogni suo punto di riferimento (raccontare, cucinare, costruire,
investire tempo), consapevolezza di fare qualcosa per altri ma anche per se
stesso.
• Gestore dello spazio del campo da basket (e campo a fianco, di cui il circolo
fa manutenzione ordinaria e straordinaria) per utilizzo sportivo, culturale e
di socializzazione.
• Con un’area dedicata ai ragazzi (con pc, e maxi schermo).
• Con spazio nella sede per accogliere il servizio delle circoscrizioni (es.
sacchetti immondizia) dedicato alla cittadinanza. Spazio di ascolto del
comune.
• Non ci saranno più macchinette, non sono mai esistite situazioni di
accanimento.
• Snellire tutte le burocrazie rispetto alle attività per indurre i circoli ad
essere attivi. I circoli sono in difficoltà a risolvere tutte le grane
burocratiche. E' faticosa l'organizzazione delle iniziative estive (occorrono
due autorizzazioni diverse a seconda che sia o meno aperte ai soci),
semplificare e rendere più flessibile e accessibili le creazioni di eventi
culturali. Dare ai centri sociali strumenti facili per costruire eventi (per es.
autorizzazione per tutta l’estate e non ogni volta).
C.S. PIGAL
17/03/2015
Il percorso
L'esperienza dei Centri sociali di Reggio Emilia è stato ed è uno dei punti di forza del
modello reggiano di coesione sociale. A distanza di quattro decenni dall'inizio di questa
esperienza occorre riflettere sul ruolo che i Centri sociali potranno svolgere in futuro, anche
per evitare che progressivamente alcuni di essi non riescano più a gestire le loro attività per
mancanza di ricambio generazionale. L'Amministrazione comunale ha attivato un percorso di
partecipazione aperto a tutti gli organismi direttivi dei Centri sociali e alla comunità locale,
sul nuovo ruolo che essi saranno chiamati a svolgere nei prossimi anni.
Il primo incontro di presentazione del percorso di coinvolgimento si è tenuto il giorno 21
gennaio 2015 presso la Sala Conferenze dell'Ex Tribunale, e ha visto la presenza di numerosi
rappresentanti dei centri sociali.
Il percorso inclusivo è organizzato in due momenti di coinvolgimento: il primo momento
prevede un gruppo di lavoro rivolto ai consigli direttivi dei Centri sociali e alle associazioni
locali che interagiscono con i centri sociali, allo scopo di raccogliere le buone pratiche
presenti sul territorio.
Il secondo momento sarà un evento pubblico rivolto all’intera cittadinanza per condividere
le buone esperienze e ragionare su nuove strategie e idee realmente praticabili. I momenti
saranno strutturati per lavorare in gruppo, confrontarsi e ragionare per delineare priorità ed
idee per descrivere come vi immaginate i Centri sociali nel 2020.
Presenti:
Per il centro sociale Pigal IL PRESIDENTE Ivano Ballarini
Per il comune di Reggio Emilia Paolo Tamagnini Francesca Ruozi
Prima sessione
Cosa funziona bene nel tuo centro sociale? Puoi descrivere chi e/o cosa contribuisce a
determinare questi momenti di successo? Quale è il tuo ruolo?
• La forte presenza di associazioni che hanno sede nella struttura e che collaborano per
realizzare le loro iniziative che fanno vivere il centro
• Il servizio bar è professionale ed è aperto tutti i pomeriggi e le sere
• La cucina, ampliata di recente, è una attività molto remunerativa e di forte
attrattiva
• La coesione fra il nucleo dei volontari più affiatati, 75 in tutto (di cui 20-25 svolgono
un servizio continuativo, gli altri un servizio più occasionale
• La qualità della struttura, che consente di svolgere molte attività grazie alla varietà
degli spazi offerti (sale grandi e attrezzate, affiancate a salette più piccole): gli spazi
forse non sono molto versatili e richiederebbero, alla luce delle attività attuali,
qualche modifica edilizia e interventi di manutenzione, però rispetto ad altre sedi
offrono la possibilità di accogliere molte persone e creare grandi eventi (ballo,
raduni, assemblee, ecc…)
• Il centro sociale non offre un servizio di quartiere, trovandosi in una zona poco
connessa al tessuto residenziale, ma ha una valenza cittadina per le attività che vi si
svolgono, anche perché i residenti storici di Santa Croce che animavano gli originari
circoli Pistelli e Galileo dalle cui ceneri è nato il Pigal si sono trasferiti altrove:
questo è un punto di forza e un elemento di svantaggio, nel senso che il centro deve
lavorare a vasta scala con tutti i pro e contro che questo comporta
Seconda sessione
Quali sono gli attori territoriali con cui il centro sociale collabora? In quale modo il
territorio (luoghi, persone, servizi, ecc…) ha contribuito a determinare i momenti di
successo?
• Associazione Anemos (reinserimento dei giovani affetti da malattie psichiatriche)
• Polisportiva Falk – Galileo
• Reggio Volley
• Sci club Cusna
• Polisportiva Pistelli (ciclisti)
• Associazione Fuoristradisti
• Gruppo Campeggiatori Pigal
• Associazione Teste Quadre – Tifoseria della Reggiana
• Emergency (Cene con Delitto)
• Non solo Vela
• Associazione Italia- Cuba
Con tutte queste associazioni si organizzano cene sociali di finanziamento alle associazioni,
conferenze sulla salute e sull’ambiente, serate pubbliche a tema. Per i ragazzi sono
disponibili i campi di calcetto gratuiti, il parco attrezzato e la pista di pattinaggio, la sala
TV. Sono poi organizzati spettacoli teatrali, serate di ballo (country, anni 70, liscio). I
concerti sono invece troppo onerosi.
Terza sessione
Come ti immagini il centro sociale nel 2020? Quali idee, proposte o "nuovi" spazi ti
immagini per una comunità che voglia essere più attiva in questi luoghi pubblici?
La collocazione del centro sociale Pigal a fianco dello stadio Mapei è un elemento di
svantaggio per la socialità del centro che nel corso degli anni deve essere corretto: occorre
studiare nuovi percorsi che minimizzino l’impatto del pubblico durante le partite che
precludono ogni altro tipo di attività contestuale. Occorre poi strutturare l’impegno delle
associazioni che hanno sede nella struttura in modo da renderle maggiormente
corresponsabili della gestione complessiva del centro. Inoltre occorre ragionare sulle licenze
d’uso attualmente consentite ai circoli, in modo da avere maggiore flessibilità e una utenza
più varia che comprenda non solo i soci.
http://www.arcipigal.it/
Circolo Arci La Capannina Paradisa
23/04/2015
Il percorso
L'esperienza dei Centri sociali di Reggio Emilia è stato ed è uno dei punti di forza del
modello reggiano di coesione sociale. A distanza di quattro decenni dall'inizio di questa
esperienza occorre riflettere sul ruolo che i Centri sociali potranno svolgere in futuro, anche
per evitare che progressivamente alcuni di essi non riescano più a gestire le loro attività per
mancanza di ricambio generazionale. L'Amministrazione comunale ha attivato un percorso di
partecipazione aperto a tutti gli organismi direttivi dei Centri sociali e alla comunità locale,
sul nuovo ruolo che essi saranno chiamati a svolgere nei prossimi anni.
Il primo incontro di presentazione del percorso di coinvolgimento si è tenuto il giorno 21
gennaio 2015 presso la Sala Conferenze dell'Ex Tribunale, e ha visto la presenza di numerosi
rappresentanti dei centri sociali.
Il percorso inclusivo è organizzato in due momenti di coinvolgimento: il primo momento
prevede un gruppo di lavoro rivolto ai consigli direttivi dei Centri sociali e alle associazioni
locali che interagiscono con i centri sociali, allo scopo di raccogliere le buone pratiche
presenti sul territorio.
Il secondo momento sarà un evento pubblico rivolto all’intera cittadinanza per condividere
le buone esperienze e ragionare su nuove strategie e idee realmente praticabili. I momenti
saranno strutturati per lavorare in gruppo, confrontarsi e ragionare per delineare priorità ed
idee per descrivere come vi immaginate i Centri sociali nel 2020.
Presenti:
Per il centro sociale La Capannina Paradisa IL PRESIDENTE Roberto Bertacchini (a nome del
Circolo)
Per il comune di Reggio Emilia Paolo Tamagnini Francesca Ruozi
Prima sessione
Cosa funziona bene nel tuo centro sociale? Puoi descrivere chi e/o cosa contribuisce a
determinare questi momenti di successo? Quale è il tuo ruolo?
• Rapporto con i volontari
• Rapporto con la frazione
• Rapporto con le associazioni
• Coinvolgimento di molti volontari (30 nel consiglio, 7 nell’esecutivo), i soci sono circa
250 di cui 170 dal circolo Arci La Capannina e 80 dal Centro sociale La Paradisa (che
include la sua attività nel Circolo Arci La Capannina Paradisa dal 31/10/2013).
Seconda sessione
Quali sono gli attori territoriali con cui il centro sociale collabora? In quale modo il
territorio (luoghi, persone, servizi, ecc…) ha contribuito a determinare i momenti di
successo?
• Associazioni di volontariato della Frazione
• La parrocchia
• La scuola
• Gruppo Donne Massenzatico
• Real Massenzatico - società sportiva
• La casa protetta (referente atelierista Francesca)
• UISP per il doposcuola per 15 bambini
• Le cucine del Popolo
• Persone singole che offrono le loro competenze per la socialità (Poeta Stefano
Reggiani)
Con tutte queste associazioni si organizzano tutte le attività annuali e tradizionali del
Circolo, la fiera di Massenzatico l’ultima di Agosto, Notti Rosa a Massenzatico, Convegni,
iniziative di beneficenza (Grade e Ascmad Prora).
Gruppi di attività all'interno del Circolo Arci La Capannina Paradisa:
- Centro di Lettura
- Gruppo Verde
- Gruppi di interesse culturale
Terza sessione
Come ti immagini il centro sociale nel 2020? Quali idee, proposte o "nuovi" spazi ti
immagini per una comunità che voglia essere più attiva in questi luoghi pubblici?
Si auspica l'inserimento di nuovi volontari (giovani, nuove famiglie, nuovi residenti),
l’allargamento del centro di lettura, cercare abbinamento di una ludoteca al progetto di
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"Centri Sociali 2020 - l'identità, il futuro" - World Cafè - Marzo/Aprile 2015

  • 1.
  • 2.
  • 3.
  • 4.
  • 6. Il percorso L'esperienza dei Centri sociali di Reggio Emilia è stato ed è uno dei punti di forza del modello reggiano di coesione sociale. A distanza di quattro decenni dall'inizio di questa esperienza occorre riflettere sul ruolo che i Centri sociali potranno svolgere in futuro, anche per evitare che progressivamente alcuni di essi non riescano più a gestire le loro attività per mancanza di ricambio generazionale. L'Amministrazione comunale ha attivato un percorso di partecipazione aperto a tutti gli organismi direttivi dei Centri sociali e alla comunità locale, sul nuovo ruolo che essi saranno chiamati a svolgere nei prossimi anni. Il primo incontro di presentazione del percorso di coinvolgimento si è tenuto il giorno 21 gennaio 2015 presso la Sala Conferenze dell'Ex Tribunale, e ha visto la presenza di numerosi rappresentanti dei centri sociali. Il percorso inclusivo è organizzato in due momenti di coinvolgimento: il primo momento prevede un gruppo di lavoro rivolto ai consigli direttivi dei Centri sociali e alle associazioni locali che interagiscono con i centri sociali, allo scopo di raccogliere le buone pratiche presenti sul territorio. Il secondo momento sarà un evento pubblico rivolto all’intera cittadinanza per condividere le buone esperienze e ragionare su nuove strategie e idee realmente praticabili. I momenti saranno strutturati per lavorare in gruppo, confrontarsi e ragionare per delineare priorità ed idee per descrivere come vi immaginate i Centri sociali nel 2020. Presenti: Maria Cristina Denti, Giovanna Pellistri, Ideo Tassoni, Andrea Ferretti, Francesco Ortu, Mario Guidetti, Livio Manzini, Mario Cocchi, Fabio Nasi, Electra Ghisi, Giacomo Scillia. Prima sessione Cosa funziona bene nel tuo centro sociale? Puoi descrivere chi e/o cosa contribuisce a determinare questi momenti di successo? Quale è il tuo ruolo? • Attività bar, servizio di aggregazione. Abbiamo recuperato 15/20 signore che il pomeriggio del giovedì si danno appuntamento fisso per vedersi al Centro sociale. Primo di una serie di passi consequenziali, Codemondo manca di “un’anima”, di un centro, la piazza deve diventare il Quaresimo. • Corsi di Ballo, fotografia, yoga, ginnastica • Postazione per ascolto della comunità, con libreria: il prendi e dona! Bisogna informare di più la comunità della presenza del Comune presso il Centro. • Attività polisportiva: calcio, bigliardo, camminata della pace • Feste sociali, camminate, rassegne di viaggi. • Gnocco fritto • Riferimento funzionale/operativo del Comune/Istituzioni e cittadini • utilizzo sale per compleanni
  • 7. Seconda sessione Quali sono gli attori territoriali con cui il centro sociale collabora? In quale modo il territorio (luoghi, persone, servizi, ecc…) ha contribuito a determinare i momenti di successo? • Parrocchia • Polisportiva • Volontari delle associazioni • Collaborazione dei diversi attori interni al Centro per raggiungere il fine comune di aggregarsi e fare attività (gruppo gnocco, ballo, ginnastica); implementare le relazioni tra i vari attori locali esterni al Centro, ad es. la parrocchia e la polisportiva, che collaborano per utilizzare al meglio le strutture e le attività • Voglia di trovarsi e di avere un posto dove discutere dei problemi e risolverli insieme • Risposta ad un bisogno comune • Che rimanga e che migliori • Quando tu hai bisogno di qualcosa perché ti trovi in difficoltà sai che qua puoi trovare la tua Comunità, quelli che sono vicino a te, tante voci insieme costruiscono qualcosa. • Apertura al pubblico e forte collegamento tra i vari gruppi che lavorano insieme perche sentono l'appartenenza del centro sociale • Raccolta firme per il passaggio autobus che ora funziona e adesso ci sono due corse in più, ogni ora c'è un autobus. Solidarietà tra la gente. • La collaborazione tra centro sociale, polisportiva e parrocchia è fortificata dal giornalino parrocchiale "la sarabiga" che da notizie anche delle iniziative del centro sociale; servono più bacheche informative all'interno della frazione.
  • 8. Terza sessione Come ti immagini il centro sociale nel 2020? Quali idee, proposte o "nuovi" spazi ti immagini per una comunità che voglia essere più attiva in questi luoghi pubblici? • Doposcuola per fare i compiti in cui i ragazzi più grandi aiutano quelli più piccoli, tutto l'anno • Campi estivi • Orto botanico • Spazio famiglia, usando competenze volontari, ad es.ragazzo laureato in scienze naturali per serate a tema; spostare i giochi da dove sono in uno spazio più utile e visibile con panchine per area relax, gazebo che possa essere utilizzato tutto l'anno (con costo molto inferiore al salone grande), distesa estiva. • Parco con servizi. • Pista ciclabile per collegare Codemondo al centro sociale. • Pista polivalente. • Laboratorio teatrale e di musica. • Centro sociale per i giovani al centro/piazza/municipio del paese, partendo dai progetti concepiti nel passaggi non ancora decaduti: • Completamento percorso che collega via Clementerovic, parco della vita e passerella sul Quaresimo, che permetterebbe alla cittadinanza di arrivare al Centro in sicurezza • Realizzare Greenaway e come punto terminale il centro sociale • Parcheggio asilo • Bretella per escludere il traffico
  • 10. Il percorso L'esperienza dei Centri sociali di Reggio Emilia è stato ed è uno dei punti di forza del modello reggiano di coesione sociale. A distanza di quattro decenni dall'inizio di questa esperienza occorre riflettere sul ruolo che i Centri sociali potranno svolgere in futuro, anche per evitare che progressivamente alcuni di essi non riescano più a gestire le loro attività per mancanza di ricambio generazionale. L'Amministrazione comunale ha attivato un percorso di partecipazione aperto a tutti gli organismi direttivi dei Centri sociali e alla comunità locale, sul nuovo ruolo che essi saranno chiamati a svolgere nei prossimi anni. Il primo incontro di presentazione del percorso di coinvolgimento si è tenuto il giorno 21 gennaio 2015 presso la Sala Conferenze dell'Ex Tribunale, e ha visto la presenza di numerosi rappresentanti dei centri sociali. Il percorso inclusivo è organizzato in due momenti di coinvolgimento: il primo momento prevede un gruppo di lavoro rivolto ai consigli direttivi dei Centri sociali e alle associazioni locali che interagiscono con i centri sociali, allo scopo di raccogliere le buone pratiche presenti sul territorio. Il secondo momento sarà un evento pubblico rivolto all’intera cittadinanza per condividere le buone esperienze e ragionare su nuove strategie e idee realmente praticabili. I momenti saranno strutturati per lavorare in gruppo, confrontarsi e ragionare per delineare priorità ed idee per descrivere come vi immaginate i Centri sociali nel 2020. Presenti: Debora Spagni, Marcella Gambarelli, Alessandro Acri, Alessandro Origlia, Alessandra Iotti, Ivano Iotti, Gianfranco Brozzi Prima sessione Cosa funziona bene nel tuo centro sociale? Puoi descrivere chi e/o cosa contribuisce a determinare questi momenti di successo? Quale è il tuo ruolo? • Il centro con il bar è un bel punto di ritrovo, i soci rispondono alle iniziative (es. torneo di bigliardino, ecc.) e più compagnie si sono unite; motivo di orgoglio. • Le persone che gestiscono il centro sono valide, qui ho trovato una bella famiglia, i giovani vengono cercati. Un valore del centro è la gratuità e la partecipazione. • Non siamo discriminanti nei confronti di nessuno, il centro è aperto a tutti. In passato ci sono stati problemi nel vecchio consiglio del laghetto, una parte dei pescatori era in disaccordo. Ora nel nuovo consiglio ci sono persone sui cinquant'anni. • L'importante nell'accoglienza è l'attenzione al decoro nei comportamenti, non vengono distribuiti alcoolici “con leggerezza”. • Gli eventi attraggono persone che vengono anche da altre zone.
  • 11. • Sfilata di vestiti di abiti da sposa (più di 70 abiti storici) delle signore residenti in prossimità del centro sociale e contattate tramite il passaparola dei soci, per raccogliere fondi per la casa de los ninos (Bolivia). • Tombolata di beneficenza, ognuno porta oggetti da casa come premio; raccolta di beneficenza per la casa de los ninos e mille soli onlus. • Sono stati raccolti due furgoni di materiali che sono stati portati nella bassa dopo il terremoto. • Gite sociali, come ad es. per i mercatini di Natale. • Festa della donna e della birra. • Biciclettata di maggio da Borghetto sul Mincio al Lago di Garda. • Liscio dei mercoledì sera in estate, è un’attività che attira molti cittadini di altre zone della città. In passato la Circoscrizione dava un contributo economico per il rimborso spese, ad oggi è un attività molto onerosa per il Centro. • Raduni d'auto e moto d’epoca. • Camminata di San Prospero. • Abbiamo un grande progetto: una festa con mercatino dell'artigianato, momenti di esibizione (scuola di danza) e sfilate di moda per beneficenza. Seconda sessione Quali sono gli attori territoriali con cui il centro sociale collabora? In quale modo il territorio (luoghi, persone, servizi, ecc…) ha contribuito a determinare i momenti di successo? • Non ci sono rapporti con associazioni, scuole, amministrazione ad eccezione della UISP per la camminata di San Prospero. • C'è poca attenzione alla partecipazione nelle generazioni oltre i sessanta anni. • Sarebbe interessante realizzare un Progetto collettivo dedicato all'handicap adulto, ad esempio per fare manutenzione all’area verde attorno al laghetto. Viene già un ragazzo ad aiutare. Parlato con Anemos, bisogna valutare quanto personale e quante risorse possono essere a disposizione per seguire i ragazzi. • Vorremmo dare maggiore visibilità agli eventi, anche tramite l’apporto dei canali istituzionali. • Sarebbe utile avere un appoggio logistico da parte dell'Amministrazione per avere materiali necessari per gli eventi (ad. esempio sedie, tavoli, impianto audio, ecc…).
  • 12. • Un altro progetto che si potrebbe sviluppare è prevedere una volta al mese o circa la presenza di un medico di Avis, Aido, ecc… che viene a provare la pressione gratuitamente ai soci del Centro. Terza sessione Come ti immagini il centro sociale nel 2020? Quali idee, proposte o "nuovi" spazi ti immagini per una comunità che voglia essere più attiva in questi luoghi pubblici? • Una grande sfilata di moda, ad esempio con abiti degli anni 20, 40, 60,ecc... • Continuare a fare la festa della birra. • Tombole di beneficenza. • Far divenire il centro un luogo che, grazie ad una rete di cittadini e amministrazione, diventa il riferimento nel quartiere dove chi ha bisogno possa venire ascoltato, fonte di risorse per recuperare nuove forze di volontariato. • Servizi per anziani che costituiscano una sorta di banca del tempo, un punto di riferimento attento e sensibile ai temi dei disabili. • Verranno tolte le slot machines; per fortuna non ci sono giocatori seriali, verranno sostituite da giochi elettronici. • Maggiore visibilità e maggiore presenza da parte dell’Amministrazione, più considerazione e coinvolgimento nelle iniziative. Vorremmo interfacciarci costantemente con il Comune. • Partecipazione dell'amministrazione nel trovare risorse per progettualità quali musica per anziani e altri tipi di rassegne culturali, ad es. con progetto Restate, o altri.
  • 13. Centro Sociale Circolo ARCI “La Fontana” – Pratofontana 2 marzo 2015 Presenti: Fabio Fantuzzi, Patrizia Iotti, Lorena Iotti per l'Amministrazione comunale: Vilma Castiglioni, Alessandra Margini, Francesca Ruozi Quale è il tuo ruolo? •Fabio Fantuzzi, consigliere dal 2003, cassiere, responsabile degli acquisti, fa turni come barista e partecipa a gran parte delle iniziative •Iotti Lorena, volontaria ancora prima della nascita del C.S. di oggi, quando esisteva un circolo Arci più ridotto. Sempre presente e attiva nelle iniziative. Ha contribuito alla nascita del doposcuola 10 anni fa, segue la tombola del lunedì sera. •Patrizia Iotti , è nel direttivo da 2 anni, abita in via Settembrini ma ha legami affettivi a Pratofontana, Ha contribuito a introdurre il dopo scuola delle medie e l'incontro tra mamme 1 Cosa funziona bene nel tuo centro sociale? Puoi descrivere chi e/o cosa contribuisce a determinare questi momenti di successo? I presenti condividono come punto di forza l'impegno, la partecipazione, il buon clima tra i volontari “storici” . Si lavora bene insieme, si condividono le decisioni e c'è affiatamento tra le persone
  • 14. • Tombola: tutti i lunedi sera. Viene definita “familiare” perchè ci sono al massimo 15 persone, che possono parlare mentre giocano, si conoscono tutti • pranzo dell'8 marzo • “sagretto” - 3^ domenica di luglio, in passato facevano uno spettacolo (es comico dialettale) con un contributo della circoscrizione, ora non hanno i soldi • affitto locali per feste private • organizzano un torneo estivo di pallavolo • altre cene, pranzi, feste..... si dedica un momento di ascolto delle criticità: • manca un ricambio generazionale di volontari, capita che ci siano idee per nuove progettualità ma mancano nuove leve su cui investire • i nuovi abitanti di Pratofontana non partecipano alle iniziative, non sono conosciuti • ad un assemblea pubblica Coopservice e CCFS, che hanno costruito la propria sede all'inizio del Paese, avevano promesso di contribuire attivamente alle iniziative. All'inizio davano contributi importanti (fino a 1.500 euro). Ora hanno ridotto sensibilmente il contributo e creano solo problemi di viabilità. La loro presenza non ha portato alcun vantaggio al territorio. • i giovani lamentano una difficoltà di collegamento: pur avendo autobus e treno manca un punto vendita dove acquistare i biglietti e non ci sono collegamenti con Massenzatico • in passato diversi interlocutori del paese si erano riuniti in “tavoli di confronto” per riflettere sui mutamenti che attraversavano la frazione, esperienza poi convogliata in “pratofficina” seguito dal centro per le famiglie. Tante “promesse” non si sono poi realizzate • la nuova pista ciclabile è definita una “presa in giro” • il settore sport è del tutto sguarnito: non esistono società sportive, non ci sono impianti adeguati, c'è un campo di calcetto ma è poco utilizzato perché mancano gli spogliatoi.
  • 15. 2 Quali sono gli attori territoriali con cui il centro sociale collabora? In quale modo il territorio (luoghi, persone, servizi, ecc…) ha contribuito a determinare i momenti di successo? • doposcuola elementari e medie gratuito, dovrebbero pagare 5 euro per la tessera, ma molti sono esentati. Il Centro paga un educatore di Solidarietà 90 (partecipato a progetto bandone). Ricevono un contributo da Coopservice e CCFS; un altro educatore è pagato dal Progetto Nomadi del servizio sociale • collaborazione buona e frequente con la Parrocchia • c'è una comunità evangelista, ma si limitano ad affittare i locali per loro iniziative Come ti immagini il centro sociale nel 2020? Quali idee, proposte o "nuovi" spazi ti immagini per una comunità che voglia essere più attiva in questi luoghi pubblici? • investimento sull'attivazione e partecipazione giovanile alle attività del Centro • maggiore coinvolgimento delle nuove famiglie residenti • desiderio di sviluppare l'area “sport”
  • 16. INTERVISTA CS SPALLANZANI _ 02.03.2015 (focus group) Presenti: Giuliana Melioli, Agostino Maniero, Giulio Brighenti, Giuseppe Ferrari, Domenica Cattini, Anita Rabitti Presenti per l'amministrazione: Elisa Ferretti, Patrizia Pederzoli Prima sessione Cosa funziona bene nel tuo centro sociale? Puoi descrivere chi e/o cosa contribuisce a determinare questi momenti di successo? Quale è il tuo ruolo? 1 – orti sociali (186 orti) come elemento di socialità e di scambio tra le persone 2 - “caffé alzheimer” (in collaborazione con Aima) tutti i venerdì mattina il CS è a disposizione delle attività dei malati di alzheimer 3 - serra gestita dai disabili dell'associazione Anemos. Si è sviluppato nel tempo un rapporto tra i ragazzi e i soci (miglioramento integrazione, aiuto nei lavoretti, ….) 4 – accordo-collaborazione con istituto comprensivo Einstein Cà Bianca: volontari del CS hanno dato una mano nelle manutenzioni del giardino scolastico, e diverse classi dell'istituto faranno incontri e visite guidate su vari temi (cos'è il centro sociale, le stagioni e gli orti, l'agricoltura biologica, …) 5 – iniziative di festa e ricreative, tra cui il ballo tutti i venerdì, che hanno permesso di coinvolgere nuovi soci (rincresco offerto, carnevale per gli adulti, ….) 6 – campo giochi estivo in collaborazione con Arte in gioco 7 – gruppi di ragazzi che giocano a ping pong Seconda sessione Quali sono gli attori territoriali con cui il centro sociale collabora? In quale modo il territorio (luoghi, persone, servizi, ecc…) ha contribuito a determinare i momenti di successo? – numerose scuole della città, in primo luogo Cà Bianca – Einstein - Telefono Amico (festa di primavera) – Aima - Anemos - chiese evangeliche (si incontrano qui per le loro attività) Terza sessione Come ti immagini il centro sociale nel 2020? Quali idee, proposte o "nuovi" spazi ti immagini per una comunità che voglia essere più attiva in questi luoghi pubblici? Problematica: coinvolgere i più giovani nel CS e attivarli come volontari. Ipotesi di intervento: - Installare attrezzature per i giovani (anche se sono problematici) - Tentare l'integrazione con i nuovi cittadini (dando spazi per le loro attività, come fanno con le chiese evangeliche) - aprirsi alle famiglie, anche tramite l'affidamento di orti a non pensionati (già in corso)
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  • 18. Il percorso Presentazioni dei conducenti e ruoli, quindi spiegazione del pieghevole posizionato sui tavoli del progetto “Dove corri siamo QUA” in particolare la nascita delle nuove due figure dell’architetto di quartiere e del mediatore civico (in pochi ne erano a conoscenza). Dall'inizio di questa esperienza occorre riflettere sul ruolo che i Centri sociali potranno svolgere in futuro, anche per evitare che progressivamente alcuni di essi non riescano più a gestire le loro attività per mancanza di ricambio generazionale. L'Amministrazione comunale ha attivato un percorso di partecipazione aperto a tutti gli organismi direttivi dei Centri sociali e alla comunità locale, sul nuovo ruolo che essi saranno chiamati a svolgere nei prossimi anni. Spiegazione del metodo del World CAFFÈ lasciandoli liberi di formare due o 3 gruppi per, confrontarsi e ragionare per delineare priorità ed idee del Vostro Centro Sociale Presenti 14 persone di cui 11 uomini e 3 donne: Formati due tavoli Accoglienza dalle 20.20 alle 21.00 Inizio ore 21 fine ore 23.20 Bertani Lorenzo, Gualtieri Sergio, Bonacini Ugo, Cosentini Natalia Romina, Ilari Ivan Pinessi Frida, Valli Margaret, Manzini Luciano, Meglioli Maurizio, Montecchi Saverio, Sezzi Marco, Catellani Remo, Coccomeri Loris, Beggi Loris
  • 19. Prima sessione Cosa funziona bene nel tuo centro sociale? Puoi descrivere chi e/o cosa contribuisce a determinare questi momenti di successo? Quale è il tuo ruolo?Sincerità - Il Centro funziona perché c’è una buona organizzazione interna, una prontezza nella risoluzione dei problemi e partecipazione dei volontari - La buona riuscita delle iniziative gestite dai volontari denota una buona divisione dei compiti, comunicazione tra i membri del comitato di autogestione e con il presidente; gli incontri avvengono una volta la mese - Ottima gestione della barista che contribuisce alla riuscita delle varie attività - Coinvolgimento di altri centri sociali - Numerose le iniziative estive grazie alla gestione e conduzione del Parco e capacità nella logistica delle persone che vi lavorano - Gestione del Parco con i volontari del centro sociale, frequentatissimo in primavera e estate. - Si distingue per numerose iniziative di solidarietà, attraverso attività e feste finalizzate alla raccolta fondi da destinare a beneficenza. Le cene servono anche per autofinanziare attività del Centro Sociale, per esempio la serata dialettale che la Circoscrizione non è più stata in grado di finanziare. - Numerose le attività sportive grazie alla presenza di strutture che funzionano, sono ben gestite accoglienti e curate ( campi da calcio, bocce, basket, arcieri della notte ecc..) - Campo giochi e feste dei bambini in età scolare - Utilizzo della casetta per compleanni dei bambini - Il gioco delle carte, tornei una volta al mese con la collaborazione della barista - Collaborazione col PD per la festa estiva di Biasola - Nel Direttivo/Comitato si è cercato di inserire rappresentanti delle attività/società sportive.
  • 20. Seconda sessione Quali sono gli attori territoriali con cui il centro sociale collabora? In quale modo il territorio (luoghi, persone, servizi, ecc…) ha contribuito a determinare i momenti di successo? - Comitato per la Festa della Biasola - UISP e CSI per campi sportivi - Collaborazione con la gestione del Bar che si è sempre adattato alle esigenze organizzative - Scuole (campo estivo) - Comune di RE è da sempre un punto di riferimento, per esempio organizzazione campi gioco estivi - Fondazione per lo Sport per la gestione del campo sportivo - Bocciofila di Coviolo, - Arcieri della notte - Associazione di pesca Piccola pausa prima del rush finale
  • 21. Terza sessione Come ti immagini il centro sociale nel 2020? Quali idee, proposte o "nuovi" spazi ti immagini per una comunità che voglia essere più attiva in questi luoghi pubblici? Tavolo 1: Visione più legata al buon funzionamento di quello che già c’è per non “perderlo” ma patrimonializzarlo e mantenerlo - Nuovi giochi per bambini , quelli che ci sono sono mal ridotti e non incentivano la frequentazione del parco, oltre che stesura di un tappetino anti trauma per evitare allagamenti quando piove e maggiore sicurezza - Maggiore sinergia tra gruppi sportivi alla collaborazione per l’utilizzo delle strutture che potrebbero essere utilizzate anche per altri sport . Adattamento della struttura della bocciofila (oggi poco utilizzata rispetto al passato) anche per il tiro con l’arco - Nuove strutture e servizi: migliorare illuminazione del parcheggio servizi igienici esterni per quando il centro sociale è chiuso area pic-nic nel parco nuove panchine ammodernamento dell’attrezzatura sportiva - Necessità di fondi attraverso la sponsorizzazione esterna per poter costituire squadra di calcio giovani e mettere in valore i campi sportivi, oltre che poter organizzare più tornei sia di bocce che di calcio Tavolo 2: Visione più rivolta al futuro e alla ricerca di nuove attività o strategie per poter attrarre e far conoscere ai giovani il centro sociale rendendolo un catalizzatore. - Coinvolgimento di nuovi soggetti come la Biblioteca per costituire un Centro Culturale all’interno del centro sociale e avere la disponibilità di materiale didattico - “Spazio Giovani” dedicare parte delle struttura ai giovani e attivare connessione Internet - Maggiori sinergie con il Comune per organizzare le attività nello spazio giovani - Il centro sociale come collegamento e punto di riferimento del territorio - Attivazione di doposcuola , anche con il supporto di Insegnanti esperti , aperto anche ai ragazzi delle medie. Anche come possibilità di aggancio per offrire poi altre opportunità ludiche e ricreative. - Apertura del bar anche alla mattina - Rinnovamento del comitato (tema del “dopo di noi”. Non c'è ricambio) Segnalazioni e richieste fuori tema - La ciclo- pedonale di San Rigo è molto frequentata ma manca di collegamenti ed è interrotta, servirebbe anche da collegamento con le scuole - Manca il collegamento ciclo pedonale San Rigo - Rivalta che potrebbe sopperire almeno in estate e la domenica alla mancanza di una linea bus - Problemi di viabilità a Rivalta, nei pressi del distributore
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  • 28. PRIMA SESSIONE Cosa funziona bene nel tuo centro sociale? Puoi descrivere chi e/o cosa contribuisce a determinare questi momenti di successo? Quale è il tuo ruolo? - La buona armonia fra il consiglio direttivo, i volontari del verde e delle attività varie del centro sociale (cucina, gestione degli spazi, ecc.); - La buona armonia e la collaborazione con gli altri operatori del territorio (associazioni, organizzazioni, servizi dell'amministrazione comunale, scuole, circoli e parrocchie); - La presenza della cucina interna e del bar; - L'accessibilità e la fruibilità del centro sociale nonché la sua collocazione territoriale; - La posizione interna al parco e la vicinanza con esso; - La presenza frequente del Presidente e dei consiglieri nelle ore di apertura; - La struttura, che è nuova, funzionale, a piano terra e senza barriere architettoniche; - Le iniziative estive di animazione del quartiere molto partecipate dalle famiglie
  • 29. SECONDA SESSIONE Quali sono gli attori territoriali con cui il centro sociale collabora? In quale modo il territorio (luoghi, persone, servizi, ecc…) ha contribuito a determinare i momenti di successo? Il centro sociale mette a disposizione i suoi spazi e i volontari della cucina interna per incontri pubblici e cene promossi da associazioni onlus, coop sociali, organizzazioni no profit e tanti altri attori. Fra questi: - Coop Il Fiore, che si porta avanti attività diurne per ragazzi portatori di handicap; - Casa protetta I Girasoli di RETE, Pieve Modolena per la realizzazione dell'orto in collaborazione con le scuole - Istituto scolastico comprensivo J.F.Kennedy, Pieve Modolena; Comitati genitori presenti nella scuola - Auser; - Gruppo micologico; - Il Bello del Ballo (scuola di ballo); - Il Coro Selvatico; - Scuola di musica “Il Riccio d'estate”; - “Maggio in strada”, educazione stradale ai bambini della scuole, promossa dalla Polizia Municipale al circuito del parco; - Ass. di genitori Mattone su Mattone, Cella; - Ass. Ascmad-Prora, pinnacolo benefico; - GGEV, Gruppo guardie ecologiche volontarie; - Unità pastorale di Pieve Modolena; - UISP, Coop Solidarietà 90 per la realizzazione del Campo-giochi estivo nel parco; - Libera (ass. antimafia); - Coop Anemos, integrazione e inserimento sociale di persone con disabilità; - AUSL; - Comune di Reggio Emilia, progetti di pulizia esterna con persone in difficoltà o disagio nel patto di cittadinanza attiva;
  • 30. TERZA SESSIONE Come ti immagini il centro sociale nel 2020? Quali idee, proposte o "nuovi" spazi ti immagini per una comunità che voglia essere più attiva in questi luoghi pubblici? - Avere forze nuove, dando spazio a una generazione nuova di volontari; - Dotare il sistema centro sociale-parco di una pista polivalente per lo svolgimento di attività sportive e di divertimento oggi assenti, specie nei mesi estivi. È la priorità e sarebbe una grande potenzialità per la vitalità del centro sociale; - Terminare (da parte degli uffici comunali competenti) l'opera di messa a norma della cucina; - Attrezzare il parco con diverse panchine nella parte nord-est verso l'area di sgambamento cani; - Istallare della segnaletica per l'indirizzamento al centro sociale da via Kennedy e via Brigata Reggio - Istallare alcune bacheche e stalli con divieto di fermata in prossimità degli accessi pedonali al centro sociale da Via Gallinari;
  • 31. Centro sociale Reggio Est 04 03 2015 Presenti: Lachmia Riho, Salvatore Carulli, Giovanni Guatelli, Mario Fecondo Circa 150 soci. Costruire attività a misura del quartiere. Convenzione modificata circa due anni fa. Rapporto economico diverso da tutti gli altri, poiché i Centro è un vero e proprio presidio del quartiere; il Comune copre buona parte delle spese vive. Si trova in una zona difficile, circolo frequentato da tanti bambini di giorno e allo stesso tempo situazioni di degrado. Circolo abbandonato di sera. All'interno del circolo tensioni tra i soci. Vogliamo moltiplicare tutte le iniziative possibili di tutte le etnie. Importante decidere le cose insieme e non per interesse privato. Nel quartiere coesistono diverse realtà e due comitati critici verso gli immigrati, vogliono che il territorio sia presidiato e controllato. Importante un approccio di integrazione con i nuovi cittadini. Il seminterrato va riqualificato se si vuole renderlo agibile, attività di ginnastica dolce per anziani. Bagni insufficienti per un numero sopra le cinquanta persone. Le telecamere sono in buona parte disconnesse e non funzionano. Bisogna trovare il modo di avere finanziamenti per coprire le spese. Prima sessione Cosa funziona bene nel tuo centro sociale? Puoi descrivere chi e/o cosa contribuisce a determinare questi momenti di successo? Quale è il tuo ruolo?' • La decisione non la prende una persona, ma viene presa insieme per il bene del circolo e del quartiere, che deve essere uno sviluppo delle città. • 1, 6, 7 contatto!
  • 32. • C'è una squadra che usa il campo da calcetto, i ragazzi del quartiere lo vogliono usare per avere garanzie sull'uso. Pista con due canestri da basket molto utilizzata. • Cinque ragazzine che usano il campo da calcetto di via paradisi alla domenica pomeriggio. • Come Centro d'incontro stiamo facendo un corso d'italiano per trenta bambini all'Abaco di pomeriggio (da lunedì fino a venerdì una decina di adulti) insegna loro Lucia Sangiorgi, con sostegno provinciale (FEI accademia della vita quotidiana). • Bisogna cercare di parlare con tutti uomini, donne e diverse etnie. • Organizzare alcune cuoche del quartiere per fare un incontro con AUSL per serata etnica, per portare e attrarre persone e renderle importanti per il centro e per il resto della città. • Ragazzi che vengono a fare il pomeriggio, gli educatori sono culla del mondo e si occupano di loro a partire dagli stranieri. • Condivisione di regole e situazioni di integrazione per fare crescere i giovani con rispetto l'uno dell'altro al di là delle provenienze e dei pregiudizi degli italiani. • Gita al Ventasso multietnica con dieci nazionalità diverse. Seconda sessione Quali sono gli attori territoriali con cui il centro sociale collabora? In quale modo il territorio (luoghi, persone, servizi, ecc…) ha contribuito a determinare i momenti di successo? • Atlas (era un'associazione di sole donne) che faceva laboratori di soli donne, ma l'associazione si è sciolta. • Associazione albanese che tra le altre cose ha organizzato un torneo di scacchi è interessante perché mette insieme nazionalità e generazioni diverse. • 2 associazioni ghanesi si incontrano almeno una volta al mese, incontri in cui simpatia dei problemi del loro gruppo, solidarietà agli immigrati rispetto alle persone che faticano a soppravvivere in Italia.
  • 33. • Avvocati di strada presenti il sabato mattina ogni due settimane. • Ambasciata tunisina due volte la settimana lezione di arabo. Terza sessione Come ti immagini il centro sociale nel 2020? Quali idee, proposte o "nuovi" spazi ti immagini per una comunità che voglia essere più attiva in questi luoghi pubblici? • Poter parlare davanti a tutti donne libere come gli uomini. Feste miste. • Tutti insieme qua, senza un bar dove ci sono solo uomini, con tutte le persone che si incontrano la domenica, le famiglie vicine che parlano, ognuno porta le sue tradizioni, un luogo dove si puó parlare dei problemi, una piazza dove ognuno può dare il meglio di se stesso senza giudizi. • Vedere qua dentro tutte le varie etnie che si rispettano in una vera coesione. • Creare un gruppo che faccia da motore, conoscersi meglio, aumentare la convivenza con il sostegno del comune (è necessario un gruppo affiatato che attrae eventi esterni), superare il problema di lavoro che attanaglia tutti quanti. • Vedere se anche gli anziani possono mettersi in gioco mentre i giovani sono attivi. • Un punto di riferimento importante è la piazza del bar analcolico. • Problema è dentro i condomini. • Andare al di là dei comitati, Reggio est, via IV Novembre, via Melato. • Prevedere dei momenti di comunicazione e di studio di educazione civica e costituzione.
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  • 40. Accoglienza dalle 20.20 alle 21.00 Inizio ore 21 fine ore 23.15 1. Bonacini Enrica - Presidente circolo 2. Ives Motti – presidente coop. e Consigliere circolo 3. Trunzo Cristina – consigliere circolo 4. Porta Paolo –consigliere circolo e amministratore 5. Nasi Sergio - consigliere circolo 6. Trinelli Enzo – volontario circolo 7. Vernillo Giulio – consigliere circolo e coop 8. Primavori Domenico - consigliere circolo e coop 9. Moratti Gilberto – consigliere centro insieme 10. Guatelli Renato - consigliere centro insieme 11. Prampolini Umberto – presidente Gruppo sportivo bismantova sez ciclismo 12. Dell’Amico Silvia – volontaria telefono azzurro
  • 41. Prima sessione Cosa funziona bene nel tuo centro sociale? Puoi descrivere chi e/o cosa contribuisce a determinare questi momenti di successo? Quale è il tuo ruolo? - Sala Polifunzionale ampia e accogliente Le iniziative vengono fatte dal lunedì alla domenica all’interno della sala , escluso il giovedì reso disponibile per il quartiere e per le serate di beneficenza o assemblee - Presenza dei volontari molto attivi (una cinquantina) - Un parco attrezzato molto frequentato: buona la gestione del Parco con i volontari del centro, frequentatissimo in primavera e estate ma anche in inverno grazie alla presenza di diverse scuole - Molte attività: la buona riuscita delle iniziative gestite dai volontari denota una buona divisione dei compiti, comunicazione tra i membri del comitato di autogestione e con il presidente. Tutte le iniziative sono gratuite - Le nostre attività settimanali sono : tombola , pinnacolo, scala 40, 3 serate di ballo liscio e country, - Punto di aggregazione e non solo del quartiere ma anche anche territoriale - Presenza del bar aperto al pubblico, ottima gestione che contribuisce alla riuscita delle varie attività, provvede alla divulgazione degli eventi anche sulla pagina facebook (molto frequentata); organizza eventi musicali per giovani. - La presenza di diverse associazioni gruppi sportivi e associazioni onlus con sede nell’edificio che collaborano attivamente offrendo i propri volontari, aiuta il buon andamento del centro - Serate di beneficenza in collaborazione con i volontari che si prestano ad aiutare le associazioni ospiti alle quali viene data gratuitamente la sala - La buona riuscita delle iniziative gestite dai volontari denota una buona divisione e organizzazione dei compiti, comunicazione tra tutti i membri - Festa di inizio estate ( giugno) che dura 2/3 giorni rappresenta un momento di condivisione molto alto, le associazioni che hanno sede nel CS., le scuole, gli asili , il quartiere partecipano attivamente sia nell’organizzazione che realizzazione.
  • 42. - Le manutenzioni effettuate permettono di mantenere la struttura ordinata ed efficiente in modo che le attività siano svolte nel modo migliore e in un ambiente ospitale e accogliente. - Spettacoli serali estivi - Croce verde, servizio per il quartiere Seconda sessione Quali sono gli attori territoriali con cui il centro sociale collabora? In quale modo il territorio (luoghi, persone, servizi, ecc…) ha contribuito a determinare i momenti di successo? - G.S. Bismantova sezione ciclisti ( molti anziani) - Moto club ( realtà extra territoriale) - Vespa club - G.S. podistica Bismantova - Lenza reggiana ( pescatori) - Telefono azzurro - Amici anni ‘60 - Auser (porta anziani in Via Compagnoni per “Filòs”) - Emmaus - Croce verde - Bar ristorante “ah bein bar” - - Reggio calcio - Lega tumori - CEIS - numerose scuole del quartiere ( infanzia, elementari, ecc..)
  • 43. Terza sessione Come ti immagini il centro sociale nel 2020? Quali idee, proposte o "nuovi" spazi ti immagini per una comunità che voglia essere più attiva in questi luoghi pubblici? - Si dovrebbe avere un ricambio generazionale attirando con le attività la fascia di età che va dai 40 ai 50 anni e quella degli adolescenti - Parco: sistemazione del parco attraverso la piantumazione di nuovi alberi e nuovi giochi per bambini per dare un miglior servizio alle tante famiglie e giovani che lo frequentano; una pedana per fare attività serali - Maggiore sinergia e coordinamento con i circoli stabilendo almeno un incontro all’anno per scambiare buone pratiche e per non fare attività che si sovrappongono; - Ristrutturare la sala polivalente per renderla più appetibile ai giovani, ampliamento con una struttura prefabbricata in legno o altro a piano terra con la possibilità di affiancarla all’edificio esistente per collocare una stanza da dedicare esclusivamente ai giovani con dei bigliardi - Spazio Giovani :con la collaborazione del comune la costruzione di una pista polivalente per attività sportiva come pattinaggio, basket, pallavolo ecc.. - Trovare delle attività per animare la sala anche durante i pomeriggi( oggi sono solo attività serali) , potrebbero essere : 1. collaborazione con qualche cooperativa per l’attivazione di un doposcuola 2. centro culturale per iniziative sociali ( abbiamo lavorato con i servizi sociali in passato relativamente alle attività svolte nella palestrina di via fenulli) … 3. momenti di aggregazione con personale competente attraverso la lettura di libri , favole , sostegno per bambini ecc.. 4. scuola di recitazione, teatro 5. Attivare corsi di cucina - Ci si augura che i volontari siano sempre presenti e in numero sempre maggiore per svolgere le attività del circolo . Attività che dovrebbero rispondere alle esigenze future della comunità.
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  • 45. PRIMA SESSIONE Cosa funziona bene nel tuo centro sociale? Puoi descrivere chi e/o cosa contribuisce a determinare questi momenti di successo? Quale è il tuo ruolo? - La grande storia che ha il centro sociale (quando nel 1924 fu inaugurato il bocciodromo dell'allora cooperativa di consumo parteciparono al pranzo più di 500 persone!); - L'“onda” sportiva del centro costituita in prevalenza da pesca, boccette e bocce; - È il principale punto di aggregazione per i meno giovani e gli anziani del quartiere (molti anziani vengono qui anche senza consumare per guardare la tv, giocare a carte o leggere il giornale). Funge un po' da “centro diurno”; - Il bocciodromo è contraddistinto da strutture “adattabili” per le diverse iniziative, caratteristica che potrebbe essere utile nel futuro che, però, richiede tempo ed energie per la messa in opera e pertanto questo implicherebbe un'iniziativa diluita nel tempo, (non è fattibile x una serata es. ballo o altro: sarebbe troppo gravoso l'impegno); - La nuova giovane barista, che ha già promosso due feste in piazzetta che hanno avuto un ottimo successo; - Il piccolo gruppetto dei giovani, che però non è interessato a svolgere attività di volontariato, non partecipa ai giochi e consuma poco; - siamo aperti a chiunque vuole entrare a far parte del gruppo che gestisce il centro sociale, purché si impegni in prima persona a fare il volontario e senza cancellare le nostre attività (bocce, boccette). I consiglieri e i volontari del circolo presenti al tavolo hanno voluto sottolineare anche le problematicità che gravitano intorno al centro sociale: - Bassissima, se non assente, presenza di donne, ragazzi e bambini (il fatto di non avere un'area verde non consente la frequentazione di mamme con bambini); - Il Gattaglio era un centro sociale di cultura e partecipazione: facevamo cene da oltre 300 persone. - La nostra è una generazione che non è riuscita a rinnovarsi, quindi i pochi rimasti sono ormai vecchi e non hanno più le forze per andare avanti; - Non c'è dialogo né molta collaborazione fra le varie attività di gioco del centro sociale. Lo confermano anche le cene sociali “separate” (gruppo delle bocce, gruppo delle
  • 46. boccette, gruppo dei pescatori...); - Forte esigenza di riqualificare il quartiere; - Problemi legati allo spaccio di sostanze stupefacenti; - Problemi di parcheggio e di viabilità; - Manca il passaggio degli autobus urbani, una volta presenti e utilizzati dagli anziani; - Manca il volontariato: siamo rimasti meno di una decina; - Problematica legata alla struttura, caratterizzata da un edificio con i locali del piano superiore accessibili solo con l'ascensore (le scale sono scale di sicurezza esterne); - L'affitto chiesto dal Comune è troppo alto e diventa sempre più insostenibile per il nostro centro; - L'accesso ai soli possessori della tessera è vincolante per le attività che si potrebbero e vorrebbero fare (doposcuola, campi-gioco, incontri pubblici di cultura e formazione); - Antonia (la cittadina presente) critica che c'è stata - e c'è - poca apertura verso nuove e diverse opportunità (riguardo l'uso delle sale in modo diverso o altri progetti ad hoc): il centro sociale è troppo ancorato a tutto quello che è la vecchia “tradizione”.
  • 47. SECONDA SESSIONE Quali sono gli attori territoriali con cui il centro sociale collabora? In quale modo il territorio (luoghi, persone, servizi, ecc…) ha contribuito a determinare i momenti di successo? Il centro sociale non ha rapporti con altri attori territoriali. Gli unici incontri o assemblee che vengono effettuate all'interno riguardano: - Assemblee condominiali di un palazzo del vicinato; - Assemblee e incontri delle federazioni sportive cui sono affiliate le attività di gioco e sport del circolo (FIB Federazione italiana di bocce, FIPSAS Federazione italiana della pesca sportiva, FIBIS Federazione italiana bigliardo sportivo...);
  • 48. TERZA SESSIONE Come ti immagini il centro sociale nel 2020? Quali idee, proposte o "nuovi" spazi ti immagini per una comunità che voglia essere più attiva in questi luoghi pubblici? - Affitto ponderato e più equo rispetto alle vita reale del centro sociale; - Dotare la copertura dell'edificio di pannelli solari, ne trarremmo un enorme vantaggio sulle bollette; - Coibentare l'edificio poiché vi è una dispersione di calore altissima; - Agevolare, da parte del Comune, iniziative svincolate dal tesseramento; - Portare nuovi soggetti portatori di interesse dentro gli spazi del centro sociale, magari giovani, bambini e donne;
  • 49. Centro sociale Laghi di Reggio 05 03 2015 Prima sessione Cosa funziona bene nel tuo centro sociale? Puoi descrivere chi e/o cosa contribuisce a determinare questi momenti di successo? Quale è il tuo ruolo?' • Il luogo è sempre frequentato, per studiare e leggere. Tradizione culturale del dialetto, delle carte, della passione di uno sport all'aria aperta. Funziona un'amicizia vera e intensa, un'amicizia che riguarda un'età oltre il lavoro. • I laghi sono un patrimonio per Reggio, ma oggi non funzionano. I pesci venivano immessi in vasche con acque ossigenata, che oggi sono bucate. C'è stata una perdita importante da un tubo che ha comportato un notevole onere ed ora è necessario fare perizia dei danni e degli interventi. Su sette laghi solo due sono funzionanti. Quello dei bambini ha chiuso. Ci sono diverse priorità di carattere strutturale: togliere un porticato caduto con la neve, rimettere a posto un pó i laghetti, aggiornare le attrezzature e gli impianti della cucina. Bisognerebbe allargare leggermente la cucina per renderla maggiormente utilizzabile anche per cene del centro. • Il bar ha qualche problema gestionale: si vorrebbero avere orari elastici e offrire un servizio di ristorazione a pranzo. • Vengono fatte gare di pesca una/due volte la settimana. Sarebbero necessari dei vasconi (che costano circa 600/700 euro l'una) per proteggere le trote dai cormorani. • Sarebbe importante la presenza di un mediatore culturale con altre realtà. • Costruire rapporto con l'Azione Cattolica di Sesso per giornate di pesca dedicate ai bambini. • Essere una risposta per altre zona come luogo di attrazione. • Parco giochi che può essere attivato per le famiglie, devono essere inserite nuove strutture e una rete metallica per proteggere l'accesso al lago.
  • 50. • Secondo i presenti, il Comune attraverso un proprio tecnico deve valutare il livello di problematiche specifiche anche per dare fattibilità dal punto di vista economico. Si ritiene necessaria una supervisione tecnica per rendersi conto di come può funzionare questo centro dal punto di vista strutturale. Seconda sessione Quali sono gli attori territoriali con cui il centro sociale collabora? In quale modo il territorio (luoghi, persone, servizi, ecc…) ha contribuito a determinare i momenti di successo? Non ci sono associazioni che fanno attività. Terza sessione Come ti immagini il centro sociale nel 2020? Quali idee, proposte o "nuovi" spazi ti immagini per una comunità che voglia essere più attiva in questi luoghi pubblici? • Attivare un sistema di luci esterne. • Rifare il parcheggio. • La cantina si allaga ogni volta che piove ed è lo spazio dove si trova l'impianto elettrico. • Barchette da fidanzati (laghetto a chiaro di luna). • Contattare associazioni che chiedono uno spazio per dare la disponibilità per rivitalizzare il centro sociale. • Dove c'era laghetto bimbi si potrebbe dare lo spazio ad addestratori di cani. • Ripristinare la cura delle piante. • Intrecciare gli interessi e le attività creando nuove opportunità di incontro e animando il circolo.
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  • 57. Il percorso L'esperienza dei Centri sociali di Reggio Emilia è stato ed è uno dei punti di forza del modello reggiano di coesione sociale. A distanza di quattro decenni dall'inizio di questa esperienza occorre riflettere sul ruolo che i Centri sociali potranno svolgere in futuro, anche per evitare che progressivamente alcuni di essi non riescano più a gestire le loro attività per mancanza di ricambio generazionale. L'Amministrazione comunale ha attivato un percorso di partecipazione aperto a tutti gli organismi direttivi dei Centri sociali e alla comunità locale, sul nuovo ruolo che essi saranno chiamati a svolgere nei prossimi anni. Il primo incontro di presentazione del percorso di coinvolgimento si è tenuto il giorno 21 gennaio 2015 presso la Sala Conferenze dell'Ex Tribunale, e ha visto la presenza di numerosi rappresentanti dei centri sociali. Il percorso inclusivo è organizzato in due momenti di coinvolgimento: il primo momento prevede un gruppo di lavoro rivolto ai consigli direttivi dei Centri sociali e alle associazioni locali che interagiscono con i centri sociali, allo scopo di raccogliere le buone pratiche presenti sul territorio. Il secondo momento sarà un evento pubblico rivolto all’intera cittadinanza per condividere le buone esperienze e ragionare su nuove strategie e idee realmente praticabili. I momenti saranno strutturati per lavorare in gruppo, confrontarsi e ragionare per delineare priorità ed idee per descrivere come vi immaginate i Centri sociali nel 2020. Presenti: Pilò Giuseppina, Concioni Marina, Frizzi Gianni, Pallanzani Eugenio, Zannoni Ermes, Tantanti Edoardo, Bondarelli, Codeluppi Domenico, Orlandini Luciano, Bazzani Adolfo, Bernardi Delia, Galli Giorgia, Depietri Erminio, Baroni Angelo, Gorrini Glauco, Marangoni Giuliano
  • 58. Prima sessione - Cosa funziona bene nel tuo centro sociale? Puoi descrivere chi e/o cosa contribuisce a determinare questi momenti di successo? Quale è il tuo ruolo? • Manutenzione esterna, giardinaggio e pulizia del centro sociale, del parco esterno e l’intorno del lago (fatta dal sig. Canepari) • Gnocco fritto fatto dai volontari alla domenica • Il bar e i volontari che se ne occupano • L’amministrazione del centro sociale/il consiglio direttivo • Le cene sociali (tortellata) • Le manifestazioni organizzate in collaborazione con la Uisp • Punto di ritrovo per arrivo e partenza di gare podistiche/sportive • Il volontariato e l’attiva presenza dei soci • Armonia del centro sociale: si sta bene con le persone che lo frequentano • Territorio di luoghi e servizi • Conoscenza delle persone • Il gioco delle carte • L’amicizia
  • 59. Seconda sessione - Quali sono gli attori territoriali con cui il centro sociale collabora? In quale modo il territorio (luoghi, persone, servizi, ecc…) ha contribuito a determinare i momenti di successo? • Abbiamo già collaborato con Uisp, ci siamo trovati molto bene e ci piacerebbe riorganizzare altre manifestazioni • F.I.P.S. • Ci piacerebbe aumentare la collaborazione con le scuole del comune, la Parrocchia e l’associazione gli Amici di Rivalta Terza sessione - Come ti immagini il centro sociale nel 2020? Quali idee, proposte o "nuovi" spazi ti immagini per una comunità che voglia essere più attiva in questi luoghi pubblici? • Una nuova sede per il centro sociale, regolarmente accatastata, a norma e capace di ospitare più persone (sfruttare il lotto di area verde in cui è già prevista la nuova sede del centro) • Maggiore collaborazione con altri centri sociali del comune, associazioni del territorio e la Parrocchia • Riprendere l’attività della pesca, solo ricreativa/turistica con laboratori rivolti a bambini e ragazzi delle scuole del territorio (ad esempio la pesca senza artiglio) e a ragazzi diversamente abili (ad esempio realizzando una piccola piattaforma sul lungo lago dedicata alla pesca per diversamente abili) • Prevedere un mercatino dell’usato o mostra di auto/moto d’epoca, organizzato periodicamente • Una pista per il gioco delle bocce • Un centro sociale collegato al percorso naturalistico del Crostolo, con un’area dedicata allo svago/pic nic per ospitare le persone che arrivano la domenica (panchine, tavolini, spazi d’ombra,ecc…)
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  • 61. PRIMA SESSIONE L'incontro è iniziato con una presentazione generale del centro sociale ai facilitatori e ai soci da parte del presidente Villiam Orlandini, che ha ritenuto di inserirlo come primo punto all'ordine del giorno di un consiglio direttivo convocato appositamente la stessa serata. Sin dall'inizio si sono quindi determinate condizioni che non hanno permesso di effettuare il “world café”. Nonostante la presenza di oltre 20 persone, si è optato per dar luogo a un grande “focus group”. Cosa funziona bene nel tuo centro sociale? Puoi descrivere chi e/o cosa contribuisce a determinare questi momenti di successo? Quale è il tuo ruolo? - L'elemento di successo che emerge chiaramente su tutti è il volontariato: attorno all'Orologio gravitano 150 volontari che dedicano più di 20.500 ore totali di bilancio sociale alla gestione del bar, della cucina, dello stabile e alle varie iniziative come per esempio la tombola o la preparazione dei cappelletti. Alle associazioni che collaborano stabilmente con il centro e alle quali servono i locali per lo svolgimento delle loro attività il centro non chiede contributi economici ma ore di volontariato. Questo è il vero valore del centro sociale. - molte le iniziative che il centro mette in campo: le quattro che catalizzano il maggior numero di partecipanti riguardano la Giornata della memoria, il cartellone del Restate, il Motoraduno e la Tombolata di fine anno. - importanti anche le 4 convenzioni che l'Orologio intrattiene con il Comune di Reggio per la gestione dell'area cortiliva interna e del centro di lettura; l'adiacente parco del Gelso; Parco Ottavi e la biblioteca del nuovo Centro culturale, sulla quale lavorano 20 volontari in più. Le aree verdi gestite in totale ammontano a circa 100.000 metri quadrati. - Funzionano molto bene anche le iniziative di solidarietà: fra queste 6 pinnacoli di beneficenza; 6 lotterie per scuole, associazioni, enti; vendita delle uova di Pasqua per i bambini Saharawi. - Punto di forza è avere una gestione totalmente trasparente dei compensi che riguardano le poche persone che svolgono attività remunerate al bar, in regola con Inail e gli istituti preposti.
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  • 69. Area Pianificazione strategica I La Città solidale e del Capitale sociale Politiche per l'Integrazione, l'Inclusione e la Convivenza Via S. Pietro Martire, 3 - 42121 Reggio Emilia tel. + 39 0522 456326 - fax + 39 0522 456640 CENTRO SOCIALE “CATOMES TOT” 10/3/2015 Presenti: Paolo Bertolini (Presidente), Franca Aguzzoli, Carlo Vestrali (Presidente ANCESCAO), Marco Menozzi (Barista), Ferrari Galliano (Consigliere), Tincani Carlo, Aguzzoli Franca, Romagnani Zoe, Augugliano Ignazio, Zanni Mario, Codeluppi Renata, Iotti Liliana, Baruzzi Bruno, Casoli Giuseppina, Passerini Emilio, Cappigli Salvatore. Per l'Amministrazione Comunale: Lisa Baricchi, Vilma Castiglioni
  • 70. Cosa funziona bene nel tuo Centro sociale? Puoi descrivere chi e/o che cosa contribuisce a determinare questi momenti di successo? Quale è il tuo ruolo? - Gioco carte, tombola, pinnacolo - gestione Bar,gli addetti sono cordiali con clienti - gnocco fritto la domenica - lettura giornali - presentazione libri - attività ricreative estive - periodo estivo il ritrovo dei bambini - la sera: musica d'ascolto, scuola tango, corso fotografia - posizione: è l'unico del centro storico, si raggiunge facilmente con mezzi pubblici - luogo: spazi interni ed esterni, consente di diversificare varie presenze Quali sono gli attori territoriali con cui il Centro sociale collabora? In quale modo il territorio (luoghi, persone, servizi, ecc...) ha contribuito a determinare i momenti di successo? - Amministrazione comunale - scuola tango - gruppo fotografico, rassegna Fotografia europea
  • 71. Come ti immagini il centro sociale nel 2020? Quali idee, proposte o “nuovi spazi” per la comunità che vuole essere più attiva in questi luoghi pubblici? - il circolo nel 2020 immagino che sia sempre all'altezza di adesso - istituire di nuovo fermata del minibus davanti al centro, questo è molto importante - attività di conoscenza del centro città - sviluppo nuove tecnologie per gli anziani - attività ludiche/ricreative nel parco per ogni età (anziani, giovani e bambini) - integrazione reale giovani, anziani e immigrati - è molto importante che rimanga questo centro come punto di ritrovo per le persone sole
  • 72. Area Pianificazione strategica I La Città solidale e del Capitale sociale Politiche per l'Integrazione, l'Inclusione e la Convivenza Via S. Pietro Martire, 3 - 42121 Reggio Emilia tel. + 39 0522 456326 - fax + 39 0522 456640 CENTRO SOCIALE “PRIMAVERA” 10/3/2015 Presenti: Goliardo Corradini (vice Presidente), Fiaccadori Mirco, Corradini Giorgio, Vezzani Vanda, Camuncoli Vilde, Colli Nadia, Prandi Monica, Sassi Rita, Mussini Marta, Barbi Marianna, Salardi Emilio, Montermini Vivaldo, Iemmi Ettore, Montanari Giorgio, Guidetti Adele. Per l'Amministrazione Comunale: Vilma Castiglioni, Elisa Ferretti
  • 73. Cosa funziona bene nel tuo Centro sociale? Puoi descrivere chi e/o che cosa contribuisce a determinare questi momenti di successo? Quale è il tuo ruolo? - attività culinarie: pranzi e cene, gnocco - gioco carte con organizzazione curata - impegno personale dei gruppi - volontariato al bar - giochi società - iniziative sportive - Feste; per esempio Festa dell'uva 3 giorni con anche pigiatura per i bambini - sagra e pranzi in collaborazione con Parrocchia - organizzazione gite sociali - contribuisce la disponibilità e l'affiatamento che attualmente regna Quali sono gli attori territoriali con cui il Centro sociale collabora? In quale modo il territorio (luoghi, persone, servizi, ecc...) ha contribuito a determinare i momenti di successo? - Parrocchia (pranzi, sagra e torneo calcetto) - UISP per camminata di primavera e corso ginnastica - comunità Focolare (cene e attività per ragazzi disabili) - società sportive che hanno sede presso il Centro (club pesca a mosca, ciclistica Velo club e Masonese, gioco tavolo subbuteo)
  • 74. Come ti immagini il centro sociale nel 2020? Quali idee, proposte o “nuovi spazi” per la comunità che vuole essere più attiva in questi luoghi pubblici? - vorremmo le donne in Consiglio - vorremmo arricchire il Centro di soci volontari giovani - fare più attività sociale - avere più rapporti con altri centri - avere meno paura di rischiare nel proporre innovazione - vorremmo avere la possibilità di sensibilizzare la popolazione del territorio per capire le esigenze e soddisfarle - spostare il centro in una nuova struttura integrata nel parco/zona sportiva per renderlo più comodo a tutti i cittadini - sviluppare proposte didattiche e sportive per ragazzi - fare più iniziative che possano attrarre i giovani, dare spazio alle tecnologie per i giovani - potenziare i collegamenti tra cittadini e Comune - integrazione di tutte le etnie presenti sul territorio
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  • 76. Il percorso Presentazioni dei conducenti e ruoli, quindi spiegazione del pieghevole posizionato sui tavoli del progetto Dove corri siamo QUA in particolare la nascita delle nuove due figure dell’architetto di quartiere e del mediatore civico ; essendo Fogliano sede al sabato mattina del mediatore civico ne erano a conoscenza. L'Amministrazione comunale ha attivato un percorso di partecipazione aperto a tutti gli organismi direttivi dei Centri sociali e alla comunità locale, sul nuovo ruolo che essi saranno chiamati a svolgere nei prossimi anni. E’ stato ricordato che la convenzione in scadenza sarà rinnovata, e che sarà tarata anche su quanto emergerà da questo percorso. Spiegazione del metodo del World CAFFÈ lasciandoli liberi di formare due o 3 gruppi per confrontarsi e ragionare e per delineare priorità ed idee del Centro Sociale Presenti 15 persone di cui 6 donne: Formati 3 tavoli Accoglienza dalle 18.10 alle 18.40 Inizio ore 18.40 fine ore 20.30 Campanini Matteo, Muratori Erica, Rinaldi Adriano, Ficarelli Adriano, Genitori Francesca, Ruozzi Cecilia, Rossana Corti, Daniele Paglia, Iodici Matteo, Silingardi Mauro, Cattani Rossana, Neviani Luca, Giorgia Bertani, Magnani Moreno, Rinaldi Alessia
  • 77. Prima sessione Cosa funziona bene nel tuo centro sociale? Puoi descrivere chi e/o cosa contribuisce a determinare questi momenti di successo? Quale è il tuo ruolo? Sincerità - raduno aquilonistico : aggrega tante persone di cui molti bambini - parapendio - gioco del pinnacolo e tombola :contribuisce all’economia del centro sociale e aggrega tante persone - il gioco delle carte: attività che coinvolge altri circoli e persone di diverse età - mantenimento e pulizia aree verdi : un volontario si occupa tutto l’anno del verde ( convenzione con il comune ) in estate molte attività si svolgono all’aperto nel parco - iniziative di solidarietà, attraverso attività e feste finalizzate alla raccolta fondi da destinare a beneficenza - consiglio direttivo coeso perché collabora e porta avanti il centro - festa di carnevale in collaborazione con Ente Veneri - tutte le iniziative si auto-finanziano - posizione e struttura favorevole - partite di calcio la domenica su Sky - utilizzo degli spazi per i compleanni
  • 78. Seconda sessione Quali sono gli attori territoriali con cui il centro sociale collabora? In quale modo il territorio (luoghi, persone, servizi, ecc…) ha contribuito a determinare i momenti di successo? - ente Veneri -Scuola materna: feste con i bambini, cena con i genitori per raccolta fondi - parrocchia - poche le occasioni : carri di carnevale, elezione candidato unico per ente Veneri - centro commerciale Sigma: attività di autofinanziamento e di sostegno alle scuole - scuola elementare”tricolore”: sostegno - Comune e Enia: concessione spazi per assemblee, concessione trattorino per manutenzione parco - comitato tangenziale : concessione spazi per pubblicità e incontri - associazione degli aquiloni Flying Sheeps: manifestazioni avviate da molti anni - associazioni aeromodelli : una festa all’anno da tanti anni - attività commerciali, Sigma e Tamoil per la sponsorizzazione dei giochi del pinnacolo, carte ecc.. - collaborazione con SPI per la distribuzione delle tessere e feste per pensionati
  • 79. Terza sessione Come ti immagini il centro sociale nel 2020? Quali idee, proposte o "nuovi" spazi ti immagini per una comunità che voglia essere più attiva in questi luoghi pubblici? - dovrebbe diventare un luogo catalizzatore per le associazioni che gravitano sul territorio, un punto di riferimento un luogo di relazioni dove ci si possa incontrare periodicamente ; in cambio le associazioni stesse potrebbero prendersi cura del luogo fino all’appropriazione per portare ad un ricambio generazionale e del direttivo stesso - i locali potrebbero essere utilizzati per un doposcuola organizzato assieme alla parrocchia ( sdoppiato su due sedi, al centro sociale e in parrocchia - più apertura verso il territorio nella concessione degli spazi per assemblee pubbliche, serate culturali, conferenze - sfruttare gli spazi mettendo in campo più attività per attirare le persone: Puntare sulle manifestazioni sportive Corso di computer Corsi manuali tenuti dai volontari più adulti /anziani per i ragazzi ( come si ripara una bicicletta, falegnameria, ecc.. i mestieri di una volta …) Festa della birra in estate Corsi di cucina Investire sull’utilizzo della pista per attività sportive ( basket e pattinaggio) - un centro sociale per la comunità dove discutere dei problemi e risolverli, punto di aggregazione sociale - Costruire una pagina Facebook per promuovere le iniziative e lo spazio (potrebbero costruirla i giovani del direttivo)
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  • 84. C.S. TRICOLORE 11/03/2015 Il percorso L'esperienza dei Centri sociali di Reggio Emilia è stato ed è uno dei punti di forza del modello reggiano di coesione sociale. A distanza di quattro decenni dall'inizio di questa esperienza occorre riflettere sul ruolo che i Centri sociali potranno svolgere in futuro, anche per evitare che progressivamente alcuni di essi non riescano più a gestire le loro attività per mancanza di ricambio generazionale. L'Amministrazione comunale ha attivato un percorso di partecipazione aperto a tutti gli organismi direttivi dei Centri sociali e alla comunità locale, sul nuovo ruolo che essi saranno chiamati a svolgere nei prossimi anni. Il primo incontro di presentazione del percorso di coinvolgimento si è tenuto il giorno 21 gennaio 2015 presso la Sala Conferenze dell'Ex Tribunale, e ha visto la presenza di numerosi rappresentanti dei centri sociali. Il percorso inclusivo è organizzato in due momenti di coinvolgimento: il primo momento prevede un gruppo di lavoro rivolto ai consigli direttivi dei Centri sociali e alle associazioni locali che interagiscono con i centri sociali, allo scopo di raccogliere le buone pratiche presenti sul territorio. Il secondo momento sarà un evento pubblico rivolto all’intera cittadinanza per condividere le buone esperienze e ragionare su nuove strategie e idee realmente praticabili. I momenti saranno strutturati per lavorare in gruppo, confrontarsi e ragionare per delineare priorità ed idee per descrivere come vi immaginate i Centri sociali nel 2020. Presenti: Frascari, Iotti, Per il comune di Reggio Emilia Sebastiano Milazzo Francesca Ruozi
  • 85. Prima sessione Cosa funziona bene nel tuo centro sociale? Puoi descrivere chi e/o cosa contribuisce a determinare questi momenti di successo? Quale è il tuo ruolo? • Il Centro funziona perché c’è una lunga tradizione di associazioni sportive che fanno riferimento a questo luogo per tornei, manifestazioni ed eventi non solo a scala di quartiere ma a livello cittadino. Il quartiere in sé non esiste, ma spazi e attrezzature come quelle che ci sono qui sono difficili da trovare altrove • Il servizio bar è professionale ed è aperto tutti i pomeriggi e le sere. Per una zona della città dove non ci sono molti pubblici esercizi questo è l’unico luogo di ritrovo • Abbiamo anche un sistema di tessere differenziate a seconda dei servizi che eroghiamo: chi viene solo a giocare a tombola paga un po’ meno di chi viene tutte le sere o gioca a bocce. C’era anche il gruppo dei ciclisti che purtroppo quest’anno non si sono tesserati per un problema personale del principale promotore del gruppo, ma confidiamo che presto si riorganizzeranno • Un altro punto di forza è la società sportiva delle Bocce, che vanta numerosi campioni italiani e squadre che anche oggi partecipano a tutte le categorie di campionati (amatori, serie C, B, A): qui si svolgono raduni a livello nazionale • Tutti questi fattori (bar sempre aperto, attrattiva del luogo a livello regionale e nazionale, ecc. ) consente di sopperire ad alcuni aspetti gestionali complessi, come il fatto che la proprietà dell’immobile non è comunale e che ci siamo spesso accollati le spese delle manutenzioni straordinarie che di volta in volta si sono rese necessarie • La cosa fondamentale però che tiene unito il consiglio direttivo e i principali organizzatori del centro è lo spirito che ci anima, cioè la voglia di fare qualcosa per i cittadini, per farli star bene, senza speculazioni o doppi fini: questo ci consente di andare avanti nonostante il grosso impegno che una struttura di questo tipo comporta Seconda sessione Quali sono gli attori territoriali con cui il centro sociale collabora? In quale modo il territorio (luoghi, persone, servizi, ecc…) ha contribuito a determinare i momenti di successo? Le collaborazioni con le associazioni sono per il momento sospese, ma trovava luogo qui una postazione della Associazione Alice per la prevenzione dell’Ictus che faceva visite gratuite. Per un periodo si sono tenuti corsi di ginnastica della UISP nello spazio della sala da ballo. Poi ci sono le serate a tema come la serata a favore di ASCMAD PRORA, l’associazione delle persone soggette a traumi cranici (tutti ragazzi che hanno problemi e che condividono le loro esperienze e difficoltà), il 25 aprile festeggiato con il CEPAM di piazzale Europa, il raduno della Resistenza, la Gara Podistica della UISP, iniziative con il CRAL dell’Act. Diciamo che le collaborazioni sono sempre flessibili: la nostra filosofia è di essere aperti a tutti, non mandare via nessuno, sempre nel rispetto reciproco delle persone e degli spazi. Terza sessione Come ti immagini il centro sociale nel 2020? Quali idee, proposte o "nuovi" spazi ti immagini per una comunità che voglia essere più attiva in questi luoghi pubblici?
  • 86. La speranza è che il Centro Sociale Tricolore sia ancora così come è oggi. Ci vuole un ricambio del consiglio direttivo che stiamo per fare, e un ricambio dei volontari (sempre troppo pochi, attualmente una trentina). Il coinvolgimento dei giovani è sempre difficile. Ci sono stati dei gruppi sporadici che hanno frequentato il Centro, però sono presenze passeggere che si disperdono: quello che sosteniamo è che il ricambio non deve essere necessariamente rivolto ai giovani, che spesso sono volubili e poco affidabili e non condividono il modo di divertirsi degli anziani, ma semplicemente a persone volenterose e con passione. Lo sport è sempre un catalizzatore multigenerazionale, ma creare dei vivai per nuovi giocatori dilettanti o professionisti non è il nostro compito, è solo un aspetto che noi sosteniamo concedendo gli spazi alle attività sportive.
  • 87.
  • 88. Presenti: Gianni Prati, Rino Barbieri, Giorgio Benevelli, Lina Cilloni, Giancarlo Davoli, Alex Ferrari, Roberto Mazzoli, Daniele Orsini, Savino Serri, Marco sissa, Carlo Vezzani, Rossana Sassi, Paolo Donadelli, Nazareno Sirotti Per il Comune: Sebastiano Milazzo Il Centro Sociale ha circa 600 soci e può contare sull'apporto di circa 150 volontari Cosa funziona bene nel tuo Centro Sociale? Puoi descrivere chi e/o cosa contribuisce a determinare questi momenti di successo? Il tuo ruolo? - Attività gastronomiche, anche a scopo benefico (Ascmad Prora) - Rassegne teatrali con il Rosebud - Rapporto con le scuole - Giochi sociali - Iniziative culturali - Gestione impianti sportivi - Volontariato e collaborazione con enti locali - Partecipazione volontari - Rapporto con il territorio (Associazioni e cittadini) - Partecipazione cittadini ad attività ricreative - Siamo disponibili e aperti a proposte provenienti “dall'esterno” - Collocazione geografica strategica - Volontari: impegno, passione, sacrificio - Locazione della struttura vicina al parco, biblioteca, scuole, impianti sportivi, Rosebud - Attenzione artistica e culturale e in ottica interculturale e multietnica - Varietà delle iniziative: tombola, teatro, cucina, pinnacolo, musica, solidarietà - Cena con i volontari Particolari iniziative: - siamo al 18° anno di Dialettiamoci con gusto, spettacoli abbinati a momenti di degustazione al Rosebud - attività teatrali anche all'aperto (“Aspettando Godot”) - micro cinema estivo - Libri ad alta voce - Libri a disposizione gratuita dei soci - Spesa a domicilio - Corso gratuito computer dei ragazzi del Pascal con Leva Giovani - Una associazione di danza usa gli spazi Con il progetto “Scusate mi suono confuso” si cercò di far esibire gruppi musicali e venne acquistato diverso materiale tecnico. Oggi la manifestazione non si tiene più ma il centro presta le attrezzature. Torneo interetnico di calcio, uso gratuito del campetto in cemento (esclusa la spesa per la luce). Locanda della memoria in collaborazione con Polo sociale. Il Centro cura lo sfalcio di MQ 134.000 di verde in base sad una convenzione col Comune. Non ci sono sedi fisse di associazioni (il gruppo mountain byke è del centro).
  • 89. Quali sono gli attori territoriali con cui il centro sociale collabora? In quale modo il territorio (luoghi, persone, servizi, ecc...) ha contribuito a determinare i momenti di successo? - Capacità/competenze elevate dei volontari - Massimo sfruttamento delle risorse anche quando persistono difficoltà - Buona coesione fra gli organi sociali - Impegno costante dei volontari - Disponibilità dei soggetti con cui si collabora - FIDES, calcio giovanile e gestione campo/spogliatoio - Scuole, Istituto Comprensivo Pertini - Biblioteca - Diverse attività commerciali di vicinato finanziano attività - Parrocchie, associazioni sanitarie, associazioni sportive, gruppi teatrali - Diversificazione delle proposte in differenti tipologie di spazi - Disponibilità alla relazione con differenti etnie Come ti immagini il centro sociale nel 2020? Quali idee proposte o “nuovi” spazi per la comunità che vuole essere più attiva in questi luoghi pubblici? - Mantenere le offerte di socialità e continuare le iniziative di aggregazione - Collaborazione fra biblioteca e Rosebud in iniziative dedicate ai più piccoli - Gli adolescenti stanno attorno al centro ma è difficile intercettarli - Un centro ristrutturato per essere più accogliente e versatile - Punto d'incontro per tutte le fasce d'età - Con strutture limitrofe (campo/zona sport) in grado di generare indotto in senso lato - Un luogo dove è bello stare e “succedono belle cose” - Un centro sociale che diventi un punto di aggregazione per il quartiere e non solo per i soci - Un centro sociale che diventi un luogo di servizio pubblico, di esercizio attivo dei diritti di cittadinanza - Centro Sociale che acquisti sempre più un ruolo di carattere pubblico e diventi un punto di aggregazione di tempo libero, culturale, sportivo ecc... - Un centro sociale le cui attività si concretizzano attraverso un volontariato più professionalizzato, specializzato ma con meno tempo a disposizione! - Ristrutturare il centro, con altri spazi, anche per intercettare i giovani tipo mettere il sintetico nel campetto per poterlo usare sempre. Essere sempre più aperti.
  • 91. Presenti: Enea Fratti, Eros Buffagni (eros.buffagni@alice.it) Eros Buffagni (Vice Presidente e Cassiere): siamo arrivati al punto che i volontari giornalieri sono due, massimo tre. Abbiamo ancora le persone che hanno costruito il circolo che sentono il circolo come loro (in senso negativo). La funzione del circolo è diventata scarsa. Tenerlo aperto richiede un grosso impegno. Tutti i giorni alle 13 alle 15 (d’inverno) e dalle 20 alle 23. Le nuove socie sono nipoti di soci e sono quelle che possono organizzare degli eventi. È attiva anche la cucina. Esisteva una serata giovani (il giovedì) che è finita per diversi obiettivi. Il centro sociale è nato perché tutti i bar chiudevano la sera adesso non esiste più questa necessità. Hanno banco bar, cucina e friggitrice. I costi annui fissi sono pari a 10.000 €. Altri 20.000 euro di costi di acquisto materiali. C’erano diversi ragazzi con cui ci sono stati problemi di convivenza. Facevano le commedie dialettali ma hanno smesso perché non veniva più nessuno. Il socio più anziano ha 104 anni. Prima sessione Cosa funziona bene nel tuo centro sociale? Puoi descrivere chi e/o cosa contribuisce a determinare questi momenti di successo? Quale è il tuo ruolo? Festa aperitivo che è aperto al paese. Ronkofest (festa della birra). Festa della scuola con i genitori (che non sono soci). Genitori del consiglio scolastico (raccolta di fondi per la scuola). Festa della donna. Sagra la prima domenica di febbraio (soldi ricavati a favore della chiesa). Gara di bocce l’ultima settimana di agosto. Seconda sessione Quali sono gli attori territoriali con cui il centro sociale collabora? In quale modo il territorio (luoghi, persone, servizi, ecc…) ha contribuito a determinare i momenti di successo? RING 14 (un consigliere), un’associazione che si occupa di bambini con deficienze. Le persone distribuiscono il cibo e i soci fanno il cibo. APE (un consigliere, Associazione Progetto Endometriosi), cene per cento persone. Terza sessione Come ti immagini il centro sociale nel 2020? Quali idee, proposte o "nuovi" spazi ti immagini per una comunità che voglia essere più attiva in questi luoghi pubblici? Si rischia che il buco annuo sia di 2.000 euro e di chiudere. Le ragazze di aperitivo in paese potrebbero gestire il bar dalle 20 alle 23 il venerdì.
  • 92. Attrarre i meridionali della zona per provare a ridar vigore al centro sociale, ma bisogna fare della mediazione sociale per costruire nuove relazioni tra le differenti provenienze del paese. Rilanciare l’uso del campo di calcetto (partendo dai bambini e ragazzi che utilizzano il campo che hanno una compagnia molto mista tra reggiani, meridionali e stranieri). Disponibili a fornire spazi per organizzare un dopo scuola. Organizzazione di corsi di ginnastica dolce e step. Ricerca di una maggiore collaborazione con il comune ad esempio attraverso anagrafe decentrata. Disponibili ad attivare una connessione. Sarebbe più sensato posizionare qua il servizio di decentramento perché Cavazzoli è molto vicino (circa un km) all’anagrafe di Pieve e molto più accessibile, mentre qua non arriva neanche la ciclabile.
  • 94. L'esperienza dei Centri sociali di Reggio Emilia è stato ed è uno dei punti di forza del modello reggiano di coesione sociale. A distanza di quattro decenni dall'inizio di questa esperienza occorre riflettere sul ruolo che i Centri sociali potranno svolgere in futuro, anche per evitare che progressivamente alcuni di essi non riescano più a gestire le loro attività per mancanza di ricambio generazionale. L'Amministrazione comunale ha attivato un percorso di partecipazione aperto a tutti gli organismi direttivi dei Centri sociali e alla comunità locale, sul nuovo ruolo che essi saranno chiamati a svolgere nei prossimi anni. Il primo incontro di presentazione del percorso di coinvolgimento si è tenuto il giorno 21 gennaio 2015 presso la Sala Conferenze dell'Ex Tribunale, e ha visto la presenza di numerosi rappresentanti dei centri sociali. Il percorso inclusivo è organizzato in due momenti di coinvolgimento: il primo momento prevede un gruppo di lavoro rivolto ai consigli direttivi dei Centri sociali e alle associazioni locali che interagiscono con i centri sociali, allo scopo di raccogliere le buone pratiche presenti sul territorio. Il secondo momento sarà un evento pubblico rivolto all’intera cittadinanza per condividere le buone esperienze e ragionare su nuove strategie e idee realmente praticabili. I momenti saranno strutturati per lavorare in gruppo, confrontarsi e ragionare per delineare priorità ed idee per descrivere come vi immaginate i Centri sociali nel 2020. Presenti: Sezzi alberto, Braglia Claudio, Vezzosi Massimo, Margiotta Renato, Motti Livio, Tagliavini Alberto, Simonini Giancarlo, Caroni Paolo, Bocedi Luciano, Pedroni Claudio, Ferri Flavio, Soncini Giacinto, Garlassi Fabio, Tagliavini Alberto, Ferretti James, Gilioli Stefano Prima sessione Cosa funziona bene nel tuo centro sociale? Puoi descrivere chi e/o cosa contribuisce a determinare questi momenti di successo? Quale è il tuo ruolo? •••• Centro di aggregazione e luogo di partecipazione da parte del territorio •••• Disponibilità dei soci e dei sostenitori •••• Iniziative che incontrano le aspettative del paese; dedizione ai cittadini •••• Volontariato e trasferimento delle risorse per iniziative di beneficienza condivise dai soci e dalla popolazione ( ad es. per il terremoto, la scuola materna, il monumento dei caduti, ecc) •••• Il superamento delle divisioni ideologiche e apolicità delle iniziative e dei partecipanti •••• Rinsaldare amicizie che con il tempo si erano allontanate •••• Risoluzione di problemi sociali, punto di ritrovo per discutere dei problemi •••• Condivisione di idee a favore della comunità •••• Costruzione della struttura del centro con l’aiuto del Comune e auto- tassazione dei soci •••• La festa annuale di Villa Levi e altri eventi culturali e sociali
  • 95. Seconda sessione Quali sono gli attori territoriali con cui il centro sociale collabora? In quale modo il territorio (luoghi, persone, servizi, ecc…) ha contribuito a determinare i momenti di successo? •••• Circoscrizioni •••• Università (Villa levi) •••• Istituto tecnico Zanelli •••• Istituto Alberghiero •••• Scuole elementari, materne, asili •••• Parrocchia •••• Polizia •••• L’Amministrazione (Restate) •••• Gli sponsor che permettono lo svolgimento degli eventi •••• Il centro sociale Biasola
  • 96. Terza sessione Come ti immagini il centro sociale nel 2020? Quali idee, proposte o "nuovi" spazi ti immagini per una comunità che voglia essere più attiva in questi luoghi pubblici? •••• In collaborazione con i centri sociali limitrofi e le associazioni confinanti •••• Luogo di aggregazione per i giovani della comunità residente •••• In collaborazione con le Istituzioni per migliorare le problematiche territoriali (viabilità, parcheggi, sicurezza, ecc…) •••• In continua collaborazione con gli attori del territorio, ad es. Parrocchia, Scuole, ecc… •••• Con attivo il progetto wi-fi Coviolo •••• Con una pista polivalente •••• Centro di riferimento del paese •••• In connessione con percorsi diretti a ville e monumenti storici della zona •••• Fonte di reddito per la cittadinanza •••• Luogo di insegnamento, ad es. di nuove tecnologie •••• Con spazio per campi estivi per bambini
  • 98. Il percorso L'esperienza dei Centri sociali di Reggio Emilia è stato ed è uno dei punti di forza del modello reggiano di coesione sociale. A distanza di quattro decenni dall'inizio di questa esperienza occorre riflettere sul ruolo che i Centri sociali potranno svolgere in futuro, anche per evitare che progressivamente alcuni di essi non riescano più a gestire le loro attività per mancanza di ricambio generazionale. L'Amministrazione comunale ha attivato un percorso di partecipazione aperto a tutti gli organismi direttivi dei Centri sociali e alla comunità locale, sul nuovo ruolo che essi saranno chiamati a svolgere nei prossimi anni. Il primo incontro di presentazione del percorso di coinvolgimento si è tenuto il giorno 21 gennaio 2015 presso la Sala Conferenze dell'Ex Tribunale, e ha visto la presenza di numerosi rappresentanti dei centri sociali. Il percorso inclusivo è organizzato in due momenti di coinvolgimento: il primo momento prevede un gruppo di lavoro rivolto ai consigli direttivi dei Centri sociali e alle associazioni locali che interagiscono con i centri sociali, allo scopo di raccogliere le buone pratiche presenti sul territorio. Il secondo momento sarà un evento pubblico rivolto all’intera cittadinanza per condividere le buone esperienze e ragionare su nuove strategie e idee realmente praticabili. I momenti saranno strutturati per lavorare in gruppo, confrontarsi e ragionare per delineare priorità ed idee per descrivere come vi immaginate i Centri sociali nel 2020. Presenti: Davide Cocconi, Fiorenza Mediani, Mauro Simonazzi, Davide, Enrico Benassi, Jose Fabio Serra Prima sessione - Cosa funziona bene nel tuo centro sociale? Puoi descrivere chi e/o cosa contribuisce a determinare questi momenti di successo? Quale è il tuo ruolo? Negli ultimi anni il Circolo ha avuto un cambiamento molto radicale dal punto di vista delle iniziative promosse. Si è lavorato su un ottimo potenziale che andava sviluppato, amalgamato con il vecchio direttivo, i gestori del bar, con la creazione di eventi musicali, culturali, sociali (anziani, disabili, ecc.). L’incontro con Serra (vice presidente e componente dei Break street boys) è stato determinante per il nuovo corso. Il presidente è l’alimentatore del pc dello Stranieri. Sono quattro o cinque anni che il Circolo è punto di riferimento per il quartiere. Funziona benissimo il rapporto con i ragazzi, tant’è che non ci sono atti di vandalismo. Si è trovata una soluzione rendendo partecipi un po’ tutti nelle attività del circolo (es. piantumazione, raccolta tappi per inserire un defibrillatore nel circolo, alcune ragazze marocchine aiutano in cucina, ecc…). Questo quartiere è caratterizzato da molti anziani e molte famiglie giovani straniere (madri sole con figli); è un quartiere duro, difficile. Molti residenti si chiedono cos’è un centro sociale, e che cosa fa.
  • 99. Le attività: • Per gli anziani organizzano serate di musica, cena e grande apertura all'esterno nel rispetto delle regole. • Convivenza tra giovani e anziani, ognuno ha un proprio spazio ma con ricerca di relazioni, in interazione con il circolo. Le attività sono per tutti. • Sede di ginnastica per tutti (anziane italiane e signore più giovani con bambine). • Riunioni di condominio. • Circa 220 soci, 75 donne, 72 giovani sotto i trent’anni e 56 oltre i 60 anni. • Manutenzione campo di marte. • Ospitato tirocinio di una ragazza dislessica. • Progetti importanti (sala per documentari, autofinanziamento attraverso pranzo, festa degli alberi). • Collaborazione con i break street boys (Qui hanno trovato una famiglia, accolti da un mondo completamente diverso attraverso serietà ed impegno senza chiedere nulla in cambio). • Evoluzione dei progetti artistici e sociali. 16 maggio seconda edizione, zeta battle ground, unisce realtà di Piacenza, Modena, Parma e Reggio, break street boys. • Festa del quartiere con una scuola di ballo (ASD for life), insieme Break street Boys (scuola per bambini di hip hop, autofinanziano le persone senza lavoro). Ognuno apporta un’idea. • Giornata di esposizione di modellini di moto 1 a 10 con materiali di recupero. • Tanti ragazzi stranieri che hanno trovato un punto di ritrovo importante • Lo spettacolo per i bambini disabili ha creato nuovo rapporto con il quartiere e la città. • Esiste un gruppo teatrale di ragazzi dai 17 ai 21 (erano senza sede, amavano il teatro, hanno abitato il circolo). Gli spazi del centro sociale sono condivisi tra giovani e anziani. Ci sono diversi ragazzini fino a 12 anni che si riconoscono nel circolo. Molti vengono perché risiedono nel quartiere Don Pasquino Borghi attratti anche dall’attività sportiva (180 ragazzi metà stranieri). (es. una gruppetto di bambini si è aggregato per pulire la zona antistante il circolo, grazie ad una caramella in cambio). Forte contiguità con la scuola Elsa Morante. Seconda sessione - Quali sono gli attori territoriali con cui il centro sociale collabora? In quale modo il territorio (luoghi, persone, servizi, ecc…) ha contribuito a determinare i momenti di successo? • Associazione Quattro zampe, dato la possibilità di realizzare un evento su come ci si approccia ad un animale (con l’ambulatorio Belvedere), organizzato cena vegetariana per associazione e canili. Possibilità di socializzare famiglie con animali.
  • 100. • CORESS, mostra di quadri più pranzo con ragazzi disabili. • Baobab, progetto di coinvolgimento con i Break Street Boys. Punto di riferimento, zero costi per incontri con le mamme di portatori di handicap. • Associazione Santa Cecilia, con i genitori e spettacoli bambini. • Emergency, giornata di raccolta fondi. • Scuola di cinese per cinesi.
  • 101. Terza sessione - Come ti immagini il centro sociale nel 2020? Quali idee, proposte o "nuovi" spazi ti immagini per una comunità che voglia essere più attiva in questi luoghi pubblici? • Luogo del riuso e della valorizzazione della merce che viene dismessa dal Comune, tutto ciò che può essere riutilizzato, può essere rimesso in Circolo (ad es. bobine di legno per fare i tavoli). Il comune getta molte strutture che potrebbero essere proposte ai centri sociali. • Centro che possa dare la possibilità di vivere i propri spazi e le proprie attività in ogni suo punto di riferimento (raccontare, cucinare, costruire, investire tempo), consapevolezza di fare qualcosa per altri ma anche per se stesso. • Gestore dello spazio del campo da basket (e campo a fianco, di cui il circolo fa manutenzione ordinaria e straordinaria) per utilizzo sportivo, culturale e di socializzazione. • Con un’area dedicata ai ragazzi (con pc, e maxi schermo). • Con spazio nella sede per accogliere il servizio delle circoscrizioni (es. sacchetti immondizia) dedicato alla cittadinanza. Spazio di ascolto del comune. • Non ci saranno più macchinette, non sono mai esistite situazioni di accanimento. • Snellire tutte le burocrazie rispetto alle attività per indurre i circoli ad essere attivi. I circoli sono in difficoltà a risolvere tutte le grane burocratiche. E' faticosa l'organizzazione delle iniziative estive (occorrono due autorizzazioni diverse a seconda che sia o meno aperte ai soci), semplificare e rendere più flessibile e accessibili le creazioni di eventi culturali. Dare ai centri sociali strumenti facili per costruire eventi (per es. autorizzazione per tutta l’estate e non ogni volta).
  • 102. C.S. PIGAL 17/03/2015 Il percorso L'esperienza dei Centri sociali di Reggio Emilia è stato ed è uno dei punti di forza del modello reggiano di coesione sociale. A distanza di quattro decenni dall'inizio di questa esperienza occorre riflettere sul ruolo che i Centri sociali potranno svolgere in futuro, anche per evitare che progressivamente alcuni di essi non riescano più a gestire le loro attività per mancanza di ricambio generazionale. L'Amministrazione comunale ha attivato un percorso di partecipazione aperto a tutti gli organismi direttivi dei Centri sociali e alla comunità locale, sul nuovo ruolo che essi saranno chiamati a svolgere nei prossimi anni. Il primo incontro di presentazione del percorso di coinvolgimento si è tenuto il giorno 21 gennaio 2015 presso la Sala Conferenze dell'Ex Tribunale, e ha visto la presenza di numerosi rappresentanti dei centri sociali. Il percorso inclusivo è organizzato in due momenti di coinvolgimento: il primo momento prevede un gruppo di lavoro rivolto ai consigli direttivi dei Centri sociali e alle associazioni locali che interagiscono con i centri sociali, allo scopo di raccogliere le buone pratiche presenti sul territorio. Il secondo momento sarà un evento pubblico rivolto all’intera cittadinanza per condividere le buone esperienze e ragionare su nuove strategie e idee realmente praticabili. I momenti saranno strutturati per lavorare in gruppo, confrontarsi e ragionare per delineare priorità ed idee per descrivere come vi immaginate i Centri sociali nel 2020. Presenti: Per il centro sociale Pigal IL PRESIDENTE Ivano Ballarini Per il comune di Reggio Emilia Paolo Tamagnini Francesca Ruozi
  • 103. Prima sessione Cosa funziona bene nel tuo centro sociale? Puoi descrivere chi e/o cosa contribuisce a determinare questi momenti di successo? Quale è il tuo ruolo? • La forte presenza di associazioni che hanno sede nella struttura e che collaborano per realizzare le loro iniziative che fanno vivere il centro • Il servizio bar è professionale ed è aperto tutti i pomeriggi e le sere • La cucina, ampliata di recente, è una attività molto remunerativa e di forte attrattiva • La coesione fra il nucleo dei volontari più affiatati, 75 in tutto (di cui 20-25 svolgono un servizio continuativo, gli altri un servizio più occasionale • La qualità della struttura, che consente di svolgere molte attività grazie alla varietà degli spazi offerti (sale grandi e attrezzate, affiancate a salette più piccole): gli spazi forse non sono molto versatili e richiederebbero, alla luce delle attività attuali, qualche modifica edilizia e interventi di manutenzione, però rispetto ad altre sedi offrono la possibilità di accogliere molte persone e creare grandi eventi (ballo, raduni, assemblee, ecc…) • Il centro sociale non offre un servizio di quartiere, trovandosi in una zona poco connessa al tessuto residenziale, ma ha una valenza cittadina per le attività che vi si svolgono, anche perché i residenti storici di Santa Croce che animavano gli originari circoli Pistelli e Galileo dalle cui ceneri è nato il Pigal si sono trasferiti altrove: questo è un punto di forza e un elemento di svantaggio, nel senso che il centro deve lavorare a vasta scala con tutti i pro e contro che questo comporta Seconda sessione Quali sono gli attori territoriali con cui il centro sociale collabora? In quale modo il territorio (luoghi, persone, servizi, ecc…) ha contribuito a determinare i momenti di successo? • Associazione Anemos (reinserimento dei giovani affetti da malattie psichiatriche) • Polisportiva Falk – Galileo • Reggio Volley • Sci club Cusna • Polisportiva Pistelli (ciclisti) • Associazione Fuoristradisti • Gruppo Campeggiatori Pigal • Associazione Teste Quadre – Tifoseria della Reggiana • Emergency (Cene con Delitto) • Non solo Vela • Associazione Italia- Cuba Con tutte queste associazioni si organizzano cene sociali di finanziamento alle associazioni, conferenze sulla salute e sull’ambiente, serate pubbliche a tema. Per i ragazzi sono disponibili i campi di calcetto gratuiti, il parco attrezzato e la pista di pattinaggio, la sala TV. Sono poi organizzati spettacoli teatrali, serate di ballo (country, anni 70, liscio). I concerti sono invece troppo onerosi.
  • 104. Terza sessione Come ti immagini il centro sociale nel 2020? Quali idee, proposte o "nuovi" spazi ti immagini per una comunità che voglia essere più attiva in questi luoghi pubblici? La collocazione del centro sociale Pigal a fianco dello stadio Mapei è un elemento di svantaggio per la socialità del centro che nel corso degli anni deve essere corretto: occorre studiare nuovi percorsi che minimizzino l’impatto del pubblico durante le partite che precludono ogni altro tipo di attività contestuale. Occorre poi strutturare l’impegno delle associazioni che hanno sede nella struttura in modo da renderle maggiormente corresponsabili della gestione complessiva del centro. Inoltre occorre ragionare sulle licenze d’uso attualmente consentite ai circoli, in modo da avere maggiore flessibilità e una utenza più varia che comprenda non solo i soci. http://www.arcipigal.it/
  • 105.
  • 106.
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  • 109. Circolo Arci La Capannina Paradisa 23/04/2015 Il percorso L'esperienza dei Centri sociali di Reggio Emilia è stato ed è uno dei punti di forza del modello reggiano di coesione sociale. A distanza di quattro decenni dall'inizio di questa esperienza occorre riflettere sul ruolo che i Centri sociali potranno svolgere in futuro, anche per evitare che progressivamente alcuni di essi non riescano più a gestire le loro attività per mancanza di ricambio generazionale. L'Amministrazione comunale ha attivato un percorso di partecipazione aperto a tutti gli organismi direttivi dei Centri sociali e alla comunità locale, sul nuovo ruolo che essi saranno chiamati a svolgere nei prossimi anni. Il primo incontro di presentazione del percorso di coinvolgimento si è tenuto il giorno 21 gennaio 2015 presso la Sala Conferenze dell'Ex Tribunale, e ha visto la presenza di numerosi rappresentanti dei centri sociali. Il percorso inclusivo è organizzato in due momenti di coinvolgimento: il primo momento prevede un gruppo di lavoro rivolto ai consigli direttivi dei Centri sociali e alle associazioni locali che interagiscono con i centri sociali, allo scopo di raccogliere le buone pratiche presenti sul territorio. Il secondo momento sarà un evento pubblico rivolto all’intera cittadinanza per condividere le buone esperienze e ragionare su nuove strategie e idee realmente praticabili. I momenti saranno strutturati per lavorare in gruppo, confrontarsi e ragionare per delineare priorità ed idee per descrivere come vi immaginate i Centri sociali nel 2020. Presenti: Per il centro sociale La Capannina Paradisa IL PRESIDENTE Roberto Bertacchini (a nome del Circolo) Per il comune di Reggio Emilia Paolo Tamagnini Francesca Ruozi
  • 110. Prima sessione Cosa funziona bene nel tuo centro sociale? Puoi descrivere chi e/o cosa contribuisce a determinare questi momenti di successo? Quale è il tuo ruolo? • Rapporto con i volontari • Rapporto con la frazione • Rapporto con le associazioni • Coinvolgimento di molti volontari (30 nel consiglio, 7 nell’esecutivo), i soci sono circa 250 di cui 170 dal circolo Arci La Capannina e 80 dal Centro sociale La Paradisa (che include la sua attività nel Circolo Arci La Capannina Paradisa dal 31/10/2013). Seconda sessione Quali sono gli attori territoriali con cui il centro sociale collabora? In quale modo il territorio (luoghi, persone, servizi, ecc…) ha contribuito a determinare i momenti di successo? • Associazioni di volontariato della Frazione • La parrocchia • La scuola • Gruppo Donne Massenzatico • Real Massenzatico - società sportiva • La casa protetta (referente atelierista Francesca) • UISP per il doposcuola per 15 bambini • Le cucine del Popolo • Persone singole che offrono le loro competenze per la socialità (Poeta Stefano Reggiani) Con tutte queste associazioni si organizzano tutte le attività annuali e tradizionali del Circolo, la fiera di Massenzatico l’ultima di Agosto, Notti Rosa a Massenzatico, Convegni, iniziative di beneficenza (Grade e Ascmad Prora). Gruppi di attività all'interno del Circolo Arci La Capannina Paradisa: - Centro di Lettura - Gruppo Verde - Gruppi di interesse culturale Terza sessione Come ti immagini il centro sociale nel 2020? Quali idee, proposte o "nuovi" spazi ti immagini per una comunità che voglia essere più attiva in questi luoghi pubblici? Si auspica l'inserimento di nuovi volontari (giovani, nuove famiglie, nuovi residenti), l’allargamento del centro di lettura, cercare abbinamento di una ludoteca al progetto di doposcuola.