1. La preparazione mentale per il miglioramento
della prestazione sportiva
Dott. Massimiliano Cianci 10/03/2019
Mental Training
2. Argomenti
La preparazione mentale
• Che cos’è il Mental Training
• Abilità mentali oggetto di intervento
• Effetti del Mental Training sul potenziale agonistico
• Il programma di Mental Training
Uno strumento per allenatori ed istruttori
• Il Profilo di prestazione
5. I 4 pilastri della preparazione sportiva
Preparazione
mentale
Preparazione
tattica
Preparazione
tecnica
Preparazione
atletica
Preparazione
sportiva
6. Definizione di Mental Training
Il Mental Training è l’allenamento delle abilità psico-fisiologiche utili al
miglioramento delle prestazioni, sia in allenamento che in gara.
Un programma di Mental Training si concentra sul potenziamento delle
abilità mentali dell’atleta.
L’intervento consiste in una serie di tecniche e metodologie messe in atto da
un operatore qualificato di psicologia applicata allo sport.
8. Goal-setting (perseguire gli obiettivi)
Un obiettivo può inteso come il risultato che vogliamo ottenere in un certo compito,
considerando anche un limite di tempo. Per sua natura lo sport è fatto di obiettivi!
Nel Mental Training un obiettivo deve essere ben formato:
• Focus sulla prestazione (vs risultato)
• Definito in modo chiaro e preciso
• Significativo e importante per l’atleta
• Specifico e misurabile
• Orizzonte temporale (breve, medio e lungo periodo)
• Formulato in termini positivi
• Analisi dell’impatto ecologico
• Piano d’azione
• Monitoraggio e valutazione
Locke Edwin A., Latham Gary P.,(1981) Goal Setting and Task Performance: 1969-1980. Psychological Bulletin (American
Psychological Association) 90 (1), 125-152
9. Allenamento ideomotorio
Visualizzazione
Stimolazioni
nervose
Sistema
muscolare
Attività muscolare
L’allenamento ideomotorio è una tecnica che impiega la visualizzazione per
facilitare l’apprendimento del movimento ed ottimizzare l’esecuzione
motoria.
Teoria psiconeuromuscolare (Jacobson, 1934; Zecker, 1982; Jowdy e Harris, 1990); Apprendimento simbolico (Fitts, 1964; Feltz &
Landers, 1983; Hall & Erffmeyer, 1983); Teoria bioinformazionale (Lang, 1977, 1979)
Questa tecnica si esegue con profitto tramite la visualizzazione oppure
utilizzando tecnologie come la Realtà Virtuale.
10. Regolazione dell’energia
L’arousal è una condizione temporanea del sistema nervoso che produce
maggiore allerta sensoriale, mobilità e prontezza di riflessi.
Tra i cambiamenti prodotti dall’arousal
troviamo:
Ipervigilanza ed attivazione
generalizzata del SNC
Aumento della frequenza cardiaca e
della pressione arteriosa
Maggior apporto sanguigno ed
ossigenazione dei tessuti
Prestazione ottimale
Modello di R. Martens (zona di «Energia Ottimale», 1987)
Livello di attivazione
Livello di
prestazione
11. Attenzione e concentrazione
L’attenzione è il processo mentale con il quale gli atleti dirigono e
mantengono la consapevolezza degli stimoli individuati dai loro organi di
senso.
Le tre maggiori abilità attentive
sono:
Selezionare gli stimoli giusti
dall’ambiente
Spostare l’attenzione da un
insieme di stimoli ad un altro
Sostenere nel tempo il focus
attentivo
Pianificazione
Obiettivi da raggiungere
Lo stile attentivo (N. Nideffer, 1976-1993)
Ristretto
Interno
Ampio
Esterno
Stimoli ambientali
Gesti atletici degli avversari
Movimento accurato
Movimenti fini
Cambio di ritmo
12. Gestione dell’ansia
Lo stress è definito come la risposta omeostatica dell’organismo ad ogni richiesta effettuata ad esso
dall’ambiente esterno (Hans Selye, 1936). Una risposta inadeguata allo stress, come l’ansia pre-
agonistica, può produrre effetti negativi sulla prestazione sportiva e consumare risorse preziose.
Per aiutare gli atleti a gestire lo stress e l’ansia si parte dall’individuazione dei loro sintomi e dalle
probabili fonti (i cosiddetti stressors). In un programma di Mental Training l’atleta è guidato a:
Individuare gli stimoli ansiogeni
Formare di una gerarchia degli stimoli
Applicare una risposta antagonista a quella dell’ansia
Mobilitazione
risorse
Allarme Utilizzo risorseResistenza
Scarsezza
risorse
Esaurimento
Durata dello stress
13. Altre aree di intervento
• Motivazione
• Autostima
• Controllo emotivo
• Gestione psicologica dell’infortunio
• Dialogo interno (self-talk)
• Pensieri e percezioni dell’atleta (es. gestione del pre-gara,
elaborazione della routine, ecc.)
15. Effetti del MT sul potenziale agonistico
Aumento
del potenziale
• Forza esplosiva
• Resistenza
• Equilibrio
• Visione periferica
• Tecniche
• ecc.
Preparazione
tattica
Preparazione
tecnica
Preparazione
atletica
L’allenamento tecnico-tattico aumenta il potenziale agonistico a disposizione dell’atleta
16. Preparazione
mentale
Espressione
del potenziale
• Gestione dell’ansia
• Motivazione
• Concentrazione
• Controllo emotivo
• Regolazione dell’energia
• ecc.
Effetti sul potenziale agonistico
Una buona preparazione mentale consente di «esprimere» il potenziale agonistico
18. Conoscenza degli atleti
(colloquio conoscitivo, dati anamnestici, ecc.)
Programma di
allenamento
Come si svolge il Mental Training
• Durata media 10
sessioni (atleti top
seguiti tutta la stagione)
• Sessioni da 1h circa
19. Uno strumento per allenatori ed istruttori:
Il Profilo di prestazione
20. Tramite il Profilo di
prestazione è possibile:
Il Profilo di prestazione
• Ottenere una rappresentazione immediata
della prestazione attuale e di quella
desiderata
• Definire le aree di allenamento più importanti
• Pianificare le azioni necessarie
• Monitorare i cambiamenti nel tempo
Il Profilo di Prestazione (Butler e Hardy, 1992), è uno strumento psicologico volto ad
incrementare la consapevolezza sui punti di forza e le aree di miglioramento dell’atleta.