SlideShare a Scribd company logo
1 of 41
Download to read offline
LIBERTÀ È PARTECIPAZIONE
IO STUDIO, QUINDI SONO LIBERO
L’importanza e il valore dell’istruzione
LA LEGGE CASATI
13 novembre 1859
La legge segna il punto di partenza della scuola
italiana
La legge porta l’obbligo scolastico fino agli 8 anni.
Organizza l’istruzione in 4 anni con due cicli
di 2 anni ciascuno
Il primo biennio è obbligatorio. Il secondo
biennio poteva prevedere lo sdoppiamento
in due classi.
‘’I BAMBINI DEVONO SAPER
LEGGERE,SCRIVERE E FAR DI CONTO’’.
ISTRUZIONE OBBLIGATORIA
• I comuni non riescono a garantire la
copertura dei costi dell’insegnamento.
• L’analfabetismo riguardava una
percentuale di quasi l’80% della
popolazione.
• La scuola dell’unificazione aveva il
compito di «fare gli italiani»
La scuola dell’obbligo (15 luglio 1877)
Nel 1877 Michele Coppino promulgò la
legge , dall’omonimo nome, la quale ribadiva
l’obbligo della frequenza scolastica fino ai 3
anni ( terza elementare).
La legge prevedeva anche sanzioni per i
genitori inadempienti.
Una visione dell’istruzione elementare
gratuita, obbligatoria,
laica.
Riforma Gentile 1923
Nel 1923 Mussolini affidò l’incarico della pubblica
istruzione a Giovanni Gentile.
La riforma di Gentile non creò una scuola fascista
ma una scuola gentiliana, nella quale l’istruzione
classica era considerata il punto centrale e la
sintesi della preparazione culturale del giovane.
Questa riforma elevò l’obbligo scolastico a 14 anni di età.
La scuola era unitaria solo per i primi cinque anni mentre negli anni
successivi gli studenti avrebbero dovuto compiere una scelta tra quattro
possibilità:
• Ginnasio
• Scuola complementare
• Istituto tecnico
• Istituto magistrale
Solo i diplomati del liceo classico avrebbero potuto frequentare tutte le
facoltà universitarie, mentre ai diplomati del liceo scientifico sarebbe
stato possibile accedere alle sole facoltà tecnico-scientifiche. Agli altri
diplomati era impedita l’iscrizione alle università.
Scuola
complementre
Scuola materna (3
anni)
Scuola elementare (5 anni)
Ginnasio
Istituto
tecnico
Istituto
magistrale
Un’importante novità rispetto al
passato era costituita dal numero di
esami previsti nei passaggi da un
ciclo scolastico a un altro. In tutto lo
studente doveva superare sei esami
nei primi tredici anni di studio.
• Giuseppe Bottai ,ministro dell’Educazione Nazionale
dal 1936 al 1943 , fece approvare la “Carta della
Scuola” al Gran Consiglio del Fascismo (rimasta però
inattuata con l’entrata in guerra dell’Italia) .
• Quella pensata da Bottai era una scuola fascista, mirava
cioè, a formare l’«uomo nuovo», il cittadino, il soldato,
il lavoratore, organicamente inserito nella nazione.
LA CARTA DELLA SCUOLA 1939
Riforma Bottai (1939)
• Scuola elementare di cinque anni (come attuò Gentile), gli ultimi due
si denominano “scuola del lavoro”;
• Al termine di essa si poteva scegliere tra tre tipi di scuole, tutte di durata
triennale:
– Scuola artigiana, retta da maestri per imparare un mestiere;
– Scuola tecnico professionale ,che preparava lavoratori specializzati;
– Scuola media, dove si apprendeva il latino , garantiva l’accesso all’istruzione
media di secondo grado, al termine della quale si poteva accedere a tutti gli studi
superiori;
• La scelta della carriera avveniva a 11 anni in base a criteri economici
che non tenevano conto delle reali attitudini degli alunni.
Ancora una volta la scuola prevista da questa riforma riproduceva le
stratificazioni sociali che il regime voleva mantenere nel Paese.
L’8 ottobre 1931 venne pubblicata sulla «Gazzetta
Ufficiale» la legge che imponeva ai professori
universitari il giuramento di fedeltà al regime fascista
1938: Una pagina buia
1943 Armistizio e caduta del
fascismo
2 giugno 1946
Umberto II , detto re di maggio,
concede il Referendum
referendum istituzionale
2 giugno 1946
scheda elettorale
2 giugno 1946
prime elezioni libere:
primo voto delle donne
21 donne elette
nell'Assemblea Costituente
1 gennaio 1948
entra in vigore la Costituzione
L'arte e la scienza sono libere e libero ne è l'insegnamento.
La Repubblica detta le norme generali sull'istruzione ed istituisce
scuole statali per tutti gli ordini e gradi.
Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione,
senza oneri per lo Stato.
La legge, nel fissare i diritti e gli obblighi delle scuole non statali che
chiedono la parità, deve assicurare ad esse piena libertà e ai loro alunni un
trattamento scolastico equipollente a quello degli alunni di scuole statali.
E` prescritto un esame di Stato per l'ammissione ai vari ordini e gradi di
scuole o per la conclusione di essi e per l'abilitazione all'esercizio
professionale.
Le istituzioni di alta cultura, università ed accademie, hanno il diritto di
darsi ordinamenti autonomi nei limiti stabiliti dalle leggi dello Stato.
Articolo 33 Costituzione
La scuola è aperta a tutti.
L'istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita.
I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti
degli studi.
La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie ed altre
provvidenze, che devono essere attribuite per concorso.
NELLA VOLONTÀ DEI COSTITUENTI L’ISTRUZIONE CESSA DI ESSERE UN PRIVILEGIO DI POCHI E DIVENTA
FINALMENTE UN DIRITTO DI TUTTI
Articolo 34 Costituzione
1962 La scuola media unica
L’istituzione della scuola media rappresenta una
conquista non solo per la nostra legislazione
scolastica, ma anche per la nostra società.
La scuola media, nel momento in cui favorisce
la mobilità e l’interscambio fra le classi
sociali, offre i mezzi per una consapevole
presenza e partecipazione alla vita del paese.
Nel momento i cui è fattore di cultura, la scuola
media è anche fattore di democrazia.
IN ATTUAZIONE DEL
PRINCIPIO COSTITUZIONALE
Il Governo Fanfani IV è stato il
diciassettesimo
governo della Repubblica italiana
• Nel 1955 vennero approvati nuovi programmi della scuola elementare che
portavano la firma del ministro Ermini. Quella elementare era pensata più
come una scuola finalizzata ad educare la capacità fondamentale che non a
istruire l’intelligenza e il carattere, che trovava per questo aspetto, nella
tradizione umanistica e cristiana, la sua fonte. Qualche anno dopo, nel 1958,
venne lanciato un “Piano decennale della scuola” dal governo Fanfani, in cui
ministro dell’istruzione era A. Moro. Appariva, così, l’intento di attuare una
politica di programmazione nel settore scolastico. Si può considerare la
riforma della scuola media del 1962 il primo risultato di questo
clima. Dopo lunghe discussioni, durate vari anni, sui vari aspetti sociali,
culturali e politici della questione e dopo il confronto tra differenti disegni
di legge presentati dalle diverse forze politiche, nel dicembre 1962 fu
approvata dal Parlamento la legge istitutiva della scuola media unica
dell’obbligo. essa estendeva l’obbligo al quattordicesimo anno di
età e unificava tutte le scuole successive alle elementari (medie,
avviamenti professionali, ecc. ) in un’ unica scuola.
1968 Il movimento studentesco
Nel 1968 gli studenti
diventano protagonisti
di una lotta frontale per
il diritto di espressione
e partecipazione che
sfocerà nelle
Conquiste del diritto
degli anni ‘70
Anni ‘70: Facciamo la storia
A partire dalle aule di scuola costruiscono il
loro mondo e la nuova società
Per comunicare si usava il volantino, un foglio
formato A4 che veniva riprodotto in serie grazie all’uso
del ciclostile.
Con il volantinaggio avveniva la distribuzione di fronte
alle facoltà occupate (1968), all’ingresso delle scuole,
dei posti di lavoro o nei quartieri e molto spesso, era
all’origine di scontri tra studenti di opposte fazioni.
Decreti delegati
1974
I Decreti Delegati nella scuola italiana
Significato storico, sociale, politico e pedagogico
I decreti delegati sono una raccolta di sei atti normativi emanati in
Italia tra il luglio del 1973 ed il maggio del 1974.
Il rinnovamento nella scuola è il risultato delle lotte democratiche,
che si combatterono in Europa a cavallo tra gli anni ‘60 e ‘70: in
quegli anni la scuola di Francoforte introdusse “la dottrina della
rivoluzione”, contro le ferree gerarchie del potere. Il disegno politico
portò comunque nuova linfa al desiderio di libertà e di
trasformazione democratica I giovani del ‘68 lottarono per un ritorno
ai valori democratici, alla dignità umana, all’essere nel ‘69 e fu
raccolta dagli intellettuali e dagli studenti, che recepirono per primi
l’esigenza di trasformare democraticamente il sistema e
l’ordinamento scolastico. I nuovi scioperi del ‘72 e del ‘73 portarono
all’emanazione dei primi cinque Decreti Delegati, che resero la scuola
non più autoctona, ma aperta alla società.
La riforma scolastica fece innanzi tutto chiarezza sullo stato giuridico
del personale direttivo, ispettivo, docente e non docente (l.477del
30.7.73); furono istituiti gli organi collegiali. Il 30.5.74 il Governo
emanò i Decreti Delegati, n.416, 417 e 419, poi convertiti in legge dal
Parlamento. Con la 416 venne annullato il concetto di scuola a
sviluppo piramidale della Gentile: la scuola veniva gestita da dagli
studenti e, la grande novità, dai genitori; veniva istituito il Consiglio di
Classe
Prime elezioni degli organi
collegiali
Richiesta di assemblea di classe
Gli studenti rivendicano la
democrazia in famiglia
• Nelle aule di scuola e nelle università si comincia a
parlare apertamente di sessualità e nei movimenti
femministi si rivendica l’emancipazione della
donna che si tradurrà nella RIFORMA DEL
DIRITTO DI FAMIGLIA del 1975
Diritto di famiglia
Appunti di
sessualità
ad uso
delle
assemblee
di classe
La riforma del diritto di famiglia
1975
♂L’uomo e la donna hanno pari diritti e
doveri♀
Proponiamo che il corte sia di sole donne
io sono mia
Tra le modifiche apportate al precedente
ordinamento, vi furono:
• il passaggio dalla potestà del marito alla potestà (ora "responsabilità
genitoriale") condivisa dei coniugi;
• l'eguaglianza tra coniugi (si passa dalla potestà maritale all'eguaglianza fra
coniugi);
• Il regime patrimoniale della famiglia (separazione dei beni o comunione
legale/convenzionale);
• la revisione delle norme sulla separazione personale dei coniugi (dalla
separazione per colpa alla separazione per intollerabilità della
prosecuzione della convivenza)
Diritto di voto ai 18 anni
Il 10 marzo 1975
venne promulgata la
legge che abbassò la
maggiore età dai 21
ai 18 anni. Una svolta
storica per l’Italia, i
suoi giovani e le
generazioni future.
Gli studenti delle
scuole superiori
chiedono di
partecipare alle
elezioni politiche
Impegno e tempo libero
Libertà è partecipazione

More Related Content

What's hot (20)

Garibaldi e l'impresa dei mille
Garibaldi e l'impresa dei milleGaribaldi e l'impresa dei mille
Garibaldi e l'impresa dei mille
 
Giacomo Leopardi
Giacomo LeopardiGiacomo Leopardi
Giacomo Leopardi
 
La seconda rivoluzione industriale
La seconda rivoluzione industrialeLa seconda rivoluzione industriale
La seconda rivoluzione industriale
 
AGENDA 2030
AGENDA 2030AGENDA 2030
AGENDA 2030
 
IL VULCANO!
IL VULCANO! IL VULCANO!
IL VULCANO!
 
Dal secondo dopoguerra
Dal secondo dopoguerraDal secondo dopoguerra
Dal secondo dopoguerra
 
Divina Commedia - Inferno
Divina Commedia - InfernoDivina Commedia - Inferno
Divina Commedia - Inferno
 
Che cos’e’ la mafia
Che cos’e’ la mafiaChe cos’e’ la mafia
Che cos’e’ la mafia
 
Giordano Bruno
Giordano BrunoGiordano Bruno
Giordano Bruno
 
Il diario di anna frank
Il diario di anna frank Il diario di anna frank
Il diario di anna frank
 
Il Rinascimento
Il RinascimentoIl Rinascimento
Il Rinascimento
 
Violenza sulle donne ppt
Violenza sulle donne pptViolenza sulle donne ppt
Violenza sulle donne ppt
 
Nicolò Cusano
Nicolò Cusano Nicolò Cusano
Nicolò Cusano
 
Globalizzazione
Globalizzazione Globalizzazione
Globalizzazione
 
IL MEGLIO DI PLATONE
IL MEGLIO DI PLATONEIL MEGLIO DI PLATONE
IL MEGLIO DI PLATONE
 
Inno Italiano (Alex)
Inno Italiano (Alex)Inno Italiano (Alex)
Inno Italiano (Alex)
 
Laghi ppt
Laghi pptLaghi ppt
Laghi ppt
 
Tesina
TesinaTesina
Tesina
 
Seconda guerra mondiale semplificata
Seconda guerra mondiale semplificata Seconda guerra mondiale semplificata
Seconda guerra mondiale semplificata
 
Frasi celebri antimafia
Frasi celebri antimafiaFrasi celebri antimafia
Frasi celebri antimafia
 

Similar to Libertà è partecipazione

La legislazione della scuola italiana 2G
La legislazione della scuola italiana 2GLa legislazione della scuola italiana 2G
La legislazione della scuola italiana 2Glavoriscuola
 
67+68 M5C2 Lezione 1. la scuola italiana ed il curricolo
67+68 M5C2 Lezione 1. la scuola italiana ed il curricolo67+68 M5C2 Lezione 1. la scuola italiana ed il curricolo
67+68 M5C2 Lezione 1. la scuola italiana ed il curricoloraffaelebruno1
 
Aurora Delmonaco: storia minima
Aurora Delmonaco: storia minimaAurora Delmonaco: storia minima
Aurora Delmonaco: storia minimaINSMLI
 
Fare storia. Crescere cittadini - "Una storia che produce libertà", di Auror...
Fare storia. Crescere cittadini -  "Una storia che produce libertà", di Auror...Fare storia. Crescere cittadini -  "Una storia che produce libertà", di Auror...
Fare storia. Crescere cittadini - "Una storia che produce libertà", di Auror...Istituto Nazionale INSMLI
 
Gaetano+Filangieri
Gaetano+FilangieriGaetano+Filangieri
Gaetano+Filangierigiosiele
 
Progetto EDUC 2013: La città di chi?
Progetto EDUC 2013: La città di chi?Progetto EDUC 2013: La città di chi?
Progetto EDUC 2013: La città di chi?ICsanvitalesalimbene
 
Costituzione commentata
Costituzione commentataCostituzione commentata
Costituzione commentataMaria Meo
 
cittadinanza globale parte seconda - educazione civica
cittadinanza globale parte seconda -  educazione civicacittadinanza globale parte seconda -  educazione civica
cittadinanza globale parte seconda - educazione civicaMario Maestri
 
Verso un manifesto_europeo-istruzione
Verso un manifesto_europeo-istruzioneVerso un manifesto_europeo-istruzione
Verso un manifesto_europeo-istruzionelipscuola
 
Cittadinanza costituzione staff_rete_riflessioni ed esperienze_2009_ppt
Cittadinanza costituzione staff_rete_riflessioni ed esperienze_2009_pptCittadinanza costituzione staff_rete_riflessioni ed esperienze_2009_ppt
Cittadinanza costituzione staff_rete_riflessioni ed esperienze_2009_pptEmilia Peatini
 
Cittadinanza Costituzione Staff Rete 2009 Ppt
Cittadinanza Costituzione Staff Rete 2009 PptCittadinanza Costituzione Staff Rete 2009 Ppt
Cittadinanza Costituzione Staff Rete 2009 PptEmilia Peatini
 
MIILIV_M4C5 Appendice 3 parte 2
MIILIV_M4C5 Appendice 3   parte 2MIILIV_M4C5 Appendice 3   parte 2
MIILIV_M4C5 Appendice 3 parte 2raffaelebruno1
 
Fare storia. Crescere cittadini - "MIUR-Insmli: una collaborazione strategica...
Fare storia. Crescere cittadini - "MIUR-Insmli: una collaborazione strategica...Fare storia. Crescere cittadini - "MIUR-Insmli: una collaborazione strategica...
Fare storia. Crescere cittadini - "MIUR-Insmli: una collaborazione strategica...Istituto Nazionale INSMLI
 
La costituzione è casa mia: progetto rete di scuole
La costituzione è casa mia: progetto rete di scuoleLa costituzione è casa mia: progetto rete di scuole
La costituzione è casa mia: progetto rete di scuoleRosyHarielle De Luca
 
La costituzione è casa mia: rete di scuole
La costituzione è casa mia: rete di scuoleLa costituzione è casa mia: rete di scuole
La costituzione è casa mia: rete di scuoleRosyHarielle De Luca
 
Percorsi civici attraverso la letteratura latina
Percorsi civici attraverso la letteratura latinaPercorsi civici attraverso la letteratura latina
Percorsi civici attraverso la letteratura latinalavoriscuola
 

Similar to Libertà è partecipazione (20)

La legislazione della scuola italiana 2G
La legislazione della scuola italiana 2GLa legislazione della scuola italiana 2G
La legislazione della scuola italiana 2G
 
Il Costo Standard #DirittoDiApprendere
Il Costo Standard #DirittoDiApprendereIl Costo Standard #DirittoDiApprendere
Il Costo Standard #DirittoDiApprendere
 
67+68 M5C2 Lezione 1. la scuola italiana ed il curricolo
67+68 M5C2 Lezione 1. la scuola italiana ed il curricolo67+68 M5C2 Lezione 1. la scuola italiana ed il curricolo
67+68 M5C2 Lezione 1. la scuola italiana ed il curricolo
 
Aurora Delmonaco: storia minima
Aurora Delmonaco: storia minimaAurora Delmonaco: storia minima
Aurora Delmonaco: storia minima
 
Fare storia. Crescere cittadini - "Una storia che produce libertà", di Auror...
Fare storia. Crescere cittadini -  "Una storia che produce libertà", di Auror...Fare storia. Crescere cittadini -  "Una storia che produce libertà", di Auror...
Fare storia. Crescere cittadini - "Una storia che produce libertà", di Auror...
 
Gaetano+Filangieri
Gaetano+FilangieriGaetano+Filangieri
Gaetano+Filangieri
 
Excursus normativo
Excursus normativoExcursus normativo
Excursus normativo
 
Progetto EDUC 2013: La città di chi?
Progetto EDUC 2013: La città di chi?Progetto EDUC 2013: La città di chi?
Progetto EDUC 2013: La città di chi?
 
Costituzione commentata
Costituzione commentataCostituzione commentata
Costituzione commentata
 
cittadinanza globale parte seconda - educazione civica
cittadinanza globale parte seconda -  educazione civicacittadinanza globale parte seconda -  educazione civica
cittadinanza globale parte seconda - educazione civica
 
Costituzione
CostituzioneCostituzione
Costituzione
 
Verso un manifesto_europeo-istruzione
Verso un manifesto_europeo-istruzioneVerso un manifesto_europeo-istruzione
Verso un manifesto_europeo-istruzione
 
Cittadinanza costituzione staff_rete_riflessioni ed esperienze_2009_ppt
Cittadinanza costituzione staff_rete_riflessioni ed esperienze_2009_pptCittadinanza costituzione staff_rete_riflessioni ed esperienze_2009_ppt
Cittadinanza costituzione staff_rete_riflessioni ed esperienze_2009_ppt
 
Cittadinanza Costituzione Staff Rete 2009 Ppt
Cittadinanza Costituzione Staff Rete 2009 PptCittadinanza Costituzione Staff Rete 2009 Ppt
Cittadinanza Costituzione Staff Rete 2009 Ppt
 
MIILIV_M4C5 Appendice 3 parte 2
MIILIV_M4C5 Appendice 3   parte 2MIILIV_M4C5 Appendice 3   parte 2
MIILIV_M4C5 Appendice 3 parte 2
 
Fare storia. Crescere cittadini - "MIUR-Insmli: una collaborazione strategica...
Fare storia. Crescere cittadini - "MIUR-Insmli: una collaborazione strategica...Fare storia. Crescere cittadini - "MIUR-Insmli: una collaborazione strategica...
Fare storia. Crescere cittadini - "MIUR-Insmli: una collaborazione strategica...
 
26 Maggio a Bologna: VotiAmoScuolaPubblica
26 Maggio a Bologna: VotiAmoScuolaPubblica26 Maggio a Bologna: VotiAmoScuolaPubblica
26 Maggio a Bologna: VotiAmoScuolaPubblica
 
La costituzione è casa mia: progetto rete di scuole
La costituzione è casa mia: progetto rete di scuoleLa costituzione è casa mia: progetto rete di scuole
La costituzione è casa mia: progetto rete di scuole
 
La costituzione è casa mia: rete di scuole
La costituzione è casa mia: rete di scuoleLa costituzione è casa mia: rete di scuole
La costituzione è casa mia: rete di scuole
 
Percorsi civici attraverso la letteratura latina
Percorsi civici attraverso la letteratura latinaPercorsi civici attraverso la letteratura latina
Percorsi civici attraverso la letteratura latina
 

More from LiceoMarconiPescara

Safer internet rossetti - 2018-19 - cl. i f(5)
Safer internet   rossetti - 2018-19 - cl. i f(5)Safer internet   rossetti - 2018-19 - cl. i f(5)
Safer internet rossetti - 2018-19 - cl. i f(5)LiceoMarconiPescara
 
Safer internet rossetti - 2018-19 - cl. i f(5)-pt3
Safer internet rossetti - 2018-19 - cl. i f(5)-pt3Safer internet rossetti - 2018-19 - cl. i f(5)-pt3
Safer internet rossetti - 2018-19 - cl. i f(5)-pt3LiceoMarconiPescara
 
Safer internet rossetti - 2018-19 - cl. i f(5)pt-1
Safer internet   rossetti - 2018-19 - cl. i f(5)pt-1Safer internet   rossetti - 2018-19 - cl. i f(5)pt-1
Safer internet rossetti - 2018-19 - cl. i f(5)pt-1LiceoMarconiPescara
 
Ambasciatori - IPSIAS Di Marzio Michetti
Ambasciatori - IPSIAS Di Marzio Michetti Ambasciatori - IPSIAS Di Marzio Michetti
Ambasciatori - IPSIAS Di Marzio Michetti LiceoMarconiPescara
 
I giovani al tempo degli influencer
I giovani al tempo degli influencerI giovani al tempo degli influencer
I giovani al tempo degli influencerLiceoMarconiPescara
 

More from LiceoMarconiPescara (8)

Safer internet rossetti - 2018-19 - cl. i f(5)
Safer internet   rossetti - 2018-19 - cl. i f(5)Safer internet   rossetti - 2018-19 - cl. i f(5)
Safer internet rossetti - 2018-19 - cl. i f(5)
 
Safer internet rossetti - 2018-19 - cl. i f(5)-pt3
Safer internet rossetti - 2018-19 - cl. i f(5)-pt3Safer internet rossetti - 2018-19 - cl. i f(5)-pt3
Safer internet rossetti - 2018-19 - cl. i f(5)-pt3
 
Safer internet rossetti - 2018-19 - cl. i f(5)pt-1
Safer internet   rossetti - 2018-19 - cl. i f(5)pt-1Safer internet   rossetti - 2018-19 - cl. i f(5)pt-1
Safer internet rossetti - 2018-19 - cl. i f(5)pt-1
 
Ambasciatori - IPSIAS Di Marzio Michetti
Ambasciatori - IPSIAS Di Marzio Michetti Ambasciatori - IPSIAS Di Marzio Michetti
Ambasciatori - IPSIAS Di Marzio Michetti
 
Safer Internet Day
Safer Internet DaySafer Internet Day
Safer Internet Day
 
I giovani al tempo degli influencer
I giovani al tempo degli influencerI giovani al tempo degli influencer
I giovani al tempo degli influencer
 
1968
19681968
1968
 
Felici pochi e infelici molti
Felici pochi e infelici moltiFelici pochi e infelici molti
Felici pochi e infelici molti
 

Recently uploaded

Quadrilateri e isometrie studente di liceo
Quadrilateri e isometrie studente di liceoQuadrilateri e isometrie studente di liceo
Quadrilateri e isometrie studente di liceoyanmeng831
 
Lorenzo D'Emidio_Vita di Cristoforo Colombo.pptx
Lorenzo D'Emidio_Vita di Cristoforo Colombo.pptxLorenzo D'Emidio_Vita di Cristoforo Colombo.pptx
Lorenzo D'Emidio_Vita di Cristoforo Colombo.pptxlorenzodemidio01
 
Lorenzo D'Emidio_Francesco Petrarca.pptx
Lorenzo D'Emidio_Francesco Petrarca.pptxLorenzo D'Emidio_Francesco Petrarca.pptx
Lorenzo D'Emidio_Francesco Petrarca.pptxlorenzodemidio01
 
Presentazioni Efficaci e lezioni di Educazione Civica
Presentazioni Efficaci e lezioni di Educazione CivicaPresentazioni Efficaci e lezioni di Educazione Civica
Presentazioni Efficaci e lezioni di Educazione CivicaSalvatore Cianciabella
 
Confronto tra Sparta e Atene classiche.ppt
Confronto tra Sparta e Atene classiche.pptConfronto tra Sparta e Atene classiche.ppt
Confronto tra Sparta e Atene classiche.pptcarlottagalassi
 
Lorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptx
Lorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptxLorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptx
Lorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptxlorenzodemidio01
 
Lorenzo D'Emidio_Vita e opere di Aristotele.pptx
Lorenzo D'Emidio_Vita e opere di Aristotele.pptxLorenzo D'Emidio_Vita e opere di Aristotele.pptx
Lorenzo D'Emidio_Vita e opere di Aristotele.pptxlorenzodemidio01
 

Recently uploaded (7)

Quadrilateri e isometrie studente di liceo
Quadrilateri e isometrie studente di liceoQuadrilateri e isometrie studente di liceo
Quadrilateri e isometrie studente di liceo
 
Lorenzo D'Emidio_Vita di Cristoforo Colombo.pptx
Lorenzo D'Emidio_Vita di Cristoforo Colombo.pptxLorenzo D'Emidio_Vita di Cristoforo Colombo.pptx
Lorenzo D'Emidio_Vita di Cristoforo Colombo.pptx
 
Lorenzo D'Emidio_Francesco Petrarca.pptx
Lorenzo D'Emidio_Francesco Petrarca.pptxLorenzo D'Emidio_Francesco Petrarca.pptx
Lorenzo D'Emidio_Francesco Petrarca.pptx
 
Presentazioni Efficaci e lezioni di Educazione Civica
Presentazioni Efficaci e lezioni di Educazione CivicaPresentazioni Efficaci e lezioni di Educazione Civica
Presentazioni Efficaci e lezioni di Educazione Civica
 
Confronto tra Sparta e Atene classiche.ppt
Confronto tra Sparta e Atene classiche.pptConfronto tra Sparta e Atene classiche.ppt
Confronto tra Sparta e Atene classiche.ppt
 
Lorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptx
Lorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptxLorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptx
Lorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptx
 
Lorenzo D'Emidio_Vita e opere di Aristotele.pptx
Lorenzo D'Emidio_Vita e opere di Aristotele.pptxLorenzo D'Emidio_Vita e opere di Aristotele.pptx
Lorenzo D'Emidio_Vita e opere di Aristotele.pptx
 

Libertà è partecipazione

  • 2. IO STUDIO, QUINDI SONO LIBERO L’importanza e il valore dell’istruzione
  • 3. LA LEGGE CASATI 13 novembre 1859 La legge segna il punto di partenza della scuola italiana La legge porta l’obbligo scolastico fino agli 8 anni. Organizza l’istruzione in 4 anni con due cicli di 2 anni ciascuno Il primo biennio è obbligatorio. Il secondo biennio poteva prevedere lo sdoppiamento in due classi. ‘’I BAMBINI DEVONO SAPER LEGGERE,SCRIVERE E FAR DI CONTO’’. ISTRUZIONE OBBLIGATORIA
  • 4. • I comuni non riescono a garantire la copertura dei costi dell’insegnamento. • L’analfabetismo riguardava una percentuale di quasi l’80% della popolazione. • La scuola dell’unificazione aveva il compito di «fare gli italiani»
  • 5. La scuola dell’obbligo (15 luglio 1877) Nel 1877 Michele Coppino promulgò la legge , dall’omonimo nome, la quale ribadiva l’obbligo della frequenza scolastica fino ai 3 anni ( terza elementare). La legge prevedeva anche sanzioni per i genitori inadempienti. Una visione dell’istruzione elementare gratuita, obbligatoria, laica.
  • 6. Riforma Gentile 1923 Nel 1923 Mussolini affidò l’incarico della pubblica istruzione a Giovanni Gentile. La riforma di Gentile non creò una scuola fascista ma una scuola gentiliana, nella quale l’istruzione classica era considerata il punto centrale e la sintesi della preparazione culturale del giovane. Questa riforma elevò l’obbligo scolastico a 14 anni di età. La scuola era unitaria solo per i primi cinque anni mentre negli anni successivi gli studenti avrebbero dovuto compiere una scelta tra quattro possibilità: • Ginnasio • Scuola complementare • Istituto tecnico • Istituto magistrale Solo i diplomati del liceo classico avrebbero potuto frequentare tutte le facoltà universitarie, mentre ai diplomati del liceo scientifico sarebbe stato possibile accedere alle sole facoltà tecnico-scientifiche. Agli altri diplomati era impedita l’iscrizione alle università.
  • 7. Scuola complementre Scuola materna (3 anni) Scuola elementare (5 anni) Ginnasio Istituto tecnico Istituto magistrale Un’importante novità rispetto al passato era costituita dal numero di esami previsti nei passaggi da un ciclo scolastico a un altro. In tutto lo studente doveva superare sei esami nei primi tredici anni di studio.
  • 8. • Giuseppe Bottai ,ministro dell’Educazione Nazionale dal 1936 al 1943 , fece approvare la “Carta della Scuola” al Gran Consiglio del Fascismo (rimasta però inattuata con l’entrata in guerra dell’Italia) . • Quella pensata da Bottai era una scuola fascista, mirava cioè, a formare l’«uomo nuovo», il cittadino, il soldato, il lavoratore, organicamente inserito nella nazione. LA CARTA DELLA SCUOLA 1939
  • 9. Riforma Bottai (1939) • Scuola elementare di cinque anni (come attuò Gentile), gli ultimi due si denominano “scuola del lavoro”; • Al termine di essa si poteva scegliere tra tre tipi di scuole, tutte di durata triennale: – Scuola artigiana, retta da maestri per imparare un mestiere; – Scuola tecnico professionale ,che preparava lavoratori specializzati; – Scuola media, dove si apprendeva il latino , garantiva l’accesso all’istruzione media di secondo grado, al termine della quale si poteva accedere a tutti gli studi superiori; • La scelta della carriera avveniva a 11 anni in base a criteri economici che non tenevano conto delle reali attitudini degli alunni. Ancora una volta la scuola prevista da questa riforma riproduceva le stratificazioni sociali che il regime voleva mantenere nel Paese.
  • 10. L’8 ottobre 1931 venne pubblicata sulla «Gazzetta Ufficiale» la legge che imponeva ai professori universitari il giuramento di fedeltà al regime fascista
  • 12. 1943 Armistizio e caduta del fascismo
  • 13. 2 giugno 1946 Umberto II , detto re di maggio, concede il Referendum referendum istituzionale
  • 14. 2 giugno 1946 scheda elettorale
  • 15. 2 giugno 1946 prime elezioni libere: primo voto delle donne
  • 16.
  • 18. 1 gennaio 1948 entra in vigore la Costituzione
  • 19. L'arte e la scienza sono libere e libero ne è l'insegnamento. La Repubblica detta le norme generali sull'istruzione ed istituisce scuole statali per tutti gli ordini e gradi. Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato. La legge, nel fissare i diritti e gli obblighi delle scuole non statali che chiedono la parità, deve assicurare ad esse piena libertà e ai loro alunni un trattamento scolastico equipollente a quello degli alunni di scuole statali. E` prescritto un esame di Stato per l'ammissione ai vari ordini e gradi di scuole o per la conclusione di essi e per l'abilitazione all'esercizio professionale. Le istituzioni di alta cultura, università ed accademie, hanno il diritto di darsi ordinamenti autonomi nei limiti stabiliti dalle leggi dello Stato. Articolo 33 Costituzione
  • 20. La scuola è aperta a tutti. L'istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita. I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi. La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie ed altre provvidenze, che devono essere attribuite per concorso. NELLA VOLONTÀ DEI COSTITUENTI L’ISTRUZIONE CESSA DI ESSERE UN PRIVILEGIO DI POCHI E DIVENTA FINALMENTE UN DIRITTO DI TUTTI Articolo 34 Costituzione
  • 21. 1962 La scuola media unica
  • 22. L’istituzione della scuola media rappresenta una conquista non solo per la nostra legislazione scolastica, ma anche per la nostra società. La scuola media, nel momento in cui favorisce la mobilità e l’interscambio fra le classi sociali, offre i mezzi per una consapevole presenza e partecipazione alla vita del paese. Nel momento i cui è fattore di cultura, la scuola media è anche fattore di democrazia. IN ATTUAZIONE DEL PRINCIPIO COSTITUZIONALE
  • 23. Il Governo Fanfani IV è stato il diciassettesimo governo della Repubblica italiana • Nel 1955 vennero approvati nuovi programmi della scuola elementare che portavano la firma del ministro Ermini. Quella elementare era pensata più come una scuola finalizzata ad educare la capacità fondamentale che non a istruire l’intelligenza e il carattere, che trovava per questo aspetto, nella tradizione umanistica e cristiana, la sua fonte. Qualche anno dopo, nel 1958, venne lanciato un “Piano decennale della scuola” dal governo Fanfani, in cui ministro dell’istruzione era A. Moro. Appariva, così, l’intento di attuare una politica di programmazione nel settore scolastico. Si può considerare la riforma della scuola media del 1962 il primo risultato di questo clima. Dopo lunghe discussioni, durate vari anni, sui vari aspetti sociali, culturali e politici della questione e dopo il confronto tra differenti disegni di legge presentati dalle diverse forze politiche, nel dicembre 1962 fu approvata dal Parlamento la legge istitutiva della scuola media unica dell’obbligo. essa estendeva l’obbligo al quattordicesimo anno di età e unificava tutte le scuole successive alle elementari (medie, avviamenti professionali, ecc. ) in un’ unica scuola.
  • 24. 1968 Il movimento studentesco Nel 1968 gli studenti diventano protagonisti di una lotta frontale per il diritto di espressione e partecipazione che sfocerà nelle Conquiste del diritto degli anni ‘70
  • 25. Anni ‘70: Facciamo la storia A partire dalle aule di scuola costruiscono il loro mondo e la nuova società Per comunicare si usava il volantino, un foglio formato A4 che veniva riprodotto in serie grazie all’uso del ciclostile. Con il volantinaggio avveniva la distribuzione di fronte alle facoltà occupate (1968), all’ingresso delle scuole, dei posti di lavoro o nei quartieri e molto spesso, era all’origine di scontri tra studenti di opposte fazioni.
  • 26.
  • 28. I Decreti Delegati nella scuola italiana Significato storico, sociale, politico e pedagogico I decreti delegati sono una raccolta di sei atti normativi emanati in Italia tra il luglio del 1973 ed il maggio del 1974. Il rinnovamento nella scuola è il risultato delle lotte democratiche, che si combatterono in Europa a cavallo tra gli anni ‘60 e ‘70: in quegli anni la scuola di Francoforte introdusse “la dottrina della rivoluzione”, contro le ferree gerarchie del potere. Il disegno politico portò comunque nuova linfa al desiderio di libertà e di trasformazione democratica I giovani del ‘68 lottarono per un ritorno ai valori democratici, alla dignità umana, all’essere nel ‘69 e fu raccolta dagli intellettuali e dagli studenti, che recepirono per primi l’esigenza di trasformare democraticamente il sistema e l’ordinamento scolastico. I nuovi scioperi del ‘72 e del ‘73 portarono all’emanazione dei primi cinque Decreti Delegati, che resero la scuola non più autoctona, ma aperta alla società.
  • 29. La riforma scolastica fece innanzi tutto chiarezza sullo stato giuridico del personale direttivo, ispettivo, docente e non docente (l.477del 30.7.73); furono istituiti gli organi collegiali. Il 30.5.74 il Governo emanò i Decreti Delegati, n.416, 417 e 419, poi convertiti in legge dal Parlamento. Con la 416 venne annullato il concetto di scuola a sviluppo piramidale della Gentile: la scuola veniva gestita da dagli studenti e, la grande novità, dai genitori; veniva istituito il Consiglio di Classe
  • 30. Prime elezioni degli organi collegiali
  • 32. Gli studenti rivendicano la democrazia in famiglia
  • 33. • Nelle aule di scuola e nelle università si comincia a parlare apertamente di sessualità e nei movimenti femministi si rivendica l’emancipazione della donna che si tradurrà nella RIFORMA DEL DIRITTO DI FAMIGLIA del 1975 Diritto di famiglia
  • 35. La riforma del diritto di famiglia 1975 ♂L’uomo e la donna hanno pari diritti e doveri♀
  • 36. Proponiamo che il corte sia di sole donne io sono mia
  • 37. Tra le modifiche apportate al precedente ordinamento, vi furono: • il passaggio dalla potestà del marito alla potestà (ora "responsabilità genitoriale") condivisa dei coniugi; • l'eguaglianza tra coniugi (si passa dalla potestà maritale all'eguaglianza fra coniugi); • Il regime patrimoniale della famiglia (separazione dei beni o comunione legale/convenzionale); • la revisione delle norme sulla separazione personale dei coniugi (dalla separazione per colpa alla separazione per intollerabilità della prosecuzione della convivenza)
  • 38. Diritto di voto ai 18 anni Il 10 marzo 1975 venne promulgata la legge che abbassò la maggiore età dai 21 ai 18 anni. Una svolta storica per l’Italia, i suoi giovani e le generazioni future.
  • 39. Gli studenti delle scuole superiori chiedono di partecipare alle elezioni politiche
  • 40. Impegno e tempo libero