Starina affronta infine seriamente il suo compito (spostare in avanti il tempo e ridurre la massa delle informazioni inutili), vagando fra sesso ed ecologia, fra politica e realtà virtuale, passando anche per la lettura dei romanzi di Asimov.
Effettivamente però è il sesso l’argomento che più la lascia perplessa, tanto da arrivare a immaginare strane equazioni, che però creano una gran confusione tra spazio e tempo, la formazionutrice e Pavarotti.
1. Estratto dal sito
www.ilfuturomigliore.org
CAVALCAVA
LE ONDE GRAVITAZIONALI
3a
Parte
sergio benassai
La 1a Parte è disponibile qui:
http://www.slideshare.net/tramerper/cavalcava-le-onde-gravitazionali-1a-
parte
La 2a Parte è disponibile qui:
http://www.slideshare.net/tramerper/cavalcava-le-onde-gravitazionali-2a-
parte
2. 7. Sesso o ecologia ?
“Non diciamo sciocchezze” si disse Starina “E’ estate qui, ma nell’altro emisfero è inverno. Colpa
dell’inclinazione dell’asse del pianeta”
Ci mancava solo questo: doversi occupare di un pianeta con l’asse inclinato !
Raddrizzare l’asse ?
No, sul pianeta sarebbe successo un putiferio e sai la quantità di comunicazioni,
commenti, studi, progetti, lamentazioni, richieste d’aiuto … altro che diminuzione
delle informazioni !
Starina decise di tornare a dove aveva cominciato: la cancellazione di informazioni sulla rete.
Però questa volta non a caso, ma con sistematicità.
Quindi bisognava programmare bene l’intervento.
Ecco … un hackeraggio graduale.
Però questo era un po’ troppo “terrestre”.
Non si sarebbe notata la sua genialità: quindi Starina optò per un nanointervento.
Cos’è un nanointervento ?
Per dirla in termini terrestri, qualcosa che ha a che fare con i nanomateriali
E cosa sono i nanomateriali ?
Materiali piccoli piccoli, a dimensioni atomiche.
Ma naturalmente Starina poteva andare ben oltre e utilizzare i gluoni per poter agire sui quark degli
adroni.
E così avrebbe potuto fare.
Così negli apparecchi elettronici utilizzati dai terrestri si sarebbe diffusa una colla gluonica che
avrebbe rallentato la velocità di trasmissione e quindi la quantità di informazioni disponibili.
Così che i terrestri, dopo un inziale caotico periodo di panico, avrebbero iniziato a ridurre il tempo
trascorso a compulsare i loro aggeggi (riduzione delle informazioni assicurata !) e dedicarsi ad altre
attività.
Beh … Starina dovette riconoscere che tutto ciò avrebbe portato ad un
incremento delle nascite: i terrestri … avrebbero fatto di più all’amore !
Ma più avrebbero fatto all’amore e più i terrestri avrebbero forse incrementato il
numero di abitanti (che a loro volta avrebbero fatto di più all’amore) e
l’aumento di popolazione avrebbe portato di conseguenza un aumento di
informazione.
Che fare ?
Forse un’eccezione alla diminuzione di informazione: aumentare l’informazione sulle tecniche
contraccettive.
Era anche questo un po’ come il principio di indeterminazione di Heisenberg: più si precisa la
riduzione delle informazioni, meno sai in che situazione ti trovi.
Dunque bisognava agire un po’ come quando si somministra un farmaco “pesante”: aggiungere
qualche piccola dose di riequilibrante.
3. Come passo successivo Starina decise di allearsi con i terrestri ecologisti.
Meno informazioni sì, ma anche più passeggiate, più orti casalinghi, più serate passate a consumare
cibi a km 0, discutendo del più e del meno.
Ma mal gliene incolse (anzi: ben gliene incolse) !
Il web, anche se ormai rallentato, si riempì di consigli sul come passare le
vacanze a cercare di individuare, con potenti binocoli, il passaggio di
qualche raro uccello sulla palude, di come impedire ogni tentativo di
utilizzare ogni strumento atto a ridurre la presenza di storni sulle città, di
come adottare una dieta vegana rispettosa della vita animale, di come
risparmiare energia rinunciando ad un bagno caldo a favore di una doccia
fredda tonificante, ecc., ecc.
E i terrestri, dopo aver verificato che l’osservazione di uccelli sulla palude comportava raffreddori
e influenze, che la rinuncia a combattere gli storni li costringeva a pericolose acrobazie per non
scivolare sul guano delle strade, che la dieta vegana costringeva al libro dei ricordi l’appetitosa
degustazione di una bistecca alla fiorentina, che la rinuncia al bagno caldo riduceva le possibilità di
rilassamento, diminuirono drasticamente la loro presenza sul web.
Quindi missione compiuta, almeno per questo aspetto.
Infatti l’informazione era diminuita (anche quella degli ecologisti: beh, cavoli loro !)
E ci fu anche un risultato positivo in termini di accelerazione del tempo.
I terrestri, scontenti della situazione, decisero di accelerare lo sviluppo della realtà virtuale.
“Un momento” disse Starina “Stai a vedere che questi terrestri adesso scoprono le stringhe e gli
innumerevoli universi, più o meno virtuali, ad esse associate. Qui ci vuole una pausa di riflessione.”
.
4. 8. Politicamente virtuale
“Dunque” si disse Starina “devo pur tener conto che questi terrestri stanno cominciando a capire
qualcosa su cosa è l’universo, sia nel macro che nel micro. Devo fare attenzione.”
Quindi Starina decise di recarsi di nuovo al CERN di Ginevra.
Il che non le dispiaceva per niente, perché, immedesimandosi in un terrestre (beh,
per questa volta concediamo: “una“ terrestre) poteva rimpinzarsi di “filets de
perches”, “steak tartare”, “charbonnade”, “vacherine”, ecc.
Ma ne fu rassicurata: sì, avevano trovato il bosone di Higgs (se si dava retta alla rilevanza di certi
punti su un grafico), ma certo non avrebbero potuto accertare l’esistenza delle stringhe (come
potrebbero i terrestri che sono in una stringa verificare che esistono altre stringhe che stanno in un
altro universo senza sapere come esistere in un altro universo ?).
“Proviamo ad agire in un altro settore” decise Starina
E la scelta fu il settore della politica.
Un settore davvero caotico: dove “molte cose sono sconosciute”, che, detto in slang inglese (una
lingua terrestre) suona come “ Many Are Really X (MARX)” .
“Acc … Marx .. è un nome che mi ricorda qualcosa “ si disse Starina “Me ne aveva
parlato Nebuleide … Cosa diceva ? …. Ecco mi ricordo: proletari di tutto il mondo
unitevi !”
Starina consultò wikipedia: Marx non è più di moda, e nemmeno i proletari !
Ma ancora wikipedia sta in piedi ? E la riduzione delle informazioni ?
Cancellare wikipedia !
E il povero Marx ?
Boh ! Starà su una stringa che viaggia verso un buco nero.
Con queste semplificazioni la politica ritornò alle origini: “Mors tua, vita mea”.
Ma allora gli adroni che stanno nel corpo dei terrestri che fanno ? Si combattono ?
“Però” rifletteva Starina “questi adroni terresti sono strani. Sembrano quasi voler dire che loro sono
un’eccezione all’universo adroniano, quasi che potessero decidere della loro esistenza
autonomamente. Mah … comunque si illudono”.
La legge cosmica infatti comportava che, in una stringa, se non arrivava un’onda gravitazionale a
turbare l’equilibrio, tutto era determinato dalla forza unificata (che i terrestri dovevano ancora
definire) e quindi non c’era spazio per fantasiose ipotesi di futuro.
“Solo che … “ Starina realizzò improvvisamente “… solo che questi terrestri, fregandosene di
adroni e stringhe, non solo pensano, ma … costruiscono il loro futuro !”
Però questa storia della realtà virtuale poteva essere utile.
5. Forse poteva trasformare questa storia della realtà virtuale in una realtà reale.
Come aveva ipotizzato Asimov, il noto scrittore di fantascienza.
Scrittore ? Mah … da un punto di vista letterario i suoi libri erano inaccettabili,
però i suoi mondi fantastici erano davvero fantastici.
E il pianeta Solaria, descritto nella parte quarta di “Fondazione e terra” era un
ottimo punto di riferimento.
Un pianeta abitato da circa 1200 uomini. Uomini ? No, ermafroditi, quasi eterni,
capaci di controllare tutto con i loro lobi di trasduzione neuronica, con a
disposizione milioni di robot.
Che avevano tutto, che sapevano tutto e quindi con un flusso di informazione praticamente azzerato
perché non necessario.
“E allora sì, andiamo avanti su questa strada” si convinse Starina “Via alla realtà virtuale !”
Ma ben presto Starina si rese conto che questa storia della realtà virtuale non era esattamente come
l’aveva immaginata.
Invece che mettersi seduti calmi da qualche parte a gustarsi la realtà virtuale ( e quindi smettendo di
affaticarsi correndo dietro alla ricerca di novità, di nuove informazioni), invece che rilassarsi
dimenticando lo scorrere del tempo (che avrebbe potuto così essere accelerato senza che se ne
accorgessero), i terrestri si lanciarono freneticamente alla ricerca di nuovi software e hardware (non
virtuali) che permettessero di avere le realtà virtuali sempre a porta di mano, miniaturizzando i
supporti da poter inserire negli occhiali, negli orologi, addirittura in chip sottocutanei, che a loro
volta richiedevano nuove ricerche, nuovi studi e quindi nuove informazioni: un disastro !
E, per peggiorare la situazione, per non restare mai indietro, eccoli riscoprire un loro
vecchio vizio (in genere adottato quando si era di fronte a difficili trattative), quello
di decidere di fermare gli orologi finché non si fosse arrivati alla soluzione. E così,
addio all’accelerazione del tempo.
Fallimento completo !
Bisogna trovare un’altra strada.
6. 9. Sesso, fisica e musica
Dal momento che Starina si trovava sulla stringa contenente PianetaTerra2016 non aveva idea di
quanto tempo fosse passato e quindi di quanto tempo aveva a disposizione.
Rapida deviazione sulla stringa formazionutrici … cavolo … doveva sbrigarsi !
Oppure no.
Poteva sempre trovare la scusa che l’onda gravitazionale che l’aveva portata qua aveva subito
l’effetto di una anomalia della curvatura dello spazio e quindi il tempo era stato rallentato … quindi
… aveva ancora un sacco di tempo ! Almeno così avrebbe provato a giustificarsi.
Questo PianetaTerra2016 cominciava a piacerle … beh .. piacerle proprio … no .. diciamo a
incuriosirla.
Non lo avrebbe confessato volentieri, ma questi terrestri erano in qualche modo geniali.
Una popolazione che, lo aveva verificato, era per almeno un quarto in condizioni miserevoli. Ma era
capace di pensare e realizzare una borsa di Gucci (e falsificarla in maniera perfetta)..
Non faceva altro che dividersi e combattere in nome delle più strampalate idee (identità religiose,
identità razziali, identità statali, identità condominiali, identità sessuali, identità corporative, ecc.,
ecc.). Ma era capace di stabilire normative avanzate per il rispetto dei diritti
universali sotto l’egida di un’organizzazione chiamata ONU (Organizzazione
delle Nazioni Unite). E di non rispettare le normative ONU e di dichiarare guerre
in nome dell’ONU per far rispettare le normative ONU, senza poi rispettare in
guerra le normative dell’ONU.
E poi, e a questo era estremamente sensibile, c’era un problema sessuale.
Non solo nel senso dei rapporti, come dire, sociali, fra uomini e donne, ma proprio nel senso di fare
all’amore, di fare sesso.
“Accidenti” si disse Starina “ma le formazionutrici non ci hanno mai parlato di sesso !”
Starina restò basita: il sesso !
Cosa mai è il sesso per noi ?
L’incontro fra due particelle con bellezza diversa ? O basta uno spin diverso ? E è possibile un
incontro sessuale fra un elettrone e un muone ?
“Ma che sto dicendo ?” si disse Starina “Noi non abbiamo sesso ! Noi abbiamo … che abbiamo ?
Massa, carica, spin, ecc. Ma niente sesso ! Siamo solo noi, le allieve, e le formazionutrici”
Pausa di riflessione.
“E perché non ci sono allievi, oltre che allieve, e formazionutritori, oltre che formazionutrici ?”
Chissà se Nebuleide ne sapeva qualcosa.
Bisognava chiederglielo.
E allora, cambio di stringa, e via subito un messaggio a Nebuleide spedito con il primo tachione che
passava di lì.
E meno male che c’erano i tachioni, che non solo viaggiavano a velocità superiori a quelli della
luce ma avevano anche quella strana proprietà di aumentare la velocità, man mano che diminuiva
7. l’energia. Starina aveva fatto un po’ di confusione con le stringhe e infatti la risposta di Nebuleide
arrivò prima che Starina avesse spedito il messaggio.
E la risposta di Nebuleide gettò Starina nell’ansia.
Infatti Nebuleide le aveva tachionicamente scritto:
“Per capire devi immedesimarti in una terrestre … e poi guardare questo”
E al messaggio era allegata la stessa immagine che Starina aveva allegato al punto (6).
“Acc. ma sono proprio rincoglionita. Lo sapevo … e allora perché non me ne sono ricordata ? Stai a
vedere che a forza di star qui ho acquisito la mentalità di un terrestre che si domanda come mai è
successo quello che è successo, quando in realtà è il terrestre che ha fatto succedere quello che è
successo !”
Ma allora … ma allora questo metteva in discussione il principio di Heisenberg, anzi no .. era una
estensione di quel principio … nel senso che se ti trovi all’interno di uno spazio e di un tempo, non
solo, fissando il tempo, non identifichi la posizione, ma non sei neppure in grado di scegliere fra
tempo e spazio.
Se era così era una scoperta meravigliosa e sarebbe potuta tornare dalla formazionutrice e dirle:
“Altro che riduzione delle informazioni e accelerazione del tempo sul PianetaTerra 2016 ! Qui c’è
una nuova scoperta !”
E Starina scrisse in adroni dorati la nuova, risolutiva, formula:
tempo più spazio in tempo e spazio = o tempo o spazio o tutti e due o nessuno dei due
Ma, contemplando meglio la sua formula, Starina si rese conto che non era una formula, ma
un’eguaglianza di diversi.
Forse la formazionutrice non avrebbe apprezzato.
E, se per caso, la formazionutrice fosse andata a guardare nell’enciclopedia extragalattica, avrebbe
scoperto che Starina non aveva fatto altro che citare una famosa aria operistica dei terrestri che
diceva:
“Questa o quella, per me pari sono …”
Una citazione peraltro assolutamente disdicevole, perché, oltre che terrestre, era misogina,
antifemminista, maschilista.
Anche se, forse, proprio quest’aria avrebbe potuto essere motivo di indulgenza da
parte della formazionutrice che, nel suo studio aveva un ologramma intitolato
“Pavarotti”.