ASOC protagonista del seminario "La narrativa dei dati - dagli Open Data al M...A Scuola di OpenCoesione
Seminario web del 17 aprile 2020 promosso nell'ambito del corso universitario "Politiche di Coesione Europee e strategie di comunicazione dei territori" dell'Università degli Studi di Torino
In questo webinar il team di A Scuola di OpenCoesione, insieme alla redazione di Monithon, illustra come organizzare le attività per la compilazione dei Report 3
ASOC protagonista del seminario "La narrativa dei dati - dagli Open Data al M...A Scuola di OpenCoesione
Seminario web del 17 aprile 2020 promosso nell'ambito del corso universitario "Politiche di Coesione Europee e strategie di comunicazione dei territori" dell'Università degli Studi di Torino
In questo webinar il team di A Scuola di OpenCoesione, insieme alla redazione di Monithon, illustra come organizzare le attività per la compilazione dei Report 3
In questo webinar il team di A Scuola di OpenCoesione, insieme alla redazione di Monithon, illustra come organizzare le attività per la compilazione dei Report 3
Nicole Valentina Colombo, Tesi di laurea magistrale in Teoria e tecnologia della comunicazione, Università di Milano Bicocca (marzo 2010).
Realizzata presso TangoLab.
Relatore: R.Polillo
Seminario #17 Sqcuola di Blog - le indicazioni del Preside su chiusura Master Classe II. Si parla di webinar, moduli e-learning, esercitazioni, wordpress e soprattutto di come lavorare sui progetti aziendali
Una metodologia innovativa: un ambiente di Social Learning in cui il docente è attivatore e gli studenti acquisiscono il ruolo di "costruttori" dei contenuti e del percorso formativo.
Il progetto del 2011 ha coinvolto circa 160 studenti del Corso di Turismatica della Facoltà di Sociologia dell'Università Milano Bicocca.
“Social Education Environment: riprogettare la formazione” intende:
1. rispondere alle esigenze di adeguamento della formazione alle trasformazioni in corso, per superare l’impostazione erogativi e ricomporre la frattura tra il mondo dell’esperienza cognitiva di studenti e docenti e il modus operandi della scuola e delle istituzioni formative
2. dotare gli studenti della metodologia e della strumentazione necessarie a sfruttare le opportunità della rete e dei processi formativi in cui sono coinvolti
L’avvento dei nuovi media e la moltiplicazione delle opportunità di conoscenza che caratterizzano l’esperienza di chi apprende stanno trasformando i processi di apprendimento.
La separazione tra ruoli si sta sempre più assottigliando e, pur nella considerazione delle diverse competenze i processi formativi sono caratterizzati da costante osmosi tra i soggetti.
Le istituzioni formative ripropongono i loro modelli anche a fronte dello scollamento tra le modalità di erogazione e l’esperienza cognitiva degli attori del processo formativo.
Ne è una testimonianza particolarmente significativa la scarsa attenzione a quanto deriva dall’apprendimento "informale", l’apprendimento in contesti relazionali e in auto-formazione, che viene sistematicamente escluso dai processi formativi, a causa dell’incapacità di gestire forme di apprendimento che, seppur rilevanti (Jay Cross 2003 sostiene che l’80% delle conoscenze utili deriva da opportunità di questo tipo), non rientrano tra i processi che le organizzazioni sono in grado di monitorare e governare.
Le sollecitazioni per un adeguamento del sistema formativo e delle metodologie ai nuovi contesti non trovano riscontro nella programmazione e le singole esperienze realizzate considerano spesso l’innovazione come introduzione di strumenti digitali lasciando del tutto inalterate le metodologie consolidate.
La funzione erogativa delle istituzioni formative non è incrinata dall’introduzione delle tecnologie informatiche: la maggioranza dei progetti di e-learning che non hanno saputo trasformare la struttura metodologica tradizionale, ne sono la testimonianza.
Gli studenti, che sono esperti nelle loro “interazioni in rete”, sono travolti dall’overload informativo e non riescono a trasformare le informazioni che ricevono in conoscenza consolidata e spendibile per la loro formazione e il loro futuro.
L'incalzante sviluppo lineare del mainstream informativo non consente di apprendere come fissare, organizzare e interconnettere le diverse informazioni che scorrono, generando un “effetto bacheca” in cui solo gli ultimi contenuti sono fruibili.
In questo webinar il team di A Scuola di OpenCoesione, insieme alla redazione di Monithon, illustra come organizzare le attività per la compilazione dei Report 3
Nicole Valentina Colombo, Tesi di laurea magistrale in Teoria e tecnologia della comunicazione, Università di Milano Bicocca (marzo 2010).
Realizzata presso TangoLab.
Relatore: R.Polillo
Seminario #17 Sqcuola di Blog - le indicazioni del Preside su chiusura Master Classe II. Si parla di webinar, moduli e-learning, esercitazioni, wordpress e soprattutto di come lavorare sui progetti aziendali
Una metodologia innovativa: un ambiente di Social Learning in cui il docente è attivatore e gli studenti acquisiscono il ruolo di "costruttori" dei contenuti e del percorso formativo.
Il progetto del 2011 ha coinvolto circa 160 studenti del Corso di Turismatica della Facoltà di Sociologia dell'Università Milano Bicocca.
“Social Education Environment: riprogettare la formazione” intende:
1. rispondere alle esigenze di adeguamento della formazione alle trasformazioni in corso, per superare l’impostazione erogativi e ricomporre la frattura tra il mondo dell’esperienza cognitiva di studenti e docenti e il modus operandi della scuola e delle istituzioni formative
2. dotare gli studenti della metodologia e della strumentazione necessarie a sfruttare le opportunità della rete e dei processi formativi in cui sono coinvolti
L’avvento dei nuovi media e la moltiplicazione delle opportunità di conoscenza che caratterizzano l’esperienza di chi apprende stanno trasformando i processi di apprendimento.
La separazione tra ruoli si sta sempre più assottigliando e, pur nella considerazione delle diverse competenze i processi formativi sono caratterizzati da costante osmosi tra i soggetti.
Le istituzioni formative ripropongono i loro modelli anche a fronte dello scollamento tra le modalità di erogazione e l’esperienza cognitiva degli attori del processo formativo.
Ne è una testimonianza particolarmente significativa la scarsa attenzione a quanto deriva dall’apprendimento "informale", l’apprendimento in contesti relazionali e in auto-formazione, che viene sistematicamente escluso dai processi formativi, a causa dell’incapacità di gestire forme di apprendimento che, seppur rilevanti (Jay Cross 2003 sostiene che l’80% delle conoscenze utili deriva da opportunità di questo tipo), non rientrano tra i processi che le organizzazioni sono in grado di monitorare e governare.
Le sollecitazioni per un adeguamento del sistema formativo e delle metodologie ai nuovi contesti non trovano riscontro nella programmazione e le singole esperienze realizzate considerano spesso l’innovazione come introduzione di strumenti digitali lasciando del tutto inalterate le metodologie consolidate.
La funzione erogativa delle istituzioni formative non è incrinata dall’introduzione delle tecnologie informatiche: la maggioranza dei progetti di e-learning che non hanno saputo trasformare la struttura metodologica tradizionale, ne sono la testimonianza.
Gli studenti, che sono esperti nelle loro “interazioni in rete”, sono travolti dall’overload informativo e non riescono a trasformare le informazioni che ricevono in conoscenza consolidata e spendibile per la loro formazione e il loro futuro.
L'incalzante sviluppo lineare del mainstream informativo non consente di apprendere come fissare, organizzare e interconnettere le diverse informazioni che scorrono, generando un “effetto bacheca” in cui solo gli ultimi contenuti sono fruibili.
2° Sessione Oracle - CRUI: Internet of Things in a Real-World, Use Cases and ...Jürgen Ambrosi
Tecnologie miniaturizzate a basso costo, basso consumo energetico, basso costo di connettività: stanno invadendo il nostro quotidiano in tutti gli ambiti di settore: Ambiente, Salute, Trasporti, Industria.... Proviamo a capire quali sono i casi di Business che stanno funzionando, quali i modelli di utilizzo implementati e quali le tecnologie abilitanti. Infine capiamo come Oracle aiuta i suoi clienti a cogliere questa opportunità attraverso le sue tecnologie.
1° Sessione Oracle CRUI: Analytics Data Lab, the power of Big Data Investiga...Jürgen Ambrosi
I dati sono il nuovo Capitale: come il capitale finanziario, sono una risorsa che deve essere gestita, raccolta e tenuta al sicuro, ma deve essere anche investita dalle organizzazioni che vogliono ottenere vantaggio competitivo. I dati non sono una risorsa nuova, ma soltanto oggi per la prima volta sono disponbili in abbondanza assieme alle tecnologie necessarie per massimizzarne il ritorno. Esattamente come l'elettricità fu una curiosità da laboratorio per molto tempo, finché non venne resa disponibile alle masse e dunque cambiò totalmente il volto dell'industria moderna.Ecco perché per accelerare il cambiamento è necessario un approccio innovativo alla esecuzione delle iniziative orientate ai Big Data: un laboratorio analitico come catalizzatore dell'innovazione (Data Lab).In questo webinar sulle tecnologie Oracle, utilizzeremo il consueto approccio del racconto basato su casi d’uso ed esperienze concrete.
Scegliete assieme all’esperto/a uno o più dataset su cui provare a fare operazioni e realizzare una visualizzazione che potrà essere utile ad avanzare nel vostro lavoro di ricerca!
Scegliete assieme all’esperto/a uno o più dataset su cui provare a fare operazioni e realizzare una visualizzazione che potrà essere utile per il vostro lavoro di ricerca!
Scopri le ricerche realizzate dagli studenti che hanno partecipato alle precedenti edizioni di ASOC, attraverso l’apposita pagina pubblicata su OpenCoesione. Guarda ASOC Experience e i video degli studenti che sono tornati sui luoghi del monitoraggio
2. VADEMECUM: COME SVILUPPARE IL PROGETTO
1. Cos’è ASOC
2. Composizione e ruoli dei soggetti coinvolti
3. Formazione
4. In Classe
5. Come comunicare
Indice
3. 1. Che cos’è A Scuola
di OpenCoesione?
VADEMECUM: COME SVILUPPARE IL PROGETTO
4. Il percorso didattico
È un percorso didattico interdisciplinare di
educazione civica, sviluppato attraverso l’
acquisizione di competenze digitali, analisi dati,
storytelling.
COS’E’ ASOC: PERCORSO DIDATTICO
5. I protagonisti: studenti e docenti
● Gli studenti lavorano su progetto e sono
coinvolti in ricerche di informazioni sia qualitative
che quantitative, coordinati dai docenti
● Sviluppano capacità narrative attraverso l’uso
di tecniche di comunicazione innovativa e
utilizzando piattaforme crossmediali
VADEMECUM: COME SVILUPPARE IL PROGETTO
6. Gli altri soggetti coinvolti
● Team A Scuola di OpenCoesione
● Rete degli operatori Europe Direct
● Associazioni “Amici di A Scuola di
OpenCoesione”
VADEMECUM: COME SVILUPPARE IL PROGETTO
8. MIUR, DPS, Team specializzato
● Didattica: contenuti del percorso didattico
● Piattaforma: gestione del sito del progetto
www.ascuoladiopencoesione.it
● Training per docenti e reti territoriali
● Rapporti con le istituzioni e divulgazione del
progetto
VADEMECUM: COME SVILUPPARE IL PROGETTO
9. VADEMECUM: COME SVILUPPARE IL PROGETTO
Scuole coinvolte e docenti
● Formazione a distanza con Team Asoc
● Conduzione della didattica in classe
● Reportistica sull’avanzamento dei progetti con
Team Aosc e Rete territoriale di riferimento
● Supporto per arricchire il percorso didattico
● Dialogo con attori locali, organizzazione eventi
10. Rete Europe Direct (EDIC)
● Formazione a distanza con Team ASOC
● Tutoring ai progetti ASOC nelle scuole
● Supporto all’allargamento delle relazioni
istituzionali e territoriali delle scuole
● Raccordo tra scuola e soggetti esterni
● Divulgazione anche nei media locali
VADEMECUM: COME SVILUPPARE IL PROGETTO
11. Associazioni “Amici di ASOC”
● Formazione a distanza con il team ASOC
● Tutoring per supportare i progetti ASOC nelle
scuole a livello tematico e territoriale
● Coinvolgimento studenti in eventi territoriali
● Supporto alla comunicazione con i media
locali
VADEMECUM: COME SVILUPPARE IL PROGETTO
12. Procedura per le associazioni
Le associazioni riceveranno dal Team di “A
Scuola di OpenCoesione”:
● Un documento per aderire formalmente e da
riconsegnare entro il 21 novembre.
● Il link a un form da compilare per indicare chi
parteciperà ai momenti di formazione.
VADEMECUM: COME SVILUPPARE IL PROGETTO
14. La struttura dei Webinar
Formazione via webinar (seminari online)
destinato a docenti, operatori EDIC, Associazioni:
● Un webinar introduttivo al percorso didattico
● Un webinar per ciascuno step del percorso
didattivo (Lezioni 1, 2, 3, 4, 5 ed evento finale).
● Registrazioni dei webinar online
3. FORMAZIONE
15. Come partecipare a un Webinar
1. ASOC effettua gli inviti per partecipare ai
Webinar agli indirizzi e-mail comunicati
2. La formazione viene erogata dai tutor, con i
quali si può interagire via chat / domande.
3. E’ possibile rivedere la registrazione del
webinar per chi non può partecipare.
3. FORMAZIONE
16. Forum online e Conference Call
● Predisposizione di un forum online dove
pubblicare domande sull’avanzamento di
progetto e ricevere risposta dal team ASOC
● Programmazione conference call per risolvere
particolari criticità in collaborazione con team
ASOC e altri soggetti coinvolti per il supporto
3. FORMAZIONE
18. I sei step del percorso didattico
1. Progettare
2. Approfondire
3. Analizzare
4. Monitorare
5. Raccontare
6. Coinvolgere
4. IN CLASSE
19. 4. IN CLASSE
Come organizzare una lezione
● Prima della lezione, i docenti stampano i
materali necessari al suo svolgimento
● Durante la lezione, i docenti si occupano di:
○ Seguire la scaletta e gestire le interazioni
○ Erogare contenuti con LIM o proiettore
● Ogni lezione dura almeno 3 ore
20. Organizzare il lavoro online
● Nella prima lezione sarà necessario scegliere
uno strumento per la condivisione online dei
contenuti per favorire il lavoro a distanza
● I report di avanzamento dovranno essere
condivisi online con il team di A Scuola di
OpenCoesione
4. IN CLASSE
21. 4. IN CLASSE
Come si sviluppa una lezione
● Suddivisione degli studenti in ruoli
● Video Pillole didattiche (LIM o proiettore),
● Esercizi utili all’avanzamento dei progetti
● Presentazone finale (Pitch) del project
manager sull’avanzamento dei lavori
● Assegnazione dei compiti (Homework)
22. 4. IN CLASSE
I compiti a casa (Homework)
● Assegnazione al termine di ogni lezione degli
homework previsti dal percorso didattico
● Suddivisione degli homework in base ai ruoli
dei singoli studenti
● Funzionalità rispetto all’avanzamento del
progetto complessivo
23. 4. IN CLASSE
Che cos’è il Project Work
● Risultato del progetto di ricerca di classe e
metro di valutazione per il premio finale
● Contiene i risultati della ricerca, le analisi
condotte, il report di monitoraggio e il
racconto delle fasi del progetto
● Output Creativo per coinvolgere la comunità
24. 4. IN CLASSE
Come costruire il Project Work
Ogni classe può sviluppare un project work con:
● Contenere un output di comunicazione:
○ Illustrare risultati della ricerca e scelte fatte
○ Coinvolgere la comunità di riferimento.
● Tutti i report prodotti dopo le lezioni in classe,
da pubblicare come post sul blog ASOC
26. 5. COMUNICARE
Comunicare con il Team ASOC
È possibile comunicare con il Team di Asoc:
● Attraverso il FORUM online, sul sito web nella
pagina di ciascuna lezione, da utilizzare per
tutte le domande inerenti la didattica.
● Attraverso i Google Group dedicati per quesiti
sulle questioni non inerenti alla didattica
27. 5. COMUNICARE
E’ possibile comunicare con gli Europe Direct
(EDIC) attraverso l’elenco dei contatti forniti dal
team ASOC che includerà i riferimenti territoriali.
Comunicare con gli Europe Direct EDIC
28. 5. COMUNICARE
● Le scuole potranno contattare le associazioni
per chiedere supporto nelle proprie attività in
base agli argomenti dei progetti di ricerca.
● Le associazioni potranno contattare le scuole
tramite una rubrica fornita dal Team ASOC,
coordinate dagli Europe Direct - EDIC.
Comunicare con le scuole