Gdr Ita Gratis
L'astronave Kronstadt e il suo equipaggio durante il viaggio inaugurale vengono proiettati nello spazio infinito, piombando in un settore di spazio in guerra. Due razze di cui una xenofoba combattono per il dominio. Di poco arretrate tecnologicamente cercheranno di catturare la nave per carpirne i segreti. Feroci battaglie navali, scontri tra caccia (il gioco al suo interno ha un gioco da tavolo). Una razza di alieni parassiti che usano i popoli catturati per allungare la propria longevità. Esuli da portare in salvo. Un viaggio della speranza.
Sei pronto a salire a bordo e combattere ???
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Sei pronto a salire a bordo e combattere ???
Il mare della Liguria è una fonte di tesori e di storia come poche altre al mondo con i suoi relitti sommersi che forniscono una sfida e un richiamo per tutti gli appassionati delle avventura subacquee e delle immersioni in mare.
l giro del mondo in 80 racconti inizia con un bambino che viaggia con la fantasia attraverso le letture di Verne. Inizia le sue esplorazioni su vagoni con i sedili di legno e i finestrini annebbiati dal fumo e dal vapore della locomotiva. Essa lo porta periodicamente nei paesi d’origine dei suoi genitori: la bassa Pianura Padana, dove la nebbia entra nei polmoni, o i Campi Flegrei, dove l’ombra delle chiome verde scuro degli agrumeti profuma di zagara.
Molti anni dopo decide di ripercorrere le orme lasciate da grandi viaggiatori, scienziati, pensatori, figure iconiche: Darwin, von Humboldt, Robert Scott, Pico della Mirandola, Pasolini, Talete, Alessandro il Grande, Giuseppe Tucci e Fosco Maraini, il colonnello Kurtz, Che Guevara e tanti altri. In viaggi, programmati e compiuti nell’arco di decenni, affronta così grandi distanze attorno al mondo, facili da superare grazie ai mezzi di trasporto moderni, ma anche distanze più brevi, colmate con la fatica del camminare o del pedalare.
Cosa spinge l’essere umano a viaggiare? Qual’è la scintilla che accende in noi il desiderio di scoprire il mondo? Per il nostro autore tutto è iniziato con un libro di Jules Verne, Il giro del mondo in 80 giorni, ricevuto in dono quando era ancora bambino. Da allora, e per diversi decenni, non ha mai smesso di viaggiare, spesso ripercorrendo le tracce di figure iconiche del passato, che indirettamente avevano influenzato la sua vita come quella di molti di noi.
Questo libro raccoglie le sue esperienze di viaggio in 80 racconti brevi, che ci trasportano, attraverso una narrazione vivida e dettagliata, dal Mediterraneo all’Antartide, dalle Ande all’Asia centrale, dall’Australia all’Africa, e non solo. Un caleidoscopio di colori, storie, profumi e immagini di terre lontane, ma anche di quell’Italia “minore” troppo spesso dimenticata.
Attività di rielaborazione dei contenuti di un documentario geografico-scientifico: esercizio di lettura, comprensione del testo, ricerca selettiva delle informazioni e scrittura originale.
Classe 1, scuola secondaria di primo grado.
Il mare della Liguria è una fonte di tesori e di storia come poche altre al mondo con i suoi relitti sommersi che forniscono una sfida e un richiamo per tutti gli appassionati delle avventura subacquee e delle immersioni in mare.
l giro del mondo in 80 racconti inizia con un bambino che viaggia con la fantasia attraverso le letture di Verne. Inizia le sue esplorazioni su vagoni con i sedili di legno e i finestrini annebbiati dal fumo e dal vapore della locomotiva. Essa lo porta periodicamente nei paesi d’origine dei suoi genitori: la bassa Pianura Padana, dove la nebbia entra nei polmoni, o i Campi Flegrei, dove l’ombra delle chiome verde scuro degli agrumeti profuma di zagara.
Molti anni dopo decide di ripercorrere le orme lasciate da grandi viaggiatori, scienziati, pensatori, figure iconiche: Darwin, von Humboldt, Robert Scott, Pico della Mirandola, Pasolini, Talete, Alessandro il Grande, Giuseppe Tucci e Fosco Maraini, il colonnello Kurtz, Che Guevara e tanti altri. In viaggi, programmati e compiuti nell’arco di decenni, affronta così grandi distanze attorno al mondo, facili da superare grazie ai mezzi di trasporto moderni, ma anche distanze più brevi, colmate con la fatica del camminare o del pedalare.
Cosa spinge l’essere umano a viaggiare? Qual’è la scintilla che accende in noi il desiderio di scoprire il mondo? Per il nostro autore tutto è iniziato con un libro di Jules Verne, Il giro del mondo in 80 giorni, ricevuto in dono quando era ancora bambino. Da allora, e per diversi decenni, non ha mai smesso di viaggiare, spesso ripercorrendo le tracce di figure iconiche del passato, che indirettamente avevano influenzato la sua vita come quella di molti di noi.
Questo libro raccoglie le sue esperienze di viaggio in 80 racconti brevi, che ci trasportano, attraverso una narrazione vivida e dettagliata, dal Mediterraneo all’Antartide, dalle Ande all’Asia centrale, dall’Australia all’Africa, e non solo. Un caleidoscopio di colori, storie, profumi e immagini di terre lontane, ma anche di quell’Italia “minore” troppo spesso dimenticata.
Attività di rielaborazione dei contenuti di un documentario geografico-scientifico: esercizio di lettura, comprensione del testo, ricerca selettiva delle informazioni e scrittura originale.
Classe 1, scuola secondaria di primo grado.
3. DI COSA PARLA?
Il libro parla di una storia ambientata nel corso del 1800. Nei
mari vicini alla Francia, avvengono strani eventi: infatti molte
navi e pescherecci vengono affondati o semplicemente
colpiti da qualcosa che sembra somigliare ad una specie di
mammifero grosso 30 volte una balena, però molto
luminescente. Si inizia a pensare che sia un narvalo
gigantesco e molte popolazioni vogliono che la creatura sia
uccisa al più presto, perciò, il professor Aronnax e il suo
Domestico Consiglio, partono insieme alla nave Abraham
Lincoln per eliminare questo infestatore dei mari, Su di essa
conosceranno il canadese Ned Land, un abilissimo
fiociniere, il quale li accompagnerà in tutte le loro avventure.
Ma presto i tre si accorgeranno che la creatura che stanno
seguendo non si tratta ne di un Narvalo ne di una
gigantesca balena, ma di qualcosa di veramente inaspettato
4. BOTTI ACQUATICI
Dopo mesi di navigazione, il comandante della Abraham
Lincoln decide di ritirarsi dalla missione, fino a quando il
fiociniere Ned Land non avvista qualcosa di enormemente
grande e luminescente in acqua e inizia a farlo notare alla
ciurma. La nave inizia a seguire la creatura e cerca di
assalirla con fiocine e cannoni , ma invano. La creatura,
invece, riesce a far affondare la nave e a farla esplodere in
mille pezzi solamente andandoci a sbattere contro. Aronnax,
Consiglio e Ned Land, riescono a salvarsi aggrappandosi ad
un pezzo dell’albero maestro caduto in mare. Dopo un
sacco di tempo, privi di forze, i tre non riuscono nemmeno a
nuotare per restare a galla, per fortuna riescono a trovare
una superficie liscia e solida su cui riposarsi.
5. UNA BALENA UN PO’TROPPO DURA…
Il professor Aronnax notò che la superficie dove i tre protagonisti
stavano riposando era metallica. Dopo un po’diventò
luminescente e iniziò a muoversi, i tre non ci misero tanto a
capire che quella superficie, che era la strana creatura che
stavano cercando, era un sottomarino gigante a motore. Essi
iniziarono a bussare fortemente da tutte le parti per vedere se ci
fosse qualcuno dentro quella macchina, poiché sarebbe stato un
bel problema se il sottomarino si fosse immerso. Ad un certo
punto, si aprì uno sportello e i tre evi entrarono senza sospettare
niente. Erano nell’ oscurità totale e non riuscivano a vedere
niente, fino a quando non si fecero avanti delle persone che
fecero accendere le luci del sottomarino. Il professor Aronnax
provò a raccontare loro chi fossero e perché gli stavano dando la
caccia,in tre lingue diverse. Ma le persone sembravano non
capire niente, così gli diedero del cibo e gli mostrarono le cabine
6. CAPITAN NEMO E IL NAUTILUS
Il giorno dopo essere entrati nel sottomarino, i tre compagni si
svegliarono in una cabina simile ad un appartamento terrestre e
ad accoglierli ci fu la persona che gli apparve la sera prima. Egli
disse che aveva capito benissimo il loro racconto, ma non gli
rispose poiché prima voleva scrutarli e capire che tipo di persone
fossero. Infatti, sapeva già tutti i loro nomi senza nemmeno
averglieli chiesti. Disse che era il capitano del sottomarino
chiamato Nautilus , e disse di chiamarsi capitano Nemo. Egli fece
fare ai tre compagni un giro turistico del sottomarino, che
comprendeva una biblioteca, un magnifico salone, una sala da
pranzo e da cena e una finestra che dava sul mare. Spiegò che
per l’aria erano presenti due serbatoi di riserva e che ogni 48 ore
il sottomarino tornava in superficie per aprire lo sportello e far
entrare aria pura. Spiegò inoltre che nel Nautilus il pesce veniva
pescato in grandi quantità grazie a reti laterali rispetto al
7. LE VARIE TAPPE
Dopo un po’ di giorni i tre amici iniziarono a prendere
confidenza con il capitano tranne Ned Land, al quale
mancavano le abbuffate di carne e vino a cui era abituato.
Nel Nautilus, essi viaggiarono i sette mari in lungo e in largo
con tre tappe principali:
- -L’isola di Crespo: dove il capitano Nemo portò a caccia il
prof. Aronnax nella foresta sott’acqua;
- - L’isola di Gueboroar: dove per raccogliere un po’ di
selvaggina i tre compagni rischiarono di essere mangiati
dalle tribù indigene dei Papua;
- -L’isola di Ceylon: dove il capitano Nemo, cercando le perle,
rischiò di essere ucciso da un pescecane.
8. IL PASSAGGIO AFRICANO E IL MITO DI ATLANTE
Continuando il viaggio dei sette mari, il Nautilus arrivò al punto
di dover raggiunger il Mar Rosso, ma al momento si trovava
sempre lungo le coste dell’Africa occidental, così il Capitano
nemo decise di imboccare un passaggio che si trovava
esattamente sotto l’Africa, scoperto grazie ad un suo
esperimento, durante l’entrata era possibile vedere dei resti
di un’antica città. Il prof. Aronnax chiese a Nemo cosa fosse
ed egli gli rispose che quei resti erano dell’antica città di
Atlante.
9. POLO SUD O POLO DISASTRO?
Arrivato al polo sud, per proseguire il viaggio il Nautilus
dovette imboccare un tunnel che si trovava sotto la
banchisa polare. Ad un certo punto però un iceberg si
rovescia causando il blocco delle vie d’uscita del tunnel. Era
un bel problema, perché il Nautilus non cambiava aria da
ben 6 giorni e ne sarebbero rimasti solo 2 prima di finire
l’aria dei serbatoi di riserva. Così tutto l’ equipaggio del
sottomarino inizio a picconare tutto il ghiaccio presente all
‘esterno, ma l’acqua fredda lo facveva riformare in men che
non si dica. Quasi si soffocava a causa della mancanza di
ossigeno, così il capitano fece versare litri di acqua bollente
sul ghiaccio min modo da poter disincagliare il sottomarino.
10. IL CALAMARO GIGANTE
Navigando per il mare, l’elica del Nautilus fu avvolta dai
tentacoli di un calamaro gigante, che non poteva essere
allontanato con il piombo, bensì con asce e fiocine. Perciò
tutto l’equipaggio entrò in un combattimento corpo a corpo
con il calamaro. AD esso vennero staccati ben 7 tentacoli su
8, però con l’ultimo riuscì a prendere un marinaio e a
portarlo negli abissi con lui per mangiarlo.
11. LA CATASTROFE
Passando lungo le coste dell’America, una nave iniziò a
seguire e ad attaccare il Nautilus: Il capitano Nemo, ancora
frustato dalla morte del compagno, si riempì di rabbia e
sferrò un colpo micidiale alla nave causandone l’esplosione.
I tre compagni ne approfittarono per fuggire dal Nautilus,
poiché Nemo voleva che restassero lì per sempre. Dopo
poco che i tre abbandonarono il sottomarino, esso affondò a
causa della fatalità del colpo.
12. PARERE PERSONALE
Questo libro mi è piaciuto molto poiché era
pieno d’azione e l’ autore provava ad
immaginare cosa ci fosse a moltissimi metri
sotto il livello del mare. A me piacciono molto
le avventure subacquee , e i racconti di
fantasia, anche se c’è da dire che ilo libro
conteneva troppe descrizioni