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VALUTAZIONE DELLE INFLUENZE NUTRIZIONALI SULLE
INTOLLERANZE ALIMENTARI
di Malvina Rosetta Facciolini
relatore dr. prof. Giacomo Pagliaro
biologo nutrizionista
Istituto di Medicina Naturale
Scuola Italiana di Naturopatia
22 giugno 2008
sommario
• Obiettivo della
ricerca
• Cosa sono le intolleranze
• Come si diagnosticano
• Metodo raccolta
dati
• Anagrafe degli
sperimentatori
• Risultati dei Test
– Conclusioni
– bibliografia
Obiettivo della ricerca
• Approfondire l’argomento sulle influenze che hanno le
abitudini alimentari e lo stile di vita nei confronti delle
intolleranze alimentari.
Valutando l’alimentazione in chiave nutrizionale:
- Proteica
- Lipidica
- Glucidica
Lo studio è volto a capire se è vero che le abitudini alimentari sono
determinanti nello sviluppo delle intolleranze alimentari.
Latticini
Nervini
Insaccati
Farinacei
Cosa sono le intolleranze
• In senso medico l'intolleranza si riferisce
all'incapacità di ingerire o di elaborare alimenti
o farmaci.
• Le allergie e le intolleranze alimentari si
distinguono in quanto le intolleranze non
producono shock anafilattico, non rispondono
ai tradizionali test allergici cutanei e non
provocano reazioni violente ed immediate
nell'organismo.
Come si diagnosticano
Strumenti di diagnosi delle intolleranze
alimentari nell’ambito della medicina classica:
• 1. P R I S T: serve a valutare il numero degli IgE totali nel sangue (non
da assolutamente indicazioni sull’allergia).
• 2. R A S T : dosaggio ematico delle IgE specifiche (es. latte, grano, uova)
serve a valutare quante IgE contro una determinata sostanza, ci sono nel
sangue. Da’ indicazioni sulla causa dell’allergia.
• 3. P R I C K TEST : test cutaneo (graffi sull’avambraccio e contatto con
una goccia dell’allergene).
• 4. DIETE DI ELIMINAZIONE E SCATENAMENTO (dieta ipoallergenica
fino a 3 settimane e poi reintroduzione di un gruppo alimentare per volta).
Come si diagnosticano
• Nell’ambito della medicina naturale
(citandone solo alcuni):
• KINESIOLOGIA APPLICATA
• BG Test (Biogroup)
• DRIA
• CITOTEST
• EAV (O.T.I.)
• VEGA
Tutti funzionano più o meno con la stessa teoria
di base della kinesiologia applicata.
Si misura la forza muscolare del soggetto a
contatto con la sostanza scelta, che a sua volta
è posta a contatto con il corpo del soggetto, e si
ricerca un eventuale indebolimento o
variazione del muscolo o dei muscoli scelti.
Anche questi funzionano più o meno con la
stessa teoria basata sulla ricerca
dell’alterazione dei meridiani secondo la
medicina tradizionale Cinese.
Si mette un campione di sangue a contatto con
un certo numero di alimenti, se si rileva una
variazione della struttura dei globuli bianchi,
allora la sostanza causa intolleranza.
Metodo raccolta dati
• Si è utilizzato un “protocollo” di raccolta dati
opportunamente studiato con il Professor
Giacomo Pagliaro e con l’acquisizione di
anamnesi personale remota e prossima
• Il metodo adottato per il rilevamento delle
intolleranze alimentari è la kinesiologia app.
• I materiali usati sono le fiale test (nosodi e alimenti),
in gruppi di alimenti e composti
omeopatici.
Gli sperimentatori
• La raccolta dei dati è stata fatta su un
campione di 250 persone della regione
Veneto, su soggetti femminili e maschili
di età dai 5 a oltre i 50 anni.
• Si sono elaborati i risultati In funzione
delle abitudini alimentari del soggetto e
del campione diviso per sesso, età,
attività fisica e IBM (Body Mass Index o Indice di Massa
Corporea, formula utilizzata per
calcolare il rapporto tra
massa grassa e massa
adiposa).
Le statistiche
•Nella statistica si rileva una significativa percentuale
del 75% di soggetti femminili, rispetto ad un
25% di soggetti maschili .
•La prevalenza di intolleranze è maggiore nei soggetti
di media età, che va dai 21 ai 50 anni,
•Il 56% dei soggetti testati non fa attività fisica,
•Il 52% dei soggetti testati hanno problemi di
peso.
Donne uomini
Non fa attività fisica fisica
fa attività
con problemi di peso
senza probl. Di peso
da 5 a 20 da 21 a 35
da 36 a 50 oltre 50
Le statistiche
• Le principali intolleranze rilevate sono:
- Latticini 61,8 %
- Nervini 47,7 %
- Carni conservate (insaccati, tonno etc.) 41,9 %
- Farinacei 39,0 %
Insaccati;41,9
Latticini;61,8Farinacei;39
Nervini;47,7
Le statistiche
1 Latticini 61,8
2 Nervini 47,7
3 Carni conservate (insaccati, tonno etc.) 41,9
4 Farina bianca/Frumento 39,0
5 Carni e affini 37,8
6 Pomodoro 36,5
7 Frutta fresca 35,7
8 Additivi e conservanti 35,3
9 Dolcificanti 34,9
10 Glutine grano 32,8
1 Frutta secca 31,5
12 Condimenti 29,5
13 Lievito 28,2
14 Pesce 28,2
15 Aromi 27,4
16 Nichel 27,4
17 Allergeni Animali e Vegetali 26,1
18 Crostacei Molluschi 25,3
19 Verdure 24,9
20 Fibre e Tessuti 24,5
21 Polveri Vegetali - Pollini 19,1
22 Caffè 17,4
23 Legumi 14,9
24 Alcolici 5,8
25 Peli di Animali 2,1
INTOLLERANZE PRINCIPALI FAMIGLIE DI ALIMENTI
IN ORDINE D'IMPORTANZA (dati espressi in %)
Le statistiche
•Le diete più comuni risultano essere la:
- bilanciata
- iperglucidica
- tradizionale
Le statistiche
• Come punto di riferimento si utilizzerà la dieta
BILANCIATA
- Si stabilisce quale alimento o gruppo di alimenti sarà
determinante, sia in positivo che in negativo, nei
confronti di tale dieta.
- E' stata definita BILANCIATA una dieta con i
seguenti requisiti:
1) alimenti ricchi nella varietà e a livello nutrizionale
2) le quantità non sono esagerate
3) gli alimenti consumati nella giornata contengono
carboidrati, proteine e lipidi
Le statistiche
• Tutti gli alimenti appartenenti ad una certa categoria tendono a far sviluppare
l'intolleranza
• Nel confronto tra la dieta bilanciata e le diete o molto proteiche/lipidiche o molto
glucidiche, rispetto alla bilanciata le altre sviluppano in maggior percentuale le
intolleranze.
• Possiamo quindi mettere in relazione diretta il consumo eccessivo di alimenti e
l'abuso di carboidrati con un possibile sviluppo di intolleranza alimentare ed è
probabile la connessione diretta con una disbiosi di tipo fermentativo che potrebbe
indurre l'organismo a perdere la funzionalità intestinale ottimale e a creare un
terreno molto attivo per le intolleranze.
• Tutte le diete iperproteiche sviluppano intolleranze agli alimenti con proteine, con
probabile connessione diretta con una disbiosi di tipo fermentativo.
Slide da elaborare
Le statistiche
Rispetto alla bilanciata le altre sviluppano in
maggior percentuale le intolleranze.
Le statistiche
• Si sono evidenziate problematiche relative a disbiosi sia
fermentative che putrefattive, nella maggioranza dei
soggetti testati.
• I sintomi principali rilevati sono:
disbiosi putrefattiva
gonfiori addominali
stitichezza
orticariadigestione lenta
disagi emotivi
disbiosi fermentativa
Conclusioni
La medicina ufficiale non ha risolto il problema delle
intolleranze alimentari in quanto, ad oggi, non sappiamo
ancora perché si sviluppano né come diagnosticarle
correttamente.
• Dal risultato di questo lavoro però si è capito che:
1) Tutte le diete iperproteiche e iperglucidiche
sviluppano intolleranze agli alimenti della stessa
famiglia.
2) le abitudini alimentari e lo stile di vita sono
determinanti nello sviluppo delle intolleranze alimentari
3) l’intolleranza è l’ultimo stadio di una malattia
dell’intestino
Conclusioni
• Alla luce di quanto scoperto, penso che la naturopatia e i
metodi che essa utilizza, quali ad esempio il corretto stile di
vita e la visione olistica dell’uomo, possa apportare un
grande contributo nel campo delle intolleranze
alimentari
• Le statistiche riportate ed elaborate in questa tesi,
possono essere lo spunto o il punto di partenza per
ulteriori approfondimenti e correlazioni, poichè
forniscono molte informazioni a tutti coloro che si
approcciano per la prima volta alla ricerca delle intolleranze.
BIBLIOGRAFIA
• * Speciani A., Speciani F. (2003), Superare le intolleranze alimentari. Ed. Tecniche Nuove, Milano
• * Speciani A., (2004) Guarire le intolleranze. Ed. Tecniche Nuove, Milano
• * Bottaccioli F. (2005), Psico-neuro-endocrino-immunologia. Ed. Red, Milano
• * Bottaccioli F. (2005), Il sistema immunitario: la bilancia della vita. Ed. Tecniche Nuove, Milano
• * Bovelacci A. (2007) intolleranze alimentari e dieta. Dispensa scolastica. Istituto Medicina Naturale, Urbino
• * Shafer J.P., Pagliaro G. (2008). La compressione giugulare e la kinesiologia applicata nella terapia craniosacrale.
Ed. Tecniche Nuove, Milano
• * Shafer J.P., (2004)Fondamenti di Kinesiologia Applicata. Dispensa scolastica. Istituto Medicina Naturale, Urbino
• * Pagliaro G. (2008). Alimentazione come causa di disbiosi ed intolleranze alimentari. Convegno multidisciplinare Akesios.
• Atti del convegno. Roma 17-19 gennaio 2008.
• * Pagliaro G. (2008). Intolleranze alimentari: definizione, classificazione e rapporti con regimi nutrizionali alterati.
Convegno multidisciplinare Akesios. Atti del convegno. Roma 17-19 gennaio 2008.
• * Pagliaro G. (2008). Principi generali per l'impostazione di una dieta equilibrata. "Criteri base per l'impostazione di
una dieta equilibrata". Corso di aggiornamento professionale. Ordine Nazionale dei Biologi. Milano 31 maggio 2008.
• * Jensen B. (1982), Iridology: Science and Practice in the Healing Arts Illustrated With Charts and Grids vol. 2.
• Ed. B.J., California
• * Jensen B. (2002), Intestino libero: curarsi e purificarsi con l'igiene intestinale. Ed. Macroedizioni, (FC)
• * Guglielmo C. (2005), Il grande libro dell'ecodieta: una nuova visione della salute. Ed. Mediterranee, Roma
• * Brigo B. (2005), I Fermenti Lattici. Ed. Tecniche Nuove, Milano
• * Martini F. (1994) Fondamenti di Anatomia e Fisiologia. Ed. EdiSES, Napoli
BIBLIOGRAFIA MEDICINE NATURALI
• * Zanghirati W.U. (2004) Approccio Diatesico Costituzionale all'Oligoterapia e alla Fito-
Gemmoterapia. Dispensa scolastica. Istituto Medicina Naturale, Urbino
• * Bertoni L.. (2006) Naturopatia Olistica. Dispensa scolastica. Istituto Medicina Naturale,
Urbino
• * Bach E. (2000), EDWARD BACH le Opere Complete Ed. Macroedizioni, (FC)
• * Narcisi M. FIORI IMALAYANI E FIORI DI BACH Applicazioni pratiche di floriterapia;
connessione con i 5 elementi e i centri sottili di energia. Ed. Il punto d'incontro, Vicenza
• *Kushi M. (1988) Il libro dei rimedi Macrobiotici. Ed. Mediterranee, Roma
• *Kushi M. (2003) GUARDARSI DENTRO diagnosi Orientale e Macrobiotica. Ed. Mediterranee,
Roma
• * Kushi M. e Jack A. (2003) LA DIETA PER LA PREVENZIONE DEL CANCRO Alimentazione e
Macrobiotica nella lotta contro i tumori. Ed. Mediterranee, Roma
• * Roggero Guglielmo E. (1993) Cucinare per il corpo e lo spirito. Ed. Macroedizioni (FC)
DOCUMENTAZIONE DIGITALE
• * Speciani A. (2007) Intolleranze Alimentari. Disponibile all’indirizzo: www.eurosalus.com
• * Finkelman FD. J Allergy Clin Immunol (2007). Disponibile all’indirizzo:www.ncbi.nlm.nih.gov
• * Thomas Werfel. Disponibile all’indirizzo: www.mh-hannover.de/1037.html
• * Hugh Sampson. Disponibile all’indirizzo: http://directory.mssm.edu/faculty/facultyInfo.php?id=29101&deptid=29
• * Università di Trieste (22/12/2007 - Longo G. et al. J Allergy Clin Immunol). Disponibile all’indirizzo:
www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/18158176
• * World Health Organization (WHO). Disponibile all’indirizzo: www.euro.who.int
• * National Institute of Allergy USA. Disponibile all’indirizzo: www.niaid.nih.gov/factsheets/food.htm
• * Food and Drug Administration USA. Disponibile all’indirizzo: http://vm.cfsan.fda.gov/
• * American College of Allergy. Disponibile all’indirizzo: http://allergy.mcg.edu/physicians/index.html
• * Food Allergy network. Disponibile all’indirizzo: www.foodallergy.org/
• * PubMed A service of the U.S. National Library of Medicine and the National Institutes of Healt. Disponibile all'indirizzo:
hwww.ncbi.nlm.nih.gov
• * Albanesi. Disponibile all'indirizzo: www.albanesi.it
• * Wikipedia dizionario. Disponibile all’indirizzo: http://it.wikipedia.org

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Valutazione delle influenze nutrizionali sulle intolleranze alimentari

  • 1. VALUTAZIONE DELLE INFLUENZE NUTRIZIONALI SULLE INTOLLERANZE ALIMENTARI di Malvina Rosetta Facciolini relatore dr. prof. Giacomo Pagliaro biologo nutrizionista Istituto di Medicina Naturale Scuola Italiana di Naturopatia 22 giugno 2008
  • 2. sommario • Obiettivo della ricerca • Cosa sono le intolleranze • Come si diagnosticano • Metodo raccolta dati • Anagrafe degli sperimentatori • Risultati dei Test – Conclusioni – bibliografia
  • 3. Obiettivo della ricerca • Approfondire l’argomento sulle influenze che hanno le abitudini alimentari e lo stile di vita nei confronti delle intolleranze alimentari. Valutando l’alimentazione in chiave nutrizionale: - Proteica - Lipidica - Glucidica Lo studio è volto a capire se è vero che le abitudini alimentari sono determinanti nello sviluppo delle intolleranze alimentari. Latticini Nervini Insaccati Farinacei
  • 4. Cosa sono le intolleranze • In senso medico l'intolleranza si riferisce all'incapacità di ingerire o di elaborare alimenti o farmaci. • Le allergie e le intolleranze alimentari si distinguono in quanto le intolleranze non producono shock anafilattico, non rispondono ai tradizionali test allergici cutanei e non provocano reazioni violente ed immediate nell'organismo.
  • 5. Come si diagnosticano Strumenti di diagnosi delle intolleranze alimentari nell’ambito della medicina classica: • 1. P R I S T: serve a valutare il numero degli IgE totali nel sangue (non da assolutamente indicazioni sull’allergia). • 2. R A S T : dosaggio ematico delle IgE specifiche (es. latte, grano, uova) serve a valutare quante IgE contro una determinata sostanza, ci sono nel sangue. Da’ indicazioni sulla causa dell’allergia. • 3. P R I C K TEST : test cutaneo (graffi sull’avambraccio e contatto con una goccia dell’allergene). • 4. DIETE DI ELIMINAZIONE E SCATENAMENTO (dieta ipoallergenica fino a 3 settimane e poi reintroduzione di un gruppo alimentare per volta).
  • 6. Come si diagnosticano • Nell’ambito della medicina naturale (citandone solo alcuni): • KINESIOLOGIA APPLICATA • BG Test (Biogroup) • DRIA • CITOTEST • EAV (O.T.I.) • VEGA Tutti funzionano più o meno con la stessa teoria di base della kinesiologia applicata. Si misura la forza muscolare del soggetto a contatto con la sostanza scelta, che a sua volta è posta a contatto con il corpo del soggetto, e si ricerca un eventuale indebolimento o variazione del muscolo o dei muscoli scelti. Anche questi funzionano più o meno con la stessa teoria basata sulla ricerca dell’alterazione dei meridiani secondo la medicina tradizionale Cinese. Si mette un campione di sangue a contatto con un certo numero di alimenti, se si rileva una variazione della struttura dei globuli bianchi, allora la sostanza causa intolleranza.
  • 7. Metodo raccolta dati • Si è utilizzato un “protocollo” di raccolta dati opportunamente studiato con il Professor Giacomo Pagliaro e con l’acquisizione di anamnesi personale remota e prossima • Il metodo adottato per il rilevamento delle intolleranze alimentari è la kinesiologia app. • I materiali usati sono le fiale test (nosodi e alimenti), in gruppi di alimenti e composti omeopatici.
  • 8. Gli sperimentatori • La raccolta dei dati è stata fatta su un campione di 250 persone della regione Veneto, su soggetti femminili e maschili di età dai 5 a oltre i 50 anni. • Si sono elaborati i risultati In funzione delle abitudini alimentari del soggetto e del campione diviso per sesso, età, attività fisica e IBM (Body Mass Index o Indice di Massa Corporea, formula utilizzata per calcolare il rapporto tra massa grassa e massa adiposa).
  • 9. Le statistiche •Nella statistica si rileva una significativa percentuale del 75% di soggetti femminili, rispetto ad un 25% di soggetti maschili . •La prevalenza di intolleranze è maggiore nei soggetti di media età, che va dai 21 ai 50 anni, •Il 56% dei soggetti testati non fa attività fisica, •Il 52% dei soggetti testati hanno problemi di peso. Donne uomini Non fa attività fisica fisica fa attività con problemi di peso senza probl. Di peso da 5 a 20 da 21 a 35 da 36 a 50 oltre 50
  • 10. Le statistiche • Le principali intolleranze rilevate sono: - Latticini 61,8 % - Nervini 47,7 % - Carni conservate (insaccati, tonno etc.) 41,9 % - Farinacei 39,0 % Insaccati;41,9 Latticini;61,8Farinacei;39 Nervini;47,7
  • 11. Le statistiche 1 Latticini 61,8 2 Nervini 47,7 3 Carni conservate (insaccati, tonno etc.) 41,9 4 Farina bianca/Frumento 39,0 5 Carni e affini 37,8 6 Pomodoro 36,5 7 Frutta fresca 35,7 8 Additivi e conservanti 35,3 9 Dolcificanti 34,9 10 Glutine grano 32,8 1 Frutta secca 31,5 12 Condimenti 29,5 13 Lievito 28,2 14 Pesce 28,2 15 Aromi 27,4 16 Nichel 27,4 17 Allergeni Animali e Vegetali 26,1 18 Crostacei Molluschi 25,3 19 Verdure 24,9 20 Fibre e Tessuti 24,5 21 Polveri Vegetali - Pollini 19,1 22 Caffè 17,4 23 Legumi 14,9 24 Alcolici 5,8 25 Peli di Animali 2,1 INTOLLERANZE PRINCIPALI FAMIGLIE DI ALIMENTI IN ORDINE D'IMPORTANZA (dati espressi in %)
  • 12. Le statistiche •Le diete più comuni risultano essere la: - bilanciata - iperglucidica - tradizionale
  • 13. Le statistiche • Come punto di riferimento si utilizzerà la dieta BILANCIATA - Si stabilisce quale alimento o gruppo di alimenti sarà determinante, sia in positivo che in negativo, nei confronti di tale dieta. - E' stata definita BILANCIATA una dieta con i seguenti requisiti: 1) alimenti ricchi nella varietà e a livello nutrizionale 2) le quantità non sono esagerate 3) gli alimenti consumati nella giornata contengono carboidrati, proteine e lipidi
  • 14. Le statistiche • Tutti gli alimenti appartenenti ad una certa categoria tendono a far sviluppare l'intolleranza • Nel confronto tra la dieta bilanciata e le diete o molto proteiche/lipidiche o molto glucidiche, rispetto alla bilanciata le altre sviluppano in maggior percentuale le intolleranze. • Possiamo quindi mettere in relazione diretta il consumo eccessivo di alimenti e l'abuso di carboidrati con un possibile sviluppo di intolleranza alimentare ed è probabile la connessione diretta con una disbiosi di tipo fermentativo che potrebbe indurre l'organismo a perdere la funzionalità intestinale ottimale e a creare un terreno molto attivo per le intolleranze. • Tutte le diete iperproteiche sviluppano intolleranze agli alimenti con proteine, con probabile connessione diretta con una disbiosi di tipo fermentativo. Slide da elaborare
  • 15. Le statistiche Rispetto alla bilanciata le altre sviluppano in maggior percentuale le intolleranze.
  • 16. Le statistiche • Si sono evidenziate problematiche relative a disbiosi sia fermentative che putrefattive, nella maggioranza dei soggetti testati. • I sintomi principali rilevati sono: disbiosi putrefattiva gonfiori addominali stitichezza orticariadigestione lenta disagi emotivi disbiosi fermentativa
  • 17. Conclusioni La medicina ufficiale non ha risolto il problema delle intolleranze alimentari in quanto, ad oggi, non sappiamo ancora perché si sviluppano né come diagnosticarle correttamente. • Dal risultato di questo lavoro però si è capito che: 1) Tutte le diete iperproteiche e iperglucidiche sviluppano intolleranze agli alimenti della stessa famiglia. 2) le abitudini alimentari e lo stile di vita sono determinanti nello sviluppo delle intolleranze alimentari 3) l’intolleranza è l’ultimo stadio di una malattia dell’intestino
  • 18. Conclusioni • Alla luce di quanto scoperto, penso che la naturopatia e i metodi che essa utilizza, quali ad esempio il corretto stile di vita e la visione olistica dell’uomo, possa apportare un grande contributo nel campo delle intolleranze alimentari • Le statistiche riportate ed elaborate in questa tesi, possono essere lo spunto o il punto di partenza per ulteriori approfondimenti e correlazioni, poichè forniscono molte informazioni a tutti coloro che si approcciano per la prima volta alla ricerca delle intolleranze.
  • 19. BIBLIOGRAFIA • * Speciani A., Speciani F. (2003), Superare le intolleranze alimentari. Ed. Tecniche Nuove, Milano • * Speciani A., (2004) Guarire le intolleranze. Ed. Tecniche Nuove, Milano • * Bottaccioli F. (2005), Psico-neuro-endocrino-immunologia. Ed. Red, Milano • * Bottaccioli F. (2005), Il sistema immunitario: la bilancia della vita. Ed. Tecniche Nuove, Milano • * Bovelacci A. (2007) intolleranze alimentari e dieta. Dispensa scolastica. Istituto Medicina Naturale, Urbino • * Shafer J.P., Pagliaro G. (2008). La compressione giugulare e la kinesiologia applicata nella terapia craniosacrale. Ed. Tecniche Nuove, Milano • * Shafer J.P., (2004)Fondamenti di Kinesiologia Applicata. Dispensa scolastica. Istituto Medicina Naturale, Urbino • * Pagliaro G. (2008). Alimentazione come causa di disbiosi ed intolleranze alimentari. Convegno multidisciplinare Akesios. • Atti del convegno. Roma 17-19 gennaio 2008. • * Pagliaro G. (2008). Intolleranze alimentari: definizione, classificazione e rapporti con regimi nutrizionali alterati. Convegno multidisciplinare Akesios. Atti del convegno. Roma 17-19 gennaio 2008. • * Pagliaro G. (2008). Principi generali per l'impostazione di una dieta equilibrata. "Criteri base per l'impostazione di una dieta equilibrata". Corso di aggiornamento professionale. Ordine Nazionale dei Biologi. Milano 31 maggio 2008. • * Jensen B. (1982), Iridology: Science and Practice in the Healing Arts Illustrated With Charts and Grids vol. 2. • Ed. B.J., California • * Jensen B. (2002), Intestino libero: curarsi e purificarsi con l'igiene intestinale. Ed. Macroedizioni, (FC) • * Guglielmo C. (2005), Il grande libro dell'ecodieta: una nuova visione della salute. Ed. Mediterranee, Roma • * Brigo B. (2005), I Fermenti Lattici. Ed. Tecniche Nuove, Milano • * Martini F. (1994) Fondamenti di Anatomia e Fisiologia. Ed. EdiSES, Napoli
  • 20. BIBLIOGRAFIA MEDICINE NATURALI • * Zanghirati W.U. (2004) Approccio Diatesico Costituzionale all'Oligoterapia e alla Fito- Gemmoterapia. Dispensa scolastica. Istituto Medicina Naturale, Urbino • * Bertoni L.. (2006) Naturopatia Olistica. Dispensa scolastica. Istituto Medicina Naturale, Urbino • * Bach E. (2000), EDWARD BACH le Opere Complete Ed. Macroedizioni, (FC) • * Narcisi M. FIORI IMALAYANI E FIORI DI BACH Applicazioni pratiche di floriterapia; connessione con i 5 elementi e i centri sottili di energia. Ed. Il punto d'incontro, Vicenza • *Kushi M. (1988) Il libro dei rimedi Macrobiotici. Ed. Mediterranee, Roma • *Kushi M. (2003) GUARDARSI DENTRO diagnosi Orientale e Macrobiotica. Ed. Mediterranee, Roma • * Kushi M. e Jack A. (2003) LA DIETA PER LA PREVENZIONE DEL CANCRO Alimentazione e Macrobiotica nella lotta contro i tumori. Ed. Mediterranee, Roma • * Roggero Guglielmo E. (1993) Cucinare per il corpo e lo spirito. Ed. Macroedizioni (FC)
  • 21. DOCUMENTAZIONE DIGITALE • * Speciani A. (2007) Intolleranze Alimentari. Disponibile all’indirizzo: www.eurosalus.com • * Finkelman FD. J Allergy Clin Immunol (2007). Disponibile all’indirizzo:www.ncbi.nlm.nih.gov • * Thomas Werfel. Disponibile all’indirizzo: www.mh-hannover.de/1037.html • * Hugh Sampson. Disponibile all’indirizzo: http://directory.mssm.edu/faculty/facultyInfo.php?id=29101&deptid=29 • * Università di Trieste (22/12/2007 - Longo G. et al. J Allergy Clin Immunol). Disponibile all’indirizzo: www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/18158176 • * World Health Organization (WHO). Disponibile all’indirizzo: www.euro.who.int • * National Institute of Allergy USA. Disponibile all’indirizzo: www.niaid.nih.gov/factsheets/food.htm • * Food and Drug Administration USA. Disponibile all’indirizzo: http://vm.cfsan.fda.gov/ • * American College of Allergy. Disponibile all’indirizzo: http://allergy.mcg.edu/physicians/index.html • * Food Allergy network. Disponibile all’indirizzo: www.foodallergy.org/ • * PubMed A service of the U.S. National Library of Medicine and the National Institutes of Healt. Disponibile all'indirizzo: hwww.ncbi.nlm.nih.gov • * Albanesi. Disponibile all'indirizzo: www.albanesi.it • * Wikipedia dizionario. Disponibile all’indirizzo: http://it.wikipedia.org