Introduzione guida "Certificare la responsabilità sociale delle Organizzazioni"ifoasapereutile
"La presente guida tratta la messa in esercizio di alcuni strumenti per la Responsabilità Sociale delle Organizzazioni
(RSO) <...> non si tratta di una presentazione analitica, panoramica e/o comparativa delle diverse metodologie oggi disponibili allo stato dell'arte, ma dell'approfondimento e dello sviluppo di quegli strumenti ritenuti (sulla base di un'esperienza acquisita sul campo) più funzionali al perseguimento di obiettivi riconducibili ai temi dello sviluppo economico sostenibile, del miglioramento della capacità competitiva, della difesa dei diritti fondamentali e dell'innalzamento della qualità della vita.”
Narrazioni comuni: Comunità che generano Innovazione sociale (Azzurra Spirito)Sardegna Ricerche
L'intervento di Azzurra Spirito in occasione del seminario "Narrare l'innovazione: comunicare per condividere" che si è tenuto il 5 marzo 2019 a Cagliari.
Il seminario è organizzato all'interno di cambiaMENTI, il programma che mira a valorizzare le migliori idee d'impresa e progetti d'innovazione ad alto valore sociale, culturale e creativo.
Supply chain e impatto sulla brand reputation - Project Work Master ISTUDFree Your Talent
Supply chain e impatto sulla brand reputation - Project Work a cura di Lorenzo Nelli, Leonardo Antonio Delliponti, Martina Danese - Master ISTUD in Marketing Management
Introduzione guida "Certificare la responsabilità sociale delle Organizzazioni"ifoasapereutile
"La presente guida tratta la messa in esercizio di alcuni strumenti per la Responsabilità Sociale delle Organizzazioni
(RSO) <...> non si tratta di una presentazione analitica, panoramica e/o comparativa delle diverse metodologie oggi disponibili allo stato dell'arte, ma dell'approfondimento e dello sviluppo di quegli strumenti ritenuti (sulla base di un'esperienza acquisita sul campo) più funzionali al perseguimento di obiettivi riconducibili ai temi dello sviluppo economico sostenibile, del miglioramento della capacità competitiva, della difesa dei diritti fondamentali e dell'innalzamento della qualità della vita.”
Narrazioni comuni: Comunità che generano Innovazione sociale (Azzurra Spirito)Sardegna Ricerche
L'intervento di Azzurra Spirito in occasione del seminario "Narrare l'innovazione: comunicare per condividere" che si è tenuto il 5 marzo 2019 a Cagliari.
Il seminario è organizzato all'interno di cambiaMENTI, il programma che mira a valorizzare le migliori idee d'impresa e progetti d'innovazione ad alto valore sociale, culturale e creativo.
Supply chain e impatto sulla brand reputation - Project Work Master ISTUDFree Your Talent
Supply chain e impatto sulla brand reputation - Project Work a cura di Lorenzo Nelli, Leonardo Antonio Delliponti, Martina Danese - Master ISTUD in Marketing Management
VoD platform proposes the postgraduate course
“Intelligent school design” in order to give an interpretation to the recent D.M. 11/4/2013, guidelines for sustainable design of schools.
Un quadro concettuale di riferimento per il sistema del procurement pubblicoRiccardo Colangelo
Partendo dagli obiettivi generali attribuiti anche a livello internazionale agli appalti pubblici, si esaminano gli aspetti organizzativi (quelli che determinano responsabilità, processi, ruoli professionali e competenze) dai quali, nel contesto della nuova normativa, dipende la capacità del public procurement di produrre risultati adeguati in relazione agli obiettivi di mandato.
"Lead the Future" is a partnership with the aims to carry out research, production and sharing new knowledge through processes of innovation and cultural contamination.
Our vision is to lead the future towards a sustainable development in which companies, organizations, institutions and individuals make sense because they work together to overcome the ecological, social and spiritual gap.
L'ai come piattaforma abilitante le interazioni organizzativefebo leondini
Il paper analizza i cambiamenti organizzativi conseguenti all'introduzione in azienda dell'intelligenza artificiale (AI). La struttura del documento è articolata in 2 parti: nella prima è proposto un nuovo modello organizzativo, basato sulla visione della struttura organizzativa come un mercato multilaterale ad alta produzione di esternalità, nella seconda, invece, sono spiegate le funzionalità di una piattaforma di AI, basata si IBM Watson, che rappresenta l'HUB attraverso cui gestire le esternalità prodotte dall'organizzazione. La piattaforma, esistente e operativa, è il primo esempio di utilizzo di un protocollo di AI italiano dedicato alla gestione delle interazioni organizzative nell'ottica di creare protocolli di service automation.
Etica e impresa : un ossimoro? Una contraddizione in termini? Un matrimonio che non s'ha da fare? Fortunatamente non è così e non è irrilevante che sia proprio la CGIL
Convegno Nazionale CGIL: Roma 5 novembre 2003. Relazione di Marigia Maulucci, segretaria confederale della CGIL.
Intervento di Gabriele Guglielmi, Filcams
Welfare su scala comunitaria: apprendimenti dalle sperimentazioni in atto: We...Iris Network
Esperienza presentata da Milano Sei L'altro in occasione del XV Workshop sull'Impresa Sociale 2017 - Riva del Garda
SESSIONE PARALLELA di Giovedì 14 settembre 2017 | ore 14
A cura di Francesco Gabbi | CBS Community Building Solutions
Intervengono:
Monica Villa, Fondazione Cariplo | Programma “Welfare in Azione”
Filippo Manfredi, Fondazione Caritro | Programma “Welfare a Km Zero”
Valentina Mazzullo, Fondazione Italiana Accenture | Competition “Welfare che Impresa!”
Francesca Savi, Spazio Aperto Servizi – Milano | Progetto “Milano Sei l’Altro”
Paolo Putti, Consorzio Agorà – Genova | Progetto “Maniman”
Case del quartiere, social street, community hub: in molti, ormai da tempo, hanno iniziato a riflettere su esperienze di sviluppo locale che abbiano come tratto distintivo quello di andare oltre i perimetri del welfare tradizionale, lavorando sulle relazioni anziché sulle prestazioni. A legittimare queste iniziative sono seguiti importanti programmi di fondazioni di origine bancaria – Fondazione Cariplo in primis, ma anche Fondazione Cariparma, Fondazione Caritro ecc. – che stanno contribuendo ad aumentare sempre più la massa critica dei progetti che si occupano di welfare di comunità. Nella sessione si presenteranno alcune di queste esperienze alla ricerca di apprendimenti in termini di modalità di finanziamento e co-finanziamento, figure professionali emergenti per governare questi processi, modalità di progettazione.
Valutare l'impatto sociale: dal vincolo all’opportunità di dimostrare il prop...Iris Network
XVI Workshop sull'impresa sociale
13-14 settembre 2018, Riva del Garda (Tn).
Intervento di Sara Depedri (Euricse) nella sessione "Misurare l’impatto: metodologie a supporto del cambiamento"
SESSIONE PARALLELA | venerdì 14 Settembre | ore 9
A cura di Elisa Chiaf | Università degli Studi di Brescia – Socialis
Intervengono:
Sara Depedri | Euricse
Stefano Mantovani | Cooperativa sociale Noncello, Pordenone
Sara Marconi | Rete delle Case del Quartiere, Torino
Stefania Ieluzzi | Comune di Torino – Cascina Roccafranca
Nicola Corini | Cooperativa sociale Cauto, Brescia
Chiara Maria Leveque | Fondazione Lang
Serena Kaneklin | Associazione CAF, Milano
Valentina Tosi, Gabriele Guzzetti | Tiresia, Politecnico di Milano
Matteo Olivo | Cooperativa sociale Uscita di Sicurezza, Grosseto
Oggetti alla ricerca. Negli ultimi anni il tema della misurazione d’impatto è entrato prepotentemente nelle agende delle imprese sociali italiane. Dopo la stagione della “rendicontazione sociale”, si è ora nella fase della “misurazione d’impatto”, tesa a definire se il progetto funziona o se genera il cambiamento atteso. A tali domande è necessario rispondere con metodologie complesse, per questo il supporto della ricerca risulta essere fondamentale. Dai metodi partecipativi alle sperimentazioni controllate randomizzate, l’attenzione sul “come si misura l’impatto” è altissima. Durante la sessione si dibatterà sul tema da un altro punto di vista: “come la misurazione è stata utilizzata”, per il cambiamento organizzativo, il supporto allo sviluppo di una policy, il capacity building o la legittimazione?
Presentazione a supporto dell'intervento di Andrea Galli, Esperto UNI/CT 016/GL 79 “Analisi del valore” al webinar LA UNI 11915:2023 SUL VALUE MANAGER: CONTESTO E PROSPETTIVE " del 16 febbraio 2024
Presentazione a supporto dell'intervento di Giampiero Bambagioni, Coordinatore UNI/CT 010/GL 02 “Stima del valore di mercato degli immobili” al webinar "LA UNI 11915:2023 SUL VALUE MANAGER: CONTESTO E PROSPETTIVE" del 16 febbraio 2024
More Related Content
Similar to UNI/Pdr 27: le linee guida per l'innovazione responsabile
VoD platform proposes the postgraduate course
“Intelligent school design” in order to give an interpretation to the recent D.M. 11/4/2013, guidelines for sustainable design of schools.
Un quadro concettuale di riferimento per il sistema del procurement pubblicoRiccardo Colangelo
Partendo dagli obiettivi generali attribuiti anche a livello internazionale agli appalti pubblici, si esaminano gli aspetti organizzativi (quelli che determinano responsabilità, processi, ruoli professionali e competenze) dai quali, nel contesto della nuova normativa, dipende la capacità del public procurement di produrre risultati adeguati in relazione agli obiettivi di mandato.
"Lead the Future" is a partnership with the aims to carry out research, production and sharing new knowledge through processes of innovation and cultural contamination.
Our vision is to lead the future towards a sustainable development in which companies, organizations, institutions and individuals make sense because they work together to overcome the ecological, social and spiritual gap.
L'ai come piattaforma abilitante le interazioni organizzativefebo leondini
Il paper analizza i cambiamenti organizzativi conseguenti all'introduzione in azienda dell'intelligenza artificiale (AI). La struttura del documento è articolata in 2 parti: nella prima è proposto un nuovo modello organizzativo, basato sulla visione della struttura organizzativa come un mercato multilaterale ad alta produzione di esternalità, nella seconda, invece, sono spiegate le funzionalità di una piattaforma di AI, basata si IBM Watson, che rappresenta l'HUB attraverso cui gestire le esternalità prodotte dall'organizzazione. La piattaforma, esistente e operativa, è il primo esempio di utilizzo di un protocollo di AI italiano dedicato alla gestione delle interazioni organizzative nell'ottica di creare protocolli di service automation.
Etica e impresa : un ossimoro? Una contraddizione in termini? Un matrimonio che non s'ha da fare? Fortunatamente non è così e non è irrilevante che sia proprio la CGIL
Convegno Nazionale CGIL: Roma 5 novembre 2003. Relazione di Marigia Maulucci, segretaria confederale della CGIL.
Intervento di Gabriele Guglielmi, Filcams
Welfare su scala comunitaria: apprendimenti dalle sperimentazioni in atto: We...Iris Network
Esperienza presentata da Milano Sei L'altro in occasione del XV Workshop sull'Impresa Sociale 2017 - Riva del Garda
SESSIONE PARALLELA di Giovedì 14 settembre 2017 | ore 14
A cura di Francesco Gabbi | CBS Community Building Solutions
Intervengono:
Monica Villa, Fondazione Cariplo | Programma “Welfare in Azione”
Filippo Manfredi, Fondazione Caritro | Programma “Welfare a Km Zero”
Valentina Mazzullo, Fondazione Italiana Accenture | Competition “Welfare che Impresa!”
Francesca Savi, Spazio Aperto Servizi – Milano | Progetto “Milano Sei l’Altro”
Paolo Putti, Consorzio Agorà – Genova | Progetto “Maniman”
Case del quartiere, social street, community hub: in molti, ormai da tempo, hanno iniziato a riflettere su esperienze di sviluppo locale che abbiano come tratto distintivo quello di andare oltre i perimetri del welfare tradizionale, lavorando sulle relazioni anziché sulle prestazioni. A legittimare queste iniziative sono seguiti importanti programmi di fondazioni di origine bancaria – Fondazione Cariplo in primis, ma anche Fondazione Cariparma, Fondazione Caritro ecc. – che stanno contribuendo ad aumentare sempre più la massa critica dei progetti che si occupano di welfare di comunità. Nella sessione si presenteranno alcune di queste esperienze alla ricerca di apprendimenti in termini di modalità di finanziamento e co-finanziamento, figure professionali emergenti per governare questi processi, modalità di progettazione.
Valutare l'impatto sociale: dal vincolo all’opportunità di dimostrare il prop...Iris Network
XVI Workshop sull'impresa sociale
13-14 settembre 2018, Riva del Garda (Tn).
Intervento di Sara Depedri (Euricse) nella sessione "Misurare l’impatto: metodologie a supporto del cambiamento"
SESSIONE PARALLELA | venerdì 14 Settembre | ore 9
A cura di Elisa Chiaf | Università degli Studi di Brescia – Socialis
Intervengono:
Sara Depedri | Euricse
Stefano Mantovani | Cooperativa sociale Noncello, Pordenone
Sara Marconi | Rete delle Case del Quartiere, Torino
Stefania Ieluzzi | Comune di Torino – Cascina Roccafranca
Nicola Corini | Cooperativa sociale Cauto, Brescia
Chiara Maria Leveque | Fondazione Lang
Serena Kaneklin | Associazione CAF, Milano
Valentina Tosi, Gabriele Guzzetti | Tiresia, Politecnico di Milano
Matteo Olivo | Cooperativa sociale Uscita di Sicurezza, Grosseto
Oggetti alla ricerca. Negli ultimi anni il tema della misurazione d’impatto è entrato prepotentemente nelle agende delle imprese sociali italiane. Dopo la stagione della “rendicontazione sociale”, si è ora nella fase della “misurazione d’impatto”, tesa a definire se il progetto funziona o se genera il cambiamento atteso. A tali domande è necessario rispondere con metodologie complesse, per questo il supporto della ricerca risulta essere fondamentale. Dai metodi partecipativi alle sperimentazioni controllate randomizzate, l’attenzione sul “come si misura l’impatto” è altissima. Durante la sessione si dibatterà sul tema da un altro punto di vista: “come la misurazione è stata utilizzata”, per il cambiamento organizzativo, il supporto allo sviluppo di una policy, il capacity building o la legittimazione?
Presentazione a supporto dell'intervento di Andrea Galli, Esperto UNI/CT 016/GL 79 “Analisi del valore” al webinar LA UNI 11915:2023 SUL VALUE MANAGER: CONTESTO E PROSPETTIVE " del 16 febbraio 2024
Presentazione a supporto dell'intervento di Giampiero Bambagioni, Coordinatore UNI/CT 010/GL 02 “Stima del valore di mercato degli immobili” al webinar "LA UNI 11915:2023 SUL VALUE MANAGER: CONTESTO E PROSPETTIVE" del 16 febbraio 2024
Presentazione a supporto dell'intervento di Oliviero Casale, UNI/CT 016/GL 89 “Gestione dell’innovazione”, UniProfessioni al webinar "LA NUOVA PRASSI DI RIFERIMENTO UNI-ENEL
GESTIONE DELL’INNOVAZIONE SOSTENIBILE - LINEE GUIDA
PER LA GESTIONE DEI PROCESSI DI INNOVAZIONE SOSTENIBILE NELLE IMPRESE ATTRAVERSO L’OPEN INNOVATION" del
9 febbraio 2024
Presentazione a supporto dell'intervento di Oliviero Casale, UNI/CT 016/GL 89 “Gestione dell’innovazione”, UniProfessioni al webinar "LA NUOVA PRASSI DI RIFERIMENTO UNI-ENEL
GESTIONE DELL’INNOVAZIONE SOSTENIBILE - LINEE GUIDA
PER LA GESTIONE DEI PROCESSI DI INNOVAZIONE SOSTENIBILE NELLE IMPRESE ATTRAVERSO L’OPEN INNOVATIONE" del
9 febbraio 2024
Presentazione a supporto dell'intervento di Matteo Gaudenzi, UNI/CT 016/GL 89 “Gestione dell’innovazione” al webinar "LA NUOVA PRASSI DI RIFERIMENTO UNI-ENEL
GESTIONE DELL’INNOVAZIONE SOSTENIBILE - LINEE GUIDA
PER LA GESTIONE DEI PROCESSI DI INNOVAZIONE SOSTENIBILE NELLE IMPRESE ATTRAVERSO L’OPEN INNOVATION" del
9 febbraio 2024
Presentazione a supporto dell'intervento di Intellectual property
Marco Imparato, ENEL al webinar "LA NUOVA PRASSI DI RIFERIMENTO UNI-ENEL
GESTIONE DELL’INNOVAZIONE SOSTENIBILE - LINEE GUIDA
PER LA GESTIONE DEI PROCESSI DI INNOVAZIONE SOSTENIBILE NELLE IMPRESE ATTRAVERSO L’OPEN INNOVATION" del
9 febbraio 2024
Presentazione a supporto dell'intervento di Luca Ciardiello, ENEL al webinar "LA NUOVA PRASSI DI RIFERIMENTO UNI-ENEL
GESTIONE DELL’INNOVAZIONE SOSTENIBILE - LINEE GUIDA
PER LA GESTIONE DEI PROCESSI DI INNOVAZIONE SOSTENIBILE NELLE IMPRESE ATTRAVERSO L’OPEN INNOVATION" del
9 febbraio 2024
Presentazione a supporto dell'intervento di Piergiuseppe Cassone, Coordinatore UNI/CT 016/GL 89 “Gestione dell’innovazione”, Confindustria Bergamo al webinar "LA NUOVA PRASSI DI RIFERIMENTO UNI-ENEL
GESTIONE DELL’INNOVAZIONE SOSTENIBILE - LINEE GUIDA
PER LA GESTIONE DEI PROCESSI DI INNOVAZIONE SOSTENIBILE NELLE IMPRESE ATTRAVERSO L’OPEN INNOVATION" del
9 febbraio 2024
Presentazione a supporto dell'intervento di Angelo Rigillo, ENEL al webinar "LA NUOVA PRASSI DI RIFERIMENTO UNI-ENEL GESTIONE DELL’INNOVAZIONE SOSTENIBILE - LINEE GUIDA
PER LA GESTIONE DEI PROCESSI DI INNOVAZIONE SOSTENIBILE NELLE IMPRESE ATTRAVERSO L’OPEN INNOVATION" del 9 febbraio 2024
Presentazione a supporto dell'intervento di Fabrizio Salmi, Studio Salmi/AIAS al webinar "15 ANNI DAL D.LGS.81/2008 E
L’EVOLUZIONE DELLA FIGURA DEL RSPP:
PROFESSIONISTI DELLA PRIVACY, DEL TRATTAMENTO
E DELLA PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI, SICUREZZA DELLE INFORMAZIONI E WHISTLEBLOWING" del 31 gennaio 2024
Presentazione a supporto dell'intervento di Ivan Grumelli, DussmannS al webinar "15 ANNI DAL D.LGS.81/2008 E
L’EVOLUZIONE DELLA FIGURA DEL RSPP: PROFESSIONISTI DELLA PRIVACY, DEL TRATTAMENTO E DELLA PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI, SICUREZZA DELLE INFORMAZIONI E WHISTLEBLOWING" del 31 gennaio 2024
Presentazione a supporto dell'intervento di Alessandro Foti, Vice-Presidente AIAS al webinar "15 ANNI DAL D.LGS.81/2008 E
L’EVOLUZIONE DELLA FIGURA DEL RSPP: PROFESSIONISTI DELLA PRIVACY, DEL TRATTAMENTO E DELLA PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI, SICUREZZA DELLE INFORMAZIONI E WHISTLEBLOWING" del 31 gennaio 2024
Presentazione a supporto dell'intervento di Fabio Guasconi, Bl4ckswan/AIAS al webinar "15 ANNI DAL D.LGS.81/2008 E
L’EVOLUZIONE DELLA FIGURA DEL RSPP:
PROFESSIONISTI DELLA PRIVACY, DEL TRATTAMENTO
E DELLA PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI, SICUREZZA DELLE INFORMAZIONI E WHISTLEBLOWING" del 31 gennaio 2024
Presentazione a supporto dell'intervento di Ugo Di Stefano, Lexellent/ASLA al webinar "15 ANNI DAL D.LGS.81/2008 E L’EVOLUZIONE DELLA FIGURA DEL RSPP:
PROFESSIONISTI DELLA PRIVACY, DEL TRATTAMENTO
E DELLA PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI, SICUREZZA DELLE INFORMAZIONI E WHISTLEBLOWING" del 31 gennaio 2024
Presentazione a supporto dell'intervento di Giulia Pierini, LP Avvocati al webinar "LE NORME UNI E ISO A SUPPORTO DEL WHISTLEBLOWING, INTERNAL INVESTIGATION E DECRETO 231" del 11 dicembre 2023
Presentazione a supporto dell'intervento di Cindy Martine Grasso, Esperta UNI/CT 016/GL 09 al webinar "LE NORME UNI E ISO A SUPPORTO DEL WHISTLEBLOWING, INTERNAL INVESTIGATION E DECRETO 231" del 11 dicembre 2023
Presentazione a supporto dell'intervento di Roberto Fiore, Esperto UNI/CT 016/GL 09 al webinar "LE NORME UNI E ISO A SUPPORTO DEL WHISTLEBLOWING, INTERNAL INVESTIGATION E DECRETO 231" del 11 dicembre 2023
Presentazione a supporto dell'intervento di Alessandro Foti, Vice-Presidente AIAS al webinar "LE NORME UNI E ISO A SUPPORTO DEL WHISTLEBLOWING, INTERNAL INVESTIGATION E DECRETO 231" del 11 dicembre 2023
11 dicembre 2023
Presentazione a supporto dell'intervento di Alessandro Foti, Coordinatore UNI/CT 016/GL 09 al webinar "LE NORME UNI E ISO A SUPPORTO DEL WHISTLEBLOWING, INTERNAL INVESTIGATION E DECRETO 231" del 11 dicembre 2023
Presentazione a supporto dell'intervento di Stanislao Ziantoni, Coordinatore UNI/CT 016/GL 10 “Figure professionali afferenti alla gestione per la qualità”, rappresentante ANGQ in UNI, docente UNITRAIN e ANGQ Sistemi al webinar "LA NORMA UNI 11889 E I PERCORSI FORMATIVI PER FIGURE PROFESSIONALI DI TECNICO/A, SPECIALISTA E MANAGER DELLA QUALITÀ" del 9 ottobre 2023
2. L’evoluzione del concetto di innovazione nel
paradigma della complessità(1)
CISE è l’Azienda Speciale della Camera
di Commercio della Romagna.
Dal 1996 si occupa di innovazione
responsabilità sociale e sostenibilità.
3. Paradigma della complessità.
le relazioni tra le parti sono più
importanti delle parti stesse.
L’evoluzione del concetto di innovazione nel
paradigma della complessità(2)
4. Cerchiamo di comprendere meglio questo concetto con
le parole del Premio Nobel per la fisica P.W. Anderson.
“Il comportamento di aggregati grandi e complessi di
particelle elementari non si spiega in termini di una
semplice estrapolazione delle proprietà di poche
particelle. L’intero diventa non solo di più ma anche
diverso dalla somma di tutte le sue parti. Ci aspettiamo
di trovare questioni veramente fondamentali ogni volta
che componiamo le parti per formare un sistema più
complesso e cerchiamo di capire i comportamenti
sostanzialmente nuovi che ne risultano”
L’evoluzione del concetto di innovazione nel
paradigma della complessità(3)
5. L’evoluzione del concetto di innovazione nel
paradigma della complessità(4)
Volendo raccogliere in uno slogan il nuovo paradigma della
complessità lo potremo sintetizzare così:
“more is different”
Stiamo parlando cioè delle proprietà collettive dei sistemi
naturali e artificiali (incluse le imprese) che rompono i confini
tradizionali della conoscenza e le frontiere tra le varie discipline
(fisica, chimica, biologia, ma anche economia, sociologia,
diritto etc.) creando un nuovo spazio di interdisciplinarietà
[o meglio di transdisciplinarietà ] e di connessioni
reciproche. (De Toni 2010, Waldrop 1996, Morin 1993,
Anderson 1972.)
6. L’evoluzione del concetto di innovazione nel
paradigma della complessità(5)
Dal punto di vista economico la cosa
interessante è che i principi della teoria della
complessità si applicano anche all’impresa in
quanto anche essa è un soggetto complesso che
sviluppa interazioni e relazioni con altri soggetti.
Queste relazioni hanno un impatto importante
sulla performance dell’impresa e se trattate in
maniera isolata senza cioè considerarle nella
loro complessità, rischiano di essere un serio
ostacolo al successo dell’impresa.
7. L’evoluzione del concetto di innovazione nel
paradigma della complessità(6)
Applicando il paradigma della complessità alle
aree su cui insiste l’attività di CISE è nato la
nostra ricerca verso il tema dell’innovazione
responsabile, cioè un’innovazione
finalizzata alla qualità della vita
8. Caratteristiche dell’approccio
Raccolta sapere di sfondo:
Collana editoriale 3 volumi
Sviluppo di strumenti per le imprese:
Modello per gestire l’innovazione responsabile
Prassi UNI in collaborazione con AIRI
Sperimentazione:
Progetto Marie – Progetto Rosie
Innovazione responsabile
9. Le prassi di riferimento, adottate esclusivamente in ambito nazionale,
rientrano fra i “prodotti della normazione europea”, come previsti dal
Regolamento UE n.1025/2012, e sono documenti che introducono
prescrizioni tecniche, elaborati sulla base di un rapido processo
ristretto ai soli autori, sotto la conduzione operativa di UNI.
Le prassi di riferimento sono disponibili per un periodo non superiore a
5 anni, tempo massimo dalla loro pubblicazione entro il quale possono
essere trasformate in un documento normativo (UNI, UNI/TS, UNI/TR)
oppure devono essere ritirate.
La Prassi UNI PdR 27:2017(1)
11. La Prassi UNI PdR 27:2017(3)
Il principio generale è rappresentato dalla
considerazione sia possibile codificare i
meccanismi attraverso i quali in genere il
nuovo entra nel mondo, utilizzando anche in
parte i principi della logica fuzzy quindi gli
elementi caratteristici attraverso cui è
possibile governare l’innovazione.
12. La Prassi UNI PdR 27:2017(4)
Trattando, poi, in specifico di innovazione
responsabile e non di innovazione tout court la
prassi tratta in specifico tre aspetti:
la condivisione dei fini
l’impiego delle risorse
la gestione dei rischi effettivi o potenziali
13. La Prassi UNI PdR 27:2017(5)
La condivisione dei fini dell’innovazione implica
la necessità di definire un sistema in cui le
decisioni strategiche di interesse collettivo in
materie innovative non siano prerogativa di
pochi, ma tengano conto delle aspettative
esplicite o latenti delle diverse parti
interessate e dalla quantità di risorse disponibili,
nell’ottica di definire una sorta di lista delle
priorità sulle quali investire.
14. La Prassi UNI PdR 27:2017(6)
L’impiego delle risorse, certamente connesso al precedente
aspetto per quel che concerne la scelta della loro destinazione,
solleva anche la questione dell’efficienza dell’utilizzo delle risorse
stesse.
Non si tratta tanto dell'efficienza attraverso la quale queste risorse
vengono tramutate in risultati: il termine efficienza in questo
contesto assume invece il connotato della trasparenza e della
congruenza delle risorse impiegate rispetto alle attività
effettivamente svolte, evitando comportamenti opportunistici
talvolta resi possibili dal fatto che chi valuta la congruità da un
punto di vista contabile generalmente non possiede le competenze
per una valutazione di congruità dal punto di vista scientifico
tecnico ed etico.
15. La Prassi UNI PdR 27:2017(7)
Il terzo aspetto relativo alla gestione dei rischi effettivi e
potenziali va considerato alla luce della differenza del
significato di rischio effettivo e di rischio potenziale, in
particolare quando riferiti al fenomeno innovativo. Accade infatti
che talune innovazioni vengano abilitate dalla tecnica prima
ancora di aver raggiunto una piena conoscenza scientifica dei
fenomeni coinvolti e dei loro effetti diretti ed indiretti. In casi
come questo capita che gli individui si possano sentire posti
sotto minaccia, ma che il rischio effettivo non sia
oggettivamente stimabile se non per via empirica. In questo
caso viene introdotto il cosiddetto principio di precauzione
quale elemento strutturale di un approccio all’innovazione che si
possa definire responsabile.
16. La Prassi UNI PdR 27:2017(8)
Al contrario, nella sua costante ricerca di un punto di
equilibrio tra rischi (effettivi o potenziali) e benefici prodotti,
attraverso la ricerca di comportamenti responsabili messi in
atto con tempestività in relazione a ciò che la situazione
contingente richiede, esso è per sua costituzione proteso a
rendere accettabili alcuni rischi a fronte di una maggiore
quantità e qualità di vantaggi per la collettività, dunque a
rendere possibile lo sviluppo industriale di innovazioni delle
quali gli impatti non siano ancora pienamente noti sotto il
profilo scientifico.
17. La Prassi UNI PdR 27:2017(9)
Ciascuno dei tre aspetti sopra citati interpella i meccanismi
della società civile e, almeno in linea teorica, della
partecipazione democratica. Il fatto che tali meccanismi
siano poco applicati alla governance dei processi di
innovazione, lasciati di fatto in uno stato di frammentazione
e al di fuori di un approccio sistemico multi-stakeholder,
giustifica il fatto che si possa pensare di colmare questa
mancanza anche attraverso l'approccio tecnico normativo.
18. La Prassi UNI PdR 27:2017(10)
Requisiti di risultato per l’innovazione responsabile
a) rispetto dei dispositivi di legge applicabili alla propria sfera di
attività;
b) rispetto degli obiettivi che si è autonomamente posta;
c) investire su base annuale una quota pari ad almeno il 5% del
valore aggiunto in attività di ricerca e sviluppo calcolata sulla
base della media degli ultimi quattro esercizi;
19. La Prassi UNI PdR 27:2017(11)
Requisiti di risultato per l’innovazione responsabile
d) qualora interessata dal principio di precauzione, investire
su base annuale una quota non inferiore all’1% del fatturato
(riconducibile ai prodotti/servizi per i quali tale principio è
applicabile) calcolato sulla media degli ultimi quattro
esercizi, in attività di ricerca e sviluppo indipendente
specificamente finalizzata ad eliminare, ove possibile, le
minacce paventate e/o di anticipare l’adozione di misure
preventive rispetto ai rischi effettivi.
20. Requisiti di approccio per l’innovazione
responsabile
Definire gli ambiti significativi della propria attività
attraverso un confronto sistematico e condiviso con gli
stakeholder.
Adottare misure precauzionali preventive e correttive
necessarie per un'appropriata gestione del rischio
Applicare il principio di precauzione
Individuare gli indicatori più opportuni allo scopo di
descrivere la propria performance
La Prassi UNI PdR 27:2017(12)
21. La Prassi UNI PdR 27:2017(13)
Requisiti di approccio per l’innovazione responsabile
Riesaminare e gestire degli indicatori attraverso raccolta feed
back degli stakeholder.
Individuare gli obiettivi in relazione agli indicatori stabiliti
Riesaminare le prestazioni in relazione a ciascun indicatore
Costruire relazioni con fornitori partner filiere, reti di imprese
ed organizzazioni dedicate alla ricerca
Diffondere la conoscenza per elevare il livello di
consapevolezza degli stakeholders circa le ricadute effettive
e/o potenziali dell’innovazione introdotta nella società e
nell’ambiente.
22. Diffusione della PdR 27:2017(1)
Progetto MARIE
CISE (ITA)
Città di Tampere (FIN)
Università di Tampere (FIN)
Ministero dello sviluppo economico Land Schleswig-
Holstein (GER)
Agenzia di sviluppo Regione Loira (FRA)
Agenzia per l'innovazione della Regione Galizia (ESP)
Regione Attica (GRE)
Università di Atene (GRE)
Regione Sud Irlanda (EIRE)
Agenzia nazionale per l'educazione la ricerca e
sviluppo (ROM)
23. Progetto ROSIE
CISE (ITA)
Innovhub (ITA)
Agenzia per lo sviluppo Regionale Kosice (SVK)
Associazione per lo sviluppo delle IR (HUN)
Centro per lo studio delle interazioni società e scienza
(CZ)
Agenzia per l’innovazione (GER)
Comune di Nova Gorica (SLO)
Camera di commercio della slovenis (SLO)
Comune di Sebeniko (HRO)
Centro per lo sviluppo dell’innovazione (HRO)
Ministero per lo sviluppo regionale (HRO)
Regione di Lublino (POL)
Diffusione della PdR 27:2017(1)